venerdì, dicembre 26, 2008

AUGURIO D'AMORE

Cari tutti,anche quest’anno si sta avvicinando il periodo delle feste, che per qualcuno forse è già iniziato.
Scrivo per tutti, ma principalmente per quelli che in questo momento stanno soffrendo e che probabilmente sentiranno acuire in modo feroce la loro sensazione di solitudine.
Nei momenti di pausa dal quotidiano, quando le famiglie e gli amici si stringono per festeggiare qualcosa, quando ci si ferma per un attimo e si ha più tempo per riflettere, non è una novità: se non si sta bene si rischia di percepire con più forza la propria sofferenza.
Anche quest’anno voglio volgere un pensiero speciale per chi si trova in questo stato;so come ci si sente, ci sono passata anche io, e so che può essere davvero doloroso.Non voglio scrivere nulla di scontato o di banale, voglio solo portarvi la dimostrazione del fatto che la sofferenza si supera, che si può star meglio, che anche le separazioni o i soprusi più devastanti, ed apparentemente impossibili da superare, sono gestibili e possono addirittura generare un nuovo modo di essere o una nuova vita, anche migliore.
Voglio ricordare che si può stare meglio, anzi bene, perché so quanto in certi momenti sembra impensabile poter tornare a vivere sereni.Non bisogna avere fretta, anche se, quando si sta male, la cosa più naturale ed immediata è quella di desiderare solamente di uscirne subito e di saltare tutte le fasi di sofferenza che in molte situazioni invece sono inevitabili ed anche indispensabili, per uscirne, ma anche per raggiungere una nuova consapevolezza e quindi una nuova fase della propria vita.
In alcuni casi c'è la messa in discussione e lo sgretolamento di un'intera vita, di un modo di vivere che è sempre stato vissuto come scontato, di un'unione che costituiva un appoggio o una condivisione fondamentale per noi.La rottura di questo non può che portare alla sofferenza, alla distruzione di tutti quei punti di riferimento che improvvisamente ci vengono a mancare e che così facendo ci danno la sensazione di non poter quasi più respirare, o di non riuscire a trovare la motivazione per continuare a farlo.Ma la distruzione di qualcosa, seppur dolorosa, non preclude una ricostruzione, a volte anche di qualcosa di più bello, o il ritrovamento di qualcosa di noi che magari prima ci mancava senza che ce ne rendessimo conto.Con questo non voglio permettermi assolutamente di sminuire il dolore di molti, che certamente deve essere vissuto e che ha ragione di essere. Voglio solo ricordare che può finire e che può anche trovare un senso che adesso sembra non avere.Io sono stata una persona molto infelice ed oggi mi sento, tra tutti i miei alti e bassi e le mille difficoltà, una donna serena.Porto sempre con me quella speranza e quella fiducia necessarie per affrontare ciò che non va, sono ancora capace di sentire dentro di me intensamente il dolore quando vivo un distacco, un’ingiustizia o qualsiasi cosa che sperimento come portatrice di malessere, ma nonostante questo mi sento aperta alla vita ed ho fiducia nel futuro. E’ cambiato il mio modo di sentire la vita e di pormi di fronte o all’interno degli eventi e questo ha fatto tantissima differenza.Volevo dirvi che per raggiungere questo stato ho sofferto molto ed ancora oggi ci sono delle cose nella mia vita che vanno sistemate.Ma credo, nonostante tutto, che ne valga la pena, e lo penso veramente.Ho ancora tantissima strada da fare, cioè tutta quella che mi manca nella vita, ma la serenità che ho raggiunto nel rapportarmi con me stessa rispetto al mio passato è un dono grandissimo che ho deciso di farmi, che ho accolto insieme a tutte le fasi che sono state necessarie per arrivarci, e che oggi mi permette di camminare in modo più equilibrato attraverso tutti gli avvenimenti.Non so se sono riuscita a trasmettere quello che volevo, ma so che il sostegno, la fiducia e la speranza sono stati i regali più importanti che ho ricevuto nei miei momenti più difficili.Di certo con queste parole non risolverò i vostri problemi, ma voglio comunicarvi una cosa che reputo importante.
Io sono cresciuta e mi sono rigenerata nel tempo, e continuo a farlo, attraverso moltissime risorse concrete, è vero, ma quello che è stato importante, sempre, è stata proprio la fiducia che ce la potevo fare, la convinzione, la volontà, la pervicacia.E questi atteggiamenti sono stati spesso incoraggiati dalle persone che mi stavano vicino, che comprendevano il mio stato d’animo o che mi sostenevano pur non comprendendomi a fondo.
Spero davvero che queste feste non siano per alcuni troppo dolorose, ma soprattutto spero che, comunque verranno vissute, non abbiano il potere di oscurare del tutto la speranza che sicuramente contenete dentro di voi e che prima o poi, ne sono certa, si farà sentire di nuovo.
Buone feste
Yana (moderatrice del Forum)

AMARE TROPPO NON E' AMARE

Bella Età: 32 Ad Agosto, avevo scritto della mia "bestia" che non si era trasformata in principe (;http://maldamore.blogspot.com/2008/08/la-favola-della-bella-e-la-bestia.html#links) ad agosto avevo scritto che era tutto finito: ma oi lui è tornato. E'stata la prova d'amore che aspettavo o forse l'ho voluta leggere come tale.Così, da settembre la storia, anzi la codipendenza, ha ripreso il suo corso. Con le solite dinamiche: io faccio tutto, tanto lui esiste,e questo è sufficiente! Mi ama, ma intanto mente, mi ama, ma preferisce stare con gli amici, mi ama, ma poi progetta il futuro con me solo a parole, mi ama, ma fa molto poco per rendemi felice. Poi l'ennesima bugia, l'ultima.Quella notte ho gridato, pianto, mi sono crocefissa davanti a lui buttando fuori il mio dolore, ho tremato, ho persino "cambiato aspetto"; mi sono addormentata e poi al mattino ho visto fuori un sole bellissimo. Mi sono alzata e sono uscita: quel sole mi ha chiamato, ma in realtà mi ha chiamato la vita.Per due settimane l'ho lasciato in stand-by,per capire se era davverol'ennesima lite oppure una rottura più profonda. L'ho rivisto, ho pianto con lui, ma sono uscita di nuovo dalla sua vita a e finalmente dopo un'ulteriore settimana ho detto basta devvero. Subito mi sono detta, ma perchè ho sopportato tutto? Perchè ho sempre messo in guardia le mie amiche da situazioni simili e non ho messo in guardia me stessa?Mi sono vista dall'esterno e mi sono fatta PENA! Si,pena e anche un po' di rabbia perchè non è giusto tollerare tutto per amore,non è giusto annullarsi, non è giusto rinunciare alla propria felicità per un'altra persona. Sono uscita fuori come in trance: l'avevo lasciato,avevo lasciato la sua pelle, i suoi occhi,le sue mani, il suo sorriso,i nostri momenti,le telefonate, il fare l'amore, i sogni,tutto...avevo lasciato tutto. Sono andata di corsa a comprare "donne che amano troppo"; l'avevo già letto a vent'anni; perchè non lo avevo interiorizzato????? Mi sembrano storie troppo "forti" ed invece a quelle storie forti ci sono arrivata pian piano anche io,perchè essere codipendenti da un alcoolista,con tutti gli annessi ed i connesi... è proprio da donna che ama troppo.Ho fatto di più, ho trovato un gruppo di auto aiuto per codipendenti e fraqualche giorno andrò al primo appuntamento. Mi sento emozionata,in rinascita. Avevo paura,ma poi mi sono detta, che cavolo, il gruppo di AA per lui l'ho trovato e frequentato, non posso farlo per me!!!!!!!Ho deciso che tutto quello che facevo per lui ora lo farò per me! Mi sono fatta anche tanti regalini.E allora perchè sono qui a scrivere: perchè stasera stavo per chiamarlo! Ma non voglio caderci ancor prima di iniziare la guarigione. Perchè pensavo che il Natale senza lui è brutto...ma poi ho pensato a cosa mi mancasse: non era lui, perchè insieme l'anno scorso per Natale, a parte litigare, abbiamo fatto ben poco.Ho sempre fatto tutto io: l'albero, il presepe, l'iniziativa per i regali. Lui passivo mi veniva dietro, era felice, ma non faceva nulla! Ecco cosa mi mancava: il piacere di renderlo felice.Il piacere di dare gioia ad una persona che (secondo me!!!) non ne aveva mai provato, o almeno non così speciale come quello che stavo dandogli io. E credetemi, lasciarlo è stato come sentire mancare la terra sotto i piedi; perchè "vivere per lui" e poi non avere più lo scopo della propria vita fauna paura immensa! Ma ora non voglio una "Bestia" voglio subito il "Principe", perchè me lo merito. E' durissima davvero;tanto e per questo sono qui a scrivere; è dura soprattutto perchè il sesso andava a mille e questo ti confonde la mente e ti fa credere che sia amore.Ma come spiega anche il libro questo è normale, nelle codipendenze... Insomma...scusandomi per la sintassi un po' goffa ( di solito scrivo molto bene,ma volevo andare di getto senza pensare a far bella figura!!!), vi invito a guardarvi dentro, magari leggendo tutto il libro e navigando spesso su questo sito: perchè amare troppo non è amare!!!!!!!!!!!!!!!Lui mi ha mandato un sms: ha detto che mi aspetterà per sempre, perchè per una donna come me ne vale la pena.Io tornerò solo quando sarò guarita: ma sicuramente ormai non troverò più interessante un uomo con cui condividevo ben poco. Che Dio ci aiuti tutti ad impare ad amare davvero,ad avere relazioni sane, ad uscire da quelle malate.Grazie per avermi ascoltato e CORAGGIO!!!!!!!

INDECISO SULLA SEPARAZIONE

gent.dott Cavaliere,vorrei raccontare la mia storia in un momento molto difficile per me:ho 51 anni,sposato da 28,sono sempre stato inquieto,molte storie parallele,(non mi vanto)alla continua ricerca di non so cosa o forse si...quando pensavo di aver raggiunto un equilibrio è arrivata laura.inizialmente sembrava storia da poco,poi è esplosa una passione mai provata per nessuna donna,la storia è durata quasi 3 anni in cui sono andato vicinissimo alla separazione da mia moglie,cosa che sta succedendo in questi giorni definitivamente.nel frattempo con laura un rapporto travagliato,lei che confessa a mia moglie il nostro amore(che mazzata per lei''') riappacificazioni problematiche in famiglia..poi un mese add laura con email si dice fuori,che non c'entra più....che se mi fossi separato lo avrei fatto senza che ci fosse di mezzo lei,non più..a quel punto capito definitivamente che volevo stare solo con lei accellero per la separazione,anche perchè laura continuava a tenere rapporti con me,e facendo anche l'amore poco tempo fa sempre in modo eccezionale,con passione...poi .......quando finalmente avrremmo potuto avere una storia alla luce del sole dice che dopo tutte le sofferenze che ho causato si è disamorata e che ormai PER ORA dice PER ORA non si sente di rinunciare alla sua libertà...incredibile ma che FORSE tra un mese' tra2 -10 chi lo sà cosa potrà accadere...ora mi trovo in una situazione (diranno ti sta bene) dolorosissima,per me molto ma anche e sopratutto per mia moglie che mi ha dimostrato un amore che non immaginavo e ora è distrutta dagli eventi..lei cosa ne pensa? come guarire? sperare ancora? laura dice che quando è vicina l'attrazzione è troppo forte,e non riesce a non volermi,e allora? la storia è stata molto più forte di quello che prob sono riscito a descrivere.ho deciso com di separarmi (non so se definitivamente) per il rispetto che provo specie ora per mia moglie che non merita tutto questo ringraziandola e scusandomi della confusione R.P

AMORE E MATRIMONIO ONLINE

Mi chiamo sabrina ,
sono una donna di 35 anni sposata da 13 con 2 figli e una storia virtuale ke dura da 7 anni.
Premetto ke ho la consapevolezza di non aver mai amato mio marito,ma mi sono sempre tenuta fuori da storie o scapaptelle reale x i miei sani principi ,per non fare un torto ai miei figli.circa un anno dopo aver iniziato a chattare ho incontrato qst persona e all'inizio pensavo ad un amicizia xke mi faceva ridere ,mi considrerava, poi ha cominciato a farmi sentire speciale dicendomi che donne come me erano rare e ke per lui io sarei stata il riscatto alle sue sofferenze passate(lui era reduce da una separazione ke la moglie gli aveva imposto senza preavviso)mi sono sentita in dovere di aiutarlo e di stargli vicino non pensando di potermi trovare coinvolta sentimentalmente.ci siamo innamorati,perdutamente,lui ha pianto x me da farmi male ed io mi sono persa completamente fino a rendere questa relazione virtuale reale,durata xò poki mesi nella realtà xke lui mi diede un ultimatum o lui o la mia famiglia ,io non mi sentivo pronta a mollare tutto nonostante lo amassi alla follia e lui mi ha mollata lasciandomi nella + totale disperazione .lo cercavo e mi scacciava mi disprezzava e mi diceva ke non aveva affatto bisogno di me.ho elemosinato qualsiasi attenzione fino a giungere ad un accordo mai mantenuto da lui ,ke mi vedeva la sua sola ed unica compagna virtuale,tanto è ke ci sposammo anke su un sito di matrimoni on line.x lui sono andata in depressione,ho perso 10 kg mi ridussi ad una larva.qst tra alti e bassi x 7 lunghissimi anni.in tutto qst tempo mi sono dovuta trovare a combattere con altre donne virtuali e spesso mi imponeva anke quelle reali sapendo di farmi male.cercavo ad ogni costo di uscirmene ma appena si accorgeva ke io mi allontanavo ripiombava con le sue bugie e il suo bisognno di me nella sua vita,fino quasi a convincermi ke realmente ci teneva a me.avrei preferito mille volte ke questi sentimenti avrei potuto provarli al di là del computer xke sono del parere che reprimere i sentimenti e non poterli esternare è quasi alimentare una sofferenza interiore che la vita reale ti evita.ovviamente tutta questa storia mi ha fatto crescere e mi ha fatto apprezzare cose che prima non vedevo,e mi sono resa conto che ognuno di noi finge anche di nanzi a se che la vita scorre come la vogliamo noi....invece basta un clik e ti cambia il mondo . invito chiunque legga questa mia testimonianza a non sottovalutare mai la virtualità,per quanto puo sembrare un gioco.....sà uccidere.

domenica, dicembre 14, 2008

AMO LA SORELLA DELLA MIA EX

Andrea Età: 46 Amo o mi sembra di amare comunque ne sono innamorato di una ragazza di 29 anni che per giunta è la sorella minore della mia ex. Per comodità chiameremo la sorella minore E. e la mia ex L. Con L. hoavuto una relazione di 7 anni e dalla prima volta che ho visto, sette anni fa,E. me ne sono innamorato E. allora aveva 21 anni e io 38. Da allora e stato un piano inclinato andava sempre peggio ero geloso quando E.aveva dei fidanzati, in sette anni ne ha cambiati un pò, ma ancora più geloso nei periodi in cui era da sola perchè mi chedevo chissà cosa fa, dove va, chi frequenta. Sono arrivato al punto di seguirla però il fatto di avere una relazione con L.mi era da freno da quando questa relazione è finita io ho perso ogni freno inibitore. C'è da dire che anche E. ci ha messo del suo mi cercava sempre con insistenza telefonava alla sorella chiedeva se io ero lì e poi veniva a trovarci mi ha coinvolto nella scelta della casa che doveva comprare e nella scelta dell'arredamento andavamo a cercare case e mobili e ci prendevano sempre per una coppietta di fidanzati e a lei questo non spiaceva, anzi, a volte non faceva niente per far credere il contrario. All'inizio pensavo che fosse la sorellina minore infatuata del ragazzo della sorella maggiore però, con l'andar del tempo, ho pensato che la cosa fosse più di un gioco e, visto che a me lei piaceva, ho creduto che sentisse effettivamente qualcosa per me.La fine della mia relazione con L. non è imputabile a questa cosa che io sentivo per E. L. non l'ha mai saputo e finchè ero con L. non ho mai detto aE. cosa sentivo per lei. Dopo la fine della mia relazione con L. io e E. abbiamo continuato a sentirci a volte anche a vederci lei cercava di consolarmi ma il fatto era che a me interessava lei fino a quando mi sono dichiarato e allora è successo un disastro E. mi ha allontanato in malo modo non vuole più vedermi e non vuole più che gli scriva nè sms nè e-mail che prima erano frequenti. Io allora ho cercato spiegazioni che non ho avuto e allora ho cominciato adandare sotto casa sua a curare quando usciva e quando rientrava e ultimamente a pedinarla, fortunatamente non si è ancora accorta di niente.Tengo anche un diario dei suoi movimenti in cui segno date e ore di uscite erientri.Ho pensato addirittura di comprare un segnalatore gps e metterglielo sull'auto per sapere dove va rischiando anche una denuncia penale.Questa cosa mi sta rovinando la vita.Mi vergogno del mio comportamento e sento un forte senso di colpa ma questa cosa è più forte di me non riesco a smettere è come una droga.Sento anche un grande senso di ingiustizia e di frustrazione di essere statousato e, in un certo senso, ingannato.Il pensiero di lei è opprimente e sempre presente non riesco più a sentireparlare di sesso o di donne senza che il pensiero non corra a lei non riescopiù neanche a sentire parlare in inglese perchè E. è laureata in lingue e l'inglese è la sua lingua d'elezione, ogni cosa mi rimanda a lei.Ho pensato anche al suicidio come atto per attirare la sua attenzione e per poter diventare un fantasma e poter stare sempre con lei, che cosa stupida.Trovo sollievo solo a dormire, quando non la sogno. Mi sento così stupido.Ho bisogno d'aiuto

SOFFRO DI DIPENDENZA AFFETTIVA ?

SEVEN Età: 31 Carissimo dott.Cavaliere ho letto un po' le testimonianze di altre donne presenti sul sito e devo dire che in realta' non mi ritrovo molto con la loro esperienza in merito di dipendenza affettiva anche se sono sempre piu' convinta di esserne affetta. Sono fidanzata da circa 6 anni con un ragazzo che soffre di disturbo ossessivo, la nostra relazione e' sempre stata travagliata a causa dei suoi problemi mentali e di alcune difficolta' di salute che ho io, continui litigi e sfidanzamenti vari, decine di lavori intrapresi e persi da parte sua.Da annni ormai cerco di creare con lui una famiglia ma questo mio desiderio e'offuscato dalla mia necessita' fisica di non avere a disposizione molto tempo per farlo a causa di alcuni disturbi di cui soffro.In pratica avrei poco tempo per procreare e visto che lui non si decide a trovare un lavoro fisso sono costretta a reprimere questo mio desiderio di maternita' col pericolo che un giorno possa perdere per sempre la possibilita' di essere mammma. Chi ci conosce dice che la nostra e' una storia dolorosa e sofferente che farei bene a lasciarlo e a rifarmi una vita.Purtroppo sono anni ormai che ci provo ma non ci riesco, nonostante sia convinta che lui per me sia il male assoluto non riesco a liberarmene, vivo costantemente con lui pur odiandolo per quello che mi sta facendo e per i sacrifici che sono costretta a fare.Vorrei tanto conoscere un altro uomo ma quando ci lasciamo mi sento bloccata tanto che non riesco nemmeno ad uscire di casa con un'amica per paura di incontrare qualcuno che mi possa piacere. Ho paura dei cambiamenti,in ogni campo,soffro tantissimo con lui ma non riescoa lasciarlo.Adesso non so se la mia sia davvero una dipendenza affettiva ma di sicuro il mio non e' un comportamento normale.

NON SO' PIU' VIVERE SENZA DI LUI

IRENE Età: 29 Mi chiamo ilenia, sono figlia unica di genitori anziani e cerco di laurearmi in ingegneria.10 anni fa ancora molto giovane ( 19 anni) conosco per caso lui, carlo 31 e me ne innamoro . il rapporto e da subito molto travagliato ma io sento da praticamente subito l'impossibilita' di staccarmene vedendo in lui una figura insostituibile. 3 anni fa lui decide per noi di mettere la parola fine al rapporto e io subisco la sua decisione con dolore; 4 lunghi mesi di silenzio (in cui entrambi abbiamo altre relazioni; io, solo per "impegnare" la mente) poi mi chiede in lacrime di tornare con lui. e ci ricasco.passano altri anni e lui si distacca progressivamente da me fino a che oggi mi vede come una perfetta estranea; niente dolcezze solo risposte piccate, rapporti sessuali inesistenti, discussioni che si fanno violente verbalmente e fisicamente: mi accusa che di essere pazza. di non capirlo ne' rispettarlo. mi ento in gabbia. non so vivere piu' senza di lui ..anche se e' il mio principale aguzzino.so di comportarmi male e assumere atteggiamenti che sono al limite della legalita' ( mi apposto a volte sotto casa sua per esempio pervedere se e' dentro) aiutatemi. ilenia

GELOSIA E POSSESSIVITA'

Salve, ho 27 anni e ho avuto una storia durata 4 anni e finita 4 mesi fà. La mia partner credo soffrisse di gelosia patologica, depressione leggera quantomeno perchè spesso piangeva in casa dasola, in ogni posto dove andavamo sembravo essere diventato il dio dell'eros, se una donna dai 16 ai 50 per errore mi guardava guai era una disperazione;della mia vita sociale non ne parliamo dopo il primo anno si è praticamente ridotta a 0, però lei se aveva da studiare, uscire con le amiche, andare a yogao palestra ecc.. lo faceva tranquillamente perchè io a differenza sua non ero così geloso anzi, speravo che in questo modo lei prima o poi avesse capito e invece nada. Dopo il secondo anno dopo decine di scenate in pubblico e litigi assurdi dove quando io esplodevo lei si sentiva male (sforzi di vomito botte ovunque ecc) siamo rimasti per un mese in pausa; io per il troppo amore, per pietà non so ho detto ok riproviamoci e per un pò ha pure funzionato ma dopo 7-8 mesi stessa storia.Ora la storia è finita da 4 mesi ma, paradosso, lei mi ha laciato nascondendosi dietro ad una scelta di vita, io ho dovuto dominare la rabbia ed il rancore delprimo mese e leggendo un pò sulla dipendenza affettiva forse veramente eropatologico anch'io, di solito dovrebbero esserne affette le donne e inveceeccomi qua, maltrattato e picchiato per poi alla fine essere lasciato propriostrana la vita.Ora mi chiedo ero veramente io il problema? Lei con i suoi certo non aveva un gran rapporto, invidiava la mia famiglia diceva che era del mulino bianco e alla fine è diventata da mafiosi va bhè.Vede caro dottore lei era possessiva con le sue migliori amiche, con me e con chi la amava mentre con gli estranei era perfetta e mi faceva una gran rabbia sta cosa, sembrava sempre tesa come una corda da violino con periodi cheduravano magari un mesetto dove era più tranquilla, lei diceva che era l'università e alla fine ci ho anche creduto.Poi non parliamo del passato, il mio la faceva uscire veramente di senno e si che certo non sono stato un italianstallon eppure, quando dopo un pò io lespiattellavo il suo per difendermi allora guai io le davo della p...Si insomma tutti mi dicono che è stato meglio così e razionalmente lo so e l'ho digerito ma se penso alle botte prese, alle continue critiche, alla suavoglia di cambiarmi a tutti i costi, a tutte le volte che ho perdonato, bhe confesso che l'orgoglio che ho, anche ora che sono passati 4 mesi fa male.E il male più grande ce l'ho avuto un mese fa quando chiamandomi in pianto mi disse che avrebbe sempre voluto chiamarmi ecc, ci siamo visti ed è scappataperchè le piaccio ancora e deve essere coerente, allora io mi chiedo, dove arrivano i problemi e dove inizia, magari, semplicemente, solo il carattere egoista di una persona così? Ecco questo è tutto so che di storie così ne leggerà moltissime per questo le chiedo la sua opinione oggettiva, io forse hosbagliato ad esplodere qualche volta non lo so, la cosa più dura per me è stata quella di non sentirmi più in colpa e non so quanto mi ci vorrà.La prego però non faccia vedere il mio indirizzo email se no mi riconoscono grazie distinti saluti va.

venerdì, novembre 28, 2008

SOLO L'AMORE PUO' GUARIRE DALLE DIPENDENZE AFFETTIVE

Non so quando tutto sia iniziato. Ho avuto un'infanzia apparentemente perfetta, due genitori amorevoli, tre figli modello. Studio, sport, impegno sociale ed artistico.
Ma se qualcuno avesse guardato al di là delle mie trecce lunghe e dei bei voti, avrebbe notato i lividi, le umiliazioni, le punizioni esagerate, gli sguardi torvi di mia madre, l'assenza affettiva di un padre-succube, l'impossibilità di essere una bambina come gli altri, obbligata a passare ore ed ore sui libri, ad andare a letto ad orari impossibili, sempre troppo piena di impegni e scadenze....se a scuola prendevo un voto inferiore al nove erano guai seri: letto senza cena, la tv vietata per un mese, non si compravano libri, anche se servivano allo studio, ne i biglietti dell'autobus per andare a scuola, poichè "non me li meritavo" e quando il voto calava sotto l'otto c'erano le botte.Botte vere. In punti non visibili. Scope, Scopettoni, cinte, zoccoli di legno. Ogni cosa poteva diventare un arma, in quei momenti.
Tremenda la mia infanzia, dietro le mie trecce e i bei voti l'anoressia e la bulimia ad altalenarsi senza sosta.
Tremenda la mia adolescenza, quasi per rigetto, divenni ribelle, aggressiva, violenta...la capo banda di tutte le manifestazioni, le occupazioni, presente in tutti i circoli politici. Mi piaceva e mi piace, ma non riesco, ora come allora, a trascurare quelli che mi si dicono siano i miei doveri: studio e lavoro.
Per ribellarmi ad una madre che pretendeva che arrivassimo vergini al matrimonio, adducendo la giustificazione che, per come eravamo già sarebbe stato difficile trovare un marito, se perdevamo la verginità. sarebbe diventato praticamente impossibile. Chi avrebbe voluto una come me, e usata per di più??? Divenni dura, con me stessa e con il mondo. Una corazza spessa, eppure così fragile...cominciai ad uscire con i ragazzi molto presto.Avrò avuto si e no 14 anni. Non ero preparata,ma volevo dimostrare che qualcuno mi avrebbe amata per ciò che ero...volevo dimostrare a me stessa che per quanto orribile fossi, qualcuno sarebbe comunque arrivato ad amarmi...Purtroppo ero veramente una bambina e cominciai a scambiare l'amore con l'attrazione fisica e l'attrazione fisica con l'affetto. Giustificavo lo schifo in cui precipitavo dicendo che ero libera. In realtà ero schiava del sistema d'amore che mi avevano insegnato. Do ut des. Io credevo, ho creduto per molto moltissimo tempo, che dovessi offrire una contropartita ai ragazzi e agli uomini che mi erano intorno. Solo per il fatto che fossero interessati a me, e non a qualcun'altra, dovevo regalare loro tutto il mio corpo.Così sarebbero rimasti. Avevo paura di perderli, perchè non valevo niente. Come persona. Ero convinta di essere una mediocre e senza attrattive mentali e fisiche.Il mio corpo devastato da cali di peso repentini alternati a momenti in cui sono arrivata a pesare 90 chili. Ho investito moltissimo sulla mia intelligenza, per poi sentirmi dire da mia madre, che non valgo comunque niente.La mia famiglia, alle soglie della povertà, mi ha obbligata ad andare a lavorare a 14 anni, facevo la cameriera la sera e la mattina si andava a scuola. Faccio la cameriera ora, e la mattina si va all'università. E guai se il voto preso va sotto il 30, mia madre, dato che vivo con loro-anche se sto per trasferirmi- continua a picchiarmi e a mettermi in "punizione" (vietato il cellulare, devo dare tutti i soldi a casa, dormire sul divano e non sul letto....e via di questo passo, una serie di torture mentali e psicologiche senza alcun senso.)
Dopo decine di storie dolorose e pericolose, alcune delle quali patologicamente violente e malate, ora , solo ora lo so... ho incontrato un ragazzo. La sua cultura e la sua religione cozzavano profondamente con quel che ero stata e con ciò che credevo di essere. Lui un giovane mussulmano, che ha avuto e continua ad avere tutto dalla vita: istruzione eccellente, famiglia unita, tantissime amicizie durevoli, salde. Quando l'ho conosciuto ho avuto l'impressione che fosse puro come un bambino. Non aveva mai avuto rapporti sessuali, e le sue parole ed il suo profondo rispetto per quel che ero come persona mi emozionarono moltissimo. Una sera, tra amici, ci ritrovammo a parlare solo io e lui sconvolti dal qualunquismo e dal razzismo che i" nostri" amici dimostravano su tematiche importanti. Non so come ma cominciammo a raccontarci le nostre vite, io la mia, fatta di violenze, umiliazioni, di uomini sbagliati per mia colpa, lui minacciato, ingiuriato, per la sua religione e il colore della sua pelle.
Lui mi disse una cosa bellissima e in quell'abbraccio da bambini, mi sono sciolta in fiumi di lacrime. La prima volta che piangevo davanti a qualcuno in vita mia.Avevo 23 anni.
Eravamo amici, punto e basta.
In lui me non trovava nulla di bello, in lui io non trovavo nulla di bello. Era un'amicizia fatta di diatribe verbali, di scontri filosofici, sociali, storici. Un'inconro/scontro tra culture. Poco a poco ci cambiammo reciprocamente, lui, chiuso, elitario, timido, cominciò ad esplorare anche la parte occidentale del mondo, io-estrosa, vivace, intraprendente, arrabbiata, scomoda, materialista - cominciai ad esplorare la parte orientale del mondo.
Fu una vera e propria rimascita, per entrambi. E la nostra amicizia si consoliò tantissimo. Senza malizia, senza volontà di malizia.
Sono stati anni idilliaci, fatti di squarci di sole, silenzi pieni di parole, confessioni scandalose,e abbracci che resteranno sempre impressi nella mia memoria.
E' difficile descrivere oggettivamente tutti quei momenti meravigliosi, tutti quegli istanti di pura serenità...è sempre difficile descrivere come nasce un piccolo amore. Fatto di scambi d'anima, di parole, di un cercarsi timido, di un nascondersi furioso.
Già, ne i miei ne i suoi genitori sono mai stati contenti della nostra amicizia, e quando si sono resi conto, loro prima di noi, che l'amicizia era già amore, hanno fatto di tutto per allontanarci.Abbiamo lottato per un pò, io più di lui, forse, ma non è servito a nulla.... ci sono riusciti in pieno. Lui, purtroppo, è fuggito via, impaurito dalle sue stesse emozioni, dai brividi che ci scambiavamo, dal confronto con la sua famiglia, dall'idea che ci saremmo fatti troppo male....Forse è stato immaturo, certo io ho vissuto le sue lacrime, i suoi crolli, il suo non riuscire a comprendere se stesso, le sue vere volontà, e le volontà degli altri. E' stato coraggioso, sin quando ha potuto. Ed io gli sono stata accanto, senza pressioni, senza chiedere. Lui per me, Io per Lui.E questo suo lottare contro la cultura in cui è stato plasmato, in cui è cresciuto, che ha respirato sin dal primo istante di vita, mi ha ripagato del dolore di ora.
Ma va bene così.
Lui mi ha insegnato molto, ha cambiato la donna che ero, piena di dubbi, di paure, di dipendenze...mi ha reso migliore, consapevole che devo bastare a me stessa e che solo amandomi meglio che posso, posso amare bene anche gli altri.
Certo c'è dentro di me un dolore terribile, che squarcia le mie giornate....nonostate questo so che anche per lui è così, anche per lui non è facile. Anche lui mi pensa come io penso a lui. In modo totalizzante. E va bene così, anche se mi manca qualsiasi cosa di lui, i piccoli tic, il suo odore-così diverso dal mio- le sue braccia che sapevano sciogliere ogni nodo della mia anima, i suoi sorrisi improvvisi e gli improvvisi dubbi dietro ai suoi occhi silenziosi. Le sue emozioni tornado, le mie emozioni tornado. Mi manca. Ogni santo giorno, lui mi manca. Ogni santissimo istante, lui mi manca. Ma rispetto la sua decisione. Siamo entrati l'uno nella vita dell'altro per purissimo caso, e io a quel caso son grata. E se tornassi indietro, so che rifarei tutto uguale, senza cambiare mai, senza correre o frenare. E so anche che tutto quello che di più brutto ho vissuto, tutto quell'amore elemosinato, tutti quegli uomini che si sono nutriti della mia carne, gettandola via, sono stati un'emanazione della mia volontà. Punirmi, di cosa? Perchè non ero mai all'altezza della mia famiglia. Perchè mia madre non mi ha mai amato.Perchè credevo di non valere niente. Ero solo un corpo. Ma Lui mi ha insegnato che non è così. Che il mio corpo è meraviglioso, è un dono. Che lui ha accarezzato con infinita lentezza, con emozione, con reverenza. E la mia anima è un Raggio di Sole. E' perfetta. Io sono una Donna, e questo lui mi ha detto, l'ultima volta, stretti stretti nel gelido inverno, con quella decisione presa per paura, con gli occhi pieni di lacrime, lui mi ha detto che ero una Donna, un dono, la storia più bella del mondo. E si è voltato, e io piangevo, e lui pure, Poi abbiamo sorriso. Nel silenzio dell'addio, sapendo, in cuor nostro, che l'Amore vero noi l'abbiamo incontrato.
Che ci ha preso per mano e condotti in un percorso di cambiamento inimagginabile. E siamo stati fortunati, anche se per poco, perchè quel poco ha cambiato completamente le nostre anime.
Ora so che, da qualche parte del mondo, c'è un uomo con la pelle scura che mi ama, nonostante se ne sia andato.
Anche ora ce ho scoperto di avere un brutto male, sorrido. L'Amore vero esiste, e non ha bisogno di umiliazioni.

Volevo solo dare una speranza a quelle che come me, si sono distrutte l'anima pur di essere amate.

NON HO MAI AVUTO NESSUNA RELAZIONE

manina Età: 51 Salve. La mia esperienza non credo sia molto comune. Come si legge sopra ho 51 anni e in tutto questo lungo periodo, non ho mai avuto alcuna esperienza relazionale con l'altro sesso (nel mio caso con una donna). In poche parole non ho mai avuto una fidanzata(neppure un breve flirt); non ho mai avuto rapporti sessuali (nemmeno con una prostituta); non ho mai avuto nessun contatto fisico che si possa associare in qualche modo alla sessualità(nemmeno un bacio); in poche parole sono, a parte la masturbazione, totalmente illibato. Io nella sostanza sono contento di questa situazione perchè non sarei assolutamente in grado di reggere situazioni come una famiglia, figli, eventuali separazioni o divorzi; non sopporterei neppure di suboordinare l'atto sessuale all'uso di contraccettivi: sarebbe anche quello uno stress. L'unico problema di carattere sessuale che ho, è legato alla masturbazione. Il fatto è che durante quei momenti, mi vengono mille pensieri e spesso non riesco a venire. Vorrei tanto non avere più stimoli, così sarei più tranquillo. Non pensate che voglia certo essere evirato; solo che vorrei, se esistesse, trovare un metodo anche chirurgico, per eliminare il desiderio sessuale. Mi rivolgo in particolare ai gestori di questo sito se sanno dirmi qualcosa in merito. Grazie e saluti.

NON SO' DOVE SBAGLIO CON GLI UOMINI

ROSA ROSSA Età: 33 Gent.mo Dott. Cavaliere, sono una donna di 33 anni che è arrivata ad un punto cruciale della sua vita, nel quale non sa più come poter uscire da una certa situazione che ora le andrò a spiegare. Da bambina penso di aver subito delle situazioni che mi hanno influenzata e di conseguenza portata ad essere in età adulta una donna con poca stima di sè e soprattutto dipendente negli affetti. Mia madre era malata e io fin da bambina, mi sono sentita di dover maturare in fretta ma nonostante tutto l'amore che ricevevo, sentivo la mancanza di mia mamma..e oltretutto crescendo mi sentivo di voler aiutare sempre io in casa cercando di avere sempre tutto e tutti sotto controllo mettendomi sempre a disposizione a volte anche sacrificando i miei desideri anche in eta adulta .Da piccola avevo subito dalla maestra elementare anche molti rimproveri, perchè ero una bimba vivace e non sempre riuscivo a fare bene i problemi, e a volte volavano anche ceffoni e umiliazioni di fronte a miei compagni(e questa cosa ancora oggi la sento come ferita dentro di me), facendomi sentire una persona che non vale e procurandomi una bassa autostima. Col tempo ho cercato di sconfiggere questa cosa e come per antitesi divenni brava nel mio lavoro e molto stimata, ma in campo affettivo le cose purtoppo non vanno..ho avuto il primo ragazzo a 24 anni e lui ne aveva 33 poi dopo la forte delusione ho avuto la prima vera storia importante con un ragazzo di un anno più grande, ma dopo 2 anni e mezzo mi lasciò perchè lo avevo soffocato, lui era troppo preso dal lavoro e io con le mie continue richieste d'affetto lo avevo stancato. Pensai che avrei superato la cosa, ci vollero 3 anni e dopo aver letto il libro 'donne che amano troppo' capii che qualcosa nel mio comportamento faceva scappare gli uomini...2 anni fa conobbi un uomo, bellissimo, ne rimasi colpita al primo sguardo..dopo lo scambio telefonico..lui mi cerca con tanti sms dolci, mi invita a uscire, regala rose e io inizialmente sentivo che forse era la persona che desideravo..e dopo aver superato le mie paure decisi di buttarmi in questa relazione...ma solo dopo pochi giorni lui era in crisi pieno di dubbi...io cominciai a bombardarlo di sms per tentare di capire e chiarire e la cosa lo ha fatto allontanare sempre più.. anche se poi abbiamo continuato a frequentarci, io con la speranza di recuperare la situazione, lui suppongo per il solo piacere fisico...ancora oggi non so dove sbaglio con gli uomini, o forse capisco che li faccio scappare con il mio atteggiamento da bisognosa d'amore e di attenzioni, ma non so come fare a migliorarmi..ci provo, ma poi quando , lo rivedo ad esempio vicino ad altre donne divento gelosa, e torno a scrivere messaggi pur sapendo che lui non potrebbe farmi felice e che non è l'uomo giusto per me. .ma forse mi dispiace solo di non riuscire più a sapere che lui ha bisogno di me come lo aveva inizialmente, e se analizzo le mie storie mi rendo conto che il più delle volte le ho iniziate perchè ho avvertito che loro avevano bisogno di me, ma poi da preda mi ritrovo ad essere cacciatrice e la cosa non mi piace. La ringrazio per l'attenzione che porrà a questo mio scritto.. trovo il sito del mal d'amore molto utile e interessante e anche se sono una recidiva nel migliorarmi, a volte ho l'illusione di potercela fare, lo desidero. Arrivederci

SONO INNAMORATO DELLA SORELLA DELLA MIA EX

Andrew Età: 46 Sono attratto, innamorato, della sorella della mia ex più giovane di me di 17 anni non sono ricambiato lei non vuole saperne di me. è diventata per me un ossessione mi apposto sotto casa per vederla o per coglierla in attegiamenti intimi con altri uomini sono geloso vorrei sapere dove va e cosa fa questa cosa non mi fa più vivere. Prima non era così, lei mi è sempre piaciuta ma da pochi mesi ho cominciato ad andare sotto casa sua senza essere visto per spiarla e non riesco più a farne a meno. Non ho però, come ho letto sull articolo relativo all'erotomania, la convinzione che lei sia innamorata di me e non interpreto in nessun modo in talsenso qualsiasi suo gesto, so benissimo che a lei di me non importa niente.

lunedì, novembre 10, 2008

NON GLI REGALERO' PIU' LE MIE LACRIME

TINA Età: 44 Vorrei ringraziare anticipatamente chi avrà la bontà di rispondermi con qualche consiglio per trovare la forza di uscire da una dolorosa sofferenza d'amore.... sono legata sentimentalmente e lavorativamente ad un uomo che ha il vizio dell'alcool, che abilmente ha nascosto questo brutale vizio quando doveva conquistarmi, ora che da due anni lui ha ottenuto la mia fiducia ed anche un certo controllo sul mio lavoro, mi abbandona spesso in lunghe domeniche solitarie, in cui non risponde alle mie telefonate, scusandosi poi i giorni successivi dicendo che aveva dormito tutto il giorno...premetto che spesso spegne il cell oppure non risponde per giornate intere...quando poi torna da me è premuroso e dolce,poi dopo poco ricomincia a offendermi sul mio aspetto,quando invece io sono corteggiatissima e so che invece mi desidera, perchè è gelosissimo...io sono molto affermata nel mio lavoro,ma con lui non riesco più a ritrovare me stessa , gli avevo dato la mia fiducia totalmente,si parlava di matrimonio,ora quest'uomo mi distrugge psicologicamente , mi abbandona o mi maltratta, secondo me si ubriaca quando non lo vedo. i suoi umori altalenanti mi conducono su montagne russe di distruzione psicofisica. un giorno mi mette sul piedistallo, poi sparisce, spegne il celloppure mi insulta per ogni stupidaggine, mi trova difetti inesistenti, quando un tempo mi aveva a lungo corteggiato e rincorso... l'unica cosa giusta che ho fatto è stata quella di non andar a vivere con lui come lui voleva, credo che mi maltratti per punirmi di questo, perchè io non mi accontentavo di vivere con un uomo che ancora non conoscevo bene, poi in un monolocale....da sola con lui! per fortuna il mio buon senso lì mi ha salvata, ma nel lavoro sono legata ancora a lui,mi ci vorrà del tempo per staccarmi da questa schiavitùlavorativa...intanto lui beve e sicuramente mi tradisce anche,altrimenti comesi spiega il cell spento per domeniche intere? io sto soffrendo come mai invita mai,ma ammetto che anche in passato ho avuto relazioni così,con uomini carnefici,che sono poi riuscita a lasciare...ma ora le mie forze sonoesaurite,sono nell'abisso più profondo...ho un bel dialogo con sua figlia,chevive con la madre,lui è separato,ha due matrimoni distrutti alle spalle,questaragazzina sembra ormai assuefatta ai ripetuti abbandoni di un padreassente...io la chiamo per chiederle se sa dove è suo padre,perchè non rispondeal cell,lei sorride e dice "fa sempre così!" mio DIO POVERA FIGLIA DI UNPADRE SENZA CUORE, vorrei tanto parlare con sua madre per sapere perchè tra loro è finita,perchè la figlia è rimasta con lei....ma capisco che dovrei invece cercare di guardare dentro di me e capire come fare per uscire da questo dolore senza fine,da questo continuo inganno. l'unica cosa che sto pensando di fareper ora è di NON REGALARGLI PIù LE MIE LACRIME. troppe volte sono stata al pronto soccorso per attacchi di panico ,quando lui mi abbandona e sparisce,troppe volte gli ho dato potere. è da anni che soffro di attacchi dipanico,da quando ho subìto una tentata violenza e sono stata sequestrata perotto ore con una pistola puntata contro,DIO mi ha salvata perchè poi il pazzosi pentì e mi riportò a casa, ma mi picchiò e quasi violentò...io lo denunciaie mi salvai,GRAZIE A DIO,ma da allora non mi sono più sentita bene. quest'uomo che frequento,l'alcolista ,che nega di esserlo ovviamente, sapeva di questamia malattia,e secondo me gode a maltrattarmi,perchè sa che mi può dominarecosì. no NON GLI REGALERò PIù LE MIE LACRIME. prEgo DIO che mi renda capace dimostrare indifferenza ai suoi attacchi e ai suoi abbandoni,ma che altro possofare ? non posso lasciare il lavoro,perchè vivo da sola e devo mantenermi,e lui lavora con me,il mio lavoro dipende da lui in parte..sono una cantante ,molto stimata nella mia regione...un angelo di forza e amore sul palco, ma nella vita sono una maschera di dolore ,perchè non ricevo mai amore da chi dice di amarmi,in realtà lui mi sta uccidendo...forse perchè invidia il mio talento,non lo so....eppure sento il suo odio-amore e mi sconvolge l'anima,perchè si era presentato a me come il mio salvatore ed io gli ho quasi consegnato la miavita...QUASI...PREGO PER LUI, VORREI che capisse che sta uccidendo se stesso,oltre me,ma non mi ascolta quindi adotterò la indifferenza e spero che un angelo mi ispiri quale strada percorrere...se questo angelo ora sta leggendo il mio scritto, lo prego di darmi qualche indicazione e sostegno!!GRAZIE

CI SI SENTE MORIRE DENTRO

elena Età: 26 Sono elena, mio padre è morto 24 anni fa..vivo con mia madre, i miei 2 fratelli maggiori, e con la mia bimba di 7 anni. una gravidanza non programmata con diego ex fidanzato lasciato perchè non si prendeva le proprie responsabilità nei confronti miei e della bimba. L'unica persona che mi stava vicino era fabio,un ragazzo della mia età del quale io mi sono innamorata perdutamente. Lui di lavoro fa l'impresario funebre, lavoro che a lui per la suasensibilità gli calza a pennello.La prima volta che abbiamo iniziato a frequentarci è durata poco più che 3 settimane,per il motivo che lui aveva una ex fidanzata, la quale non lo voleva perdere. Nel frattempo io conoscoLuca, collega di Fabio. Dura solo 3 mesi perchè quando lo viene a sapere Fabio,va da mia madre a mettere in brutta luce Luca dicendo che non è il tipo che si potrebbe prendere cura di me e di mia figlia. Lasciato Luca, io e Fabiodiventiamo "AMICI" si esce qualche volta, si cena in compagnia a casa mia ecc.Ma una notte capita che lui si ferma a dormire da me e si finisce a fare l'amore.. Il giorno dopo, che per me era memorabile, per lui è come se niente fosse successo, così decido di andare avanti e conosco Mirko,un ragazzo fantastico che mi ricopre di amore e attenzioni, ma dopo circa 6 mesi Fabio si rifà vivo dicendomi che Mirko non è il ragazzo giusto per me, e che dovrei lasciarlo così finalmente io e lui avremmo potuto stare insieme; ma quando io faccio il possibile per farmi lasciare da Mirko con mille scuse, Fabio si tirai ndietro dicendo che lui non si può permettere, con il lavoro che fa, per la sua reputazione, frquentare una ragazza con una figlia piccola..Ma io sono sempre più innamorata di lui e così per farlo tornare inizio a frequentare un ragazzosimpatico,ma che non mi piace per niente:infatti dopo 5 mesi lui si rifàvivo,ma questa volta giura che sia la volta buona..Infatti diventa ufficialecon tanto di anello al dito..Ma lui fa una vita frenetica per il suo lavoro,esi riesce stare poco insieme,e quando si può lui mi da buca,ma io lo amavocomunque perchè i pochi momenti erano speciali.Dura un'anno,poi lui inizia adire che è confuso,che forse sta meglio da solo.Passo 2 settimane senza sentirlo,nè vederlo,poi ungiorno mi dice che per lui sono unica einsostituibile e che mi ama alla follia..2 giorni dopo mi lascia dicendo che per lui il suo lavoro è importante e che vuole arrivare più in alto,e che negli ultimi tempi non era più felice perchè si sentiva oppresso dalla mia famiglia ed al buon rapporto che stava costruendo con mia figlia.Non sono andata al lavoro per 2 settimane,e anche ora dopo un mese ancora non riesco ad accettare ciò che è successo.Non cè giorno,ora o minuto che non pensi a lui. A casa non ci so stare e ancora meno con la mia famiglia,credo di essere forte e invece non vedo l'ora di essere sola per poter piangere, dimagrisco a vista d'occhio, non dormo più e non riesco a parlarne con nessuno. Ho sempre un vuoto nello stomaco, terribili mal di testa che durano giornate intere.Non riesco più a fare niente, ci si sente morire dentro.Tutto qui..Grazie per avermi permesso questo sfogo.elena

LEGGO LE SUE EMAIL

monica Età: 23 Buongiorno, le scrivo anche se mi rendo conto che il mio problema non è neanche lontanamente importante rispetto a quello di tanti altri. Sono stata insieme ad un ragazzo per 5 anni, ci siamo lasciati dopo un periodo incerto nato perchè io avevo molti dubbi e finito perchè lui si è innamorato di un'altra (probabilmente per colpa dei miei troppi dubbi). Ora a distanza di qualche mese lui è insieme a questa ragazza e non lo vedo mai. Il problema è che non riesco a non leggere le sue mail... per avere un controllo sulla sua vita per sapere cosa sta facendo...mi rendo conto che è un comportamento malato e che mi fa solo stare più male. Ma non riesco a farne a meno.Va soprattutto considerato che mi è successo ancora di controllare magari l email di amici per una curiosità morbosa di sapere quello che gli altri pensano, che non vogliono dire come un entrare nella testa delle persone, ma il controllare quelle del mio ex è diventato una cosa che non riesco più a controllare. Non riesco a capire se ho bisogno di aiuto o se è un comportamento normale..la ringrazio

mercoledì, ottobre 15, 2008

CONTINUO AD INCONTRARE UOMINI SBAGLIATI

Buonasera, scrivo per tutte le donne che leggono.
Ho 30 anni, sono carina, simpatica, ho una laurea, ho lavorato in università eora ho un lavoro che mi soddisfa.Ho amici e amiche care.eppure... continuo ad incontare uomini sbagliati.scrivo perchè oggi ho mal di cuore perchè ho troncato una relazione che mifaceva stare male (3 mesi) con un uomo freddo e incapace di dimostrare amore.Sono orgogliosa di me perchè mi sono protetta e anche se gli voglio bene hoscelto di amare prima me stessa.la mia storia è dolorosa...ma se il dolore è masetro di vita..sono trooooooooooppo saggia :-)rimango senza padre che sono adolescente, mi fidanzo con il classico bravoragazzo dell'Oratorio.. bravo, intelligente, di cuore. mi aggrappo a lui, vivoin simbiosi con lui, studio e progetto di sposarmi. dopo 10 anni insieme ( e iovivo nel mondo delle favole), la settimana in cui mi laureo scopro da ungiornale che è stato condannato per pedofilia.Mi crolla il mondo, non ci credo. ma è la verità.Mi laureo con il massimo dei voti ma poi crollo.Non so ancora come ho fatto in quel periodo, credo sia stato Dio e la forzadella vita.Con un esaurimento mica da ridere, trovo lavoro, comincio a curarmi e cominciouna psicoterapia.Con lui è un tira e molla ma un giorno mi guardo allo specchio.. sono l'ombradi me stessa!!!E grazie a Dio compio un atto enorme di amore verso di me, lo lascio.Sto da cani. Mi metto però in cammino con la psicoterapia, con un cammino dicatechesi e creandomi nuovi amici e facendomi amare dai pochi rimasti.Voglio vivere, stare bene, ci credo sempre.La terapia è molto faticosa...vedo cose storte, vedo che non mi amo, capiscoche ho una immagine di me distorta!Mi vedo brutta e sbagliata!!come posso vedermi così????oh il problema purtroppo comune a molte è lì...sepolto nel mio inconscio. a 4anni una persona di cui mi fidavo mi molesta sessualmente.Ecco la chiave di volta.E' stato terribile aver scoperto tutto, ma con Dio, un frate Francescano, gliamici cari e una psicoterapeuta continuo il cammino verso il mio stare bene.Ora sto meglio...ma il problema di salvare e di essere salvata da un belprincipe mi porta a sbagliare ancora!Incontro un ragazzo molto bello, un sogno, ha tutto ciò che ho sempre sognato:soldi, bellezza, nobiltà e io, vedo la realtà ma preferisco chiudere gli occhi.Vivere ancora nel sogno. A me non sembra vero che io che per anni mi sonovista, brutta, piccola e sbagliata ho un uomo così!la solita idea di non amore verso me stessa.E infatti dopo pochi mesi non ne posso più. Ha problemi personali e forse perquesto incapace di dimostare affetto e amore. devo scegliere. Me ne vado oimmolo la mia esistenza a dare amore ad un uomo a cui nella vita è mancato?faccio una fatica boia ma me ne vado.oggi ce l'ho fatta.Ho male al cuore ma sono molto orgoglisa di me.Ho sempre avuto paura di stare sola ma ora...ora è un po meno.So come stare bene, so come trovare il mio equilibrio, devo solo esercitarmi.esercitarmi ad amare Dio e me stessa.Solo così so che naturalmente eviterò gli uomini sbagliati e saprò riconoscerechi mi da la stima, l'amore, l'affetto che merito.So che devo crescere, accettare limiti e migliorare il mio carattere ma so chenon posso più permettere di ricevere briciole. so che merito un banchettofelice!
Ps. resto inorridita nel leggere così tanti episodi di molestie sulle bambineda parte di uomini adulti di cui si fidano. Credo che bisognerebbe farequalcosa perchè queste persone generano ferite profonde e rovinano la vita.

PERCHE' VOGLIO CHE MI LASCI LUI ?

Triste62 Età: 46 Vorrei essere consigliata da uno psicologo ma ho anche bisogno di pareri di persone che hanno visssuto in qualche modo una storia come la mia, possibilmente evitandomi i giudizi che non mi servono, sono cosciente diquello che sto facendo,e mi sento già abbastanza depressa e in colpa verso me stessa e gli altri, grazie. La mia storia inizia 1 anno fa.In una chat di condivisione di share(non una community e tantomeno un sito di incontri,che non frequento) ho conosciuto un uomo di un anno più di me, abiamo parlato per tre mesi solo lì, pur essendo a pochi km di distanza, dei nostri problemi delle nostre vite, dei nostri matrimoni infelici, si è creato un feeeling che dopo questi tre mesi ci ha portato a conoscerci dal vivo. E' stato un incontro piacevole tra due amici perlo piu e continuavamo a leggerci in chat tutti i giorni anche piu volte al giorno. Ci siamo rivisti in seguito per altre 4 o 5 volte per una passeggiata o un caffè, fino al giorno in cui senza neanche accorgecene ci siamo trovati come due ragazzini a baciarci in mezzo allavia. Sono passati altri 2 mesi prima di fare l'amore, e da lì è iniziato il mio calvario. Senbrava l'inizio di una storia d'amore,ma solo per me credo, quest'uomo da li in poi ha alternato vari momenti di riflessione, brevi perlopiù, non hanno passato i 20g in cui diceva di voler stare da solo per riflettere, che io non centravo ecc, poi tornava sempre e io felice e stupida l'ho sempre aspettato e accolto a braccia aperte. Inutile dire che questa frequentazione ha peggiorato di molto il mio rapporto con mio marito già a livelli di fratello e sorella da anni senza alcuna stima da parte mia , ma impossibilitata per i figli e la mia condizione sociale ed economica ad interrompere questa unione infelice. Adesso ci risiamo, è in pausa diriflessione, ma io questa volta l'ho interrotta telefonandogli e non stando zitta da parte ad aspettare che mi ricercasse, insomma ne è uscito fuori che mi è affezionato,non innamorato e che mi ha vista sempre come un momento di evasione ma che sono una donna che lo attira intelettualmente e fisicamente che gli sta dadno tanto e che si sente in colpa perchè non riesce anche lui a darmialtrettanto e che ha provato a stare senza di me ma non ce la fa.Io invece nesono innamorata e queste parole mi hanno ferita molto,lo sapevo già dentro dime,ma sentirmlo dire è stata come una mazzata.Al telefono con lui gli ho dettosolo che gli voglio bene e che non lo amo ,per una sorta di un minimo orgoglioche forse ancora mi è rimasto,che stia sreno in famiglia ,e che si prenda iltempo che vuole che poi ne parleremo,sempre comprensiva e subitrice,me ne rendoconto.Questo è successo 2 g fa,e io da allora non riesco a dormire ,mangio poco,sto soffrendo terribilmente,perchè adesso lo ha anche detto quindi niente piusperanze o promesse di un futuro assieme ,mi sto sentendo da cani.Chi sa dellamia storia mi dice di chiudere ,che mi fa solo soffrire rivederlo e di evitarloin ogni modo,io capisco che è giusto,eppure, mi manca e vorrei vederlo ,dirglia voce quello che sto soffrendo,anche se un pò credo l'abbia capito anche il tel. e di lasciarmi andare pechè questa relazione mi rende infelice e mi stoammalando di nervi, perchè volgio che mi lasci lui?Perchè non riesco pur capendoche mi sto rovinando la vita non riesco io a chidere questa storia ,sono cosciente che è sbaglita, eppure guardo il tel. e il pc in attesa di un suo segnale.Sono una donna colta ,che lavora,da tutti reputata intelligente esolare e molto intuitiva,perchè mi sto annientando senza reagire al suo usarmi? Non riesco ad uscirne,e se non andrò vigliaccamente da lui sarà solo perchè so come finirebbbe,mi dice due paroline e io ci ricasco, non riesco a fare la donna da vedere 2 o 3 volte al mese e quasi solo per andare a fare senza condividere la sua vita , senza sentirmi dire ti amo.. eppure lo faccio da 1 anno e cosapevolmente, e reggerò poco se mi mi chiederà un appuntamento, lo so già che poi andrò. Grazie per ogni eventuale risposta che mi aiuti ad uscirne fuori.

ESISTE UNA POZIONE MAGICA

pucci Età: 34 Sono fidanzata da 8 anni. Ma le cose sono peggioratemolto negli ultimi 3. Lui ha un carattere completamente diverso dal mio. Io credo di avere una dipendenza nei suoi confronti perchè nonostante tante discussioni, situazioni di estremo stress, pianti, notti insonni e paure, non sono ancora riuscita a prendere la decisione di lasciarlo. L'anno scorso abbiamo avuto una separazione ma lui mi ha inseguita ed alla fine ho avuto paura di sbagliare e siamo tornati assieme. Desidero la libertà, desidero la pace, desidero la tranquillità di fare ciò che mi sento e come lo sento, di parlare ridere e scherzare ma so che con lui non è possibile. Allora perchè dentro di me non trovo la forza necessaria per prendere in mano le cose e cambiarle? perchè ho paura di stare sola e perchè non credo in me stessa, non credo nelle mie sensazioni, non credo ai miei parametri e penso sempre che sia io a sbagliare. Sono andata dallo psicologo ma non è servito a nulla. Spero sempre che un giorno o l'altro accadda qualcosa, qualcosa che non dipenda da me e che stravolga la mia vita- Ma so anche che non accadrà mai perchè sono io stessa quell'ancora che non permette a questa piccola, vecchia, malconcia barchetta di prendere il largo. La mia richiesta è sapere se esiste una porzione magica che senza dolore ti entra dentro e ti libera di tutte le paure e ti ridà un millesimo di serenità.

GELOSIA

silosoforse Età: 33 Salve, Ho un problema, nn riesco più' a capire se sono ad essere gelosa o se le cose nn devono andare così. Premetto ché vengo fuori da una storia burrascosa il mio ex spesso mi accusava circa il fatto ché ero gelosa, il tutto per colpevolizzarmi e farsi gli affari suoi.Mi sono lasciata da 7 mesi, da circa 2 stò insieme ad un nuovo ragazzo, tra l'altro lui e' il cugino della mia amica. Il primo mese e' filato tutto liscio, fino a quando lui ha ripreso gli allenamenti, qua sono arrivati i problemi, lui il venerdì rimane a cena con quelli della Squadra, il primo venerdì mi ha chiesto se volevo unirmi, io gli ho detto ché preferivo di no, in quanto nella Squadra c'è una ragazza (ché attualmente sta con un ragazzo, amico del mio ) con la quale lui ha avuta una storia. Da allora lui nn mi ha più chiesto niente per il venerdì sera, mi chiama prima di partire, mi chiede cosa faccio..... Io un paio di venerdì sono stata a casa poi sono uscita con un' amica ché lui nn conosce, gli ho chiesto se gli dava fastidio e lui ha dettò di no "ché si fida". Allora ho provato per questo venerdì a rincarare la DOSE :-Vado in discoteca, anche se lui sapeva ché con me c'era anche sua cugina, comunque ha risposto ché "lui si fida". Io ho provato a chiedergli allora...Ma A TE TI FA PIACERE O NO? Lui mi risponde non tanto Ma ché di devo fare.... Allora per vedere cosa mi dice io le dico.... Ma dai scherzavo e se invece ti vengo a vedere agli allenamenti? E lui.. Ah allora se vieni di vado... Avevo deciso di saltarli venerdì ...Ecco a questo punto nn so più ché cosa fare ne cosa pensare.... Ti prego aiutami tu ché sei uno psicologo perché io nn riesco a districarmi da queste ambiguita'....

IO HO FINITO DI SOFFRIRE

franz Età: 71 La vita è bella anche così; non perdiamoci, ricominciamo, come abbiamo fatto prima di questo amore perduto.Perdoniamo, non si può sempre vincere, anzi nella sconfitta ci ritroviamo più forti più tenaci. Sorridiamo, guardiamo avanti, tralasciamo gli errori che queste persone hanno inflitto a noi, in quanto egoiste, assetate solo a far male, avide di possesso, denaro, sistemazioni personali, sesso senza tregua, ninfomani. Allora chi ha perso? Noi, o queste ignobili creature di infimo ordine. Mi sento davvero un Dio, ho creato anch'io qualcosa, ma purtroppo una mano effimera ha distrutto tutto. Io ho finito di soffrire, ho ritrovato la pace interiore, ho alzato gli occhi al cielo e ho detto: questo è il meraviglioso universo.

lunedì, settembre 29, 2008

UOMO CHE AMA TROPPO

Carlo Età: 37 Salve a tutti. Mi chiamo Carlo e desidero comunicarvi quanto mi sta accadendo, non so più se per dire che la dipendenza affettiva succede anche agli uomini o per urlare al mondo il mio dolore e sperare che qualcuno mi aiuti. So bene, purtroppo, che non mi aiuterà nè l'una nè l'altra cosa. Sono un uomo di 37 anni che ad un tratto, dopo la morte annunciata di un matrimonio durato 13 anni, non riesce più a trovare una ragione per vivere, visto che le mie speranze per una vita futura felice, sono molto negative. Dopo un periodo di circa 6 anni di matrimonio felice, le cose cambiarono piano piano, forse a causa del raggiungimento della sicurezza economica, lavorativa esociale. Prima questo scopo ci aveva uniti molto, si vede. Nel frattempo arrivò una meravigliosa bimba che oggi ha 8 anni, ma il nostro rapporto di coppia si deteriorò irrimediabilmente. A nulla è servito partecipare ad incontri digruppo, sedute psicologiche ecc...
Durante tutti quesi anni di matrimonio io purtroppo mi sono annullato come persona: vivevo facendo di tutto per renderla felice, per compiacerla e traevo le mie energie dal sentirmi amato. Con la morte nel cuore, dopo 7 anni di tentativi, abbiamo deciso di far terminare la nostra storia. Io, dapprincipio, mi buttai a capofitto nel lavoro, per nonpensare troppo, anche se di sera e di notte, non dormivo più restandomene a piangere in sienzio; dopo tre mesi di separazione, scopro che lei ha già unaltro, e la cosa mi ferisce tantissimo, perchè sono stato portato a pensare che lei non si è nemmeno girata a guardare 13 anni più 4 di fidanzamento di vita insieme, buttandoli nel gabinetto, e forse, cosa più importante, non avrei avuto più la possibilità di cercare di aggiustare le cose, ancora una volta, e sicuramente sbagliando ancora. Sono passati quasi 6 mesi e sto ancora malissimo: credo di essere impazzito, il pensiero della morte come liberazione dal dolore mi accompagna costantemente, autostima zero, ho presentato le dimissioni al lavoro (tanto per farmi del male), non esco più di casa e me ne stò sempre a piangere. In qualche momento di lucidità ho capito di aver bisogno di aiuto, così mi sono rivolto ad un counselor, ma non raggiungo i risultati sperati. Non ho più una ragione per vivere, visto che penso che la mia vita futura sarà schifosamente vuota, mi sento inadeguato anche come padre: mia figlia mi ha visto in un momento di depressione tremendo: io non riuscivo asmetterla di piangere e mia figlia accanto che mi accudiva e mi faceva coraggio (ribadisco che ha solo 8 anni). Quante volte ho pensato quale sia la cosa migliore per mia figlia: non vedermi più o continuare cosi; in ogni caso le produrrei cicatrici molto profonde nella sua psiche, oppure cercare di venirne fuori a tutti i costi. Si questa è sicuramente la cosa più giusta da fare maresta sempre nella mia mente lo spettro di una vita futura da infelice e solitario. Non so come andrà a finire, la cosa che sò è che non mi accontenterò di vivere una mezza vita, voglio sicuramente tornare ad essere felice, vivendo un rapporto nuovo e "sano" sia con me che con gli altri..... ma non voglio prendere in giro nessuno, la teoria è fin troppo facile... in questo momento sono convinto di non riuscirci. Se avete dei suggerimenti da darmi...li accetto volentieri.

NON RIESCO A CREDERE A MIO MARITO

Medea Età: 60 Non riesco a credere più a mio marito, ho trovato per caso due biglietti che lui ha scritto per una donna (lui dice parecchio tempofa) mi ha giurato in tutte le maniere che non li ha mai inviati e che tra loro non è mai successo niente, che è stata solo una fantasia del momento per una persona che aveva conosciuto in ambito sportivo (e che aveva verso di lui atteggiamenti provocatori questo l'avevo notato io) ha ammesso che in quel eriodo e anche ultimamente il nostro rapporto si era notevolmente logorato suppongo che anche la crisi maschile dei 50 anni abbia influito) mi ripete ontinuamente che mi ama, che mi ha sempre amato nonostante tutto e che non otrebbe vivere senza di me, è veramente angosciato per il dolore che mi ha rocurato e non vorrebbe mai aver compiuto "la leggerezza" (così la chiama) i crivere quelle parole. Io ho cercato di perdonarlo, di capire le sue otivazioni, ma non riesco a perdonare non solo lui ma anche me stessa per aver ciupato il nostro rapporto, er non essere stata abbastanza presente, penso sempre all' "altra" che sono costretta a incontrare (per fortuna non troppo spesso) perchè fa parte del giro di conoscenze che frequentiamo. Mio marito cerca di aiutarmi in tutti i modi, non posso impedirli di frequentare il suogruppo di amicizie perchè non sarebbe giusto, ma non riesco a riattaccare i cocci dlla mia vita in frantumi, mi sento come una barca alla deriva, ho perso la voglia di vivere e la mia autostima si è disintegrata, vivo nell'angoscia e soprattutto non riesco a credere a mio marito.

domenica, settembre 28, 2008

GRAZIE CHAT

branx86 Età: 22 VARI FATTORI HANNO DATO LUOGO ALLA FINE DELLA MIA STORIA CON IL MIO EX. E COME SI SA DA SEMPRE GLI ERRORI PORTANO LE CONSEGUENZE DEGLI STESSI. ERA MOLTO GELOSO, POSSESSIVO E SOLO IL PIENO COMANDO DI ME GLI DAVA MODO DI SENTIRSI APPAGATO DALLA NOSTRA RELAZIONE. NON MI PERMETTEVA DI USCIRE, NE CON AMICI E NE TANTO MENO CON LA MIA FAMIGLIA. LUI LAVORAVA E IO DOVEVO STARE A CASA. BHE...VUOI CHE ERO MOLTO RAGAZZINA O VUOI CHE ERO MOLTO PRESA MI DICEVO SEMPRE "SE LUI DESIDERA COSI SARA GIUSTO COSI' "... LO STARE A CASA MI PORTAVA MOLTO SPESSO A STARE AL PC E UN GIORNO FACENDO UNA RICERCA PER LA SCUOLA MI RITROVAI IN UNA COMMUNITY DOVE CONOBBI UNA RAGAZZO DI ROMA. LUI SI INFATUO' DAVVERO TANTO DI ME... IO MI DESCRISSI COME AVREI TANTO VOLUTO ESSERE. DISSI CHE ERO SINGLE, CON UN BEL SORRISO (INVECE AVEVO L'APPARECCHIO) CHE AVEVO TANTISSIMI AMICI, CHE CANTAVO SPESSO AL KARAOKE (ASSOLUTA BUGIA PERKE AL MIO EX DAVA FASTIDIO CHE CANTASSI DAVANTI A TUTTI) E CHE MI PIACEVA TUTTO QUELLO CHE AVEVO. TUTTE BUGIE. NULLA DI VERO. ERA SOLO TUTTO QUELLO CHE AVREI VOLUTO MA CHE NON AVEVO. OVVIAMENTE DALLA CHAT PASSAMO AL SENTIRCI AL TEL. AVEVO UN ALTRO TEL CHE NASCONDEVO. MA IL GIORNO PRIMA DEL MIO COMPLEANNO DECISI DI PORTARMELO CON ME, ERA NELLA TASCA ESTERNA DELLA BORSA. QUELLA SERA ANDAI A CENARE A CASA DEL MIO EX. TRASCORREMO UNA BELLA SERATA ED ERO DAVVERO MOLTO SERENA CON LUI NONOSTANTE "IL TRADIMENTO". INFILO' DI NASCOSTO LE MANI NELLA MIA BORSA PER METTERMI IL REGALO PER IL COMPLEANNO CHE AVREI SCARTATO A CASA MIA A SORPRESA. MA LASORPRESA LA TROVO' LUI. TROVO QUESTO TEL DOVE C'ERANO MESSAGGI DEL ROMANO... DOVE NON SI CONTENEVA NEL DESIDERO CHE PROVAVA DI CONOSCERMI E DI VEDERMI. NON CI LASCIAMMO...E NE TANTO MENO IMPARO' A LASCIARMI UN PO PIULIBERA. CI SIAMO LASCIATI DOPO DUE ANNI ANCORA DALL'ACCADUTO....PERCHè FINALMENTE AVEVO CAPITO CHE QUELLE BUGIE CHE DICEVO AL ROMANO ERANO SOLO ED ESCLUSIVAMENTE QUELLO CHE DA SEMPE DESIDERAVO E SOLO MENTENDO A LUI LO AVEVO CAPITO.
LA CHAT..LE COMMUNITY...LA VITA VIRTUALE..UN RIFUGIO PER CHI NON HA IL CORAGGIO DI PRENDERE LA VITA A PIENE MANI E FARE E ESSERE SOLO CIO KE SI DESIDERA. GRAZIE ALLA CHAT IO HO CAPITO E HO CONOSCIUTO UNA NUOVA PERSONA: ME.
PS. SONO PASSATI DUE ANNI ALLA FINE DI QUESTA STORIA. ORA SONO FELICEMENTE FIDANZATA CON UN RAGAZZO CONOSCIUTO SU MSN..UN AMICO DI UN AMICO CONOSCIUTO IN UNA COMMNUTY......GRAZIE CHAT!

UN DIVERSO PUNTO DI VISTA

Sono capitata su questo sito attraverso Stazione Celeste e quindi capirete che il punto dal quale osservo tutto ciò è "un pò diverso" dalla psicologia pura. Chiedete testimonianze.....la mia esperienza, o meglio la mia e quella del mio compagno è un,esperienza che è senz'altro passata attraverso tutte le fasi del mal d'amore, d'altronde, se non sperimentiamo come possiamo comprendere? Ciò che ha innescato la trasformazione di tale rapporto è stata la necessità, per tutti e due, di andare oltre a tutto ciò. Andare oltre al possesso, oltre al bisogno, oltre al desiderio di prevaricare sull'altro, oltre alla neccessità di sentirsi amati e quindi di pretendere delle costanti dimostrazioni di ciò attraverso parole o gesti, Cos'è che ha innescato questo processo di trasformazione? Primo tra tutti la certezza che soltanto mantenendo completamente la nostra integrità e quindi rispettando noi stessi in ogni circostanza avremmo potuto, in verità, Amare. Quando noi scendiamo a compromessi con il nostro partner manchiamo di rispetto a noi stessi e all'altro. Non è il compromesso che innesca l'armonia ma bens' il desiderio di comprendere perchè scegliamo il compòromesso. In pratica l'unico mezzo che noi abbiamo utilizzato costantemente è stato quello dello specchio: l'altro non è una persona che ci sta accanto ma bensì una parte di noi stessi che ci sta mostrando qualcosa. Ogni ostacolo che abbiamo trovato sulla nostra strada è stato superato in questo modo. Premetto che ci vuole tanto coraggio e tanto Amore per proseguire su questo cammino ma sopratutto dobbiamo imparare a mettere da parte il nostro ego, quello che costantemente vuole farci credere di sapere e di conoscere l'Amore ma che in realtà, ciò che ci mostra è soltanto una copia mal riuscita di ciò che in verità siamo quando siamo in Amore. Non ho detto quando amiamo ma quando siamo in Amore. Sino a quando noi stessi non entriamo in questa condizione e comprendeiamo con il Cuore ciò che significa essere in Amore continuiamo semplicemente a credere di amare e di essere amati, o peggio ancora, pretendiamo di essere amati. Il dialogo è il più grande dono che l'esistenza ci ha donato, il dialogo senza paure, perchè quando sono in Amore non ho paura di perdere, cosa posso perdere, sono già Amore!Per ciò che ci riguarda è stata una continua ricerca di armonia sviscerando, senza segreti, senza paure, portando alla luce del sole ogni più piccola zona d'ombra che si celava, e ancora si cela, nei nosri cuori con la precisa intenzione di scoprire, giorno dopo giorno, quale sia la magica alchimia che può creare un uomo e una donna consapevoli delle proprie potenzialità. Ci siamo stancati, dopo numerose reciproche esperienze, dell'ovvio, di ciò che ancora ci viene proposto come rapporto di coppia e abbiamo iniziato a fare un percorso per scoprire cosa in verità celiamo dentro noi stessi. Abbiamo iniziato a cercare ma sopratutto a creare, in ogni istante, la complementarietà del maschile e del femminile, certi che se così abbiamo scelto di fare questa esperienza nel qui e ora deve esserci uno scopo che va ben oltre a ciò che fino ad ora abbiamo potuto sperimentare. Soltanto quando siamo riusciti a perdere ogni tipo di identificazione, di ruolo precostituito, allora, semplicemente è accaduto: abbiamo seguito il flusso ed è iniziata la fusione. Fondersi nell'altro significa non temere di perdere te stesso in quanto l'altro è te stesso. E' come un costante orgasmo, è come morire per rinascere in ogni istante. E' stato un lavoro di anni, e non avrà fine, in quanto in ogni istante cresciamo e siamo diversi quindi, ogni nuovo minuto abbiamo la neccessità di conoscerci per riconoscerci.
Attraverso la complementarietà stiamo imparando le vere potenzialità che portiamo nascoste nei nostri esseri, potenzialità che mai avremmo potuto credere di ritrovare e di Ricordare si, ricordare, perchè tutto è dentro di noi, racchiuso nello scrigno dei nostri cuori ma soltanto un'intenzione che va al di là del semplice appagamento del nostro ego può fare emergere quelle memorie, soltanto l'Amore con la A maiuscola può aprire quella porticina che ci mostra il vero significato di maschile e femminile.Vi ringraziamo per averci donato la possibilità di convidere tutto ciò e diamo la nostra disponibilità per chi volesse approfondire tale argomento.
Runa e Sepher

sabato, settembre 13, 2008

SONO AMANTE E DIPENDENTE AFFETTIVA

lory Età: 45 Ho 45 anni, sono separata con tre figli grandi, da 4 ho una relazione con un uomo sposato che è rientrato nella mia vita dopo 30 in quanto è stato il mio primo amore quando ero un adolescente, è stato anche il primo uomo con cui ho fatto l'amore. All'inizio la storia era bellissima e lui voleva lasciare la moglie, era sempre con me poi quando lei ha scoperto tutto lui è tornato su i suoi passi, ma senza lasciarmi. ha provato varie volte a farlo, ma poi torna indietro e io lo riprendo sempre, sparisce dalla sera alla mattina, non risponde alle miec hiamate alle miei sms o mail, poi torna dopo circa un mese. all'inizio era molto dolce e comunicavamo molto ora la comunicazione è sempre tanto difficile ed io mi sento non considerata, la moglie è sempre piu importante, se succede qualcosa nella mia vita e succede a lei una cosa minore lui corre da lei, non esprime l'amore nei miei confronti, ma ha sempre una forte attrazione sessuale, d'altro canto sopporta anche tutti i miei malesseri e sfoghi su questa situazione senza però mai decidere di finirla, mi sembra una storia infinita dove non si va ne avanti ne dietro,
Lui è un professionista io ho perso il lavoro a marzo ed ora faccio pulizie ad ore per arrangiarmi e vivere. ho perso i miei genitori a distanza di 8 mesi l'uno dall'altro e mio padre dopo la morte di mia madre si è suicidato nella mia casa, era venuto a stare da me. io riesco a capire che questa storia non ha futuro, ma non riesco a lasciarlo, le cose che riesco a dire sono tramite mail, dirgliele quando è con me non mi riesce , lui chiama tutti i giorni, e lo vedo mediamente una volta la mese in un incontro di due ore circa dove facciamo l'amore. io non vivo piu mi vengono attacchi di ansia e depressione, quando lui non chiama ho sempre paura che sparisca, non mangio non dormo, non vivo non esco, riesco solo a lavorare. volevo un consiglio per uscire da questo stato di cose, perche mi rendo conto che questo non va bene per me stessa in attesa ringrazio dell'aiuto che vorrete darmi Lory

AMORE IN CHAT

Sweet Età: 29 Salve sono una ragazza di 29 anni, vorrei poter parlare anch io della mia esperienza in chat. Nel mese di maggio per fare un favore ad un'amica mi ritrovai in una chat, che ho sempre odiato, non so spiegarmi ancora come sia successo ho conosciuto un ragazzo inizialemnte lo prendevo in giro,sono una persona molto razionale e non credo in quello che non posso vedere....ma passavano giorni ed ci accorgevamo che non potevamo fare a meno l'uno dell'altro .. eravamo sinceri su tutto..ed io ho abbassato le mie difese..dopo tre mesi è tornato dal posto lontanissimo dov'era per motivi di lavoro e ci siamo incontrati. per me è stato come fare l'amore la primavolta-.. putroppo siamo per il momento ancora lontani ma ci vogliamo come prima...la cosa che mi turba che non riesco a capire cosa mi stia succedendo...abituata ad avere tutto sotto controllo ..di fronte a lui faccio e penso cose che nn avrei mai fatto..mai possibile che io mi sia innamorata di una peprsona conosciuta in chat???mi chiedo sono normale??potrei avere tutto perchè desderare l mposssibile?

PERCHE' NON RIESCO A STACCARMI DA LUI ?

Silvia Età: 40 Salve, ho 40 anni e oltre a non dimostrarli fisicamente anche come "donna" non li dimostro... in quanto vivo da 16 anni una relazione con un ragazzo, mio coetaneo ha 41 anni, il quale per tutto questo tempo si è sempre divertito, facendo tutto ciò che gli è sempre piaciuto e voluto, dicendomi che la vita è una e va vissuta fino in fondo... cosa giusta fino a che non lede la libertà di altre persone... All'inizio mi ribellavo un po' a questa situazione, in quanto, è giusto fare cose separate, ma ogni tanto e non sempre come invece capita a noi... ora mi ritrovo con un ragazzo al quale piace sempre andare a feste insieme ad amici e/o in discoteca, fare cioè una vita da ventenne quanto ne ha 40... io vorrei avere al mio fianco un uomo che si prenda delle resposnabilità... anche lavorativamente parlando, 3 anni fa si è licenziato per realizzare un progetto suo, cosa per me ammirevole e che ho appoggiato... a distanza di 3 anni non vedo risultanti, in qaunto in questo tempo non si impegnato solo nel progetto, anzi, altre cose tra cui la moto,vacanze, amici, palestra ecc. lo hanno distolto... per cui il papà si è offerto di passargli mensilmente uno stipendio (economicamente stanno bene), ma a me questo fa rabbia, in qaunto dovrebbe darsi da fare in qaunto è adulto non deve essere a ricasco dei genitori (anche per fare le vacanze quest'anno di è fatto presetare i soldi dai genitori, prima siamo stati insieme in giappone poi sono tornata a roma per lavoro e lui è ripartito con gli amici per andare a Bali in indonesia, non era indispensabile continuare la vacanza.. l'avevamo fatta e poi non aveva soldi, ma una telefontata e papà ed è partito, per passare tutte le sere in discoteca...) scusate il vagare dei pensieri... dunque io prima mi arrabbiamo e ne disctevamo di questi atteggiamenti, ora non mi arrabbio neanche più e subisco passivamente ogni sua decisione.. risultato che non facciamo più nulla insieme... anche nelle riunioni della mia famiglia non viene mai... mi è capitato che per lavoro ho presentato un progetto per il comune di roma., per cui presentato con una cena al centro di roma.. una bella cosa per me.. lui non è venuto perchè aveva la palestra.. di queste cose ne ho un milione da raccontare... cosa devo fare??? perchè non riesco a staccarmi da lui?? forse dipende dal fatto che il solo pensiero di fare star male lui e la mia famiglia,che una dicisione del genere non so come la prenderebbe!!! i miei sono separati e mia mamma mi dice sempre che devo fare finta di nulla in fondo è un bravo ragazzo anche se è molto egosita.....ma la vita è la mia ed io non sono felice...cosa devo fare??

IL SUO AMORE PER ME E' FINITO ?

Età: 35 Caro dottore scrivo perchè ho bisogno d' aiuto , in breve la mia storia : fidanzati da 12 anni di cui 4 di convivenza una bella storia piena d'amore , di gesti affettuosi quotidiani e di coccole quasi un rito tra noi due , con quella voglia di stare "appiccicati" che non passava mai .... in 4 anni di convivenza non ho mai visto un film se non con lui attaccato sullo stesso divano pur avendone 2.... ogni mattina presto primadi uscire si riavvicinava al lettone e mi accarezzava i capelli , mi annusava , mi baciava piano xchè fingevo di dormire ... ma in realtà lo aspettavo ognimattina . uniti anche con le nostre forti individualità e differenze : io sempre sicura di me , di noi , con la mia strada tracciata davanti e pronta a seguirla lui che vive alla giornata e che ha paura dei programmi e progetti a lungotermine , sempre in bilico , a volte con periodi di sofferte crisi interiori .
la nostra bella villetta è quasi pronta , io decido finalmente ( l'anno scorso) dopo sue numerose richieste , di tentare d'avere un bimbo . poi lui cambia , gli ultimi 3 mesi insieme è sempre triste e molto pensieroso ,un'anima in pena . mi allontana fisicamente , nessun contatto neanche un bacio niente sesso . si crea un forte disagio in casa finchè non lo metto alle strette e lui mi dice che non sa piu' cosa prova ... che forse tutto l'amore era solo affetto e che non è piu' felice , l'idea di quella vita già segnata lo spaventa . non vuole provare a risolvere insieme non mi lascia speranze ,cosi' costretta torno dai miei . disperata , inebetita , sorpresa, non capisco , non accetto ... il dolore è grandissimo , il senso d' abbandono è insopportabile .so che non c'è nessun' altra donna e che per lui è stata una scelta sofferta. non lo vedo da 4 mesi , non ho piu' voluto sentirlo mi fa troppo male, solo 2 messaggi suoi in cui mi prega di essere forte e spera che il dolore che mi sta dando possa finire al + presto. mi chiedo se davvero il suo amore per me è finito, è una cosa spaventosa che non mi aspettavo .aspetto il suo parere e il vostro consiglio perchè il grande dolore è ormai depressione e non ho piu'speranza.grazie di cuore S. 35 anni

mercoledì, agosto 27, 2008

MALdAMORE ED ANSIA

Gentile Dottore ho avuto una relazione con un mio superiore andata male, chi sapeva diceva chenon funzionava perchè veniamo da due classi sociali diverse, lui affermato e difamiglia importante,io figlia di contadini e una famiglia con gravi problemi. Negli ultimi mesi c'è stato un avvicinamento ed io ho creduto in uncambiamento. Illusione! Infatti, frequenta una ragazza di 32aa.(più giovane di lui di 15aa) di famiglia importante e ricca mettendo così fine alla nostra storia(una storia clandestina la nostra: lui non mi ha mai presentato i suoi, non mi veniva mai a prendere, ero io che andavo da lui ed evitava di farsi vedere con me. Io capivo ma negavo).
Mi ha detto: "ci abbiamo provato, non funziona." che io ero solo un conforto, e alla sua età deve scegliere il meglio.
Sto male, mi sento di non valere nulla, in passato sono stata in cura perattacchi di panico, ed ora, dopo anni, sono ripiombata di nuovo nel buio. L'ansia mi fa compania, sono sempre chiusa nella mia stanza, piango e dormo male, ho ripreso a mangiare poco e a controllare il mio corpo. Non riesco a lavorare con lui accanto, lo penso sempre e quel che è folle spero che ritorni. I miei non possono aiutarmi sul piano psicologico in quanto sono io che mi occupo di loro, vorrei andare da uno specialista per capire cosa mi accade, per riprendermi la mia dignità , per ricentrarmi... ma ho delle resistenze in quanto durante i colloqui, all'epoca degli attacchi di panico, ho cominciato a soffrire di disturbi ossessivi compulsivi (musica in testa) che non sono mai scomparsi (nonostante la terapia farmacologia all' epoca praticata) ma attenuati e sporadici,ho imparato a coinviverci. Ho paura che duranti i colloqui venga fuori qualcosa di brutto, di ritovarmi in quell'inferno di tanti anni fa e vi è anche il problema della spesa da sostenere. Potrei rivolgermi in una struttura pubblica ma addio pricacy e lui verrebbe a saperlo.

martedì, agosto 26, 2008

SONO UNA DONNA CHE AMA TROPPO ?


Nicol, 33. Sarò breve perchè non mi sento sinceramente pronta o adeguata ad annoverarmi tra le vostre fila. Non è un giudizio, ma solo un temporeggiare per capire se posso ritenermi una cd. "donna che ama tropp". Scrivo perchè, alla luce di ciò che leggo, mi risulta difficile capire quale sia il confine tra l'atteggiamento patologico o autodistruttivo e la fisologica sofferenza che si prova durante lo sviluppo di un amore, magari pasionale, magari contrastato, magari tra due persone di indole problematica.
Mi pare di intuire che il discrimine si riveli per l'unilateralità dell'elargizione dell'amore o sulla mancanza di equilibrio. Ma se due persone sono di per se stesse atipiche, ed il loro incontro dipende anche da ciò, e se la propria vita è già naturalmente accompagnata da una certa sofferenza esistenziale, si può parlare lo stesso di dipendenza affettiva? Non so, vorrei confrontarmi con voi.

Grazie.

Nicol

GLIA LATRI MI FANNO DEL MALE ED IO MI SENTO IN COLPA

Vorrei poter riuscire a raccontare la mia storia, mi chiamo Paola ho 46 anni ed ho avuto negli ultimi 13 anni una storia d'amore se così possiamo chiamarla alquanto strana. Ho lasciato 13 anni fa un compagno che mi amava molto e con il quale convivevo da 7 anni, era stata una bellissima storia d'amore ma lui non voleva figli ed io ho cominciato ad essere insofferente verso questa cosa, io un figlio lo volevo lo desideravo molto, amavo molto quella persona ma ho cominciato forse a rendermi più disponibile. In ufficio ho conosciuto il mio attuale marito, mi ha corteggiato con migliaia di lettere e quando alla fine lui ha detto mi piacerebbe avere un figlio da te ho capitolato. Così con grande sofferenza ho lasciato la persona che mi aveva fatto star bene per tanto tempo, ho fatto le valigie, ho lasciato la casa che avevamo costruito insieme e mi sono trasferita dall'altro. Da subito ho avuto la sensazione di aver fatto una stupidata perchè la nuova persona non capiva il mio compresibile stato di disagio ed invece di aiutarmi a sentirmi a mio agio mi lasciava da sola senza gesti gentili ed affetto a gestire questo momento di sgomento. Quando è passato un mese dal mio trasferimento, il mio ex compagno si ammala gravemente di cancro, ed io che già mi sentivo in colpa per averlo lasciato così sui due piedi ancora di più sentivo questo enorme peso sul cuore, mi sembrava di averlo abbandonato proprio quando aveva più bisogno di me. Nel frattempo io rimango incinta del mio nuovo compagno, ed ora un figlio in questa situazione morale non mi sembra più una cosa così speciale, cercando di spiegare le motivazioni al mio nuovo compagno che forse proprio in quel momento non mi sentivo pronta per avere un figlio ho deciso di fare un interruzione di gravidanza. Il mio nuovo compagno non era d'accordo ed ovviamente non ha dimostrato in quella occasione ne' comprensione nè affetto nè gentilezza. Era stata una decisione difficile da prendere anche perchè lui non ne voleva parlare con me anzi mi evitava ed io ho dovuto per certi versi prenderla da sola. Successivamente sembrava che le cose avessero preso una piega un pò migliore e pertanto dopo 2 anni, abbiamo deciso di comune accordo di avere un figlio, abbiamo fatto mille esami clinici e subito sono rimasta incinta. Eravamo al settimo cielo, ma dal momento in cui sono rimasta incinta lui non ha più voluto fare l'amore con me. Ho pensato che non volesse nuocere al bambino e pertanto non ho detto niente. Vorrei anche aggiungere che lui non è mai stato con me molto affettuoso perchè nel momento in cui ho messo piede in casa sua ero diventata scontata, non c'erano più stati gesti gentili non c'erano più state parole carine non c'erano più state tenerezze di nessun genere. Quando è nata la nostra spledida bambina è stato bellissimo e sembrava che tutto potesse procedere per il meglio. Ora la nostra bambina ha 11 anni, io nel frattempo ho avuto un sacco di rogne familiari, mio padre si era ammalato di cancro ho dovuto lasciare il lavoro per occuparmi di lui poi è morto, dopo poco tempo anche mia mamma si è ammalata di una grave forma depressiva ha tentato il suicidio e successivamente ha avuto un infarto ed è morta, mio marito 7 anni fa si è ammalato di attacchi di panico è stato in cura farmacologica per molto tempo ed ora i suoi problemi sembrano risolti. Io invece sono una donna frustrata ed avvilita, da quando 12 anni fa mio marito mi ha messo incinta lui non ha più voluto fare l'amore con me. Premetto sono una donna piacente, modella in gioventù, ed ancora molto ammirata ma essendomi impegnata in questa relazione non ho mai voluto cercare altrove quello che non avevo in casa. Ho chiesto spiegazioni migliaia di volte a mio marito di questo atteggiamento ma mai ho avuto risposte. So per certo che mi ha tradito ripetutamente ma io non ne sono stata capace, non sono una credente ma quando dò una parola per me è davvero importante. Ora ho scoperto che lui ha una relazione con una donna russa molto giovane e cogliendo forse la palla al balzo l'ho buttato fuori di casa. Io inoltre per creare intorno alla bimba una buona atmosfera familiare ho sempre fatto finta di niente mandando giù rospi amarissimi, tutti i nostri amici ci chiamavano la coppia perfetta. Ho capito che per me questo è un amore sbagliato, ho capito che questa persona mi fa e mi farà solo del male ma per certi versi non riesco a staccarmene. Ho chiesto la separazione ma lui non vuole acconsentire ed io a voltre spero come fatto in tutti questi anni che cambi qualcosa anche se nel profondo del mio cuore devo liberarmene. Io sono una donna forte, ne ho passate di tutti i colori ma questa persona e questo suo modo di umiliarmi in continuazione mi ha reso debole. Come posso fare per uscire da questo terribile circolo vizioso. Gli altri mi fanno del male ed alla fine sono io che mi sento in colpa non riesco a capire perchè mi succede questo.
C'è qualcuno che mi può aiutare a prendere questa decisione definitiva perchè non debba più soffrire.

UOMINI CHE AMANO TROPPO

Ciao ,sono Roberto , un uomo di 45 anni, una sensibilita' fuori dal comune, e credo di fare parte della categoria degli" uomini che amano troppo". Si perche' esistiamo , non so' se siamo in tanti , ma ci siamo.Credo propio che, come le vostre sia proprio dipendenza, il bisogno di amare, di annusare , di viziare una donna. Bisogno di amare, ancor piu' di essere amati. Ho sempre pensato, di essere nato paradossalmente in un'epoca sbagliata,ma pensandoci e cercando delle risposte ,che lenissero i dolori provocati da abbandoni , delusioni, distacchi, amputazioni dell'anima,ho capito che non e' il posto o il momento ,ma siamo solo noi, che abbiamo bisogno di distruggerci,per dimostrare a noi stessi che riusciamo a ritirarci su , ma solo quando lo decidiamo noi. Dobbiamo dare, e lo facciamo anche con il dolore , e' come se sacrifisassimo un pezzo di noi stessi , per giustificarci il fatto di aver amato. Ma la nostra e' una grande forza,bisogna solo capire come ,dove e quando adoperarla.

martedì, agosto 12, 2008

DUBITO DEL SUO AMORE

Età: 45 Premetto che sono sposata da 25 anni, mio marito prima del matrimonio si è innamorato di una ragazza che ha frequentato per circa un mese poi ha deciso di parlarmi di questa storia e alla fine abbiamo comunque deciso di sposarci ero giovane e credevo fosse solo un momento di sbandamento dovuto alla lontananza di quel periodo, ma per molti anni questa ragazza gli è rimasta nel cuore abbiamo avuto modo di incontrarla in diverse occasioni e ricordo con dolore il modo in cui si guardavano. Poi con il tempo mi ha regalato anni d'amore 2 figli e una vita di sacrifici ma piena di affetto e amore non avrei mai creduto che potesse succedere di nuovo, ha incontrato una ragazza più giovane di lui di dieci anni e si è innamorato si sono baciati ma niente di più perchè lei ha cambiato idea, mi ha raccontato tutta la storia sperando nella mia comprensione dice che mi ama e che sono l'unica donna della sua vita ma questa ragazza gli ha fatto provare sensazioni dimenticate, stà facendo di tutto per recuperare il nostro rapporto mi tiene sempre tra le braccia qualsiasi cosa io dica o faccia mi giustifica sempre ma un giorno mi ha detto che non riesce a scrollarsi di dosso questa storia che gli è accaduta però crede che con il tempo tutto si aggiusterà perchè mi ama e io sono l'unica vera storia della sua vita, so che è sincero, ma mi chiedo tutti i giorni se lei non lo avesse lasciato come sarebbe finita ? e piango tutti i giorni credo di essere vicina alla depressione, non dormo la notte e non riesco a staccarmi da lui cosa posso fare per riacquistare un pò di serenità e guardare il futuro con ottimismo sono disperata e ho un disperato bisogno di aiuto e consigli, la mia angoscia è pensare che se lei lo avesse voluto lui ci avrebbe abbandonati me e i nostri due figli, ringrazio tutti anticipatamente e spero di ricevere al più presto una risposta prima di cadere in quel pozzo senza fondo e senza ritorno della depressione già ho i sintomi, mi sembra di fare le cose senza scopo e che tutto quello che faccio sia inutile e che il mio unico amore mio marito sia rimasto con me solo perchè l'altra non lo ha voluto.

HO INCONTRATO L'UOMO DELLA MIA VITA ?

libera75 Età: 32 Il mio matrimonio è finito dopo appena due anni di violenze fisiche e psichiche, una storia veloce inizialmente appassionata ma immatura che poi si è rivelata un inferno.. che mi ha regalato un figlio meraviglioso che rappresentava e rappresenta l'unico motivo per lottare e andare avanti. Ho raccolto a fatica i pezzi della mia vita tra attacchi di panico e depressione ma ce l'ho fatta ho lottato e ne sono uscita e dopo sette anni ho incontrato l'uomo della mia vita, almeno pensavo che lo fosse!S ono ormai 5 anni di dipendenza emotiva, dopo i primi momenti di dolcezza si è rivelato peggiore del mio ex, sono ricominciate le violenze mi dice che sono io che lo provoco, che sono io la pazza, che sono io che non gli do sicurezza ed è per questo che lui non vuole vivere con me , avere una famiglia con me...da un anno mangio e vomito... sono stanca

PERCHE' VOGLIO RITORNARE SUI MIEI PASSI ?

raffaella Ho 30 anni. Sono capitata in questo sito per caso, ho letto un pò di testimonianze e ho sentito il bisogno di scaricare tutto ilmalessere che mi porto dentro da mesi. Ho convissuto col mio ragazzo 3 anni a Roma. é partito mesi fa per tornare a casa sua (milano) per ragioni di lavoro e mi ha chiesto di seguirlo. Gli ho detto di no e che questa storia sarebbefinita.é stato l'inizio di un tira e molla micidiale. ho tutta la colpa diquesto strazio. e non è per colpevolizzarmi, lo dico perchè è vero. è la primastoria importante che ho. ho sempre avuto storie veloci o perchè mollavo io operchè laddove nutrivo un interesse più profondo mi ha sempre lasciata lui.aquesto giro lui si è innamorato di me. ci ha messo molto per entrare in questa storia.ma una volta entrato lui ho cominciato a uscire io.ho sempre bisogno divie di fuga, mi manca il respiro sennò.siamo tipi molto diversi.lui col bisognodella codificazione, io che impazzisco solo se ci penso.in questi mesi nonl\'ho mai lasciato davvero. sempre le telefonate, i messaggi, lerassicurazioni. sono uscita poco volontariamente per non incontrare nessuno perla paura che chiunque potesse farmi girare la testa nello stato di bisogno incui sono.ho bisogno di amare e non credo di amare più il mio ragazzo. glivoglio molto bene. ma molto. non voglio farlo soffrire perchè l\'ho già portatoal limite massimo del dolore. e l\'ho fatto perchè non sono stata capace di nonsentirlo più. un pò per lui e un pò per me. ci siamo traditii entrambinell\'ultima settimana. e ce lo siamo detti. io gli credo quando mi dice che èstata una scopata e basta. ho detto la stessa cosa ma non è la verità.si trattadi un uomo sposato, di 20 anni più grande di me, con un figlio. è il mio amicopiù grande,una persona da cui non vorrei staccarmi mai.e non è stata unascopata.non so mentire, non ha nessun senso vivermi due storie, non me ne freganiente. se non stacco col mio amico, il mio ragazzo lo sentirà e ne soffrirà.ciposso provare ma questo a prezzo di un enorme dolore che non avrei maivoluto.mi domando: perchè?perchè sento l'obbligo morale di provarci ancora?non ho figli, nè sono sposata.che cosa mi fa comportare come se dovessi tentare di ricucire unostrappo che io ho provocato?quale assurdo delirio mi fa dire che l'amore si può imparare e che io lo imparerò?con quale e quanta mania di onnipotenza credo che dandomi a lui di nuovo lo salverò dalla sofferenza che lui non si merita? può il senso di colpa (che in me è super accentuato) portare a tanto? o è amore nei confronti del mio ragazzo che io non so riconoscere? Mi ha chiesto di partire. gli ho detto che a fine mese lo raggiungo. ho mollato il lavoro. e dentro di me non ho nemmeno un minimo di convinzione.

ILLUSIONE D'AMORE

ely Età: 29 Buongiorno Dottore, le ho già scritto un paio di volte la mia storia, e nonostante ciò mi sia stato molto d'aiuto (soprattutto leggere i commenti di altre persone),ancora dopo mesi non riesco ad uscirne... anzi, la mia situazione si evolve e purtroppo per me, in peggio!Ho tradito mio marito con un uomo più anziano di me. Lui(l'altro),da me vuole solo sesso;come e quando vuole Lui...Se io lo chiamo non risponde se non è stato Lui a cercarmi, e se è Lui che mi cerca,fissa una serie di appuntamenti ai quali trova sempre una scusa per non venire.Quando alla fine ci incontriamo, lui sfoga i suoi istinti e io cerco invano una parola, un gesto di tenerezza che mi faccia pensare che per Lui è cambiato qualcosa, che si è accorto che, nonostante il suo comportamento io mi sono innamorata di Lui...ovviamente tutto ciò avviene solo nella mia fantasia;la realtà è che mi sta solamente usando, e la cattiveria sta proprio nel fatto che Lui si è ovviamente accorto di quello che provo, e sa che nonostante il suo atteggiamento io sono sempre lì pronta ad aspettarlo come un cagnolino che nonostante le bastonate scodinzola ancora...Perchè sono così? Perchè pur accorgendomi del male che mi sta facendo, e del fatto che non sarò mai felice con Lui, non riesco a staccarmene?Ho cercato di dimenticarlo in un periodo in cui per settimane non ci siamo sentiti, autoconvincendomi che non l'avrei più visto, e iniziavo a stare meglio. Poi di punto in bianco, come se non fossero settimane che non si faceva vivo, mi chiama e vuole vedermi; io ovviamente accetto, ma Lui continua a rimandare per poi ricadere di nuovo nel silenzio (Lui) e nello sconforto (io). Il brutto è che ogni volta che "ricado", diventa sempre più difficile rialzarmi... E il coraggio di chiudere io non ce l'ho. L'idea di essere io la causa di una rottura definitiva mi terrorizza, anche se mi rendo condo di non poter sopportare a lungo questa situazione.. tra l'altro ho anche smesso di mangiare...forse dimegrendo potrei piacergli di più...è un'assurdità, ma avolte mi piacerebbe sparire. Lui di certo non se ne accorgerebbe, ma io almeno smetterei di sentirmi così!A volte mi sento immensamente stupida; come posso ridurmi in questo stato per qualcuno che non mi vuole? E ancora: avendo capito tutto ciò, come posso accanirmi così e fantasticare su una storia e un futuro che non potranno mai esserci? Forse io non contemplo in altri un comportamento che non avrei mai, ovvero penso che non sia possibile fare sesso come delle macchine, in un modo fine as e stesso, e quindi mi illudo che per Lui non possa essere solo questo, ma ci debba essere necessariamente dell'altro... illusioni sopra illusioni, lo so. Mi sto costruendo un labirinto di "se,ma, se fosse..."nel quale mi addentro sempre di più senza vedere una via d'uscita. Come posso superare tutto questo e lasciarmi questa storia alle spalle?Dove posso trovare il coraggio e la forza pe dire NO a questa persona? Da sola sono sicura di non farcela...

VOGLIO IMPARARE DALLA FINE DEL MIO AMORE

Nino Età: 24 Gentile dottore,approfitto di questo suo spazio per esporle il mio problema.Sono uno studente universitario e lo scorso martedì (5 giorni fa) è la mia ragazza ed io ci siamo lasciati dopo oltre 7 anni e mezzo di relazione. Inbreve, lei si è invaghita di un altro che ricambiava e che anzi pare abbiainsistito molto per conquistarla poiché sapeva che lei era già impegnata.Lei mi aveva confessato il suo problema un paio di settimane prima, dopo 2-3mesi in cui non riusciva più a dirmi \"ti amo\" perché nella sua testa non c'ero più solo io. In questo periodo c\'erano periodi in cui lei riusciva apensare solo a me, ma in altri evidentemente non era così perché percepivo lasua distanza. Quando me l\'ha confessato ci siamo dati un po\' di tempo pervedere se la cosa poteva essere superata, ma appunto non abbiamo retto nemmeno20 giorni. Io non riuscivo a tollerare l\'idea che nella sua testa potesseesserci qualcun altro mentre per me lei era l\'unica e dopo tanti discorsi cisiamo decisi a lasciarci, perché in quelle condizioni non poteva continuare.La nostra relazione è sempre andata avanti senza grossi problemi. L\'annoscorso, da settembre 2006 ad Agosto 2007, sono stato un anno in Giappone esiamo stati separati per lunghi periodi ma siamo riusciti a superarequest\'esperienza, perché eravamo certi che il nostro amore avrebbe retto unasimile distanza. Paradossalmente, da parte sua, i problemi sono iniziati conuna breve che abbiamo condiviso negli scorsi gennaio, febbraio e marzo: permotivi di comodità di trasporto verso l\'università le ho chiesto ospitalitànel suo appartamento e lei ha accettato. Il primo giorno è stato molto strano,perché verso sera per un breve periodo ho provato una brutta sensazione, comese questo non fosse quello che ci aspettavamo. E forse è stato così, perché laconvivenza, anche ne non negativa, non si è come nelle aspettative,specialmente da parte sua. C\'erano una certa noia e monotonia, ed il sesso èstato molto meno di quanto avevamo pensato (anche se di non di rado dovevamocondividere l\'appartamento con due altre sue amiche). Insomma, lei ha pensatoche una coppia giovane non dovesse sentirsi così in questa fase della vita eper lei è iniziato un periodo negativo, diciamo così. Nemmeno io ero moltosoddisfatto della convivenza ma credo di aver contestualizzato l\'esperienza,perché era una cosa provvisoria, perché avevamo tanti impegni con lo studio,perché non eravamo sempre soli, e così via.Credo che più o meno dopo la fine della convivenza lei abbia iniziato a nonstare più bene, e pensandoci non è stato molto tempo dopo che ha smesso didirmi che mi amava, anche se non ricordo la data precisa. Ed è arrivatoquest\'altro uomo, che la ha messa in confusione ed ha portato alla fine lanostra relazione. So che lui, alla fine, non è causa di questo, perché anche lamia ragazza provava qualcosa per lui.Insomma, non potevamo andare avanti così. Forse per lei è stato un momento didebolezza, forse se non avessimo convissuto le cose sarebbero andatediversamente, o forse sarebbe tutto accaduto lo stesso. Lei potrebbe averesbagliato e pentirsene in futuro (me l\'ha detto lei) e che se fosse sarebbepronta a ritornare sui propri passi.Ma io so che non posso illudermi in questo modo, prima di tutto perché è dettoche possa accadere, poi perché temo che rischierebbe di ripresentarsi lo stessoproblema. Io non so se ho delle colpe, forse non mi sono accorto per tempo delsuo malessere, forse sono stato troppo certo del suo amore per me perchésentivo quello che io provavo per lei era inscalfibile. Mia madre, che siintende un po\' di psicologia e che in questi giorni è stata la mia principaleconfidente, dice che il mi amore era patologico perché fusionale, miidentificavo in lei (per inciso, questo tipo di amore lo avrei \"imparato\" daimiei genitori, poi divorziati). Forse non è così, forse ora sto così maleperché non è passata nemmeno una settimana dalla rottura, perché so di doveraffrontare un percorso lungo e doloroso che mi spaventa, perché non so se infuturo potrò superare questo dolore e tornare ad amare. Preciso che questa èstata la prima storia importante sia per me che per lei, e per questo siamopassati da adolescenti ad adulti insieme per quasi 8 anni, e che quindi forse ènormale che i miei sentimenti si fossero particolarmente rinforzati. Insiemeavevamo scoperto i primi passi dell\'amore, il sesso, iniziato l\'università, ecosì via.Ad ogni modo, mi sono sentito abbandonato, in colpa, se ho delle colpe e possorimproverarmi qualcosa, probabilmente è che ho dato per scontato il suo amore,non ho mai dubitato per un\'istante che lei potesse vedere qualcosa di specialein qualcun altro. Forse non mi sono accorto dei segnali che lei mi ha lanciato,se ne ha lanciati, appunto per questa granitica. La quale si è incrinata quandomi ha confessato di lui e che personalmente mi ha portato a decidere, in untremendo dolore, per la fine del rapporto. Ci sono momenti in cui penso cheforse non avrei dovuto farlo, che forse avrei potuto correggere le cose, perchéi problemi si possono risolvere, spesso. Ma devo convincermi che è sbagliato,devo prendere la mia strada, se poi il futuro ci riunirà sarà uno dei possibilifuturi, io adesso devo imparare a vivere senza di lei. E dolorosissimo eparadossale, fare a meno di quello che fino a poco tempo fa mi dava una gioiaimmensa, una delle poche certezze assolute che avevo nella mia vita. Ora stocercando di praticare il distacco assoluto, perché qualsiasi pensiero di leirischia (quasi sicuramente) di aumentare il dolore e di annullare i passiavanti che potrei aver fatto. L\'ultima volta la ho sentita ieri, dopo cheavevo pubblicato un post di sfogo sul mio blog; me ne sono vergognato, lo horitirato e mi sono scusato con lei perché sostanzialmente ho citato anche lei;quello che ho scritto era quanto provato ed era vero, ma mi sono vergognato peril modo in cui ho sbattuto il mio dolore, ed altre persone, in piazza.Comunque, ci siamo sentiti ed è come se ci fossimo salutati una seconda voltadopo la serata in cui ci siamo lasciati, un saluto forse un po\' più sereno.Parlando con lei mi sono sentito meglio, ma poi nel pomeriggio ho avuto unacrisi d\'ansia che non si è del tutto calmata fino alla sera, dopo aver parlatocon mia madre. Ora sto cercando di evitarla in ogni modo, togliendola dall\'elenco delle chat, evitando di accedere al suo blog, togliendo le foto,in generale rimuovendo qualsiasi segno esplicito di lei, nella speranza chepossa aiutarmi a ripartire.So che devo cercare di distrarmi, di impiegare mente e corpo, di passare tempocon i miei amici, per lenire il dolore e non pensarci. Tutti mi dicono che oradevo pensare esclusivamente per me ed è quello che sto cercando di fare. Stoanche valutando di iniziare ad incontrare uno psicologo ma sono un po\'perplesso: è meglio che io provi a superare da solo, autonomamente, questodolore nero come la notte, col rischio di uscirne malamente o senza digeriretutto quello che dovrebbe esserlo, o che ricorra all\'aiuto di qualcuno? Perché voglio riuscire ad imparare qualcosa da tutto questo, se ho fatto degli errori non commetterli più, non voglio più commettere l\'errore di dare per scontatol\'amore, che questo sia stato o meno una delle cause della fine della miastoria. Perché voglio che la prossima storia non finisca, sperando che noncapiti qualcosa di incontrollabile. Se sono diventato troppo dipendente dal suoamore allora devo imparare e far sì che cose di questo genere non accadano più.Voglio migliorare, evolvere, correggermi. Forse in questo momento lo dico ancheperché in fondo spero ancora di riconquistarla, ma nonostante ciò è qualcosache vorrei fare davvero. Vorrei superare la mia pigrizia che non mi fa faretante cose, perché mi accontento o faccio scorrere le cose che accadono. Forseanche questo è legato alla fine della mia storia.Forse ho scritto fin troppo dottore. Dovrei rivolgermi ad uno psicologo? Perché voglio trarre il meglio possibile da questa orrenda esperienza.La saluto, e grazie per l'attenzione.