mercoledì, agosto 26, 2009

FORSE L'HO PERSO PER SEMPRE

SONIA Sto male per una storia che dura da 16 anni 10 di matrimonio 2 figlipiccoli sto male senza di lui sono persa mi trasformo in una bestia, mi manca laria, mi manca tutto di lui, attendo ogni istante, attendo il suo arrivo persaltargli addosso per lemosinare uno sguardo un abbraccio ho il batticuorequando lo attendo, poi vengo pero\' continuamente ferita nelle attese dalla sueparole di fine di distacco totale di repulsione per una persona come me...lamia vita ha avuto senso ed ha senso se vissuta con lui solo lui, ed eravamofelicissi affiatatissimi un unica persona un unico grande amore dichiaratamenteper entrambi per sempre.Ricostruendo gli ultimi 2 anni e mezzo, un giorno dopo mie lamentele didistacco, mi ha detto che secondo lui non provava più amore per me solo tantoaffetto. A me è crollato il mondo addosso, sono dimagrita 10 kg in poco tempoma anche lui stava male, perchè nn riusciva a spiegarselo e anche per i sensidi colpa ha minacciato il suicidio. Poi l ho convinto a intraprendere unpercorso di coppia con 2 psicologhe ma inutilmente, dopo mesi e dopo nn avercicapito nulla lui ha puntato per non continurare (ho poi scoperto dopo 1 annoche in quel periodo si vedeva con una donna). Abbiamo continuato per il benedei bimbi per una mia attaccamento a lui a continuare ma con difficoltà perchènn ero più al centro del suo mondo anzi nel suo mondo mi ci ha sempre tenutofuori, nn mi dava tante spiegazioni e nn sentiva il bisogno di farmici entrare.Poi sono rimasta incinta figlio nn cercato ma per me frutto dell amore della nsunione sì in crisi ma tale è sempre stato per me. Poi mi ha convinta contrariaalla mia fede alla mia persona a tutto ma per lui era la cosa migliore, unfiglio si deve fare al momento giusto, lui si sarebbe impegnato molto peruscire da questa situazione poi un domani avremmo vissuto una maternitàseriamente e consapevolmente...l ho fatto per amor suo l ho fatto....dopo pochimesi ho scoperto che mi raccontava delle bugie quando usciva alla sera e hoscoperto che usciva con una spogliarellista ma nn ci ha mai fatto niente, soloparlato!!!! quando ero incinta lui usciva già con lei (ovviamente se lo avessisaputo avrei tenuto il mio bambino)...me l\'ha raccontata e io ci sono cascata.Dopo questa ennesima doccia fredda decisa e buttarlo fuori di casa, siamoandati da altra psicologo per parlare dei bimbi per chiedere come fare adinformarli della ns separazione; poi abbiamo però parlato di noi ed abbiamocontinuato dei mesi fino a nn andarci più sempre perchè le cose nn cambiavano.E siamo allo scorso maggio, da tempo mi parlava di una sua voglia di uscire dicasa per isolarsi per stare da solo per voler capire cosa gli stava succedendoe quindi cosa stava succedendo a noi, voleva una pausa per pensarci e permagari ritornare indietro finalmente convito di vivere insieme tutta lavita...anche questa volta mi ha convinta, abbiamo stabilito un massimo di 3mesi entro i quali potesse capire e tornare. Io ero convintissima che tornassee gli ho anche cercato la casa in affitto proprio perchè convinta adassecondarlo in questa decisione. Non è più tornato, si è reso conto che stabene da solo, che la sua vita è cambiata e che quella insieme a me nn gli piacepiù, è convinto che non mi ama più. Però ha fatto tutti i primi mesi che andavanell altra casa solo per dormire, era sempre a casa con noi accanto a me, siamostati anche 2 sett in vacanza insieme ed è stata per entrambi una luna di mieleanche per lui...poi con il tempo ed adesso dice che è stato con me anchefisicamente perchè è un uomo niente di più...Adesso viviamo in 2 case separateda giugno 08, i bimbi se ne occupa 2 volte alla settimana su mia imposizioneperchè prima lui veniva a casa e alla sera una volta che i bimbi andavano aletto lui andava; il peso era sempre tutto su di me perchè cenavamo insieme.gli lavavo e stiravo...poi ho messo un freno visto che lui si era osrinato a nntornare anch\'io mi sono un pò imposta. Adesso siamo stati una prima voltadagli avvocati per separazione ma è già passato un mese nessuno dei due li hapiù richiamati ma credo che ormai la cosa sarà imminente. Io però nn voglio,voglio risentirmi amata da lui, cercata coccolata ammirata ricercata voglioessere per lui ancora la sua principessa perchè lui lo è per me davvero ci hosempre continuato a credere a noi, davvero le ho provate davvero tutte ma cisto anche enormemente male sentirmi dire "cattiverie" da lui, del tipo nnconti più niente nn ti voglio nn ti devo dire quello che faccio o dove vado, tunn sei più parte della mia vita...e accade come oggi che presa dalla rabbia esconforto più totale gli rispondo male o peggio ancora. è successo oggi, alzole mani !!!Sono disperata, i bimbi nn capiscono, sanno che abbiamo deciso di abitare indue case diverse per problemi nostri, mi vedono piangere mi vedono sconsolatami vedono arrabbiata mi vedono nn altezza della situazione...ma nn ci risco, lamia vita è stata con lui. i miei sogni si sono realizzati con lui, lui era ilmotore la benzina, lui era la mia felicità, la mia luce...ancora nonostantetutto sono qui disperata che scrivo questa parole nn so a chi, mentre piango enn so davvero quante lacrime ho già versato in questi anni!! Ma vorrei ancoraquell Amore vorrei ancora Noi due insieme per l eternità io sono sicura diamarlo continuamente ne do prova e nn credo che davvero lui possa avercancellato il ns sentimento, troppo grande e troppo unico per esserecancellato.Ma concretamente adesso nn so più cosa devo fare, nn so più cosa dovrò fare domani dopo che mi alzerò da letto dopo aver dormito grazie al sonnifero che dapiù di un anno prendo per dormire. Oggi dopo questa mia sfuriata forse l ho perso davvero e forse l ho perso per sempre, ma nn posso crederci nn capisco come sia possibile siamo due persone che ci siamo amate profondamente anima e corpo, proprio nn so spiegarmelo e nn so come andare avanti, davvero nn lo so,sarebbe meglio nn continuare neache a vivere il dolore è troppo grande e fatroppo male. Se dovesse rifarsi una vita se mai dovessi vederlo con un altra donna credo che ne morirei, sì ne morirei. Cosa devo fare? Ritornere mai insieme?Grazie

MI SONO INNAMORATO DI NUOVO DI MIA MOGLIE

Samuele Ho 51 anni e sono sposato da 14 anni.Ho tre figli. Due bambine avute dalla mia attuale moglie e 1 maschio avuto da un primo matrimonio. Certo la mia storia è piuttosto singolare. Infatti non mi sono innamorato della moglie di un altro, magari di un amico, ma di mia moglie. Ora spiego.
Da circa tre anni il nostro rapporto aveva, come in tutti i matrimoni, una fase di stanca.Io mi ero messo a correre fin troppo, anche all'estero, e mia moglie non condivideva. Circa un mese fa sono venuto a sapere che mesi addietro un suo amico d'infanzia, avuto il suo numero di cell, aveva cominciato a farle la corte,ad invitarla a cena etc. Ricevuto una risposta negativa, aveva comuniciato con msg più espliciti, con complimenti, con msg di desiderio di far l'amore con lei etc.
Mia moglie ha chiuso e non l'ha nemmeno visto, di questo sono certo.Tuttavia non so cosa mi sia successo, a quel punto mi è esplosa la testa. Il solo fatto che un'altro uomo abbia desiderato mia moglie mi ha fatto impazzire e da quel momento mi sono innamorato nuovamente di lei. Ho cominciato ad avere mille attenzioni, a mandarle e-mail, msg d'amore, a regalarle fiori. E dico di più. Ho cominciato a pensarla continuamente, guardo continuamente le sue foto, ho messo sul computer anche al lavoro un desktop con una foto in cui siamo io e lei abbracciati e non faccio che guardarla. Mi manca da morire tutto il giorno e quando la rivedo la sera mi illumino, sono felice e vorrei baciarla all'infinito.Solo a toccarle una mano o a pensare di fare all'amore con lei mi batte ilcuore furiosamente, mi eccito da morire. Fare l'amore poi è un momento sublime, prima di avere un orgasmo fisico ho un orgasmo cerebrale. Naturalmente tutto questo è bello ma mi fa anche soffrire perchè per lei non è cambiato granchè. Certo è contenta delle mie attenzioni, che ora non la lascio più sola, ma è rimasta quello che era e cioè una donna moderata anche in amore, presa dall'impegno delle figlie e spesso stanca la sera. Quando siamo a letto io vorrei fare l'amore tutte le sere ma ciò naturalmente non è possibile. Adesso ho paura che si stanchi per i motivi opposti di prima!!! Mi rendo conto che questo comportamento non va bene ma è più forte di me. Ma dico è possibile innamorarsi nuovamente della propria moglie dopo 14 anni di matrimonio, quando la precedente fase di innamoramanto era finita parecchi anni prima?Che fare ora per calmarmi?Cosa ne pensa?Grazie per la risposta.

AFFETTO, AMORE O STALKING ?

Gentilissimo dott. Cavaliere, buongiorno.
Mi chiamo Erica e ho 25 anni. La contatto per una mia problematica (per la quale, cercando informazioni su internet, mi sono imbattuta nel suo sito).Desidero chiederLe una consulenza (so che è difficile per e-mail e soprattutto vista la mia questione, ma mi creda le sto provando tutte).Fin dall'infanzia ho avuto problemi familiari che hanno caratterizzato la miapersonalità, problemi importanti, ma dei quali io non facevo troppo peso, senon per la mancanza d\'affetto che avevo... la mia vita è stata un totaledisastro, inizialmente per colpa di chi mi ha creato le problematiche, ora miaper non riuscire e in un certo senso bendarmi gli occhi su un problemaimportante (premetto che mi sono rivolta a uno psichiatra poco fa che mi hadato delle terapie: non stanno funzionando granchè, ma almeno colmano un po' imiei fortissimi attacchi di panico, ora questo medico è in ferie e devoaspettare settembre per quasiasi cosa: anche per la psicoterapia che sarà lungae che spero avrò il corraggio di affrontare).Due anni fa mi sono innamorata di un uomo (più maturo di me di molti anni):certo evitiamo il discorso della protezione e della ricerca della figura paterna, sicuramente qualcosa di psicologico in tutto ciò c'è, ma è nato comevero amore. io ho sempre saputo che il mio uomo sarebbe stato più grande di medi anni, ma non mi aspettavo (e infatti all'inizio mi allontanavo da lui) di trovare una persona che mi passasse circa 20 anni.Cause problematiche siamo andati (la prego non mi faccia la morale per questoperchè dovrebbe sapere tutta la storia) ben presto a convivere.In un attimo nonostante la mia forte situazione ansiosa e le liti con i mieigenitori, i miei problemi sembravano attutiti: ero solare, allegra, con l'unico diffetto che involontariamente cercavo di diventare il mio compagnonel senso che per me era importante vederlo felice e senza forzature, loassecondavo in ogni sua scelta (lui fa delle collaborazioni artistiche, ancheio, ma lui è molto ossessionato da ciò, dedica la sua vita prevalentemente aquesto e io lo seguivo ovunque senza privarmi della mia di vita: uscivo disfavo facevo insomma anche se in piccoli gesti come preferire i suoi programmi televisivi, la sua alimentazione e quant'altro.
Ad un tratto cambiai lavoro, passai da un lavoro attivo, pieno di compagnie,con un orario non fisso e non da scrivania ad un lavoro da ufficio, con unorario standard e da unica persona assunta: non lo so cosa accadde allora, masommato ad altri eventi che ora non sto a raccontarle, portarono in me unprofondo cambiamento (per svariati giorni evitai la parola con il mio compagno,iniziammo entrambi a essere più scontrosi: io ci impiegavo tanto a tornare acasa causa la preoccupazione di essere l'unica assunta e di spaccare il minuto per uscire dal lavoro e causa interruzioni stradali che bloccavano il mio tragitto e Mario si arrabbiava molto per i miei ritardi, diceva che orafinalmente avevo trovato un orario lavorativo che non mi teneva fuori casa damattina a sera e che non potevo metterci così tanto a tornare a casa:finalmente potevamo stare insieme. Io soffrivo per questo perchè non mi andavoa divertire: che colpa avevo io se il tragitto era bloccato, facevo di tutto per correre a casa velocemente e preparargli la cena, e intanto c'era in me qualcosa che non andava finchè dal silenzio è tornata la parola, dalla parolala mia richiesta di starmi un po' distante con le sue collaborazioni (cosa che lui non ha fatto perchè sono una cosa così importante per lui che la sua donnanon può non condividerle), da qui i miei attacchi di panico per le sue collaborazioni e in particolar modo per un suo collaboratore, la sua necessitàdi pensare sempre che tutto gli era dovuto, le liti lui che chiamava la suafamiglia nel momento della lite così da poter calmare la situazione, esserediffeso (nel frattempo la sua famiglia mi dava commissioni intestate a lui dinascosto poichè lui non le voleva fare, dicendomi che non era giusto che lorogli dovevano dare tutto e nel momento della richiesta fregarsene).La situazione era diventata insostenibile, le liti causa lavoro avvenivanoprevalentemente di sera, io sono molto impulsiva e tentavo di andare altrove inquei momenti, lui ovviamente mi fermava dicendo che era tardi, che se volevoandare via lo potevo fare all'indomani con la calma, ma poi tornava latranquillità e io non me ne andavo, lui non voleva io andassi via tanto che nelperiodo di silenzio, dopo le urlate e i miei pianti mi diceva fa niente se nonparli, l'importante è che stai con me e tanto tanto altro.Ora da maggio ci siamo separati, nel senso che non conviviamo sotto lo stessotetto, ma continuiamo a frequentarci, abbiamo provato a rivolgersi ad unconsultorio familiare, ma dopo poco la strada si è interrotta (anche qui vorreievitare i commenti, perchè è stato lui a voler interrompere il rapporto conquella psicoterapeuta, ma non posso dargli tutti i torti, così come hanno fattoi dottori di base), ciò però ha portato me ad attacchi di panico sempre piùforti perchè sentivo la necessità di parlare e i tempi di attesa siprolungavano, il pronto soccorso non faceva niente etc...
Ora io so che il mio è un problema affettivo (non so e non credo borderline perchè non passo da una persona ad un'altra così facilmente, ma anche se ancora non confermato dalla dottoressa, credo sia un problema di dipendenza affettiva dal quale voglio uscire (il guaio è che non so se la dipendenza è solo mia e il suo sia vero amore o no, lui si che avuto molte relazioni (mai sposato) la più lunga di 4 anni e alla fine di ogni relazione ripete sempre "tanto io sto bene anche da solo", ma poi è sempre alla ricerca di qualcunache diventi il suo sogno e dalla quale staccare l'amore "dipendente" dopo una ventina d'anni dall'inizio della relazione. Dottore mi rivolgo a Lei, so che non può fare niente per e-mail o così a primo acchito, ma lei cosa pensa di tutto ciò: ci hanno consigliato una terapia di coppia, il mio compagno l'accetta, ma solo per vedere tornare me come prima,non per risolvere i nostri problemi, io non riesco a capire se sono l'unica dipendente affettiva o se lo siamo entrami (per di più io con la paura dideludere e lui con la paura di essere deluso, infatti e una persona che viaggiamolto sul livello niciano).La dipendenza affettiva è comunque una storia destinata a finire, o è possibileche imparando a non modificare più chi si ha accanto e soprattutto stando beneinsieme possa esserci amore (so che questa domanda è tipica di chi hadipendenza affettiva, ma mi serve anche per vedere come muovermi).vorrei chiederle tanto altro, scriverLe ancora tanto, ma credo che il monologosia abbastanza.Io mi faccio carico delle mie responsabilità
E NON SONO POCHE: CREDO DI ESSERE STATA VICINA ALLO STALKING, ANCHE SE MARIO DICE DI NO PERCHE' DICE CHE LO STALKING LO SI FA VERSO UNA PERSONA CHE NON TI ACCETTA, INVECE LUI MI VUOLE ANCORA, ma lui è "perfetto", vede il ritorno futuro prossimo ovviamente (non domani) di una convivenza tra noi o è meglio aspettare tra qualche anno la fine delle psicoterapie o addirittura lasciarsi e ognuno fare il suo percorso? Io lo ammetto: per me è la mia droga, ma che differenza c'è tra affetto e amore, possibile che tutto debba finire così? ovviamente se non si è compatibili...

VIOLENZE SESSUALI NELL'INFANZIA

Ho 38 anni e all'età di 8 anni ho subito delle violenze sessuali dai miei cugini .
Mi costringevano a fare delle cose orribili e questo x due o tre anni non lo ricordo precisamente.
Oggi sono sposata ho un figlio, una vita impegnativa con un mare di problemi, ma nonostante tutto,ci sono momenti in cui riaffiorano questi brutti ricordi ed è una sensazione terribile.
Sono stata in cura tempo fa (specie x una forte depressione ) ma poi ho mollato continuando a voler affrontare tutto da sola. x un pò ci sono riuscita,ma ogni tanto riaffiorano quei ricordi e inizio ad odiare tutti gli uomini che ritengo essere uguali.
Mio marito è il miglior uomo che esista sulla terra,ma nella mia vita sessuale non riesco a far altro che fingere e questo da tempo.
come posso stare meglio e cercare di non pensare al male che mi è stato fatto?potrò mai avere una vita sessuale normale o dovrò continuare a fingere?
e come posso fidarmi ancora di qualcuno?
non mi fido di nessuno purtroppo.

martedì, agosto 04, 2009

VOGLIO RACCONTARE LA MIA STORIA

roma.30 Età: 30 Salve, probabilmente non sono ancora lucida nel raccontare la mia storia, ma sto incominciando ad affacciarmi al mondo, in quanto chiusa nel silenzio e lontana da tutti, e mi accorgo e leggo che ho vissuto una storia dalla quale non sono mai riuscita ad uscire. Ora comincerò a parlarne, comincerò a fare qualche terapia.
Sono stata con un uomo, che mi ha fatto il lavaggio del cervello, buttando su di me tutte le sue colpe e le sue ansie, riuscendomi a modificarmi come lui volesse, togliendomi la libertà di pensiero e massacrandomi di minacce e usandomi mentre piangevo. Ho avuto momenti di crisi, sono finita all'ospedale - causa pazzia - autolesionismo, ho cercato di buttarmi giù da un ponte, ho chiamato 3 volte i carabinieri per uscire da casa sua. Ha negato l'evidenza sempre riuscendo a dire di me cose ingiuste, e allo stesso tempo a trattenermi a casa sua , dove dovevo essere perfetta e riconoscente sempre, proprio perchè lo avevo quasi denunciato. Passava dalla rabbia più totale al sorriso in un attimo, diceva che non si ricordava quello che aveva detto, e diceva che io avevo capito male o non avevo sentito. Ad un certo punto, ho comiciato a dirgli che io ero fatta male, e che era tutta colpa mia , di tutte le cose che accadevano, anche di quelle che non ne sapevo nulla. Erano solo urla. L'ho lasciato l'anno scorso. per quesi motivi.
Mi sono subito attaccata ad un altro uomo, forse per protezione. quando lui lo ha saputo, ha fatto di tutto per farmi ritornare da lui. Partendo dalle buone,ovvero , dicendomi all'inizio che si preoccupava di me , e x il mio bene voleva che io stessi bene insieme a questa persona, poi ha detto che gli era venuto il tumore all'occhio , cominciando a tormentarmi. Io confusa ho lasciato quel ragazzo e sono corsa da lui, il quale mi aveva proposto di sposarlo e che sarebbe cambiato. Lui, con 2 matrimoni alle spalle e un passato e presente pieno di farmaci presi senza controllo medico. Io, attaccata a quest'uomo, per la sua età, 16 anni di differenza, coccolata come una figlia, ho scelto di ritornare da lui, appena ritornata, mi ha fatto pagare questa storia nei peggiori modi. Una sera, ha fatto il pazzo in macchina, tra minacce e urla , mi ripeteva in continuazione parolacce, mi ha fatto scendere dalla macchina sull'autostrada facendomi fare pipì davanti a tutti, perchè tutti dovevano sapere che io ero una p....ana. Da lì mi ha detto che se stavo con lui sarei diventata una brava ragazza, e mi ha convinto per un anno a "ringraziarlo" e a scusarlo per quello che gli avevo fatto. Io mi sono autoconvinta che non valevo niente, che ero una poco di buono, che dovevo pulire perfettamente casa sua, che non dovevo uscire, che non dovevo parlare a telefono con le mie amiche,e che dovevo essere sempre pronta all'uso, anche nei momenti peggiori. Tutto questo attraverso un lavaggio del cervello costante, mirato, violento, fatto di parole urlate e sospirate. Fino a dire che io ero esaurita. Quando litigavamo mi invogliava a prendere il valium ( non l'ho mai preso in vita mia) il tavor ( usato qualche volta per dormire negli ultimi mesi). Me lo chiedeva dolcemente e mi diceva: Dai..lo vedi che sei esaurita amore mio, su prenditi il valium, dai, forse hai bisogno.. E mi baciava, mi toccava..Io chiedo aiuto, aiuto a stare lontano da queste persone che quando le conosci sembrano brave persone, alla fine diventano i primi nemici.
Ora devo trovare il modo di vomitare tutto e di non stare in silenzio , ma di raccontare.

sabato, agosto 01, 2009

FORSE HO DAVVERO QUALCOSA CHE NON VA' ?

Viola Età: 51 Sono una donna di 51 anni , sposata e con due figliadolescenti di 17 e 14 anni , il più piccolo dei quali soffre di sindrome autistica , evidenziatasi all’età di 3 anni.Mi sono sposata senza avere alcuna esperienza di uomini , né fisica né di relazione, non ho mai avuto una vero fidanzamento. Ho avuto una madre nervosa, autodistruttiva, incapace di prendere decisioni edi relazionarsi con gli altri in maniera felice, terribilmente presente nella mia vita ed in quella di mia sorella, che non ci lasciava mai da sole econtrollava ogni nostro più piccolo movimento. Un padre assente, fisicamente e psicologicamente, le cui scelte sono statesempre deleterie per la famiglia , che ci ha lasciate per anni a vivere , senzareale motivo, in uno stato di quasi indigenza. Ho vissuto con tante carenze ma non ne ero cosciente e pensavo che la vita ditutti fosse come la mia. Non ho mai fatto pace con la mia immagine, le mie caratteristiche e il grannumero di corteggiatori mi dicevano che ero attraente ma io mi sono semprepercepita piena di difetti, fisici e caratteriali. A casa mia, del resto, sisottolineavano le carenze, quasi mai i successi. Ho studiato e sono sempre stata brava a scuola ma non mi sentivo tale ancheperché schiacciata sotto il peso della personalità e dei successi scolastici dimia sorella, che ha sempre portato a casa il massimo dei voti , nei confrontidei quali i miei voti medio alti diventavano niente. Crescendo , non sono riuscita a trovare la strada per la mia emancipazione.Intanto studiavo all’università e contemporaneamente lavoravo , accettandotutti gli incarichi e i tipi di lavoro che mi riusciva di trovare. Volevosentirmi autonoma ma lo facevo nel modo sbagliato, dell’autonomia vedevo soloi doveri e non i diritti.Mi sono laureata nel giusto tempo , avevo molti ammiratori ma non riuscivo ascegliere perché oscuramente intuivo che la mia scelta sarebbe statainterpretata da mia madre “per la vita”.Ho avuto un flirt con mio marito, la cosa è finita a causa mia poiché non mitrovavo bene. L’ho rincontrato dopo sei anni e sposato dopo un anno , all’etàdi 27 anni. Convinta di essermi innamorata , ho lasciato la mia città e tutto quanto avevogià faticosamente avviato nel lavoro ed ho ricominciato in una città straniera.L’impatto è stato molto forte ed io ho vissuto per anni ritirata dal mondo, purlavorando, anche perché mio marito si è rivelato un uomo solitario ,pocobisognoso di relazioni vive e gioiose.Non chiedevo niente e mi facevo bastare e piacere tutto…come sempre avevofatto. Ero convinta di essere felice…ma qualcosa mancava sempre dentro di me.Sono andata avanti per 18 anni, intanto ho avuto i figli e i problemi delsecondo bambino e poi vari miei problemi di salute, che ora so essere stati una questione soprattutto nervosa, ma che mi hanno regalato periodidifficilissimi negli anni centrali della mia esistenza. Mio marito , stabile e sempre uguale a se stesso, ha condotto sempre la vita ,di entrambi, a modo suo, ma di questo io ero solo oscuramente consapevole. Le mie deboli ribellioni andavano a scontrarsi contro la sua presuntaesperienza e logica, cose della quale io risultavo carente, come se fossi unafiglia e non una compagna. Poco affettuoso e ancor meno passionale, mio marito non mi faceva percepirebene il suo affetto . Io, piena di entusiasmo, non ne ero cosciente e davopensando di ricevere. Complimenti e parole dolci non erano previste e anchesessualmente , per me era il primo uomo, mi sembrava mancare qualcosa…ma eroinesperta e per me gli uomini erano tutti così, anzi lui era il meglio cheavessi mai conosciuto quindi il migliore possibile. I rapporti sessuali sono sempre stati difficili e insoddisfacenti. La nostraintimità si limitava a gesti sempre uguali. Da parecchio tempo, non ne sentivopiù la necessità e , se potevo, sfuggivo, pur sentendo dentro di me una spintaall\'eros che non riuscivo a mettere al giusto posto. Poi, nel 2005, un mio collega storico, neanche tanto bello ma di grandesensibilità, e che io avevo sentito sempre più vicino degli altri, comincia acorteggiarmi gentilmente. Il suo modo di essere uomo e di trattarmi mi ha sorpresa e nello stesso temporiportata alla mia vecchia e dimenticata identità di donna. Ho scoperto il piacere di essere corteggiata, ricordata, vezzeggiata. L’sms d’amore del mattino , la sua continua e leggera presenza, il sentirsi maisola ma sempre in contatto con qualcuno che ti ama, la possibilità di sedersi eparlare di tutto , la facilità che ho trovato nel confidarmi ,la riscopertaanzi la scoperta di un eros che mi era sconosciuto hanno innescato in me unosconvolgimento tale che sono entrata, a dispetto dei sensi di colpa, del ditopuntato di mia madre e dell’educazione avuta, in una storia d’amore più grandedi me. Ora mi dico che è stata una relazione quasi adolescenziale, non siamo nemmenoriusciti a fare bene l’amore, i miei sensi di colpa mi tormentavano ma erocostretta ad andare avanti, mai avrei potuto fermarmi. Invece, dopo un anno dal decollo lungo, durante il quale io accudivo lafamiglia per abitudine ma non avevo in mente altri che lui, mentre ancoracercavo di capire dove fossi lui cominciato ad insistere a che io prendessi unadecisione. Premetto che non mi offriva niente se non il suo presunto amore. Non aveva casané soldi da parte, era appena uscito da una convivenza decennale e fallimentarecon una donna dura e certo non innamorata di lui . Io non sono stata svelta a decidere e lui se ne è andato, ma non completamente.Da due anni sono legata a lui , ho assistito ed assisto alle sue ricerche didonne con tutti i mezzi a sua disposizione, ho pianto e sofferto senza riusciread allontanarmi da lui, non so neanche bene perché. Ho messo in ordine la sua vita, dall’alimentazione all’estetica, dalla gestionedei risparmi alle cure per la salute. Sono stata per lui una certezzaincrollabile… Ora ha fatto casa con una signora opinabile, di origini tedesche, che lavoracome donna delle pulizie in un albergo , non ha bellezza né studi . Lei èseparata da poco, ha tre figli , non ha nessuna intenzione di divorziare e sidichiara senza soldi. Lui ha speso tutto quanto aveva messo da parte con me peraffittare una casa ed arredarla alla meno peggio.Mi sono rifiutata di dargliconsigli, ne voleva anche per la salute di lei.So bene che non avrei dovuto subire tutti questi maltrattamenti psicologici dalui, che dichiara ancor oggi di volermi bene e di non concepire la vita senzala mia presenza. Ma non è così, lui ora di me non si da pensiero, se soffro nongli importa nulla. Sono solo la sua sicurezza, la donna alla quale rivolgersiin caso di bisogno. Lo gratifica leggere ancora amore nei miei occhi. Così non mi lascia andare, dice che ora sono sua sorella. Mi ha rifiutato unbacio anche quando era da solo, per principio, perché se stava in rapportipersonali con me non si sarebbe sentito libero di cercare un\'altra donna. Mi diceva “Tu mi ha teso una trappola, non troverò mai nessuna come te, cosìnon posso stare né con te né senza di te” Invece la trappola era mia, e sono io a restare ferma in questa situazione. Tra una donna e l’altra diceva di amare solo me …ma baci niente, solofratellanza. Ora, quando io gli chiedo di preservarmi, lui dice “Nella tua testa alcune cosenon sono cambiate” ma appena ad ottobre mi scriveva ti amo… Dice che non può spiegarmi cosa c’è nella sua testa per non farmi stare male. Ora ama la sua bruttissima donna, mi ha mostrato la foto su mia richiesta,sembra stare bene con lei, ma me non mi vuole perdere e gioca con i mieibisogni. Lo so che devo fare io il grande passo di lasciarlo andare al suo destino, manon riesco e la mia mente di donna logica si arena su qualcosa che non capisce. Sono consapevole di tutto, sto cercando, per amore di me stessa e dei mieifigli, di riaprire un rapporto nuovo e diverso con mio marito ma è difficile. Alla mia richiesta di tenerezza lui , mio marito, risponde “ci vuole tempo , io non me la sento, ancora, e poi non mi riesce di essere tenero a parole , io lodimostro con i fatti! ”Ma a me servono anche le parole e la tenerezza che non ho mai avuto da nessuno,nemmeno da mia madre. In tutti i casi, più cerco di esprimere il mio disagiomeno vengo capita e aiutata. Ho la sgradevole sensazione di non andare bene per nessuno, di essere io portatrice di un qualcosa che non va, che non si può accettare. So che non è così e che questa è una sensazione da allontanare, cerco diaumentare la mia autostima rammentandomi da sola tutti i campi in cui sonodiventata bravissima dal niente e tutte le cose belle che ho regalato aglialtri...ma la sensazione permane. Intanto la vita continua con tutti i suoi problemi ed io cerco una strada perricominciare da me stessa, ma non la trovo. Ho tentato la psicoterapia, ho ricevuto qualche beneficio ma non mi sonorapportata bene con i miei terapeuti, soprattutto con l'ultima psicologa cheera diventata aggressiva e rimproverativa, tutto il contrario di ciò checercavo. E adesso? Cosa faccio per stare meglio? Come faccio a staccarmi definitivamente da lui? Non so valutare quanto mi faccia bene e quanto male continuare avederlo. La vita mi appare ora come un gioco crudele le cui regole, che io hodiligentemente seguito, sono state cambiate o non erano quelle che mi avevano indicato. Ho perso cose e momenti belli e forse sto perseverando nel vivere quelli brutti. Forse ho davvero qualcosa che non va?

Mi piacerebbe avere i vostri pareri, vorrei essere aiutata. Grazie davvero... Viola

ORA SONO UNA SORELLA PER LUI

Viola Età: 51 Sono una donna di 51 anni , sposata e con due figliadolescenti di 17 e 14 anni , il più piccolo dei quali soffre di sindrome autistica , evidenziatasi all’età di 3 anni.Mi sono sposata senza avere alcuna esperienza di uomini , né fisica né di relazione, non ho mai avuto una vero fidanzamento. Ho avuto una madre nervosa, autodistruttiva, incapace di prendere decisioni edi relazionarsi con gli altri in maniera felice, terribilmente presente nellamia vita ed in quella di mia sorella, che non ci lasciava mai da sole econtrollava ogni nostro più piccolo movimento. Un padre assente, fisicamente e psicologicamente, le cui scelte sono state sempre deleterie per la famiglia , che ci ha lasciate per anni a vivere , senza reale motivo, in uno stato di quasi indigenza.
Ho vissuto con tante carenze ma non ne ero cosciente e pensavo che la vita di tutti fosse come la mia. Non ho mai fatto pace con la mia immagine, le mie caratteristiche e il grannumero di corteggiatori mi dicevano che ero attraente ma io mi sono semprepercepita piena di difetti, fisici e caratteriali. A casa mia, del resto, sisottolineavano le carenze, quasi mai i successi. Ho studiato e sono sempre stata brava a scuola ma non mi sentivo tale ancheperché schiacciata sotto il peso della personalità e dei successi scolastici dimia sorella, che ha sempre portato a casa il massimo dei voti , nei confrontidei quali i miei voti medio alti diventavano niente. Crescendo , non sono riuscita a trovare la strada per la mia emancipazione. Intanto studiavo all’università e contemporaneamente lavoravo , accettandotutti gli incarichi e i tipi di lavoro che mi riusciva di trovare. Volevosentirmi autonoma ma lo facevo nel modo sbagliato, dell’autonomia vedevo soloi doveri e non i diritti.Mi sono laureata nel giusto tempo , avevo molti ammiratori ma non riuscivo ascegliere perché oscuramente intuivo che la mia scelta sarebbe statainterpretata da mia madre “per la vita”.
Ho avuto un flirt con mio marito, la cosa è finita a causa mia poiché non mitrovavo bene. L’ho rincontrato dopo sei anni e sposato dopo un anno , all’etàdi 27 anni. Convinta di essermi innamorata , ho lasciato la mia città e tutto quanto avevogià faticosamente avviato nel lavoro ed ho ricominciato in una città straniera.L’impatto è stato molto forte ed io ho vissuto per anni ritirata dal mondo, purlavorando, anche perché mio marito si è rivelato un uomo solitario ,pocobisognoso di relazioni vive e gioiose.Non chiedevo niente e mi facevo bastare e piacere tutto…come sempre avevo fatto. Ero convinta di essere felice…ma qualcosa mancava sempre dentro di me.Sono andata avanti per 18 anni, intanto ho avuto i figli e i problemi delsecondo bambino e poi vari miei problemi di salute, che ora so essere stati una questione soprattutto nervosa, ma che mi hanno regalato periodidifficilissimi negli anni centrali della mia esistenza. Mio marito , stabile e sempre uguale a se stesso, ha condotto sempre la vita ,di entrambi, a modo suo, ma di questo io ero solo oscuramente consapevole. Le mie deboli ribellioni andavano a scontrarsi contro la sua presuntaesperienza e logica, cose della quale io risultavo carente, come se fossi unafiglia e non una compagna. Poco affettuoso e ancor meno passionale, mio marito non mi faceva percepirebene il suo affetto . Io, piena di entusiasmo, non ne ero cosciente e davopensando di ricevere. Complimenti e parole dolci non erano previste e anchesessualmente , per me era il primo uomo, mi sembrava mancare qualcosa…ma eroinesperta e per me gli uomini erano tutti così, anzi lui era il meglio cheavessi mai conosciuto quindi il migliore possibile. I rapporti sessuali sono sempre stati difficili e insoddisfacenti. La nostra intimità si limitava a gesti sempre uguali. Da parecchio tempo, non ne sentivopiù la necessità e , se potevo, sfuggivo, pur sentendo dentro di me una spinta all'eros che non riuscivo a mettere al giusto posto. Poi, nel 2005, un mio collega storico, neanche tanto bello ma di grandesensibilità, e che io avevo sentito sempre più vicino degli altri, comincia acorteggiarmi gentilmente. Il suo modo di essere uomo e di trattarmi mi ha sorpresa e nello stesso temporiportata alla mia vecchia e dimenticata identità di donna. Ho scoperto il piacere di essere corteggiata, ricordata, vezzeggiata. L’sms d’amore del mattino , la sua continua e leggera presenza, il sentirsi maisola ma sempre in contatto con qualcuno che ti ama, la possibilità di sedersi eparlare di tutto , la facilità che ho trovato nel confidarmi ,la riscopertaanzi la scoperta di un eros che mi era sconosciuto hanno innescato in me unosconvolgimento tale che sono entrata, a dispetto dei sensi di colpa, del ditopuntato di mia madre e dell’educazione avuta, in una storia d’amore più grandedi me. Ora mi dico che è stata una relazione quasi adolescenziale, non siamo nemmenoriusciti a fare bene l’amore, i miei sensi di colpa mi tormentavano ma ero costretta ad andare avanti, mai avrei potuto fermarmi. Invece, dopo un anno dal decollo lungo, durante il quale io accudivo la famiglia per abitudine ma non avevo in mente altri che lui, mentre ancoracercavo di capire dove fossi lui cominciato ad insistere a che io prendessi unadecisione. Premetto che non mi offriva niente se non il suo presunto amore. Non aveva casané soldi da parte, era appena uscito da una convivenza decennale e fallimentarecon una donna dura e certo non innamorata di lui . Io non sono stata svelta a decidere e lui se ne è andato, ma non completamente. Da due anni sono legata a lui , ho assistito ed assisto alle sue ricerche didonne con tutti i mezzi a sua disposizione, ho pianto e sofferto senza riusciread allontanarmi da lui, non so neanche bene perché. Ho messo in ordine la sua vita, dall’alimentazione all’estetica, dalla gestionedei risparmi alle cure per la salute. Sono stata per lui una certezzaincrollabile… Ora ha fatto casa con una signora opinabile, di origini tedesche, che lavoracome donna delle pulizie in un albergo , non ha bellezza né studi . Lei èseparata da poco, ha tre figli , non ha nessuna intenzione di divorziare e sidichiara senza soldi. Lui ha speso tutto quanto aveva messo da parte con me peraffittare una casa ed arredarla alla meno peggio. Mi sono rifiutata di dargli consigli, ne voleva anche per la salute di lei.So bene che non avrei dovuto subire tutti questi maltrattamenti psicologici dalui, che dichiara ancor oggi di volermi bene e di non concepire la vita senzala mia presenza. Ma non è così, lui ora di me non si da pensiero, se soffro nongli importa nulla. Sono solo la sua sicurezza, la donna alla quale rivolgersi in caso di bisogno. Lo gratifica leggere ancora amore nei miei occhi. Così non mi lascia andare, dice che ora sono sua sorella. Mi ha rifiutato un bacio anche quando era da solo, per principio, perché se stava in rapporti personali con me non si sarebbe sentito libero di cercare un'altra donna. Mi diceva “Tu mi ha teso una trappola, non troverò mai nessuna come te, cosìnon posso stare né con te né senza di te” Invece la trappola era mia, e sono io a restare ferma in questa situazione. Tra una donna e l’altra diceva di amare solo me …ma baci niente, solo fratellanza. Ora, quando io gli chiedo di preservarmi, lui dice “Nella tua testa alcune cose non sono cambiate” ma appena ad ottobre mi scriveva ti amo… Dice che non può spiegarmi cosa c’è nella sua testa per non farmi stare male. Ora ama la sua bruttissima donna, mi ha mostrato la foto su mia richiesta,sembra stare bene con lei, ma me non mi vuole perdere e gioca con i mieibisogni. Lo so che devo fare io il grande passo di lasciarlo andare al suo destino, manon riesco e la mia mente di donna logica si arena su qualcosa che non capisce. Sono consapevole di tutto, sto cercando, per amore di me stessa e dei mieifigli, di riaprire un rapporto nuovo e diverso con mio marito ma è difficile. Alla mia richiesta di tenerezza lui , mio marito, risponde “ci vuole tempo , io non me la sento, ancora, e poi non mi riesce di essere tenero a parole , io lodimostro con i fatti! ”Ma a me servono anche le parole e la tenerezza che non ho mai avuto da nessuno,nemmeno da mia madre. In tutti i casi, più cerco di esprimere il mio disagiomeno vengo capita e aiutata. Ho la sgradevole sensazione di non andare bene per nessuno, di essere io portatrice di un qualcosa che non va, che non si può accettare. So che non è così e che questa è una sensazione da allontanare, cerco di aumentare la mia autostima rammentandomi da sola tutti i campi in cui sono diventata bravissima dal niente e tutte le cose belle che ho regalato aglialtri...ma la sensazione permane. Intanto la vita continua con tutti i suoi problemi ed io cerco una strada perricominciare da me stessa, ma non la trovo. Ho tentato la psicoterapia, ho ricevuto qualche beneficio ma non mi sonorapportata bene con i miei terapeuti, soprattutto con l'ultima psicologa cheera diventata aggressiva e rimproverativa, tutto il contrario di ciò checercavo. E adesso? Cosa faccio per stare meglio? Come faccio a staccarmi definitivamenteda lui? Non so valutare quanto mi faccia bene e quanto male continuare avederlo. La vita mi appare ora come un gioco crudele le cui regole, che io hodiligentemente seguito, sono state cambiate o non erano quelle che mi avevano indicato. Ho perso cose e momenti belli e forse sto perseverando nel vivere quelli brutti. Forse ho davvero qualcosa che non va?
Mi piacerebbe avere i vostri pareri, vorrei essere aiutata. Grazie davvero... Viola

RIMPIANTO

Lucia Età: 42 Ho 42 anni, due figli e sto affrontando una separazione giudiziale. Cinque anni fa in un matrimonio già in crisi da tempo ho iniziato una storia con un collega: tre anni di follia e come diceva lui di amore vero. Poi la paura di essere scoperta, di passare male davanti ai miei figli ed infondo la speranza di recuperare il matrimonio. Tronco tutto, ma in testa ho solo lui che non si rassegna, che soffre, che mi implora di ripartire. Lui si separa ed io pochi mesi dopo. Ricominciamo ma lui sembra un'altra persona, scopro che nell'ultimo anno ha avuto storie di sesso e poi che ha appena iniziato a frequentare una ragazza 15 anni più giovane di lui. Si giustifica dicendo che per ora non vuole storie impegnative e che con me dovrebbe riaprire una ferita che è forse riuscito a riemarginare. Così mi liquida dicendomi che mi cercherà quando e se avrà voglia di cominciare un rapporto serio. Non mi ha più chiamata nemmeno per sapere come sto e mi sembra impossibile che si possa annullare completamente tutto quello che c'è stato fra di noi. Mi manca l'aria, mi sembra di non poter riuscire a pensare a nessun altro ed ho la sensazione di aver davanti una vita in attesa di lui. Tutto me lo fa tornare in mente e non riesco a darmi pace: se non avessi chiuso la storia due anni fa sarei ancora con lui? Mi cercherà ancora? Mi pensa qualche volta? E' possibile che mi abbia completamente dimenticata con tutto quello che ha detto e fatto inquesti anni? Dopo un matrimonio orrendo e quest'altro fallimento riuscirò a ritrovare un equilibrio accanto ad un'altra persona o continuerò a piangere per il resto dei miei giorni con il rimpianto di aver buttato via l'unica persona che mi interessava?

E' POSSIBILE CHE MI ABBIA DIMENTICATA ?

Lucia Età: 42 Ho 42 anni, due figli e sto affrontando una separazione giudiziale. Cinque anni fa in un matrimonio già in crisi da tempo ho iniziato una storia con un collega: tre anni di follia e come diceva lui di amore vero. Poi la paura di essere scoperta, di passare male davanti ai miei figli ed infondo la speranza di recuperare il matrimonio. Tronco tutto, ma in testa ho solo lui che non si rassegna, che soffre, che mi implora di ripartire. Lui si separa ed io pochi mesi dopo. Ricominciamo ma lui sembra un'altra persona, scopro che nell'ultimo anno ha avuto storie di sesso e poi che ha appena iniziato a frequentare una ragazza 15 anni più giovane di lui. Si giustifica dicendo che per ora non vuole storie impegnative e che con me dovrebbe riaprire una ferita che è forse riuscito a riemarginare. Così mi liquida dicendomi che mi cercherà quando e se avrà voglia di cominciare un rapporto serio. Non mi ha più chiamata nemmeno per sapere come sto e mi sembra impossibile che si possa annullare completamente tutto quello che c'è stato fra di noi. Mi manca l'aria, mi sembra di non poter riuscire a pensare a nessun altro ed ho la sensazione di aver davanti una vita in attesa di lui. Tutto me lo fa tornare in mente e non riesco a darmi pace: se non avessi chiuso la storia due anni fa sarei ancora con lui? Mi cercherà ancora? Mi pensa qualche volta? E' possibile che mi abbia completamente dimenticata con tutto quello che ha detto e fatto in questi anni? Dopo un matrimonio orrendo e quest'altro fallimento riuscirò a ritrovare un equilibrio accanto ad un'altra persona o continuerò a piangere per il resto dei miei giorni con il rimpianto di aver buttato via l'unica persona che mi interessava?

SONO IN BALIA DELLE ONDE

Stefano Età: 40 Buona sera dott. Cavaliere..mi chiamo Stefano e da poco mi sono separato da mia moglie,dopo 13 anni di matrimonio e un figlio di 9anni,che amo più della mia stessa vita!Circa 3 anni ho conosciuto una donna che mi ha cambiato letteralmente la mia vita..sposata,con tre figli,e con una relazione coniugale alquanto farraginosa! Ci siamo conosciuti davanti alla scuola elementare del ns paese,epian piano colloquiando,conoscendoci sempre di pù, abbiamo scoperto che eravamo fatti l'uno dell'altro! Stavamo ore e ore al telefono.. premetto che lei non lavora,tranne un breve periodo,ed io sono un libero professionista con un'attività famigliare da gestire! Ero ritornato a vivere,mi dava una caricatale che potevo affrontare le sfide più impensabili,senza il timore di nonriuscire a superarle!Progetti nuovi si erano presentati,e li dividevo conlei,come mai avevo fatto!Uscivamo,passeggiavamo, facevamo l'amore con una sintonia quasi unica! Haimè, io parlando con lei, decisi di lasciare a mia moglie,anche perchè credo che l'ipocrisia di vivere sotto lo stesso tetto, dormire accanto ad una persona che non si ama più non mi appartiene! Le chiesi cosa volesse fare,se era intenzionata di lasciare il marito,e se era pronta di parlare con i bambini! Targiversava..ma non ha mai detto di no! Forse illudendomi!Pochi giorni fà, il marito scopre la ns relazione, e succede il finimondo! Lei stacca la spina,e non mi chiama! So soltanto che lui le ha tolto tutto, l'auto,il telefonino.. la libertà di potersi muovere!Io non mi nascondo.. sono pronto a qualsiasi azione, per proteggerla e per garantirle un futuro vero!Ma la cosa che mi sorprende, è lo stato confusionale in cui riverso!Soffro in modo spasmodico, ansia e nervosismo fanno da padroni nelle mie giornate,non facendomi più lavorare con la razionalità e logica che mi appartenevano! Caro dottore, sono in balia delle onde!Sto impazzendo

IO RESISTO

cristina Età: 39 Solo Dio sa, quante volte sono passata per questo sito cercando conforto e dandomi tuttele motivazione che non sono pazza, ma semplicemente ho un problema da risolvere, il problema è come?...la mia storia durissima e sofferta,come d'altronde tutte le dipendenze. Straniera, venuta initalia dopo una gravidanza succesa per mancanza di precauzioni, sposata con un uomo piatto ma buono, che nn mi faceva mancare niente. dopo 7 anni mezzo, decido di farmi utile e aiutare in familia, e mi trovo un lavoro come cameriera, li conosco poi quello che diventera' il mio carnefice. riempita da regali dopo la prima volta che mi vede, nn sa nemmeno chi sono ma lui decide che mi deve avere,percio fa tutto finche io non cedo e vado a fare colazione con lui...primo disastro le dico che sono sposata e con 1 figlio, si arrabbia e mi ricarica in macchina, e fa ritorno a casa a 180Km...mi richiama per scusarsi, e poi nn vuole sapere niente di me, io insisto in vederlo, pensavo finalmente qualcuno che aveva fatto qualcosa di bello per me (mi riferivo ai regali), lavere dettato degli interessi nei mie confronti mi apagava... insisto..insisto...finche lui si arrende e cominciamo ad uscire, dinascosto, ero ancora sposata, ed i suoi genitori non sapevano niente... decidoio da andarmene di casa, e lui...si arrabbia non vuole impegni percio mi toccasbrigarmi da sola...alla fine sembra felice e viviamo la nostra lunga storia(ionella casa che mi paga il mio ex, lui da i suoi,storia piena di offese, urle, epressione psicologiche...sono vissuta sotto la sua ala, piano piano si eapoderato della mia vita, chiuso con le amiche, familia, parenti..ecc, noieravamo uno diceva, io ero sua moglie, la sua vita...tutto! pian pianocominciano i problemi per la gestione di mio bimbo, che cresceva con noi, luidiceva di non volerlo, l\'altro giorno cambiava idea e si presentaba con deiregali, passava tutto, comincio a tratarlo male, lo umiliava, per il suo mododi parlare, (mio bimbo faceva logoterapia), lo corregeva di continuo, lostressava! io ceca!!! convinta di quello che diceva lui lo faceva per il nostrobene...pian piano senza nemmeno rendermi conto non esistevo piu...anche se luidiceva che ero la sua regina...regina che diventava la sua peggiore nemica quando si arrabbiava, diceva che lui era un incazzoso e fascista, percio dovevo stare attenta a quello che dicevo, a come li rispondevo...regina che diventava una brutta negra, la scorfana negra, la extracomunitaria, la puttana suramericana,la maledetta, tutte queste cose davanti agli occhi di mio figlio!,poi passata la arrabbiatura, si presentava con vestiti, mangiare e magari la prenotazione di un fine di settimana in montagna...attacchi di ira violenti,dove si rompeva le camice adosso, le catene, mi rinfacciava tutto, anche un pezzodi pane...diventava un animale, la prima volta che si rupe una camicia adosso spaventata decise di lasciarlo ma poi si presento a casa a chiarire tutto, lui era semplicemente provocato da me, era tutta colpa mia! dovevo tacere altrimenti lui perdeva la testa,diceva solo con te riesco ad essere unamerda, tu sai tirare fuori la parte peggiore!io ero l\'inutile,la mantenuta (nnvoleva che lavorassi, mi voleva a farle compagnia nel suo lavoro, ero la suabambolina da fare vedere alla gente, vestita e firmatadalla testa aipiedi,altrimenti miavrebbero trattato male e avrebbero parlato male di lui!!!).premesso questo e un ragazzo, figlio unico ora di 35,padre di un militare,molto rigido come persone, che vivono le aparenze della gente di bene dellacitta dove siamo. sono arrivata in familia a portare vergogna come diceva suamadre...ho soportato le peggiore umiliazione, cacciata via di casa, buttataaddosso della roba, minacciata con coltelli, minacciata di scaricarmi dellamacchina, rimproverata davanti a chiunque, rovinati i compleanni di mio figlio,qualunque parola di traverso lo inguriaba, sono arrivata a pensar che ciodiava, diceva di amarmi alla follia, che io ero la sua vita. mi insultava lui,lo facevano anche i suoi quando litigavamo, suo padre mi diceva che nn erodella sua cultura, che tra me e una africana non c\'erano differenze,che maiavrebbe dato il consenso per questa relazione. lui mi ha sempre criticata conloro,dicevano che ero un cavallo pazzo, una zulu, che non dava retta ai suoiconsigli...bla,bla,quante cose avrei da dire! e pure sono rimasta 9anni...finche non trovai un lavoro, e comincia ad avere la mia indipendenzaeconomica, ha fatto di tutto per che io lasciassi, ma per me quest era l\'unicauscita, mi aggrapai a lui, e non lo lasciai.lui infuriato chiamava in uffico,faceva scenate, faceva di tutto ma io non mollai. non lo so per quanti anni hopianto, pinagevo invacanze,piangevo inmacchina, piangevo incasa, piangevoconmio figlio spaventato, ero fragile, piangevo solo al guardarmi...un giornofelice....29 tristi, con lo sguardo di mio figlio che micondannava,terribile...finche una sera prima della befana, lui ci vieneatrovare in un negozio dove stavamo facendo la spesa, e come al solito,richiama all\'ordini il bimbo perche non lo ha salutato con lui voleva, lorimprovera davanti a tutti diciendo \"mi saluti bene, mica sono una merda!ilbimbo crolla a piangere ...io lo prendo esco, e li dico e finita!!!lui non cicredeva!!! mollato subito, nn ho vuluto piu vederlo, e fino a qui uno diceBrava!dopo 4 mesi lo richiamoperche avevamo dei soldi insieme e non volevopiuaverle, dovevo restituirli, dopo avere parlato ricominciamo a vederci, pentitoe amareggiato decide diriprovarci, ... non ce bisogno tutto quel che e successo dopo, lui non ha mai perdonato il fatto che una come me poteva lasciarlo, ha detto avrebbe "scopato" con minimo 2000 donne prima di ritornare da me, e lo sta facendo, lo ha fatto, perfino avuto una relazione con la moglie di un suo socio, ha colezionato cose orrende! lasciarlo e stato terribile, mi è mancata la terra sotto i piedi, mi sono trovata a vivere solacon le mie forze, ad inventarmi le cose, ad andare dal meccanico, a disporredei mien tempi liberi, le mie domeniche...son passati 18 mesi, e mi sembra comeilprimo giorno quando lo holasciato, lo rivedo e ci ricasco sempre!! a volteme sembra di averlo dietro a corregere tutto quel che faccio, a volte mi sembrache senza il suo consenso non sono niente...lotto ogni giorno per evitarlo, per non chiamarlo, lui e disposto a riprendermi se mi pento di averlo lasciato, perlui fu un trauma mi ha detto...io soffro per tutto questo, ha parlato con tutti male dime, dicendo delle bugie, e ovviamente la gente dice che lui era un padre per mio figlio, io cosa volevo? nessuno sa quello che sucedeva en casa, nessuno ha mai saputo le mie sofferenze, se dovessi dire a qualcuno quello che hoscritto qui, mi darebbero pazza perche lui e una persona insospettabile, diquelliche ti apri la portiera dell\'auto, di quelli che aiutano le anziane a attravversare la strada, pero poi dicono che i negri le devono mandare nel suo paese e va in giro e al letto con una donna afroamericana, io sono diversaperche lui mi ha plasmato con le sue mani diceva...quando ha la possibilitatelefona per maledirmi, per darmi delle colpe, per dirme che lui e andata conquella e con quella per colpa mia, che ho distrutto la sua vita...e alla vita mia chi ci pensa?? a mio figlio? la cosa peggiore e triste, lui mimanca, mi manca terribilmente e allo stesso tempo lo odio, mi sono data cositanto, ho perso tanti anni della mia vita! ho soddisfatto tutti i suoidesideri, sono stata zitta, ho fatto tutto quel che lui voleva...ed ad oggi misento vecchia, brutta,la mia auto stima non ce piu, sonoun\' inutile, ho persola voglia di vivere, di fare, soffro di attacchi di panico, son stataricoverata per una forte depressione, quasi mi sembra che senza di lui non vivopiu, e diventata una cosa cosi importante, e una lotta interna lo vorrei maallo stesso tempo, non vorrei uno cosi al mio fianco...non lo vorreimai!...sembrero pazza ma e cosi, mi sento come si fossi stata all\'ergastolo,e dopo 50 annimi fanno uscire e io non so cosa farmi della mia liberta\', allafine e meglio rubare per tornare in galera di nuovo!...ma io RESISTO! ma non so fino a quando...questo uomo e una maledizione per me! questa e la mia triste realta\'...forse certe maledizione te le porti fino alla morte,o meglio diventano la tua morte!! sono stata in pisoterapia per ben 15 mesi, i risultatilenti, credo di avere imparato a gestire certe cose tramite la lettura e inquesto sito...ora non ci vado piu, sicuramente dovro continuare ma vogliotrovare qualcuno che mi ascolte per davvero e non uno che ogni 5 minuti guarda l'orologio nella fretta che finiscano le mie lamentele...grazie mille per la sua risposta, so che avra spunto per lavorare, la miastoria e veramente brutta!! se fosse un libro giuro non lo leggeria mai!! chiedo scuse per gli errori, ho scritto tutto come mi veniva...

PER ME QUESTO SI CHIAMA AMORE

Rosamunda81 Età: 31 A dire il vero io non richiedo niente. Però Internet èuno sfogo all'aria aperta e io vorrei solo sfogarmi, magari c'è qualcuno disposto ad ascoltarmi. A volte quando non si ha nessuno con cui confidarsi è brutto. Ma sono innamorata da già diversi anni di un uomo sposato con 2 figli. Noi siamo innamorati veramente e soffriamo molto, però nessuno dei due fa qualche passo per stare con l'altro. Io gli scrivo di rado ma lui non risponde neppure. Eppure io lo so ci siamo confidati, noi ci amiamo. Io non so lui, ma io non vivo più senza di lui, piango tutte le notti per mesi e quando so che c'è una circostanza, magari per cause di lavoro, dove so mesi prima di doverlo incontrare, sto malissimo, piango sempre sono in preda a una gioiaincontenibile che mi fa essere così felice,che il solo pensiero di rivederlo miprende tutta e poi... quando ci incontriamo, mi gira la testa, non capisco piùniente.Io mi domando come fanno ad esistere uomini così. Eppure solo a me fa questoeffetto, la moglie a stento lo caca, anzi a dire il vero credo che siano perl\'amore libero. Entrambi. Sono morta. Io sono invece di indole molto religiosa e mi disturba vedere leiche va con altri al bar anche solo per un the perchè mi pare che non lorispetti. O Dio che qualcuno mi aiuti, perchè sento che io e quest\'uomo non ci sposiamoo se non succede qualcosa tra di noi, io possa commettere qualche sciocchezza.Mi uccido. Lui è la gioia per me, io senza di lui non posso vivere, ma chi melo doveva dire che un uomo over60 potesse farmi morirre prima del tempo? Ma quale tentazione!!!!! Questo si chiama AMORE e se non faccio qualcosa al piùpresto, mi sa che per me è finita. E chi resiste. Quest'uomo lavora nel mio stesso ambito lavorativo e sarebbe difficile non incontrarci. Mi sembra diimpazzire. Non so cosa devo fare e non voglio nemmeno parlargli, non lo so,sono pazza solo. Sto malissimo, voglio morire, lo amo.