mercoledì, agosto 27, 2008

MALdAMORE ED ANSIA

Gentile Dottore ho avuto una relazione con un mio superiore andata male, chi sapeva diceva chenon funzionava perchè veniamo da due classi sociali diverse, lui affermato e difamiglia importante,io figlia di contadini e una famiglia con gravi problemi. Negli ultimi mesi c'è stato un avvicinamento ed io ho creduto in uncambiamento. Illusione! Infatti, frequenta una ragazza di 32aa.(più giovane di lui di 15aa) di famiglia importante e ricca mettendo così fine alla nostra storia(una storia clandestina la nostra: lui non mi ha mai presentato i suoi, non mi veniva mai a prendere, ero io che andavo da lui ed evitava di farsi vedere con me. Io capivo ma negavo).
Mi ha detto: "ci abbiamo provato, non funziona." che io ero solo un conforto, e alla sua età deve scegliere il meglio.
Sto male, mi sento di non valere nulla, in passato sono stata in cura perattacchi di panico, ed ora, dopo anni, sono ripiombata di nuovo nel buio. L'ansia mi fa compania, sono sempre chiusa nella mia stanza, piango e dormo male, ho ripreso a mangiare poco e a controllare il mio corpo. Non riesco a lavorare con lui accanto, lo penso sempre e quel che è folle spero che ritorni. I miei non possono aiutarmi sul piano psicologico in quanto sono io che mi occupo di loro, vorrei andare da uno specialista per capire cosa mi accade, per riprendermi la mia dignità , per ricentrarmi... ma ho delle resistenze in quanto durante i colloqui, all'epoca degli attacchi di panico, ho cominciato a soffrire di disturbi ossessivi compulsivi (musica in testa) che non sono mai scomparsi (nonostante la terapia farmacologia all' epoca praticata) ma attenuati e sporadici,ho imparato a coinviverci. Ho paura che duranti i colloqui venga fuori qualcosa di brutto, di ritovarmi in quell'inferno di tanti anni fa e vi è anche il problema della spesa da sostenere. Potrei rivolgermi in una struttura pubblica ma addio pricacy e lui verrebbe a saperlo.

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