lunedì, marzo 24, 2008

UNA STORIA D'AMORE

Ciao, sono Veronica, una giovane donna non vedente. Ho 32 anni e desidero portare la mia testimonianza, forse perchè ho bisogno di raccontarmi. Si sa, per iscritto è sempre più facile e si viene fuori molto meglio!
Quasi otto mesi fa, si è conclusa la mia storia d'amore più importante, anzi, per dirla tutta, l'unica storia importante della mia vita, durata otto anni. Infatti era la prima volta che mi innamoravo veramente, e mi innamorai in modo oserei dire, quasi viscerale, forse perchè il mio più grande desiderio era sempre stato, sin da bambina, di avere un marito e dei bambini, insomma, una famiglia semplice, ma con dei solidi principi, della quale occuparmi e alla quale dedicare tutto l'amore di cui ero capace. Ho avuto altre storie prima, ma senza importanza almeno per me. Si trattava di ragazzi che, innamoratisi di me, non accettavano l'idea di poter essere per me, solo degli amici. Ed io, essendo allora molto fragile, avevo paura di suscitare negli altri rabbia e risentimento e perciò, al fine di non perdere l'affetto di queste persone, accettai un fidanzamento con loro, forse soprattutto per dimostrare, contrariamente a ciò che presuntuosamente credevano, che non erano i tipi giusti per me. Io infatti, desideravo un legame speciale, un sentimento che mi coinvolgesse totalmente e perciò anche se ero sola e avevo bisogno d'amore, non potevo accontentarmi di qualcuno che non mi trasmettesse quelle particolari emozioni.
Finalmente, a 24 anni, mi innamorai di Maurizio, anche lui non vedente che allora aveva 29 anni. Non era esattamente il mio tipo ideale: io avevo sempre immaginato al mio fianco un ragazzo dolce ed affettuoso, ma lui seppe conquistarmi con la sua allegria, la sua pazienza e soprattutto, con la sua onestà, qualità quest'ultima così rara ai giorni nostri. Non saprei oggi dire se fossi dipendente da questo legame: certo è che riversai su di lui un sentimento tanto forte che sentivo provenire dalla parte più profonda di me stessa. Improvvisamente ritornai bambina, ogni volta che veniva a casa, tiravo fuori tutta la mia gioia e per questo venivo presa in giro dalla mia famiglia. Dicevano che sembravo una quindicenne alla sua prima cotta, ma in effetti non era poi così strano: era la prima volta che mi innamoravo sul serio e ovviamente, vivevo questa esperienza in modo particolarmente intenso. Ciò sarà dipeso indubbiamente dalla mia natura romantica e sognatrice: infatti, anche se col passare del tempo mi rendevo conto benissimo che Maurizio ed io eravamo completamente opposti caratterialmente e avevamo interessi molto diversi, mi illudevo che per amore sarebbe cambiato, che mi avrebbe dedicato più attenzione e avrebbe messo me al primo posto nella sua vita. Parlavamo e riparlavamo di tutto, in particolare di ciò che mi faceva stare male: lui comunque, essendo innamorato, mi ascoltava fino alla fine, assicurandomi che sarebbe stato più attento a non ferirmi, che mi avrebbe difesa dagli attacchi esterni, che non avrebbe più dato motivo ad altri di pensare che la nostra non fosse una bella storia o che io gli morissi dietro, mentre a lui invece non importava. Ma ... ogni volta non cambiava niente, lui era sempre lo stesso, ingenuo e superficiale, poco attento a me e a ciò che gli avveniva intorno. E quando arrabbiatissima, gli chiedevo spiegazioni sul perseverare dei suoi comportamenti che ioritenevo scorretti, lui confessava candidamente di non essersi reso conto dell'errore che aveva commesso, di aver parlato senza pensare, ecc. Come se tutto ciò non bastasse, avevamo iniziato a fare progetti a lungo termine: a dire il vero però, ero stata più io ad entusiasmarmi, perchè lui ... era, nei confronti del matrimonio soprattutto, ma anche della convivenza, molto titubante e, anche se in fondo desiderava costruire qualcosa con me, in pubblico mi umiliava dicendo che invece non ne aveva alcuna intenzione, atteggiamento questo che mi metteva in ridicolo e provocava le risate di amici e parenti. Ho provato quasi fino allo sfinimento ad analizzare con me stessa e con la mia psicologa, i motivi che lo inducevano a questo comportamento e tra le cause c'è sicuramente una grande paura di fondo del cambiamento ed anche una bassa stima nei miei confronti. Lui infatti desiderava che mimmo, il suo accompagnatore ed amico, venisse a vivere con noi, idea questa, che all'inizio avevo accettato, ma che col passare del tempo mi era stato sempre più difficile tollerare. Ho provato a far capire a Maurizio che avrei imparato a gestire la casa, che ce l'avrei messa tutta, che insieme avremmo superato le difficoltà della vita derivanti per la maggior parte dal nostro handicap, ma lui non ha voluto saperne: ha dato retta a persone che gli hanno inculcato l'idea che io sia una buona a nulla e questo mi faceva sentire inutile e impotente. Così dunque, se da un lato ormai avevo capito che era meglio lasciarci, dall'altro ero consapevole del fatto che senza di lui la mia vita sarebbe stata tristissima, che mi sarei sentita persa, senza riferimenti e che se anche mi fossi di nuovo innamorata, non sarebbe più stato lo stesso.
Mi dilungherei troppo qui, a raccontare tutte le vicissitudini che alla fine ci hanno portato alla rottura, ma fra le altre cause c'erano anche un'intesa sessuale molto bassa e la dificoltà di trascorrere del tempo da soli. Ora io vivo per conto mio, ho lasciato la casa dei miei genitori non senza scontrarmi con loro, e credo a livello cosciente, che il motivo sia il desiderio da parte mia, di acquisire una maggiore autonomia e sfruttare così le qualità che da tanti mi sono riconosciute. Ma riflettendo con attenzione, credo che vi sia anche, un po' inconsciamente, la voglia di dimostrare a Maurizio e a tanti che la pensano come lui, che sono una persona in gamba e che forse ha fatto male a non fidarsi. Prima di concludere, porgo cordiali saluti. Spero di non aver annoiato nessuno.

sabato, marzo 22, 2008

NESSUNO PRENDERA' MAI IL MIO CUORE, SEMPRE E SOLO TU...

BEA Età: 47 Ho bisogno di aiuto. sono una donna non piu' giovane. Lo avevo conosciuto in un momento difficile del mio matrimonio. Anche lui sposato, ambedue con una bimba piccola.Lui con 15 anni piu' grande di me. Mi ha riempita di attenzioni, di complimenti, di affetto, cio' di cui in quel momento avevo bisogno. Lui ha lasciato la famiglia per motivi non dipesi dal nostro rapporto. Successivamente l'ho fatto anche io. Ho passato momenti molto difficili, per mia figlia che non accettava assolutamente che qualcuno che non fosse mio padre vivesse con noi, non si sentiva ancora pronta. Lui mi diceva prima che l'importante era che io fossi sola con la bambina poi avremmo piano piano risolto. La realta' da parte sua non e' stata cosi'. Ha avuto altre relazioni, alcune anche abbastanza durature, io lo sapevo, ma continuava a dirmi che la sera lui si sentiva solo quando tornava a casa dal lavoro e desiderava una famiglia. Poi la cosa ha degenerato, io non potevo sopportare piu' questa situazione l'ho lasciato perche' avevo scoperto che VIVEVA con una donna una ragazza di 35 anni meno di lui e 20 meno di me. Diceva che era una amica speciale, che gli faceva compagnia e se io non mi decidevo ad andare avivere con lui, poiche' soffriva di solitudine avrebbe continuato a stare con lei. Dopo la mia decisione e\ tornato a cercarmi, dicendo che non poteva vivere senza di me, che aveva lasciato l'altra che mi avrebbe aspettata. Io ho accettato, gli ho dedicato molto piu' tempo i fine settimana, e tre sere ogni fine settimana. Io gli chiesi di rompere definitivamente con lei . Non lo ha fatto ha continuato a sentirla a volte a vederla. Mi sono arrabbiata, lui mi ha detto che sono solo sfiduciata e per questo e' il caso di prendersi del tempo. Dopo due giorni e' tornato a convivere con lei. sono distrutta sono stata con lui dieci anni. L'HO AMATO RISPETTATO AIUTATO SIA ECONOMICAMENTE CHE PSICOLOGICAMENTE IN ALCUNI MOMENTI DIFFICILI. Credevo al mio futuro con lui, mi diceva che voleva finire la sua vita con me, che ero l'unica donna....bla blabla....Mi ha messa alle strette , dovevo scegliere o vivere con lui o con miafiglia adesso lei ha 15 anni. Come posso abbandonarla. L'ultima volta mi ha detto, o vieni a vivere con me oppure se un giorno ci rivedremo forse potremo tornare insieme. Intanto lui e' tornato a vivere con la SUA GRANDE AMICA. Mi sento distrutta, come donna e come amore. E' sempre stato un uomo amato dalle donne. Nonostante l'eta' e' sempre cercato desiderato, se vuole ne ha sempre ai suoi piedi, e spesso vuole. Mi sto' curando ingoio antidepressivi,tranquillanti, non dormivo piu' non riuscivo a lavorare trascuravo mia figlia. Il dolore e' tanto profondo, e a volte ho avuto anche il pensiero di lasciare questa vita. Non ne ho il coraggio. Non poteva accettare di andare al cinema insieme in pizzeria insieme, prendere un caffe' insieme dormire qualche notte insieme, voleva vivere per sempre con me. Ma poi mi avrebbe davvero rispettata?E mia figlia cosa facevo la abbandonavo per stare con lui? Io cercavo di ritagliare ogni momento per correre da lui, gli avevo anche chiesto di farci un appartamento tutto nostro per il futuro e per i nostri momenti d'amore,trovava sempre scuse... forse non ci credeva poi tanto. L'ULTIMO MESSAGGIO CHE MI HA MANDATO HA SCRITTO, NESSUNA MAI NESSUNA PRENDERA' IL MIO CUORE, SEMPRE E SOLO TU....niente di piu' falso. SONO PASSATI DUE MESI. Sto da cani. Guardo continuamente il telefono sperando che mi mandi un messaggio o mi faccia una telefonata. Anche se so' che e' forse meglio che non succeda piu'. Ho bisogno di aiuto, non vivo piu' non riesco ad accettare questo abbandono, lui si e' rifatto una vita io non vivo piu'. ho perso la voglia di vivere. Al mattino, sono disperata al solo pensiero di dover affrontare ancora una giornata di sofferenza. Grazie

CHE PUO' FARE UNA MADRE ?

madre58 Età: 50 Egr.Dottore,cosa può fare una madre quando sà in cuor suo che la causa della depressione di sua figlia è il rapporto sbagliato che ha con il suo compagno? Vivono insieme da circa dieci anni. Circa tre mesi fà lo ha lasciato ma poi è ritornata da lui con il pretesto che dieci anni di vita insieme non si possono concellare con un colpo di spugna. Sono molto preoccupata perchè appena ritornata insieme è ricaduta nella depressione che ora sta curando con l'aiuto di farmaci e di una psicoterapeuta.Come familiare cosa posso fare oltre che donarle amore incondizionato in questo momento così delicato della sua esistenza?
Semplicemente, continuandola a starle vicino ascoltandola e non giudicandola. Sia la sua ombra. Mi rendo conto che per una madre è difficile cercare di non intervenire, ma otterrebbe il solo effetto di spingerla ancora di più nelle braccia dell'altro. Saluti

UN MIO ERRORE A 13 ANNI ?

pippo Età: 27 Salve, ultimamente mi son proposto di analizzarmi per cercare di capire delle cose che a mio avviso non vanno di me. E così ho incominciato a pensare al passato fino ad approdare ad un mio "errore" che ho compiuto all'età di 13 anni, che avrei volentierissimo cancellato dalla mia testa e che invece mi son trovato ad affrontare.Mi trovavo in camera mia con un mio amico coetano (il quale aveva una notevole influenza su di me) e altri due bambini più piccoli, ad un certo punto mi accorgo che questo amico si era rannicchiato in un angoletto tra il letto e il mobile, vado a curiosare per vedere cosa stesse combinando e mi accorgo che si stava facendo toccare le parti intime da una bimba molto piccola. Io dapprima l'ho guardato come per dire "cosa caspita stai facendo?", successivamente lui mi ha convinto che in realtà era solo un gioco, cosa vuoi che possa comportare il toccare solamente le parti intime? E così l'ho imitato ed anch'io mi son fatto toccare. Il fatto si è ripetuto un'altra volta finchè io un pò per paura di esser scoperto e un pò perchè non mi sembrava giusto infilare in mezzo a queste cose una bambina così piccola ho evitato non solo di ripetere questo gesto, ma anche che lo ripetesse il mio amico... razionalmente posso dire che tutto sommato il fatto che questo "gioco" non sia andato avanti è anche merito mio. Di lì a poco più in là è accaduto che il portafoglio di mia madre è scomparso, i miei avevano forti sospetti in merito all'autore del furto e il mio amico stranamente non si è fatto più vedere...Il fatto che mi ha indotto a riflettere su me stesso e in particolare su questo episodio è che io oggi alla soglia dei 30 anni, nonostante sia una persona dalla personalità piuttosto solare e dalla intensa vita sociale, non riesco proprio ad avere una relazione con una donna. O meglio, ricordo chiaramente che in alcune situazioni in cui io cercavo di approcciare una donna mi bloccavo e diventavo così nervoso da non poter andare oltre l'amicizia... questo blocco l'ho superato semplicemente con il primo bacio profondo, avvenuto all'età di23 anni, ma di lì in poi sono riuscito ad ottenere solo pochi flirt e non molto più. Non credo che questo mio problema sia scaturito solo ed esclusivamente da questo episodio, mi rendo conto che il periodo che va tra la fine dell'infanzia e l'inizio della adolescenza per me è stato davvero drammatico!Pensando ai miei pensieri di quei tempi mi rendo chiaramente conto che avevo forti problemi psicologici, nell'ambiente che mi circondava c'era molta violenza, ricordo di aver picchiato e di aver preso botte da gente più grande di me, ricordo di aver preso anche calci in faccia, il tutto la maggior partedelle volte all'insaputa dei "grandi". E a casa anche era un disastro, perchè io ero chiusissimo e perchè forse i miei non erano molto in grado di trattare la mia situazione, mio padre era estremamente severo, non picchiava, ma il disagio psicologico che mi metteva quando mi sgridava era davvero forte. Mia madre invece la ritenevo (e la ritengo tutt'ora) troppo debole caratterialmente e troppo ingenua perchè potesse essermi in qualche modo di aiuto. Ah, per completezza c'è da dire che sempre in quel periodo ho avuto una crisi epilettica! E anche qui c'è da dire qualcsa di interessante, perchè quel fatto è avvenuto solo dopo che io ho nutrito l'assurdo desiderio di star male!S ognavo di passare un periodo difficile che in qualche modo mi mettesse alla prova, è un caso che questo periodo difficile si sia verificato davvero?

venerdì, marzo 14, 2008

IO RESTO ALLIBITA

light Età: 41 Vi riporto il topic fatto sul forum:Ciao a tutti , chiedo un opinione su quanto mi è successo pochi giorni fa...percapire...Cerchero' di essere concisa..:Qualche giorno mi risento con un mio ex...per me era solo amicizia...sospettavo che stava con un'altra donna...ma lui mi dice che è sempre innamorato di me..gli chiedo se ha una storia con qualcuno e lui annuisce aggiungendo che non è una storia importante ma solo una storia per "sopravvivermi"... l'unico modo per non stare male senza di me.Bellissima frase...Mi racconta che la donna con cui sta è nei guai con il proprietario di casa, dice che il proprietario di casa a sua insaputa è entrato in casa e le ha rubato le ricevute dei pagamenti dell'affitto ed è per questo che ora le stafacendo causa per riavere 20.000 euro.Questa donna ha anche una bambina di 8anni ...ha un lavoro saltuario e un padre che ha appena subito un intervento diby-pass...forse per il dolore e la preoccupazione rispetto alla situazione chesta vivendo la figlia...Nonostante tutta questa situazione tragica lui mi chiede per tutta la notte diritornare con lui e dice di amare me e di essere pronto a lasciarla perchè nonsolo non la ama ma non ne è nemmeno attratto fisicamente (dice che se siinstallasse a casa sua gli verrebbe l\'orticaria..))....aggiunge soltanto divolerle stare vicino perchè si trova in una situazione di forte stress ebisogno...ma dice \"archivierò la pratica al piu\' presto e vi dico la verità:queste parole non mi sono proprio piaciute...nonostante lei fosse una rivale..per me è anche una donna, come me, e anche in seria difficoltà.....Passiamo una notte abbracciati... con lui che continua a ripetermi che miama.....Decidiamo di stare insieme; lui parlerà alla sua donna ...Ci rivediamo dopo due giorni e non solo non ha parlato con la sua donna...manonostante sia sempre straconvinto di stare con me...mi dice che l\'altraancora non la puo\' lasciare perchè non se la sente di farla soffrire...e chela sta aiutando...infatti, non solo sta provvedendo a lei a livello legale...maaddirittura sta cercando di incontrare il proprietario di casa perminacciarlo..io resto molto perplessa..e anche un po\' allibita: la violenzanon mi è mai piaciuta....ed inoltre mi sembra che stia dando un po\' i numeri..Gli rispondo che saro\' ben lieta di aiutare per come posso anch\'io la suadonna, ma tra me e lui le cose finiscono li\' in quel momento.lui è molto dispiaciuto e cerca di farmi cambiare idea in tutti i modi...cercadi sedurmi...di dirmi cose dolci e ammalianti... ma io non cedo perchè so chepreferisco un\'amicizia pulita ad un rapporto dove non vi è progettualità..dove...mi tocca fare l\'amante...e dove sinceramente..iniziano ad esserci coseveramente poco chiare.....Mi chiama nel pomeriggio e mi dice che nell\'ultimo periodo aveva fatto delle\"belle cose\" con la sua donna ...ma che avrebbe voluto farle con me..l\'unicadonna che sentiva di amare veramente.Voi a cosa avreste pensato? a un viaggio....ad una convivenza...ad uno stareinsieme...Alla mia domanda sul cosa fossero queste "belle cose"...mi risponde dicendomiche frequenta,con questa donna, dei locali dove si fanno scambi di coppia...edinoltre aggiunge che la sua donna, non voleva partecipare a questi festini...mache poi per amor suo si è convinta...anche perchè senno' lui l'avrebbe lasciata..(io credo che purtroppo lei abbia accettato perchè si trova in unasituazione di bisogno disperato e lui è l'unico che \"schifosamente "la sta aiutando)...IO RESTO ALLIBITA!...lo squallore mi innonda, impallidisco....e misento mancare ..ve lo giuroBeh ragazzi...in tanti anni di vita...vi giuro che non mi era mai capitata unacosa simile...ho provato lo schifo piu' totale..ma non tanto per il discorsodegli scambi di coppia...(anche se non approvo posso rispettare la scelta diogni persona)....ma perchè chi fa lo scambista dovrebbe trovarsi persone chesono simili a lui....e dovrebbe essere chiaro e non usare i sentimenti perconvincere le persone ad entrare in un giro che purtroppo...(lo dicono imanuali diagnostici di psicopatologia....)porta a risvolti non moltipositivi...e tralascio i particolari di questo epilogo... lui, sapendo qualifossero i miei sentimenti nei suoi riguardi..se ne è servito per farmi crederequalcosa che non era vero ma che gli serviva per raggiungere i suoiscopi.....inoltre USA la sua donna ripagandola con uno pseudo aiuto. Non la staaiutando ..la sta torturando. Che tristezza e che delusione che schifo chesquallore...l'ho mandato a quel paese in malo modo e sono scappata a gambelevate.... "quello che vi chiedo è come posso continuare ad avere ancora fiducia negliuomini...è vero avrei potuto accorgermene prima ma forse non ho volutovedere..ma al di là di questo mi ritrovo sempre piu' in difficoltà nel trovareuomini onesti leali sinceri...è come se qualcosa si fosse rotto per l'ennesima volta e non mi facesse proseguire serena...lo so ci aono tante storie molto piu' importanti delle mie...quando troverete un po' di spazio spero chepossiate rispondermi.Vi prego un consiglio.Vi ringrazio tanto di cuore.

NON SO MAI DECIDERMI

Salvo Età: 42 Carissimi, mi chiamo Salvatore. vivo in Germania. spero di ricevere aiuto che mi sblocca la confusione nella mia testa. 12 annisposato, nel 97 divorzio. dopo 8 mesi nuovo rapporto che e durato 9 anni. cicapivamo solo sessualmente. caratterialmente solo casini.lei poi mi ha lasciato1 anno fa. ho avuto dopo altre relazioni, ma e rimasta sempre la EX di 9 anni nella mia testa, ma anche lei no si ha saputo staccarsi di me mentalmente. praticamente siamo rimasti in contatto, anche sessualmente e di nascosto. nella relazione di 9 anni ho provata di lasciarla, ma sono ritornato sempre indietro da lei. e cosi ho fatto del male alle donne che si innamoravano/amavano me.praticamente per 1 anno, ma anche nel passato spesso volte mi son trovato in relazione con due 2 donne. comunque non sto e non stavo bene dentro.mi sento malissimo. ultima relazione con una donna speciale. mi dava tanto amore. stavobenissimo.mi accettava in tutto.ma nel sesso mi mancava l´attrazzione fisica. ecercavo di convingermi dell´amore che mi dava. ma rimaneva nella mia testa ilpensiero e l´attrazzione fisica che non cera in me. ma ho avuto anche una donnache mi piaceva di carattere e di fisico.nel momento del cambiamento, di convivere assieme.mi prendeva il panico , paure estreme. ma sempre nel momentodel cambiamento. non avevo neanche il coraggio di chiudere il rapporto.talmente inpaurito e preso di panico, che non sapevo piu se chiudere omantenere il rapporto. al punto che chiudevano l´oro. poi si forma in me la fase di recuperare la persona persa.praticamente non voglio perdere nell´una enell´altra. un comportamento totalmente possessivo. mi sento giu di morale e senza energie. la mia situazione attuale e che la mia EX di 9 anni. vuoleriprovare. e sto ha pensare, a confrontare con la donna speciale che propio adesso mi ha mandato a quel paese telefonicamente. mi dice al telefono di lasciarla in pace. e tento sempre di ritelefonarla.per non perderla.per paura che non andasse bene con la ex di 9 anni. non ce la faccio piu. sempre a pensare, pensare....non so mai decidermi. non ce la faccio piu.vi prego aiutatemi. la ringrazzio di cuore. . cordiali saluti Salvatore

PAURA DI NON ESSERE ADEGUATA

Sara Età: 27 Salve, ho 27 anni e da quasi un anno ho una relazione conun uomo di 41. All'inizio della storia la differenza d'età non era percettibile, almeno da parte mia, anche perché il mio compagno ed io abbiamo uno stile di vita ed interessi per molti aspetti simili. Ma, adesso che la relazione si sta consolidando, si sono create situazioni che mi hanno causato disagio. I suoi parenti, in particolare suo padre, non vedono di buon occhio il nostro legame, e non ne fanno mistero, nemmeno davanti a me.Troppo giovane, timida, fragile, senza obiettivi ed ambizioni di crescita: non sono laureata, ho un lavoro part-time che mi piace e non ambisco a raggiungere un diverso status economico e sociale. Il mio compagno non si è mai lamentato per il mio modo di essere; a volte mi parla di un lavoro migliore che potrei avere, di corsi che potrei frequentare... ammetto che queste considerazioni a volte mi dispiacciono, mi fanno sentire piccola, forse inadeguata, ma restano sporadiche ed hanno un tono di proposta, mai di rimprovero. Ora, il problema è tutto mio: la disapprovazione dei suoi parenti mi colpisce in un aspetto di me molto fragile, forse in fondo vorrei essere quello che loro desidererebbero, una donna forte e vitale, piena di interessi e di curiosità. Ho diversi episodi depressivi alle spalle e tuttora mi curo con antidepressivi;ho ancora momenti di down, ma il periodo in cui sono stata rinchiusa in casa per settimane a piangere mi appare lontano.Ho paura, paura di non essere adeguata e di non riuscire ad interagire con persone che hanno questa visione di me.Grazie per avermi letta, sarò grata a chiunque vorrà inviare un suo commento.

FERITE D'AMORE

Only Yesterday Età: 45 "ho paura delle foglie morte, paura dei prati gonfi di rugiada, paura delle morte ore antiche... "Forse alcuni anni addietro, quando ho scritto questi versi ero molto empatica, purtroppo ora io non provo più alcuna emozione
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Rula Età: 30 Ho una figlia di 7 mesi, il padre non la vede da quando è nata nè chiama per sapere come sta. Io credo di amarlo ancora o comunque di essere ossessionata da lui, lo odio ma mi manca terribilmente, penso a lui in ogni momento del giorno e della notte. Non vorrei vederlo mai più ma lo necessito. Non riesco a risolvere questo conflitto interiore e la mia situazione è aggravata dalla solitudine in cui vivo. Noon ci sono amiche con cui condividere l'esperienza di essere mamma e i miei genitori mi aiutano ma mi intristiscono. A volte non vorrei dovermi alzare dal letto.
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Età: 42 Quanto tempo deve passare per riuscire ad non amare più,la persona che mi ha lasciata dopo 14anni di matrimonio e due figli inpreadolescenza?dopo un anno circa che lui vive fuori casa non riesco ancora a voltare pagina.che cosa posso fare o non devo più fare?
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tatina76 Età: 32 Un uomo con problemi di alcool... può uscirne sostituendola sua dipendenza con l'amore per una donna...oltre ad un adeguato supporto psico-medico? Ovvero una dipendenza negativa è giusto che sia "sconfitta" anche con una positiva come una bella storia d'amore?
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miluna Età: 50 Datemi un consiglio per favore.torno acasa,inaspettata.nella nostra casa.lui sul divano,lei seduta in terra liaccanto entrambi senza maglietta.avevamo litigato,me ne sono andata per unasettimana portando con me figlie e cani.non una telefonata da parte mia.tantarabbia.decido di tornare all improvviso di notte e trovo quella scena.lopicchio ,la trascino per i capelli.scenata napoletana con urla e pianti.non èsuccesso nulla dicono e lui giura che è vero,piange dice che lei si volevaconcedere,lui ha rifiutato.mi ama.lo so gli credo.sono trascorsi quattro mesi enon vivo.sono piena di dubbi,non mi fido .ho paura di perderlo.lui dice chevuole me.soffro da morire............che fare????????????aiuto............