lunedì, febbraio 27, 2006


Sono enormemente felice di esser riuscita a trovare qualcuno che ha deciso di fare un sito sulle dipendenze affettive,visto che non solo mi reputo una persona che non è mai ruscita a risolvere il problema di tali dipendenze può immaginare la mia gioia a vedere il sito.Ho scoperto anche che la maggior parte dei libri consigliati li ho già letti,la bibbia resta sempre donne che amano troppo che ogni tanto riprendo visto che man mano che passa il tempo ci ritrovo sempre qualcosina in più.Non mi chiedo più perchè accade, cerco solo nei limiti del possibile di pensare a me, cercando di volermi bene, ma spesso è difficile perchè le difficoltà indeboliscono le piccole difese e a volte ti ritrovi a piangere dopo aver fatto un bancomat comprando da sola il giorno di san valentino anche solo un profumo, ed in quel caso mi creda non c'è spiegazione scientifica o psicologica che tenga...si sta male e basta.... Sarò lieta da oggi in poi di consultare il suo sito.
Sono d'accordo che non c'è spiegazione psicologica che tenga, ma nemmeno dobbiamo trovare ciò a pretesto per non fare niente. Un cammino è fatto di mille passi. Ne inizi a fare qualcuno, senza ritornare subito indietro. Pensi che se ha trascorso San Valentino in quel modo è forse anche colpa sua, non solo dell'altro. Le consiglio di leggere in particolare il libro Rimedi per il Mal d'Amore di Todisco, che al di là della banalità del titolo è molto interessante. Cordiali saluti. Dott. Roberto Cavaliere
Grazie per avermi scritto, sarò lieta di leggere al più presto il libro che mi ha consigliato.Ho riflettutto un pò ed ho realizzato che E' COLPA MIA : qundo dico no alla multiproprietà che si manifesta innamorata di me forse perchè stanca del suo matrimonio, dove nel corso degli anni avrà esaurito un pò di entusiasmo...E' COLPA MIA: QUANDO DICO NO AL DELUSO DI TURNO CHE FINGE DI NON SAPERE BENE COSA VUOLE.E' Colpa mia quando incontro colui che alla prima uscita mi dice che ha terminato una storia importante da poco e quindi....non vuole impegnarsi...E' copla mia quando mi accorgo che la sua ex non è mai stata ex....Insomma dottore potrei continuare ancora per molto....Credo che la mia unica copla sia di desiderare un pò di favola....Ho 32 anni un lavoro che mi piace, un pò di amici, un pò di sorrisi, un pò di viaggi, e vorrei tanto un pò di condivisione paritaria delle emozioni senza tecniche o strategie....FORSE QUESTA E' LA MIA PIù GRANDE COLPA. A PRESTO

ESSERE LASCIATA A 50 ANNI

Il mio problema è complicatissimo, perchè oltre a una storia d'amore intensissima durata 15 anni, ho in comune con il mio ex compagno anche una fiorente attività professionale, che rischia di tracollare per la situazione conflittuale in atto. Quindi, oltre ad essere disperata a livello di cuore, lo sono anche per il lavoro, perchè per quanto io cerchi di essere più calma e professionale possibile, lui cerca ogni scusa per attaccarmi e far scoppiare delle risse in ufficio che mi lasciano esausta. Mi sono nel frattempo ammalata ed ho subito due interventi chirurgici in breve tempo. Lui mi è stato vicino fino ad un paio di mesi fa e poi improvisamente ha trovato un'altra, vuole lasciare il lavoro ed aprire un ristorante con lei. E' chiaro che mi attacca perchè si sente talmente in difetto nei miei confronti che il solo vedermi gli scatena delle reazioni violente. Io a volte riesco a riportare la calma con l'indifferenza o con la gentilezza, ma non sempre mi riesce, per cui quando esplodo, lei può immaginare cosa succede! I nostri collaboratori se ne sono andati tutti perchè non ne potevano più. Siamo solo noi due in ufficio ed io mi sento un ostaggio. Cosa posso fare? Ho 48 anni, lui ne ha 52, abbiamo figli grandi avuti da precedenti matrimoni, qui si rischia di mandare all'aria le vite di tutti quanti anche economicamente. I nostri amici mi danno tutti ragione, ma non mi basta sentirmi dire "poverina, lui è una carogna". Sono stanchissima, non dormo bene da tempo immemorabile, mangio ancor meno e piango appena nessuno mi vede. A trent'anni se ne esce abbastanza facilemente, a quasi 50, è una tragedia. Grazie della sua attenzione
Potrei essere d'accordo con lei sul fatto che un disocrso è a 30 anni ed un altro a 50. Ma sul resto della sua email ho qualche perplessità. Innanzitutto sono perplesso sul fatto che lui ci sia innamorato improvvisamente di un altra. Ipotizzo che la storia risaliva a prima della sua operazione, e lui per sensi di colpa per il suo stato fisico non lo ha rivelato. Circa l'attività economica che avete insieme, sono del parere che se è finita la relazione, è meglio per entrambi che finisca qualsiasi altro tipo di relazione. Mi rendo conto che per lei è tutto estremamente doloroso ed insormontabile, ma allo stesso tempo deve prendere coscienza dell'ineluttabilità del tutto. Solo dopo che avrà maturato la convinzione che non c'è più niente da fare ed avrà toccato il fondo, potrà iniziare un lento percorso di risalita. E l'età è relativa. Nella mia attività professionale ho visto persone di 30 anni invecchiare nell'attesa di chi sà che cosa, contando sulla loro giovane età. Ed ho visto persone di 50 rifarsi una vita, quanto tutto sembrava destinato ad un inesorabile declino. Rimango a sua disposizione Cordiali saluti. Dott. Roberto Cavaliere
La ringrazio per ciò che mi ha risposto, e le posso assicurare che la relazione è fresca degli ultimi tre o quattro mesi, di questo sono sicurissima. Il problema del lavoro invece è più complesso, perchè è praticamente impossibile sciogliere la società e fare altro, per una serie di motivi che non sto qui a spiegare, non voglio dilungarmi, ma le assicuro che è così. Il problema è che lui (che secondo me è in fore depressione), malgrado io tenti in tutti i modi di mantenere i rapporti più corretti e sereni possibile, ora che comincia a sentirmi un po' meglio (non molto, ma è già qualcosa), lui dicevo è sempre più aggressivo, distratto e cerca ogni pretesto per attaccare per primo. Inoltre mi controlla perchè è convinto che io abbia già una relazione con un altro. Vede bene che forse dei due il più disturbato a livello di testa è lui, ho tentato di mandarlo dal medico, ma non mi ascolta. Io sono disturbatissima a livello di cuore, purtroppo... La ringrazio della sua risposta, sono passati diversi giorni, ma ho voluto risponderle ora che mi sento un po' più forte.
Mi fà piacere constatare che stà leggermente meglio. Spero solo che questo leggero miglioramento non sia dovuto a qualche esile speranza che lui ha potuto accendere in lei. In questo caso, mi scusi, non ci troviamo di fronte ad un miglioramento. I suoi stati d'animo devono dipendere il meno possibile da lui. Cordiali saluti.

domenica, febbraio 26, 2006

FANTASIE OMOSESSUALI ?

N° di riferimento: 786276127 Età: 34 Argomento: di recente Ho sognato (di notte, durante il sonno)per ben2 volte di avere rapporti omosessuali. al primo non ho dato peso al secondo invece è scattato in me una specie di ossesione che mi provoca un forte statod 'ansia anche somatizzata (tipo avere formicoli e/o bruciori sui genitali). mi metto continuamente alla prova cercando di sorprendermi in miei sguardi che confermino la mia paura(ED ESSENDO IN STATO D\'ANSIA TROVO LE CONFERME MA SONOALQUANTO LABILI, RIPETO NON HO MAI PROVATO ECCITAZIONE VERSO UOMINI).non riesco + a concentrarmi sul lavoro ed ho perso la mia serenità!!la paura nasce dal fatto CHE NON MI SONO MAI SENTITO ATTRATTO VERSO UOMINI,RIPETO MAI!I MIEI DESIDERI SONO STATI SEMPRE RIVOLTI VERSO DONNE, MAI AVUTOEREZIONI IN PRESENZA DI UOMINI O SEMPLICEMENTE GUARDANDOLI (ANCHE ADESSO CHE MIINTERROGO IN CONTINUAZIONE).LA MIA IDEA DI AMORE E RELAZIONE SI è SEMPRE RIVOLTA VERSO DONNE, DI QUALCUNA MI SONO PURE INNAMORATO.PER ESSERE + PRECISI QUESTA è LA MIA STORIA NON HO ANCORA AVUTO RAPPORTI SESSUALI COMPLETI, ANCHE SE IN ETà ADOLESCENZIALI NE HO AVUTI DI MOLTO SPINTI MA SEMPRE SENZA PENETRAZIONE, (CON DONNE, CON UOMINI NON CI HO MAI PENSATO,SOGNI DI CUI PRIMA ESCLUSI).SPESSO IL SESSO EDANCOR PRIMA SITUAZIONI RELAZIONALI CHE LO FAVORISSERO LI HO EVITATI IO PERPAURA E ANCORA + SPESSO X LA MIA IDEA CHE LO SI DEBBA FARE CON UN AMORE\"CERTO, SE ESISTE.COSA SUCCEDE DA UN GIORNO ALL\'ALTRO PASSO DALL\'ECCITARMI PENSANDO A CERTEDONNE AD AVERE QUESTO SATATO D\'ANSIA!!!COS\'è OSSESSIONE, PAURA O SEMPLICEMENTE ANSIA PROVOCATA DA UN SOGNO CHE SEAVESSI UNA VITA RELAZIONALE \"NORMALE\" NON MI AVREBBE PROVOCATO NESSUNFASTIDIO.TALE SITUAZIONE DURA DA 2 SETTIMANE, QUANTO DEVO ASPETTARE PRIMA DI DOVERPRENDERE PROVVEDIMENTI, E CHE TIPO DI PROVVEDIMENTI MI CONSIGLIEREBBE?GRAZIE X L\'AIUTO
Sicuramente c'è un forte stato ansioso dovuto alla mancanza di una vita relazionale, affettiva e sessuale "normale". Ciò, probabilmente, le ha portato ad avere "fantasie omosessuali" che l'hanno terrorizata. Ma ques'tultime sono la punta di un'iceberg che è dentro di lei. Prenda a pretesto queste fantasie per fare una seria riflessione interiore sul perchè di questa sua mancata vita relazionale, affettiva e sessuale. Faccia questa riflessione, eventualmente, con un terapeuta. Vedrà che se risolverà i suoi conflitti interiori, anche queste fantasie andranno vie. Cordiali saluti.

SUPERARE LA FINE DI UN AMORE

N° di riferimento: 458492432 Età: 30 Argomento: aiuto, Mi chiamo Silvia e ho 30 anni ; lui di 35 anni mi "confessa\" che non mi ama piu\'. Inutile dire che da un anno si notava ma in maniera contarddittoria mi diceva il contrario.. mi cercava e non mi voleva lasciare.Io ora non vivo piu\'.. lo amo piu\' di ogni cosa e non riesco a guardareavanti e\' passato un mese ma ancora ho attacchi di panico, angoscia e non vivopiu\'.esco la sera, lavoro, mi sono iscritta a Yoga e in piscina ma io sto davverosull\'orlo della pazzia. Mi manca troppo io non ce la faccio!Qualcuno mi sapra\' dire che fare?Vi prego

Le invio l'articolo tratto dal sito www.maldamore.it su come superare la fine di un'amore
"Un amore, qualunque amore, ci rivela nella nostra nudità, miseria, inermità, nulla". Bisogna partire da questa struggente frase di C. Pavese per compiere un percorso di superamento della fine di un'amore.
Innanzitutto bisogna accettare che l'amore è finito e che nel finire ci ha completamente disarmati, come nella frase di Pavese. Senza un'accettazione di ciò qualsiasi percorso è inutile. Sembra scontato ciò, ma non lo è. All'inizio, sopratutto se la fine sopraggiunge in maniera improvvisa ed imprevista, si tende a negare il tutto o quanto meno a minimizzare. Si ritiene che l'altro ritornerà, che ha confuso qualche suo dubbio o quant'altro come mancanza d'amore.
Dopo che si è arrivati ad accettare che l'amore è realmente finito, si sprofonda in un cupo, lacerante dolore. Bisogna allora concedersi un periodo di lutto. In questo periodo che può durare giorni o settimane ed a volte mesi, và cacciato fuori tutto il nostro dolore. Bisogna piangere tutte le lacrime di questo mondo. Ci si può far affiancare in questo periodo da una persona a noi cara che prestandoci semplicemente ascolto, raccogliendo il nostro dolore, ci allevierà un pò la sofferenza. Và espressa anche tutta la rabbia che si ha dentro. Vanno anallizzati eventuali sensi di colpa che si provono.
Serve un distacco assoluto dalla persona che ci ha lasciato. Spesso, per soffrire di meno, si tende a mantenere una minimo di relazione, di tipo amicale, con l'altro. Ci si illude che così il dolore sara meno lacerante, mentre non si fà altro che prolungare l'agonia. Inoltre quest'atteggiamento nasconde la speranza, spesso inconscia, che l'amore possa ritornare. Quindi, prima che si possa riprendere un rapporto anche minimamente formale con l'altro, occorre tempo.
Agire. Bisogna, nel frattempo, fare qualcosa di positivo per sé stessi, per riempire il vuoto della mancanza della persona amata. Non si può interrompere un rapporto di dipendenza senza sostituirgliene un altro che ne prenda il posto. La nuova dipendenza,deve essere positiva però, bisogna cercare un nuovo forte interesse, che non riempirà appieno il baratro lasciato dal precedente, ma ci aiuterà comunque.La natura umana aborrisce il vuoto,soprattutto nell’area dei comportamenti e delle emozioni umane. Se non colmiamo, pur parzialmente, questo vuoto, il comportamento dipendente si rafforza.
Ricordarsi della massima del filosofo Nieztsche che recita "Tutto ciò che non mi uccide mi giova". La fine dell'amore rappresenta anche un momento di crescita, di rafforzamento delle proprie capacità di superare le difficoltà. Se ci riusciremo saremo sicuramente più forti e più maturi.
Non dimenticarsi del dottore "Tempo" che col suo trascorrere cicatrizza qualsiasi ferita.
Infine vorrei ricordare un bel verso di U. Saba " Muta il destino lentamente, a un'ora precipita". Per quanto doloroso e lento possa essere questo percorso di superamento della fine di un'amore, arriverà un'ora dove vi accorgerete di essere guariti. E vi renderete conto che il più grande amore è quello che ancora deve venire.

sabato, febbraio 25, 2006

RICONQUISTARE LA MOGLIE

Prima di tutto complimenti per il contributo al cuore che offrite!Ho 37 anni sono sposato da 4 anni , dopo aver convissuto per 6 anni, abbiamo due billissimi bambini di 7 e 3 anni una storia felice fino a 3 anni fa' (nascita dell'ultimo figlio) Lei ha avuto un calo di attenzione nei miei riguardi e i nostri incontri sessuali son diventati sempre piu sporadici, piu' volte ho cercato di comunicarle questo mio sentirmi trascurato senza esito. Premesso che amo mia moglie, l'ho tradita occasinalmente (3 volte in tre anni) con altre donne solo sesso e nessun coinvolgimento sentimentale, mi ha scoperto clamorosamente e le ho confessato tutto, dice che non mi ama e che nei suoi progetti futuri non mi vede con lei, ma continuiamo a vivere sotto lo stesso tetto, io continuo a cercare di farla ragionare, e vorrei aiutarla a trovare un po' di quell'amore che ci ha fatto felici in passato.Non so cosa fare mi faccio schifo per quello che le ho fatto, ma non posso cancelare i miei errori posso solo cercare di rimediarli e di non commetterli piu'. Spero in una risposta.

Ho qualche dubbio sulla circostanza che possa essere "solo colpa" dei suoi tradimenti. Probabilmente potrebbero essere solo stati il pretesto, anche se molto valido, per interrompere la relazione. E il calo del desiderio sessuale, era forse un campanello d'allarme Quindi se vuole "riconquistarla" deve capire quali sono le altre cause di rottura che erano latenti all'interno del rapporto. E ne discuterà con sua moglie, se ella lo vorrà. Forzarla in questo momento produce solo l'effetto contrario. Saluti. Dott. Roberto Cavaliere.

CHI DEI DUE ?

N° di riferimento: 792912118 Età: 25 Buongiorno Dottore, le spiegherò brevemente la mia storia. A settembre, dopo pochissimi mesi che mi ero lasciato con il mio ex, ho conosciuto una persona bellissima con la quale ho deciso di cominciare una nuova storia.L\'immagine del mio ex era in quel momento offuscata dalla presenza di questo ragazzo che è davvero splendido.Abbiamo trascorso 5 mesi insieme, fino al momento in cui il mio ex ha deciso di mandarmi indirettamente, tramite un forum, gli auguri di natale. Questa cosa mi ha spiazzata.. Ho cominciato a mettere in dubbio la mia storia con questo nuovo ragazzo perchè mi tornava continuamente in mente il mio ex. Fino al momento in cui ho deciso di lasciare il nuovo ragazzo perchè non mi sembrava giusto che patisse per una cosa del genere, solo per il fatto che io nutrissi forti dubbi sul nostro amore. Perchè se questa cosa mi ha sconvolta tanto, posso pensare che non sia innamorata di lui.. O mi sbaglio? Ho una grande confusione in testa..Tra l\'altro mi continuano a tornare in mente le parole che mi disse mia madre poco prima di morire. Quando mia madre stava morendo io e il mio ex eravamo insieme e lei mi disse di non lasciarlo mai perchè insieme stavamo bene, e di stargli sempre vicino. E questa frase di mia madre è una continua tortura nellamia testa, una frase che si sussegue a ripetizione nella mia testa.Ora vorrei sapere da lei dottore cosa potrei fare, quale sarebbe la soluzione migliore.Io con il nuovo ragazzo ci stavo molto bene, avevamo un\'intesa molto forte e lui mi dava il mondo. Un angelo credo. Ma ho il continuo pensiero di questo ex che non mi permette di essere serena sotto questo punto di vista e questo pensiero mi ha fatto mettere in dubbio i miei sentimenti per lui. Non mi sembrava neanche corretto che io stessi con lui mentre nutrivo questi dubbi nella mia testa e quindi l\'ho lasciato anche se questa cosa mi fa male.Non so che domande farmi. Probabilmente se mia madre avesse visto questo nuovo ragazzo mi avrebbe detto che se avessi perso un ragazzo così sarei stata una folle.Questo ultimo ragazzo ha scoperto queste motivazioni, per le quali ho deciso di lasciarlo, e nonostante tutto vorrebbe starmi vicino ed aiutarmi a superare questo momento di crisi che sto passando. Non credo che ci siano tanti altri ragazzi disposti ad accettare questa cosa, molti altri mi avrebbero già mandatoa quel paese e da qui vedo il suo amore, la devozione con la quale si è dedicato e si dedica tuttora alla mia persona. E questo lo riconosco. Magari perdendo lui, un domani mi ritroverei sempre nella stessa situazione...Dottore, non ci sto capendo più nulla, mi potrebbe dire che domande dovrei fare nella mia testa per trovare finalmente una spiegazione a tutto?

La probabile spiegazione risiede nel fattore tempo. Probabilmente troppo presto lei si è rinnamorata, senza concedersi un'adeguato periodo di lutto. E' bastato che il suo ex inviasse degli auguri, perchè mille dubbi riafforassero. Certe scelte su chi sia la persona giusta, non possono essere decise sull'onda emotiva di una situazione o di quello che ci ha detto un nostro familiare, ma devono scaturire da un attenta riflessione. Per fare questo ci conceda del tempo, eventualmente allontanandosi da entrambi. Saluti. Dott. Roberto Cavaliere

RIMORSI...?

N° di riferimento: 530563462 Età: 32 : Salve sono un ragazzo di 32 anni...circa 1 anno e mezzo fa...ho conosciuto una ragazza...sul treno. Nonostante sia io che lei fossimo fidanzati abbiamo iniziato a frequentarci. Lei mi cercava insistentemente......voleva un qualcosa di piu\' dame... io pero\' ero restio ....mi piaceva la sua compagnia , mi piaceva parlare con lei pero\' non ero pronto ad intraprendere una storia con leiNonostante le sue numerose telefonate, i suoi sms.........il suo forte desiderio di volermi...anche lei pero\' non si staccava dal suo ragazzo. A luglio dell\'anno scorso io mi lascio con la mia ragazza..................lei poco dopo con il suo ragazzo. Io stavo abbastanza male...e pur avvalendomi della sua compagnia.....non ricambiavo..il suo forte desiderio di stare con me.........................non ero pronto...............non avevo voglia ......perche\' ancora stavo male dopo l\'interruzione del rapporto con la mia ex-fidanzata. Come mi raccontavano gli amici in comune (perche\' lei e\' una ragazzaabbastanza chiusa) lei si disperava credo sia arrivata ad andare in terapia da un psicologo. L\'Estate comunque e\' passata con una serie di incontri................e nulla piu\'. Verso Ottobre-Novembre.....una sera gli comunico che forse non sono io il ragazzo ideale per lei. come per dirgli che non mi interessava cosi\' tanto da intraprendere una storia con lei.Da li\' lei si e\' staccata da me................e poco dopo ho saputo che si rivedeva col suo ex. Da quel momento e\' successo di tutto di piu\'................non so perche\'..........ma ho cominciato a sentire la sua mancanza.......la mancanza delle sue attenzioni..mi sono sentito all\'improvviso solo. Dopo circa un mesetto che combattevo con queste sensazioni.ho provato risentirla.. lei all\'inizio non ne voleva sapere...............poi piano piano...........ha cominciato a vedermi.. siamo riusciti insieme.................abbiamo passato dei weekinsieme.......in pratica mi sono ritrovato. a fare l\'amante . Lei non aveva forza di lasciare di nuovo questo ragazzo............pero\' nello stesso tempo mi cercava. mi voleva. Questa situazione mi ha logorato psicologicamente..............ho cercato di fargli capire che doveva scegliere e non giocare con i sentimenti.................sia miei che del suo ragazzo lei diceva che mi voleva piu\' di qualsiasi cosa......................pero non era facile lasciare questo ragazzo perche\' era legata a lui da tanto tempo..............si conoscevano a fondo........mentre intraprendere una nuova storia gli faceva paura. Io non sono riuscito ad interrompere questa situazione ero come imbambolato!!!!!! Una settimana fa e\' successa una cosa bruttissima.............lei dopo che la mattina ci eravamo visti....... mi comunica di punto in bianco di voler interrompere la storia con me........io mi sono sentito tradito. preso per i fondelli....................e pieno di rabbia ho chiamato il suoragazzo e gli ho raccontato tutto. Subito dopo mi sono sentito...come una merdaccia....................il rimorso ha avuto la meglio Penso solo a lei...ho provato a ricontattarla....ci ho parlato....lei ha molta rabbia e non vuole avere a che fare con me. Sto male......non so se ne sono innamorato....pero\' penso sempre e solo a lei. L\'ho fatta grossa e\' vero....pero\' e stata una reazione istintiva............................................Che devo fare?? Scordarmela???

Lei non può fare niente. Sta all'altra, passato il momento di rabbia, decidere che cosa fare. E anche se deidera spiegarle tutto deve aspettare che le passi la fase "acuta". In questo momento peggiorerebbe solo la situazione. Nel frattempo chiarirà anche con se stesso che cosa effettivamente prova. Cordiali saluti. Dott. Roberto Cavaliere

GELOSIA

N° di riferimento: 736473954 Età: 25 Salve Dottore, avrei bisogno di un aiuto esterno per poter superare questa situazione, mi sto rendendo conto di non essere in grado di risolverla o quantomeno di capirla. Il mio problema è di natura affettivo. Sono quasi 4 anni che sto con la mia ragazza, il mio amore per lei non è messo in discussione e pare neanche il contrario. Fino a due mesi fa tutto era OK, finché non uscì la volontà, da parte sua, di voler partire per fare animazione in un villaggio vacanze. Inutile confessarLe la mia gelosia, può ben immaginare come siano numerose le “distrazioni” in un villaggio vacanze, d’estate, lontano dal ragazzo, in mezzo a tanti animatori carini e sicuramente simpatici.Premetto, non sono un tipo ossessivo o tanto meno geloso, (naturalmente nella norma, e la cosa è confermata anche dalla mia ragazza), non le ho mai proibito nulla, anzi, tanto per farLe capire, siccome non abbiamo gli stessi gusti musicali, spesso va a ballare con le sue amiche, non ci sono stati mai problemi. Ci sentiamo in continuazione ed ogni momento libero lo trascorriamo insieme, anche i rapporti con la famiglia sono ottimi, e “noi”, abbiamo sempre dato per scontato, di passare il resto della nostra vita insieme (se non ci credi a 25 anni…). Fatto sta, che saputa la sua volontà (non proposta, forse perché conoscendomi bene sa che non le proibisco nulla) io riflettei molto, e le parlai; le feci notare la nostra situazione, in sostanzia le dissi: dopo 4 anni la rootine è inevitabile (non deve essere però per forza una cosa brutta), ed le distrazioni sono sempre in agguato, aiutate soprattutto dalla lontananza; insomma è facile inebriarsi di un animatore (che hanno la fama di essere ottimi “rimorchiatori” come si dice a Roma). Ebbene, dopo solo una settimana la mia ragazza mi viene a dire che non è più sicura del suo amore per me, si sente oppressa dalla situazione e che le ho aperto gli occhi, vorrebbe una pausa, ma conoscendomi, non me la chiede, tanto sarebbe inutile. Ci lasciamo. Sono stato, Le assicuro, veramente male. Dopo un’altra settimana, torna da me dicendomi, che è sempre stata innamorata di me, anzi ora lo è ancora di più, era solo confusa, abbiamo chiarito un po’ di cose, e ci siamo detto tutto, quello che andava e quello che non andava, pronti per stare insieme di nuovo, più forti di prima. Insomma una crisi dopo un po’ è del tutto accettabile…Fatto sta Dottore che io ho perso la fiducia in lei. Glielo anche detto, ho provato a lasciarla, ma lei è stata comprensiva e disposta ad aspettare tutto il tempo necessario. Ormai è passato un mese da quando ci siamo rimessi insieme, apparentemente sembra tutto OK, ma la realtà è che io sto male ed il problema è solo il mio.Tre giorni fa torna dal provino (con esito positivo), lei è felice, io non le faccio pesare questa mia insofferenza, o almeno non in modo così drammatico. Sono stato tre giorni senza dormire! Non l’ho mai chiamata per non essere pesante, mi chiamava lei appena poteva, ho passato le notti aspettando un sms, e quando me li mandava non ero felice! Come se me li mandasse per farmi stare tranquillo, mentre lei faceva altro…, mi ha raccontato che ha dovuto dormire nella hall dell’albergo per lasciare la stanza alla sua compagna che aveva conosciuto quella sera un animatore (o forse sarà il contrario?); ebbene io le credo, ma sto male lo stesso. Non capisco questo suo desiderio improvviso di partire, non siamo mai stati lontani più di una settimana, e passare tutta l’estate “da solo” (notare: da solo, non senza di lei!) mi sembra di andare al patibolo, e sinceramente non capisco perché devo stare male. Ho deciso di lasciarla! Non sopporto più questa situazione, ma mi chiedo, il mio è egoismo, gelosia, o tutto ciò è legittimo? Mi sento abbandonato o meglio non amato, nonostante lei faccia di tutto per dimostrarmelo, mi sento una persona di cui lei può (ma non vuole) fare a meno, mentre per me non è cosi. Forse il suo è amore, non il mio. La mia è insicurezza, fragilità. Mi ha confessato che se la lasciassi starebbe male, ma poi si riprenderebbe, perché lei ha un carattere forte, ma non vuole rinunciare a me , perché mi ama e mi ha scelto. A differenza mia; se lei mi lasciasse non vedo niente di buono per il mio futuro, ho provato la sensazione di abbandono, e non riesco più a togliermela di dosso,non esco più, mi sento solo, passo le serate a casa, non riesco più a studiare, ho un magone al cuore,la verità è che per me non ci siamo mai rimessi insieme. Le potrei anche chiedere di non partire, ma non oserei mai perché non è giusto, lei deve fare la sua vita, non voglio vietargli nulla. Sono arrivato al punto di non sentirmi giusto per un tipo come lei, penso che avrebbe bisogno di una persona più allegra, che la faccia ridere, che la faccia uscire più spesso (forse un animatore???), e non di un tipo come me, che passa i sabati sera sulle dimostrazioni matematiche. Lei dice di tutto ciò che ha bisogno solo di me. Ma Le chiedo (non esigo di certo risposta), è giusto che passi tre mesi (90 notti insonni) così? Forse lasciarla non è la giusta soluzione, la perderei sicuramente, e se ami una persona e lei ti ama sei proprio fesso, ma io non ce la faccio più! Da quando mi ha lasciato è uscita tutta la mia paura e insicurezza, non ho avuto neanche il coraggio di rimettermi la fedina. (lei però l’ha messa!). Grazie per aver letto questa lettera fino in fondo. Attendo risposta, non risposte. Grazie ancora Dottore.

Al di là di possibili ragioni obiettive ed oggettive sull'esperienza che vuole fare la sua ragazza, è un'altro l'elemento su cui riflettere. Tutto ciò ha messo in evidenza le sue fragilità, le sue insicurezze, aldilà, lo ripeto, di possibili ragioni che lei può avere. Dunque, ammesso che lei abbia ragione, che la sua gelosia sia normale, e l'intensità con cui le vive che lascia perplessi e su cui bisogna interrogarsi. E non c'è una risposta ma tante risposte da doversi dare per capire perchè soffriamo così. Solo dopo che abbiamo effettuato ciò possiamo decidere che cosa fare. Utile potrebbe essere parlare con l'altra di tutto questo (non solo della situazione oggettiva e della propria gelosia) e tentare, nei limiti del possibile, di fare questo percorso interiore insieme. Cordiali saluti. Dott. Roberto Cavaliere

PERCHE....?

N° di riferimento: 440882640 Età: 29 Buongiorno Dottore, ho da poco chiuso una storia breve ma molto intensa con una ragazza della quale ero follemente innamorato. Io ho 29 anni e lei 25. Siamo di due città diverse, io di Milano e lei di Roma. Ci siamo conosciuti questa estate e per 5 mesi ci siamo visti tutti i weekend in quanto ogni fine settimana scendevo giù con il treno e stavamo insieme per tutto il fine settimana.Nell\'ultimo periodo le avevo fatto notare innocentemente, anche perchè detto con il sorriso sulle labbra, che le era venuta un pò di cellulite sulle gambe.. Premesso che secondo me in una coppia ci deve essere estrema sincerità e quindi questo secondo me significa completa apertura ed estrema sincerità, credo che non ci sia stato niente di male nel far notare un piccolo difetto che non mi sembra nulla di trascendentale..I difetti li hanno tutti ma lei, essendo una ragazza che bada molto all\'estetica, se l\'è presa molto..Ho cercato in tutti i modi di farle capire che non si trattava di una critica diretta ma semplicemente un modo per scherzarci un pò sopra.. Da lì lei si è inibita molto nei miei confronti e non riusciva più ad essere sè stessa.. Diceva che pensava di non piacermi più e si sentiva vecchia, nonostante tutte le mie rassicurazioni in merito.. Mi ha sempre rimproverato il fatto di non farle mai troppi complimenti ma, conscio di questa cosa, le ho sempre detto che io sono come una macchina diesel.. Parto piano in queste cose per poi lasciarmi andare con il tempo.. Al contrario invece dimostro molto con i fatti, cosa che reputo molto più importante.. Infatti le parole sarebbero buoni tutti a dirle, anche quello meno innamorato.. I fatti, certi fatti cone il farsi 9 ore di treno per andare e tornare durante il weekend, li può fare solo chi è veramente innamorato..Dopo tutto questo, quando mi sembrava che le cose si stessero mettendo a posto perchè lei mi diceva che si sentiva un pò meglio il boom! Per san valentino le ho fatto arrivare un mazzone di rose in università dove va in laboratorio tutti i giorni.. Un bel messaggio per ringraziarmi dove mi diceva che mi ammirava come persona perchè, anche se lei non faceva molto per me, ammirava la dedizione che io avevo nei suoi confronti..Fin qui tutti contenti..Il giorno dopo l\'ho chiamata e mi diceva di sentirsi agitata, nervosa.. E\' uscita dall\'università ed è tornata a casa a riposare.. Pensando stesse male, dato che non volevo disturbarla, l\'ho lasciata riposare.. L\'ho richiamata subito dopo cena e mi dice che è ancora nervosa.. Le chiedo il motivo e mi dice che c\'entriamo noi.. Alla mia richiesta di spiegazione mi dice che lei non riesce ad andare avanti in quanto sente di non darmi niente mentre io faccio troppo per lei e questa cosa la agita dicendo che una persona come me non merita una persona così come lei.. Dopo aver richiesto spiegazioni in merito, dicendole che io in amore non misuro chi dà di più e chi meno, mi dice ad un certo punto che non è più innamorata di me..Da lì non ho capito più nulla e ancora non mi capacito di questa cosa.. Non capisco come una donna possa disinnamorarsi così, quando il suo uomo cerca di non farle sentire il peso della distanza, quando ho espresso comunque il mio amore per lei tramite tanti gesti.. Mi sembra davvero assurdo.. Come mi sembrano assurde le cose che ha detto per lasciarmi, che io non merito una donna come lei, che si sente di far poco per me mentre io faccio molto di più.. Penso che qualsiasi donna vorrebbe trovarsi in una situazione del genere, anche perchè non sono una persona oppressiva che priva di spazi, non sono geloso nè tantomeno possessivo e lei ha sempre avuto tutta la libertà di questo mondo.. Non capisco più nulla dottore, sento la testa che non riesce a trovare un filo logico di nulla in questa situazione, mi può aiutare? Grazie per l\'aiuto.

PERCHE'? E' il quesito che ci poniamo quanto finisce un'amore e riteniamo che il nostro comportamento sia stato inecceppibile e non possiamo rimproverarci niente. La risposta, purtroppo è semplice. Perchè anche se possiamo essere stato il miglior partner di questo mondo per l'altro, capita che l'altro cessi d'amarci, pur continuando a considerarci la miglio persona che abbia mai incontrato. Probabilmente è quello che è capitato a lei e non può far altro che accettare, per quanto doloroso e lacerante, ciò. Solo così potrà intaraprendere un percorso di superamento della perdita. Cordiali saluti. Dott. Roberto Cavaliere

FINE DI UNA DIPENDENZA AFFETTIVA

N° di riferimento: 464361359 Età: 40 Dopo 6 anni di convivenza ho detto basta! Ero diventata dipendente dal mio compagno non solo economicamente( mi consigliò vivamente di lasciare il mio lavoro per gestire un suo negozio)ma in tutto e per tutto. Lui gelosissimo di tutti, improvvisamente aveva scatti d\'ira, mi ingiuriava, mi umiliava, mi cacciava fuori di casa,mi allontanava dal lavoro...sembrava che cercasse un pretesto per picchiarmi o offendermi ed io vivevo con la convinzione che fosse veramente colpa mia se lui s\'arrabbiava, allora cercavo di indovinare i suoi umori, i suoi desideri ed in punta di piedi e con il terrore di sbagliare ancora lo accontentavo in tutto. Mi ripeteva che mi amava moltissimo e che se avessi provato a lasciarlo m\'avrebbe ammazzata.Io ci sorridevo su anche un pò lusingata;in fondo erano episodi distaccati nel tempo...avevo il tempo di recuperare le forze per riaffrontare le umiliazioni (anche davanti alla gente)e gli oggetti tirati in faccia. Mi ha sempre fatta sentire in colpa anche quando succedeva qualcosa che non dipendeva da me....ma forse nulla dipendeva da me! E\' stato sempre lui a dirigere,organizzare,decidere. Se partiva pretendeva che io stessi sveglia la notte per telefonargli e tenergli compagnia mentre lui guidava...se mi addormentavo me lo avrebbe rinfacciato al suo ritorno...Se dimenticavo qualcosa fuori posto era una tragedia..era capace di farmi alzare nel cuore della notte per risistemare.Durante la notte mi abbracciava..a volte era anche tenero...ma improvvisamente gli davo fastidio...diceva che russavo...mi svegliava violentemente con ingiurie ed improperi. Di giorno ,appena alzata, dovevo trottare per andare a lavorare e se lui arrivava e qualcosa gli andava stortomi accusava del suo nervosismo...perchè non lo avevo fatto dormire!Ma potrei stare qui a scrivere per ore...6 anni sono lunghi. L\'ho amato troppo ed ho accettato tutto.Ora ho saltato il fosso: ho lasciato lui e il lavoro e da circa un mese sto cercando di rimettere insieme i pezzi della mia vita. Da un mese finalmente la notte dormo!A volte mi sfiora un pò di nostalgia ma mi appare subito il suo sguardo torvo,la sua voce alterata,il suono violento delle sue parole,l\'umiliazione delle botte.A volte mi sfiora l\'ansia e la paura del domani..non ho ancora un lavoro, ma mi appare un tramonto meraviglioso o il sorriso dei miei figli: LA MIA VITA é TROPPO BELLA , non posso avvelenarla con problemi che non sono miei.Credo di avere avuto un\'infanzia tutto sommato serena anche se ho una madre un pò troppo invadente che io provvedo a tenere a bada. Le chiedo di confortarmi e lei di sua iniziativa va a supplicare il \"mostro\" di riprendermi con se,teme forse che io possa morire di fame. Voglio uscirne...voglio la libertà...voglio vivere ,per favore mi dia un consiglio e se è possibile da ciò che le scrivo mi faccia una diagnosi...sono ancora dipendente??Grazie

La ammiro per il coraggio che ha avuto, tipico di chi ha toccato il fondo. Ma tenga duro. Come tutte le dipendenze, prima di poter dire che si è usciti da una dipendenza affettiva occore che sia passato tempo e che ci sia capito perchè è potuto succedere tutto ciò. Lei al momento sta vivendo l'euforia di una libertà riconquistata, ma il tempo potrebbe farle dimenticare quello che ha subito con il rischio di ritornare sui suoi passi. A causa di ciò le raccomando è un DISTACCO TOTALE dalla persona che ha lasciato. Si potrebbe essere, inconsapevolmente, qualche tentativo di rimanere "almeno amici" da parte sua o di lui. In questa fase sarebbe prematuro oltre ad essere pericoloso. Rimango a sua disposizione per ogni chiarimento. Cordiali saluti. Dott. Roberto Cavaliere.

La ringrazio per aver risposto alla mia richiesta di consulenza .Mi ha fatto molto piacere sapere da lei che la \"terapia\" che sto applicando è quella giusta: il DISTACCO TOTALE. Ho apportato altri cambiamenti alla mia vita: sto piano piano riprendendo a svolgere il mio precedente lavoro.Ero un\'insegnante di canto...SONO un\'insegnante di canto e sto mettendo su un coro polifonico di voci bianche e voci femminili...mi circondo di donne dai 5 ai 70 anni ..scrivo io i canti e la prossima settimana ci esibiremo...pendono tutte dalle mie labbra ed i risultati sono considerevoli. In più dò lezioni individuali e riesco a racimolare qualcosina.Ho ripreso a frequentare amici e amiche che mi danno tanta solidarietà, compagnia e forza per superare la \"malattia\". A marzo ho la possibilità di partecipare ad uno stage per animatori..e forse c\'è la possibilità di un lavoro stagionale in una località turistica.Prendo in considerazione ogni offerta lavorativa...purchè nessuno mi sfrutti.Continuo a guardarmi dentro per capire le cause che mi hanno portato alla dipendenza affettiva. Penso di averne trovato almeno uno: ho un precedente matrimonio fallito con un uomo che per la sua inettitudine ed inconcludenza mi ha creato seri problemi economici e legali(una società in cui ero l\'amministratore solo nominale è stata dichiarata fallita con bancarotta fraudolenta)..a 33 anni l\'ho lasciato aggrappandomi ad un uomo che mi sembrava più forte anche da un punto di vista lavorativo...la mia ancora di salvezza...la risoluzione ai miei problemi: il mostro. Il mostro mi ha dato fiducia, un lavoro più stabile, l\'amore, il sesso, ma pretendeva che lo amassi incondizionatamente subendo i suoi umori, le percosse, le umiliazioni ubbidendo senza esitare alle sue \"indicazioni\". Ho sempre sofferto ma inconsciamente pensavo che me lo meritavo visto che non avevo fatto abbastanza per salvare il mio precedente matrimonio...non potevo fare di nuovo lo stesso errore..anche perchè \"il mostro\" mi rinfacciava spesso i miei antichi errori(anche un tradimento al mio ex marito). E così sono trascorsi 6 anni di sensi di colpa, sacrifici, sofferenze annientamento..ecc.ecc.Poi la ribellione ..e spero la rinascita. Ora \"il mostro\" mi ha inviato una lettera implorandomi di tornare da lui..Eccone un estratto:\"Perchè sei così arrabbiata?Perchè hai voluto distruggere?Perchè mi hai abbandonato? perchè non hai voluto chiarire? Perchè hai permesso che questo rapporto finisse per una banale incomprensione? TU LO SAI CHE TI AMO!Possibile che hai dimenticato tutti i momenti belli passati insieme?\" Delle percosse,le umiliazioni,le offese nessun accenno.Ho risposto alla sua lettera affermando che ricordavo poco i bei momenti visto che iricordi più vividi erano i maltrattamenti fisici e psicologici ma non gli portavo rancore ho attribuito il fallimento del rapporto ad una incompatibilità di carattere e di \"vedute\" pensavo piuttosto a riprendermi la mia vita, a curare la mia anima lontano da lui e, siccome ho amato quest\'uomo, gli ho consigliato di fare altrettanto magari facendosi aiutare da uno psicologo.Non so se lo farà e francamente non mi importa più di tanto...è un suo problema...io sono troppo concentrata a risolvere i miei. Ogni tanto ho ancora delle incertezze,forse è la paura di non farcela ma non dura molto. Vorrei creare un gruppo di auto aiuto nel mio paese visto che io ho avuto difficoltà ..è un\'idea che già ho proposto ad alcune amiche...ma hanno paura di esporsi..la dipendenza affettiva è molto più acuta in un piccolo centro purtroppo.Gradirei se lei mi desse delle indicazioni, dei consigli.. le inviai anche una mail per avere informazioni sui centri più vicini al mio paese ma penso che sia più efficace crearlo in loco. Grazie ancora. La informerò sul decorso della mia malattia e sui miei progetti.

Il percorso "terapeutico" che lei ha intrapreso è foriero di risultati positivi. Và continuato senza esitazione. Solo sull'analisi delle possibili cause della sua dipendenza andrei più "lontano" ai copioni genitoriali della sua infanzia ed adolescenza. Inoltre non cedi alle "lusinghe" dell'altro. La tattica di quest'ultimo è abbastanza scontata. Circa i gruppi d'auto-aiuto le confermo le difficoltà nella loro costituzione, indipendentemente dalla loro collacazione geografica. C'è resistenza, per varie ragioni, da parte delle persone a mettersi in discussione in un gruppo, seppur costituito da persone con le stesse problematiche. Se lei riesce a realizzarlo nel suo paese può contare sul mio appoggio e quello dell'Associazione. Grazie, comunque della sua testimonianza che può essere presa a riferimento da chiunque soffri di dipendenza affettiva. Cordiali saluti. Dott. Roberto Cavaliere
E\' trascorsa un\'altra settimana ed io sono ancora qui a lottare contro il\"mostro\" che continua a controllarmi facendomi chiamare da tutti gli amicicomuni ed alleandosi con mia madre,la vera maschilista della storia,la quale èconvinta che io sia ancora innamorata di lui e che quindi sia giusto che tornisotto le sue grinfie. E\' lo stesso comportamento che adottava quando eropiccola nei confronti del mio fratellino maggiore. Il \"fratellino\" di 3 annipiù grande di me,mi torturava,mi picchiava, rubava i miei giocattoli e miamadre:\" lui è più grande...è maschio...tu sei più buona...lascialoperdere\"..solo che quando io avevo circa 8 anni, il \"fratellino\" ne aveva11... pensavo che questo episodio fosse irrilevante...eravamo bambini... ioricordo bene...ma non ho mai voluto ammetterlo nemmeno con me stessa...ma anchein quel caso mia madre diede la colpa a me..ero io la puttana..avevo solo 8anni. Non se ne è mai più parlato..ed io non ho nessun contatto con il\"fratellino\" ormai da anni...ma ora ho avuto la forza di tirare fuori ogniepisodio della mia infanzia...io voglio la serenità io devo uscirne..Ho tantarabbia...tanto rancore..e pure se non odio mia madre,lei è anziana e sola, laritengo responsabile dei miei problemi. Scusi per lo sfogo..ma mi è servito perricordare e per capire. Grazie

SENSI DI COLPA ?

N° di riferimento: 619062262 Età: 22 Caro dottore, sono un ragazzo di 22 anni, le scrivo per parlarle di un profondo senso di colpa che mi porto dietro ormai da quasi 5 anni, per un errore commesso.Le illustro brevemente la mia storia:All\'eta di 17 anni, in uno dei periodi più brutti della mia vita (venivo da una brutta depressione, pensavo spesso anche al suicidio), ho tradito mio fratello ,sono andato a letto con la sua ragazza, di cui mi ero invaghito! Nonostante, fossi consapevole dell\'errore che stavo commettendo, io avevo come bisogno di quella storia clandestina, che in un certo qual modo ha rappresentato anche la mia rinascita. Mi faceva sentire vivo, di nuovo desiderato e in qualche modo superiore a mio fratello, nei confronti del quale nutrivo come una gelosia! Aveva sempre più successo di me!E in fondo mi trattava sempre un pò male! La storia tra mio fratello e questa ragazza è andata avanti per circa 4 anni, ed io in questi anni ho convissuto con un senso di colpa immane, che quasi non mi permette di vivere! Ed anche ora, nonostante la storia tra mio fratello e questa ragazza è ormai chiusa, io non riesco a darmi pace!Non riesco a liberarmi da questo peso!Mi sento un verme, non mi stimo! Anche se so che è stato un errore dettato da un periodo di sofferenza, anche se so di non essere una persona scorretta, anche se so che quell\'errore mi ha permesso di diventare una persona migliore, non riesco a perdonarmi!Non ho mai avuto la forza di confidarlo a mio fratello, ho paura che possa odiarmi per sempre, ho paura che ci stia troppo male, ho paura che confessarlo, mi darebbe sollievo, ma renderebbe la sua vita più difficile! Non voglio che soffra per un mio errore! Ho provato a confidarmi con un\'amica, con mia madre, ma le mie paure in fondo sono anche le loro.Confidarlo, mi da sollievo, ma è solo un sollievo temporaneo!Vorrei in qualche modo liberarmi da questo disagio! E\' come se vivessi con un freno inserito, non riesco mai a relazionarmi con il mondo in modo completamente sereno!Ho avuto una storia di tre anni con una ragazza, alla quale ho espresso il mio disagio, e lei lo ha accettato fin dal principio,senza farmi mai sentire una pessima persona e cercando in ogni modo di alleviare la mia sofferenza interiore! Ora che è finita la storia con questa ragazza, mi sento ancora peggio! Ora il mio senso di colpa, mi impedisce di iniziare una nuova storia! Ho paura che le altre ragazze, non accettino questo mio errore passato!E prestino più attenzione a quello che sono stato, piuttosto che a quello che sono! Ho paura di essere giudicato solo per quel gesto, e non per tutto quello di positivo che ho fatto da quell\'errore in poi! Dottore, mi dia un consiglio per liberarmi da questo senso di colpa!

Il suo senso di colpa per il tradimento verso tuo fratello suscità non poche perplessità. Innanzitutto, la storia di suo fratello con quella ragazza è finita da un pezzo. Potrebbe dirlo in maniera graduale, cercando di addolcire la pillola. Ma sopratutto è il suo senso di colpa nei confronti di "terzi" che và indagato, perchè sfugge ad una logica "conscia", mentre potrebbe avere una logica "inconscia". E come se lei si nascondesse dietro questo "tradimento" per non affrontare altre problematiche relazionali che non sono evidenti. E' da queste che deve cercare di liberarsi. Cordiali saluti. Dott. Roberto Cavaliere.

NON AMO PIU' MIA MOGLIE

N° di riferimento: 200439560 Età: 45 : Ciao , sono un'uomo che ha alle spalle un matrimonio con due figli, sono sposato da 16 anni e circa due mesi fa ho incontrato una persona che in poche volte mi ha fatto perdere la testa.Pur non avendo avuto rapporti sesuali completi ma solo baci e carezze sono caduto nel tunnel dell\'amore.Sono un tipo molto coerente con le scelte che ho fatto e con gli impegni dei figli e del matrimonio e cosi\' alle continue insistenze dell\'altra per vederci e consumare io ho detto no ed ho troncato. Solo che ora sto soffrendo perche\' sono sempre innamorato e questo sta danneggiando il mio impegno in famiglia, addirittura non ho piu\' desiderio sessuale verso mia moglie. Sto malissimo anche a livello fisico e non so cosa fare! Vi prego aiutatemi!

Ci sono due p
ossibili spiegazioni a quello che le è successo. La sua potrebbe essere semplice infatuazione, per quanto intensa. Succede spesso che all'interno di un rapporto consolidato da anni, ma ormai privo di grandi emozioni, basta poco per farci perdere la testa. De Andrè in sua canzone recitava "che darebbe un quarantenne per una carezza". Ed è quello che potrebbe essere successo a lei. L'altra alternativa è che potrebbe trattarsi del sintomo di un disagio più profondo, che ha trovato il pretesto, nell'incontro con l'altra, per emergere. Causa la limitatezza della consulenza online, può stabilire solo lei, quale delle due ipotesi è più plausibile, se non anche tutte e due. Solo dopo che avrà stabilito ciò puo decidere che cosa fare e qualsiasi cosa decida non lo faccia mai sull'onda emotiva di un particolare momento. Cordiali saluti. Dott. Roberto Cavaliere

AMORI FALLITI

N° di riferimento: 970417237 Età: 40 Gentilissimi Vi scrivo in un momento molto difficile per me : la mia ultima storia d\'amore sta per finire. Sto male certo e anche molto, ma la cosa che più mi spaventa non è la separazione bensì il copione della nascita, evoluzione e fine del rapporto. Ho fatto un\'analisi delle storie che ho avuto negli ultimi 5 anni e sono tutte identiche:sempre sposati, da parte dei miei partners slanci enormi, corteggiamento infinito, presenza costante e poi dopo neanche due mesi la passione svanisce e lascia il posto ad una storia tiepidina. Finiscono le telefonate, gli sms, le pazzie per incontrarci.. Finisce tutto ed io ormai completamente innamorata ne soffro molto. Analizzo il mio comportamento ma non trovo cambiamenti, sono portata a dare molto, intendo l\'amore come qualcosa che va coltivato ogni giorno con la cura necessaria e sono sempre disponibile. Allora ne parlo con loro ma non ho risposte, anzi quasi tutti dicono che stanno passando un brutto periodo. Non è possibile che in un anno e mezzo ho avuto tre storie identiche.. inizio a pensare di avere qualcosa che non vada, chiedo solo di avere vicino a me l\'uomo che ho conosciuto non quello che dopo pochissimo tempo è diventato!Forse sbaglio ricambiando da subito il sentimento, forse mi dono troppo, ma è nella mia natura, sono fiduciosa, amo la vita, sono piena d\'entusiasmo. Ho paura che con questo mio modo di fare sarò sempre infelice. Ecco qualè il problema : sono io ? non è possibile che incontro tutti uomini uguali e sempre impegnati, avrò qualcosa che non va ? E non mi dica che ripeto lo stesso copione, Le assicuro che all\'inizio sono ( o sembrano ) delle persone adorabili e profondamente innamorate. La prego di aiutarmi a capire.. mi sto vedendo come un mostro ed ho bisogno d\'aiuto. Grazie

E invece nò, le devo confermare che ripete sempre lo stesso copione scegliendo uomini sposati. E' tipico degli "sposati" avere grandi slanci all'inizio di una relazione extramatrimoniale, tranne poi ritornare indietro, bruscamente, all'idea di fare una scelta più definitiva. Probabilmente sarano anche "spaventati" da suo eccessivo investimento emotivo nella relazione, lei è "libera" loro no. Ma in questa sua ostinazione nel voler a tutti i costi uomini "impegnati" ci sono dinamiche più profonde e più antiche, che semplici slanci d'amore. E' ciò che deve indagare per poter capire. Cordiali saluti. Dott. Roberto Cavaliere

FINE DI UN AMORE


Ho 25 anni sono appena stata lasciata da un ragazzo con cui stavo da 6 anni, è una sofferenza enorme non me lo sarei mai aspettata, mi ha deluso molto come persona. Io ho dato anima e corpo per questa storia,..tutto è iniziato quest'estate quando è andato al mare con gli amici per un paio di giorni prima di partire con me in vacanza, e quando è tornato ha incominciato ad essere sempre annoiato un pò distaccato ecc... infatti in vacanza con me dopo un paio di giorni ha iniziato a dirmi che era un po in crisi, che al mare con gli amici senza di me aveva capito un pò di cose cioè che non gli mancavo più di tanto, che molto probabilmente doveva capire se mi amava ancora come prima visto che era da setti anni che stavamo insieme e quindi in qualche modo doveva pensare ad un futuro, e che il nostro rapporto era cambiato, in poche parole mi ha fatto capire che era un po' stufo di noi e che non era più convinto.Premetto che lui non ha ancora un a posizione quindi non gli ho mai fatto pressione sul fatto che dovevamo pensare al nostro futuro, anche perché lui sta ancora studiando e quest'anno dovrebbe laurearsi, insomma è come se fosse entrato in una crisi tutta sua, infatti mi diceva sempre che io non ne avevo colpa ma che lui si sentiva male e doveva capire pensare, e mi ha assicurato che non c'era nessun altra nella sua vita ecc.. Tornati dal mare le cose si erano bene o male sistemate, infatti tutto era tornato come prima, lui non era più distaccato freddo nei miei confronti, abbiamo passato le feste insieme natale capodanno, la befana, lui a casa mia e io a casa sua...uscivamo con gli amici tutto tranquillo, infatti sinceramente non ci pensavo neanche più a quella crisi, lo vedevo sereno tranquillo (era un pò preoccupato per gli esami visto che sono gli ultimi ma niente di che) finchè un sabato sera dopo che aveva lavorato tutto il giorno in un centro commerciale mi chiama e mi dice che mi doveva parlare e che mi doveva dire era una cosa brutta e quindi in cinque minuti si è presentato sotto casa mia (non è mai stato puntuale come quel giorno). Mi sono sentita morire appena mi ha detto che purtroppo lui ci ha provato a recuperare ma che non ce la faceva più e che stava male e che quella crisi non gli era passata , il sentimento non era più come quello di prima e mi ha liquidato in cinque minuti senza spiegarmi con certezza i motivi, non sapeva neanche lui cosa dirmi.....premetto che tre giorni prima mi aveva scritto che mi amava tanto e che ero fantastica e unica. Io credo di non avere nessuna colpa forse il mio sbaglio più grande è quello di avergli dato sempre troppa libertà e troppa fiducia a questo punto...per farlo felice non gli negavo mai niente...voleva stare fuori con gli amici per un aperitivo e così era (anche se preferivo che veniva da me), voleva andare a sciare con un suo amico e così andava, insomma forse ora mi rendo conto di aver dato il massimo in questo rapporto anche quando molte cose mi davano fastidio e ci passavo sopra, invece lui ne ha sempre approfittato non pensava mai ogni tanto di farmi contenta e così è finita...Io ora mi chiedo, dopo sette anni ha capito di non stare più bene con me? e che non provava più gli stessi sentimenti di prima? Perché a me non è successa questa crisi?il nostro rapporto andava bene non litigavamo quasi mai mi sembrava che stessimo bene insieme....è impossibile che così in pochi mesi di punto in bianco non mi ami più non riesco a farmene una ragione...forse è ancora troppo immaturo e così ha deciso di scappare dalle responsabilità e che molto probabilmente era arrivato ad un punto che si sentiva stretto in questo rapporto...visto che si deve laureare cercare lavoro e in qualche modo pensare a cosa fare della propria vita.....Ma lui sarà sicuro di aver fatto la scelta giusta? Io non lo odio, è stata e sarà sempre una persona importante nella mia vita...ma ricominciare adesso è dura, di certo mi ha molto deluso nel comportamento poteva parlarne in questi mesi e farmi capire che non stava bene invece di illudermi e poi così di botto lasciarmi come per levarsi un peso.
E' andata così...... Io ero convinta che era il grande amore della mia vita e invece lui ha distrutto tutto così in fretta.......Perchè?In cosa ho sbagliato? E' fuggito sennza darmi una motivazione convincente...

Lei mi chiede perchè?. Perchè può succedere di svegliarsi una mattina e di scoprire che non si ama più una persona. C'è un verso molto bello di Saba che recita. "Muta il destino lentamente, a un'ora precipita". E' quello che può essere succeso al suo lui. La crisi in lui è stata lenta, inesorabile, finchè è arrivato il momento in cui ha detto "fine". Per quanto doloroso, lacerante possa essere ciò per lei, nè può prendere solo atto ed iniziare un lento, doloroso ma necessario percorso di risalita. Cordiali saluti. Dott. Roberto Cavaliere.

Grazie Dott. Roberto Cavaliere, per i suoi consigli riguardo alla mia testimonianza “FINE DI UN AMORE” è vero solo il tempo riuscirà ad alleviare il mio dolore, sarà molto dura ma so che ce la posso fare anche se in cuor mio una piccola speranza c’è ancora che lui torni da me, so di sbagliare a pensarla così perché non mi aiuterà di certo per voltare pagina e non soffrire più… comunque ogni volta che guardo il suo sito mi sento meglio perché ci sono dei consigli utili da tener presente per superare la fine di un amore e io devo assolutamente rendermi conto che da parte sua è finito l’amore e che non ci posso fare assolutamente niente. Grazie ancora.

Caro Dott.Cavaliere io sto davvero cercando di farmene una ragione che tutto è realmente finito….ma ho paura..ho paura di affrontare il futuro senza di lui, ci sono momenti in cui cado nella disperazione più totale e non so come fare, mi sento completamente sola persa e cerco in qualche modo di nascondere questa mia sofferenza….il bisogno di lui è talmente forte che in cuor mio spero che lui un giorno si accorga che la scelta che ha fatto non è quella giusta e che presto ritornerà…..è sbagliato tutto questo vero?Lo chiedo a lei perché so che mi darà sicuramente una risposta giusta…..Grazie ancora!!!

E' sbagliato, ma allo stesso tempo è normale che la speranza si annidi in lei e talvolta emerga. Fa parte dello stesso percorso di superamento della fine dell'amore. L'essenziale è che questa speranza non venga seguita da comportamenti ed azioni che possano alimentarla inutilmente. La lasci fluire senza nè ostacolarla, ne incorraggiarla. Cordiali saluti. Dott. Roberto Cavaliere

GELOSIA

N° di riferimento: 15145680 Età: 42 Sono sposato da 9 per una mia maledetta gelosia e morbosa possessività credo di avere portato all\'esasperazione mia moglie che da alcuni giorni se ne è andata di casa nonostante io abbia riconosciuto i miei errori e cercato in tutti i modi di risolvere il problema con lei, credo stia accadendo l\'irreparabile. non vuole sentire nessun tipo di ragione,dice che non sente piu niente per me,che gli ho rovinato la vita e che ultimamente è rimasta con me solo per nostro figlio sono vunuto a sapere che ha come amico confidente un suo ex collega di lavoro. ho gia visto mia moglie insieme a lui (non intimi)ho cercato di capire questa situazione lei mi ha risposto che almeno lui la capisce.Mia moglie mi ha comunicato che è gia andata dall\'avvocato ma per adesso non ho ricevuto comunicazioni da parte sua.mi sta confondendo molto non riesco a spiegarmi la sua fretta di troncare questo rapporto spesso mi inveisce altre volte sembra che si preoccupi per me non riesco ha capire se ha bisogno di un momento di distacco per riflettere oppure se è veramente decisa.questa crisi che è iniziata circa 1 mese fa mi sta logorando perche mi sento veramente impotente,questo mese le ho provate tutte senza avere un minimo di risposta da parte sua . Come mi devo comportare?

Deve lasciare che sua moglie prenda con seenità la sua decisione. Lei "inseguendola" non fà altro che mostrarle che niente è cambiato in lei per quanto riguarda possessività e gelosia. Mentre lasciandola libera, seppur dolorosamente per lei, le dimostrerà indirettamente il suo rispetto e la sua buonavolontà nel voler cambiare effettivamente. Cordiali saluti. Dott. Roberto Cavaliere

DIPENDENZA DAL MARITO

N° di riferimento: 880168231 Età: 28 Da qualche anno mi ritrovo a dover affrontare un problema che mi sta dando delle preoccupazioni. Si tratta di mio marito, siamo sposati da tre anni e ci conosciamo da sette, e abbiamo un pargoletto di due anni. Ha avuto un’infanzia problematica, in quanto ha sempre sofferto una mancanza di affetto da parte di sua mamma, che prediligeva il figlio piu grande in quanto nato da un precedente matrimonio, e penso per paura di non trascurare il figlio “diverso” ha lasciato indietro mio marito. Inoltre si e sempre respirata un’aria difficile in casa, il papa stava fuori per lavoro anche per mesi, aveva problemi con l’alcool, e litigava sovente con la moglie tanto che a volte volavano le mani.E cresciuto quindi molto introverso, e senza punti di riferimento adulti, e ha imparato a non chiedere nulla, ne affetto a sua mamma, ne aiuti di qualsiasi genere, e quindi non si e mai sfogato con nessuno!!!Ha solo accumulato tensione su tensione, che lui tenta in ogni modo di reprimere, ma, che ogni tanto salta fuori e allora succede il finimondo. Scenate di gelosia, per i motivi piu disparati, e soprattutto infondati,reazioni ogni tanto violente (sara successo 2/3 volte in 7 anni) e soprattutto senza conseguenze.Ma sono quelle cose che ti feriscono e ti fanno spaventare perche ti rendi conto che non conosci veramente a fondo la persona che ami e che ti sta accanto.Poi dato che lo amo profondamente e ho scelto consapevolmente di passare mia vita con lui vorrei in qualche modo aiutarlo, ma non riesco a scalfire la corazza che si e creato attorno per proteggersi.Ho avuto anche come conseguenza di questo un forte calo della mia autostima, perche anche io ero restia a parlare del problema con qualcuno, pensando che avesse solo un carattere difficile, ma soprattutto all’inizio pensavo di essere io quella sbagliata, che senza rendesene conto tesseva relazioni strane con lagente o si comportava male. Poi per fortuna dopo una grave crisi ho deciso di parlarne e ora almeno so che il problema non sono io, o almeno sono solo una parte del problema. Infatti ogni volta che abbiamo una discussione, io divento incapace di reagire...o meglio ci provo ma non riesco a sfondare il muro della comunicazione, faccio di tutto per farmi amare da lui, sono arrivata a fare tabula rasa di quello che mi circondava, e tra un po anche con la famiglia... come le dicevo fortunamente un giorno ho deciso di aprirmi, scoprendo che il problema non ero solo io.Con i miei comportamenti remissivi l\'ho solo accentuato, provocando un abbassamento totale della mia autostima, e una dipendenza totale da lui. Premetto che il lavoro va molto bene, e l\'unica difficolta che trovo nel relazionarmi è con mio marito, infatti con il resto del mondo, sono una persona decisa, e con carattere... ma con lui... Grazie anticipatamente

Al di là dei problemi della relazione a due, è indubbio che il passato di suo marito condiziona il suo comportamento attuale. E' un circolo vizioso che và spezzato. Innanzitutto cambi la sua "strategia comportamentale" nei confronti di suo marito. Si ponga piccoli obiettivi di maggiore "autorevolezza" nel rapporto. Man mano che ottiene un piccolo risultato compia un'ulteriore passo. Approfitti dei momenti di maggiore serenità nel rapporto per instaurare un minimo di dialogo più profondo. Ma sopratutto gli dimostri che sta cambiando lei, ha volte è la miglior strada per far cambiare l'altro. Cordiali saluti. Dott. Roberto Cavaliere

DIPENDENZA DALLE PROSTITUTE

N° di riferimento: 427136647 Ho 34 anni e ho questo problema: da più di dieci annifrequento delle prostitute, più o meno saltuariamente, nonostante abbia avuto delle relazioni stabili, una di dieci anni, l\'altra di due anni e mezzo. All\'inizio provavo solo una curiosità morbosa, ed un desiderio di trasgressione, con il tempo credo che la cosa sia degenerata in una forma di dipendenza, tanto più che non ho quasi mai provato alcuna forma di piacere in queste esperienze. Con la mia compagna precedente ho avuto una storia normale, appagante, ma non ero riuscito a risolvere il mio problema fondamentale dellamancata accettazione di me stesso, specialmente dal punto di vista fisico, essendo io sempre stato obeso e avendo tentato tutte le diete di questo mondo senza riuscire a mantenere un peso soddisfacente per me. A ciò si aggiunga la mia assoluta incapacità di comunicare le mie emozioni più profonde, nonostante il mio carattere apparentemente espansivo e ottimista. Da due anni stavo con un\'altra ragazza, una vera rivoluzione per me, una gratificazione totale dal punto di vista fisico e psichico, una scoperta assoluta, che ha saputo scavare dentro di me e convincermi a mettere tutta la mia vita in discussione. Ma avevo sempre i miei mostri dentro, anche se da quasi un anno ero riuscito a non cercare più di farmi del male andando con le prostitute. La mia compagna però ha scoperto tutto leggendo dei miei diari, e ha deciso di troncare la nostra storia. Non so come fare per recuperare la situazione, lei era gelosissima e ha sempre preteso la mia assoluta sincerità, ma per me non era affatto facile rivelarle i miei drammi interiori e i miei tentativi di uscire dal tunnel di due vite parallele. Sono profondamente innamorato di questa ragazza, e non della mia incapacità di stare da solo. La amo e non so come fare per riprendere il cammino con lei, superando questo momento orribile. So che devo amare me stesso prima di poter pensare di amare una donna, ma non so da dove cominciare. Vi ringrazio molto

Se vuole superare questo momento orribile e riconquistare la sua ragazza le dimostri che le sue non sono solo intenzioni, ma c'è un'effettiva volontà di cambiamento. Innanzitutto sia estremamente sincero con lei e con sè stesso, riconoscendo che il cammino sarà duro e saranno probabili eventuali ricadute. Cerchi di conivolgere anche la sua ex nel processo di cambiamento, accettando per il momento anche di non starci insieme. Compia un processo d'autostima effettuando anche un training d'assertività. Su internet può trovare molto sull'argomento. Se necessario si rivolga anche ad un terapeuta. Ma sopratutto inizi. A volte ci nascondiamo dietro il fatto di non sapere come cominciare, per non ammettere che non vogliamo veramente cominciare. Cordiali saluti. Dott. Roberto Cavaliere.

PAURA D'AMARE

Buongiorno Professor Cavaliere, le scrivo in merito al suo bellissimo post che ho trovato in rete, relativo alla paura d'amare. Professore ho da poco conosciuto una ragazza per cui nutro una grande passione. Ci stiamo frequentando e mi ha confidato di non riuscire a manifestare amore, nonostante tutto vorrebbe poter provare quel sentimento, un deserto in cui è difficile trovare anche una piccola radice. Questa ragazza ha avuto un profondo amore durato 6 anni, finito male. C'erano dei progetti, ma l'emozione se n'è andata e il fantasma di questo ragazzo si è portato via tutta la sua fiducia nell'altro. Ora Professore io mi sento già profondamente in colpa per averle scritto senza far saper niente all'interessata, ma è tale il sentimento nei suoi confronti che vorrei capire quali sono gli strumenti e le possibilità delle persone che le vivono accanto per farla uscire da questa forte depressione. Io vorrei darle sicurezza, punto sull'umorismo per farla sentire a "casa", le voglio un gran bene, tanto da desiderare più la sua salute, aldilà che tra noi possa o non possa nascere una storia. Vorrei solo capire, senza tradire la mia personalità, se c'è una condotta, una strada da percorrere affinchè possa aiutare questa mia Lei Mi scusi per averla disturbata, le auguro buon lavoro.

Più che paura d'amare, mi sembra che la sua lei sia rimasta "bloccata" nel precedente amore. Il suo comportamemto và bene, ed unito al dottore "tempo" darà i suoi risultati. Sia consapevole, però, che non sempre ci s'innamora di chi ci ha "salvato". Conseguentemente lei rischia di "perderla" a favore di qualcun'altro e ho qualche perplessità sulla sua affermazione che le basta vederla stare bene. Cordiali saluti. Dott. Roberto Cavaliere

DIPENDENZA AFFETTIVA E ....

Ho 40 anni , sono diplomata ed impiegata Sono sposata da sei mesi e da due separata. Mi sono sposata dopo sei di fidanzamento con mio marito. Sono stati sei anni difficili, in cui dopo un lungo periodo lui mi ha lasciata, per riallacciare più volte il rapporto ed interromperlo improvvisamente, per poi, più di un anno fa, riprendere seriamente il nostro rapporto affettivo. Da premettere che abitavamo in due città diverse, ma la distanza non è mai stata un problema (due ore circa di strada). Poco prima del matrimonio si è allontanato fisicamente da me, quando veniva a trovarmi dopo qualche giorno andava a dormire a casa di un parente, ma alle mie domande (è rimasto affettuoso) rispondeva come "gli ultimi giorni da libero". Subito, anzi, il giorno stesso del matrimonio, il suo atteggiamento è cambiato. Pur dividendo lo stesso letto, in 4 mesi i rapporti sono stati pochissimi, il suo carattere è diventato aggressivo per qualsiasi nonnulla ed ha cominciato a disprezzarmi in tutto e per tutto.. Successivamente, dopo un rapporto, mi ha detto che ero lesbica perchè "mi piaceva che mi toccasse il seno" e poi ninfomane perchè essendo lui il primo dovevo rifarmi degli anni perduti. Da quel momento in poi, a parte la sua indifferenza, non mi sono arrischiata a prendere iniziative per non sentirmi dire altri spropositi, tranne chiedergli di abbracciarmi per avere meno freddo. Era l'unico modo per avere un contatto fisico. Nello stesso tempo, ha cominciato a lasciarmi sempre più sola (ci eravamo trasferiti in un'altra città), riservandomi solo la condivisione di un pasto (la cena) frettoloso e (in media alle 19 - 19,30) lo stare insieme a letto a vedere la TV. Naturalmente in tutto questo tempo gli ho chiesto chiarimenti del suo comportamento, preoccupata che gli fosse accaduto qualcosa. Ma come risposta ho avuto che "mi puniva" perchè stavo prendendo la pillola (ho subito un intervento per l'asportazione di un fibroma), che il problema era mio e non suo, che ero sterile, che ero frigida e così di seguito. Prima di sposarci non avevamo avuto mai problemi, anzi, era lui a preoccuparsi delle sue prestazioni, con una tendenza iniziale alla non erezione, cosa che superava tranquillamente dopo essersi rilassato. Comunque, dopo sposati, abbiamo avuto in tre mesi sì e no sette - sei rapporti, in alcuni dei quali lui non è riuscito ad avere l'orgasmo perchè "non ci riusciva". Alberto è un alcolista ed all'inizio ho pensato fosse un problema temporaneo dovuto alla sua dipendenza, ma non sono riuscita a spiegarmi il suo comportamento, anche perchè con me ha sempre parlato molto dei suoi problemi, nel momento in cui diventavano più forti. Invece si è allontanato fisicamente e mentalmente da me, escludendomi totalmente dalla sua vita, perchè il suo tempo libero lo trascorreva sempre fuori casa, anche il sabato e la domenica (gli ultimi tempi pranzava fuori anche la domenica). A questo punto, dopo aver cercato in tutti i modi di avere da lui una risposta, ho fatto ritorno a casa, lasciandogli una lettera in cui gli chiedevo di capire cosa era importante per lui e di decidere. In questo mese di lontananza non ha fatto nulla per venire da me, anzi so che l'intenzione c'era ma aveva chiesto ospitalità ad un parente, che glielo ha negato. In tutte le sue richieste di far ritorno "a casa sua" mai un tono affettuoso tale da indurmi a cambiare idea, anzi, su mia domanda, ha risposto che i bambini hanno bisogno di queste cose e che per lui non esiste nessun "problema" tra di noi. Prima di partire mi sono recata presso un centro per le tossicodipendenze per esporre il caso e capire era imputabile alla tossicodipendenza, ma mi sono sentita dire che non c'entrava nulla e bisognava ricercare la spiegazione in qualcos'altro. Tornata a casa mia, ho sentito un altro medico che mi ha detto la stessa cosa. Senza sapere nulla dell'altro, entrambi i medici mi hanno parlato tra le altre cose di una "omossesualità latente", visto il comportamento di negazione nei miei confronti, sia mentale che fisico. Da premettere che lui non voleva assolutamente che io parlassi ad altri di quello che ci stava accadendo, soprattutto ai suoi parenti (viene da un piccolo paese di campagna), e raccontava bugie sul mio conto (sono sempre stanca, non sto mai bene, esagero negli acquisti etc etc) per giustificare il suo comportamento. Lo so che sembra una storia assurda, ma io sono molto confusa in questo momento, anche perchè l'ho sposato consapevole della sua dipendenza (avevamo parlato a lungo della disintossicazione) ma non mi sarei aspettata questo atteggiamento distruttivo del nostro rapporto, che invece lui ha sempre (quando eravamo al suo paese) pubblicizzato ampiamente. Vi ringrazio anticipatamente dell'aiuto che potrete darmi, anche perchè è già per me difficile capire tutto questo. Grazie ancora.

Non entrerò nel merito delle possibili problematiche sessuali e di dipendenza del suo ex, perchè non sono esse il punto della questione. Il vero problema è la relazione che, da quello che mi scrive non c'era prima del matrimonio e non c'è stata durante. Probabilmente, mi scusi la franchezza, lui era poco convinto del rapporto prima lo è stato ancora di più durante. Se così fosse deve prendere atto che il matrimonio è finito per le ragioni suesposte e non per i problemi del suo ex o non solo per quelli. Solo dopo aver effettuato questa presa d'atto potrà iniziare il lento e doloroso, ma necessario, cammino per riprendersi dalla fine del rapporto. E non si preoccupi per l'età o per il fatto di rimanere sola. La vita è imprevedibile, ci può riservare sorprese positive ad ogni età ed in ogni momento, sopratutto se noi le andiamo incontro. Dott. Roberto Cavaliere

CONFLITTO DI COPPIA

Salve, vorrei sapere a cosa vado incontro, e per fare questo dovrei dare alcune informazioni. Partendo dal fatto che nei prossimi giorni andrò con mia moglie e con mio figlio da un consulente matrimoniale/psicologo(categoria a me fino ad oggi sconosciuta) per iniziare un cammino per vedere se è opportuno restare insieme o separarci per il bene di tutti e tre e cercare di risolvere un mio difettaccio. Mi sono sposato nel 2002. a maggio è nato il nostro piccolo amore..è bellissimo!!!lo amiamo da morire!!! Il tutto inizia per discussioni sempre più forti su di una casa dei suoi e va a finire con litigi con il fratello e i genitori che sono persone molto venali e attaccate ai soldi e che di concreto non hanno mai fatto nulla di reale..tranne qualche cosina molto ma molto marginale.e sempre con un proprio tornaconto.. Premetto che non è la figura dei genitori arrivati a 36 anni che deve ancora aiutare i figli economicamente...non ne hanno nessun obbligo. Da lì incominciano discussioni con loro perchè io non sono una persona venale e non mi interessano certe cose...la loro casa ho detto a mia moglie di lasciarla al fratello, che non importava. stavamo in affitto da mio zio a 250 euro al mese e che più avanti avremmo risolto. poi ci sono state altre occassioni in cui ho rilevato il loro modo secondo me sbagliato e inopportuno di comportarsi. Mia moglie lo vedeva..e dopo un pò parlando con loro cambiava idea...ovvio...sono papà e mamma!!! Io ho fatto l'errore più grave della mia vita...una cosa imperdonabile..ho dato un calcio a mia moglie...è la terza volta che succede questo!!!! solo che questa volta c'è nostro figlio. Durante una nostra precedente litigata lui stava sul fasciatoio e noi litigavamo e io l'ho presa al collo...altra "rissa". Questo è un mio problema che devo risolvere, a prescindere di come finirà con lei....è un problema che lo porto nel nostro vivere di coppia..anzi..ora di famiglia. Lei ora è dai suoi...dice che è l'ennesima delusione..la quarta che gli causo. E' giusto, la capisco, non ho mai pensato neanche un attimo di aver fatto bene, anche essendo nel "giusto". Preciso che moltissime nostre litigate si sono accese..se non a causa loro..comunque avevano loro come argomento. Lo psicologo/matrimonialista con cui ha parlato le ha detto che il bambino può aver subito dei traumi, perchè ogni tanto trema...anche dopo l'ultima discussione in cui io le avevo dato un calcio e lei gli urlava in faccia....anche se avevo "perso la testa", le ho tolto il bambino e le ho detto di non urlargli in faccia, che aveva iniziato a piangere dopo l'urlo. a questo si è aggiunto l'arrivo dei genitori di lei..che ho cacciato via dall'uscio di casa mia con spintoni e brutte parole..sono arrivati i carabinbieri..non c'è stata da parte dei genitori nessuna querela e denuncia..solo che ovviamente hanno portato via la figlia e nostro figlio.GIUSTAMENTE!!! Lo sò..avrei dovuto farli entrare...li ha chiamati la figlia....io non ho cacciato via il papà e la mammma di mia moglie...ho cacciato via l'ennesima causa di discussione nostra!!!! a loro ho reagito!!!! Forse ho rotto troppo le scatole a mia moglie sottolineando puntigliosamente ogni loro gesto....ripetutamente....lo sò..ma questa è una situazione che vi giuro....giorno dopo giorno sono arrivato per numerosi motivi a non stimarli....Cosa che oggi per altri ben evidenti motivi loro pensano di me!!!! Io e mia moglie siamo usciti stamattina per andare a fare la spesa con il nostro piccolo angelo....è stato bellissimo. purtroppo ora non sarà più così...vedremo se questo matrimonialista/psicologo potrà aiutarci e sopratutto aiutare me...se nostro figlio non ha avuto traumi..se andare avanti.... PS: La proposta di andare a farci aiutare è stata proposta da mia moglie...e ovviamente da me accettata. Io rispetto moltissimo mia moglie, la amo!!! ANCHE SE NON SI DIREBBE!!! AMO MIO FIGLIO!!!! Sono la mia ragione di vita!!! Sono veramente pentito...devo risolvere questa cosa dell'aggressività. Ma è giusto che i suoi stiano sempre in mezzo e che siano causa di numerosi dissapori tra noi? Devo essere io più malleabile e acondiscendente (cosa che non sono) nei loro confronti e fregarmene di quello che dicono e fanno? Mia moglie non è mai riuscita a tenere in disparte (NON FUORI COMPLETAMENTE!!!) i suoi...è giusto? Capisco che rispondere a queste righe confusionate può risultare difficile a qualsiasi psicologo...vorrei un aiuto..un consiglio....

Per motivi deontologici (sono coinvolti altri colleghi) e per la limitatezza della consulenza online non posso esprimermi sulla possibile "invadenza" dei suoi suoceri. Sono d'accordo sul fatto che quando lo "scontro" fra coniugi arriva a certi livelli, sopratutto d'incomunicabilità, l'intervento di un "terzo" super-parte sia utile. Ma tale intervento per essere utile non deve essere accompagnato solo da un riconosciemento da parte d'entrambi sui propri errori e responsabilità, ma serve anche un'impegno sincero e concreto a "cambiare" nella coppia. E solo cambiando la modalità di relazionarvi, potrete cambiare l'un l'altro. Impegnatevi, perchè mi sembra di capire che l'amore c'è. Lei perchè lo dichiara, sua moglie perchè vuole salvare il rapporto andando da un matrimonialista.Quando non cè amore ci si lascia per molto meno. Cordiali saluti. Dott. Roberto Cavaliere

DIPENDENZA AFFETTIVA


Salve, sono una ragazza di 25 anni. Circa due anni fa ho conosciuto un ragazzo con cui ho iniziato una relazione difficile, che si è conclusa qualche giorno fa. Mi sono innamorata molto di lui ma nel corso di questa relazione mi ha lasciata molte volte. Dopo pochi mesi che stavamo insieme mi aveva presentata ai genitori e durante l'estate mi ha portata in vacanza con la famiglia. Durante le vacanze abbiam0 spesso avuto da dire e così a ottobre del 2004 mi ha lasciata. Per due mesi l'ho supplicato di tornare da me. Lui veniva tutte le settimane a casa mia, probabilmente solo per sfogare gli ormoni, finchè ho scoperto che usciva con un'altra. Il primo novembre 2004 venne da me dicendomi che aveva deciso di ritornare da me e lasciare lei. Poche settimane piu' tardi scoprii che ancora usciva con lei, mentendomi e che poco dopo era stata lei a lasciarlo. Fino a luglio la situazione è stata difficile, mi ha sempre trattata male, presa e lasciata, ho scoperto altre bugie ma ho sempre fatto di tutto pur di non perderlo. A luglio 05 mi ha lasciata dicendo che non mi amava piu'. A settembre e tornato dicendo che ci aveva pensato bene, che ero la donna che avrebbe voluto al suo fianco per il resto della sua vita, che voleva sposarmi e cosi sono tornata con lui. Mi ha portata non solo in famiglia ma anche a conoscere fratello e cognata, a Natale sono stata a casa sua con tutti i parenti, mi ha fatta andare al funerale della nonna...e poi qualche giorno fa tutto è tornato come prima, poche chiamate, nessun messaggio..Alla fine mi ha lasciata dicendo che mi ama ma non sopporta la mia gelosia (a mio giudizio giustificata visto tutti i suoi precedenti) dopo qualche giorno l'ho chiamato chiedendo spiegazioni è mi ha detto che mi ha presentata a tutti ma che anche le coppie sposate se non van d'accordo si separano ma prima si son presentate alle rispettive famiglie, che mi chiamava e mi mandava mes per non sentire lamentele, che veniva a casa mia tutti i giorni per lo stesso motivo, e che mi ha detto che voleva sposarmi ecc.. per farmi stare tranquilla così facevo stare tranquillo anche lui. Da quando l'ho conosciuto ho basato la mia esistenza su lui e ora, nonostante tutto il male che mi ha fatto non ho piu' la gioia di vivere, di uscire con gli amici e sono sempre speranzosa che torni ma questa volta perchè veramente pensa tutto quello che mi ha detto a settembre. Razionalmente so che con lui vivrei una vita bruttissima ma non riesco a staccarmi da lui e non riesco a smettere di amarlo.

Purtroppo comportamenti d'estrema disinvoltura come quelli del suo lui, sono abbastanza comuni nel campo delle dipendenze affettive. Ci sono uomini o donne che sono capaci il giorno prima di presentarti a mezzo mondo ed il giorno dopo fanno di tutto per interrompere la relazione. Ma di ciò lei è consapevole, pur non riuscendo ad uscirne. Non riesce ad uscirne anche perchè lui, col suo comportamento passato, lascia sperare in improvvisi capovolgimenti di fronte. Per poterne uscire lei deve, innanzitutto, accettare l'idea che anche se ritornaste insieme, non è la persona e l'amore che lei merita. Difficile a farsi? Inizi almeno e nel frattempo analizzi le cause (che ci sono) che l'hanno portata a continuare ad amare quest'uomo, nonostante tutto. Cordiali saluti. Dott. Roberto Cavaliere

SCELTA DIFFICILE

Buonasera dottore, ho trovato per caso questo sito e mi son detto,"le ho provate tutte,non rimane che questa",e così eccomi qui. Sono un ragazzo di 30 anni,da cicrca 13 anni sono fidanzato con una ragazza meravigliosa,bella,brava,simpatica,tutto insomma!Da circa un anno ci siamo sposati,ma prima del fatidico giorno mi è capitato qualcosa...al lavoro ho fatto amicizia con una mia collega e dopo tanti mess e chiacchiere alla fine siamo usciti e ci siamo baciati. Il giono dopo le ho chiesto scusa,ci siamo chiariti e tutto sembrava finita lì,invece così non è stato...anzi abbiamo cominciato a vederci e alla fine siamo andati a letto... Prima di allora non avevo mai tradito la mia ragazza,ora mia moglie,ma non so spiegarmi ill perchè l'ho fatto!!!All'inizio mi son detto,non ho mai avuto altre storie e così ho voluto provare cosa vuol dire far l'amore con un'altra persona,credevo fosse questo,ma forse mi sbagliavo!!! Dopo quella volta c'è ne sono state tante altre e ormai questa,che secondo me doveva essere solo "un'avventura",si sta rivelando qualcosa di diverso,anche perchè sta andando avanti da circa 5 mesi... Il mio dubbio però è che al mio fianco ho una moglie su cui posso contare,una persona brava,che mi ama tantissimo e che non mi ha mai fatto star male in tutti questi anni,dall'altra ho una storia che mi prende sempre di più,una passione travolgente,pure lei una persona che mi ama tanto e che sta aspettando una mi adecisione,senza farmi fretta,rimanendo in disparte,aspettando solo me... Mi sento veramente confuso,anche perchè so che sto facendo del male a persone che invece mi vogliono bene,ma davvero non so che fare!!! Certo il fatto di aver tradito mia moglie,potrebbe essere un campanello d'allarme,ma non so se sono in grado di lasciarmi alle spalle lei e tutti gli anni passati insieme... Quello che mi spiazza e mi sconforta, è il fatto che se decidessi di dire a mia moglie che non l'amo più,non saprei come dirglielo,le parole da usare per non ferirla troppo,anche perchè so che sarebbe un colpo mortale per lei...e il fatto di vederla soffrire mi fa star male... Che devo fare??? Spero che mi possa dare un buon consiglio perchè così non posso più andare avanti,mi sembra di impazzire e non riesco più a fingere...

Circa la circostanza che "le hai provate tutte", non sono d'accordo, anzi mi sembra il contrario, ma prima di risponderti t'illustro il "dilemma del prigioniero" che ben illustra la tua situazione. "Due persone sono state arrestate dopo una rapina, e sono state messe in cella di isolamento. Un astuto investigatore fa ad ognuno di loro la proposta: "se tu confessi e il tuo complice tace, ti libererò da ogni accusa ma userò la tua testimonianza per far condannare duramente l'altro. Se tu taci e il tuo complice confessa, tu sarai condannato e lui liberato. Se confessate tutti e due, sarete entrambi colpevoli ma io terrò conto del fatto che avete mantenuto la vostra parola. Se tacete tutti e due non posso considerarvi colpevoli della rapina, ma vi condannerò ugualmente per uso illegale di armi da fuoco. Decidi tu che preferisci fare e fammelo sapere per domani mattina."
Come vedi ti trovi effettivamente in una situazione come questa, dove qualsiasi cosa decidi, rischi di sbagliare. Infatti se scegli tua moglie scegli la sicurezza di un rapporto affettivo consolidato, ma potresti avere il rimpianto di avere perso, forse, un grande amore. Se scegli "l'altra" in virtù della grande passione che provi al momento, ti esponi al rischio di non sapere quale sarà l'andamento del rapporto nel momento in cui la passione (forte al momento anche in virtù che l'amore è "proibito") si sarà attenuata. Purtroppo la risposta, di fronte a scelte del genere, è solo dentro di tè. Gli altri possono aiutarti a riflettere, tu puoi vagliare tutte le ipotesi possibili, ma alla fine starà solo a te decidere. E per quanto doloroso possa essere devi farlo, non fosse altro per il rispetto delle persone coinvolte. Ti posso solo dire che le due scelte per quanto possano sembrare avere lo stesso peso, non è vero. Una delle due è sempre, seppur di poco, più significativa per sè stessi dell'altra. E parlo di significatività per sè stessi, perchè scelte del genere non si possono basare su aspetti positivi e negativi, come qualsiasi altra scelta. Alla fine nel momento in cui deciderai, non porti il problema di poter sbagliare. Hai scelto e basta. E la vita è fatta di scelte, più o meno grandi. Dott. Roberto Cavaliere

AMICIZIA FRA UOMO E DONNA?

Gentile Dottore, ho 39 anni e da 3 ho intrapreso una relazione d'amicizia con una ragazza di 15 anni più giovane di me. Recentemente lei ha intrapreso una relazione d'amore con un'altro uomo e da allora ho iniziato a soffrire di gelosia. Sono profondamente innamorato di questa ragazza e la sua compagnia mi appaga totalmente anche se non abbiamo mai fatto sesso. Ne sono attratto anche fisicamente ma a ragione della grande differenza d'età non ho mai ritenuto opportuno dichiararmi. Ho sempre pensato che quando avesse trovato un partner non avrei avuto difficoltà a separarmene ma ora che ciò è avvenuto sono assolutamente incapace di rinunciare alla sua amicizia e al tempo stesso soffro enormemente nel saperla con un'altro. Come posso uscire da questa situazione? Non posso rinunciare a lei ma al contempo non posso autodistruggermi nella speranza di un'amore impossibile. E' possibile essere amico di una donna anche se se ne è attratti fisicamente e spiritualmente? Come posso proseguire il rapporto senza soffrire?

Lei mi ha fornito pochi elementi sulla sua personalità, fondamentali per tentare di darle una risposta, ma le darò comunque delle indicazioni. Innanzitutto ritengo che non possa esistere un'amicizia profonda fra uomo e donna, ma solo un'amicizia che non arrivi mai ad un certo livello "d'intimita" o dovuta ad un particolare momento. Poi lei non può continuare questo rapporto senza soffrire sempre di più. Ma probabilmente queste indicazioni lei già le aveva intuite, ma nonostante tutto non riesce ad effettuare il distacco perchè troppo doloroso. Ed io le dico di non distaccarsi al momento dalla sua amica. Ma facendo forza sulle forze rimaste, lentamente e faticosamente, si costruisca un'altra "dipendenza".Sopratutto, nel frattempo, bisogna fare qualcosa di positivo per sé stessi, per riempire il vuoto della mancanza della persona amata. Non si può interromepere un rapporto di dipendenza senza sostituirgliene un altro che ne prenda il posto. La nuova dipendenza,deve essere positiva però, bisogna cercare un nuovo forte interesse, che non riempirà appieno il baratro lasciato dal precedente, ma ci aiuterà comunque. La natura umana aborrisce il vuoto,soprattutto nell’area dei comportamenti e delle emozioni umane. Se non colmiamo, pur parzialmente, questo vuoto, il comportamento dipendente si rafforza. Cordiali saluti. Dott. Roberto Cavaliere