mercoledì, settembre 23, 2009

SONO INCURABILE ?

angela Età: 49 Sono passati 29 anni da quando mi sono sposata e temo di aver donato questi anni alla persona sbagliata sono artefice del mio errore,sono molto arrabbiata con lui con me stessa per non aver dato fine prima a questo amore malato.
Io pensavo che mettere sempre a tacere il mio modo di pensare,di fare,di decidere, di ESSERE, per evitare qualsiasi discussione che puntualmente degenerava in sopraffazzione, offensiva verbalmente,aggressiva verbalmente solo,perchè è vero lui non mi ha mai alzato le mani,ma ho delle ferite nell'anima che non sono mai riuscita a cancellare.
Nella mia vita ci tenevo moltissimo ad avere una famiglia serena per i miei due figli soprattutto,che non soffrissero come ho sofferto io nella mia. Invece ho fallito loro hanno sofferto lo stesso soprattutto mia figlia che ha avuto grossi roblemi d'ansia attualmente riusciti a tenere a bada con la psicoterapia. La psicologia, cercare di capire perchè nella mente a volte succedono cose veramente meravigliose,e altre volte invece s'inceppa e disturba il tuo cammino naturale verso la vita. Sono sempre stata incuriosita da tutto ciò,perchè mio fratello,quando io avevo 5 anni e lui 16,dopo un incidente molto grave,con un coma di 3 settimane il suo corpo ha ripreso dopo 6 mesi di funzionare normalmente,ma la sua mente no,ogni tanto come dico io si inceppa in fissazzioni su persone o cose che non gli permettono di vivere, finendo poi conuna diagnosi di psicosi,e una invalidità del 100%. In tutto questo c'era poi mio padre che essendo incapace di accettare chiunque fosse diverso da lui e dal suo modo di vedere le cose, violento verbalmente e fisicamente, ha peggiorato il problema di mio fratello,creandone anche agli altri.
Mia sorella in fase adolescenziale è stata affetta da anoressia mentale per 15 anni. Questa è stata la mia famiglia,io mi sono estraniata completamente da tutto cio mentalmente,fisicamente in casa c'ero,ma era come se non ci fossi,non mi difendevo dagli attacchi di mio padre oramai non lo sentivo più,e per luiandava bene perchè ascoltava solo se stesso.è incredibile quanto in questo assomigliasse a mio marito, alcuni psicologi dicono che alcune donne tendono a scegliere compagni con caratteristiche negative identiche ai loro padri,ioprima di sposarmi ho conosciuto mio marito per 2 anni e posso assicurare a questi teorici che mio marito non mi ha mai trattato e maltrattato emotivamente come ha fatto praticamente subito dopo sposati,perchè non l'ho lasciato subito? Vorrei saperlo anch'io,a parte che per me il matrimonio è sempre statosacro inviolabile a meno che non ci fosse violenza fisica,mi sono trovata inquesta citta sconosciuta sola e non mi sono mai sentita e anche adesso abbastanza forte da affrontare tutto cio,finchè 4 anni fa sono caduta indepressione,confusa,tutta la mia situazione la trovavo confusa mi sentivo incolpa per tutto e di tutto,e col tempo ho capito che mio marito era riuscito afarmi sentire una nullità non ero piu io avevo cancellato me stessa,come avevofatto con mio padre per non soffrire.Non perdevo pero mai la speranza di poterdiscutere in modo normale ascoltando e essendo ascoltati rispettando le opinioni diverse perchè noi siamo tutti diversi la normalità non è la norma civuole poco dopotutto solo il rispetto dell'altro e della diversità dell'altro che per noi può essere solo ricchezza dell'anima.Io non ho fatto psicoterapia anche a dir la verità per il costo che anche se minimo,incide troppo nella miaattuale situazione,ma sono stata dalla psichiatra che mi ha detto che sonodistimica e con la cura che mi ha dato devo dire che riesco a vedere le cosecon più chiarezza,in famiglia mi sono accorta finalmente che io ESISTO che il rispetto e la fiducia è la base necessaria per un matrimonio e se questomanca è giusto che il matrimonio cessi di esistere,i miei figli adesso sonograndi e io spero che loro abbiano capito e sia riuscita a trasmettere loroquanto sia importante discutere scambiarsi le proprie idee impararedall\'altro,e soprattutto scambiarsi le proprie emozioni.Io non ho idea di chisia mio marito emotivamente lui non esiste non piange non si emoziona mai,lui èquello che sa fare più di tutti è er meio di chiunque altro una cosa come la falui va bene fatt dagli altri è sbagliata,per lui il nostro problema è il sesso,solo quello perchè è solo su quello che ha basato il matrimonio,sonoconvinta che il sesso è importante ma non essendo una persona masochista sevengo trattata male non ho nessun trasporto sessuale nei suoi confronti,luiinvece dice che la sua aggressività viene causata dal mio rifiuto,però non ho capito cosa c'entravano i nostri figli da trattare male anche loro.Lui sapeva quanto sono importanti per me loro,e per evitare qualsiasi ritorsione verso diloro i miei NO cercavo di diradarli il più possibile,col tempo questa miaforzatura diventava sempre più forzatura e sempre meno desiderio anche perchèil suo atteggiamento narcisistico rendeva sempre meno serena la nostravita,tutto ciò si è diradato sempre di più fino a non sopportare più neanche lasua vicinanza.è tutto finito ma abbiamo un mutuo da pagare se lo mando via dacasa non mi sembra giusto perchè questa casa l'abbiamo fatta con tanti sacrifici entrambi QUASI.Io dormo in camera con mia figlia è l'unico posto dove mi sento libera,la nostra camera l'ho lasciata a lui perchè quando cidormivo lui essendoci le sue cose si sentiva in diritto di entrare anche se rientrava alle 3 di mattino di mettere a posto le sue robe,alzare le tapparellenon tenendo conto che nella stessa camera c'era una povera crista,io ,che dormiva.Io per lui esistevo solo sessualmente per il resto le decisioni che siprendono in famiglia che sono la conseguenza di una sana discussionefamiliare,lui metteva in cantiere la mia decisione non tenendone assolutamenteconto,e andava avanti con la sua,si è sempre approfittato della mia stupida timidezza e mancanza di stima nelle mie decisioni,la confusione deriva dal fatto che di tutto cio che faccio non sono mai sicura,ho ancora addosso l,insicurezza del non fare la cosa giusta separandomi e che sia davvero colpa mia di tutto,sono incurabile?

MI SONO VISTA SEPPELLIRE

vita Età: 41 Sono legata da 2 anni ad un uomo sposato che amo alla follia. Nel momento piu' brutto della mia vita, ossia l'imminente morte di mio padre (padre che ho amato enormemente),mi sono trovata,a causa di un banale screzio,lasciata e mai piu' cercata, dall'uomo che ha sempre detto di amarmi.
La malattia di mio padre e' stata improvvisa, lacerante , devastante e ha trovato me e la mia famiglia attoniti ed inorriditi di fronte ad un mostro che stava uccidendo il migliore di noi: PAPA'!!!!!! Ho assistito alla sua morte ,atroce ancora da ricordare. Dopo 5 mesi (a partire dallo screzio,passando dalla morte di mio padre ed ulteriori 3 mesi) ho avuto bisogno di cercarlo nuovamente, perche',nella totalita' del tempo trascorso, non c'e' mai stato un solo momento in cui, a dispetto della tanta sofferenza vissuta, io non ne abbia sentito costantemente la mancanza e/o il bisogno, nonostante il suo abbandono.
Dopo 5 mesi mi sono riproposta ed abbiamo ricominciato il ns rapporto per altri 5 mesi, che ho pensato fossero i migliori vissuti finora, perche' stavolta consapevoli di come era stato il ns tempo l'uno senza l'altra,di quanto male ci fossimo regalati per stupidita',orgoglio,paura, etc.Qualche giorno fa' ho deciso, sperando che i tempi fossero maturi,di raccontargli che nei mesi di BUIO, dopo piu di tre mesi che non avevo piu' sue notizie, mi ero ritrovata dentro una specie di storia con un mio ex, sperando che qualsiasi cosa mi sollevasse da un dolore cocente, da una senasazione totale di perdita. Mi sono sentita per 5 mesi come pezzo di carne inanimato che ha tentato non so' nemmeno cosa per rianimarsi. Questa specie di storia,durata circa un mese (piu' il tempo in cui non ci siamo visti che quello vissuto,) ha finito col rendermi sempre piu' chiaro quanto mi mancase il mio lui.Non riuscivo a vivere e a farmi vivere da nessuno se non attraverso i modi a noi due noti.
IL MIO LUI adesso mi ha lasciata perche' non sono stata leale 5 mesi fa ,quando abbiamo ripreso a vederci. L'accusa e' che dovevo dargli la possibilita' di scegliere se stare con me nonostante la mia breve storia. Chi ha tradito chi? e chi ama veramente chi. Prova schifo per avermi toccata in questi mesi . Ho provato a ricordargli che il suo abbandono per me è equivalso ad un tradimento ma l'amore che provo supera qualsiasi dolore, potendo io accettare il fatto che non ha saputo fare la cosa giusta per mio padre, che si puo' sbagliare anche gravemente ma e' bellissimo se hai la possibilita' di essere riaccolto e rimediare cosi' al danno arrecato.A me questo trattamento,adesso,non e' stato riservato. Trovo tutto iniquo . Fa male tradire ed essere traditi, fa' molto piu' male essere annullati. Non vuole considerare l'eventualita' di riconsiderare tutto col tempo e non a caldo. Ho tentato di stargli vicino, stando peggio di lui . Non ho mai visto tanta cattiveria e mi sono vista seppellire

AMORE IN CHAT

Ho 26 anni e da un anno sento un ragazzo via chat; la mia storia ha dell'assurdo, l'ho riportata anche nel forum, brevemente la cito anche qui.
Lo conosco per caso, su facebook, iniziamo a chattare, cosa che prima non avevo mai fatto. Dopo circa due mesi, scopro il suo passato semplicemtne digitando il suo nome e cognome su un motore di ricerca; un passato piuttosto pesante fatto di annunci erotici, messi da lui per cercare coppie (scopro quindi che non era etero come diceva di essere) Ci rimango malissimo, non volgio più sentirlo, vorrei cancellarlo dalla mia mente, mi sento quasi tradita per le bugie che mi erano state propinate. Mi cerca, io cedo, dopoutto mi autoconvinco che non sono nessuno er giudicare il passato di una persona. Continuo a sentirlo, a ho sempre il rancore per le cose che mi erano state taciute. Decidiamo di vederci, ma casualmente a distanza di due gg dall'incontro lui non può venire da me( abitiamo in due città distanti) Ci rimango malissimo, litighiamo al telefono. Non si fa più sentire per giorni;alchè piena di sensi di colpa mi faccio viva io, gli chiedo di scusarmi, lui magnanimo mi concede un'altra chance. passano i gironi e io mi sento impaurita per l'inontro, non mi fido, non mi sono mai fidata, mi ha sempre raccontato ugie, che puntualmente scoprivo tramite sotterfugi (lo so non si dovrebbe fare, ma puntualmente ho sempre trovato prove che mettevano in dubbio tutto ciò che lui millantava essere vero) ma lui questo non lo sa, sa solo della mia voglia di consocerlo; io nervosa, lui che non capisce il mio nervosismo e mi dice di essere infantile, di essere una bambina, quindi salta il secondo tentativo di incontro. Non si fa vivo per un altra volta, dopo giorni di silenzio lo cerco ancora, gli chiedo per piacere di ascoltarmi che ho un carattere difficle, vorrei tanto fidarmi ma non ci riesco, e lui mi tratta malissimo, distaccato freddo, dice che continuare sbattere la testa contro il muro non fa per lui. decido allora di organizzarmi e di andare da lui, per dimostrargli che ho preso una decisione e se lui non si muove per vedermi lo faccio io...vado nella sua città, lui dice che siccome l'ho trattato male, non merito di vederlo. torno a casa depressa più che mai, mi sento stupida, rifiutata trattata male, dopotutto meritavo di vederlo, dopo tutto quello che avevo subito. gli scrivo una lettera, a cui lui risponde con due righe d messaggio "grazie, ma non ce n'era bisogno" lo imploro di asocltarmi, di poterci riprovare, mi serve vederlo, per capire, ho bisogno di sapere se possa davvero piacermi una persona del genere o meno...sembra che la versione tappetino gli piaccia molto, percui mi asseconda...due settimane piacevoli, fatte di teleonate, di messaggi, tutto molto tranquillo e dolce..dobbiamo vederci, e mi dice che cmq lui ha trovato una ragazza che gli piace, ma nonha speranza, me lo dice per essere corretto...scatta in me la gelosia, inizio a fargli battutine, e sul più bello lui prende la palla al balzo per dirmi che non sono cambiata che sno sempre quella di sempre e che lui bvuole essere libero di divertirsi, se ne riparlerà a rientro dalle sue vacanze, lo chiamo in lacrime, lui mi butta il telefono in faccia. Ora sono due mesi che non lo sento, ho deciso che forse sarebbe stato meglio, sprattutto per me, ma mi amnca...lo so, mi ha trattata malissimo, non ci siamo ami visti ho buttato via tempo e fatica, mi sono impegnata, ma mi manca non sentirlo, mi mancano anche le stupidate che ci si diceva nei primi tempi, o nelle due settimane prima che cascasse di nuovo tutto a gambe all'aria avrei voglia di scrivergli, ma mi sento male all'idea di dovermi abbassare una ltra volta e non si tratta di orgoglio, quello ormai l'ho buttato via da tempo Penso a quando diceva che non ero solo io a rimanerci male, mentre invece ho paura che lui abbia solo fatto un brutto e cattivo gioco, non ha nemmeno mai cercato di rassicurarmi o di dirmi qualcosa per farmi fidare di lui, perchè a suo dire erano mie paranoie, erano miei problemi, me li inventavo (esistono cose scritte che non ho il coraggio di leggere perchè mi fannos tar male fisicamente) Avrei voglia di fargli sapere che io sono una brava persona, che non mi sarei mai sognata di trattare qualcuno a cui tenevo come lui ha trattao me
Sto frequentando un altro ragazzo, ma mi sveglio nel cuore della notte con l'idea che ho di lui, piangendo perchè non sono riuscita a vederlo e a sapere come sarebbe andata a finire Non so come fare ad uscirne

SUICIDIO D'AMORE

Non so se il mio caso rientri nei casi qui trascritti ma ho decisamente bisognodi raccontarlo. Qualche anno fa, esattamente 5 anni fa, o forse anche 6 eroinnamorata di un ragazzo.Questo ragazzo era davvero bello e la nostra storia praticamente paradisiaca. Certo in realtà avevamo seri problemi di comunicazione, dovuti essenzialmente al fatto che entrambi avevamo un carattere forte ed eravamo restii a lasciarprevalere il punto di vista di uno sull'altro.Gli dissi che era una bellissima persona e che era il migliore per mettere suuna famiglia, ma lui cominciò ad avere atteggiamenti molto strani, a usare stratagemmi invece che parlare con me, per farmi fare le cose. Un giorno midisse chiaramente che gli sembravo una persona troppo instabile per fare deiprogetti. Dulcis infundo, quando iniziai a lavorare, le cose precipitarono. Ionon collegai la cosa alla nostra relazione perché, preso atto dei suoi atteggiamenti, lo avevo già lasciato, ma la mia famiglia temeva che io desiderassi davvero un figlio e che io non fossi abbastanza matura da usare contraccettivi (probabilmente convinti dalle sue argomentazioni sulla mia instabilità) e probabilmente anche a causa del mio basso reddito, mi fece mettere, a mia insaputa una spirale.Nel frattempo io e questa persona abbiamo smesso di sentirci, e io davo perscontato che fosse ormai una cosa vecchia e dimenticata, e anche se ammettevo ame stessa che non avevo avuto più storie importanti da quel momento, noncercavo certamente di ravvivare un rapporto che mi aveva fatto molto male elasciata umiliata. Cercai di ricontattarlo quando conseguii la laurea, perchémi sentivo infine in grado di dimostrargli che non aveva di fronte una persona poi così instabile, ma mi fu detto che nel frattempo si era sposato ed avevaavuto un bambino con un'altra.La cosa mi ferì ma ci passai sopra a cambiai città, sperando di mettere a frutto la mia laurea. Ma la presenza di questa persona non mi ha mai lasciata, lo vedevo sbucare neilocali in cui uscivo con gli amici, o passare davanti alla mia finestra lamattina (sto parlando dell'anno scorso). Insomma una tragedia. Io stavo moltomale quando lo rivedevo e continuavo a chiedermi per quale motivo fosse lì difronte ai miei occhi, quando in realtà aveva una famiglia a cui dedicarsi. Hopensato di scappare ancora più lontano, e sono andata in olanda a fare unmaster ma, spiacevolmente questa occasione di approfondimento professionale mi ha anche permesso di riconoscere molto degli stratagemmi, puramente informatici, con cui lui mi ha tenuta sotto controllo per tutti questi anni. Inoltre ho scoperto della spirale. La mia reazione è stata di sconforto totale. Se ora penso al suicidio è perchè mi rendo conto che sono anni che le mie decisioni non vengono rispettate e che lui imperversa sulla mia vita e sulla mia famiglia con un ascendente molto più forte del mio. Ora i miei familiari, stufi del mio stato depressivo che dura da mesi, stanno forzando la mano per farmi togliere la tiroide. La cosa mi fadavvero stare ancora più male, e pensare che l'unica via d'uscita da questa spirale di dolore in cui poche parole pronunciate 5 anni fa alla persona sbagliata mi hanno catapultata, sia il suicidio. Ogni volta che provo a parlarec on loro della faccenda mi danno a mia insaputa degli psicofarmaci.Oramai sono sfibrata e sfinita.Ho bisogno di aiuto, lei dott. Cavaliere può darmi una mano? Indicarmi qualcuno da chiamare?

lunedì, settembre 07, 2009

BREVI TESTIMONIANZE

chicca Età: 31 Ciao a tutti, ho 31 anni e come purtroppo ma con magra consolazione leggo da voi, anch'io sono in preda alla depressione per via di un amore malato, iniziato male e mai finito. È stato un anno di lacrime, disperazione, prendi e lascia, un anno lungo una vita che mi ha stremata e lasciata senza forze, non mi ritrovo più, sono cambiata tantissimo, sono chiusa e infelice ma non riesco a chiudere il rapporto, vorrei, ho provato già più volte ma lui torna sempre con il sorrisino per poi ricolpire di nuovo sempre nello stesso modo egoista e cattivo. Aiutatemi, voglio uscirne!!!
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marella Età: 69 Sono sola disperata senza via di uscita e credetemi alla mia età è allucinante ho perso l'uomo della mia vita, l'ho conosciuto quando avevo 16 anni a dicianove ero sua moglie la nostra è stata un'unione non tranquilla ma è quello che volevo, ora ho perso tutto l'amore quello vero che ti riempe la vita. Non ho nessuna possibilità penso e ripenso come posso dare un senso alla mia vita, ma senza di lui non esiste, la mia vita è finita con la sua non c'e via di scampo è rimasto solo questo macigno che ti divora poco a poco, e per te non ci può essere più un futuro. Non so se questo è mal d'amore
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LORY Età: 28 Sono disperata! Sono insieme ad un uomo molto più grande di me da circa 4 anni ed è da 2 che la mia vita è diventata impossibile... mi tratta come se fossi una nullità, mi umilia, quando beve mi mette le mani addosso... Ieri sera l'ultimo episodio ha bevuto, abbiamo avuto una discussionee pam un ceffone ed io caduta per terra.... e così tanti episodi...lui mi mollava ed io lo rincorrevo.. lo chiamavo insistentemente perdonando sempre tutto e pensando che i motivi dei nostri litigi erano per colpa mia... perchè non riesco a fare a meno di lui???
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monna Età: 47 Da cinque anni ho una relazione extra. sono stata abile nessuno si e accorto di niente. ultimamente sono stanca cerco di troncare ma dopo due giorni mi assale un angoscia tale da farmi stare male fisicamente (TACHICARDIA MAL DI TESTA PIANTI CONTINUI E SENSO DI ABBANDONO) ho anche pensato di farla finita ma poi il buon senso ritorna.vivo una situazione devastante . come uscirne?
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concetta Età: 48 IO nn riesco a scordarmi l uomo con cui sn stata x 3 anni, dice si era stufato e basta, ma mi ha perso di rispetto, andavo nei weekenda casa sua avevo tante cose lì, poi a forza di dirmi no, no ,nn mi và 1a sera dinotte sn andata a prendermi le cose ho aspettato tanto prima di farlo, ora stò con 1 altro è abbastanza presente ma continuo a telefonare all altro che nn mi ha + risposto nn vuole parlare con me,mi manca la casa le sere passate assieme mi sento triste,nn risponde alle mie mail,sn confusa mi ha usata e basta.Fare lamore con lui mi piaceva e penso chissà chi mi ha sostituita.i ricordi ma nn posso fare nulla,nn mi vuole.mandatemi consigli, anche se il tempo è 1amedicina. ciao a tutti

SONO DIPENDENTE DA MIA FIGLIA

Gentile dottor Cavaliere,
negli ultimi mesi trascorsi ho imparato a conoscere ed apprezzare il sito sul mal d.amore. da lei curato. Sono infatti affetta da questa dipendenza.
Lo sono stata per anni nei confronti di mio marito, dal quale sono separata da circa un anno, e lo sono tuttora nei confronti di mia figlia di 17 anni.
Fino a poco tempo fa credevo che il nostro rapporto andasse bene: io mi curavo di tutti i suoi bisogni e desideri e lei ricambiava confidandomi le sue cose. Io non dimostravo alcun interesse verso me stessa e lei ogni tanto mi diceva di trovarmi un interesse che non fosse stare a casa o lavorare.
Qualche tempo fa, casualmente lei ha scoperto bruscamente che frequento un uomo del quale sono innamorata e che mi ama profondamente e senza nulla pretendere! E. successa la fine del mondo: lei mi ha accusata di non essere una buona madre, di voler andare a vivere con il padre, che non accetterà mai questa persona, ecc. Da quel momento tutto è cambiato. E. come se improvvisamente mi si siano aperti gli occhi sul nostro rapporto così come successo con il padre. Non ho negato, non ho dimostrato inutili sensi di colpa e non ho chiesto scusa. Ho mantenuto la calma e spiegato come stavano le cose. Non so se ho fatto bene o male, ma le ho scritto una lunga lettera dove le ho spiegato i motivi della separazione dal padre (ero stata sempre molto generica), le mie sofferenze, frustrazioni, insoddisfazioni, pianti, solitudini, ecc. Le ho spiegato che non ho cercato l.amore, ma è arrivato, poteva non arrivare mai, ma è successo e io sono felice per questo. Le ho detto che una madre è anche donna e che se lei dice di volere bene una persona deve desiderare la felicità di quella persona.
Le ho ribadito che se non ne avevo parlato con loro (ho un.altra figlia più piccola) era perché pensavo che fosse ancora presto vista la recente separazione.
Da quel momento ho cominciato ad osservare il nostro rapporto. Mi sono resa conto del suo profondo egoismo e del mio nauseante servilismo. Mi sono accorta di quanti atteggiamenti simili a quelli del padre abbia e di quanto simili siano anche i miei. Anche lei me lo ha detto e che le dispiaceva aver preso il posto di suo padre nel provocarmi sofferenza e di quanto era costernata nel non sapere dimostrare affetto. Ma nulla è cambiato. Lei continua a farsi i fatti suoi e io cerco di impormi con scarsissimi risultati. Siamo stati di recente in vacanza insieme e si è completamente disinteressata di me e, come era prevedibile, ha smesso pure di confidarsi e si limita ad un rapporto formale come per punirmi. Abbiamo forti scontri ultimamente perché io le dico ciò che mi infastidisce di lei e lei non mi parla per ore. Non so come recuperare il rapporto.sono disperata.amo mia figlia, ma non voglio più rinunciare a me stessa ora che a fatica ho scoperto di esistere.Cosa devo fare? Mi aiuti!
Grazie, saluti

MI SENTO PRIGIONIERO DI ME STESSO

Sono un ragazzo di 34 anni,e vorrei tanto che lei dottore mi aiutasse a dare un senso alla mia storia prima che finisca di logorarmi più di quanto non abbia già fatto.
Da circa quattro anni sono legato sentimentalmente ad un ragazzo mio coetaneo del quale mi sono innammorato nella convinzione,comune un pò a tutti gli inguaribili romantici,che fosse l'uomo giusto,l'uomo con il quale poter costruire qualcosa di importante,ignorando ed,al contempo,sconfiggendo quei biechi pegiudizi e quei falsi moralismi che spesso ci impediscono di vivere appieno la nostra vita.Ci tengo a precisare che vivo la mia condizione di omosessuale nella più assoluta tranquillità perchè mi sento ma soprattutto sono un ragazzo come tutti gli altri,con gusti sessuali diversi che nessuno ha il diritto di giudicare in quanto appartengono a quella sfera intima propria di ciascun individuo,etero o gay che sia. Di cosa quindi dovrei vergognarmi? Di amare una persona del mio stesso sesso? Di andare contro la comune morale? Il vero problema,invece,è che molti non comprendono,o fingono di non comprendere, che le sofferenze,le emozioni,gli stati d'animo sono gli stessi, così come le paure,le attese,le speranze e i sogni che qualsiasi storia d'amore comporta. Pertanto non mi sento di mancare di rispetto ne di offendere nessuno se ho deciso di dare libero sfogo ai miei sentimenti,e di non nascondermi dietro un castello di menzogne perchè sarebbe un'inutile quanto ingiusta violenza nei confronti di me stesso.Mi sono dichiarato alla mia famiglia ed ai miei amici all'età di 23 anni e sono orgoglioso di aver avuto il coraggio di uscire allo scoperto con fierezza e senza alcuna vergogna.
Purtroppo,però,oggi tutta quella autostima che mi ha sempre contraddistinto comincia seriamente a vacillare in quanto mi sento prigioniero di una storia che mi sta lentamente annientando senza che io riesca a far nulla per oppormi.Eppure,memore delle esperienze passate,non mi sono lasciato andare subito,ma ho cercato di vivere i miei sentimenti con quel briciolo di razionalità che a volte non guasta.Ma come spesso accade,una volta abbassate le mie difese,sono stato risucchiato in quel vortice ciclonico chiamato amore che mi ha travolto in tutta la sua furia distruttiva.Ho dato tutto me stesso a quest'uomo,senza mai risparmiarmi e rinunciando a tanti aspetti che,fino ad allora,avevano fatto da contorno alla mia vita.L'ho collocato al centro del mio universo,ed il mio desiderio era solo quello di vederlo felice:come mi riempe il cuore anche un suo semplice sorriso.Inoltre ho sempre rispettato la sua scelta,pur non condividendola,di vivere nell'ombra per paura che la gente sapesse o solo sospettasse di lui.Ho rinunciato a molti dei miei amici perchè lui riesce a frequentare solo una ristretta cerchia di persone con cui si sente al riparo ma paradossalmente tutti i suoi amici sono gay,e nonostante conosca la mia famiglia, raramente accetta di venire a casa mia e solo se accompagnato da qualcuno.In quattro anni non mi ha mai detto un ti amo,un ti voglio bene,mai un gesto spontaneo e gentile,mai una parola dolce ma ha sempre innalzato un muro che mai sono riuscito a scalfire. Lui dice di avere difficoltà a manifestare i suoi sentimenti,di sentirsi bloccato ma in realtà questo suo blocco vale solo nei miei confronti dal momento che con gli altri ha slanci d'affetto davvero notevoli.Tuttavia la cosa che più mi ferisce è il tono astioso con cui mi si rivolge,i suoi assordanti silenzi quado siamo insieme,il veleno che mi riversa addosso senza motivo,il suo essere contiunamente in competizione con me,il suo non valorizzarmi mai e la sua incapacità assoluta di dialogo e confronto.....Mi vergogno a dirlo perchè lo reputo gravissimo ed umiliante ma spesso quando mi avvicino per baciarlo si scosta con una freddezza ed un'indifferenza che fanno molto male ma molto.Ho tentato di tutto per salvare questa storia ma ogni tentativo è risultato vano.
Ciò nonostante stiamo ancora insieme ed allora mi chiedo: che senso ha continuare? perchè non mi lascia se non mi ama?ma soprattutto perchè non riesco a lasciarlo io?Tutti mi dicono che l'unico rimedio è voltare pagina ed andare avanti,ma pur provandoci,non riesco a porre fine a questa indicibile agonia.Eppure sono un bel ragazzo,realizzato lavorativamente,con una famiglia fantastica alle spalle,un ragazzo che non ha alcun problema a relazionarsi ed a mettersi in gioco,a cui piacciono le nuove sfide...Cosa mi manca per dire basta?Ho provato anche a parlargli apertamente, mettendo a nudo tutta la mia debolezza, ma la sua unica risposta è stata:"io sono fatto così,prendere o lasciare"....
Mi sento prigioniero di me stesso e non so proprio cosa fare......L'unica cosa di cui sono consapevole è che merito ben altro......

domenica, settembre 06, 2009

MI SONO INNAMORATA DI UN SACERDOTE

tonia Età: 36 Mi sono innamorata perdutamente di un sacerdote, tre anni fa.
Per quanto io abbia cercato di razionalizzare, dimenticare, deridere, ridicolizzare e poi esaltarlo, crogiolarmi nel suo pensiero, rinventarlo come padre ecc, quell'amore non si esaurisce ma continua, cresce ferisce,vive e non se ne può parlare, non riesco a trovare aiuto...
Lui stesso mi ha svergognata cacciandomi, ma nemmeno quell'insulto, quella ferita lacerante sono riusciti a togliermelo di dosso.Ho cercato rifugio nella fede e poi l'ho perduta, l'ho confesato ad altri sacerdoti che mi hanno solo saputo dire "Prega".
Quando lo vedo tremo come una ragazzina alla vista del suo primo amore,il mio primo e l'ultimo pensiero sono lui, nonostante io veda i suoi difetti,la sua spocchia,l'anti prete per eccelenza,il parroco che non vorrei perchè distante dai problemi di tutti...
Eppure nulla,la mia vita si tinge di fosco,non provo più gioia per niente,lo vedo dove non c'è,lo vorrei dove non può essere. Provare a parlargli è il timore tremendo di un suo nuovo rifiuto, quando mi vede scappa ancora come un topo nonostante siano passati anni da quando mi trattò come una rognosa senza darmi spazio per aprir bocca,per spiegare ...
Eppure io desidero solo un suo abbraccio, sogno il suo contatto,vivo per la sua immagine...
E non c'è notte,nessuna notte che io non lo sogni...
E'solo un vago riassunto di un Calvario che dura da troppo, troppo per essere normale...

E' UNA STORIA SOLO DI SESSO ?

Essenza Età: 31 Mi sono messa insieme a mio marito quando avevo 18 anni. A 24 mi sono sposata. A 28 anni ho fatto il primo figlio, deciso, voluto. Dopo 9mesi dal parto cesareo ancora non riuscivo a fare l'amore con mio marito. Una sera che lui ha insistito un pò ed io mi sentivo in colpa verso di lui, abbiamo fatto l'amore senza preservativo perchè a me faceva male, e così è nata la seconda figlia. E' stato un trauma.
Una distanza di 1 anno e mezzo e nessun grosso aiuto daparte delle nostre famiglie ha fatto si che io per 4 anni mi annullassi completamente per i miei figli. E lo stesso mio marito.Naturalmente il nostro rapporto è andato a rotoli. Ho ripreso a lavorare e mi sembrava di essere uscita dal carcere, ho incontrato un ragazzo che mi ha colpito, un mio collega di lavoro, e ci ho subito provato con lui, ma lui non era interessato, anche perchè io ero sposata con 2 figli.
Ci sono rimasta malissimo, ci ho messo 6 mesi a togliermelo dalla testa. Ma siamo diventati amici.Poi ho conosciuto un altro ragazzo, collega di lavoro anche lui. Nonostante abbia la mia età, vive la sua vita come avesse ancora 20 anni, vive con la mamma, esce per sballarsi quasi ogni sera, non si impegna in nessuna relazione sentimentale seria. Vuole solo divertirsi. I suoi eccessi e la sua libertà mi hanno affascinato subito, ma per mesi l'ho ignorato.Poi lui mi ha chiesto se volevo avere una storia di solo sesso con lui, senza vincolo.Io non sono riuscita a dirgli di no. All'inizio è stato bellissimo, ma io la vivevo male perchè mi sentivo in colpa e siccome mio marito è molto geloso ed è legato a me in maniera secondo metroppo oppressiva, dovevo dire un sacco di bugie.Però fin dall'inizio la preoccupazione del mio collega era di potere rovinare una famiglia, o di incasinarsi la vita, io gli ho sempre assicurato che non sarebbe stato così perchè sapevo quello che avevo e non lo avrei mai lasciato. In realtà erano 8 mesi che ero in crisi con mio marito, mi sono mentita da sola.Il brutto è che il sesso con lui è bellissimo. Io non riesco a smettere,ma lastoria non mi fà stare bene. Quando vorrei vederlo o vorrei che venisse da me, lui dice che non può, inventa la scusa che è impegnato.Ci vediamo solo quando prende voglia a lui.Poi continua a lasciarmi e a riprendermi. Prima c'è stata la scusa che avevaincontrato una ragazza e voleva provare con lei,poi mi ha detto che era statauna cosa passeggera, poi una nostra collega ha intuito che c'era qualcosa e quindi lui si è preso paura,poi mi ha di nuovo cercata.A volte stà 15 giorni senza farsi sentire ed io penso sia la volta buona, poisi ripresenta più gentile e affascinante di prima.
MA io non posso avanzare pretese su di lui, in fondo le regole erano chiare fin dall'inizio: solo sesso e se incontrava una ragazza di cui si innamorava o con cui voleva uscire, la storia con me era chiusa. Sappiamo che x entrambi, perchè anche lui me lo ha detto, l'intesa sessuale è assolutamente superlativa. Io però ne sono dipendente .Chiaramente con mio marito non migliora, anzi, peggiora. Lui sà che c'è stato qualcosa, ma pensa sia stata una cosa leggera, ed abbiamo parlato molto del nostro futuro.Sono in cura da una psicoterapeuta per capire cosa mi ha fatto smarrire me stessa e come posso ritrovarmi.Lui dice che è disposto a perdermi, ma vuole che io sia di nuovo felice. Il peso della famiglia continua ad opprimermi.Ho paura che se scoprissi, come sospetto, che l'amore per mio marito sia finito, non riuscirei a farcela ad affrontare la mia vita, figli compresi, da sola.Anche perchè le nostre famiglie non sono presenti per aiutarci.E abbiamomutui e debiti comuni, in più il peso di due figli ancora piccoli incidenotevolmente. Mi sento in gabbia e questo mi fà andare in depressione, non riesco a mangiare. Penso che la mia dipendenza dal mio collega sia dovuta al fatto che non ho una vita sull'altro piatto della bilancia che mi rende felice.Non sò davvero in che direzione andare. O come finirà.Per il momento la psicoterapeuta mi ha detto di darmi tempo per capire.E' ciò che stò cercando di fare.

MI HA LASCIATO PERCHE' IO VOLEVO UN BAMBINO

memi Età: 38 Salve, sono qui perchè ho bisogno di aiuto.
Da circa un mese il mio compagno mi ha lasciata, dopo otto anni insieme ed uno di convivenza, è andato via da casa al rientro dalle nostre meravigliose vacanze.Il perchè? Io vorrei un bambino, lui no.
Ho cercato di affrontare l'argomento nei giorni precedenti, lui prendeva tempo. Sono diventata insistente, ho avuto paura, ho pensato che se non voleva un figlio non mi ama abbastanza, ho pianto durante un rapporto intimo e questo lo ha spaventato molto.
Lui ha due figli dal suo precedente matrimonio, verso i quali ha un forte senso di responsabilità, vivono a 300 km da noi, ma lui cerca di vederli ogni 15, 20giorni. Con me hanno un buon rapporto. Li ha sempre vissuti come catene che gli impedivano di uscire da un matrimonio senza amore. Poi si è separato, ci siamo innamorati e sembrava una splendida storia d'amore vissuta con passione, che ci ha regalato tanta serenità. Lui dice di non volere un figlio perchè non si sente un buon padre, non gli piacciono i bambini, non ha l'istinto paterno. Mi ha chiesto tempo per riflettere ed è letteralmente scappato. Io l'ho cercato per fargli capire che il mio desiderio di avere un bambino nasce dall'amore che provo per lui, considero un figlio un completamento della nostra unione.
Lui adesso sostiene che ha riflettuto, non può negarmi questa gioia e ritiene che la mia felicità sia da un'altra parte, non vuole vedermi perchè pensa che io non sia pronta al distacco. Deve restituirmi le chiavi di casa e riprendersi le altre sue cose, mi chiesto tempo. Adesso sostiene di aver consultato uno psicologo che gli ha spiegato che forse il suo è un amore libero che non vuole responsabilità, portandolo alla conclusione che io devo riempire un vuoto (maternità), mentre lui no.
Io mi sarei aspettata che avesse chiesto aiuto per superare questo suo blocco psicologico, invece no. Non so che fare, forse dovrei lasciarlo andare, sto soffrendo tanto, mi sento delusa e amareggiata, ma lo amo tanto. Nonostante tutto, vorrei che tornasse da me. Ho letto molti dei vostri articoli, da cui ho ricevuto tanti insegnamenti, inoltre ho capito che correndogli dietro l'ho allontanato ancora di più. Grazie per avermi ascoltata.