martedì, dicembre 15, 2009

PERCHE' NON VADO VIA ?

Ho letto alcune testimonianze dal libro ' Le Voci del Mal d'Amore' che lei, dott. Cavaliere, ha raccolto e pubblicato.
Non ho trovato molte similitudini con le storie raccontate. Sembrano tutte più drammatiche e dolorose delle mia. A confronto sembra che mi lamenti senza motivo.
Trovo invece punti di contatto con le parole che vengono utilizzate per esternare il "dolore", per dare forma al senso di vuoto nel quale anch'io mi perdo.
Quelle parole evocano in me sensazioni spiacevoli; è un dolore che nasce dalla comprensione empatica di quelle storie. Quelle testimonianze mettono in subbuglio sensazioni che nel tempo si sono stratificate. Evocano sensazioni spiacevoli non risolte, che fanno parte della impalcatura che mi ha tenuto piedi fino ad oggi. Un' impalcatura che sento però spesso vacillare e mi spaventa.
Mentre leggevo sentivo la sofferenza aumentare anche se la ragione mi dice che non c'è motivo veramente oggettivo.
In quelle storie c'è l' abbandono...io non sono stata abbandonata...anzi!
Mio marito in diverse occasioni, quando ero decisa e convinta ad andar via ha fatto in modo che io desistessi. Io però non so se il suo "cambiare " repentino, in quei frangenti, è stato dettato dal fatto che il suo bisogno di trattenermi ha messo in moto i suoi sentimenti e le azioni erano consequenziali, oppure è stata solo una "strategia". Questo non potrò mai saperlo! So solo che i cambiamenti sono stati repentini ma reversibili.
So solo che non sono andata via...e non so neppure per quale motivo.
Lui non mi abbandona e non mi lascia andar via! Da qui la sensazione ricorrente di sentirmi in trappola. Non mi sostiene e non mi consegna a me stessa. Resto in stand by. Sempre più consapevole ma sempre più immobile.
Ma perché non vado via:
per paura della solitudine, per amore verso i figli, per convenzione sociale,per amor suo?
Qual'è la scala dei miei valori?
Qual 'è il motore delle mie decisioni:
la dedizione o la vigliaccheria?
Per il passato ho quasi sperato che lui commettesse qualcosa di grave per recidere questa sorta di cordone ombelicale che mi lega a lui.
E così a furia di pensare a tutto ed a tutti gli aspetti ed elementi,nulla è sufficiente a spingermi a recidere quel cordone che mi da vita e mi nega libertà.
Libertà di ascoltare me stessa...i miei bisogni, le mie aspirazioni, la mia voglia di gioire ancora, di emozionarmi ancora. Libertà di osare, rischiare, misurare me stessa.
Io non penso mai a me stessa; i bisogni e le aspettative del mondo che mi circonda sono sempre prioritari. Non resta tempo per ascoltarmi, c'è sempre qualcosa di cui occuparmi.
Quando mi abbandono ai miei pensieri, al mio naufragare senza meta nell'universo senza limiti di ciò che penso....mi sento al contempo in colpa. Avrei dovuto rassettare la casa, andare da mia madre che è sola e con tanti problemi, andare a far la spesa o preparare un pranzo meno frettoloso.
Il tempo che ho dedicato ai miei pensieri diventa una colpa; vado dal parrucchiere o a comprare un vestito solo quando è indispensabile. E' cosi facile rinunciare. C'è chi dice che sono pigra!
Ma cosa pensano di me, quando non assolvo ai miei doveri(quello che penso si aspettino da me)? che sono una figlia ingrata (dopo tutto quello che mia madre ha fatto per me e da sola), una madre egoista( i miei figli sono incontentabili ), una moglie inadeguata? Se mio marito cerca oltre me vuol dire che non basto? Se non si apre a me pensa che non passa comprendere o possa approfittare delle sue debolezze per renderlo subalterno a me?
Il risultato di questi i pensieri azzera anche il piacere che avevo avuto nel mettermi in contatto con me stessa...e produce come effetto l' ansia. Cosa devo fare...cosa fare prima, che priorità dare.
Chi sono e chi dovrei essere?
Per uscire da questo vortice mi viene un unico desiderio. vorrei essere di nuovo una bambina e perdermi in un caldo abbraccio consolatorio...anche se sinceramente, non ricordo di averne ricevuti di abbracci consolatori. Da nessuno. Nessuno mi ha mai detto: non preoccuparti...ci sono io. Io sentivo e seto solo richiami alla " responsabilità".
Di quando ero bambina adesso mi viene in mente la tristezza che leggevo negli occhi di mia madre e il risentimento che provavo per mio padre che ritenevo responsabile. Lui era responsabile dalla tristezza di mia madre. Già allora non sentivo la mia tristezza, il mio disagio...sentivo quello di mia madre. Ero triste non perché non ero amata da mio padre, ma per non riuscire ad essere abbastanza per alleviare le sofferenze di mia madre.
Non ho rancore ne per mia madre ne per mio padre: loro hanno vissuto con diritto la loro vita, io giustifico la loro assenza e quindi non li ritengo colpevoli.
Tutti hanno giustificazioni che legittimano il loro agire, nulla mi era dovuto. Nessuno deve rinunciare alla propria individualità ed essere condannato per i propri limiti. I limiti non sono colpe.
Ma la mia individualità dov'è? Se riconosco a tutti il diritto sacrosanto a vivere...perché non vedo nel mio agire azioni funzionali a raggiungere la mia felicità? Perché non ho coltivato il mio sé e provato a realizzarlo? Perché ci ho sostanzialmente rinunciato?
Perché attendo passivamente che qualcuno mi veda e si accorga che anch'io esisto? se dovessi definirmi potrei dire che sono come una spugna...che assorbe tutto quello che incontra.
L' unica cosa di buono che vedo in me, è l' impegno. Riesco a non naufragare perché non mi sono ancora arresa...cerco ancora il bandolo di una matassa che è in me e non negli altri. ho ancora la forza di rialzarmi, ma con sempre meno forze ed entusiasmo.
Non passo desistere...devo trovare un equilibrio stabile...lo devo ai miei figli. Se resto irrisolta potrei non essere perdonata dai miei figli. Se la loro infanzia che io condiziono è un' ipoteca sul loro domani, devo essere in grado di fornire loro gli strumenti per pagare il debito. Devo dare loro nutrimento per sopravvivere ai danni che sicuramente procuro.
Le invio queste parole per fermare i miei pensieri ed impedirmi di distruggerli. Dopo il click dell'invio...non è possibile tornare indietro. Io trovo più semplice scrivere che parlare...parlo con la mente e scrivo con la pancia!
Cordiali saluti

domenica, dicembre 13, 2009

HA SCELTO ME COME VITTIMA

angela Età: 36 A marzo ho chiuso una relazione di sei anni, priva totalmente di passione fisica e quasi del tutto di rapporti sessuali sin dall'inizio, ma piena di affetto, ammirazione e rispetto per il mio uomo, con il quale continua un rapporto di amicizia cercato e voluto da entrambi, consci di volerci un gran bene ma di non amarci. Insomma, uno di quegli abbandoni senza drammi ma pieni di tristezza per quello che non è stato.
Un anno fa, conosco via mail un ragazzo di 33 anni, impegnato (ha una ragazzada 2/3 anni) come me a quel tempo. è della mia città e abbiamo degli amici incomune, quindi di vista ci conosciamo già, ma non avevamo mai parlato prima.Questo rapporto virtuale parte normalmente, qualche chat ogni tanto, qualchemail innocua, un paio d'incontri veloci per un aperitivo. Nessuno di noi dueparla mai del proprio compagno, io so della sua e sospetto lui sappia di me, mai discorsi che facciamo sono sempre "impersonali", a volta ci facciamoqualche confidenza intima, ma il distacco di base, anche per la nostracondizione "impegnata" c'è. Anche se i segnali che lui mi manda, e io mando a lui, sono particolari. Mi fa un paio di telefonate anonime, e mi manda unpaio di sms, tutto qs nel corso di mesi, io alla fine scopro che sono suoi,glielo dico e la butto sul ridere. Fisicamente mi è sempre piaciuto, lo vedo da anni e ce l'ho bene in mente, ma non ho mai fatto pensieri particolari su di lui. Credo sia lo stesso per lui, infatti l'ho notato perchè quando c'è stata l'occasione di vederci, pur non conoscendoci, gli occhi cadevano spesso. I miei sui suoi e viceversa. Da gennaio a marzo di qs anno, i nostri rapporti si sono un po' raffreddati,ma mai interrotti del tutto. Forse per il lavoro che impegna entrambi, per inostri compagni, insomma, siamo due brave persone e la mia scelta e forse anchela sua, è stata quella di non stuzzicarci.X un caso, un giorno incontro x strada il mio amico virtuale, e da lìcominciamo a sentirci ancora una volta assiduamente. Una sera, dopo esserciincontrati, ognuno nella propria casa abbiamo chattato e superato i confini delplatonico. Lui ha insistito per venire da me e io non l'ho voluto. Pensando ainostri compagni e rendendomi conto di avere davanti una persona speciale, conla quale sicuramente "una botta e via" avrebbe rovinato tutto. A marzo, dopo varie crisi, la mia relazione si è interrotta e finalmente hotrovato la forza per continuare il mio cammino da sola. Voglio un bene dell'anima al mio ex, ma ero terrorizzata dal continuare una vita con un uomoche fisicamente non ti desidera (le ho provate tutte) e con il quale leemozioni erano completamente sterilizzate. Quasi non dovessero esistere. Il mio rapporto virtuale continua ma io sento di non viverlo con speranza chesi trasformi in qualcos'altro, sono sempre abbastanza distaccata, poi illavoro mi sta dando delle soddisfazioni e una prospettiva rosea ed entusiasmante per il futuro, la mia vita sociale va bene, fisicamente mi sentoin forma, emotivamente ho un periodo di rinascita personale, agognato per annidopo mille difficoltà, sono corteggiata, amo i miei amici e quello che faccio,insomma, ho la testa piena di mille cose e lui continua a non parlare mai dellasua donna, quindi questo mi fa pensare che io sia un gioco, o una specie difuga da una realtà che sospetto somigli molto a quella "anaffettiva" da cuisono fuggita io. Ma lui inizia a mandarmi via mail spezzoni di film, canzoni d'amore, frasi bellissime. Cose romantiche, passionali, intelligenti che milasciano a bocca aperta. Insomma, si materializza quello che ho sempre sognato.Una persona con cui vado d'accordo, che ha i miei stessi interessi, la miastessa visione del mondo. Sento un'empatia con lui che non ho mai avuto connessuno. Sembrerà ridicolo, ma io sono convinta di "sentire" i suoi stati d'animo, così come sono convinta che lui percepisca i miei. Anche quando nonci sentiamo. Capitano fra noi coincidenze quasi paranormali che a me, parentestretta della fredda logica, quasi spaventano. Ho perfino avuto il sospetto chemi seguisse, perchè per un paio di settimane l'ho incontrato in continuazionein posti per me abituali ma dove lui non si è mai fatto vedere. Nonostantequesto, lui è scostante. A volte romantico e sentimentale da farmi girare la testa, a volte lontano. Come se tirasse il sasso e nascondesse la mano.Insomma, dopo mesi di un'attrazione fortissima, mentale, perchè ci vediamotalmente poco, ci siamo visti un paio di volte, l'ultima la scorsa settimana.La prima è stata di studio, insomma sembrava quasi lui mi stesse studiando, ma abbiamo passato una bella serata a parlare di mille cose e ci siamo salutatisenza nemmeno un bacio sulla guancia. Cioè diciamo che io lo aspettavo, ma mi è sembrato lui non volesse. Il giorno dopo è partita la solita tiritera dimessaggi infuocati, ma virtuali, e io ho iniziato a rispondergli meno, perchèsento che mi farebbe soffrire. Lui mi porta nel punto più alto della miafelicità, per poi mollarmi lì da sola e farmi cadere perchè se ne va. Con lesue mail, mi stimola risposte bellissime, quasi volesse vedere fino a che puntoarrivo, e io sono sicura che va pazzo per quello che gli scrivo, perchè me lodice e me lo fa capire. Ma poi mi fa aspettare giorni una risposta o magari mimanda un sms sciocco, tanto solo per farsi vivo e farmi sapere che c'è, per tenermi legata. Ogni volta che io accenno a non rispondergli, lui insiste e mistimola, anche mi chiede, di lasciarmi andare e non aver paura dei suoi giudiziquando gli mando qualcosa. Di non aver paura di esagerare mai. Che lui è lì,comunque siano le cose.Beh, la settimana scorsa si è fatto vivo una sera e mi ha chiesto di incontrarci, a mezzanotte come nelle favole. Siamo usciti, abbiamo camminato eparlato e riso, nessuno studiava nessuno e io ho avuto la bella sensazione diaver trovato qualcuno per me, c'era un'empatia fortissima, quasi ciconoscessimo da chissà quanto tempo. Arrivato il momento di salutarci, io gliho chiesto un bacio. Col senno di poi, penso di aver voluto chiarire le cose,perchè la sua ambiguità mi stava consumando e stava "rovinando" il mio personale periodo di rinascita. Dopo anni ho deciso di pensare a me, e lui mistava distogliendo dal mio obiettivo. Beh, mi ha rifiutata. Ha detto che non era il caso, ma che io gli piaccio. Che è confuso. Sotto mie pressioni hafinalmente detto di essere fidanzato. E quando io gli ho chiesto se fosseinnamorato, ha detto sì, che stava bene, che le cose andavano bene. Lasciatestare i miei occhi dell'amore che non lo hanno visto convinto, secondo mementiva, ma è ovvio io dica così, sono i miei desideri che parlano. Beh, io nonso come ci sia riuscita, ma gli ho detto, bene, non cercarmi mai più e me nesono andata. Poi gli ho mandato un sms chiarendo che se si ama, non si dannoappuntamenti notturni, che deve lasciarmi libera se non mi vuole e che comunquesiamo tutti e due due persone speciali e che io mi sarei innamorata di lui,continuando così, ma ne avrei sofferto e non intendo farlo per cui devedimenticarsi di me. Ora sono confusa. Sento di aver fatto la cosa giusta per me, ma sento anche chemagari se avessi avuto pazienza, forse le cose sarebbero andate bene - ma mi dico, un anno non basta? - Poi mi sento forte, perchè ce l'ho fatta, ma ho perduto la persona per me, quella che in 36 anni ho sempre cercato e maitrovato, e forse solo per orgoglio la lascio così. Poi penso anche alla suadonna e mi dico che sarei ingiusta e disonesta a insistere per rubarle un uomoche a me ha detto di stare bene con lei. Insomma, una volta avrei insistito,ingoiando il rifiuto e cercando comunque di mantenere un rapporto, ma ora nonce la faccio più. Io continuerei ad essere il suo sogno, il suo rifugio dallanoia e dalla routine, e lui continuerebbe a crearmi magie e miraggi ma a farmisoffrire aspettando qualcosa che non verrà. Insomma non mi capisco più. Sento che è l'uomo per me, ma sento anche che non lo voglio. Sono innamorata, ma miterrorizza, e mi terrorizza altrettanto che lui sparisca dalla mia vita e nonsi faccia realmente più vivo. La mia decisione di non contattarlo più èfermissima, ma vorrei riuscire a cedere e chiamarlo e dirgli, stupido, cosa fai?! E mi chiedo perchè lui abbia scelto proprio me come "vittima".
Insomma, non capisco più nulla

SOFFRO SEMPRE PER AMORE

mario Età: 40 Ho 40 anni, abito alla Spezia. Ho sempre sofferto nella vita sia per motivi di salute ( da piccolino non riuscivo a camminare, magrazie alle penniceline sono riuscito a salvarmi) sia per amore.Le persone che mi conoscono mi hanno sempre definito un carattere moltodisponibile, sensibile ed umile. La mia prima esperienza amorosa è stata a 20anni e dopo un'anno e mezzo ho deciso io di lasciarla perchè troppo gelosa sia di me sia di mia sorella. Passano alcuni anni, nel frattempo termino quasi l'università conosco una ragazza di nome Stefania la quale studiava all'università. A lei mancavano pochi esami per la laurea breve ininformatica, mentre a me un anno e mezzo. Lei diceva che dovevo abbandonare glistudi ed andare a lavorare su questo punto ero in disaccordo con lei allora hocercato un lavoro part-time come facevo prima. Quasi un anno mi lascia dopo chesi è laureata ed ha trovato un altro. Pianti su pianti. Non volevo uscire più,meno male che dove abitavo prima c'era una persona anziana la quale mi haaiutato a studiare francese. Passata anche questa. Passano anni, ho conosciuto Barbara. Storia di convivenza, amore, sembravamo la coppia "perfetta" però,accade l'improvviso una lettera dopo tanto tempo della mia ex l'ho strappata e lei si è arrabiata, però nel frattempo mi venivano fatte delle telefonate anonime dicendo che sono un fallito, i miei sono divorziati, ecc...ecc..sentendo questo, visto che mancava un esame e non sono riuscito a passarlo,decisi di suicidarmi con la macchina. Arrivato alla litoranea in curva vi eraun frate che pregava ho sterzato e frenato. Anche Lassù nessuno mi voleva. Dopodue anni mi sono laureato, ho conosciuto un'altra ragazza e dopo 6 mesi cisiamo lasciati. Qui non ho sofferto, poi ho conosciuto una donna più grande di me anche qui niente sofferenza. La sofferenza e la mazzata è arrivata ad agosto. Alla fine dell'anno precedente conosco tramite internet burraco una ragazza di nome Cristina. Per me era bellissima. E' laziale. Ci siamovisti il a gennaio e ci siamo piaciuti subito. Andavo da lei e lei da me.Passavano i mesi, i giorni sempre al telefono, ci si vedeva era come la primavolta. Le ho detto tutto di me, anche se ho nascosto dove lavoravo per nonperderla. Lei se ne èaccorta ed + rimasta alterata con me per diversi giorni.Poi ha conosciuto mia sorella Paola, non vanno tanto d'accordo. Ebbene latelefonata che ha ricevuto mia madre ad agosto da parte di mia sorella,Cristina voleva sapere cosa le ha detto, io le ho detto niente di particolare,lei si è alterata perchè non l'ho presa in considerazione e mo ha madato un msgcon scritto: "non voglio più sapere niente anche di te". Perchè devo sempre soffrire per amore? Possibile che non riesca ad avere lafelicità con la persona che amo? PEppure vedo delle persone che tradiscono ed hanno la fidanzata, io non ho mai tradito. E' giusto questo? Mario

SONO DIVENTATA CODIPENDENTE ?

Chi Età: 35 Sono assieme al mio ragazzo da 5 anni.
Non ho storie difamiglie disfunzionali o altro alle spalle, ma sono stata educata a seguire valori importanti, quali il rispetto degli altri e la generosita'.Ho avuto qualche storia importante prima del mio attuale ragazzo e guardandomi indietro, non credo che fossero storie di dipendenze (o codipendenze affettive).
Da due anni il mio ragazzo soffre di depressione, l'anno scorso ha iniziato a curarsi da uno psicoterapeuta e ad assumere antidepressivi. Le cose sono notevolmente migliorate, ma io in questo periodo mi sono lentamente annullata.Per stargli accanto ho trascurato famiglia e amici, facendo salti mortali sul lavoro (sono infatti spesso in viaggio). Ora il mio ragazzo ha quasi completato un master (deve solo fare la tesi) e gli hanno offerto un lavoro che, nel nostro campo, e' considerato l'apice della carriera...e lui cosa fa? Ha avuto una discussione con il prof della tesi e da quel momento ha deciso di non fare piu' la tesi e di rifiutare il lavoro (al momento lavora per una azienda, ma ha gia' dato le dimissioni, finira' di lavorare la' a fine settembre). Inutile dire che io mi sono sentita svuotata, il mio primo pensiero e' stato:io non ce la faccio, non ce la faccio piu', mi sono poi ritrovata a scrivere ad un'amica: "Il problema e' che un po' mi sento in colpa…..in teoria i momenti in cui si dovrebbe poter contare sulla persona che si ama sono proprio i momenti difficili….ma fino a che punto si puo' arrivare? E' (moralmente)giusto tutelare se stessi e la propria salute?"Ora sono via per lavoro e se non lo sento, mi viene l'angoscia, lo chiamo 10volte al giorno per tentare di capire se e' rinsavito, se non risponde mi viene il batticuore....la cosa mi ha spaventato e, dopo aver letto il suo articolo, ho deciso di ridurre le telefonate e tentare di "godermi la vita"anche se non so come sta lui.
Mi chiedo: sono diventata o sto diventando co-dipendente? E' moralmente giusto lasciare la persona che si ama in balia di se stessa o sono io che non riesco a fidarmi del fatto che lui sia in grado di rimettersi in piedi a modo suo e da solo?

SONO INCURABILE ?

angela Età: 49 Sono passati 29 anni da quando mi sono sposata e temo di aver donato questi anni alla persona sbagliata sono artefice del mio errore,sono molto arrabbiata con lui con me stessa per non aver dato fine prima a questo amore malato.
Io pensavo che mettere sempre a tacere il mio modo di pensare,di fare,di decidere,di ESSERE,per evitare qualsiasi discussione che puntualmente degenerava in sopraffazzione,offensiva verbalmente,aggressiva verbalmente solo,perchè è vero lui non mi ha mai alzato le mani,ma ho delle ferite nell'anima che non sono mai riuscita a cancellare.Nella mia vita ci tenevo moltissimo ad avere una famiglia serena per i miei due figli soprattutto,che non soffrissero come ho sofferto io nella mia.Invece ho fallito loro hanno sofferto lo stesso soprattutto mia figlia che ha avuto grossi problemi d'ansia attualmente riusciti a tenere a bada con la psicoterapia.La psicologia,cercare di capire perchè nella mente a volte succedono coseveramente meravigliose,e altre volte invece s'inceppa e disturba il tuo cammino naturale verso la vita.Sono sempre stata incuriosita da tutto ciò,perchè mio fratello,quando io avevo 5 anni e lui 16,dopo un incidente molto grave,con un coma di 3 settimane il suo corpo ha ripreso dopo 6 mesi difunzionare normalmente,ma la sua mente no,ogni tanto come dico io si inceppa infissazzioni su persone o cose che non gli permettono di vivere, finendo poi conuna diagnosi di psicosi,e una invalidità del 100%.
In tutto questo c'era poi mio padre che essendo incapace di accettare chiunque fosse diverso da lui e dal suo modo di vedere le cose,violento verbalmente e fisicamente,ha peggiorato il problema di mio fratello,creandone anche agli altri.Mia sorella in fase adolescenziale è stata affetta da anoressia mentale per 15 anni.Questa è stata la mia famiglia,io mi sono estraniata completamente da tutto cio mentalmente,fisicamente in casa c'ero,ma era come se non ci fossi,non mi difendevo dagli attacchi di mio padre oramai non lo sentivo più,e per lui andava bene perchè ascoltava solo se stesso.è incredibile quanto in questo assomigliasse a mio marito,alcuni psicologi dicono che alcune donne tendono a scegliere compagni con caratteristiche negative identiche ai loro padri,io prima di sposarmi ho conosciuto mio marito per 2 anni e posso assicurare a questi teorici che mio marito non mi ha mai trattato e maltrattato emotivamente come ha fatto praticamente subito dopo sposati,perchè non l'ho lasciato subito? Vorrei saperlo anch'io,a parte che per me il matrimonio è sempre stato sacro inviolabile a meno che non ci fosse violenza fisica,mi sono trovata in questa citta sconosciuta sola e non mi sono mai sentita e anche adesso abbastanza forte da affrontare tutto cio,finchè 4 anni fa sono caduta in depressione,confusa,tutta la mia situazione la trovavo confusa mi sentivo incolpa per tutto e di tutto,e col tempo ho capito che mio marito era riuscito afarmi sentire una nullità non ero piu io avevo cancellato me stessa,come avevo fatto con mio padre per non soffrire.Non perdevo pero mai la speranza di poter discutere in modo normale ascoltando e essendo ascoltati rispettando le opinioni diverse perchè noi siamo tutti diversi la normalità non è la norma ci vuole poco dopotutto solo il rispetto dell'altro e della diversità dell'altro che per noi può essere solo ricchezza dell'anima.Io non ho fatto psicoterapia anche a dir la verità per il costo che anche se minimo,incide troppo nella miaattuale situazione,ma sono stata dalla psichiatra che mi ha detto che sono distimica e con la cura che mi ha dato devo dire che riesco a vedere le cose con più chiarezza,in famiglia mi sono accorta finalmente che io ESISTO che il rispetto e la fiducia è la base necessaria per un matrimonio e se questo manca è giusto che il matrimonio cessi di esistere,i miei figli adesso sono grandi e io spero che loro abbiano capito e sia riuscita a trasmettere loroquanto sia importante discutere scambiarsi le proprie idee imparare dall'altro,e soprattutto scambiarsi le proprie emozioni.Io non ho idea di chisia mio marito emotivamente lui non esiste non piange non si emoziona mai,lui è quello che sa fare più di tutti è er meio di chiunque altro una cosa come la falui va bene fatt dagli altri è sbagliata,per lui il nostro problema è ilsesso,solo quello perchè è solo su quello che ha basato il matrimonio,sonoconvinta che il sesso è importante ma non essendo una persona masochista sevengo trattata male non ho nessun trasporto sessuale nei suoi confronti,luiinvece dice che la sua aggressività viene causata dal mio rifiuto,però non hocapito cosa c'entravano i nostri figli da trattare male anche loro.Lui sapevaquanto sono importanti per me loro,e per evitare qualsiasi ritorsione verso diloro i miei NO cercavo di diradarli il più possibile,col tempo questa miaforzatura diventava sempre più forzatura e sempre meno desiderio anche perchèil suo atteggiamento narcisistico rendeva sempre meno serena la nostravita,tutto ciò si è diradato sempre di più fino a non sopportare più neanche lasua vicinanza.è tutto finito ma abbiamo un mutuo da pagare se lo mando via dacasa non mi sembra giusto perchè questa casa l'abbiamo fatta con tanti sacrifici entrambi QUASI.
Io dormo in camera con mia figlia è l'unico posto dove mi sento libera,la nostra camera l'ho lasciata a lui perchè quando ci dormivo lui essendoci le sue cose si sentiva in diritto di entrare anche se rientrava alle 3 di mattino di mettere a posto le sue robe,alzare le tapparelle non tenendo conto che nella stessa camera c'era una povera crista,io,che dormiva.Io per lui esistevo solo sessualmente per il resto le decisioni che si prendono in famiglia che sono la conseguenza di una sana discussionefamiliare,lui metteva in cantiere la mia decisione non tenendone assolutamente conto,e andava avanti con la sua,si è sempre approfittato della mia stupida timidezza e mancanza di stima nelle mie decisioni,la confusione deriva dal fatto che di tutto cio che faccio non sono mai sicura,ho ancora addosso l'insicurezza del non fare la cosa giusta separandomi e che sia davvero colpa mia di tutto,sono incurabile?

venerdì, dicembre 04, 2009

GELOSIA DEL PASSATO

lu Età: 39 Per la prima volta mi trovo a combattere con una situazione di gelosia del passato.
Sto con un uomo della mia età da tre mesi.Gran rubacuori fredo e spietato con le donne, mai innamorato, con solo due otre storie serie e centinaia di storie di sesso. Il suo ideale di donna da sposare è come sua madre, seria, unico uomo nella vita, pudica. La libertà sessuale che le donne gli mostrano gliele fa catalogare come 'poco di buono'delle quali non si innamora. Poi arrivo io. Colpo di fumine. Brava ragazza,tutta lavoro e casa,non aggressiva. Iniziamo ad uscire, raccontiamo le nostre vite. Nella mia sono presenti tre storie di tre anni ognuna, una recente dipochi mesi,tutte con grande impegno da parte mia, ma dei fallimenti più o menno dolorosi. Ma tutte chiuse mentalmente prima di incontrare lui. Unico comune denominatore di tutte le mie storie è stata la mia supposta incapacità a gestire il versante sessuale. Inibita, pudica, inesperta, sono state continue accuse e continue crisi personali di colpevolezza e di identità sessuale che sono durate per circa 15 anni.
Circa 10 anni orsono, nel pieno di queste crisi ho avuto due avventure occasionali presso villaggi turistici, con animatori.Con uno dei due si è poi stabilito un rapporto umano che fino ad oggi continua con reciproche notizie occasionali su lavoro, matrimanio, figli,ecc...Nell'altro caso l'evento si è concluso nella stessa settimana. Io ho sentito la necessità di raccontare tutta me stessa a lui, cosa mai fatta prima,e verosimilmente l'ho fatto in modo troppo superficiale. Il risultato è che da una iniziale gelosia per le storie più lunghe, superata dal ragionamento che ho avuto quei rapporti perchè ero alla ricerca di amore e dolcezza, motivazioni nobili, la gelosia si è spostata su quel rapporto occasionale che non riesce a superare. Inutili le mie affermazioni che è stata una storia senza importanza,che mi ci sono buttata per la ricerca di conferme sulla mia sessualità,che non ho trovato,che è un comportamento anomalo per la mia vità che è stato dettato da influenze psicologiche chiare, che il mio inconscio aveva creato un romantico film adolescenziale per poter autorizzare lo svolgersi ditale evento. Mi vede vivere, è ormai certo che non sono come le altre donne che ha frequentato, dice che è certo che con me non subirà mai tradimenti, che è certo che sono la brava ragazza che voleva, che sa che sono mentalmente pulita,ma non riesce ad accettare questo mio errore, lontano dal suo modo di vedere una donna. Poi ha anche paura che io possa fare paragoni con quel tizio atletico e che lui possa perderci,mentre io gli dico sempre che lui è per me il più bell'uomo che si sia avvicinato a me e che lo considero troppo per me che invece mi sento bruttina. Non so come fare perche la sua sta diventando una ossessione e non vale a niente il mio stargli vicino, ascoltarlo, non sminuire il problema, rassicurarlo sul mio sentimento unico nei suoi confronti, mai provato prima. Me lo sposerei subito, gli darei subito un figlio, ed io sono una che parte da molto lontano in quest'ambito.
In lui ho trovato tutto ciò che cercavo da sempre e lui lo sa. Lui sta andando quasi da subito da uno psicologo che altre volte lo ha aiutato. Devo precisare che dall'età di 18anni ha dovuto affrontare in prima persona un fallimento economico di proporzioni gigantesche e tutto ciò ha creato in lui delle ossessioni(scontrini, film, nomi)che lo aiutavano a spostare i pensieri. Si è fatto aiutare da questo psicologo dal quale è tornato in questo periodo. Io però penso di avere una parte importante nel suo processo di guarigione, ma non so come aiutarlo. Come devo comportarmi? Vi prego aiutatemi. Grazie.

SIAMO OSSESSIONATI L'UNO DALL'ALTRO

giulia Età: 37 Ho conosciuto un uomo in chat. ci siamo innamorati ma lui e' sposato con figli. ci siamo incontrati 5 volte in 5 mesi ogni volta con molta fatica perche' lui e' preda di terribili sensi di colpa. c'e stato molto poco fisicamente in quanto lui teme i sensi di colpa. cio' nonostante nnse ne va...ha provato diverse volte ma torna sempre. il ns restare in contatto e' fatto da circa un centinaio di sms al gg e diverse ore di chat e telefono. e' molto geloso del mio passato e nn si fida quando esco. sostiene che sono molto bella (e' vero sono una bella donna) per nn avere delle tentazioni. io anche sono sposata e lui odia il mio compagno anche se nn lo ammette.
ad oggi nn vuole piu' chiamare amore cio' che c'e' tra noi....dice che per sopportarlo mi deve chiamare troia. mi chiede in continuazione di fare cose molto spinte....vorrebbe vedermi scopata da piu' persone, vorrebbe che mangiassi la sua merda...io dal canto mio sono ossessionata da lui e lo assecondo (solo a parole chiaramente). sono molto stanca della situazione evorrei trovare il modo giusto per uscirne. amo molto quest' uomo e sono certa(magari errando) che in un altro momento saremmo potuti essere felici. lui e'una persona molto colta ed intelligente ed io vorrei sapere se servirebbe a qualcosa dirgli che probabilmente siamo ossessionati l'uno dall'altra e che dovremmo chiedere aiuto....ognuno per conto proprio. io nn vorrei che il ricordo di questa cosa si riducesse ad odio...io cosi' tanto amore nn sapevo nemmeno potesse esistere...aiutatemi per favore ne ho davvero bisogno

venerdì, novembre 27, 2009

FACCIO DA TERAPEUTA AGLI UOMINI CHE AMO

vera Età: 33 Gentile professore, vorrei tanto una sua consulenza, ho letto le sue rubriche e ho capito che probabilmente soffro in parte di dipendenza d'amore, ma soprattutto mi stimo molto poco e sto vivendo una vita di sensi di colpa....quando due anni fa' mio marito e' andato via da casa,nonostante il matrimonio non andasse ormai da anni e fosse una persona molto problematica(soffriva di disturbi ossessivi compulsivi l'ultimo dei quali l'ha portato ad abbandonarci, e di personalita' bipolare)ho sofferto molto pensando sempre che la colpa di tutto fosse la mia....io non ero riuscita a farlo curare nonostante avessi fatto tutto quello che potevo e lui si era sempre rifiutato, io dovevo accettare negli anni il suo menefreghismo, i suoi maltrattamenti verso me e nn rimarcare questi suoi atteggiamenti, cosi' forse non se ne sarebbe andato. Dopo qualche mese di terapia son riuscita a distaccarmi un po' da queste idee di colpevolezza che mi assilavano di giorno e di notte e nn mi facevano vivere tranquilla...dopo due anni ho conosciuto un ragazzo che mi sono accorta avere molti problemi anche lui, una persona molto intransigente, con delle ossessioni, una educazione molto diversa dalla mia (nei momenti di intimita' era dolce affettuoso in tutti gli altri freddo intollerante paranoico) a me spesso pareva di avere due persone accanto e questo non mi faceva stare bene, ero sempre tormentata cosi' ho fatto quello che non sono riucita a fare col mio ex marito: lasciarlo...ma ora dopo quasi due mesi mi trovo nella stessa situazione di quando fini' il mio matrimonio,piena di sensi di colpa, forse dovevo accettare, sopportare i suoi modi ignoranti, i suoi sbalzi d'uomore, le sue fissazioni, tutto questo persentirmi ora meno sola....allora mi domando perche' se spesso mi dico che avrei tanto bisogno di una relazione tranquilla sana che mi possa dare un po'di serenita' mi trovo sempre a non fare da compagna, da moglie o da amante degli uomini che conosco, ma da terapeuta? e poi quando non riesco mi demoralizzo e deprimo come se risolvere i loro problemi fosse un mio compito mancato.....inizio ad analizzare i loro comportamenti, le loro famiglie e mi faccio trasportare dai loro immensi problemi....come posso fare ad uscire da questa situazione? perche' vengo sempre attratta da persone problematiche? oggi sto soffrendo molto, nonostante lo abbia lasciato io e quando sto molto giu' penso di richiamarlo per tornare insieme poi pero' ho paura di commettere l'errore fatto col mio ex marito:per avere una persona vicino ad ogni costo accettare e piano piano adeguarmi al suo modo di fare anche se lontano dal mio, cosi' mi fermo pero' vivo in un continuo tormento, che non mi fa andare avanti nella mia vita, che non mi fa impegnare a cercare un lavoro, che non mi fa crescere serenamente la mia bimba che invece ha bisogno di una mamma serena avendo il papa' quasi del tutto assente.....

RIFLESSIONI VARIE

Età: 00 Ti ho detto e tu hai dimenticato; ti ho fatto vedere e tuhai memorizzato;ti ho fatto toccare e tu mi hai usata. Questo è la mia storia d amore racchiusa in una piccola elucubrazione mentale.
SONO MORTA.
Un dolore senza fine
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Lorenzo Età: 40 La sfortuna in amore esiste, eccome.
Non è vero, come vorrebbero far credere tanti sedicenti psicologi, che uno si innamora di un certo tipo di persona che poi lo frustrerà perché inconsciamente cerca la delusione, o vuole autopunirsi, o trovare un mezzo drastico per costringersi a maturare, e via farneticando. Ci si innamora, e questo introduce l'anima in uno stato di esaltazione e sogno che non può essere né psicanalizzato, né interpretato logicamente e tantomeno ricondotto a qualche astuto retro pensieroo complesso. Non esiste complesso che possa far innamorare, la passione è magia ineffabile, altrimenti non è niente, e tutti conosciamo la differenza tra una passione autentica e quella che credevamo solamente tale ma era appunto indotta da un'idea o un complesso. La vera passione accade senza perché. E una volta che ti è accaduto, se ti va bene, se hai fortuna, potrai essere ricambiato e vivere felice. Se non hai fortuna sarai respinto. Punto e basta. E non esistono trucchi per razionalizzare il fallimento. Bisogna accettarlo. Non vi è nulla da imparare dalla sfortuna. Si può solo sperare che la prossima volta andrà meglio. Quelle degli psicologi sono tutte balle.
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maria Età: 40 Raccontare tutto è troppo doloroso. Ammetto e riconosco in questo momento della mia vita di essere una dipendente affettiva che ha manifestato in questo anno in maniera forte crisi (continue) di gelosia cronica. Provo dolore nella relazione con il patner, soprattutto adesso che luiha trovato una sua passione (il calcio): le crisi di pianto e paura di tornare a casa sono frequentissime. Sono in terapia da 3 anni solo da un anno ho preso consapevolezza di tale difficoltà. Non so cosa chiedere .Il mio bisogno è di calmare la mia sofferenza e dormire la notte. Sono stanca.
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chiara Età: 32 Ho vissuto anch'io la dipendenza affettiva con un uomo.Nonostante lui diceva che non era innamorato di me, che ero solo un episodio nella sua vita, ero sempre li presente, e poi lui comunque mi apriva la porta di casa sua.Questa situazione è durata per anni, 7, in cui ho pianto tanto, mi sono disperata, ho provato in tutte le maniere ad allontanarmi, ma niente da fare.E ho pensato: prima o poi lo odierò talmente tanto per quello che mi fa soffrire che riuscirò a partire e a liberarmi.Ed il giorno arrivò: era un 25 aprile.. Dopo l'ennesima litigata, le critiche alla mia persona, non ho piu sopportato ed ho detto BASTA. sono sparita per sempre senza girarmi. Lui mi ha cercato e l'ho ignorato. Aveva fatto troppo soffrire e mi ero finalmente liberata da questa situazione di sofferenza senza fine. E' rimasto solo l'odio.
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ribes Età: 39 Purtroppo mi è capitato di frequentare uomini per i quali inzialmente provo attazione e che, dopo pochi mesi non sopporto più.Il problema è che non riesco a troncare e, loro, inizialmente innamorati, visto il mio atteggiamento si staccamo e mi lasciano.ecco, nel momento in cui ciò avviene ne soffro terribilmente e mi sento innamorata e ferita

QUALCOSA IN ME' NON FUNZIONA

Will Età: 42 Se nn ho imparato in 5 anni...Mi sono separata 5 anni fa,ho passato anni sola ma in balia di "cotte" continue. La scorsa estate ho avuto una relazione con un ragazzo x 4 mesi,tra allontanamenti (suoi) e ritorni. Finchè è sparito senza una parola x farsi vivo dopo 1 mese e mezzo(fortunatamente sono stata forte).
Quest'estate, un anno dopo, seconda relazione per 4 mesi con un pazzo che viveva con un'altra, mi sono state fatte scenate a tutto spiano con lei che mi incolpava e lui che diceva che nn stava con me!!?? (Io nn sapevo lui vivesse con lei, spesso e volentieri dormiva da me, era impensabile x me che portasse avanti un'altra convivenza).Presa dalla rabbia sono andata contro tutti i miei principi ed ho iniziato una storia con un ragazzo sposato. Dopo 1 mese e mezzo mi ha lasciata anche lui, dice di essere troppo preso..
So solo che mi fido sempre e troppo, credo a ciò che mi viene detto e, anche quando capisco che nn è vero,voglio (parola nn acaso)fidarmi. Credo di essere troppo ingenua e vera x il mondo che mi circonda.Per natura nn racconto bugie(nn le so gestire) e dico sempre quello che penso eprovo, spesso le amiche mi rimproverano perchè sono cristallina, un libroaperto, come si suol dire. Ma io sono così, nn mi piace vendermi per quello chenn sono, anche nei difetti,sono fiduciosa come un bambino nei confronti ditutti e, chiaramente, facile preda di ogni demente in circolazione.Cerco diaiutarmi con lo sport, il lavoro ed i figli, mi manca la compagnia, le personedella mia età hanno famiglia o relazioni.. mi sento sola e vorrei un compagno,quasi a tutti i costi mi sembra...La vita di coppia è splendida, in 11 anni dimatrimonio nn ho mai pensato che fosse pesante o difficile vivere con unapersona, tanto meno l'essere mamma. Poi ho smesso di amarlo e nn mi piace sentirmi "costretta" in un rapporto se nn mi rende felice, soprattutto l'idea di avere rapporti senza amore mi fa rabbrividire. Ed oggi eccomi qui.Senza alcun rimpianto per la scelta presa nonostante sia stata difficilissima epesante,però tristemente sola. Mi annullo per il compagno con cui mi relaziono,sia come personalità (solitamente sono vivacissima ma se disturba mi contengo,a fatica ma lo faccio)sia come ritmo di vita, i miei tempi ed impegni vengonofatti ruotare in ogni modo possibile affinchè siano adattabili ai suoi. Da ciòmi ricollego alla domanda iniziale: imparerò mai?? La cosa curiosa è che almenoho imparato a volermi bene, mi trovo carina nella norma(dopo anni di complessidi inferirità un traguardo raggiunto!A volte però mi chiedo se sia cosìpiacevole essere carine, prima nn mi filava nessuno, ora mi vogliono solo "usare" tutti), intelligente, simpatica (questo, forse pecco di superbia,credo sia il mio punto forte),in gamba.
E questo spiega che chiaramente qualcosa in me nn funziona...se mi trovo così gradevole e nn lo pensano gli uomini con cui ho avuto relazioni e/o si stancano velocemente, qualcosa nn và..
Non potranno essere sempre loro i ciechi,no?

mercoledì, novembre 11, 2009

MATRIMONIO E AMORE SAFFICO

CLAUDIA 70 Età: 39 Salve,sono Claudia,39 anni.Questo il mio racconto.
Ho vissuto una relazione molto intensa,sia mentalmente,che fisicamente,con una donna sposata e con due figlie.lei 46 anni. Non è stato difficile innamorarmi di lei, per il suo carattere,la sua intelligenza,la sua naturale eleganza.
Io sono lesbica,lei si definiva bisessuale.Non sono stata per lei la prima storia, c'è stata una donna prima ancora che lei si fidanzasse con l'attuale marito (con cui sta da 23 anni) e lei ha tradito quest'uomo in due occasioni: con una collega donna,e poi con me.Quindi non ha mai sentito il desiderio di tradire il marito con altri uomini,ma con donne. In particolare con me c'è stato un passaggio successivo,perchè se il primo tradimento con l'altra donna è accaduto all'interno del lavoro,a me invece mi ha cercata,su un sito apposito.
In pochi mesi si è creata una intimità affettiva,mentale,sessuale che secondo me è raro trovare.La sensazione di conoscerci da sempre,di intuire ogni nostro umore,anche senza le parole,solo con gli sguardi.Insomma,io l'ho vissuto e,purtroppo, lo vivo come un grande amore.La considero,per tante caratteristiche,la donna con la quale avrei voluto invecchiare e condividere la mia vita.Purtroppo il marito ha scoperto il tutto.Anche perchè abbiamo fatto l'errore di vivere la relazione con anche la mia entrata in famiglia.
Ed è scoppiato il caos.
L'esito finale,attualmente,è che loro stanno iniziando una terapia di coppia,e a me è stato chiesto di allontanarmi.Io so che lei mi ha amata sinceramente.e che probabilmente il suo amore per me non è svanito.Ma dice che dopo tanti anni di vita coniugale,e con due figlie piccole,sente la repsonsabilità ed il dovere di fare un tentativo di rimettere in salvo il matrimonio.Io le ho consigliato comunque di affrontare seriamente il problema della sua "bisessualità-omosessualità?" per il suo equilibrio interiore.Anche perchè più volte mi ha detto che anche a lei sarebbe paiciuto un progetto di vita a due,di invecchiare con me.Invece ora dice che vede una relazione omosessuale con due figlie come qualcosa di impossibile,e dice che deve anche capire cosa prova per quest'uomo,e in generale cosa le è successo.Io sto soffrendo moltissimo,mi manca tutto di lei,mi manca il nostro continuo cercarci,la sua voce,il suo corpo,fare l'amore con lei,e i nostri dolci risvegli.In questa fase di strappo improvviso e non graduale,mi ritrovo a piangere quanto non ho mai pianto nella mia vita,e non è che non ne abbia avuto mai motivi di non farlo prima.
Sono nervosa,dormo sonni agitati in cui mi sveglio all'improvviso con lei al centro dei miei pensieri.Cerco di non pensarla,ma ogni cosa mi ricollega a lei.Vorrei,e dico una cosa brutta,che la terapia di coppia fallisse,che lei tornasse da me.Perchè la sento come la donna della mia vita,e non riesco a rassegnarmi di averla persa.
Mi chiedo, è possibile rimettere in sesto un matrimonio,non solo di facciata,dopo un tradimento,e per di più dopo un tradimento omosessuale? Un tardimento doppio,essendo stata io dentro la loro casa,avendo conosciuto marito e figlie,avendo mangiato ed essendo stata in vacanza con loro,avendo fatto l'amore con lei in ogni angolo di quella casa.Io sono svuotata,annientata,distrutta,non riesco a lasciarmi tutto alle spalle,e nella mia testa c'è una vocina che spera,che spera di potere recuperare questa donna,che lei veramente faccia luce su quello che prova,sarà pur significativo che abbia sentito il bisogno,a distanza di vent'anni dalla prima storia lesbica,di tradire il marito con due donne?
Ed io per lei non sono stata solo una questione di sesso,c'è stata un'empatia,una intimità,un'intesa mentale molto forte tra di noi,fin dall'inizio,il sesso è stato solo una conseguenza successiva a tutto questo.Io ora non so cosa fare per dimenticare,per andare avanti.Perchè in cuore mio l'aspetterei,ma so che la terapia di coppia non è qualcosa che si evolve in tempi brevi.E comunque alla fine,a me pare che lei la sua scelta l'abbia fatta: ha scelto la famiglia,non me,purtroppo.Anche nell'ultimo incontro,doloroso,ci sono stati sguardi tra di noi che dicevano tutto.Ed è per questo che sto così male.Lei ,a caldo,quando il marito ha capito di noi,ha detto "forse inconsciamente ti ho fatta entrare nella mia vita,nella mia casa totalmente,perchè volevo che questa cosa saltasse fuori"..mi chiedo a che pro?per non cambiare nulla,anzi per stare peggio,con un uomo che non nutre più alcuna fiducia in lei e che lacontrolla in tutto quello che fa? che si è insinuato illegalmente nel traffico telefonico per avere le prove della nostra relazione?che l'ha minacciata di portarle via le bambine? che vede in me il mostro che ha provocato tutto questo,senza considerare le responsabilità della moglie,che da moglie e madre,si è messa in internet alla ricerca di una donna?
Il problema è che ci siamo innamorate...e io sto male,non riesco a rassegnarmi di averla persa,di non potere svegliarmi con lei la mattina,guardandola dolcemente,e ritrovarmi con lei la sera...di non potere sapere più nulla di lei...è estremamente doloroso....non trovo pace

domenica, novembre 08, 2009

RELAZIONE FINITA CON UN ABBANDONO

48 anni cerco di uscire da sei mesi ormai da una relazione finita con un abbandono.
Un’infanzia di abusi da parte di mio padre , che mi hanno reso fragile e assetata di amore, un matrimonio con un uomo fragile e abusato a sua volta che dura da ventanni, o meglio durava…finche’ arriva lui. Conosciuto molti anni prima, viveva all'estero e per uno scherzo del destino.. comincia una fitta corrispondenza via internet Lui reduce da varie relazioni fallimentari, e dopo l’ultima violenta fine di relazione e il fallimento della sua societa’, scappa all’estero (parole sue) dove vivono i figli, e la sua ex moglie prima di tante relazioni fallite Comincia un rapporto intenso e bellissimo dove lui adora essere amato da me, diventa confidente ideale, perde i 15 kili accumulati per depressione, studia e ritrova lavoro con me che lo sostengo in tutto, sentendosi gasatissimo per questo e per me e' una speranza di vita mai vissuta, una grande felicita', nonostante i sensi di colpa subito in agguato...ero una donna sposata! .Lui mi ricopre di attenzioni esaltandomi come se fossi una dea, tiene nota di tutto, scritti, foto, chattate, mail .....Poi…viene in italia per rivedermi. e cosi via ogni 20 giorni…e io mi metto nelle sue mani, se pur con quel po di razionalita’ che mi era rimasta, resistendo allle sue pressioni di lasciare mio marito... (troppo presto ...non ero pronta! anche se lui i diceva che non voleva tirarmi a fare quello che non volevo…ma che non potevo vivere con chi non mi meritava, che lui mi avrebbe dato 40 anni futuri di felicita’…) Pretendeva molto da me in gesti ed attenzioni… ti premetto che ho 3 figlii e un lavoro full time…ho fatto parte di una comunita' cattolica molto ortodossa e mio marito lavora all’estero, lasciato andare da me anche per questa storia ma…questo e’ un altro capitolo…La mia vita diventa un inferno. Vivo uno sdoppiamento tra lui e mio marito, devastante in cui cerco di non tradire ne' l'uno ne' l'altro...impossibile.. .Mi dice un bel giorno che si trasferisce per me in italia, per starmi vicino e darmi quella meravigliosa quotidianita’ e tutto l’amore che merito…parla di famiglia allargata …ci incontriamo spesso restando omunque sempre in contatto 24 su 24 via internet… e io distruggo il poco che era rimasto del mio matrimonio, basato piu’ su una convinzione cattolica ormai pronta a separarmi … felice e impaurita di questa nuova vita con lui. Arriva nella mia citta’ ad aprile, che poi e’ anche la sua citta’… e mi lascia 10 giorni dopo cercando di dare un senso sacro alla sua decisione, perche' mi dice che aveva parlato con dei sacerdoti per cercare di capire le mie resistenze morali..… piango e mi dispero, e tre giorni dopo ricominciamo il rapporto..e lui ricomincia a pretendere e a chiedere di essere adorato e io lo facevo. Per istinto e per scrupoli miei e sensi di colpa ho cercato di lasciarlo molte volte ma non me l’ha mai permesso… finche, dopo avergli detto che mi separavo…mi ha lasciato, ma sul serio e la sensazione piu' forte e' come ne sia voluto uscire pulito in tutti i modi. .Chiaramente mi ha lasciato inconrtrandomi di persona, dicendomi che aveva capito che la famiglia per me e’ troppo importante, che si era sentito male alla notizia dell'imminente separazione invece di esserne felice , che in fondo anche se mi fossi sperata avrei avuto troppi sensi di colpa, che i miei figli erano troppo grandi per sopportare un trauma cosi (19-17-10 anni), che aveva capito grazie a me il valore della famiglia e…che non era un vigliacco. io non avevo colpe e lui nessun rimorso ne’ rimpianto.e il giorno dopo, dulcis in fundo, telefona a mio marito (dopo 20 anni che non si vedevano…si conoscevano, infatti) e lo incontra di persona per dirgli che mi doveva amare, non lasciare, e che aveva fatto questo anche per ridarmi..una verginita’ ai suoi occhi presentandosi a mio marito come amico e non certo come amante!!! Poi e’ scappato via dalla mia citta, non vedendomi piu’, e parlando di me e delle mie reazioni come di un estranea , chiedendo alle mie sorelle di cercare di distrarmi in qualche modo..e a me di viaggiare e impegnarmi per dimenticare... ho passato 3 mesi a scrivere mail strazianti per poterlo riavere,sentendomi in tutti i modi in colpa per quello che avrei potuto fare e non avevo fatto per lui, anche se lui lasciandomi mi aveva detto che non avevo colpe, che ero stata coerente e che lui aveva aperto gli occhi e cosi mi salvava da me stessa, lasciandomi.. ma che voleva comunque rimanere mio amico, fino a che si e’ infastidito delle mie mail perche dovevo rispettarlo e per questo non potevo permettermi di manifestare la mia sofferenza…ho totto tutti i cintatti...ma dopo 6 mesi, lo rimpiango ancora. sono in psicoterapia ora. perche’ non riesco a vivere decentemente e perche la depressione ricomincia a farsi avanti. ho la sensazione che sia stata la mia ultima occasione e tutto quello che ora e' intorno a me, di nuovo nella sua vecchia luce, non ha senso. ho smesso per mesi di mangiare (ho perso moltissimi chili) di dormire, vivendo con un senso di malessere ogni giorno e tutt'ora e' cosi.. cerco di reagire, anche per amore dei miei figli, ma mi sfinisco e basta, non c'e' posto cosi lontano dove trovare pace, perche' i rimorsi sono moltissimi, l'avrei potuto e non ho fatto...anche se ho cercato solo di ragionare e chiedendo tempo per capire cosa volevo e cosa era quello che c'era tra noi...la storia e' durata un anno in tutto...non e' molto tempo per decidere di cambiare tutta una vita, pensando poi che molti mesi di questa relazione sono stati "virtuali" solo via internet...e che ci saremmo visti in tutto una 30 di volte e per poche ore...... la mia psicologa sospetta chelui sia una personalita' narcisistica. ma se fosse il diavolo in persona, non riuscirei lo stesso a darmi pace.

giovedì, novembre 05, 2009

VOGLIO UNA VITA CON LUI

pnkswt Età: 26 Una 25enne fidanzata da 9 anni con l'amore adolescenziale. una relazione ormai senza senso. la ricerca della felicità. un amico che fa battere il cuore, un mezzo bacio e la certezza che l'amore ormai è finito. la confidenza aperta con il fidanzato. non si puo' andare avanti.
si cerca di rimediare, come sia possibile, ma niente, da parte mia nulla è fattibile.
e poi improvvisamente lui, nella mia vita. 48 anni, sposato, con dei problemi fisici scoperti succesivamente. lui, che intriga, lui che spinge, lui che apre la mente.
lui che con poche parole fa perdere la testa. piano piano mi innamoro di lui,perdo completamtnete la testa.
la sua spudorata sincerità: ho paura diinnamorarmi di te, ricciolina.io, cosi insicura, mi lascio andare tra le sue braccia. passano 2 mesi,finalmente lascio definivitamente il moroso. e l'amore passionale, intenso,fuori dal comune con lui, il nuovo uomo nella mia vita.nascosto, segreto, emozionante, irremediabilmente folle.folle, perchè per lui faccio ogni tipo di pazzia. lui pero\' non mi puo dedicare troppo tempo. accettavo, sopportavo, perchè quelpoco chemi poteva dare era tanto per me.tutto il giorno incollati al pc a parlarci, un paio di incontri al mese a casasua. mille parole nell etere. mille parole di amore da embtrami. costruiamo un futuro insimee. facciamolo.
inizio a cercare lavoro vicino a lui, intanto l'amore cresce, crescelasciandoci sorpresi davanti all'intensità di quello che la vita ci staregalando. e ora, ora che lui non lavora, io mi sento persa, perduta. da 8 ore al giorno tutti i giorni in settimana ( e non il we) ci sentiamo solo 1 giorni a settimana, un paio di ore.e un incontro al mese.lui che mi confida di quanto sia perso senza di me. io che non vivo senza dilui.e questo peso addosso. mi sento ghiacciata. immobile e ghiacciata.io che ho cosi bisogno di lui. mi manca l'aria, fatico a respirare. piango.faccio scorrere la mia vita, mentre io, a lato, rimango inerme.mi manca, lo voglio. voglio lui.
lui chiede tempo, arrivera' un momento si anche per noi.ma quanto devo tollerare questo dolore?
non dormo, piango, non respiro. mi abbuffo. mi rovino. voglio lui. voglio una vita con lui.

mercoledì, novembre 04, 2009

HA USATO IL MIO PASSATO DI ESCORT

trillitrilli Età: 45 Il mio ex è sempre stato manipolatore, solo che lo mascherava bene..lui, il pacifista, quello dolce, tenero, un agnellino..fino a che, ha aperto il cassetto (rovistando nel mio pc) su un segreto che riguardava il mio PASSATO (cioè di almeno 1 anno prima rispetto a quando ci siamo messiinsieme, per un breve periodo avevo fatto la escort)
..mi ha fatta sentire incolpa, si diceva sofferente, piangeva..povero caro..e giù insulti, battutine dolorose, disprezzo, quanto male dentro di me..e piano piano è riuscito ad isolarmi..ad imprigionarmi..mi ha assunta a lavorare nel suo studio, paga da miserabile..controllata 24 ore al giorno, si è trasferito a casa mia..spese divise a metà..solo che con l'elemosina che mi dava continuavo ad attingere ai miei risparmi..e quando gli dicevo MA PERCHE' NON MI AUMENTI LO STIPENDIO?ripeteva MA CIO' CHE E' MIO E' TUO I SOLDI SONO NOSTRI..nostri de che, lui guadagnava 300euro al giorno ed io 20euro+il 5%....voleva la residenza a casa mia.. la firma sul mio magro conto corrente quasi agli sgoccioli..e continuava ad indagare, a cercare sul mio pc..ed io ancora mi chiedo quanto ero stata plagiata..ma ancora avevo forza per resistere..battute, insulti, disprezzo..ma poi dulcis in fundo ripeteva..TI AMO..è arrivato fino ad un forum femminile in cui parlavo della nostra relazione..ha letto quello che scrivevo di lui..e ancora una volta la mia libertà violata..è entrato in ogni mio indirizzo mail..ogni mia corrispondenza privata (parliamo di mail inviate alla mia bestfriend visto che non avevo più possibilità di incontrarla, da sola era impossibile e non volevo portarmi dietro lui, avrebbe trovato il modo di allontanare anche lei da me) è stata letta ed analizzata (scema io che lasciavo aperta e memorizzata ogni pagina senza cancellare la cronologia, e che mettevo come pw la mia data di nascita ovunque)..stampata..
ha trovato le mie foto in un mio vecchio annuncio come ESCORT, ha stampato tutto..un ricatto in piena regola..in qualsiasi momento lui vorrà chiunque mi conosca saprà il mio segreto..per farmi mal, un ricatto per tenermi legata..
ci ho messo 7 mesi per sbatterlo fuori, per arrendermi..oramai mi faceva SCHIFO ed ero pronta a rischiare anche lo sputtanamento in cambio della mia libertà..l'amore se mai c'era stato era morto..il giorno che l'ho riaccompagnato a casa con le sue cose, mentre riprovava per l'ennesima volta a spergiurarmi amore, e con le buone gli dicevo che non era il caso.. mi ha pestata di botte..e lì, nei suoi occhi ho letto odio e psicopatia..non l'ho denunciato..ha le mie foto, sono la sua arma..è un mese che è finita,ho dovuto cambiare numero di cell, mi inviava messaggi schifosi, indegni, non ho chiamato nessuno che conosca entrambi, ho chiuso con chiunque faccia parte della sua vita..mi ritrovo sola, con pochi soldi, nessun lavoro, sto riacquistando stima e dignità..ma passeranno secoli prima che io possa di nuovo fidarmi di un uomo..
ho sempre una grande paura dentro..cosa mai potrà accadere?cosa posso fare per ritrovare forza, equilibrio, e ricominciare a vivere???

RICONOSCERE LA PERSONA VIOLENTA

Memole Età: 29 Carissime,vi scrivo per rendermi utile a tutte quelle donne che ancora oggi non riesconoa venir fuori da una situazione di "spirale di violenza" nella coppia.
Mi sono sposata dopo quasi 2 anni di fidanzamento in cui il mio compagno si èmanifestato sotto ogni punto di vista un Principe, era il mio Principe...Non ho avuto molte altre storie, questo dovuto fondamentalmente alla miaserietà di ragazza, o comunque, alla mia pretesa di trovare l'uomo giusto.Dal primo momento in cui l'ho conosciuto dentro di me è nato qualcosa, hopensato che doveva essere lui il padre dei miei figli e così l'ho sposato.Ero bellissima, lui era bellissimo,e soprattutto ero così felice.Purtroppo subito dopo il matrimonio le cose sono cambiate.Già dal viaggio di nozze ho subito il primo schiaffo...vorrei precisare che erosempre io ad iniziare ad attaccarlo ma questo perchè la dinamica che si crea èche lui inizia con una sottile violenza psichica che ti porta all'esasperazione ....tu reagisci, piangi e lui ha il movente per darti unoschiaffo e per attribuirti tutta la responsabilità.
Questa responsabilità del suo "schiaffo" viene attribuita alla donna ed al suo comportamento : "Sei tu che mi hai spinto a darti uno schiaffo..comportati bene.....".Successivamente ci sono stati altri episodi anch'essi sempre preceduti da una violenza verbale.Una violenza verbale sottile che ti ferisce nel profondo del tuo io.Mi insultava ma insultava anche i miei genitori.Questi episodi testimoniati da lividi sulle braccia, labbro gonfio, e non solo...ho ricevuto anche calci.....
Il tutto sempre negato dall'artefice il quale ha sempre sminuito questi episodi.L'ultimo è stato devastante,sono andata al pronto soccorso con dei giorni di prognosi, mi ha violentemente picchiata e questo a detta di lui per correggermi e per educarmi.....
Da quel giorno sono scappata dai miei genitori i quali mi hanno accolta con amore sconvolti di tutta la tragedia che mi ha colpito...Volevo denunciarlo, volevo fare l'esposto ma poi ci siamo rivisti perchè luimi ha cercata più volte,mi ha implorato perdono ma ormai per me non vi è più nulla da fare.
Perdonarlo significherebbe per me perdere la mia dignità,la mia stima, il mio amore verso me stessa e questo è contraddittorio.Più volte mi sono domandata come può un uomo che dice di amarti, che ti ha sposata e che ti vuole come madre dei sui figli farti tanto male sia fisico (dal momento che avevo ematomi sia in testa che sulla mia guancia sx e che per 2giorni non ho potuto masticare) che psichico.Mi sono informata, ho letto molto e sono giunta alla conclusione che è una persona che ha dei gravi problemi, ho provato a dirglielo ma è stato inutile per cui sono scappata. Sono scappata non per egoismo ma perchè un uomo che arriva a tanto...dietro porta con se dei gravi problemi che io con il mio amore non posso risolvere etantomeno aiutare.Tornare da lui significherebbe perdere me stessa perchè inconsapevolmente tenderebbe ad annullarmi e questo non lo posso permettere. Il matrimonio è durato quasi 3 mesi, ora oltre alla separazione ho avviatoanche la pratica di annullamento perchè alla base vi è un vizio.
Vorrei, con il cuore che questa mia esperienza servisse da aiuto a coloro che non riescono a riconoscere la persona violenta, proprio come me che con la mia ingenuità, la mia onestà e correttezza..abbagliata dal suo amore sono stata trascinata in qualcosa di più grande di me ma di cui ne sono uscita a testa alta.Un forte abbraccio a tutte Memole

HO TENTATO IL SUICIDIO

Caro Dottore, tutto quello che ho letto sul suicidio rispecchia pienamente il mio pensiero. Son stata lasciata a giugno dal mio primo, vero ed importante amore. In un momento di totale sconforto ho bevuto una boccetta di valium, anche se non sapevo bene che effetti potesse avere. Un mese e mezzo fa siamo ritornati insieme, l'ho perdonato, forse a parole, ma l'idea di stare ancora senza di lui mi spaventava troppo (Dipendenza Affettiva).
Oggi mi ha lasciata perchè non mi ama, dice di farlo per il mio bene ma io non ci sto. So che questa storia era ripartita con il piede sbagliato ma continuavo lo stesso. Ora son talmente disperata per il secondo abbandono che vorrei davvero farla finita. Credo che se un ragazzo come lui, che al di la delle bugie e tradimenti ,per me era un maestro di vita, non mi ami vuol dire che non sono all'altezza. Poi un pò per vendetta anche se l'idea di non vedere più cosa farà, o peggio, più avanti nel tempo supererà il mio gesto e vivrà tranquillamente mi frena.

martedì, ottobre 20, 2009

HO UNA RELAZIONE COL MIO MEDICO

giusy Età: 40 Ho 41 anni 2 figli e un matrimonio alle spalle, sono laureata.
Il mio medico,(52 anni) all'epoca 44, con l'occasione di lavoro, mi ha manifestato il su interesse non corrisposto da tempo, che ho inizialmente rifiutato,perchè sposati entrambi, credenti e di sani principi entrambi,la necessità del suo aiuto come sanitario e la fiducia (paziente medico) non mi ha permesso di annullare ogni rapporto, la sua insistenza e manifesta sofferenza per il mio rifiuto, mi ha avvicinato a lui,(mi ha intenerito) e purtoppo mi sono legata a lui come amica e poi scoprendo in lui l'uomo che avrei sempre desiderato. La relazione di amicizia dopo due anni si è trasformata in qualcosa di più ho capito di amarlo e di desiderarlo, sono caduta nella trappola e il mio matrimonio ha cominciato a crollare,(non potevo amare due persone contemporaneamente, non mi sentivo di rendermi colpevole di tradimento ho dovuto decidere quale uomo amare...e stato terribile) mi sono resa conto che in famiglia molte cose non volevo vederle da anni, ma che esistevano e mi facevano soffrire inconsciamente molte cose sono venute a galla prepotentemente (miomarito un uomo apatico. spesso anafettivo, legato alla sua famiglia che non mi amava per mentalità, e che era causa di diverbi frequenti, il desiderio addirittura di mio marito che me ne cercassi un'altro, (ho pensato che avesse relazioni e che per lui un mio tradimento fosse il modo di andarsene senza colpa) lo accettavo così com'era,malesseri di vita coniugale che nascondevano in lui disinteresse alla vita di coppia, ai figli e alla famiglia, siamodiventati due estranei ).Per farla breve vedendo che mio marito così io cercavo in lui quel antico interese per rinnovare l'amore e lui percorreva la strada dell'indifferenza eaddirittura del non desiderio, ci siamo allontanati e ho proposto la separazione nella speranza che ci potessimo riavvicinare, invece lui ha preso "la palla al balzo" come si suol dire e si è fatto una vita da single e amicie vita mondana, senza rimorso ne colpe e ne doveri nei confronti dei figli,sbandierando la separazione come voluta unicamente da me. l'unico matrimonio a cadere è stato il mio sotto i colpi di grandi sofferenzeche a distanza di 5 anni non riesco a cancellare. Desideravo che mio maritoriuscisse a darmi la sicurezza e l'amore che mi mancava per potermi allontanare dall'altro con il quale ho lottato che le cose non andassero oltre. Non ci sono riuscita. Ora mi trovo sola con due figli e un medico che da8 anni non sa decidere più cosa fare ha moglie e figli grandi e spesso mitratta indifferente se oso dirgli che gli voglio bene più di una volta. Io dagrande stupida lo amo nonostante tutto (anche se non dovrei perdonarlo per quelche mi ha fatto) non riesco a staccarmi da lui perchè comunque la sua presenzami fa sentire meno sola, a volte protetta, ma i brevi incontri mi creano sempre più sofferenza quando lo sento o ci vediamo , dopo mi manca e lo cerco. Il nostro rapporto da 8 anni è fatto di alti e bassi d'umore dettati soprattuttodai suoi atteggiamenti d'affetto che vanno e vengono (specie da quando sono sola)a mio parere in base al suo rapporto con la moglie del quale non ho maivoluto sapere nulla oltre che l'aver capito essere una donna molto gelosa econtrollante alla follia. Non ho il coraggio di affrontare la questione edargli un taglio, spero sempre che lui possa un giorno decidere di restarmivicino, ma sono consapevole che se avesse voluto decidere lo avrebbe fattoprima, (dovevo metterlo subito al "muro" o me o l'altra). Gredo che lui daquando sono sola che abbia paura delle mie pretese o che tutto esca come un boomerang , la situazione gli va bene finchè non mette a rischio la sua vita.
Con me sta bene ma non ha il coraggio di decidere,ammette di farmi del male espera che sia io a togliere l'impiccio, a trovare l'uomo che può rendermi felice, poi si pente delle parole mi cerca e io sto male, continuo a non voler vedere le cose come stanno. Soffro e ho paura di perdere quel che di positivo mi dà,anche se poco e sempre meno;so che la sua è una situazione difficile ma non riesco a metterlo alle corde ho paura di restare sola ancor di più e abbandonata. e soprattutto beffata.
Perchè un uomo ha il coraggio di comportarsi così? mi sento triste non mi do la colpa di aver fatto torto alla moglie perchè non sono stata io a volere la relazione, me ne sarei guardata bene.....ma credevodi essere forte nel respingerlo ma mi sono tradita.
Ora quello che vorrei è trovare la serenià ma non posso dimenticare questi 8 anni che mi hanno segnatola vita e che mi hanno legato a lui così intimamente come non mi è successo mai.
So che l'unico consiglio che posso avere è quello di lasciarlo ( ci ho provato e soffro troppo e poi o lui o io ritorniamo)poi mi chiedo è giusto,dopo tutto, che lui viva sereno nella sua famiglia riunita con soldi e benessere e impegni in parrochia? dopo che ha contribuito e voluto la rovina della mia famiglia? ha voluto la mia libertà per che cosa?
se volete aiutarmi in qualche modo con qualche consiglio ne sarei grata. Vi ringraziogiusy

NON SO' COSA SIA MIGLIORE PER ME

anniky Età: 20 Storia strana la mia ,ma forse anche un po banale... una ragazza di 20 anni che conosce in una chat un uomo di 32 anni ( ormai 33) ...
all'inizio non ho dato peso a questa conoscenza , la maggior parte dei miei amici ha quell'età anche se puo sembrare strano mi trovo molto a mio agio,poi lui ha insistito e la conoscenza si è andata sempre più approfondendo, fin qui tutto normale possiamo dire , ma si deve aggiungere a tutto questo i miei problemi nella gestione della mia vita, influenzata molto .. direi troppo anzi totalmente dai miei genitori, dalla presenza costante, imponente di mia madre.. che poi dopo tutto ( e tutte le rinuncie alle quali mi ha sottoposto e mi sottopone ) urla sempre che io come mio fratello siamo stati grandi impedimenti nella sua vita , che lei di questa vita è stanca .. insomma sono anche una delusione per mia madre ...
ma torniamo alla mia storia , i miei problemi influiscono sulle nostre uscite .. non riusciamo ad incontrarci spesso , e per molto tempo , ma in quelle poche volte e poche ore io ho imparato a leggere i suoi occhi e me ne sono innamorata , come del suo sorriso, del suo carattere,anche se molto forte e imponente e molto somigliante a quello di mia madre ;lui.... mah non saprei dire con precisione cosa provava e prova per me ,all'inizio sembrava una normale conoscenza , poi tutto cambia io inizio afrequentare di più l'università .. e quindi mi libero della mia casa e dei miei genitori , creo molte più occasioni per incontrarci , lui anche .. ma poinon si è mai più presentato a nessun appuntamento, non avvisava prima , e dopo si negava per almeno 5 giorni...poi una volta mi fece una sorpresa e mi venne a prendere all'università ... siamo stati insieme 2 ore , e quella fu l'ultima volta ! quella volta mentre si parlava e io cercavo di fargli capire che gli volevo bene , che sarei voluta entrare di più nella sua vita , perchèmi stavo affezzionando sul serio e non sopportavo che mi escludesse , o mitrattasse in maniera superficiale , lui mi rivelò di aver fatto sesso con unaragazza , nella settimana precedente , settimana nella quale non si era fattosentire perchè avevamo discusso ; c'è da dire che io e lui non abbiamo mai fatto l'amore , io sono ancora vergine e questa cosa mi bloccca non poco,quindi mi sentii in colpa e in un certo senso lo perdonai. poi dopo quellavolta non ci siamo più rivisti , ma solo sentiti ... io creai altri appuntamenti ma lui non venne , li creò lui ma lo stesso non venne , sempresenza avvisare , le scuse successive erano sempre il lavoro, il padre malato, e tanti casini !!! io sono sempre rimasta ad aspettare , e gli ho sempre voluto bene ! quando poi tutto cambia a dicembre ... il mio compleanno ... se lodimentica e non si fa sentire per 10 giorni , quando poi ritorna mi lascia con una frase scritta in una chat !! discutiamo parliamo litighiamo .... mi dice dopo 8 mesi di volermi bene , dopo e prima di quella volta non l'aveva mai detto, ritorna da me .. ma ritornano le bugie , i tradimenti, e gli appuntamenti ai quali non si presenta ! e io continuo a stare male , continuo a mostrarmi comprensiva , a perdonare tutto , credendo alle sue bugie , ma stomale perchè in tutto questo mi sono innamorata e non riesco a lasciarlo andare, non riesco a lasciarlo anche se sto male anche se so che sarebbe la cosagiusta! poi arriva il giorno in cui mi dice che ha conosciuto una ragazza chela sta frequentando , che lei per gelosia avendo visto il mio numero sul cellha provato a chiamare ( e infatti ho ricevuto chiamate anonime ma senza risposta) mi chiede di accettare questa cosa , di dargli del tempo, mi dice cheora vuole mettere la testa apposto , vuole crearsi una famiglia, vuole la calmae la tranquillità e mi dice che sa che con me potrebbe tutto accadere ma nonriusciamo a frequentarci per un motivo o per l'altro dice, ( come sempre da lecolpe solo a me e ai miei problemi, ad ogni litigata era quella la sua conclusione ) mi chiede di aspettare , accettare questa cosa fin a quando noncapirà chi scegliere .. poi scompare non si fa sentire , io lo ricerco ma nonmi risponde, allora gli invio una mail dove gli dico tutto quello che provo,che ho provato, quello che avrei voluto da lui ma che non mi ha dato , e quelloche mi ha dato ma che poteva evitare di farmi, gli spiego che io non so se sonodisposta anche a questo, che poi non è tutto csi difficile basterebbe solo lasua presenza , e la sua volontà e il suo amore , e si potrebbe superare anche imiei casini, sa che io se mi innamoro do tutta me stessa , e anche i 13 anni di differenza non mi sarebbero pesati , e non mi sarei pentita e vergognata diniente sa che sarei arrivata al punto di presentarlo ai miei e di parlarechiaramente con i miei genitori di lui ... se solo lui non mi avesse solo illusa ... diceva e dice ancora di volermi bene, che io con il mio modo di fare con la mia dolcezza , la semplicità l'ho colpito , gli sono entrata dentro , e ormai non sa più staccarsi ,anche se a volte vorrebbe per evitarmi di staremale , si giustifica dicendo che è carattere, il suo , essere chiuso , volere tutto subito , dice che la sua vita ora va troppo in fretta e lui non si ferma a pensare più di 5 min , che tutto gli sembra già fatto , vissuto ... insomma vive l'opposto di quello che io vorrei !!
ma ancora gli voglio bene , ancora lo amo... e anche se ho deciso di allontanarmi non ci riesco , penso a lui ogni minuto !! sto male sono distrutta , non so più quale sia la cosa migliore per me !!!!

E' POSSIBILE RITROVARSI CON L'EX ?

azzurro futuro Età: 55 A 48 conosco lui, 55, sposato, di una città vicina,abituato a relazioni extraconiugali.
Dopo 2 mesi esce di casa, con la scusa di una crisi esistenziale. Viviamo insieme per un anno, mai screzi, amore totale,ma mantiene legame con moglie e figlie da cui torna la domenica,quando io devo assistere i genitori malati. Poi la figlia sposata è incinta, l'altra sta per sposarsi, quindi rientra dalla moglie con l'impegno a tornare definitivamente da me.
Soffro orrendamente, mi sento abbandonata, ma lo aspetto. Però passanogli anni, al quinto perdo la fiducia, lo tradisco, ma lui lo scopre. Soffre da morire,va in depressione ed entra in terapia che continua per un paio d'anni.Restiamo insieme anche se qualcosa si è rotto. Dopo un anno esce di casa ma nonper vivere con me. Ha conosciuto un'altra e sta con lei. Ho sofferto il dolore più grande della mia vita. Per 8 mesi ho desiderato di morire,il cuore mi faceva talmente male giorno e notte che me lo sarei strappata.Ho resistito grazie a mio figlio e alla terapeuta meravigliosa che ho trovato.Ho fatto corsi di ogni tipo, cominciato a correre, la Maratona di New York. Poi ho incontrato un vedovo coetaneo, vicino di casa. Stiamo insieme da quasi 3anni. Siamo sereni, abbiamo molti interessi in comune, ce la passiamo, funzionabene anche fisicamente. Unico neo: la sua famiglia tollera appena la miapresenza. Lui ha resistito e io anche. Tuttavia fra noi si parla di volersibene, mai di amore. Lui sa pochissimo di me, e io poco di lui. Nulla diparagonabile alla condivisione/intimità/empatia che avevo con l'ex,con cui hocomunque mantenuto rapporti telefonici in cui mi apro come non riesco a fare col mio compagno.
L'ex e io non riusciamo a spezzare il nostro legame, abbiamobisogno di sentirci, ognuno per l'altro è stato il massimo.6 mesi fa l'ex lascia la donna con cui stava da 3 anni perchè ha capito che hasempre amato solo me, mi vuole sposare!!! Per me è uno tsunami. Metto in discussione il mio legame: davvero voglio una vita in cui c'è solo il volere bene e non l'amore vero, quello per una persona che per te è tutto e per cuitu sei tutto?
Decido di tornare con lui, ma quando sto per dirlo al mio compagno non ce lafaccio. L'idea di farlo star male mi blocca. E' una brava persona, ha già unavedovanza. Non posso,E così nulla cambia.L'ex sta malissimo. Ancora depressione, sonniferi. E' ferito e reagisce conrabbia.Ma ancora una volta il legame non si spezza. Pur dolorante e ferito mi cercaancora. Accetta la mia scelta, se è quello che voglio. Mi ama davvero, habisogno del mio bene, ma mi vuole felice. Ma IO CHI VOGLIO??? L'ex per me è l'Amore con la A maiuscola e il Dolore con la d maiuscola.Il compagno attuale è affetto, serenità, sicurezza di avere vicino una personaretta che non cambia idea ma anche di essere "una seconda scelta" e anestesia di quella parte di me intensa e passionale che con lui non è soffocata.
Ma mi domando:E' POSSIBILE RITORNARE INSIEME CON L'EX DOPO TUTTO QUESTO? E' POSSIBILE RITROVARSI? Quello che non riusciamo a troncare è amore odipendenza??? Ora l'ex ha conosciuto una donna (che mi somiglia) che si è innamorata. Luirecalcitra, prima di provare con lei mi chiede se davvero io non gli dòsperanze. Sento che mi ama, davvero con tutto se stesso e che soffre. Lo spingoa non restare solo, a provare un legame come quello che ho io, anche se diceche continua ad amare solo me. Sono combattuta. Mi sento lacerata. Ho il terrore di provare ancora dolore, mail timore di non provare più amore.
CHE FARE????? datemi un consiglio?
Si può vivere anestetizzati? Si puòrinunciare all'Amore con la A maiuscola per barattarlo con la serenità? Non mi riconosco più.

MI SENTO IN PRIGIONE

sono giovane, lo so, ma ho avuto delle relazione con gli uomini che, col senno di poi, mi hanno fatto riflettere...e, sinceramente, aver anche un senso di timore e soffocamento.
Non riesco a vivere storie d'amore spensierate, le quali, alla mia età, dovrebbero esser semplici da costruire...inseguo sempre quelli che finiscono con l'essere i miei carnefici! sono sempre stata lasciata, nonostante ciò parto sempre alla carica, contatto l'uomo che non mi vuole più, non riesco a farmene una ragione, penso sempre che tutto si sistemi..anche quando dall'altro capo del telefono l'ormai ex fidanzato in questione mi dice in tutti i modi che è finita.da poco sono sola, ma mentalmente e col cuore ancora mi considero impegnata...il ragazzo in questione ha dei problemi con se stesso, parla spesso di una difficoltà nel crear relazioni, io stessa sono stata la sua prima ragazza , quella con la quale è riuscito a costruire un rapporto...all'alba dei suoi 30 anni!!mi sento una bambola, tirata in causa quando lui si sente in pace con sè e respinta quando riaffiorano le sue difficoltà col mondo...ho provato a difendermi, a non pensarlo, a non sentirlo..eppure, quando avverte che mi sto allonando da lui fa di tutto per riprendermi, ed io ci casco...essendo solita a dare molteplici opportunità e... provando dei forti sentimenti verso questa persona.mi sento protetta da lui, ma allo stesso tempo lo considero la persona che più mi sta facendo del male...ho paura, non riesco ad accantonarlo, mi sembra di morire senza di lui, ho bisogno del suo appoggio.è contraddittorio, a tratti sembra intenzionato a crescere con me, a costruire qualcosa stando al mio fianco, altre volte vuol la solutidine e mi allontana...sto impazzendo...mi sento terribilmente sola, in questo anno è stata la persona più importante per me, una spalla sulla quale piangere ed una bocca con la quale sorridere...mi sento in prigione, ho paura di non riuscire a reagire, gli ho addirittura chiesto se può cambiar numero, cosi almeno, se lo cerco, non risponde...trovo spento... faccio vani tentativi, sperando di smettere...l
a mia infanzia potrebbe essere il punto di partenza: mio padre mi ha abbandonato, decidendo volontariamente di spegnere la sua vita...

firmato EpitetoFisso

VOGLIO IMPARARE A STARE DA SOLA

Ho 33 anni, una storia triste alle spalle di abusi infantili da parte di mio fratello, di anoressia post età puberale, di accanito odio contro me stessa per essere stata a soli 4 anni l'oggetto del piacere di colui che doveva essere il mio compagno di giochi, che mi ricattava dicendomi che se non gli avessi permesso di mettere le mani nelle mutandine, non mi avrebbe voluto più bene...
Sono stata in terapia per qualche tempo, ho perdonato mio fratello, ho diminuito l'odio verso di me, ma continuo ad avere relazioni sentimentali con uomini sbagliati. Più volte sono finita in ospedale a causa dello stress e del male d'amore, che mi consuma lentamente, che mi toglie il sonno, l'appetito...che è come un dolore straziante.
Ho imparato a gestire questa disperazioneinteriore che fino a qualche tempo fa mi spingeva a provocarmi delle lesioni con coltelli o a spaccarmi la mani contro i muri. L'ultimo rapporto che ho dovuto chiudere, con molto dolore, è durato quasi un anno... quest'uomo ha delle problematiche personali molto gravi, è una bestia con tutti e anche nei rapporti sessuali è molto irruento e violento e preferisce venire da solomentre si guarda allo specchio nel suo fisico perfetto. Ancora una volta ho lasciato che qualcuno abusasse di me... senza provare piecere nell'atto sessuale, senza ricevere una carezza o un bacio, ancora per scontare quelle colpe che non ho. La mia è una visione distorta dell'amore, ad oggi ne sono consapevole.Voglio trovare la forza di imparare a stare da sola... non posso pensare di amare qualcuno se prima di tutto non amo me stessa. Scriverò ancora per sentirmi in compagnia di persone che come me sono alla continua ricerca di un equilibrio interiore. GRAZIE per l'opportunità...

lunedì, ottobre 05, 2009

FA' MALE ESSERE ANNULLATI

vita Età: 41 Sono legata da 2 anni ad un uomo sposato che amo alla follia.
Nel momento piu' brutto della mia vita, ossia l'imminente morte di mio padre (padre che ho amato enormemente),mi sono trovata, a causa di un banale screzio,lasciata e mai piu' cercata, dall'uomo che ha sempre detto di amarmi.
La malattia di mio padre e' stata improvvisa, lacerante , devastante e ha trovato me e la mia famiglia attoniti ed inorriditi di fronte ad un mostro che stava uccidendo il migliore di noi: PAPA'!!!!!! Ho assistito alla sua morte ,atroce ancora da ricordare. Dopo 5 mesi (a partire dallo screzio,passando dalla morte di mio padre ed ulteriori 3 mesi) ho avuto bisogno di cercarlo nuovamente, perche',nella totalita' del tempo trascorso, non c'e' mai stato un solo momento in cui, a dispetto della tanta sofferenza vissuta, io non ne abbia sentito costantemente la mancanza e/o il bisogno,nonostante il suo abbandono. Dopo 5 mesi mi sono riproposta ed abbiamo ricominciato il ns rapporto per altri 5 mesi, che ho pensato fossero i migliori vissuti finora, perche' stavolta consapevoli di come era stato il ns tempo l'uno senza l'altra, di quanto male ci fossimo regalati per stupidita',orgoglio,paura, etc. Qualche giorno fa' ho deciso, sperando che i tempi fossero maturi,di raccontargli che nei mesi di BUIO, dopo piu di tre mesi che non avevo piu' sue notizie, mi ero ritrovata dentro una specie di storia con un mio ex, sperando che qualsiasi cosa mi sollevasse da un dolore cocente, da una senasazione totale di perdita. Mi sono sentita per 5 mesi come pezzo di carne inanimato che ha tentato non so' nemmeno cosa per rianimarsi. Questa specie di storia,durata circa un mese (piu' il tempo in cui non ci siamo visti che quello vissuto,) ha finito col rendermi sempre piu' chiaro quanto mi mancase il mio lui.Non riuscivo a vivere e a farmi vivere da nessuno se non attraverso i modi a noi due noti.IL MIO LUI adesso mi ha lasciata perche' non sono stata leale 5 mesi fa ,quando abbiamo ripreso a vederci. L'accusa e' che dovevo dargli la possibilita' di scegliere se stare con me nonostante la mia breve storia. Chi ha tradito chi? e chi ama veramente chi. Prova schifo per avermi toccata in questi mesi . Ho provato a ricordargli che il suo abbandono per me è equivalso ad un tradimento ma l'amore che provo supera qualsiasi dolore, potendo io accettare il fatto che non ha saputo fare la cosa giusta per mio padre, che si puo' sbagliare anche gravemente ma e' bellissimo se hai la possibilita' di essere riaccolto e rimediare cosi' al danno arrecato.A me questo trattamento,adesso,non e' stato riservato. Trovo tutto iniquo .
Famale tradire ed essere traditi, fa' molto piu' male essere annullati. Non vuole considerare l'eventualita' di riconsiderare tutto col tempo e non a caldo. Ho tentato di stargli vicino, stando peggio di lui . Non ho mai visto tanta cattiveria e mi sono vista seppellire

AMORE NON CORRISPOSTO

MARGHERITA Età: 48 Non mi è mai successo fino ad ora, nessuna esperienza di storia passata mi può aiutare ad uscire da questo groviglio.
Mi sono innamorata di un uomo sposato, ma non è questo la vera difficoltà. La vera difficoltà è che non è un amore corrisposto. Benchè questo basterebbe a troncare questa dipendenza affettiva, mi sono intestardita oltremodo.I buoni propositi ci sono, ma svaniscono quando per motivi lavorativi (lo sento per telefono), o lo incrocio sui mezzi che mi riportono a casa. Non c'è un distacco netto, cosa che penso sia decisiva per mettere un punto su questa storia, ma c'è anche la mia debolezza a prendere veramente una decisione definitiva.Rimango qualche giorno molto arrabbiata, ma quando mi passa ecco che il pensiero va a lui, e non riesco a volergli "male", quanto basta, per dire fine. Passo e ho passato momenti di estremo sconforto pensando e accarezzando anche pensieri non proprio positivi, ma quando mi riprendo è come se non avessi memoria dei terribili momenti di inferno.Come se non bastasse, il suo modo caratteriale di due personalità in una persona, mi getta ancora di più nella confusione, se un momento pare sia propenso a vedermi e stare con me, il giorno dopo rinnega quello che ha detto il giorno prima, o dicendo che io fraintendo.Questo comportamento oltre a gettarmi nel dolore più nero mi manda completamente il tilt. Le ho provate tutte, ma devo ammettere, che non sono ancora riuscita a risolvere questo problema.L'amore pensavo, è una bendidizione. Ma devo dire, che come sono capace io di amare, non lo è.Grazie.

UN TRUFFATORE D'AMORE IN CHAT

coraline Età: 30 In chat si è presentato come medico dell'ospedale di Genova .anni 47.Ci siamo incontrati.Ci separano 300 km.ha voluto conoscere i miei. mi ha chiesto di sposarmi. ho procurato i documenti.io ho 30anni.mi sono innamorata come non mai.adesso dopo quasi due anni di saltuari incontri appassionati e tormentati ho la conferma che non è mai stato un medico,che ha tre figli,una ex moglie,una convivente, un'amante ufficiale che va a trovare quando lo aspetto dopo che lui mi ha giurato:domani staremo insieme,prepara un buo pranzetto....Mi continua a dire ti amo. Se non mi trova al telefono mi chiede con chi lo tradisco! ho scoperto che è un truffatore schedato.E'sottinteso che non mi ha sposato ed io sto morendo di dolore.Bevo,antidepressivi.MUOIO
Soffro tantissimo.Non riesco adire basta ad un uomo conosciuto in chat che tardi ho scoperto un bugiardo spietato.Vivo un conflitto struggente fra odio e amore e per attenuarlo bevo,antidepressivi,niente cibo.Vorrei almeno avvisare le altre vittime di non credergli quando un "Giorgio" si spaccera' medico genovese infettivologo, pronto a sposarsi.In effetti è un pregiudicato che vive di espedienti,divorziato,convivente con una donna che gli ha dato un figlio nove anni fa e che lo continua ad ospitare,infinite "amanti".Attente o finirete come me.Senza dignita' e impazzita dal dolore.Si perche' anche se so, continuo ad amarlo ed offrirmi a lui. Attente perche' la sua eta'è di 52 anni, on40.Ho bisogno di un mostro....o lo sono io''?????

IL NOSTRO E' STATO UN AMORE VERO, ELETTIVO

spillatrice Età: 36 Sto insieme a mio marito da 11 anni, sposata da 4.
Grande amore, fino a qualche mese fa mai un dubbio, un'incertezza, rapporto normale con alti e bassi, ma la certezza dei nostri sentimenti e del nostro rapporto.Rapporto però che era in parte inghiottito da eventi e obiettivi in cui eravamo impegnati (matrimonio, casa, ricerca lavoro stabile, avvicinamento a casa...).Ma appena tutto si stava risolvendo ...incontro lui...lo conoscevo già, ma solo simpatia...invece senza averlo voluto e cercato scoppia un amore folle e mi accorgo del grande vuoto e senso di piatto che c'era nel mio rapporto e che si stava evidenziando solo ora che le cose esterne si erano risolte. Mi rendo conto che anche non avere avuto rapporti sessuali da quasi 2 anni era un sintomo ben preciso, che all'inizio lo pensavamo come un problema, poi lo abbiamo accantonato come se fosse normale.
Anche lui è sposato e ha 2 figli piccoli...anche lui ha problemi con la moglie per come la vita che fanno li ha allontanati e per la piattezza pur se anche il suo è stato un grande amore e un rapporto vero. Viviamo la storia con grande coinvolgimento emotivo...siamo davvero due anime affini che si sono sempre cercate...ci diciamo sempre che se ci fossimo incontrati un pò di anni fa ci saremmo scelti e sposati dopo un mese. Nascono anche gran sensi di colpa e cerchiamo anche di contenere il coivolgimento fisico. Più il tempo passa più i suoi sensi di colpa crescono,non riesce più a gestire i due piani...in un momento di lontananza si accorge che deve e può provare a recuperare il suo matrimonio...per i figli, per quello che ha costruito e in cui ha creduto con la moglie, perchè qualcosa c'è ancora e deve provare a farlo rinascere...e io mi rendo conto che è giusto davvero,anche perchè io continuerei con lui, ma comunque in questo momento non sarei decisa o disposta a chiudere con mio marito...perchè non sono ancora sicura di non amarlo più....con vari tira e molla...si parla e si chiude 4 giorni fa e io decido anche che non ci sentiamo più (lui non vorrebbe, dice perchè non possiamo conservarci come persone?) gli dico che non siamo amici, probabilmente non lo saremo mai e che lo voglio come mio uomo o come nulla!!! Averlo perso mi fa stare malissimo, ho preso l'occasione per cercare di riaprire il fronte con mio marito, era tutto fermo...si intuiva la distanza ma non ne avevamo parlato...gli ho raccontato della crisi dei miei sentimenti (non del fatto di provare qualcosa per un altro) e stiamo provando a trovare delle strade di comunicazione...ma io continuo star male e pensare all'altro e non capisco cosa provo per mio marito e soprattutto temo di usarlo come un ripiego e non voglio per il bene e rispetto che gli porto. Ho dei momenti in cui sono molto convinta di ciò che abbiamo fatto e di quanto è giusto e che se davvero non riusciremo a stare l'uno senza l'altro...almeno avremo capito...e sapremo cosa fare, ma altri momenti sono nel panico, vorrei chiamarlo, farei qualunque cosa per abbracciarlo e so che anche lui lo vorrebbe anche se è più deciso e consapevole di dover fare una scelta diversa rinunciando...
Negli ultimi 4 giorni ci siamo scambiati un sms per un evento grave accaduto e lui mi ha scritto "ti voglio bene", ma io non ho dato seguito perchè sento che è meglio o tutto o niente o che comunque dobbiamo capire...ma ho una paura folle di perderlo definitivamente o di averlo già perso. So di non poter chiedere a lei cosa fare, deve sentirlo il mio cuore e anche la mente, a volte vorrei provare a lottare per questo sentimento, ma ho paura di non riuscire a farlo prevalere sulle circostanze o su altri sentimenti o di fare comunque la cosa sbagliata sia per lui che per me (come posso continuare acercare di mettere in crisi lui e i suoi propositi se io non sono decisa) e quindi mi dico che è meglio se aspetto senza fare nulla...ma non è nel mio modo di essere...divento pazza!!!
Mi proprongo di riprovare con mio marito...e provoa farlo... dei momenti mi sembra di riuscire, ma i miei sentimenti in questo momento sono sotto stress, a volte in dolore acuto e non ci capisco nulla. Probabilmente la risposta è attendere...ma mi viene un'angoscia e a tratti sto davvero malissimo e poi temo di pensare incosciamente che lui chiamerà e tornerà...e non devo farlo perchè altrimenti il mio distacco è fasullo e non neesco fuori davvero. Insomma vorrei un consiglio su cosa fare e su cosa tutto questo vuol dire. Aggiungo solo che sia il mio per mio marito che il suo per sua moglie sono stati amori veri e grandi e persone che stimiamo e rispettiamo e con cui abbiamo costruito delle cose importanti, che nel suo caso dice non si è spento del tutto, semmai è una froma più matura e poi ci sono i figli e nel mio non so...non ho ancora capito.
Il nostro è stato un amore vero, profondo,elettivo che non avrebbe avuto limiti o rivali se ci fossimo incontrati qualche hanno fa quando tutto non era così complicato. Grazie davvero e buona giornata.

UN MARE DI DUBBI

Marco Età: 31 Buongiorno,vi scrivo per l'enormità dei dubbi che mi assalgono e per la grande mancanza di felicità da cui sono afflitto,dopo aver lasciato la mia compagna,con cui convivevo da 2 anni,ci stavo insieme da 8 anni. Non è mai stato il rapporto perfetto,abbiamo entrambi (più io che lei ritengo) dovuto affinare non di poco i nostri caratteri per restare insieme tutto questo tempo. La cosa certa però è che ci siamo amati moltissimo, che facevamo progetti di vita insieme ormai già da tanto. Dopo aver scelto la casa da comprare insieme, cominciato a mettere "nero su bianco" il nostro futuro tutto è cominciato a starmi stretto:la nostra vita insieme,il nostro futuro. Facevo fatica ad accettare i suoi difetti,quali la testardaggine e la gelosia. Nello stesso tempo conosco un'altra donna, alla quale comincio a pensare praticamente sempre, pur non intrecciando alcuna relazione, se non di amicizia. Vedevo in lei tutto ciò che la mia compagna non aveva: capacità di comprensione e di dialogo, dolcezza.Tutti questi cambiamenti mi portano, subito prima dell'acquisto definitivo della nostra casa,a rompere la relazione. Le parlo dei problemi dal mio punto di vista della nostra coppia e le dico che non so se la amo ancora. Lei, ovviamente, si dispera, io cerco di accompagnarla nel dolore, di consolarla. Ma per le prime settimane non ho rimpianti. Intreccio nel frattempo una relazione con la donna che avevo conosciuto poco prima della rottura: lei, come pensavo, si rivela il mio tipo di donna: comprensiva, dolce,intelligente. Ma dopo un mese dalla fine della relazione,inizio a sentirmi profondamente in colpa,a non vivere bene la nuova storia,essendo assalito da una profonda infelicità. Quasi fatico a ricordare tutto ciò che c'era di negativo nella storia precedente,che all’epoca mi rendeva la vita difficilissima, mi vengono in mente solo i bei ricordi,lei mi manca: siamo cresciuti praticamente insieme. Sento inoltre di aver rovinato la vita ad una persona che volevo proteggere da tutto, e l'ho fatto, per anni… fino a quando non l’ho abbandonata. Insomma, sono passati 3 mesi,sto ancora con quest'altra donna, perfetta tra l'altro,ma non riesco a dimenticare la mia compagna "storica" che io stesso ho lasciato.
Mi chiedo:ho fatto bene se tutto ciò mi ha portato una tale infelicità? E' senso di colpa, è amore o è solo affetto? Come posso dimenticare o superare questo dolore se non distraendomi,come già faccio ormai da mesi? E inoltre,mi pesa che di tutto il dolore che provo,la mia ex compagna non ne sa niente,in quanto io,per non darle speranze e farla soffrire di più,non ho mai riaperto alcuna porta,anzi, quando l'ho sentita recentemente,l'ho trattata con freddezza, se pur con la morte nel cuore...pensando di fare il suo bene. Insomma, dopo tante riflessioni, credo che la donna con cui sto ora sia effettivamente più "adatta" a me...ma nello stesso tempo mi viene un dubbio: non è che avrei dovuto fare di più per restare con la mia ex-compagna? Parlarle e darle una chance di cambiare dopo 8 anni insieme? O addirittura, se mi fa così male che lei soffra, non è che avrei dovuto restare con lei a tutti i costi, come avrei fatto, per mie convinzioni, se fossimo stati "sposati" con figli...? Spero di ricevere da voi una risposta,sono davvero sommerso da questo mare di dubbi,emozioni, dolore e non so proprio come uscirne.Vi ringrazio calorosamente.