giovedì, novembre 22, 2012

GLI UOMINI NON SAREBBERO DISPOSTI A LASCIARE LA FAMIGLIA ?


robert42 Età:   42
salve atutti. ho letto spesso sul forum che gli uomini
nn sarebbero disposti a lasciare la famiglia. beh io mi accingevo a farlo. la
mia relazioen e durata un anno e mezzo, una syoria con una persona conosciuta nello stesso ambito lavorativo. venivo da una delusione d'amore con mia koglie sgamata che flirtava con uno su un social forum. ebbene ci cnoonosciamo e iniziamo una storia condita di emozioni, passioni e abbracci. lei sin dall'inizio mi aveva chiesto di lasciare la famiglia dicenco che per me c'era un progetto di vita. ho sempre cercato di riflettere e soprattutto e in
particolare nel monbeto in cui si hanno dei figli. ritenenevo quindi che l
asoluzioni miglio fosse quella di attendere e fare in modo che i ragazzi
potessero crescere chioedendole di starmivicino. sono stato sempre leale ed
onesto sia nel dirle le cose che nel farle. le ho fatto tanti regali e emi ha
sempre detto con me era felice sino a quest\'estate. mi aveva sempre chiesto il diritto di farsi una famiglia e io le ho sempre detto che avrei voluto ma che
mi avrebbe dovuto dare de tempo perche 1 dei miei figlie eran ancora troppo
piccolo. a settembre ritorna dall\'estate e mi dice che ha iniziato una
relazione con uomo di 50 anni seprato con due figli grandi. per me e stata una
docci afredda. mi e crollato il mondo addosso. non ha inteso piu risposndere
alle mie telefonate e agli sms che gli inviavo. pochi giorni prima metà agosto
mi scriveva e diceva che non vedeva l\'ora di vedermi. le chiedo un chiarimneto e ci incontriamo e piangendo mi chiede perche  non ho lasciato mia moglie e i miei figli e che era 1 anno e mezzo che mi veniva dietro. ho continuato a dirle che avrei atteso ancora un altro po nn me la sentivo di lasciare i miei figli ed in poarticolare il piu piccolo. ad ottobre ci incontriamo per caso, ci abbracciamo e ci stringiamo forti e le dico che sarei stao disponibile a rivedere la mia posozione assecondandole sue richieste di avere un uomo tutto per lei a natale e nelel feste comandate e come quando voleva. la risposta e\' stata che lei era serena e che quindi la mia risposta meritava una riflessione.ho voluto solo descrivervi la mia situazione. non sono in grado di dirvi quale sarà il mio futuro ma da domani mi allontanero' da lei. cambiero
orari e bar di ritrovo in uno al posto moto che condividevamo. ogno giorno che
la incontro e per me un calcio in bocca. sono stanco di soffrire e  le parole
che miriconosceva prima, quali mia dolcezza ed essere una persona fantastica
sono solamnete parole vuote. mi definiva una meraviglia.bene mi eclissero'
lasciando alle spalle il ricordo di quello che c'e stato e tornando dai miai
figli che meritando di avermi con loro. un cordiale saluto

domenica, ottobre 21, 2012

LA MIA PAURA E' QUELLA DI TOGLIERE UN PADRE AI FIGLI ?


Sara Età:   40
Circa un anno fa dopo lunghi anni di matrimonio (con figli)sono stata tradita dal marito.L'infatuazione di mio marito verso questa donna tra l'altro nuova collega di lavoro fu immediata, dal primo giorno che l'ha vista (cosí mi era sembrato). Premetto che ho dovuto combattere per anni per la gelosia possessiva di mio marito nei miei confronti, e che molte volte mi ha portato all'esasperazione. Questa gelosia scompare nell'arrivo di questa ragazza tra l'altro molto ma molto piú giovane di mio marito. Presenta la nuova collega di lavoro a tutta la famiglia, figli compresi, la invita spesso a casa nostra, comportandosi in modo normalissimo. Il mio pensiero, dato la giovane etá era che si trovava bene con noi dato che era lontana dalla sua famiglia e noi eravamo un po il padre e la madre di questa ragazza.
Purtroppo dopo parecchi mesi, ho ascoltato il mio sesto senso e le chiacchiere
della gente, e decisi di vedere cosa fa mio marito in assenza mia. La sorpresa,
lo stupore, l'angoscia, il tradimento con una persona che pensavo amica. Mi ci
é voluto molto a rialzarmi da questo dolore immenso che ho provato quel giorno.
Ho cercato di far riflettere mio marito sulla strada sbagliata che stava prendendo, e fargli capire che lo perdonavo se tornava a casa e che non frequentasse piú quella persona che nei miei occhi é apparsa la persona piú falsa di questo mondo. Avrei voluto che mio marito mi abbracciasse e mi chiedesse scusa all'istante e chi promettesse che una cosa cosí non sarebbebbe mai   piú successa. Ma purtroppo non fu cosí. Lui ha dovuto pensare con chibstare!!!! Ha dovuto parlarne prima con la sua nuova fiamma, dopo si é reso conto che era meglio stare in famiglia. Molti mesi sono passati dove loro cmq comunicavano ancora e volevano cmq rimanere amici. Cosa che io non ho potuto accettare. Adesso posso dire che é tutto come prima, geloso di me, ecc.. Peró nei suoi occhi non ho mai visto un pentimento vero e proprio, e oggi che il cuore mio non sanguina piú mi chiedo se non ho fatto un grandissimo sbaglio a perdonarlo, forse era meglio lasciarlo andare (anche se secondo me con futuro molto squallido)ed ora forse avrei una vita piú felice, mi potrei concentrare di piú sui miei figli e vivere la vita come viene. Invece cosí sono infelice, e non sopporto che mio marito andando a lavorare veda giornalmente questa persona, mi sento presa in giro ogni giorno. Lui mi ripete che sono pazza che non c'é piú nulla...ma é difficile credergli la fiducia é andata completamente, e se ha avuto il coraggio di rovinare la nostra famiglia
innamorandosi di questa persona, chi mi dice che non stá con noi solo per
comoditá? Aspettando che i figli divenatno piú grandi? Vorrei tanto una nuova
vita, ma non cosí... sono veramente stufa.... Il tempo fa guarire il cuore, e
guarito quello entra in scena il cervello che vede le cose con piú obiettivitá.
Forse la mia paura é quella di togliere un padre ai figli? Non lo so,
Aiutatemi..

OSSESSIONI


cenerentolo Età:   28
gentile dott sono una goivane mamma di 28 anni separata dopo solo 9 mesi di matrimonio a causa di maltrattamento e che convive con un uomo di 43 anni separarto e con un figlio di14.per non dilungare troppo le pongo subito una domanda a causa di una gravidanza non voluta a soli 6 mesi di convivenza mi sono sentita spinta da tutti i famigliari ad abortire, ma l'angoscia che scatena tale decisione non condivisa mi ha portato ad optare per l'utilizzo di erbe un tempo usate per abortire spontaneamente, non le sò dire e nemmeno spiegare che periodo del cavolo ho trascorso 1 mese segnato oltre tutto dalla dall'infortunio del mio compagno che lo ha reso invalido,premettendo che sono celiaca a causa di questa forte pressione ho iniziato ad accentuare il mio modo personale di stare attenta alla contaminazione da glutine,fase transitoria che dopo qualche settimana di rimproveri e rinfacciamenti con il mio compagno mi hanoo fatto scattare al sentire delle notizie drammatiche al telegiornale dei flesch in cui ero io a fare quella stessa azione, motivo per òla quale sono andata da uno specialista che in una serie di sedute mi ha detto che si trattava di ansia ma facilmente gestibile anche perchè ne parlavo apertamente con il mio compagno e sdrammatizavo sull'assurdita dell'immagine e cercavo di forzarmi a fare quelle azioni che mi procuravano il batticuore come affacciarmi dal balcone per paura di potermi buttare sotto o toccare e maneggiare oggetti appuntiti devo premettere che i miei m9 mesi di matrimonio sono state segnate da notevoli percorse da parte del mio compagno mi sono sposate incinta quindi giustifico il terrore dei miei famigliari alla notizia di un altra gravidanza e quella di lui che si è trovato padre senza volerlo del suo primo figlio..........premetto che a 16 anni sono stata aggredita e nessuno lo ha mai saputo ed ho superato il tutto da sola grazie a dio e durante i periodi lavorativi temporanei tra un anno e l'altro di scuola qualche datore di lavoro ci ha provato in modo pure brusco........poi si immaggina io da1 anno separata 1 bambina di1 anno lui da 1 mese separato un figlio di allora10 anni un improvvisa gravidanza tutto l'odio la rabbia e il quanto che si è portato dietro la sua invalidazione fisica e la cura della sua epatite c scoperta per caso si immagina 2 anni di inferno che mi hanno portato da uno psicoterapeuta ora sono 4 anni che stiamo insieme tutto si è normalizzato amo tanto il mio compagno ma volevo sapere se gli episodi descritti sono delle ossessioni e se il fatto di riavere qualche immagine raccapricciante al sapere una notizia terrificante al tg sono sintomi di ossessioni da curare grazie mille in anticipo per la sua risposta

RELAZIONE SESSUALE A SFONDO BDSM


Sofia Età:   34
        
Buongiorno
non so come descrivere in termini adeguati la mia storia. ho incontrato l'uomo
che è stato il mio amante per 5 anni, 7 anni anni fa..divenne la mia guida
spirituale, dopo due anni iniziammo una relazione sessuale a sfondo Bdsm, io
slave e lui master.All'inizio della storia entrambi eravamo impegnati, ora io
sono single e lui convive.E' stata una stora dolorosa, dove mi sono sentita
umiliata, sfruttata, messa da parte. Si interessava ad altre davanti a me, le
corteggiava, le abbracciava.. le voleva. Sono arrivata a bruciarmi con la
sigaretta le mani per sentire meno dolore o per punirmi della mia stupidità.
Nonostante tutto il male, sono andata avanti..in una sorta di follia lo amavo
ancora di più, lo volevo ancora di più.. ma dentro il mio cervello c'era la
paura di avere una reale relazione con lui.. perchè lui mi avrebbe tradito come
sta facendo con la sua compagna. Gli incontri avvenivano nella di lei casa,
l'unico luogo non contaminato di quell'appartamento il letto.
L'ho lasciato.. perchè ora il dolore è insopportabile, il mio non essere
fidanzata ha comportato una rottura degli equilibri già fragili. Ma sto male.
Immaginavo che liberarmi di lui mi avrebbe reso felice o almeno alleggerita. ma così non è stato, soffro.
Dove sbaglio? quale punto di vista non riesco a mettere a fuoco?
Grazie infinite
Sofia

lunedì, agosto 20, 2012

SONO DIPENDENTE DA UN UOMO PERVERSO

Daniela Età: 34
Sono in una fase della mia vita in cui credo di aver toccato veramente il fondo ... carica di sensi di colpa, fallimenti sentimentali, professionali e familiari sto continuando ad umiliarmi ormai per un uomo che ha distrutto la mia vita, che la sta distruggendo da 5 anni e che ormai pur essendo finita e pur consapevole della tua malattia nonchè della mia non me ne faccio una ragione e continuo ad essere ossessionata da lui, dal volerlo sentire, cercarlo, avere un contatto con lui e farmi anche umiliare col suo cinismo e la sua arroganza. Sono figlia di genitori separati, mio padre ci abbandonò dopo tanti litigi con mia madre quando io avevo 5 anni ... un incubo durato anni nel vedere mia madre piangere e soffrire per lui, permettergli di venire a casa pur sapendo che lui stava con un'altra donna e continuare a nutrire la speranza di un suo ritorno ... io sono laureata, con ottimi voti, poi master, stage, specializzazioni ... e mai avuta possibilità di carriera ... sempre porte chiuse in faccia, ho visto scavalcarmi da raccomandati e non meritevoli ... ho dato sempre il meglio di me ... ma non ho mai raccolto frutti e in amore ... i peggiori disastri! Una storia serena e tranquilla in apparenza con un mio coetaneo a liceo durata dieci anni ... terminati gli studi le nostre strade si sono separate e da lì sono iniziate le mie pene con un susseguirsi di errori e legami con uomini molto particolari ... per cominciare un uomo di 15 anni piu grande di me e depresso coi suoi momenti ... ci son voluti tre anni per superare il suo distacco ... e poi la penultima storia con colui il quale mi ha distrutto la vita (perchè l'ultima storia non mi sento di citarla in quanto non mi ha dato nulla nè sofferenze nè momenti piacevoli .. mi sono sforzata di stare con un uomo indifferente alla vita dedito solo al suo lavoro e ai suoi soldi ma che sembrava coltivare buoni propositi) e col quale non sono mai riuscita a tagliare i ponti. Quest'uomo mi colpì nel momento di mia maggiore fragilità quando stavo male per l'abbandono di quell'uomo molto più grande di me che sconvolse la mia vita. Lo conobbi in un caldo pomeriggio d'estate grazie ad un'amica ... era raggiante e sorridente come un bambino spensierato! Subito il mio cuore cominciò a battere forte ... in un'istante mi scordai di tutto, delle mie sofferenze dei miei problemi. Da subito iniziammo a frequentarci ma presto capii che sarebbe stato un calvario! Era perverso polimorfo a detta della sua ex psicologa col quale lui fu legato per ben 15 anni ... più grande di me di cinque anni, viveva con una madre separata da anni ed autoritaria, un pò mascolina dato anche il suo lavoro piuttosto maschile e molto indipendente ed orgogliosa di essersi fatta strada da sola ed aver portato avanti tre figli senza la presenza di uomini crudeli come lei sosteneva. Lui appena mi conobbe avanzò delle pretese dopo un pò di giorni che ci iniziammo a frequentare. Voleva portarmi in ambienti dove il sesso era libero e condiviso, farmi avere rapporti sessuali con qualche amico dell'ambiente trasgressivo parallelo che lui era solito frequentare all'insaputa della sua ex. Aveva una doppia vita ... una in cui dimostrava di essere un uomo molto preciso e corretto con le persone "normali/banali" come lui le definiva e l'altra vita ... quella parallela dove lui si incontrava con persone legate al mondo trasgressivo che gli dava la carica di divertimento cui lui aveva bisogno per evadere dalla difficile situazione di crisi lavorativa che stava attraversando. Inizialmente per me fu un trauma conoscere quell'ambiente ... dopo mi resi conto che se mi fossi rifiutata, l'avrei perso per sempre e forse lui non si sarebbe mai separato dalla sua ex. Così per attirarlo a me cominciai ad alimentare quella sua dipendenza, fingendo di divertirmi in quell'ambiente, costringendomi a stare sessualmente con altre persone (uomini e donne) insieme a lui ...pur di vederlo felice e di farlo legar e a me sempre di più. Questa cosa lo portò a lasciarsi con la sua ex ed a dedicarsi a me completamente ... tra noi si instaurò una dipendenza vera e propria ... io però non ero felice! Invidiavo tutte le coppie normali, serene ... avrei voluto una vita semplice con lui, come tutti, uscire con gli amici, vederlo frequentare casa mia, la mia famiglia, sentirlo parlare di amore e di un futuro insieme, di matrimonio di figli ... ma nulla!
Voleva solo divertirsi ...era molto premuroso con me ... come mai nessun'altro uomo lo era stato prima, ma guai se mi rifiutavo di accontentarlo e di andare in quei club! Guai se mi arrabbiavo quando lui pretendeva di fare sesso con altre! Guai se gli dicevo che volevo una vita normale come tutte le coppie... si intristiva, si arrabbiava ... se nei club scambisti dove andavamo ogni settimana io non facevo le solite cose ... o non lo facevo divertire o gli impedivo qualcosa ... diventava un demonio ... i suoi cambiamenti di umore mi terrorizzavano! Anche se non mi ha mai usato violenza fisica. Così dopo tre anni di amore disperato e rispetto che avevo per lui, cominciai a guardarmi intorno per desiderare di avere un uomo normale di cui potermi innamorare e farmi liberare da quella dipendenza. Cominciavo a desiderare di fare l'amore quello vero, quello naturale tra un uomo e una donna ... lui non voleva ... raramente mi portava in un hotel per avere un pò di intimità con lui ... DA SOLI ... a volte capitava ogni 3 mesi altre addirittura dopo 4 mesi ... era sempre più triste per me. Così dopo 4 anni insieme ... io iniziai a star male ... mi ammalavo spesso, attacchi di
panico continui .. corse disperate in ospedale ... fino all'ultimo litigio che ci portò a separarci ... dopo pochi giorni conobbi per caso quell'uomo di cui sopra ... mio coetaneo ma indifferente come l'ho definito prima ... sembrava mi promettesse mari e monti ... sembrava un tipo tranquillo dedito alla casa, la famiglia, voleva
sposarsi, avere subito un bambino .
..e così mi imposi di frequentarlo per pretendere un rapporto migliore anche se non provavo grossi sentimenti per lui ... intanto però il cordone con LUI ... l'uomo perverso non riuscii a tagliarlo e continuavo a vederlo, sentirlo, soffrivamo insieme per il nostro distacco, litigavamo, ci cercavamo ... fino a dicembre quando la mia storia si è conclusa e mi sono convinta di voler ritornare con lui. Oggi però mi sono resa conto che non mi ama più ... acconsente di vedermi come se gli facessi pietà ... come lo facesse per me ... mi umilia rinfacciandomi gli errori che ho fatto con lui a lasciarlo per fidanzarmi con un altro. Di averlo abbandonato in un periodo difficile per lui ... era estate e stava solo... Insomma ho dovuto anche assumermi tutte le colpe. E dopo tutte queste umiliazioni oggi mi ha proposto di andare con lui in un club ma assieme ad un'altra donna con la quale lui si sta frequentando e divertendo. Sto male ... per fortuna due settimane fa ho trovato un lavoro di segretaria ... non è il massimo ma mi permette di lavorare, tenermi impegnata e guadagnare qualcosa ogni mese ... però ho dentro di me un\'amara tristezza ,senso di vuoto di abbandono di rifiuto! Io sento di amarlo di non poter fare a meno di lui ... Per me è la vita è l\'aria è la mia fonte di nutrimento ... senza di lui mi sento morta. Non ho più amici, pochissimi ma non gli racconto di lui ... perchè mi detesterebbero ... non esco più e lavoro solo. Passo i week al pc a vedere in modo ossessivo la sua bacheca di facebook. A volte penso spesso al suicidio ... vorrei morire per trovare pace! Il mio sogno era di sposarmi, avere una famiglia che non ho mai avuto unita e serena! Con l\'uomo che amo! E un lavoro degno dei miei studi ... ma non ho avuto nulla di tutto ciò ... solo una triste e amara consapevolezza ... di essere una FALLITA e una DONNA MALATA! Non ha alcun senso la mia vita! Mi sento sporca per tutte le cose
brutte che ho fatto per lui ... e mi sento disperata perchè non riesco a fare a meno di lui! Lo AMO TROPPO! Ma lo so che è un amore malato il mio! AIUTATEMI!!! VI SCONGIURO!!!! SONO DISPERATAA!!!!

STO DIETRO AD UN UOMO SPOSATO

ely Età: 28
Nn so nemmeno da dove iniziare....inanzittuto chiedo scusa x i miei errori grammaticali,nn sono italiana....la mia domanda e`....xche` vado sempre a cercare i uomini sbagliati,quelli che mi fanno soffrire,quelli che nn mi dicono mai una bella parola....sono stata con un ragazzo x 4 anni,mi ha massacrata....sono andata anche da uno psicologo,sono riuscita a superare l`ossessione con lui....ma ecco adesso sto dietro ad un uomo sposato....nn capisco xche` trovo i rapporti,e l`amore normale e pulito ,noioso,questi emozioni che vorrei sempre provare sono come una droga che pian piano mi uccidono....e` vero vivo tutto con massima intensita`,ma mi sto rovinando la salute,la bellezza dell`anima e anche dell`fisico....saranno anche i sensi di colpa,sara` anche il fatto che ho avuto un trauma a 19 anni,sara` anche il fatto che il rapporto con mio padre e` stato un strano e con mia madre nn parlavo tanto....amo da morire i miei genitori,e nn dico niente di male su di loro,hanno fatto i meglio che sapevano fare a modo loro....cosi come pensavano fossi bene....questo diciamo che l`ho capito,quello che nn capisco e` come fare ad uscire da questa spirale ..... come mi dovrei spostare i pensieri e i desideri????
nn e` facile dire da domani,cambio,basta....no c`e` quella attrazion che ti porta sempre a correre dietro quello che nn si vuole fermare x, te!!!! ma tu cmq ci vai,e soffri,e cadi,e ti rialzi,e vai sempre con uno cosi...l`altro giorno un caro amico mi ha detto,"tu questa cosa purtroppo ce l`hai nel sangue....e secondo me nn c`e`e nulla da fare,finirai o con un troppo tranquillo che farai tutto di lui e sarai infelice,oppure con uno ribelle che cmq ti fara` soffrire" ma io.... nn voglio finire cosi....a volte penso che ho paura di afffrontare un rapporto normale,proprio xche` nn saro` in grado di gestirlo,nn sono responsabile,...vorrei solo sapere da dove iniziare......Grazie!!!

IL RUOLO DELL'AMANTE

Araxe Età: 32
Salve, ho letto con interesse le testimonianze della sofferenza in alcuni casi e dell'arroganza in altri espresse da mogli che sono state tradite. Capisco che l'amante sia vista dai più come una persona insensibile ed egoista ma vorrei riportare la mia esperienza e far notare che quando a spingere verso una persona sono i sentimenti e non l'interesse ( economico o sociale) allora il ruolo dell'amante è quello che nessuna donna vorrebbe o si augurerebbe, capita e anche se fa male, anche se una parte di te sa che è una corsa contro un muro non riesci a fermarti, continui a correre perchè non si decide chi e quando amare, capita...
Sono stata "l'amante" di un uomo sposato per più di due anni, non mi ritengo una poco di buono, una svampita, un'approfittatrice o una rovinafamiglie, ho un lavoro più che dignitoso, una buona posizione economica. Ho incontrato lui per caso, qualche anno fa, avevo 28 anni lui 42 ne è nata un'amicizia diventata poi qualcosa di più profondo. Mi aveva detto che aveva una donna sebbene all'inizio non sapevo che fossero sposati, ma non cerco attenuanti, non credo che sarebbe cambiato molto. Avevo la mia vita, una relazione con un mio coetaneo con cui stavamo insieme da circa 6 anni, non avevo mai tradito prima, non avevo mai avuto avventure. Di cosa volesse dire avere una relazione con un'uomo impegnato non sapevo nulla, l'ho imparato sulla mia pelle giorno dopo giorno. Non ho mai chiesto a lui di lasciare sua moglie, sebbene non avessero figli, ma dopo qualche mese io ho lasciato la persona con cui stavo, era una storia finita e mi sentivo " sporca" non meritava le mie bugie, così quando ho capito che il mio cuore aveva deciso che strada prendere pur sapendo che era un azzardo ho scelto. Non mi aspetto comprensione o conforto da coloro che leggeranno la mia testimonianza ma spero in un briciolo di rispetto, tutto ha un prezzo per me era ragionevole, ma vi assicuro che quando non si sceglie di fare l'amante per un tornaconto personale, e in ballo ci sono solo i sentimenti si soffre e non poco. Poi quest'estate tutto è cambiato, lei ha rotto lo strano e per molti
versi insano equilibrio che si era creato " dichiarandomi guerra". Continue telefonate quando ci vedevamo, appuntamenti e impegni improvvisi quando programmavamo i nostri incontri, tentato controllo del telefono e del pc... Lecito per carità ma la tempistica è parsa anche un po' " strana". Non gli ho mai chiesto di scegliere perchè sono sempre stata convinta de lei lo amasse non meno di quanto lo amassi io, lei era parte della sua vita e certi passi non si possono chiedere o peggio imporre, ho cercato di rispettare nei limiti del possibile la loro storia, non ho mai fatto domande, o preteso più tempo di quanto lui potesse concedermene, anche se questo voleva dire spesso restare da sola, chiusa in un dolore che non potevo confidare a nessuno, io ero la donna che non esisteva...
Alla fine lui ha mantenuto la promessa che mi aveva fatto all'inizio per la quale la nostra storia non sarebbe finita a causa di terzi, non ha interrotto la nostra relazione quando le pressioni di lei si sono fatte sempre più insistenti e quando alla fine esasperata e consapevole credo che non mi avrebbe lasciata, lei lo ha fatto seguire, lui ha fatto i bagagli e ha lasciato casa. So bene che non ha scelto me piuttosto che lei ma ha agito per una questione di principio, tuttavia non posso ignorare il fatto che non mi abbia allontanata quando avrebbe avuto tutto l'interesse a farlo, dopo tutto quello che sua moglie voleva era un ristabilire i ruoli, la prova che io fossi solo una sbandata senza importanza. Non dico che questo sia il migliore esempio di amore, ma per me ha valore, per me significa qualcosa e questo qualcosa vale le rinunce e i sacrifici fatti in questi anni. Molte donne pensano alle amanti come alle "puttane" di turno, tuttavia voglio far presente una riflessione: le prostitute per definizione si fanno pagare, ad oggi se c'è qualcuno che ha imposto un " prezzo" ai suoi sentimenti è stata lei non io. Il matrimonio è un impegno è vero ma quando a venir meno sono le basi di complicità e dialogo e gli stessi sentimenti vacillano è giusto che due persone continuino a stare insieme solo per "contratto"? Si può davvero pensare che un atto giuridico sancisca la proprietà di una persona? Se è così sono contenta di non essere mai stata affetta dalla sindrome dell'anello. Non dico che lei non abbia sofferto ma alla fine ha fatto ciò che molte mogli fanno ha usato la sua posizione per averne un beneficio economico, e questo mi fa rabbia. Perchè vedete una donna innamorata non ci mette due anni a capire che c'è qualcosa che non va, non resta a dormire beata mentre il marito è al telefono o al pc con "l'altra" tutte le notti, non fa finta di niente se ha la percezione di una terza persona. Io non ho preso solo i momenti di passione e tenerezz a ma anche quelli di sconforto, i problemi lavorativi, le giornate no, gli sbalzi di umore ed oggi l'enorme senso di responsabilità nei confronti di una persona che sia pure in modo indiretto a causa mia ha dovuto rinunciare a quanto aveva contribuito a creare in 10 anni. Lei mi ha usata come pedina al momento giusto, l'arma di ricatto per ottenere la sua sottomissione e il suo pentimento e non avendoli i suoi soldi. Pensava forse che questo mi avrebbe indotta a ritenerlo meno interessante o appetibile? Non è questo che molte mogli pensano? Beh forse sarò un'eccezione ma a me non è mai importato di ciò che lui aveva non ho mai voluto regali, inviti, viaggi, amo la persona che è non quello che aveva e forse è per questo che oggi posso svegliarmi tra le sue braccia. Araxe

LA MIA PARTNER CONFONDE SESSO E AMORE

dragonfly Età: 49
sono un uomo di 49 anni separato la mia compagna anch'essa separata vive in altra città entrambe abbiamo figli.da un po di tempo abbiamo iniziato ad usare il pc, e lei ama farsi vedere da coppie e da singoli mentre si masturba. io vedo che si eccita moltissimo.infatti poi mi chiede di fare l'amore.visto che ci siamo conosciuti proprio frequentando una chat e vi erano stati all'inizio alcuni problemi.io la amo, ma lei pur dicendomi di amarmi a mio giudizio sta confondendo sesso e amore. lei dice di no.secondo lei ritiene utile continuare un rapporto del genere?

NON RIESCO A CAPIRE SE HO QUESTO TIPO DI DIPENDENZA

kikka Età: 25
Sono confusa, non riesco a capire se ho questo tipo di dipendenza.
Lui è affettuoso mi tratta bene, ma stiamo insieme da 4 anni e non conosco ancora la figlia minore perche dice di non voler avere contatti con me. Ogni volta che qualcosa non va anche se minima mi fa venire l'ansia, perdere l'appetito e la serenità, ho sempre paura che la relazione finisca e spesso abnego desideri o voglie solo per evitare una "discussione". A volte penso che sono più i momenti in qui sto male che quelli in qui sono serena ma non mi sento mai felice al 100%.Vorrei avanzare nella relazione, ovvero sposarmi, ma non lo vedo tra i suoi progetti perche non abbiamo una buona stabilità economica ma qualcosa mi dice che non è solo quello il motivo. A volte vorrei lasciarlo, ma non ci riesco, perche mi sento amata ma non come vorrei,
diciamo che mi sento amata a "modo suo" ed ho paura di commettere un errore a lasciarlo perche lui ha cambiato moltissime cose per me e non vuole lasciarmi....Sara forse che voglio negare l'evidenza?

MIO MARITO SI E' ISCRITTO A UN SITO DI GAY

Samanta Età: 30
A settembre scorso ho scoperto che mio marito si era iscritto a un sito di gay.Dopo nove anni di fidanzamento,e neanche un anno di matrimonio.Aveva scritto sul suo profilo delle cose che neanche io potevo pensare,stetti malissimo lo volevo lasciare,volevo tradirlo ma non ce lo fatta sono andata avanti così per un mese vedendo fin dove si spingesse.Tutte le sere andava su internet e vedeva filmati fotografie sempre di quel genere,il giorno dopo controllavo e stavo ancora più male non potevo parlare con nessuno tenevo tutto dentro.Poi una sera non ce lo fatta più,lui mi diceva sempre che hai ti vedo strana............e allora incominciai a dirgli tutto gli feci vedere le stampe che avevo fatto,del suo profilo così assurdo forse per me.Ma lui con molta calma mi rispose ero solo curioso,io ti amo sei la donna della mia vita e tante altre cose sdolcinanti e come una vera cretina ho riaperto le braccia.Poi ha fatto in modo che mi dovevo fidare di lui ma adesso scopro che continua pero adesso va con il cellulare pensando che io sia una cretina.E come sempre mi e caduto il mondo addosso.....sono disperata cosa posso fare?Grazie mille
Samanta

giovedì, luglio 05, 2012

SCEGLIERE DEFINITIVAMENTE FRA MARITO ED AMANTE A CAUSA DI MIA FIGLIA

moky Età: 42
Buongiorno,
mi scusi se disturbo ma sono tanto preoccupata x la mia situazione non so se
fare bene ad andare da uno psicologo xche nn so cosa fare adesso le spiego.
Convivo da 10 anni con un uomo e circa 2 anni fa ho intrapreso una relazione  con un uomo piu giovane di me di 10 anni tra noi e stato subito amore intesa  sessuale a 1000 cosa che non ho mai avuto con il mio compagno poi dopo 6 mesi  ho scoperto che lui aveva una relazione con un altra donna anche se non seria  cosi ci siamo separati x un periodo di 6 mesi adesso vuole tornare da me io ho  allontanato l'altro xche mi dico che devo riporvarci x la bambina xro non  riesco a dimenticare lui il mio amante e sempre dentro di me lo penso sempre e  i messaggi e telefonate continuano sempre e so di amarlo.
Chi ne soffre di più è mia figlia io parlo con lei ed è a conoscenza di tutto  mi dice mamma non puoi lasciare papa' devi riprovare con lui notare la mia  bimba ha solo 7 anni e io non so ho paura di sbagliare vorrei tornare con lui  ma ci sono cose che non riesco a superare e poi amo l'altro anche se la  relazione con lui mi fa paura un po x l'eta e un po x tutta la situazione che  si potrebbe creare.
La mia bambina adora il mio amante ma ama come e giusto tantissimo suo papa'
Cosa posso fare?
'devo lasciare il mio amante definitivamente e povare nuovamente con il mio  compagno oppure non devo rinunciare all'amore?
Come posso fare con la mia bambina .... come mi devo comportare e sopprattutto  tutto questo potrebbe crearle dei disagi in futuro delle paure
Aiutatemi non so cosa fare
ho tanta paura di sbagliare e a dirla tutta non ho piu vaglia di farlo devo rinunciare a quello che voglio alla mia felicita x la mia bambina o poi  capira' un giorno
Grazie se mi rispondete
Monica

MATRIMONIO "BIANCO" ?

Leda Età: 26
Non so a chi rivolgermi. Non so neppure se il mio sia un "matrimonio" bianco...
Già, perchè io e lui non siamo sposati. Conviviamo a fasi alterne, nel senso che io, per motivi di lavoro e per piacere, abito a casa sua e dei suoi genitori (i quali, tra l'altro, mi considerano la figlia femmina che non hanno mai avuto) cinque giorni a settimana. Io ho 26 anni, lui 13 in più. E' una persona speciale, attenta, premurosa, dolce.C'è. E' un amico, un sostegno, un compagno. Siamo fidanzati da poco più di un anno e la nostra relazione è stata fortemente voluta da entrambi. Siamo stati splendidi amici per poi scoprirci innamorati.Lui è la mia favola personale, il lieto fine che non mi sarei mai aspettata. Sin dai tempi della nostra amicizia ci siamo resi conto che tra noi esisteva un attrazione enorme, a volte ingestibile. E quando abbiamo deciso di rischiare e di condividere le nostre speranze,la passione è esplosa. Io, traumatizzata da esperienze poco edificanti, ero convinta di essere frigida. Tra le sue braccia, però, ho scoperto le gioie di una relazione dove la componente fisica non era ghettizzata. Passione, fantasia, risate, ironia. La nostra relazione era perfetta. Era. Perchè di punto in bianco tutto è cambiato. Noi, che ci cercavamo febbrilmente, dolcemente. Noi che facevamo l'amore divertendoci improvvisamente non ci siamo più nemmeno sfiorati. Lui non mi voleva. Non mi voleva più. Io ero consapevole dei problemi economici che gravavano sulle nostre teste, eppure non ho mai smesso di desiderarlo.Di emozionarmi ed imbarazzarmi davanti alla sua nudità.Lui ha semplicemente smesso di cercarmi. Di desiderarmi. Ho aspettato a lungo prima di parlare con lui. E quando l'ho fatto lui ha addossato la colpa ai problemi. Cercando di rasserenarmi ho cercato di convivere con questa situazione finchè, un giorno, consigliata da mia madre, ho deciso di corteggiarlo e di essere più sensuale. A quel primo rifiuto ne sono seguiti moltissimi altri, fino al giorno in cui, guardandomi allo specchio mi sono sentita brutta, goffa, terribilmente sbagliata. Io che fuori casa ricevo continuamente complimenti; io che sono vivace, ironica, sicura mi sono trovata a nascondermi quando mi spoglio. A volte è difficile persino guardarmi allo specchio. Che me ne faccio di tutti quei complimenti quando l'unica persona che voglio, l'unica che desidero, non mi vuole? Sono passati mesi-circa sette- e a quel mio primo tentativo di confronto ne sono seguiti altri. Il cui epilogo è sempre lo stesso. Il lavoro, la mancanza di intimità, i problemi. Eppure...abbiamo una piccola casina fuori mano, dove, quando lui mi voleva, scappavamo con frequenza quasi giornaliera per vivere pienamente la nostra unione...ora è lonana, scomoda, dispendiosa da raggiungere. Però poi lui va lì, ad incontrare gli amici, a godersi un pò di fresco...persino quando i genitori di lui partono per giorni la situazione non migliora, anzi!!!!Fa di tutto per far finta di dormire quando siamo a letto, oppure riempie le nostre giornate con talmente tanti impegni che il tempo per stare da soli si riduce a pochissimi minuti prima di cena. Gli unici contatti fisici che abbiamo sono quelli delle nostre mani quando ci passiamo il sale o il pane a tavola, o un abbraccio fraterno prima di andare a letto. E in tutto questo non mancano i suoi racconti delle vecchie fiamme, quelle per le quali ha fatto viaggi lunghissimi pur di passare una notte di passione. Eppure più lui non mi cerca più dice di amarmi, mi copre di attenzioni e regalini, belle parole e gesti romantici. L'altro giorno ho dovuto chiedergli un bacio- un bacio vero- perchè erano settimane che non mi baciava. E come mi sono sentita, poi!!!!A volte penso di essere sbagliata, di essere una persona vuota, di pensare al sesso in maniera esagerata. Altre credo che il mio bisogno di sentirlo, di averlo accanto come uomo sia del tutto comprensibile. Non so più cosa fare. Non riesco più a guardarmi allo specchio,mi vedo grossa, brutta, terribile. Mi sento stupida e, forse, lo sono.

IL MIO AMICO PIU' CARO PENSA AL SUICIDIO PER AMORE

impotente Età: 26
Salve. il mio amico più caro(non che il ragazzo di cui sono innamorata) è da qualche tempo che sta pensando di farla finita perchè non ha più voglia di combattere contro la vita: tre anni fa si è lasciato con la ragazza per stare con un'altra ma in questi anni non ha mai avuto il coraggio di dire alla ex della nuova fidanzata cosi è finita anche quella storia, al lavoro gli va tutto male o meglio deve sempre risolvere i problemi del padre che ormai pensa solo a se stesso a tal punto che ha chiesto il divorzio dalla madre per stare con un'altra donna e ha intenzione di rivendicare la casa in cui la moglie e il mio amico abitano..lui non sa più che fare, non ha più voglia di fare niente, stamani non è andato neanche al lavoro ma è rimasto a letto pensando solo a farla finita..li ha detti solo a me certi pensieri e a me questo spaventa perchè non so che fare, non vuole che parli con la madre o la sorella e non vuole nessun tipo di aiuto..se gli parlo cercando di farlo ragionare dice che non lo capisco e mi insulta, odia e non vuole più vedermi..che devo fare per aiutarlo?non posso lasciarlo pensare a certe cose perchè per quanto dura la vita è una e non vale la pena per niente e nessuno buttarla..gli ho anche consigliato lo psicologo ma non mi ascolta..

L'EX MOGLIE DEL MIO COMPAGNO MI OSTACOLA NELLA RELAZIONE COI LORO FIGLI

Silvia Età: 34
Salve, mi chiamo Silvia
la ex moglie del mio compagno ha ottenuto durante la causa di separazione ancora in corso, l'ottenimento di un percorso di mediazione familiare dal giudice. I bambini passano molto tempo con il papa e me avendo l'affidamento congiunto, ma la ex non riconosce la mia presenza ed anche davanti ai bambini finge che io sia invisibile. la situazione è molto difficile ma con i bambini ho un rapporto stupendo. Vivo questa imposizione del percorso come una minaccia per la nostra serenità che abbiamo ottenuto a fatica e superando molte provocazioni.
Nonostante tanti tentativi di dialogo il mio compagno a sempre ricevuto insulti. Mi chiedo come è possibile con una causa in corso e usando questo strumento del percorso in modo coercitivo e non come opportunità a vedere in questo un risvolto positivo? le sedute devono essere fatte dai genitori insieme o anche separati?
non ho mai cercato di sostituirmi alla mamma e non è mia intenzione, ma come possiamo vivere tutti sotto lo stesso tetto con armonia se la mia presenza non viene riconosciuta e continuamente schiacciata?
possibile che l'equilibrio e l'impegno che un compagno mette nell'aiutare il papa (senza sostituirsi in nessun modo alla mamma) non abbia nessuna rilevanza?
se avete un consiglio da darmi lo accetto volentieri, amo il mio compagno e anche con i bambini ho un bellissimo rapporto, ma così è molto dura andare avanti.

martedì, luglio 03, 2012

RELAZIONE IMPOSSIBILE E DEVASTANTE

Paura Età: 38
Sono separata da qualche anno, due bambine. Da circa due anni frequento un uomo poco più giovane di me. La caratteristica di questo rapporto è che si tratta di una storia di solo sesso, ci vediamo 1 o 2 volte a settimana. All'inizio, visto che mi ero separata da meno di due anni, dopo un matrimonio senza amore e senza o con pochissimo sesso, il desiderio e l'attrazione fisica mi appagavano a tal punto che volevo solo vedere questa persona per farlo. Tuttavia, lui è sempre stato distante e freddo (e non ha mai nascosto di fare sesso anche con altre), io piena di paura e in trepidante attesa che qualcosa cambiasse. Ho iniziato a pensare che lui non mi volesse perché ero più grande, separata e con prole, e che comunque ci fosse in me qualcosa che non andava. Allora ogni incontro diventava una scommessa, un'occasione per dimostrargli quanto fossi "brava", al solo scopo di farlo innamorare di me. Sono una bella donna, piena di corteggiatori..........di cui non mi importa nulla..., credevo di poter usare la mia bellezza per farmi amare...una cosa folle, visto che ogni volta che il pensiero che mi amasse mi sfiorava, venivo colta da un panico ancora più potente...Il terrore di un rapporto intimo...Ebbene, lui non ha mai variato il suo comportamento di un centimetro (o quasi)...e nemmeno io! Ero (e sono) così ossessionata dal mio desiderio di essere amata da una persona che non mi vuole, che i miei interessi contano poco e niente...tutto ruota intorno a questa relazione impossibile...è semplicemente devastante: trascuro le mie figlie, il lavoro...tutto. L'unica cosa di cui mi curo, è di cercare di essere bella per lui...cosa che all'inizio mi riusciva........ora molto meno, perché mi guardo nello specchio e non mi riconosco, non sono più io. So benissimo che la prima nemica di me stessa sono proprio io.........ma da sola non credo di riuscire a uscirne (anche se già vado da una terapeuta molto brava, ma non basta!).

Ho bisogno di AIUTO. Ho letto un ottimo libro consigliato su questo sito ("Donne che amano troppo" di Robin Norwood), nel quale si consiglia di rivolgersi a un gruppo di auto-aiuto. Vorrei sapere se ce n'è uno a Roma (oltre a quello presente in rete), perché sento il bisogno di condividere la mia esperienza in modo personale e diretto con donne che soffrono come me. Vi sono grata per la risposta che vorrete fornire e spero che la mia testimonianza possa servire...GRAZIE!

PER IL MIO BENE DOVREI LASCIARLO MA NON CI RIESCO

la Età: 29
Sono una ragazza di 29 anni fidanzata da quattro con un ragazzo che ha perso il padre tre anni fa e due mesi dopo il migliore amico, tutti e due si sono suicidati.
Da quando è successo lui ha una rabbia incontrollata, non vuole parlare dei suoi problemi è sempre nervoso e si sfoga con me tramite insulti di vario genere...
Devo dire che il nostro rapporto non è mai stato sereno, anche prima del lutto.
Lui ha vissuto un'infanzia molto difficile, con un padre violento e una madre praticamente assente!in più all'età di 15 anni ha conosciuto un pedofilo che gli ha fatto credere per un pò di tempo di essere gay, poi a detta sua dice di aver capito che ha interesse solo per le donne.
In tutto questo tempo che siamo stati insieme ha sempre avuto un atteggiamento molto agressivo nei miei confronti, ammetto di avere un carattere molto impulsivo e se ho da dirgli qualcosa la dico senza problemi anche ferendo, ma il suo comportamento mi sembra esagerato!mi da colpe che non ho, si inventa qualsiasi pretesto per litigare, cerca in tutti i modi di farmi sentire inadeguata!a volte penso che mi usi come uno specchio perchè mi dipinge per quella che non sono e che magari rispecchia di più il suo carattere.
Sicuramente la morte così violenta e traumatica di suo padre (l'ha trovato lui insieme a suo fratello appeso ad una corda) ha amplificato il malessere che già aveva dentro e che non ha mai ammesso di avere, ora sembra quasi che lui debba sempre soffrire, che è giusto così, che si merita di stare male.
So che avrebbe bisogno di un supporto psicologico, ma quando provo a parlarne mi dice che non ne ha bisogno, che non è malato, che la pazza sono io e che non ha voglia di parlare di suo padre davanti ad un estraneo.
Il problema è che non può andare avanti così, oltre a trattare male me si sfoga anche con sua madre, forse perchè la incolpa per tutto quello che è accaduto, e sua nonna, sta male e non lo vuole ammettere e fa star male anche chi gli vuole bene.
Purtroppo non ho nessun supporto dalla sua famiglia, che fa finta di niente, proprio come è successo quando il padre menava i figli e la moglie, anzi sembra quasi che sia colpa mia, che se sparissi dalla sua vita sicuramente sarebbe più tranquillo.
Dopo quattro anni nonostante tutto io mi sento ancora innamorata e non me la sento di lasciarlo, anche perchè quando è 'lucido' stiamo bene insieme, mi ha chiesto di sposarlo, ma poi si rimangia tutto e io non gli credo più!
Non so più cosa fare, anche perchè qualsiasi cosa faccio sbaglio e se non faccio niente sbaglio lo stesso!appena sente la parola psicologo mi aggredisce così io lascio stare perchè tanto se non è lui a volerlo non lo posso obbligare.
Io non sono lo schifo che lui dice, mi avrebbe già lasciata se fossi così tanto una cattiva persona...so che per il mio bene dovrei lasciarlo perchè tanto non si vuole far aiutare, ma non ci riesco.

MIO MARITO MI FORZA SEMPRE AD AVERE RAPPORTI SESSUALI

barbara Età: 50
Mi sono sposata vent'anni fa, mio marito da sempre mi sottopone a una pressione sessuale incessante, mi sono sempre lamentata che non sapesse avere per me gesti affettuosi che non sfociassero immediatamente in una mimica di un rapporto sessuale, non c'è carezza che non termini sempre in uan palpata, non c'è volta in cui io gli volti le spalle in cui lui non mi palpi il sedere. qualche anno fa arrivò ad afferamre che non facevamo mai sesso (lo dice sempre) ma allora avevo la prova che avevamo consumato 19 preservativi in un mese e mezzo, oltre alle volte in cui avevamo fatto sesso senza preservativo. Un giorno gli ho chiesto perchè avesse tutta questa ossessione e lui mi rispose che era perchè un giorno lui non sarebbe più stato in grado di fare sesso e quindi voleva approfittarne più che poteva fintanto che ne era in grado. In tutto questo, io piano piano ho cominciato a sentire che la presenza o l'assenza del mio deisderio non contava assolutamente nulla, spesso non ha tenuto conto di mie particolari situazioni fisiche o psicologiche non propizie, mi sono ritrovata anche a respingerlo a calci in giorni in cui avevo infezioni vaginali, eccetera. Se mi rifiuto di fare sesso per due o tre giorni di seguito prende espressioni minacciose, mi insulta voltandosi dall'altra parte, in sintesi, da tanti tanti anni, per evitare che ogni nostro rapporto si risolva in uno stupro, io devo immaginare di fare sesso con un altro uomo. Non uomini a caso, ma, negli anni, due uomini in particolare, due uomini diversi, in tempi diversi, due amori, veri, uomini che conosco, uomini ai quali ho detto che ero attratta da loro, uomini che mi rispettano, che mi stimano, che però non hanno voluto fare l'amore con me per evitarsi ed evitarmi complicazioni e sofferenze, con il primo di questi sono ancora in contatto amichevole, ma il secondo lo ha sostituito nel mio cuore e nella mia mente, è un uomo complesso, che ha molto sofferto, che faticosamente ha raggiunto un suo equilibrio, e che ha deciso di essermi accanto in un modo che non è amicizia ma è amore, anche se non fisico. E io sto qui, con il mio desiderio profondo e sincero per lui che non posso soddisfare. E mio marito, che vede che raggiungo l'orgasmo, pensa che in fondo tutto vada bene (migliaia e migliaia di volte gli ho chiesto di modificare certi suoi atteggiamenti, ha cominciato un poco a farlo, ma solo dopo quasi vent'anni).

lunedì, maggio 21, 2012

MI DICE CHE NON SA' SE MI AMA PIU'

audrey, Età: 30
11 anni di felice fidanzamento (resistiamo gli alti e bassi della lontananza per i miei studi, convivenza…)MATRIMONIO A GIUGNO SCORSO…il giorno piu’bello della mia vita. E pensavo anche della sua.andiamo ad abitare nella casa nuova tutto sembra normale …io inizio nuovo lavoro a gennaio.a febbraio mi dice che non sa se mi ama piu’.una settimana fa mi confessa di avermi tradito da gennaio a aprile 6-7- volte con la stessa (che ha un figlio e un compagno) e che ora è confuso e non sa che fare. Se ne va in albergo e dopo un giorno torna e dice che io sono la sua priorità che gli sono mancata ma che non puo’dirmi che mi ama come prima e che non sa cosa abbia significato lei e il perché l’abbia fatto. Se l’ho fatto ci sarà un motivo, forse non ti amo piu’. io gli chiedo ma allora che sei tornato a fare se non sei sicuro e lui mi dice che il modo migliore per capire secondo lui è quello di starmi vicino. Io gli dico che non posso farcela se lui non chiede perdono e non è sicuro al 100%.me ne vado. Gli dico di non chiamarmi o solo se ha veramente voglia di sentirmi. Mi chiama un paio di volte al giorno ma non si sbilancia mai. Dormo da amici e lui lo sa. Perché non viene a prendermi? Non verrà mai??????? Aiuto…HO TANTA PAURA E NON RIESCO NEANCHE A RESPIRARE…!!!!





MIO MARITO MI HA LASCIATA

aura81 Età: 30
Mio marito mi ha lasciata da un mese.Il dolore è ancora molto presente, altalenante.Continuo a sentire forte la dipendenza e l\'abbandono.Il distacco totale, nel mio caso, sarebbe impossibile perchè abbiamo due figli piccoli.Nel frattempo stiamo procedendo alla separazione(che io non vorrei,ovviamente),ma dato che per lui non c\'è verso di recuperare,ero decisa per una giudiziale.Non ho un lavoro e neanche una casa mia.Ora io e i bambini viviamo dai miei genitori tra litigi e malcontenti.Credo però che serva a poco se non a prolungare una dolorosa agonia.
Nel frattempo sono in terapia da una psicologa dell'asl ma fino ad ora non sento i risultati.Lei si limita ad ascoltare.

Mi dia un consiglio,la prego.



IO DIPENDO DA LEI IN TUTTO E PER TUTTO

ste
Ho 40 anni, questa storia che mi sta devastando anche fisicamente oltre che psicologicamente dura da più di due anni e mezzo. Prima di conoscere Lei ero una persona normalissima, avevo una fidanzata, amici,mi divertivo, non mi mancava nulla. Non sono sempre stato un santo con la mia fidanzata, non mi sono sempre comportato in maniera cristallina e me ne pento, avevo un certo successo con le ragazze. Poi ho conosciuto la mia pazzia. La conoscevo di vista da tempo, mi era sempre piaciuta molto fisicamente, sapevo che era fidanzata, io pure, e più che salutarci non era mai successo. Un bel giorno venni a sapere che si era lasciata col suo ragazzo, io non feci nulla ma tramite amici in comune lei venne a sapere che a me piaceva molto. un giorno lei diede il suo numero di cell ad un mio caro amico perchè lui lo desse a me.Ricordo perfettamente lo stupore, lei sapeva che ero fidanzato, io non chiamai subito, la vedevo giornalmente ma non parlai mai con lei, stavo bene con la mia ragazza e non volevo combinare pasticci. Dopo 10 giorni mi decisi a chiamare, pensai così senza impegno, per non fare la figura dello scemo e fu l'inizio della fine.Dopo quella telefonata passarono 15 giorni e la invitai a cena. Era la sera di Hallowen del 2009, ricordo tutto, perfettamente, ogni parola, emozioni, tutto, come fosse succcesso ieri, da quella sera io mi innamorai perdutamente, pazzamente, sconsideratamente di lei, lasciai la fidanzata, amici, tutto. Per me esisteva solo lei. Lei era stata tradita dal suo ex ma lo amava ancora,con me stava bene ma non mi amava, per me lei era il giorno e la notte, il sole e la pioggia e lo è tutt'ora. Ricordo la prima volta con lei,io non riuscivo a fare l'amore, ero teso, tremavo come una foglia, la vedevo splendida, avevo come paura di sciuparla, quando andava via da casa mia piangevo disperato, ci vollero tre sere prima che riuscissi a fare l'amore con lei, era tutto ciò che desideravo ma l'emozione era troppo forte non riuscivo a sostenerla,mi sentivo sempre piccolo piccolo davanti a lei. Mi accorsi che questa era la prima volta che mi innamoravo veramente, per la prima volta in vita mia c\'era qualcuno più importante di me stesso. Cominciai ad avere problemi di stomaco, non riuscivo più a mangiare. dopo quattro mesi lei mi lasciò, il suo ex la cercava e lei era indecisa,mi disse tu ci sei nella mia vita ma devo riflettere, il mio cuore non batte come il tuo..io non le diedi tempo, le dissi di fare la sua vita. era il 23 febbraio 2010.io persi 36 kg in 7 mesi, ero una persona distrutta, cercai di farmi forza, ma mi mancava, un incubo, fu un incubo, frequentai altre persone, anche la mia ex, ma non riuscivo a spingermi oltre l'amicizia, mi sembrava di tradirla, non potevo. Il 10 maggio 2010 lei mi mandò un sms, mi chiedeva come stavo, se andava tutto bene, dopo aver letto l'sms vomitai subito e poi mi ubriacai. Io lavoro in un posto pubblico, dopo 6 giorni mi venne a trovare sul lavoro, io ero come impazzito, dopo due giorni mi portarono al pronto soccorso, avevo dei dolori di stomaco tremendi e il cuore come impazzito. mentre ero all'ospedale lei mi chiamo dicendomi se potevo aiutarla economicamente io le dissi che ci avrei pensato. Devo dire che lei è una donna separata con un figlio, sono 20 anni che va da psicologi e psichiatri per depressione ed ansia, a me non interessava questo, io l'amavo e l'amo. l'aiutai economicamente, e ci frequentammo come amici, lei era sola, non era tornata con l\'ex, dopo qualche mese lei volle riprovare con me ma non andarono bene le cose, non mi amava e non voleva fingere, l\'ammiro per questo. Io ero sempre più a pezzi ero vicino alla donna della mia vita, l\'amavo disperatamente, l\'aiutavo e l\'aiuto in tutto anche economicamente ma non potevo averla. Durante l\'autunno del 2010 cercai di staccarmi da lei consapevole che non mi avrebbe portato a niente starle vicino, intrapresi una terapia da una psicologa, capivo di aver bisogno di aiuto, ma non servì a molto, 15 mesi di sedute e sono ancora qui.Nel 2011 bisticci e l\'ex che si rifà di nuovo vivo, questa volta lei prova a rimettersi insieme a lui ma le cose non funzionano, nel luglio 2011 lei mi racconta la prima bugia di cui sono a conoscenza, bisticciai veramente, le dissi che lei era padrona della sua vita ma non poteva trattarmi così. per due mesi fino ai primi di settembre non seppi più nulla di lei. io toccai il fondo, mi spaccai due dita prendendo a pugni un muro, ero sempre ubriaco ma non la volevo più o almeno così credevo, non avei mai più potuto fidarmi di lei, per me la fiducia e tutto. A settembre lei ebbe il coraggio di raccontarmi tutto, si scusò con me ma io non riuscivo a perdonare quella donna, l\'amavo disperatamente, ma non riuscivo a perdonare. Ci frequentammo per mesi come amici, io l\'aiutavo in tutto ma non avevo più l\'idea di averla di nuovo come fidanzata ero disgustato dal suo comportamento, ma non riuscivo a non vederla a non cercarla, a stare lontano da lei, mi sentivo vivo solo quando ero con lei pur sapendo che non ero l\'uomo per lei e lei non più la donna per me. ci frequentammo fino a gennaio di quest\'anno poi io le dissi che vivevo male che stavo male a starle così vicino che volevo farmi una vita mia, lei mi disse che capiva ma che era dispiaciuta, le dissi che piangevo spesso la sera pensando a lei a suo figlio, dopo qualche giorno lei mi disse di allontanarmi da lei, che non mi amava che la soffocavo. io lo feci, non sò perchè mi disse quelle parole, se le disse per me o perchè vedeva qualcuno, non lo so. dopo meno di un mese alla fine di febbraio lei mi cercò di nuovo e a me sembrò di tornare a vivere. Vederla sorridere, parlare con me, seduta accanto a me in auto o a casa mia e io a casa sua mi dà un piacere che non ha eguali.Anche ora che siamo alla fine di aprile io sono qui a scrivere dopo aver passato il pomeriggio con lei. Io non so che sono per lei, un amico, una persona a cui appoggiarsi, uno che le risolve i problemi, uno con cui si sente sicura, non lo sò proprio. Io so solo ciò che è lei per me, vita! So di non poterle essere amico, io l'amo e se tutto ciò da una parte mi dà grande piacere dall'altra una sofferenza insopportabile, so che se ne può andare da un momento all'altro, ma adesso quando siamo insieme è come se fossimo due fidanzati a parte il fatto che entrambi evitiamo ogni contatto fisico, a volte un timido abbraccio, ma quando le nostre mani si toccano entrambi le ritiriamo immediatamente, quando non ci vediamo ci sentiamo quotidianamente o tramite sms. A me tutto ciò non basta, non serve, ma non ho la forza di staccarmi da lei, quando sono con lei io ritorno a vivere, ho tutto non mi serve altro. Non so più che fare. Sono alla frutta, sto male di nuovo anche fisicamente, mi sono affidato ad una nutrizionista per non perdere peso ma non ha molto effetto. Dopo anni ormai che la conosco lei ha il potere di destabilizzarmi, davanti a lei tremo sempre come una foglia, non sono in grado di intendere e volere, è più forte di me. Io nelle mie cose e con le altre persone sono deciso, difficilmente influenzabile ma con lei tutto è diverso. Non so più a chi rivolgermi per essere aiutato. Io voglio guarire da lei, con tutte le mie forze ma non riesco.A volte penso perchè ho conosciuto unapersona così, era meglio non averla mai conosciuta, perchè la nostra storia non è finita quel febbraio 2010, perchè sono ancora qui a dipendere da lei, perchè è questa la verità, io dipendo da lei in tutto e per tutto, se la mia giornata sarà bella o no dipende solo da un suo sorriso, da un suo sms, da qualcosa che viene da lei.Non sono più la persona che ero, me ne rendo conto, ho perso tutto, ho perso il rispetto per me stesso.Datemi un consiglio aiutatemi per favore.



DIPENDENZA AMICALE

shane Età: 18
Salve dottore,è la prima volta che le scrivo ed ho appena letto le testimonianze sulla dipendenza amicale di cui aspettiamo in tanti aspettiamo un suo articolo.
Sono una ragazza di 18 anni,impegnata felicemente con un ragazzo da 5 anni. Da quando ero bambina ho sempre avuto una certa dipendenza verso delle figure femminili a partire da mia madre. A soli 7 anni già era molto dipendenza affettivamente dalla mia migliore amichetta di giochi. Da li in avanti crescendo ho avuto vari rapporti di dipendenza con varie amiche,nessuno di questi rapporti si è mai concluso negativamente ma ho notato da parte mia troppa empatia,attenzione e dipendenza verso queste amicizie.
Fortunatamente non mi succede con tutte le amiche ma con poche e mai sono dipendente da più persone contemporaneamente ma tendo a cambiare spesso oggetto di dipendenza che però è sempre una persona a me molto vicina. Come è naturale che sia questi rapporti cosi intimi mi hanno portato spesso a molta confusione,non capendo addirittura se io fossi innamorata di queste persone. Non è un argomento semplice da affrontare con chi mi sta vicino perchè spesso credono che io sia omosessuale,non che io abbia niente in contrario verso l\'mosessualità,ma ho notato e provato a vedere se lo sono ma non lo sono in quanto non sento un\'attrazione fisica verso le donne bensi\' verso gli uomini.
In particolare con il mio ragazzo sto molto bene e sono felice ma lui non è mai riuscito a darmi la stessa intensità affettiva che posso avere con un'amica intima.
Credo che questa sia una patologia in quanto è un comportamento che io attuo senza controllo e continuamente,finisco con un\'amica e inizio con un\'altra come una sorta di amore platonico ma senza attrazione fisica. Condivido il concetto che ha espresso un\'altra donna di cui lei ha pubblicato la testimonianza,non è che vi è in me una specie di scissione tra eros(verso gli uomini) e agape(verso le donne)? ripeto io amo il mio ragazzo e non riesco a pensare alla mia vita senza di lui ma comunque l\'intensità emotiva,la dipendenza affettiva che ho in questi rapporti cosi intimi sono eccitanti si ma la loro dipendenza e l\'astinenza che mi provocano mi preoccupa enormemente in quanto non riesco a trovare una pace interiore.
La ringrazio tanto e aspetto con ansia una sua risposta,
Cordiali saluti





mercoledì, maggio 02, 2012

NON CREDO NELL'AMORE E NELLA COPPIA

Maria Gabriella Età: 52
La ragione per cui posto questa testimonianza è che vorrei , grazie ad auspicati commenti , poter comprendere se vivo una fase di grande negatività pur senza accusarne consapevolezza.
Vado al problema.
Per tutto quanto ho vissuto ...mi trovo oggi a vivere come assolutamente risibile ed impensabile qualunque ipotesi di relazione di coppia. Mi sembra semplicemente ridicola l'idea di poter ancora credere che un uomo e una donna possano seriamente dire di "amarsi", e mi sento di una ingenuità solo riprovevole (e per nulla meritoria o lodevole) per aver anteposto il "progetto coppia" a qualunque altro aspetto della mia vita.
Per stare ai fatti..
Non sono mai stata di amori facili e storielle disimpegnate.
Ho avuto soltanto lunghi fidanzamenti (sempre chiusi da me), un matrimonio per amore e solo per amore (con figli), una relazione ultredecennale dopo la separazione.
Sono stata io anche a chiedere la separazione e poi a chiudere quest'ultima relazione, ma...mentre nei fidanzamenti da ragazza chiudevo con ragazzi che erano ancora innamorati di una me che non lo era più...matrimonio e relazione da separata li ho chiusi senza avere alcuna certezza che vi fosse ancora amore dall'altra parte, e pur vivendolo fortissimamente io. Come molte donne, credo, li ho chiusi perchè ...mentre era fortissimo il dubbio che la stanchezza fosse di entrambi, era subentrata la certezza che questa iniziativa avrei potuto prenderla solo io, visto che ero l'unica a patire scompensi dalla prosecuzione di queste relazioni.
Mi sono sempre innamorata di uomini che apparivano in qualche modo forti e carismatici.
Poi mi trovavo regolarmente a scoprirne le immense debolezze , ma non per questo amarli di meno, anzi.
In entrambe le relazioni più importanti della mia vita (ossia il matrimonio e la successiva lunghissima relazione, che insieme hanno coperto più di metà della vita che ho vissuto) ...potrei dire che mi sono innamorata della forza e del carisma, che ho poi scoperto ed amato la debolezza per quanto imprevista, e che ho in ogni modo soccorso - con tutto l'amore e l'abnegazione possibili - quella debolezza.
Altrettanto regolarmente è arrivato il tempo (lungo e meditato e sofferto) nel quale dietro la debolezza potevo vedere di tutto e anche di più, ma non il desiderio di alcuna reciprocità in quella che Battiato chiamò "la cura".
Veniamo ad oggi : ho chiuso senza alcun senso consapevole di distruzione o di disfatta. Ho chiuso con l'entusiasmo di chi ha vinto una battaglia di liberazione.
Non rimpiango nulla di quel che è stato. Posso farmi laghi di lacrime su quel che ho sognato, ma non certo sul quel che ho realmente avuto.
Erano (sono) uomini intelligenti, colti, per tutti molto carismatici.
Io, proprio per questo, non credo più a nulla.
Ho vissuto così "dal di dentro" la inconsistenza delle apparenze e la vuotaggine delle più belle parole che non riesco a leggere nulla che sia \"coppia\" in termini di \"amore\".
L'età appesantisce molto il quadro. Nel senso che ho visto mentire a se stessi e a me uomini giovani e forti e quantomeno legati da una fortissima e reciproca attrazione fisica. Per cui mi vien normale chiedermi : per gli attuali coetanei..l\'ormone è decisamente più flebile, la capacità di affabulazione ottimizzata, l\'esigenza di vincere la solitudine ed avere una riferimento \"familiare\" è acuito dall\'età ...per cui: se non era amore quello che aveva tutte ma proprio tutte le carte per esserlo nel vigore e nella freschezza della gioventù...non sarà solo ridicolo ipotizzare che possa esserci un Amore in età matura?
Ecco: penso questo e mi chiedo : sono lucida o solo molto negativa senza rendermenre conto?

UNA DONNA STRANIERA MI PRENDE IN GIRO

Età: 37
Buon giorno Dr, da qualche mese sto vivendo una storia di amore non corrisposto, piena di inganni e tradimenti continui con una ragazza straniera zona Carpazi ma qui in Italia, purtroppo, con amara evidenza, mi ha confessato che se avesse avuto intenzione di sposarmi non avrebbe aspettato 6 mesi per dirmi che le faccio comodo e che grazie agli stupidi come me, si sta costruendo una casa al suo paese.
Mi creda Dottore che nonostante io sia insegnante e di 37 anni, in questo momento sto piangendo e non ho più lacrime, perchè ho investito molto su quella donna, regali, speranza, rinunce personali. Però non la odio e non mi arrendo, spero che si realizzi il mio sogno. Purtroppo, non ne parlo con nessuno, la gente è cattiva e riderebbe sulle disgrazie degli altri, o peggio ancora a casa qui, mi direbbero - hai la salute- Non ho più tanto appetito, il pensiero di vedere quella donna tra le braccia di un altro è un chiodo fisso che mi divora lentamente. La prego mi dia un consiglio perchè ogni giorno è sempre peggio. Grazie.

MIO PADRE HA UNA GELOSIA OSSESSIVA

Età: 21
Ciao a tutti
Vi racconto la mia storia. Sono una studentessa universitaria di provincia, come tante altre. Pensavo di essere una persona normalissima, con una vita normalissima e mi andava bene così. Il problema sono sempre state quelle piccole zone d’ombra che ho fatto del mio meglio per ignorare. Le ho chiuse in un cassettino del mio cervello e ho fatto finta che non esistessero, per quieto vivere, per buon vivere.
Adesso, una cosa del genere non posso più farla. La violenza è riesplosa in tutta la sua cattiveria, in tutta la sua gratuità. Ha un nome e un volto questo male, e è un dolore sovrapporlo al viso “buono” di mio padre.
Non so chi sia questo schifo d’uomo con cui vivo adesso, ma non ha nulla dell’uomo a cui ho voluto bene…
Parto dall’elemento scatenante, che è poi quello che mi ha spinto a scrivere qui. Un mesetto fa circa, sento nel bel mezzo della notte una voce insistente che chiede qualcosa. Era la voce di mio padre. All’inizio non ci ho fatto molto caso ma dopo un po’ di tempo, sentendo che non la smetteva mi sono insospettita. Sono andata alla porta e mi sono messa ad origliare… Quando ho sentito la sua voce, mi si è gelato il sangue nelle vene. Era la stessa voce forte e secca di quando perde il senno. Continuava a chiedere a mia madre “chi hai chiamato alle due sabato”, andava così a mitraglietta. La mamma ha risposto qualcosa che non sono stata in grado di sentire, probabilmente “nessuno” o “non ricordo”. La situazione era chiara, stavano litigando per qualcosa e mio padre era davvero incazzato.
Li per li ho deciso di non mettermi in mezzo, temevo di peggiorare le cose, tanto gli sarebbe passata. Non è stato cosi, un’ora dopo mio padre era ancora lì ad insistere e lo sento che inizia ad urlare: “puttana”, “mi hai rovinato la vita…”, “ti ammazzo….”. Mi sono spaventata. Diventa molto molto violento quando si arrabbia, è capace di fare tutto pur di dimostrare che ha ragione, pur di sottometterti.

Sono uscita dalla mia camera e mi sono avviata verso di loro, alla fine sono rimasta sulla soglia della porta per capire di cosa si trattasse… Continua ad urlare che l’ammazza, che li ammazza entrambi, sbatte pugni dappertutto… Era ubriaco perso, preda di una rabbia senza controllo… Ho avuto paura. Paura che le facesse qualcosa, così sono intervenuta. Ho chiesto di spiegarmi che stava succedendo… E arriva la bomba. Era convinto che la mamma avesse un amante, che lo stesse tradendo con chi lei aveva chiamato ”il sabato alle 2”. La cosa allucinante è ciò che viene dopo: la segue da mesi, dappertutto, le controlla il tragitto casa-lavoro, la benzina che ha usato, l’accusa che sta troppo nei centri commerciali (è li che si vedrebbe col suo amante), le controlla il telefono, il portafogli, la borsa.
E lì, di fronte a me, inizia ad urlare le peggio volgarità, apostrofa la mamma delle peggio cose, continua a dire che lo tradisce, che lo fa da una vita e tante altre cose…
Ho provato a farlo ragionare, ma mio padre non ha voluto sentire ragioni sull’assurdità della cosa, è diventato sempre più volgare e violento. Ha spaccato il cellulare della mamma, la bruciato la sim… continuava ad urlare come un matto.
Era talmente ubriaco che, sperando di calmarlo, gli ho detto che ne avremmo parlato con calma l’indomani mattina. Si erano fatte le 4 del mattino da quanto gridava e urlava. Ho portato mia madre in camera mia, sperando di avere un po’ di tranquillità. Ma non è stato così. Dopo un po’ è venuto da noi e ha continuato ad urlare e inveire…
Inutile dire che non ha dormito nessuno.
Il giorno successivo, non si è fatto vedere fino a sera, sicuramente per la vergogna. Ma è bastato toccare un po’ d’alcol per ricominciare daccapo. Voleva buttare fuori di casa la mamma e, nel contempo, cercava di convincermi che aveva ragione lui. Che gli ha fatto la vita un inferno, che la ama,… mi ha raccontato tante cose che non dovrei sapere…
Passa il tempo, si calma, si rende conto della cazzata che ha fatto perché nel frattempo ha chiesto i tabulati. E cerca di riappacificarsi con la mamma. Fa l’agnellino. Compra le cose che ad entrambe piacciono di più, ci regala gioielli, vuole portarci fuori a cena, fa il simpaticone.
Ma nel frattempo toglie i soldi alla mamma, torna a casa ad orari improbabili per controllare, non le permette di mettere il naso fuori di casa, si insospettisce con qualunque uomo parli, continua a seguirla quando va al lavoro, neppure la spesa può più fare da sola...
Reclusione totale, solo lui (e io). Che nel frattempo avevo smesso di seguire le lezioni, di uscire, di fare tutto… per poter stare in mezzo….
Ho sempre saputo che sarebbe stata una questione di tempo, sapevo sarebbe riesploso di nuovo e sarebbe stato più violento di prima… Per cui nel frattempo ho cercato di attrezzarmi: ho risposto a mille annunci in cerca di un lavoro, ho cercato di procurarmi dei soldi (ho venduto alcune cose, ho annullato le vacanze,…), ho lasciato il curriculum a tutti i centri commerciali e negozi che conoscevo. Questo in orari in cui potevo “stare tranquilla”, in cui sapevo che non ci sarebbe stato…
Alla fine, qualche giorno fa, la mamma è esplosa. La cattività forza, il nervosismo e suoi continui sospetti, l’hanno portata ad una crisi di nervi. Con lui che continuava ad insistere che R. è il suo amante, è scoppiata. Ne è venuta fuori una discussione terribile. Lo stronzo stava per metterle le mani addosso, se non fossi intervenuta. Sono volate minacce di morte, ricatti di ogni genere. Alla fine se l’è presa anche con me, che sto dalla sua (di lei) parte. Me ne ha dette di tutti i colori.
Non penso di aver mai provato tanto schifo per qualcuno. Ho voluto vedere coi miei stessi occhi quanto in basso potesse cadere, quanto uno schifo d’uomo potesse essere. Prima mi faceva pena, avevo pietà per lui, ma dopo quello che ha detto, che MI ha detto (a me che non c’entravo nulla, ho solo difeso la parte debole) qualsiasi bene provassi per lui si è dissolto nell’aria… Solo disgusto. E odio.
Mia madre se ne voleva andare, e ce ne saremmo andate se solo avessimo avuto dove.
Purtroppo non abbiamo famiglia, solo lui. A portare denaro in casa è lui, la mamma non guadagna neanche 500 euro al mese. Dove potevamo sperare di andare. Io ho un po’ di soldi, ma non sono neanche 600 euro. Cosa si poteva fare con quelli?
Alla fine siamo restate, ma non senza aver preparato una borsa con vestiti e averla messa sotto il letto, in caso gli venisse qualche altra crisi.
Da quest’ultimo episodio sono passati un paio di giorni, viviamo ancora sotto lo stesso tetto, ma non ci parliamo. Io mi sono chiusa in un assoluto mutismo nei sui confronti, la mamma lo evita.
Adesso che gli sono passati i bollori, penso si sia reso conto. Continua a parlare con la mamma, le fa domande, fa finta di niente, come se non fosse successo niente…
Lei è terrorizzata e alla fine ha ceduto. Gli risponde, gli prepara da mangiare, stiamo a tavola tutti insieme… L’unica cosa è che continua a dormire con me, in un letto improvvisato per terra fatto di tante coperte… Ha paura di stare nella stessa camera con lui, e non a torto.
Da ieri continua a chiederle di tornare a dormire nel letto con lui, perché per terra fa freddo... Se la prende con me, mi dice: “Non ti dispiace far dormire tua madre per terra al freddo, Giuda?” e cose simili…
Lo stronzo sta cercando di dare la colpa a me, è colpa mia se la mamma non dorme nel letto…. Questo schifo d’uomo!
Non so più che fare, controllo tutti i giorni gli annunci e mando curriculum per qualsiasi posizione sia libera… Ho paura di quello che ci toccherà sopportare ancora. Ormai anche il poco ascendente che avevo su di lui l’ho perso… Mi considera un “Giuda”, nella sua mente malata pensa che sia colpa mia se la situazione è giunta a questo punto…
Cosa devo fare? Come si può trattare con un uomo così?