venerdì, marzo 31, 2006

GRAZIE

Caro Dottore, posso dirle che da quando ha pubblicato la mia testimonianza Fine di Un amore (delusa) ad oggi, molte cose sono cambiate e questo lo devo grazie a lei, perché finalmente sono riuscita a capire quanto sia bella la vita e che le esperienze negative fanno solo crescere e diventare più forti.
Non è passato tanto tempo, circa due mesi da quando è finita la storia con l'altro, ma io ora sto bene, ho ritrovato me stessa, e la felicità che mi merito.
Ho ricominciato la mia vita pensando a quello che desidero veramente……e dopo una lunga analisi ho capito che quello che avevo effettivamente non era quello che desideravo totalmente……..avrei voluto molto di più da lui….ma ho sempre cercato di accontentarmi per non perderlo.
Sicuramente rimarrà sempre una persona importante con cui ho condiviso sette anni, ma nello stesso tempo non potrò mai dimenticare il male che mi ha fatto.
In questa situazione mi sono riscoperta una persona forte……ed ora posso dire che ne sono uscita a testa alta….vedo le cose con più razionalità….e mi rendo conto che forse non ho perso più di tanto…..e che sicuramente troverò una persona che mi renderà felice e che mi apprezzerà per quella che sono.
Grazie davvero perché con un suo piccolo consiglio, e grazie alle persone che mi vogliono bene sono riuscita ad aprire gli occhi e a vedere le cose nella giusta maniera e a rendermi conto che anche dopo una delusione d’amore con il tempo si può ritornare ad essere felici e a rimettersi in gioco….
Cordiali saluti
Il merito è solo suo perchè:
"Non puoi insegnare nulla ad un uomo, puoi solo aiutarlo a scoprire ciò che ha dentro di sè" (Galilei).
Mi auguro di sentirne sempre di più di storie a "lieto fine" come la sua. Grazie per la sua testimonianza che vale più di mille libri sull'argomento

mercoledì, marzo 29, 2006

CHIARIMENTO


... il suo sito, l’ho quasi stampato tutto, tanto mi sono ritrovata in quello che ha detto! Ho fatto leggere anche alle mie amiche “codipendenti” quello che ha pubblicato e ne abbiamo discusso insieme. Un punto solo vorrei discutere con lei. Non sono d’accordo quando dice:”Non si può interrompere un rapporto di dipendenza senza sostituirgliene un altro…bisogna colmare il vuoto”. Ma le persone non sono intercambiabili! Se penso poi che ciò potrebbe essere applicato a me stessa, cioè visto che non ci sono più io va bene anche un’altra, la cosa mi fa rabbrividire…Ma come si può sostituire un rapporto fatto di anni di conoscenza, condivisione, familiarità, intimità con un’altra banale esperienza? E poi c’è anche il corpo. Io amo quegli occhi, quelle mani, quella pelle che per me sono insostituibili e, come lei ben sa, sono maggiormente tali in quanto mi vengono negati. Poi c’è anche il fatto che sento dentro che la fonte d’amore si è esaurita, dopo aver amato tanto. Ad un certo punto, come si fa a ricominciare ad amare? Penso sia impossibile. Le sarò grata se mi manderà una sua risposta.

Apprezzo il suo "disaccordo" perché ritengo che soprattutto nel campo delle dipendenze affettive, nessuno può dire di avere la "cura" giusta. Per cui le replico con piacere e la ringrazio per lo "spunto riflessivo" che mi ha fornito. Innanzitutto il punto con cui lei è in dissaccordo è il seguente:
"Non si può interrompere un rapporto di dipendenza senza sostituirgliene un altro che ne prenda il posto. La nuova dipendenza,deve essere positiva però, bisogna cercare un nuovo forte interesse, che non riempirà appieno il baratro lasciato dal precedente, ma ci aiuterà comunque."
Quindi, quando parlo di sostituire la dipendenza affettiva con un'altra, intendo un altro tipo di dipendenza. Infatti interrompere una dipendenza affettiva che ci ha "assorbito" in tutto e per tutto, ci precipita in un vuoto, o meglio in un baratro, che rischia di far fallire in partenza qualsiasi tentativo stesso, per quanto motivato, di superare la fine della relazione. Se noi tendiamo di colmare questo vuoto, questa dipendenza, non con un'altra persona (e qui che, forse, non sono stato chiaro)ma con una forma di dipendenza "sana" il vuoto ci apparirà meno vuoto. Un esempio: di solito le persone affette da "dipendenza affettiva" sono piene di mille risorse, di mille potenziali interessi, tutti "sedati" dalla dipendenza stessa. Rispetto al "portone sprangato " della relazione che si è chiusa proviamo ad aprire il "piccolo oblò" del nostro vero essere. Cerchiamo di dipendere da noi stessi, dai nostri interessi sopiti, optiamo per un "sano egoismo". Smettiamo di parlare con gli altri di "lui", ma parliamo di "noi", dedichiamoci a "noi". Ci renderemo conto che da quell piccolo oblò potremmo arrivare a vedere un mondo per noi sconosciuto. Belle parole mi dirà, ma difficili da applicare di fronte al dilagare del dolore per la fine di un'amore. Incominciamo a fare dei piccoli e timidi passi, forse ritornermo indietro, forse andremo avanti, ma di fronte al dolore non recitiamo: "Non ci riesco!!!" . A volte, anche se ci sembra di aver tentato, è un tentativo poco sentito e motivato, che serve per giustificare, inconsciamente, il fallimento del tentativo stesso. E come dirsi: "Ci ho tentato, non ci sono riuscita, vuol dire che è l'unico vero amore della mia vita. E' l'unico.Non voglio altri che lui". Qui il discorso, come lei sa, diventa più complesso: copioni passati, codipendenza, complesso di cenerentola e via dicendo. Proprio per questo è necessario anche una profonda riflessione interiore. Conclusione: è un impresa titanica ma ci si puo riuscire, soprattutto se non adduciamo troppi prestesti con noi stessi. Cordiali saluti. Dott. Roberto Cavaliere

ACCETTARE L'ALTRO ?

N° di riferimento: 122402144 Età: 30 La mia ragazza ha deciso di prendersi un periodo di tempoperchè dice che una parte di lei mi ama ed una parte di lei non si sentecoinvolta. E\' andata a Parigi a trovare la sorella, ha incontrato un suovecchio amico, con il quale ha parlato di un suo ex, che ha avuto una bambina,che ha chiamato con il nome della mia ragazza. Lei è rimasta colpita, si ècominciata a fare alcune domande, tra le quali se io fossi l\'uomo della suavita. Sentendola al telefono da Parigia era molto fredda, distaccata, una nottele ho mandato una decina di sms, e questo l\'ha spaventata si è sentitasoffocata, braccata. E\' tornata a Roma e fino a ieri ho cercato in tutte lemaniere di stare calmo di capire il suo momento, di esserle vicino, lei haavuto continui alti e bassi, era ed è confusa. Ieri ho perso un po\' lapazienza perchè mi sono sentito non considerato, e perchè la sentivo sempredistante. Abbiamo discusso, mi ha chiesto per telefono di non chiamarli più peruna settimana, ero d\'accordo, però poi ho deciso di andare da lei perchèvolevo che me lo dicesse di persona. Mi ha detto \"non ci riesco a dirtelo dipersona, se sali a casa lo facciamo perchè ti desidero\". Me ne sono andatoperò come un cretino ho girato la macchina e sono tornato indietro, questavolta le ho citofonato, e lei si è spaventata molto, mi ha detto che tremavacome una foglia. Ho capito e sono tornato a casa, mi ha chiamato dicendomi cheera finita definitivamente e di andare da lei così me lo avrebbe detto infaccia. Sono salito e non me l\'ha detto, abbiamo fatto l\'amore, mentre lofacevamo mi ha detto \"ti amo\". Poi, in intimità, mi ha cominciato a parlaredei suoi ex, delle storie, per spiegarmi d più sul Francese che ha chiamato lafiglia come lei, ed io li paziente ad ascoltarla. Abbiamo rifatto l\'amore, miha detto che è stata molto bene, che le è piaciuto molto, mi ha ridetto \"tiamo\", poi però con la parte razionale mi ha chiesto di nuovo un periodo dipausa. E\' proprio dura, certi momenti sto male, altri penso di potercela fareperchè cerco di pensare ai suoi difetti, ma il fatto è che io amo anche i suoidifetti. Una cosa che mi fa pensare molto è che non abbiamo una posizionelavorativa stabile, io ho fiducia, fino a ieri mi sentivo in grado di spaccarele montagne, a lei non avere stabilità economica la turba molto, me lo ha dettopiù volte. Penso che sia insicura e cerca negli altri la sicurezza, che secondome invece dovremmo cercare in noi stessi. Ho imparato e penso che nessuno è perfetto e non possiamo avere la persona precisa che vorremmo noi, è più facilee giusto cambiare noi stessi per adattarci ed anche per essere felici di tutto quello che gli altri ci possono dare, è sicuramente meglio di chiedere aglialtri di cambiare. GRAZIE
Sono d'accordo, in parte, con la sua ultima affermazione. E' vero che non possiamo pretendere di cambiare l'altro, ma neanche dobbiamo annullare noi stessi per compiacere l'altro e non perderlo. Su queste cose è necessario raggiungere un punto d'equlibrio, altrimenti il rimedio potrebbe essere peggiore del male. La invito anche a leggere l'articolo http://www.maldamore.it/cambiare%20un%20partner.asp

POSSO RICONQUISTARLA

N° di riferimento: 669678437 Età: 34 CARO DOTTORE, HO TROVATO IL SUO SITO COSI MI SON DECISODI CHIEDERLE UN CONSIGLIO...INANZITUTTO COMPLIMENTI PER GLI ARGOMENTI TRATTATIE PER IL MATERIALE ESPOSTO.MI CHIAMO FRANCESCO E MI TROVO IN UNA SITUAZIONE PARTICOLARE CHE MI CREA UN PODI SOFFERENZA...A DICEMBRE HO REINCONTRATO UNA RAGAZZA CON CUI AVEVO AVUTO DEL TENERO CIRCA 14ANNI FA, ENTRAMBI AVEVAMO CONCLUSO DA POCO DELLE STORIE PRECEDENTI E PIAN PIANOCI SIAMO SENTITI TELEFONICAMENTE ED ABBIAMO INCOMINCIATO A FREQUENTARCI.CI STAVAMO CONOSCENDO POCO A POCO ANCHE PERCHE ENTRAMBI AVEVAMO UN RICORDO LONTANO DI NOI, IO HO 34 ANNI LEI 31, CI SIAMO RACCONTATI UN PO DI NOI E LEI MI DICEVA CHE SI SENTIVA TRANQUILLA E STAVA BENE, NON SI ILLUDEVA SULLA NOSTRA STORIA E SEMPLICEMENTE NON VOLEVA PENSARCI......PRENDEVA LA COSA COSI..UN POALLA VOLTA...PREMETTO CHE CONSIDERAVA LE SUE STORIE ORAMAI CHIUSE E L ULTIMA NEANCHE UNA STORIA PERCHE SI ERANO LASCIATI E RIPRESI PIU VOLTE ALLA FINE LEI SE NE ERA STUFATA VEDENDO CHE NON AVEVA DAL RAPPORTO CIO CHE DESIDERAVA( SIAMO A NOVEMBRE).DOPO CIRCA UN MESE PASSATO SERENAMENTE IO HO NUTRITO DEI DUBBI SUL NOSTRO RAPPORTO DICENDO CHE AVEVAMO POCO TEMPO PER STARE IN SIEME DATO IL SUO LAVORO EAVREI TANTO DESIDERATO VIVERLA DI PIU, MAGARI PASSANDO LA DOMENICA ASSIEME FACENDOCI LE COCCOLE,....LEI INDIPENDENTE: VIVE SOLA.NON HA REAGITO BENE E MI DICEVA DI VIVERE SERENAMENTE COSI SENZA FARMI TANTI PROBLEMI PERCHE LA VITA A VOLTE SISTEMA LE COSE DA SOLA.HA RICONOSCIUTO ILFATTO CHE NESSUNO MAI LE AVEVA FATTO NOTARE QUESTO E NON CI AVEVAMAI PENSATOPRIMA D ORA, MA SECONDO LEI AVEVO ANCORA QUALCOSALTRO DA DIRLE..COSI DOPO VARIEINSISTENZA LA CONFIDAI CHE IL MIO PASSATO,CIOE LA MIA EX, MI VENIVA IN MENTE EMI VENIVA NATURALE FARE DEI CONFRONTI....LEI MI HA RASSICURATO ED IO LE STAVOCHIEDENDO SOLO UN PO DI AIUTO ED AFFETTO X VENIRNE FUORI.....DA QUI PERO LE COSE SON CAMBIATE ED ABBIAMO DECISO DI ALLENTARE UNATTIMINO....LEI PERO E\'DIVENUTA PIU FREDDA NEI MIEI CONFRANTI, SIAMO AFEBBRAIO,...COSI CHE IO LE CHIESI COSA CI FOSSE CHE NON ANDASSE, COME MAI LASENTIVO COSILONTANA....LEI AMARAMENTE MI CONFESSO CHE AVEVA UN PENSIERO IN TESTA...IL SUO EX!!!! IO LECHIESI COME MAI DATO CHE ERA STATA UNA STORIACOSI E CHE LEI STESSA AVEVA VOLUTOCHIUDERE E LEI STESSA RICONOSCEVA CHE NON ERA PER LEI..LEI MI CONFESSA CHE NONLO SA, SA CHE STASBAGLIANDO SA CHE SONO UNA PERSONA MERAVIGLIOSA...SA CHE STAPERDENDO MOLTO...MA VUOLE ORA STARE SOLA PER CAPIRE...CAPIRE COSA PROVA ANCORAPER LUI...E CON ME VICINO RITIENE CHE NON SIA LA COSA GIUSTA SOPRATTUTTO PERME....MA COME DA BAMBINA VUOLE FARE CIO CHE SENTE ANCHE SBAGLIANDO....IO HOCONCLUSO DICENDOLE CHE SE CIO SERVE PER FAR CHIAREZZA X SAPERE COSA VUOLEVERAMENTE IO SONO CON LEI....LEI MI RISPONDE CHE IO DEVO CONTINUARE LA MIA VITA INDIPENDENTEMENTE DA LEI NON E\' GIUSTO CHE IO STIA AD ASPETTARE.....IO L' HO LASCIATA DICENDO CHE SE QUESTO E\'IL MOTIVO PER CUI ORA MI PERDE FORSE INREALTA MI HA GUADAGNATO PER SEMPRE.......LE CHIEDO DOTTORE UN CONSIGLIO.....L\'HO PERSA??...NON MI DEVO FARE ASPETTATIVE MA PRENDERE DALLA VITA CIO CHE VIENE?...E PER RICONQUISTARLA?????
Non l'ha persa, forse, perchè non è stata mai veramente sua. Non si colpevolizzi neanche per la confessione che le aveva fatto sulla sua ex. Non ha fatto altro che accellerare i dubbi della sua compagna, che comunque erano presenti. Lei per il momento può solo aspettare, se vuole aspettare. Qualsiasi tentativo di riconquista, in questa situazione, non farebbe altro che allontanare l'altra ancora di più. Cordiali saluti.
GRAZIE DOTTORE PER IL SUO CONSIGLIO, VOLEVO RIFLETTERECON LEI A RIGUARDO DEL FATTO CHE \"non l ho persa in quanto non e stata maiveramente mia\" : INIZIALMENTE QUANDO DUE PERSONE SI INCONTRANO I DUBBI CI SONOSEMPRE, LA PAURA SPESSO DI SOFFRIRE CREA QUESTE NOSTRE DIFESE CHE CHIAMIAMO PIUSEMPLICEMENTE DUBBIO.CREDO NEL MIO CASO CHE I DUBBI CI SIANO STATI DA ENTRAMBELE PARTI SOLO CHE, ALMENO PER ME, E GIUSTO AVER UNA MAGGIORE CONSIDERAZIONE DELPRESENTE E NON DEL PASSATO.....IL PASSATO NON C E PIU, CI SIAMO DATI GIA DELGIUSTO TEMPO X CONSIDERARE IL RAPPORTO, ALLORA PERCHE OSTINARSI A RITORNAREINDIETRO..FORSE X SENSI DI COLPA...XCHE SPERIAMO CHE QUALCOSA CAMBI?...O PIUSEMPLICEMENTE XCHE SIAMO ATTRATTI DA CHI CI SFUGGE?...CREDEVO NELLE COSE CHE MIDICEVA, NELLA SUA VOLONTA DI PROVARE ....NEL FATTO CHE IL SUO EX. NON ERA LAPERSONA PER LEI ( queste non sono mie parole ma le sue )...NEL FATTO CHE CON MESTAVA BENE E SI SENTIVA SERENA...ANCHE NELLA NOSTRA INTIMITA ERA SODDISFATTA !PENSO DI POTER DIRE CHE IN QUEI MOMENTI ERA MIA ECCOME....POI LA PAURA I DUBBIL HANNO ALLONTANATA DA ME...FORSE BISOGNA ANCHE AVERE UN PO DI CORAGGIO! IO ORAMI TROVO SPIAZZATO XCHE NON SO COME COMPORTARMI...ASPETTARE? MAGARI COSI MI CREO UN ASPETTATIVA CHE MI FA SOFFRIRE! FARMI SENTIRE DI TANTO IN TANTO? MAGARI LA ALLONTANO DEFINITIVAMENTE ....CHE CONFUSIONE !!!!!!!!!!!!
La confusione, i dubbi, le incertezze sono normali in queste situazioni. Ma allo stesso tempo è necessario avere un minimo di "lucidità" per prendere la "strada" meno pericolosa. Questo lo può fare solo lei, in quanto ha vissuto la situazione. Saluti.

lunedì, marzo 27, 2006

INIZIO DI UNA DIPENDENZA AFFETTIVA

N° di riferimento: 554255204 Età: 18 So che forse non mi servirà a niente scrivere qui, ma solo il fatto di sfogarmi penso potrà aiutarmi. Ho compiuto da poco 18 anni e so bene che ho tutta una vita davanti a me e chissà quante persone incontrerò,ma il fatto è che tutto questo mi appare solo come una frase fatta non applicabile. Quasi due anni fa ho conosciuto un ragazzo a cui dopo un lungo corteggiamento sono ceduta. Eh sì, il mio primo ragazzo. Pensavo di essere in un sogno. Adesso potevo davvero capire cosa significava dire di aver trovato la dolce metà. Forse sì, c\'era l\'illusione di una ragazzina alla prima esperienza. Però è anche vero che con lui ero al mio posto. Difficile spiegarlo a parole. Io quella che giurava che non avrebbe mai amato nessuno, si era ritrovata in poco tempo a pensare addirittura di poter morire senza di lui. La complicità assoluta, un misto di amicizia, romanticismo e passione che mi facevano chiedere se davvero si potesse desiderare di più. E questo nonostanteil suo carattere ombroso. Nonostante ogni singola parola dovesse essere pesata per non farlo scattare. Ma tutto sembrava andarmi meglio se c\'era lui. Lui con cui parlare di tutto. Per la prima volta potevo confidare i miei segreti e le mie paure più intime, liberarmi di quella corazza che mi ero creata e sentirmi vulnerabile, per la prima volta. Mi sembra di aver dato tutta me stessa e che non sia servito a nulla, in concreto. E poi non so cosa è successo.All\'improvviso è iniziato a fuggire. Non nel senso letterario, ma lo sentivo freddo, lontano da me. Come se ci fosse un muro a dividerci. E nonostante questo mica lo amavo di meno. Lo chiamavo e diceva che lo avevo svegliato e quindi si arrabbiava, raramente rispondeva alla mia buonanotte (e mandargliela era per me la gioia più grande, l\'ultimo pensiero prima di dormire...riconosco che può suonare patetico tutto questo...) e poi le litigate, non forti, ma comunque discussioni, per ogni minima cosa. Dava la colpa alla mia insistenza,che però io non vedevo assolutamente. Se solo domandavo che aveva fatto la sera prima, mi veniva risposto in malo modo e mi accusava di insistenza, di ossessione, di gelosia. Per la minima cosa. E\' vero, forse a volte mi son lasciata troppo prendere dalle mie paranoie. Ma mai a tal punto da dover discutere per motivi banali, come poi invece accadeva. Forse sono io la ragazza all\'antica, ma nel chiedere per favore di poter passare una serata insieme altuo ragazzo, cosa c\'è di maniacale e ossessivo? Me ne rendo conto anche io e probabilmente ad osservare la situazione da fuori, magari se ci fosse stata unamia amica al mio posto le avrei sicuramente detto che \"lui\" non l\'amava.Eppure no. Non ci volevo credere. E poi perchè giurare di amarmi, allora?Davvero si può arrivare a mentire così? Eppure i suoi occhi, i suoi gesti...quando diceva di amarmi erano sinceri. Ed io sarei morta per sentirmelo dire di continuo. Dipendente da lui? Sì, probabile. E non so come, ma lui alimentava questa dipendenza. E io non potevo, e forse ancora non posso farci niente. Dico \"forse ancora\" perchè tre settimane fa lui mi ha lasciata e sento di continuare ad amarlo, nonostante la rabbia. All\'improvviso. Già un po\' di tempo prima mi aveva chieso una settimana di pausa e pur sapendo bene che queste cose non portano a niente se non alla rottura, avevo acconsentito, sofferto e poi ero tornata nelle sue braccia ancora più innamorata, pronta a ringraziare non so quale dio per avere lui. Che pure non era certo il ragazzo perfetto...E poi tutto sembrava essere tornato tranquillo fino a un maledetto sabato di tre settimane fa. Lui è venuto a prendermi, come se niente fosse e una volta fermi mi ha lasciato intendere ciò che aveva in mente di fare. In quel momento mi è crollato il mondo addosso. Mi son sentita sola e vuota.Perchè lui era il PUNTO DI RIFERIMENTO. L\'UNICO. Mi aveva fatto ritrovare la gioia di vivere e ora di nuovo mi ritrovavo in quel baratro scuro che purtroppo tempo prima di conoscere lui avevo sperimentato. La reazione è stata infantile. Mi son messa a piangere come una disperata e nonostante quello che mi stava dicendo lo abbracciavo perchè sentivo che stranamente avevo bisogno del suo appoggio comunque in quel momento. E anche lui piangeva e mi baciava e mi abbracciava giurando di amarmi, ma di non sentirsi più all\'altezza di nessun tipo di rapporto e diceva che avrebbe dato non si sa cosa per poter tornare ai vecchi tempi e stare con me, senza avere \"come un mostro dentro\"che non sa cosa sia..(in effetti ha chiuso anche con molti dei suoi amici e adesso esce con gente con cui prima si diceva appena ciao. Non lo riconosco più e forse probabilmente è vero che sta passando un periodo di crisi sua, ma non capisco quali possano essere stati i motivi visto che non mi ha mai parlato di niente di tutto questo, poi ho saputo che va in giro trasandato e scatta anche in classe, ad esempio...questo mi ha fatto venire in mente che sia entrato in un brutto giro, ma poi mi sembra solo una scusante al suo comportamento e nonostante questo sto ancora peggio al pensiero che lui possa star male).All\'inizio ho provato sconforto, poi rabbia, poi delusione perchè non riuscivo a credere alle sue parole. Perchè mi sembra impossibile che se davvero ti trovi in un momento di crisi allora ti allontani. Per come sono fatta io è più che mai in quei momenti che ho bisogno di qualcuno. E che avrei avuto bisogno diLUI. E a tutto questo ho aggiunto una speranza che mi uccide più che mai, che se davvero il problema è suo possa risolverlo e tornare. Perchè io ne ho bisogno. E so che è un modo egoista di parlare questo, ma è così. In queste tre settimane solo io mi son fatta sentire. Ho provato a chiamarlo. La prima volta è stato straziante, poi però ho provato a mentire a me stessa e dirgli che non ci sarò in eterno anche se so che non è vero. Perchè ora come ora, mi sembra impossibile se mai dovesse tornare dirgli di no.Lui mi ha detto di vivere la mia vita, che non posso dipendere da lui, che tutto questo l\'ha fatto per me,ma passo dal credere ciecamente a queste parole ad odiarlo per quanto mi risultino solo belle frasi messe lì e false. L\'ultima volta poi, ieri, non ha risposto, nè alla chiamata nè ai miei messaggi. E questo mi ha fatto cadere ancora di più nello sconforto più totale. Le lacrime sembrano non aver fine e dio mi sento sempre più vuota. Credevo che il tempo potesse rimarginare via viala ferita. Ma è sempre peggio. Perchè ogni giorno di più mi mancano la sua voce, i suoi occhi, le sue mani, il suo profumo...e ogni singola cosa mi fa ricordare di quei bei momenti passati assieme. E allora mi addosso ogni colpa.Vorrei poter fare qualsiasi cosa perchè tutto si sistemasse, anche se dire così mi sembra assurdo perchè in fondo è finito stranamente senza un litigio, come invece poteva esserci stato al momento della precedente pausa. Nellatranquillità più assoluta mi ha dato questo pugno così forte che non smette piùdi fare male ed io, nonostante i tentativi, non riesco a star bene. O meglio.Se sono con gli amici mi sento assente, lontana e il mio pensiero va a lui. Nonriesco più a distrarmi. E so che forse è così perchè comunque è passato pocotempo. Ma a me sembra un\'eternità e nonostante questo continuo da un lato asperare, dall\'altro a vedere tutto finito. So di non essere certo la prima e aquest\'età è facile che le storie finiscano così. Ma non riesco ad accettarlo.Non riesco ad accettare che anche l\'unica cosa bella della mia vita ormai nonci sia più. E mi sembra di impazzire. In ogni modo anche quando mi convinco che non devo pensarci, i ricordi riaffiorano più forti che mai. E in più mi sembradi non aver fatto niente di utile per salvare questa storia, dovrei forsechiamarlo ancora? Dovrei forse spiegargli qualcosa? A me sembra di aver fattoil possibile e allo stesso tempo di non aver fatto abbastanza. E come ho già detto probabilmente quello che ho scritto non servirà a niente e forse sarà una perdita di tempo anche per lei soltanto leggerla. Me ne rendo perfettamente conto. Ma ho bisogno che qualcuno ascolti il mio dolore. Che poi non è solo legato al fatto che sia finita con lui, ma al fatto che adesso mi sento sola. Ho degli amici, è vero. Ma non con la A maiuscola. Probabilmente è dovuto anche questo fatto il mio attaccamento a questa storia. Tanto che mi vien da pensare che lui o un altro al momento sarebbe quasi indifferente (anche se poi so che non è così) ma solo mi potrei sentire meno sola, accettata, amata. E questo mifa paura. Grazie per l\'ascolto e scusi per la lunghezza dell\'e-mail
Permettimi di dirti che nella tua email ci sono tutti i canoni della dipendenza affettiva. Proprio la lucidità con cui analizzi il tuo rapporto ti deve servire a cercare d'interrompere una dipendenza intesa anche come copione che si può ripetere in future relazioni. Cogli quello che è successo per avviare un analisi interiore sulle possibile cause che ti hanno portato a questo tipo di relazione. Tale analisi ti permetterà di superare questo momento e rappresenterà anche un momento di crescita al fine d'instaurare relazioni future più "paritarie". Saluti.

sabato, marzo 25, 2006

DIPENDENZA AFFETTIVA


irene N° di riferimento: 531615282 Età: 31 Salve dottore,sono una ragazza di 31 anni e questa è lamia storia:> Lui Lo conosco 7 anni fa, fino ad allora solo storie con persone lontane> conosciute al mare, ma comunque già distruttive.> Ero appena uscita dalla prima vera storia, dove lui si era spostato di 500> km per stare con me, ma non ha funzionato ed io ero ancora dipendente da lui>>> Bene dicevo: lo conosco 7 anni fa, mi è simpatico ma davanti al suo> interessamento, come sempre faccio, scappo.> Mi da la repulsione, io non posso stare con lui, non risponde ai miei canoni> estetici o universalmente riconosciuti come affascinanti, passo mesi ancora> aggrappata all\'altro, Lui ci soffre ma intanto conosce una donna molto> più grande di lui ( come erano quasi sempre le sue donne), si innamorano e> partono insieme,me lo dice ma a me non importa nulla.> Poi quando decido di mettere una pietra definitiva sopra l\'altro, quando> ormai l\'umiliazione si è spinta così oltre, comincio a pensare a Lui,> sempre sempre di più,appena torna ci vediamo, sappiamo che fra noi c\'è> qualcosa.> Ci frequentiamo da \"amici\", con la scusa che lui mi deve parlare dei> problemi con lei, io sò che è solo l\'inizio di noi.> Poi un capodanno insieme e lontano, succede che di notte nel sonno> inconsapevolmente ci svegliamo mentre facciamo l\'amore, io riscappo, ma> ormai sono stata sedotta.> Passano mesi, dove scopro che lui non aveva mai smesso di vedere l\'altra,> confronto a 3, sembro vincere io, poi dopo 2 mesi lui scappa da lei e> ripartono insieme.> Cerco di reagire ma diventa un\'ossessione, dopo un mese muore mia nonna, il> mio primo lutto, dopo 15 giorni ancora muore all\'improvviso mio padre, a cui> solo da poco stavo concedendo un intimo perdono per delle colpe che poi non> erano tutte sue, ma io penso ancora ad Alessio.> Come tutte le donne, stringo i denti, soffro, sò che passerà, mi faccio> aiutare da una psicanalista che io definisco magica, mi riaffaccio alla vita> timidamente e dopo 10 mesi rieccolo davanti a me, il cuore mi batte, le mani> mi tremano, lui se ne accorge,da li a poco siamo nuovamente insieme,ma> stavolta non sono sola,c\'è una nuova forza con me, un nuovo modo di vedere,> un mondo di sogni ed immagini e non solo di razionalizzazione,la mia psico> mi da fiducia, io l\'accolgo a braccia aperte.> Ma lui è un desposta aggressivo (con me e con la sua famiglia, comunque un> tipo tendenzialmente aggressivo), mi umilia, soffro,mi dice che per me non> ha mai provato un grande amore,(ma siamo insieme h24) poi comincio ad> incazzarmi, sono coscente di essere dipendente da lui, ma sono coscente che> lui può essere mio carnefice solo se io sono disposta a fare la vittima, e> io allora imparo ad usare anche \"i benefici\" di questo ruolo , divento> autistica davanti ai suoi attacchi, a volte reagisco ma so che lui è più> forte, che la vittima sono io, mi difendo con l\'assenza, o meglio con la> finta presenza, perdo la voglia di fare l\'amore con lui, fingo,sembriamo> fratello e sorella e lui me lo urla contro.> Quando dopo 2 anni comincio ad essere più autonoma nel lavoro ( facciamo> ambedue i mercatini in giro per l\'Italia) e mi sento più forte, lui mi> lascia, non mi ama più dice,cerco di reagire,poi la disperazione più nera,> però non dura molto, un pò anche confortata dal fatto che lui mi cerca> ancora,mi cerca e mi dice che non mi ama, continua ad avere i suoi> atteggiamenti da desposta,io sopporto eppoi lui si sente in colpa e torna da> me. Fa un incidente con la macchina, e invece che ripararla la porta allo> sfascio.> Ritorniamo insieme in silenzio,ognuno col suo ruolo, ciò che ho conquistato> posso metterlo da parte ma non perderlo, tra periodi alti e bassi si va> avanti fino a 2 mesi fa, tutto precipita davanto ad una banale litigata, ad> una di quelle volte che non avevo voluto abbassare la testa, convinta che> avessimo fatto dei progressi e che quindi me lo potessi permettere,non lo> sopporto più , voglio lasciarlo, non voglio una persona così io per la mia> vita, ma rimango,sopporto, spero che faccia dei passi verso di me, ma la sua> rabbia è sempre più forte, con me, con la sua famiglia.> Poi esasperata lo lascio, lui per la prima volta piange, riconosce i suoi> sbagli, mi chiama l\'indistruttibile ma non mi implora di stare con lui,è> consapevole.> Si compra una macchina dopo 2 anni che non ne aveva una ( s\'immagini nel> nostro lavoro quanto è importante avere una macchina), e noi nel frattempo> non abbiamo dato un seguito a quelle parole, ma la bomba è scoppiata, e dopo> una settimana è lui a dire che non si può più andare avanti così.> L\'ha detto lui qiundi bisogna rispettarlo e la nostra storia finisce> dapprima ci vediamo, sentiamo, parliamo, poi un silenzio, crollo> volutamente prima io, forse per punirmi di aver provato anche euforia dopo l> esserci lasciati,sò che posso rientrare nel circolo vizioso in cui mi sembra> impossibile vivere senza di lui, a volte, specie nel primo pomeriggio le> ossessioni sono più forti, vorrei improvvisamente che i nostri schemi> cambiassero, che lui non mettesse il muro,che non debba per forza fare il> carnefice e altrettanto fortemente non vorrei vedermi persa senza di lui, ma> gli ultimi 5 anni li abbiamo passati tutti insieme, quasi 24 h su 24,e> chiaramente non godo di una vita sociale ricca, anzi direi proprio che è> inesistente, le persone che vedevamo erano solo le sue conoscenze, anche per> mia tacità volontà.> Il mio lavoro è saltuario, include solo i week end e cominciare qualcosa di> nuovo senza lui mi lacera, mi fa sentire abbandonata,sola.> Poi penso che l\'ho già fatto, che è un lavoro che ho già cominciato> consapevole dei rischi che comportava questo genere di relazione, ma sono> spaventata, atterrita, mi sento persa senza lui, senza noi.> Sono ormai bravissima ad analizzare, a razionalizzare, si sa il controllo,> per le persone come me, da conforto,ma ciò non è abbastanza, mi rifugio nel> mio libro magico, \"donne che corrono con i lupi\" fatto di immagini e di> archetipi che non passano per il filtro della ragione, mi appello ai ricordi> della mia vecchia psico, quando avevo affrontato la precedente separazione> lei mi aveva dato magicamente tanta fiducia in me stessa e anche in un certo> senso nel rapporto, mi aveva offerto un altro punto di vista, indefinito ma> leggero, come serviva a me.> Ora ho paura, sono terrorizzata, è umano certo,ma non vorrei sbagliare,> perdere tempo,tremo solo quando lo vedo on line sul pc.> Perchè?> Paura di soffrire? si certo, ma io stò già soffrendo, ho perso il controllo,> io sono terrorizzata, l\'ultima volta che ci siamo scritti in chat (ieri,ma> erano 5 giorni che non ci sentivamo e per noi era quasi la prima volta) mi> fa chiaramente aspettare, non mi risponde subito, ha da fare cose più> importanti, poi fa finta di niente e mi risponde da amico premuroso, poi> davanti all\'apertura del mio cuore chiaramente mi dice che fra noi c\'è solo> l\'affetto di 2 amici, che lui è felice così ora che si sta riappropiando> della propria vita,eppoi...che il 23 giugno si sposa se andavo al> matrimonio???!!!!e io ci casco, sò che non è vero, che è una provocazione ma> una voce dentro me dice...la vita è strana...e se tante volte fosse vero?.> beh sicuramente è una reazione per non pensare a noi...non c\'è qui un> dilagante narcisismo da parte mia?Cosa devo fare dottore?> cosa devo materialmente fare?> dove devo andare?> che parte di me deve essere curata?> Mi scusi il lungo sfogo di una delle tante storie d\'amore che popolano il> mondo, a chi le vive in prima persona sembrano sempre speciali. ma d> altronde se lei ha fatto un sito che parla del mal d\'amore queste cose se le> è andate a cercare no?> Grazie.
La ringrazio della sua lunga email, anzi ne approfitto per delle considerazioni personali. Ho fatto un sito sul mal d'amore perchè ritengo che l'amore sia la dimensione più importante della nostra vita, capace allo stesso tempo di distruggere la vita stessa. Per cui ritengo che bisogna anche soffire per amore, ma non ne và fatta assolutamente di questa sofferenza una dipendenza affettiva o un dolore "eterno". Ma allo stesso tempo il compito che mi propongo è "titanico" se non "impossibile" a volte. Proprio per questo parafrasando un aforisma di Martin Luther King affermo " Se solo avrò aiutato una sola persona ad uscire da una dipendenza affettiva, i miei sforzi non saranno stati vani".
Nel suo specifico caso, avendo lei già aftto un percorso interiore presso una psicologa, posso solo dirle che non so se sperare o meno per lei che lui si sposi per davvero con un altra. Ciò per quanto doloroso possa essere per lei, metterebbe definitivamente la parola fine alla relazione. Cordiali saluti.

DUBBI

N° di riferimento: 25208509 Età: 33 SONO UN RAGAZZO DI 33 ANNI, IN QUESTI ULTIMI MESI HORIFREQUENTATO UNA RAGAZZA CON CUI C\'ERA STATO DEL TENERO CIRCA 14 ANNI FA.PREMETTO CHE ENTRAMBI AVEVAMO CHIUSO LE NOSTRE STORIE PRECEDENTI, TUTTO ANDAVABENE C\'ERA PASSIONE DIALOGO E SOPRATTUTTO VOGLIA DI NON SBAGLIARE NUOVAMENTE.DOPO CIRCA 2 MESI IO HO AVUTO DELLE PERPLESSITA\' SUL RAPPORTO DOVUTE AL MIO PASSATO( pensavo alla mia ex. )E SOFFRIVO PERCHE AVEVO POCO TEMPO X PASSARE CON LEI DATO IL SUO LAVORO,AVREI VOLUTO VIVERLA DI PIU.COSI HO DECISODI PARLARE CON LEI ED ESTERNARE QUESTE MIE INQUIETUDINI, LE STAVO CHIEDENDO UNPO DI AIUTO E DI SICUREZZA.SICUREZZA CHE INIZIALMENTE MI HA DATO POI COMPLICE IL SUO EX. CHE DI TANTO IN TANTO SI FACEVA SENTIRE E\'DIVENTATA SEMPRE PIU INSICURA SU NOI.....FINO A CHE ANCHE IL SUO PASSATO CHE DICEVA CONCLUSOE\'RIAFFIORATO.LEI HA COSI DECISO DI INTERROMPERE CON ME X CAPIRE COME MAIAVESSE ANCORA IN MENTE QUESTA PERSONA CHE PRIMA CONSIDERAVA ORAMAI DELPASSATO.......DICENDO CHE SAPEVA DI SBAGLIARE TORNANDO SUI SUOI PASSI CHE STAVAPERDENDO MOLTO CHE FINNALMENTE AVEVA DAL RAPPORTO QUELLO CHE STAVA CERCANDO...MA VOLEVA CAPIRE SE IL SUO PASSATO ERA VERAMENTE CONCLUSO O SE AVEVA AFRETTATO CON ME I TEMPI......NON SA SE E\'INNAMORATA DI LUI,SA CHE STA SBAGLIANDO,SA CHENON E\' LA PERSONA X LEI, CONSIDERAVA LA LORO STORIA UN CONTINUO LASCIARSI ERIPRENDERSI CHE NON PORTAVA A NULLA MA ORA E\'COSI\'..IN PREDA AD UN PENSIERO.....CI SIAMO LASCIATI COSI\',LEI A CHIARIRSI ED IO .....VORREI UN COSIGLIO PERCHE\' ANCHE SE LA SPERANZA C\'E IO COMUNQUE CI SOFFRO....
Una storia passata, se significativa, lascia sempre il segno. Non si può pretenderla di cancellarla dall'oggi al domani. Ciò succede perchè non siamo più abituati al dolore, di fronte ad esso cerchiamo di anestecizzarlo. Ecco che scambiamo, a volte, dei dubbi per un ritorno di fiamma. Diamo anche tempo al nuovo rapporto affinchè diventi anch'esso "significativo" come quello finito. Solo il tempo ci potrà dire se i nostri sforzi in tal senso sono vani o meno. E nel suo caso non può fare altro che aspettare ed alla fine accettare qualsiasi decisione voglia prendere la sua compagna. Cordiali saluti.
GRAZIE PER AVER RISPOSTO AL MIO PROBLEMA, VOLEVO SOLO CHIEDERLE SE E' GIUSTO ASPETTARE, COME LEI MI DICE, CHE LA COMPAGNA PRENDA UNADECISIONE DEFINITIVA ED ACCETTARLA COSI.NON CREDE CHE SCEGLIENDO IL SUO EX UNA DECISIONE L ABBIA IN FINE GIA PRESA? FORSE DEVE CHIARIRE I SUOI DUBBI: SONO O NON SONO VERAMENTE INNAMORATA? E' LUOMO X ME?..........INTANTO PERO IO ORAMAI NON CI SONO PIU ......ORA C E LUI ELEI CON I SUOI INTERROGATIVI.....ED IO??.........COME MI DEVO COMPORTARE?....DARE TEMPO SI MA E' IL CASO DI FARMI SENTIRE DI TANTO IN TANTO?.........VORREI UNA GUIDA.ANCHE SE FORSE DOVREI ACCETTARE LA COSA COSI!
Non sarebbe sbagliato farsi sentire, sporadicamente, dall'altra. Ma senza forzare la mano e senza nutrire eccessive illusioni. Difficile a farsi, ma necessario.

giovedì, marzo 23, 2006

DELL'AMORE

Di seguito riporto un contributo pervenuto da una persona, che desidera solo chiamarsi Patrizia, con sue considerazioni sull' Amore.

DELL’AMORE
Quando finisce un amore o quando un legame viene reciso, la prima vera domanda che ci balena nella mente, quando la delusione non è più fresca è: ma sarà stato amore? Ma l’amore esiste?
Io me lo sono chiesto e la terza domanda che mi sono posta è stata: che cos’è l’amore per me? Ho dovuto analizzare, non solo cosa ne sapevo io, ma che cosa ne pensano le figure importanti della mia famiglia, quello che volontariamente o involontariamente mi hanno insegnato cosa fosse.
Sono nata in una generazione (tra il 1960 e il 1970) che è stata la prima a dover vivere la perdita di quelle certezze sui ruoli maschile e femminile. La rivoluzione femminile del 1968, che ci aveva preceduto, aveva seminato un po’ alla rinfusa, i principi per porre la donna all’interno della società civile, come destinataria di pari diritti; una dimensione della donna, che la ponesse, non più come compagna di qualcuno, madre di qualcuno, ma soggetto capace di autodeterminarsi Non più qualificate come “femmine” (quasi ad indicarne una possibile mancanza) della specie, ma persone, impedendo così alla connotazione sessuale di discriminarci, così come era da sempre accaduto.
La vera lotta sulla parità sessuale e sull’integrazione sociale della donna è iniziata sul campo, nella vita vera, con le nostre vite. Abbiamo vissuto da figlie, i drammi dei primi divorzi; abbiamo sopportato il tentativo di marchiarci come “poco serie” (per dire poco) solo perché facevamo sesso con i nostri coetanei e non lo nascondevamo. Siamo cresciute sotto due spinte controverse: da una parte essere le brave ragazze che mamma e papà, l’oratorio e la società volevano fossimo (basterebbe dare un’occhiata alla pubblicità degli anni 80); dall’altra donne che riscattassero le proprie madri con lo studio e il lavoro, per dimostrare al mondo di poter pretendere secondo i nostri desideri, donne che non vogliono essere scelte, ma scegliere.
E abbiamo provato ad essere tutto: donne secondo la nostra natura e maschi secondo la volontà del costume che cambiava. Ma non si possono cambiare le regole del gioco delle relazioni, soltanto per un solo fronte, tutti e due i fronti dovrebbero cambiare armoniosamente.
I nostri coetanei maschi sono usciti sviliti da questa lotta e in fondo, rimpiangono i benefici dei loro padri. Sono cambiati nella superficie, ma non nella sostanza. Hanno saputo però, sfruttare al meglio il cambiamento, alimentando la competizione e la mancanza di solidarietà delle donne. Le nostre nuove sicur
ezze e la nostra forza, li hanno fatti sentire inadeguati, e in larga parte autorizzati a esonerarsi di ogni responsabilità affettiva. Nel bene e nel male la mia generazione di donne ha racchiuso in sé ogni ordine di eccessi.

Attorno a me sento gente d’ogni sesso, affermare di cercare l’amore. Mi sono andata a cercare libri, riviste, definizioni psicologiche e poetiche su questo sentimento, a cui ognuno dà una connotazione: vaga, personale, evanescente, clinica. La prima risposta che mi sono data è che non esiste un solo tipo di amore, ve ne sono un infinità e che ad ogni particolare tipo corrisponde una motivazione. Quindi per deduzione se voglio trovare “amore”, la prima cosa che devo chiedermi è: perché? Mi spiego meglio, lo voglio: per combattere la solitudine? Per formare una famiglia? Per farmi sorreggere nei momenti di crisi? Per cambiare la mia vita? Per sentirmi protetta e rassicurata? Riuscire a darsi una risposta secondo me, già vuol dire aver preso coscienza di un bisogno urgente e inderogabile di noi stessi. Ma purtroppo non è così facile rispondere. Qualcuno di voi dirà che è per tutti i motivi suesposti, ma è davvero così?
A venti anni quando mi sono innamorata per la prima volta, io non avevo nessuna voglia di pensare di farmi una famiglia, né di pensare che il ragazzo di cui ero innamorata fosse il mio compagno per la vita. Non ci volevo pensare, avevo altre urgenze. Quando durava da un po’ di anni sono stati gli altri a costringermi a pensarci anche se poi non mi aiutavano a chiarirmi. Il messaggio inconscio era: il tempo di percorrenza rispondeva dell’affidabilità del rapporto. Ma non mi bastava; tanto è che ad un certo punto cercai in ogni modo di ottenere cose che chiaramente l’altro non era pronto a darmi, non mi aveva scelto con quell’intento. L’intento a venti anni era di vivere l’emozione, accompagnarsi con qualcuno che ci renda più facile crescere, che ci metta al riparo dalla vita, dalle delusioni. Inconsapevolmente, ci eravamo scelti per questo entrambi. E qui ho scoperto un’altra cosa, la reciprocità. Non è possibile provare alcunché per chi non sente altrettanto per noi, l’altro o noi possiamo non esserne consapevoli o non accettarlo (e a meno che non si tratti di un sentimento malato, nato nei sogni e lontano dal nostro mondo) e quindi decidere di non vederlo o di non corrisponderlo; ma la corrente dell’energia e le sensazioni sono reciproche tra le persone.
Rispondere anche ad una sola domanda sul perché si voglia l’amore, non è facile, vi è la necessità di avere un buon rapporto con se stessi, saper tirar fuori anche quello che teniamo nascosto a noi stessi.
Nella vita pratica le domande avvengono nell’inconscio e noi facciamo le scelte che solo più tardi ci spiegheremo (sempre che lo vogliamo).
Ecco perché, anche come ci è stato insegnato ad amare, è molto importante e la dice lunga su ciò che ci aspettiamo da questo sentimento. Spesso ciò che cerchiamo è un sentimento rassicurante che ci ricordi l’affetto esclusivo della madre o meritorio del padre. Ed è anche per questo che la nostra storia affettiva d’origine ha molta importanza e spiega il nostro modo di amare e di essere amati. Le instabilità affettive hanno origine dal modo in cui abbiamo digerito più o meno il modo in cui siamo stati amati nell’infanzia. Se ci siamo sentiti amati e se abbiamo accettato il modus amandi dei nostri genitori, sapremo trovare il nostro modo per amare e sentirci amati.

Un altro fattore di incidenza è la storia socio-culturale della società occidentale. Fino a tutto l’ottocento e inizi novecento, l’amore è sempre stato considerato un fattore impeditivo di una relazione stabile; considerato alla stregua di una momentanea debolezza, una passione che distrugge, più che costruire. L’amore (in qualunque accezione fosse inteso) non era essenziale, la cosa essenziale era la stabilità economica e la morale e le unioni erano decise in base alla convenienza e a un minimo di conoscenza.
Ancora oggi, nonostante spesso ci illudiamo di costruire delle unioni sull’amore, spesso sono unioni di “convenienza” nel senso che entrambi i partner convengono che la persona che scelgono è il male minore oppure, si sceglie secondo l’istinto del momento, la passione. Tendiamo cioè a dare spazio: o alla razionalità o all’emotività; praticamente è come dividere la nostra anima o mente a metà, perché ragione e sentimento non dovrebbero essere in antitesi ma coniugarsi tra loro per avere un equilibrio psichico.
Generalizzando, se chiediamo ad uomini e donne che cos’è l’amore risponderanno: la passione che stravolge la vita ed i sensi, facendo fare quelle scelte che razionalmente non si compierebbero; oppure il sentimento, la concretezza, l’affidabilità, la tenerezza, la stima. Praticamente non vi è una sostanziale differenza tra la componente maschile e femminile, la vera differenza sono i fattori psicologici, le conditio personali del pregresso affettivo che fanno prediligere la scelta razionale piuttosto che quella emozionale.
L’unica vera differenza tra uomini e donne, a parte l’aspetto fisiologico, è la comunicazione: le donne utilizzano e sfruttano l’analisi; gli uomini utilizzano la sintesi. Tenere presente questa differenza significa poter comunicare con l’altro sesso in un linguaggio che gli sia comprensibile. Ad es. se devo comunicare con un uomo e sono una donna: devo imparare a parlare con lui in modo sintetico e chiaro, senza utilizzare sottintesi e senza aspettarmi che lui capisca quello che io non dico esplicitamente, anzi sforzarmi di essere esplicita; se sono un uomo devo prevenire i retro-pensieri che assillano una donna, chiarendo che se sto affermando qualcosa non gli sto dando connotazioni diverse da quelle che appaiono, cercando di spiegarsi in modo chiaro ed efficace. Dovremmo sempre metterci nei panni dell’altro.
Ora che sento di sapere un po’ più di cose sull’amore in generale, la domanda è: ma quando l’incontrerò? In ogni momento si può incontrare qualcuno che potrebbe essere vicino a noi per esperienze, affinità e fisicamente compatibile, ma spesso siamo noi che non siamo pronti a donare noi stessi in una relazione.
Nella mia esperienza personale, posso dire che capita più spesso di quanto non ci sembri, di incontrare chi potrebbe essere il partner giusto per noi, ma siamo così obnubilati dalle paure e dai condizionamenti che spesso non riusciamo a vederlo.
Nella vita di una persona ci sono diversi tipi di condizionamenti: quelli legati all’infanzia, al clima affettivo familiare; quelli dovuti ad esperienze di fallimento affettivo dell’età adulta. Tanto più grande è stata la non accettazione di qualcosa che ci è stato negato o che abbiamo perso, tanto più facciamo fatica a lasciarci andare ad un nuovo amore.
Non riusciamo a prenderci il tempo per digerire qualcosa che ci ha fatto male, l’io non riesce ad essere obiettivo (né con il passato né con il presente) quindi, invece di imparare dall’esperienza, tendiamo a sostituire, così come facciamo con le cose materiali e ad accumulare il dolore da qualche parte nell’inconscio. E spesso facciamo pagare a chi si mette sulla nostra strada il dolore che ci portiamo dietro.
Interrompere questa catena di sofferenza è, secondo me, il primo passo verso un chiarimento in se stessi.

La conclusione a cui sono arrivata è che nessuno può rispondere su che cosa sia l’amore, senza dare una propria intima opinione acclarata dalla propria esperienza.
Non esiste una definizione obiettiva dell’amore, così come di ogni altro sentimento, qualcuno in un aforisma diceva:

“L’amore chiede solo di essere sentito e amato”.

Ognuno sente e prova secondo la propria capacità e predisposizione, anche se questa capacità è chiaro che può e dovrebbe essere alimentata. Perciò nessuno è in grado di stabilire se ciò che per me è valido può esserlo anche per un altro, l’importante è, secondo me, che l’amore (per qualunque persona lo proviamo e per qualsiasi motivazione personale) sia accrescimento e non diminuzione: capacità di donare per la gioia che il dono ha in sé e non per ciò che vorremmo e capacità di saper accettare-ricevere il tipo d’amore che ci viene reciprocamente donato.

mercoledì, marzo 22, 2006

PENSO SEMPRE AL VECCHIO AMORE

N° di riferimento: 174325546 Età: 34 NON AVREI MAI PENSATO DI SCRIVERE AD UNA RIVISTA OTRAMITE EMAIL UNA RICHIESTA DI AIUTO...SE SONO QUA, è PERCHè MI RENDO CONTO DIAVER TOCCATO \"IL FONDO\".NON RIESCO PIU\' AD ALZARMI.SONO UNA BELLA DONNA, CON UNA BELLA CARRIERA, UNA BELLA FAMIGLIA ANCHESE,QUANDO AVEVO 15 ANNI,PAPA\' NON LAVORAVA, ED ERA SEMPRE MOTIVO DIDISCUSSIONE TRA LUI E MIA MADRE.DI CONSEGUENZA, NOI FIGLIE, DOVEVAMO FAREECONOMIA PER ANDARE AVANTI E PER PROSEGUIRE GLI STUDI.IN QUESTO FRATTEMPO, SONOSTATA FIDANZATA PER 8 ANNI CON UN RAGAZZO DEL MIO PAESE.UNA BELLA STORIA,IO EROLEGATA ANCHE COME FIGURA DEL \"PADRE\"..MA QUANDO HO INIZIATO A LAVORARE, HOINZIATO A FARE I PARAGONI CON ALTRI RAGAZZI CHE MI CORTEGGIAVANO, HO CAPITO CHENON ERA L\'UOMO CHE VOLEVO ACCANTO PER TUTTA LA VITA.FINITA VOLUTAMENTE, HOSOFFERTO INIZIALMENTE COME TUTTE LE STORIE, POI HO CAPITO CHE E\' STATO MEGLIOCOSI\'..PERCHè \"QUEL RAGAZZO\" NON HA FATTO NESSUN PROGRESSO NELLA SUA VITA.TRASCORSI DUE ANNI, NELLA QUALE MI SONO DIVERTITA CON LE MIE AMICHE, TORNAVOTARDI LA SERA, LAVORAVO...STAVO BENE CON ME STESSA..MA IN TUTTO QUESTO TEMPO,NON HO MAI FATTO L\'AMORE CON NESSUN\'ALTRO.ASPETTAVO IL PROSSIMO AMORE.L\'HOTROVATO. UNA STORIA PROFONDA,BELLA..C\'ERA TANTA SINTONIA..INIZIALMENTE HOTANTO SOFFERTO..PERCHè LUI è MOLTO SIMPATICO E CORTEGGIATO.MA UN GIONO MI èCROLLATO IL MONDO ADDOSSO QUANDO SVELO\' UN SEGRETO CHE, DETTO DA LUI, ERAL\'UNICA A SAPERLO.AVEVA UNA MALFORMAIZONE ALLE COSTOLE CHE RACCHIUDE ILCUORE.CI SIAMO FIDANZATIO A MAGGIO, A DICEMBRE MI DISSE CHE DOVEVA PARTIRE IL30 DICEMBRE XCHè AVEVA UN INTERVENTO DA FARE ALL'ESETRO E CHEAVREBBE PAGATO 30 MILIONI DI LIRE.PIANTI SU PIANTI...SOLO UNA MIA AMICA SAPEVADI CIO\'.TORNATO, SEMBRA SIA ANDATO TUTTO OK..SONO PASSATI 4 ANNI, E OGNI TANTOMI DICEVA CHE ANDAVA A FARE I CONTROLLI DI ROUTINE PER VEDERE COME STAVA.HOSEMPRE CHIESTO SE MI PORTAVA CON LUI, ANCHE PER SOSTEGNO MORALE..MA, DICEVA,CHE NON VOLEVA CHE IO SOFFRISSI, PERCHE\' AVEVO MIO PAPA\' AMMALATO DI TUMORE.CI SIAMO LASCIATI 2 ANNI FA, IL RAPPORTO ERA CAMBIATO..MA MOLTI UNITI.SPESSO CENAVA, DORMIVA DA ME.IO ABITO CON UNA MIA AMICA. DOPO 2 MESI, HO FREQUENATTO UN RAGAZZO X 2 MESI, MA NONOSTANTE MI ERO LEGATA A LUI, PERNSAVOANCORA AL MIO \"EX\"...L\'ANNO SCORSO è PARTITO A MILANO, SI è STABILITO LI XLAVORO.OGNI TANTO SMS,TELEFONATE.FIN QUANDO L\'ANNNO SCORSO, L\'HO INGANNATOSIU UN DISCORSO E..MI HA CONFESSATO CHE NON ERA VERO CHE ERA AMMALATO.HOPIANTO, NON HO RISPOSTO PIU AL TELEF, AI MESSAGGI..HO INCONTRATO UN RAGAZZOMERAVIGLIOSO, CHE STO FREQUENTANDO..è STRAORDINARIO.MI AMA DA MORIRE.MANONOSTANTE CIO\', NON RIESCO A FARE L\'AMORE CON LUI PERCHè PENSO AL MIOEX...LO PENSO SEMPRE.ONI GIORNO.MA RAZIONALMENTE SO CHE NON POTREI RITORNARECON LUI PERCHè MI HA INGANNATO PER 5 ANNI,FACENDOMI CREDERE CHE ERAAMMALATO..MI HA SCRITTO TANTI SMA,DICENDO CHE HA SBAGLIATO,CHE HA FATTO ILBAMNBINO...MA NONOSTANTE CIO\', VORREI VEDERLO...CONTINUO A PENSARLO..E SPESSO,PROVOCA TRA ME E L\'ATTUALE FIDAMZATO...UN SENSO DI DITACCO, PERCHè MI CONTINUAA CHIEDERE IL PERCHè DI QUESTI MIEI STATI D\'ANIMO..MA NON POSSO DIRGLI LAVERITA\'.CIOE\'..CHE CONTINUO A PENSARE A LUI...PERCHè LO PENSO NONOSTANTE MI ABBIA INGANNATO A FATTO DEL MALE? IN QUESTO ANNO HO PERSO PAPA\'...HOCONOSCIUTO DOLORI PIU GRANDI...MA NON SO PIU DARMI UNA SPIEGAZIONE, SONO SENZA AUTOSTIMA E NON MI SOPPORTO PIU..UNA DEBOLE DAL CUORE AMMALATO...
In amore non si è deboli, ma dipendenti. Nel suo caso dipendenti da un amore che è stato e non può ritornare, se non a costo di grandi dolori. Ma per uscire da questa dipendenza di un amore passato serve un "DISTACCO TOTALE", che spesso, inconsciamente, non vogliamo perchè troppo doloroso. Non ci aiuta la logica del "chiodo scaccia chiodo" perchè sostituire un "grande amore" seppur con una persona "sbagliata", con un "affetto" ma senza "passione" serve solo a procurare altro dolore e a far soffrire, forse, qualcun altro. Cordiali saluti.
IN RIFERIMENTO SUA RISPOSTA EGREGIO DOTTORE, LA RINGRAZIO INFINITAMENTE DELLE SUE PAROLE..BREVI E CONCISE.LE CHIEDO SCUSA PERCHE\', RILEGGENDO LA MIA LETTERA MI SONO RESA CONTODI NON AVERLA SCRITTA BENE COME FORMA E CI SONO PARECCHI ERRORI GRAMMATICALI.RIGUARDO AL MIO EX-AMORE, SONO DELLA SUA STESSA IDEA..ANCHE SE, COME DICE LEI,LA PAURA DI STACCARMI DEFINITIVAMENTE DA QUESTO "RICORDO" MI FACEVAMALE.TANTO MALE. SO CHE IN FONDO, NON L'HO VOLUTO IO...ANCHE SE FIGURIAMOCI,UNA PERSONA VORREBBE STAR MALE.RIGUARDO AL MIO ATTUALE RAGAZZO, "PENSO" SIA SIA SOLO UNA FORMA DI AFFETTO.IL FATTO CHE NON ABBIA FATTO ANCORA L'AMORE CON LUI DOPO UN ANNO, NON è PERCHèNON C'E' PASSIONE...ANZI, LA VOGLIA C\'è E SI SENTE..MA è COME SE IL MIOCORPO APPARTENESSE A \"QUELL\'EX\"...COME SE MI SENTISSI \"GIUDICATA\" DA\"QUELL\'EX\".E\' DIFFICILE DESCRIVERE QUELLO CHE SENTO DENTRO RIFERITO A QUESTO.ME NE RENDO CONTO.SOLO UN PSICOLOGO COME LEI..PUO\' RIUSCIRE A CAPIRE..TUTTI QUESTI MIEI PENSIERI DA \"DEMENTE COSCIENTE\" MI BLOCCA IL PRESENTE.O FORSE E\' VERO DOTTORE COME DICE UNA MIA AMICA CHE \"HO CONCETTO SBAGLIATODELL\'AMORE\"?? EPPURE CON QUESTO UOMO NON MI MANCA NULLA. OTTIMA FAMIGLIA,BENESTANTE, CARINO, MI RIEMPIE DI ATTENZIONI..CON LUI HO TROVATO LA SERENITA\'..LA LEALTA\'..LA SINCERITA\'...FORSE TUTTO QUESTO NON L\'HO MAITROVATO CON LE MIE DUE STORIE PRECEDENTI IMPORTANTI.E\' PROPRIO L\'UOMO DA SPOSARE.MA A 34 ANNI, POSSO ANCORA SOGNARE ED IMMAGINARE L\'AMORE CON I CAVALLIBIANCHI??? QUELL\'AMORE DI GIULIETTA E ROMEO? QUELL\'AMORE CHE TI STRAZIA ILCUORE??NON SO SE ESISTONO ANCORA QUESTE BELLE FIABE.CERTO, NON SONO DELL\'IDEA DI\"SISTEMARSI\" SOLO PERCHè ARRIVATE A 34 ANNI!!! MAI PENSATO!! MA PENSO CHEDOVREI AVERE I PIEDI PIU\' A TERRA, ESSERE PIU DECISA E MATURA. FORSE DOTTORE,RIUSCIREI A TROVARE L\'AMORE STRUGGENTE...MA IN CUOR MIO, SON SICURA, CHE UN RAGAZZO COME QUELLO ATTUALE NON LO TROVERO\' MAI.PER LA SUA ONESTA\' E LEALTA\'.E PERCHè MI AMA TANTO.(PER\' SE PENSO ALMATRIMONIO HO UNA GRAN FIFA...)IO DELLE VOLTE E\' COME SE NON FOSSI SICURA, POI LO GUARDO MI DIVERTO..MIPIACE.. E PENSO \"MA PERCHè ALCUNI MOMENTI NON LO SOPPORTO\"???? DOTTORE, COMEVEDE, NON SO QUANTE SEDUTE DOVREI FARE DA LEI PER FARLE CAPIRE QUELLO CHE HODENTRO..MA, SON SICURA CHE LE BASTA UNA SEMPLICE LETTERA PER RIUSCIRE A CAPIRE,ANCHE TELEMATICAMENTE, I NOSTRI CUORI.....SOLITARI ED AMMALATI DI AMORE. LECHIEDO SCUSA SE L\'HO DISTURBATA \"ANCORA\" MA AVEVO ANCORA BISOGNO DI PARLARECON LEI.GRAZIE ANCORA DOTTORE \"STRANAMORE\"!!!!
A volte la vita ci richiede dei "compromessi". Stà a lei decidere fino a che punto la situazione attuale è di "compromesso" e se intende accettare questo "compromesso". Nel prendere questa decisione deve ponderare il più possibile aspetti negativi e positivi, sempre comunque, nel rispetto dell'altro. Purtroppo la limitatezza della consulenza online m'impedisce di esserle di maggiore aiuto. Saluti.

martedì, marzo 21, 2006

PAURA DI LASCIARSI ANDARE

N° di riferimento: 817620402 Buongiorno!Sono una ragazza di 22 anni, apparentemente senza problemi, a detta deglialtri, in realtà son convinta di riuscire a nasconderli molto bene,sarà unerrore (di sicuro) ma non voglio pesare sulle altre persone che già di lorohanno preoccupazioni, così mi tengo tutto dentro e cerco di tirare avanti,anche se mi accorgo che non sto vivendo, ma sto sopravvivendo, mi sto in uncerto senso lasciando scivolare addosso questa vita che mi è stata donata!Quello che mi pesa maggiormente è che non riesco a creare un rapporto solido e vero con le altre persone, sia in un rapporto di amicizia che in un rapportod\'amore o forse è meglio dire di coppia, (seppur io sia convinta che anchel\'amicizia sia una forma d\'amore).Ho degli amici e amiche, molto pochi/e,io di loro so molte cose,mi piace ascoltarli,potergli dare una mano,ma non riescoa esternare loro i MIEI di problemi;ci ho provato tantissime volte, ho spessoiniziato il discorso ma...gli altri riescono sempre a trovare uno spunto per parlare di loro stessi e io debole di carattere non riesco ad andare avanti a parlare di me stessa...la frase che mi viene detta spessissimo è:" seisempre con il sorriso sulle labbra, beata te che sei senza preoccupazioni\"...e io dentro mi sento un fuoco che brucia, una voce che vorrebbe urlare edire HO BISOGNO!!l\'università va così così, in casa (io, mia sorella più piccola e i miei) il clima non è sempre dei più sereni, anzi ultimamente i litigi tra i miei e tra me e mio papà sono all'ordine del giorno; litigi percose stupide, per mio papà sembra che quello che facciamo io e mia mamma non vada mai bene, sembra che sappia tutto lui, che solo lui faccia bene le cose;mia mamma invece è troppo apprensiva nei miei confronti e in quelli di mia sorella, capisco che lo faccia per il nostro bene ma credo che sia anche un po giusto che impariamo da sole a farci le ossa, a reagire alle difficoltà, non ègiusto che ci venga fatta conoscere solo la parte bella del mondo.Senzaarrivare ai casi estremi sia chiaro.Ho bisogno d\'aiuto, di un qualcuno che mi possa ascoltare e sostenere, vorreiavere un amico o un\'amica del cuore, ma son molto diffidente sia per delusionipassate, sia perchè dall\'altra parte come ho detto prima non vedol'interesse...in fondo è così ognuno di noi cerca qualcuno su cui contare,c\'è chi lo trova e chi no, credo però che la cosa migliore sia unacorrispondenza tra due persone un dare e ricevere...per carità non dico che mi scocci ascoltare, anzi si possono imparare e scoprire molte cose, molte sfaccettature della personalità di chi ci sta difronte, ma si possono scoprire anche le sue debolezze, forse è questo il motivo che mi blocca nel volermi aprire...non voglio essere vulnerabile, non voglio dare agli altri la possibilità di farmi del male, di deludermi...non so che risposte darmi, non so come spiegarmi questa mia diffidenza!Ma quello di cui proprio non riesco a darmi una spiegazione è perchè io non riesca ad innamorarmi!!O meglio, quando mi accorgo che l\'amicizia che ho con un ragazzo sta diventando un po\' più profonda ecco che in me scatta qualcosa che mi fa allontanare, diventare un pezzo di ghiaccio, e mi odio nel momento in cui mi accorgo che lo sto facendo, ma è più forte di me!Non capisco da cosanasca questo mio timore, e poi paura di che???del contatto fisico??delcoinvolgimento??delle emozioni che entrano in gioco???Paura di deludere chi mista di fronte???Mi ritrovo ad essere l'eterna amicona su cui puoi contare, ma mi sta stretto questo ruolo eppure non riesco a far niente per cambiare questa situazione, a dire il vero ci ho provato ma il risultato è stato pessimo,stavolta non per colpa mia ma perchè l\'altra persona (ahimè)non è stata altrettanto sincera nei miei confronti e alla fine quando mi son messa in gioco del tutto si è rivelata un po\' diversa (come si dice teneva il piede in 2scarpe).Ora me ne son fatta una ragione, ma non riesco a dare la colpa del tutto a lui...Per tutti questi motivi mi rirtrovo a 22 anni senza aver maiavuto un ragazzo, senza aver mai baciato un ragazzo (nonostante siano capitate occasioni, ma siccome da parte mia non c\'era lo stesso coinvolgimentodell\'altra persona mi sembrava giusto non prenderlo in giro)mi chiedo son strana???ho qualcosa che non va??Perchè il mio dannato cervello inteviene sempre quando non deve??Perchè la razionalità per una volta non lascia lo spazio all\'istinto??Son troppo controllata, troppo inibita in certe situazioni, butto la mia vita sul ridere prendendola con ironia, vorrei percerti versi essere un po\' diversa...La ringrazio per l\'ASCOLTO!!!
"paura di che???del contatto fisico??delcoinvolgimento??delle emozioni che entrano in gioco???Paura di deludere chi mista di fronte???"
In questo brano della tua email possono esserci le risposte alla tua paura d'amare, di confidarsi, in generale di lasciarsi andare. E la tua unica esperienza sentiementale, che si è rivelata negativa, è stata la classica autoprofezia che si avvera. Ma anche perchè noi a volte, inconsapevolmete, facciamo in modo che ciò che pensiamo si avveri. Sono condizionamenti che affondano nel nostro passato, nella nostra infanzia e che è difficile cambiare, se non si è fortemente motivati. A volte può servire un esperienza positiva che si "sblocca". Ma dobbiamo anche cercare di andare incontro a tale esperienza. Ti invito anche a leggere il seguente articolo del sito: http://www.maldamore.it/Philofobia.asp

venerdì, marzo 17, 2006

DIPENDENZA AFFETTIVA


N° di riferimento: 721723666 Età: 41 Argomento: Non riesco ad uscirne ne' a trovare una soluzione. Io 41 lui 27, amore passionale da 2 anni. Prima clandestino , perche'io ancora impegnata e tutti e due dello stesso paese, poi alla luce del sole. Io adorata dalla sua famiglia. Lui non vuole conoscere la mia che abita in citta'.Quando siamo insieme va tutto benissimo, a casa ,in viaggio, intesa incredibile a letto , collaborazione nel lavoro.Nelle sue priorita' al primo posto il lavoro, poi gli amici, la caccia ed infine la donna. Un anno fà ha un'infatuazione per una ragazza di 20 anni amica della sua famiglia e sorella di un suo amico fraterno. Mi tiene in ballo, deve decidere , per un po'resisto, poi ho preso io la decisione. Lo lascio. Io il mio uomo lo voglio tutto per me. Non ci vediamo per un mese. Con l'altra niente solo amici , a lei non interessa. E mi ricreca come un pazzo , io resisto e poi una sera arriva a casa mia disperato, piangente sembrava un drogato. Non ce la fa senza di me. Questo a fine settembre 2005. In tutta la nostra storia l'ho piantato per 6 volte , perche' cercava altre ragazze , e poi in pubblico non mi posso avvicinare, neanche al ristorante posso sedermi vicina a lui in compagnia. E fa il galletto con le altre. Poi quando rivediamo la ventenne, che ogni tanto capita, non vede altre che lei, gli sta vicino tutto il tempo, e la guarda continuamente. Poi quando la salutiamo mi abbraccia e mi bacia come se niente fosse. Io cerco di prenderlo con distacco ma non ci riesco sono gelosissima,faccio scenate ( non mi era mai successo con gli altri uomini). Poi quando lo rivedo crollo ai suoi baci all'attrazione sessuale fortissima. Ma soffro ,sempre. Io avrei bisogno di un uomo che dopo 1 anno e mezzo stia con me, non 2volte a settimana, io abito da sola nella mia casa e con i miei cani, ho un lavoro che adoro. Dovrei essere serena ma non riesco, ho sempre paura che arrivino messaggi di sera, o che lo chiamino le ex , se hanno bisogno lui corre. Ed io soffro. ma non riesco a staccarmi da lui . Quando mi cerca dipersona io crollo. Sono una dipendente totale dell'affetto e del sesso che sento per lui.
Bisogna capire. Bisogna capire perchè lei cerca a tutti i costi ed a fronte di ogni umiliazione l'amore di questa persona, che fra l'altro è anche molto più piccolo di lei. Oltre ad essere presente dipendenza affettiva c'è anche la mancanza assoluta di una progettualità affettiva, perchè l'altro corteggiando delle coetanee le ha fatto implicitamente capire che è quello il suo futuro. Certo il fatto che lui ritorni da lei non aiuta un suo distacco, mantenendo la ferita sempre aperta. Ma incominci ad amare anche sè stessa e s'interroghi che cosa l'ha portata ad accettare questa situazione. A volte non è solo amore a determinare le nostre scelte. La invito a leggere questa testimonianza: http://maldamore.blogspot.com/2006/03/superare-una-dipendenza-affettiva.html

E' TRADIMENTO ?

N° di riferimento: 315138160 Età: 24 ..ho proprio bisogno di consigli perchè sono nei\"guai\"...è la prima volta che mi rivolgo On-line ma..non trovo affidabili isoliti consigli,vorrei un parere da un esperto…cercherò di essere breve...ho 24 anni..ho avuto una storia molto importante conun ragazzo,durata 4 anni,durante la quale sono stata lasciata per un\'altra,luiè ritornato ed abbiamo provato a ricominciare; lui è un appassionato di autosportive ed investiva tutto il suo tempo libero ed il suo denaro sulla macchinae tutto ciò che riguardava essa..per me restava ben pocospazio,sinceramente,anche se non ho mai avuto pretese..frequentare i suoi amiciera snervante,sebbene ci fossero ragazze i discorsi vertevano solo sui raduni esulle auto...molta gente si è avvicendata nella compagnia,mentre il miorapporto con lui,pian piano diventava abitudine,ed il mio amore perlui,trastullandoci si è allontanato..un giorno arrivano 2 coppie e siinseriscono allegramente nel gruppo,con una delle 2 ragazze avevo legatoabbastanza,ragazza sfortunata ma pareva allegra e amante,come me, deglianimali..per farla breve,entro in confidenza con lei e mi confido..nel giro di4 - 5 mesi lei lascia il suo ragazzo e insistentemente si presenta a casamia,dichiarandosi triste per la fine del rapporto,così..come da copionedirei,inizia ad uscire con me e lui ed io assisto per un pò a scene di simpatiatra i due,anche se nulla di evidente...a tocchi e bocconi mi convince (compliceil rapporto trascurato) a lasciare il mio ragazzo..io,stanca per il protrarsidi questa storia trascinata decido di parlar chiaro con lui chiedendogli se è ono ancora innamorato di me,mi risponde che mi vuole bene ma non mi ama,conun\'enorme ferita nel cuore pongo fine al rapporto.Dopo 3 giorni mi telefona lui offendendomi e infamandomi,dicendo che l\'avevotradito (..opera di lei) e mi esclude dalla sua vita dicendo che non mi vuolepiù vedere e non vuole nessuna spiegazione da me.Segue un lungo periodo duro e faticoso..lei finge amicizia ma ovviamente si ègià sistemata con lui,negando davanti a me che ci sia qualcosa tra loro(falso)così taglio i ponti anche con lei..passa il tempo ma la ferita resta aperta e dolorante...e spesso passo giornitremendi a ricordare e piangere guardando fotografie...E\' trascorso 1 anno e mezzo da allora,io ora,sto con un ragazzo oserei dire meraviglioso, romantico, affettuoso, dolce, tenero, maturo, responsabile, lavoratore, intelligentee serio..insomma...il mio ideale,veramente...che vuole stare con me e desiderain un futuro prossimo : casa,matrimonio e figli...MIRACOLO!!!sono felice con lui,non mi manca nulla...se non...ho un incidente ,il mio ex lo viene a sapere e mi chiama per avere mienotizie..dicendomi che se ho bisogno posso contattarlo..complici alcune coincidenze un giorno decido di telefonargli,senza aspettarminulla da lui,invece mi vuole vedere ed io stupidamente,certa che sarei statasuperiore e mi sarei riscattata dai torti,accetto l’incontro,progettando dicomportarmi come se fosse un vecchio amico ..ed ora non so come fare a smettere di vederlo..c\'è solo stato qualche baciosulle labbra,nulla di più..ma ho sentito come se qualcosa di perso fossetornato..è come se non l\'avessi mai perso,mai lasciato..sono certa che in parte lo amerò sempre ma come storia passata,lui non è + ilmio presente e non voglio tornare con lui per nulla al mondo ma...che faccio??mi piace guardarlo,abbracciarlo e sentirlo parlare..oltretutto mi intristisceperchè LEI,la stessa persona che mel\'ha \"rubato\" lo tratta malissimo e lui èvisibilmente stanco e triste..LUI chiede a me coccole e carezze,gentilezze econforto (cose che lei non gli da e che con me non mancavano mai)ovviamente ci siamo chiariti ed io gli ho spiegato cosa e come ha agito la suamorosa..cosa ho fatto io,quanto ho sofferto e cosa ho dovuto superare peraccantonarlo…mi ha chiesto scusa e mi ha dato ragione,sfogandosi poi con me,suicomportamenti assurdi di lei..dicendo che gli sono mancata e che ha pensatotantissimo a me,sperando di potermi rivedere (non è un tipo che ciede scusa oammette torti facilmente…)Quello che mi lega a lui è un forte sentimento e non voglio perderlo di nuovo..Il mio ragazzo attuale sa che ho incontrato il mio ex e che ci siamo chiaritima ovviamente non sa le “sfumature” mi sento disonesta e traditrice se ci penso ma quando mi trovo davanti al mio ex mi viene tutto naturale e penso solo dopo che sono cose che non devo fare (non che faccia nulla di male…un po’ d’affetto non si nega a nessuno (è tradimento qualche carezza e un po’ di abbracci???)..)..ripeto,non ci metto altro sentimento se non un forte affetto e una punta dinostalgia…cosa devo fare!!!!????
Non è tradimento qualche carezza e qualche abbraccio, è tradimento pensarlo e cercarlo ancora. La sua è una separazione non "superata" per il contesto in cui è avvenuta. Ma deve prendere consapevolezza che è giunto il momento di separarsi definitivamente, non perchè è con un altro, ma perchè rischierebbe di trovarsi di nuovo nella stessa situazione precedente. Lo faccia prima che la "passione" divampi di nuovo. Saluti.

TRADIMENTO RIPETUTO

N° di riferimento: 954381359 Età: 36 Dopo un anno che ho capito che mio marito mi tradisce con una nostra vicina di casa, con Sua testimonianza di parenti...e avendogliene parlato a lui e trascorso 3 mesi di terapia perchè era arrivato alle mani, ora mi dice o mi perdoni o mi lasci. Ho deciso di perdonarlo per noi e i nostri 3 figli, ma lui continua questa relazione in segreto.Che fare? Ho pensato a un aiuto ad un consulente matrimoniale,ma se lui continua a negare e a dire che sono io che mi sbaglio e che sono fuori di testa, che fare?
Non è un problema di che cosa dice lui, ma di ciò che vuole fare lei. Lui, probabilmente negherà anche di fronte all'evidenza, perchè sà che lei non farà nulla se non ripetere lo stesso copione passato. Deve assolutamente trovare la forza di lanciargli un segnale che qualcosa in lei stà cambiando e che non è per niente scontato che lo perdonerà sempre. Più tardi farà qualcosa di significativo, più sarà difficile tornare indietro. Forza, può ancora riuscirci. Cordiali saluti.

martedì, marzo 14, 2006

TESTIMONIANZA

Invito a leggere una significativa testimonianza pervenuta sulle ORIGINI DI UNA DIPENDENZA AFFETTIVA al seguente indirizzo http://www.maldamore.it/Testimonianze.htm

ESSERE ACCETTATA


N° di riferimento: 256873916 Età: 33 Da un mese sono stata lasciata da un ragazzo con cui hoavuto una breve storia. Il problema è che non riesco ad accettare questo fatto,il senso di distacco, il rifiuto. Ho trascorso cinque anni costellati di abbandoni, il copione è sempre lo stesso, io che faccio tutto per lui, lui che mi lascia. Sono carina e dolce. Non riesco a capire qual'è il problema. So che è dentro di me ma da sola non ne vengo fuori. Gli altri si trasformano in mostri con me, danno il peggio di loro.Sono freddi e cinici. Ho un pessimo rapporto con mia madre, non so se questo riesca ad influire, un rapporto da cui non riesco a distaccarmi, anche se lei (nel tentativo di aiutarmi) mi riempie di offese e di insulti che fanno male.
Essere accettata a tutti i costi. Probabilmente è questo il suo problema ed affonda le sue origni nel rapporto con sua madre. Tende a ripetere un copione dove più viene rifiutata dall'altro e più fa di tutto per essere accettata, ad ogni costo. Ma l'accettazione da parte degli altri passa necessariamente per una nostra accettazione personale. Si accetti prima lei, si ami non elemosini affetto e stima altrui. Eì questo il passaggio chiave. Saluti.

venerdì, marzo 10, 2006

AMORE PERFETTO MA IMPOSSIBILE

N° di riferimento: 172684417 Età: 33 Amo un uomo da due anni anche se lo conosco da tre. Primauna banale amicizia poi pian piano la simpatia da parte mia si è trasformata.Abbiamo iniziato per gioco ma io ero già innamorata. Solita situazione in cuiappena esprimo il mio sentimento lui scappa. Non è pronto dice, non è scattatala scintilla, non ho niente che non va: sono bella, intelligente, brillante,simpatica ecc... pero\'....Ok cerco di accettare, soprattutto mi metto nei suoi panni e mi dico che èsempre stato sincero. La nostra amicizia però va avanti lo stesso e siconsolida. Lui è in ballo con una casa e me ne rende partecipe, mi chiama, michiede consigli, lo aiuto volentieri. Il mio amore cresce. Il problema è chenon ci sono problemi. Lui non mi tratta male, è una persona semplice,simpatica, buona. Molto insoddisfatto, passa da un obiettivo ad un altro covail rancore per una ex che gli ha lasciato problemi economici alle spalle. Mirendo conto che non è pronto per l\'amore, ma io lo amo. Quello che mi fa staremale sono state le mie illusioni. Per la prima volta (ho avuto una convivenzaalle spalle) ho sentito il \"famoso brivido\" che dicono di quando incontri lapersona che per \"te\" è giusta. Quando ancora era solo una conoscenza e luinon sapeva nulla, un giorno guardandomi allo specchio ho sentito un brividobellissimo e mi sono detta \"E\' lui\". MAI SUCCESSO. Anzi nelle precedentistorie anche nei momenti migliori il mio cuore sapeva che non sarebbero stati\"loro\". E\' arrivato nel momento in cui ero più serena e felice della miavita. Ero pronta. Quando lo vedo mi vedo proiettata con lui. Vedo scene di vitaquotidiana. Flash in qualsiasi momento della giornata. Lo vedo! E sembra vero!Ho solo sognato e sperato. Ora siamo alla fine. La paura totale di perderlo miha fatto diventare assillante diventando dipendente da sms. Ho cominciato afare ricatti morali del tipo \"sto male.... dimmi perchè.... ecc\" Mettendoloin difficoltà. La sua debolezza è stata quella di non avermi esclusa subito. Siè sentito amato, consigliato da me, è stato bene.... ogni volta che lo sentivovicino ho sempre rovinato tutto: una parola d\'affetto di troppo, un regalinodi troppo. Lui si sente in debito con me perchè non mi ama. Come vede non cisono problemi di violenza, rispetto, tradimenti ecc... vorrei fosse così,almeno avrei qualcosa per scaturire la mia rabbia. Invece il mio errore è statoquello di credere ad un sogno. Ad una realtà che non esiste. Ora non micercherà più perchè sa che mi fa male. STO MALE!!! Non riesco ad accettarequesto rifiuto, a sapere che presto ci sarà un\'altra ad aiutarlo, voglio chesi ricordi di me! Le mie storie più importanti sono finite così semplicementeperchè in loro non era scattata! Ho sofferto per un abbandono a 22 anni di unragazzo che diceva di amarmi. Tutto perfetto e bellissimo (sue parole).Tornatidalla vacanza non riusciva più ad amarmi. E\' stato l\'inizio di grandi dolori(e cmq come dicevo dentro di me sapevo che non sarebbero stati loro). Continuoa darmi colpe per averlo amato troppo. Rimugino su quello che dovevo e nondovevo fare. Vivo nel passato e futuro. Il presente mi scorre senza rendermeneconto nella depressione, solitudine e angoscia. Dormire è l\'unico modo per nonpensare. Mi assento dall\'ufficio, non riesco a concentrarmi su nulla, nè tv,nè sport, niente di niente. A volte mi sforzo e sembra andare meglio. Poiquando tornano i momenti di non lucidità sto ancora peggio perchè pensavo chenon sarebbe più successo. A volte voglio morire penso che solo così forse luisi sarebbe accorto di amarmi. Come una martire che diventa eroe solo dopo lamorte. Sono pazza! So che non lo farò mai ma alla fine che colpa ho per averimmaginato qualcosa che veramente sembrava vero! Qualcosa in cui per la primavolta ho creduto positivamente! Io l\'ho solo amato.... perchè non mi ha maitrattata male??? Perchè! almeno lo odierei per qualcosa.Scusi per la lunghezza. Per quanto riguarda la mia infanzia che dire: normale.Una famiglia severa ma mio padre è il mio riferimento. Amore odio. Mi sonoanalizzata. Ho vissuto l'abbandono da piccolissima, quando mio padre faceva il pendolare in un paese straniero e ogni volta che ripartiva io mi disperavo, mi attaccavoalla sua gamba... lui doveva uscire di nascosto per non farsi vedere....dovevascappare.....proprio come ha fatto Lui! grazie se vorrà rispondermi.....
La sua è una email significativa di quello che la psichiatra Salvini Palazzoli definisce IBRIS, vale a dire la ingiustificata, assurda, sconsiderata presunzione di farcela. La presunzione di riuscire prima o poi a farsi amare da chi proprio non vuole saperne di amarci o di amarci nel modo in cui noi pretendiamo. Il tutto aggravato dal fatto che lui ha avuto un comportamento "esemplare", non fornendoci il pretesto per accusarlo di niente. Per uscire da questa situazione bisogna partire dalla premessa che anche se fosse l'uomo più "indicato" del mondo per noi, ma non ci ama diventa tutto inutile. E cerchi anche di non ripetere, a livello inconscio, il ripetersi della sindrome dell'abbandono che si rifà a quell'"abbandono paterno" della sua infanzia. Cordiali saluti.

HO PERSO UN AMORE

N° di riferimento: 445668000 Salve sono un giovanotto di ventuno anni che staattraversando una fortissima crisi sentimentale.L\'anno scorso mi sono iscritto all\'università della mia città ed dopo pochimesi mi sono iscritto ad un gruppo di .........Mi sembrava una favola, gente nuova, volti nuovi, da urlo!Qui ho incontrato una ragazza asiatica con la quale ho intrapreso una relazionedi sei mesi ma poi l\'ho lasciata perchè non mi sentivo innamorato, era solosesso in fin dei conti...Mi sono innamorato a prima vista di una ragazza più grande di me con la qualesono divenuto subito ottimo amico e alla quale mi univa uno strano feeling diprotezione reciproca. Non era bella ma aveva quel non so qualcosa che mi harapito il cuore,siamo usciti molte volte assieme al cinema, a casa mia, a casa sua, a guardaremostre di pittura ecc... lei ha conosciuto i miei amici ed io i suoi, ci univaqualcosa di spettacolare insomma. Le ho regalato il libro del Piccolo principee le ho detto che era la mia dolce volpina. Tra rose e regali, sms carini esimpatici abbiamo coltivato per qualche mese un\'ottima amicizia. Poi lei èpartita per andare a lavorare come animatrice in un villaggio turistico ed iole sono rimasto vicino tendendole una mano con messaggi simpatici.Lei è tornata ad ottobre e abbiamo deciso di frequentarci tutto filavaliscio, a meraviglia tra personaggi simpatici da noi inventati, versi di poesieche ci piacevano, uscite al cinema, regali e fiori ci pareva di volare tremetri sopra al cielo dalla felicità.Poi quando lei mi ha detto voglio stare con te io ho avuto paura e mi sononascosto dietro maschere davvero poche carine (sms stupidi, gelosi, e-mailcretine, bugie, discorsi stupidi e davvero poco carini, gesti volgari emeschini mi sono trasformato insomma in ciò che non sono mai stato prima d\'orae l\'ho allontanata per sempre dalla mia vita e non ci ho neppure fattol\'amore insieme e come recita quella canzone del Claudione nazionale \"Mimanca da morire quel suo piccolo grande amore adesso che saprei cosa dire,adesso che saprei cosa fare\". Sono passati due mesi da quando non la sento piùma la sogno ancora di notte e non so che fare....Aiuto!Dentro di me penso. \"Chi se ne frega in fondo è una tipa uguale a tantissimealtre\" ma ogni volta che leggo una frase romantica o ascolto una canzoned\'amore penso a lei ed ho paura!Mi sento come una sensazione di vuoto dentro mai provata prima e sono spessonervoso e mi colpiscono dei fortissimi mal di testa.Che fare?Che fare?Aiuto!Non riesco a capire se dentro di me ne sono ancora innamorato o meno è come semi mancasse quella gioia e quell\'allegria di vivere che ho sempre avuto,quella spensieratezza e quella determinazione che mi hanno da semprecontraddistinto!
Capita! Capita di renderci quanto sia importante una persona per noi solo dopo averla persa. Ma una delle cose più difficili da recuperare dopo averlo perso. Ma per capire se l'ha perso davvero dovrebbe ricontattatarla e vedere se lei è ancora disponibile. Semprechè lei desidera davvero recuperare questo amore o i suoi sono solo sensi di colpa per il modo in cui ha lasciato una persona con cui aveva stabilito una certa intesa. Cordiali saluti
Salve dott. Cavaliere Ho seguito il suo consiglio ed ho provato a rincottatarla e lei mi ha risp"Che bello aspettavo tue notizie ma poi ha detto: tu sei simpatico subito ma poi mi verrebbe da ucciderti!" E poi mi ha chiesto insieme ad una sua amica se volevo uscire un sabato sera con loro ma io non me la sono sentita... non mi sento ne ancora pronto per rivedere i suoi occhi!Poi sono andato a casa di un mio vecchio compagno di liceo e vedendo sua sorella ho sentito di nuovo qualcosa dentro di me smuoversi così le ho chiesto se voleva venire qualche volta a casa mia a vedere qualche film o a fare qualche passeggiata e l'ho invitata a casa mia a cena per il fine settimana prossima ed lei ha accettato.Non so però se è solo per scordare la storia precedente o perchè davvero misento attratto... che fare?
Per fugare i suoi dubbi deve affrontare le situazioni non sfuggirle. Per il momento mantenga l'impegno con la nuova amica. Avrà modo di vedere se proverà qualcosa o meno, e risponderà così alla sua domanda. Saluti

martedì, marzo 07, 2006

SUPERARE UNA DIPENDENZA AFFETTIVA



N° di riferimento: 464361359 Età: 40 Dopo 6 anni di convivenza ho detto basta! Ero diventata dipendente dal mio compagno non solo economicamente( mi consigliò vivamente di lasciare il mio lavoro per gestire un suo negozio)ma in tutto e per tutto. Lui gelosissimo di tutti, improvvisamente aveva scatti d\'ira, mi ingiuriava, mi umiliava, mi cacciava fuori di casa,mi allontanava dal lavoro...sembrava che cercasse un pretesto per picchiarmi o offendermi ed io vivevo con la convinzione che fosse veramente colpa mia se lui s\'arrabbiava, allora cercavo di indovinare i suoi umori, i suoi desideri ed in punta di piedi e con il terrore di sbagliare ancora lo accontentavo in tutto. Mi ripeteva che mi amava moltissimo e che se avessi provato a lasciarlo m\'avrebbe ammazzata.Io ci sorridevo su anche un pò lusingata;in fondo erano episodi distaccati nel tempo...avevo il tempo di recuperare le forze per riaffrontare le umiliazioni (anche davanti alla gente)e gli oggetti tirati in faccia. Mi ha sempre fatta sentire in colpa anche quando succedeva qualcosa che non dipendeva da me....ma forse nulla dipendeva da me! E\' stato sempre lui a dirigere,organizzare,decidere. Se partiva pretendeva che io stessi sveglia la notte per telefonargli e tenergli compagnia mentre lui guidava...se mi addormentavo me lo avrebbe rinfacciato al suo ritorno...Se dimenticavo qualcosa fuori posto era una tragedia..era capace di farmi alzare nel cuore della notte per risistemare.Durante la notte mi abbracciava..a volte era anche tenero...ma improvvisamente gli davo fastidio...diceva che russavo...mi svegliava violentemente con ingiurie ed improperi. Di giorno ,appena alzata, dovevo trottare per andare a lavorare e se lui arrivava e qualcosa gli andava stortomi accusava del suo nervosismo...perchè non lo avevo fatto dormire!Ma potrei stare qui a scrivere per ore...6 anni sono lunghi. L\'ho amato troppo ed ho accettato tutto.Ora ho saltato il fosso: ho lasciato lui e il lavoro e da circa un mese sto cercando di rimettere insieme i pezzi della mia vita. Da un mese finalmente la notte dormo!A volte mi sfiora un pò di nostalgia ma mi appare subito il suo sguardo torvo,la sua voce alterata,il suono violento delle sue parole,l\'umiliazione delle botte.A volte mi sfiora l\'ansia e la paura del domani..non ho ancora un lavoro, ma mi appare un tramonto meraviglioso o il sorriso dei miei figli: LA MIA VITA é TROPPO BELLA , non posso avvelenarla con problemi che non sono miei.Credo di avere avuto un\'infanzia tutto sommato serena anche se ho una madre un pò troppo invadente che io provvedo a tenere a bada. Le chiedo di confortarmi e lei di sua iniziativa va a supplicare il \"mostro\" di riprendermi con se,teme forse che io possa morire di fame. Voglio uscirne...voglio la libertà...voglio vivere ,per favore mi dia un consiglio e se è possibile da ciò che le scrivo mi faccia una diagnosi...sono ancora dipendente??Grazie

La ammiro per il coraggio che ha avuto, tipico di chi ha toccato il fondo. Ma tenga duro. Come tutte le dipendenze, prima di poter dire che si è usciti da una dipendenza affettiva occore che sia passato tempo e che ci sia capito perchè è potuto succedere tutto ciò. Lei al momento sta vivendo l'euforia di una libertà riconquistata, ma il tempo potrebbe farle dimenticare quello che ha subito con il rischio di ritornare sui suoi passi. A causa di ciò le raccomando è un DISTACCO TOTALE dalla persona che ha lasciato. Si potrebbe essere, inconsapevolmente, qualche tentativo di rimanere "almeno amici" da parte sua o di lui. In questa fase sarebbe prematuro oltre ad essere pericoloso. Rimango a sua disposizione per ogni chiarimento. Cordiali saluti. Dott. Roberto Cavaliere.

La ringrazio per aver risposto alla mia richiesta di consulenza .Mi ha fatto molto piacere sapere da lei che la \"terapia\" che sto applicando è quella giusta: il DISTACCO TOTALE. Ho apportato altri cambiamenti alla mia vita: sto piano piano riprendendo a svolgere il mio precedente lavoro.Ero un\'insegnante di canto...SONO un\'insegnante di canto e sto mettendo su un coro polifonico di voci bianche e voci femminili...mi circondo di donne dai 5 ai 70 anni ..scrivo io i canti e la prossima settimana ci esibiremo...pendono tutte dalle mie labbra ed i risultati sono considerevoli. In più dò lezioni individuali e riesco a racimolare qualcosina.Ho ripreso a frequentare amici e amiche che mi danno tanta solidarietà, compagnia e forza per superare la \"malattia\". A marzo ho la possibilità di partecipare ad uno stage per animatori..e forse c\'è la possibilità di un lavoro stagionale in una località turistica.Prendo in considerazione ogni offerta lavorativa...purchè nessuno mi sfrutti.Continuo a guardarmi dentro per capire le cause che mi hanno portato alla dipendenza affettiva. Penso di averne trovato almeno uno: ho un precedente matrimonio fallito con un uomo che per la sua inettitudine ed inconcludenza mi ha creato seri problemi economici e legali(una società in cui ero l\'amministratore solo nominale è stata dichiarata fallita con bancarotta fraudolenta)..a 33 anni l\'ho lasciato aggrappandomi ad un uomo che mi sembrava più forte anche da un punto di vista lavorativo...la mia ancora di salvezza...la risoluzione ai miei problemi: il mostro. Il mostro mi ha dato fiducia, un lavoro più stabile, l\'amore, il sesso, ma pretendeva che lo amassi incondizionatamente subendo i suoi umori, le percosse, le umiliazioni ubbidendo senza esitare alle sue \"indicazioni\". Ho sempre sofferto ma inconsciamente pensavo che me lo meritavo visto che non avevo fatto abbastanza per salvare il mio precedente matrimonio...non potevo fare di nuovo lo stesso errore..anche perchè \"il mostro\" mi rinfacciava spesso i miei antichi errori(anche un tradimento al mio ex marito). E così sono trascorsi 6 anni di sensi di colpa, sacrifici, sofferenze annientamento..ecc.ecc.Poi la ribellione ..e spero la rinascita. Ora \"il mostro\" mi ha inviato una lettera implorandomi di tornare da lui..Eccone un estratto:\"Perchè sei così arrabbiata?Perchè hai voluto distruggere?Perchè mi hai abbandonato? perchè non hai voluto chiarire? Perchè hai permesso che questo rapporto finisse per una banale incomprensione? TU LO SAI CHE TI AMO!Possibile che hai dimenticato tutti i momenti belli passati insieme?\" Delle percosse,le umiliazioni,le offese nessun accenno.Ho risposto alla sua lettera affermando che ricordavo poco i bei momenti visto che iricordi più vividi erano i maltrattamenti fisici e psicologici ma non gli portavo rancore ho attribuito il fallimento del rapporto ad una incompatibilità di carattere e di \"vedute\" pensavo piuttosto a riprendermi la mia vita, a curare la mia anima lontano da lui e, siccome ho amato quest\'uomo, gli ho consigliato di fare altrettanto magari facendosi aiutare da uno psicologo.Non so se lo farà e francamente non mi importa più di tanto...è un suo problema...io sono troppo concentrata a risolvere i miei. Ogni tanto ho ancora delle incertezze,forse è la paura di non farcela ma non dura molto. Vorrei creare un gruppo di auto aiuto nel mio paese visto che io ho avuto difficoltà ..è un\'idea che già ho proposto ad alcune amiche...ma hanno paura di esporsi..la dipendenza affettiva è molto più acuta in un piccolo centro purtroppo.Gradirei se lei mi desse delle indicazioni, dei consigli.. le inviai anche una mail per avere informazioni sui centri più vicini al mio paese ma penso che sia più efficace crearlo in loco. Grazie ancora. La informerò sul decorso della mia malattia e sui miei progetti.

Il percorso "terapeutico" che lei ha intrapreso è foriero di risultati positivi. Và continuato senza esitazione. Solo sull'analisi delle possibili cause della sua dipendenza andrei più "lontano" ai copioni genitoriali della sua infanzia ed adolescenza. Inoltre non cedi alle "lusinghe" dell'altro. La tattica di quest'ultimo è abbastanza scontata. Circa i gruppi d'auto-aiuto le confermo le difficoltà nella loro costituzione, indipendentemente dalla loro collacazione geografica. C'è resistenza, per varie ragioni, da parte delle persone a mettersi in discussione in un gruppo, seppur costituito da persone con le stesse problematiche. Se lei riesce a realizzarlo nel suo paese può contare sul mio appoggio e quello dell'Associazione. Grazie, comunque della sua testimonianza che può essere presa a riferimento da chiunque soffri di dipendenza affettiva. Cordiali saluti. Dott. Roberto Cavaliere

E\' trascorsa un\'altra settimana ed io sono ancora qui a lottare contro il\"mostro\" che continua a controllarmi facendomi chiamare da tutti gli amicicomuni ed alleandosi con mia madre,la vera maschilista della storia,la quale èconvinta che io sia ancora innamorata di lui e che quindi sia giusto che tornisotto le sue grinfie. E\' lo stesso comportamento che adottava quando eropiccola nei confronti del mio fratellino maggiore. Il \"fratellino\" di 3 annipiù grande di me,mi torturava,mi picchiava, rubava i miei giocattoli e miamadre:\" lui è più grande...è maschio...tu sei più buona...lascialoperdere\"..solo che quando io avevo circa 8 anni, il \"fratellino\" ne aveva11... pensavo che questo episodio fosse irrilevante...eravamo bambini... ioricordo bene...ma non ho mai voluto ammetterlo nemmeno con me stessa...ma anchein quel caso mia madre diede la colpa a me..ero io la puttana..avevo solo 8anni. Non se ne è mai più parlato..ed io non ho nessun contatto con il\"fratellino\" ormai da anni...ma ora ho avuto la forza di tirare fuori ogniepisodio della mia infanzia...io voglio la serenità io devo uscirne..Ho tantarabbia...tanto rancore..e pure se non odio mia madre,lei è anziana e sola, laritengo responsabile dei miei problemi. Scusi per lo sfogo..ma mi è servito perricordare e per capire. Grazie

Caro Dottore, posso dirle che da quando ha pubblicato la mia testimonianza Fine di Un amore (delusa) ad oggi, molte cose sono cambiate e questo lo devo grazie a lei, perché finalmente sono riuscita a capire quanto sia bella la vita e che le esperienze negative fanno solo crescere e diventare più forti.
Non è passato tanto tempo, circa due mesi da quando è finita la storia con l'altro, ma io ora sto bene, ho ritrovato me stessa, e la felicità che mi merito.
Ho ricominciato la mia vita pensando a quello che desidero veramente……e dopo una lunga analisi ho capito che quello che avevo effettivamente non era quello che desideravo totalmente……..avrei voluto molto di più da lui….ma ho sempre cercato di accontentarmi per non perderlo.
Sicuramente rimarrà sempre una persona importante con cui ho condiviso sette anni, ma nello stesso tempo non potrò mai dimenticare il male che mi ha fatto.
In questa situazione mi sono riscoperta una persona forte……ed ora posso dire che ne sono uscita a testa alta….vedo le cose con più razionalità….e mi rendo conto che forse non ho perso più di tanto…..e che sicuramente troverò una persona che mi renderà felice e che mi apprezzerà per quella che sono.
Grazie davvero perché con un suo piccolo consiglio, e grazie alle persone che mi vogliono bene sono riuscita ad aprire gli occhi e a vedere le cose nella giusta maniera e a rendermi conto che anche dopo una delusione d’amore con il tempo si può ritornare ad essere felici e a rimettersi in gioco….Cordiali saluti

Il merito è solo suo perchè:
"Non puoi insegnare nulla ad un uomo, puoi solo aiutarlo a scoprire ciò che ha dentro di sè" (Galilei).
Mi auguro di sentirne sempre di più di storie a "lieto fine" come la sua. Grazie per la sua testimonianza che vale più di mille libri sull'argomento

sabato, marzo 04, 2006

ANSIA IN AMORE

MARI83 N° di riferimento: 951361609 Buonasera Dottore, sono una ragazza di 23 anni che lescrive perchè ha un problema nei rapporti d\'amore.Ogni volta che una storia inizia mi iniziano le paure, le domande frequenti:mipiace?A giugno ho iniziato una relazione con il mio attuale ragazzo e già dai primigiorni mi è venuta una grande ansia.Mi è comparsa persino l\'herpes labiale che prima d\'ora mi compariva solo dopol\'esposizione al sole!Vivo in momenti di \"alti e bassi\", in una sola giornata mi cambia l\'umore unsacco di volte e io dò la colpa al fatto che forse non è vero amore...Ma poipenso e mi chiedo se con un\'altra persona sarebbe diverso e la risposta èno...Prima del mio ragazzo ho avuto altre storie, anche con un ragazzo che mi èsempre piaciuto da morire e già dalla seconda uscita ho iniziato con le mieansie...Adesso è però un periodo di estremo stress, ho capito che le mie problematichedipendono senz\'altro dalla mia infanzia, ho una mamma che ha frequenti alti ebassi ed è di umore depresso e io ho sempre cercato di aiutare...In un primomomento mi sono allontanata da mia mamma e poi adesso da tutto e da tuttipersino dal mio moroso e non riesco a capire perchè sto così male, cos\'è chemi fa piangere in continuazione e cos\'è che mi fa avere degli attacchi diansia quando sono con lui e ultimamente anche quando sono con le mie amiche...Come faccio a capire se è la mia storia che mi crea questi problemi o se c\'èqualcosa nel profondo che devo capire?E perchè questi problemi sono comparsi dopo 6 mesi con il mio ragazzo? Forseperchè sta diventando qualcosa di impegnativo che mi spaventa a morte? A volte vorrei scappare da lui e a volte vorrei stare sola con lui perchè so che troverei pace...Ho da dire che sono figlia di genitori separati, vivo con mia mamma, mio papà èsempre stato presente solo dal punto di vista economico, solo ultimamente èappena più \"umano\".
E' la mia storia che mi crea questi problemi o se c'è qualcosa nel profondo che devo capire? C'è qualcosa nel tuo profondo che ha origini lontane che ti condiziona nelle tue relazioni, sopratutto nel momento in cui queste diventano impegnative. L'acume con cui hai scritto l'email ti aiuterà ad indagare le cause di tutto ciò, che appaiono già in embrione nella parte finale, cioè nel rapporto con i tuoi genitori. Saluti.