martedì, maggio 30, 2006

POSSESSIVITA' ?


sergio N° di riferimento: 180101409 Età: 44 La mia storia matrimoniale con mia moglie è finita da quasi un anno ed io non riesco a capacitarmene. Tutti i giorni sto male non riesco a farmene una ragione , specie perchè penso che verso la fine abbia iniziato una sua nuova storia con un suo collega di lavoro. Questo senso di tradimento mi opprime, è come un peso che mi porto addosso e non diventa mai leggero. Faccio pensieri molto violenti, a volte penso di vendicarmi uccidendola, ma poi penso alla nostra bambina di appena 5 anni, e non mi va cresca senza la madre e il padre. Non le farò mai del male, perchè so che la nostra storia andava male, quando eravamo insieme non ero contento della mia compagna. Mi sentivo sempre escluso in questo rapporto , non sentivo mai il suo calore affettivo, non mi ricordo delle sue tenerezze. Nel frattempo io mi ero annullato, perchè mi sono fatto carico di tutti i suoi problemi da quelli lavorativi a quelli di tipo burocratico. Pensavo "visto che mi prendo cosi cura di lei, lei mi vorrà un bene da pazzi", invece specie questo mi è stato rinfacciato. Dice che non le permettevo di crescere. La notte non dormo, non riesco a trovare cosa che mi distragga da questo pensiero fisso. Non c'è nulla che mi interessi, specie il lavoro è diventato pesante e difficile, e siccome sono un insegnante il rapporto quotidiano con gli allievi diventa altalenante, dipende dal mio umore e dalla giornata.Come si fa ad uscirne? Non mi interessano altre donne. Qualcuna c'è stata, ma è come se non avessi più desiderio sessuale.Eppure quando penso alla mia storia passata, riconosco che era davvero una brutta storia. Mi annoiavo spesso. Ero sempre insoddisfatto e la mia mia compagna a tratti non mi piaceva nemmeno. A volte penso che non sono riuscito a superare la perdita di possesso per questa persona. Ma perchè è scattato in me una reazione depressiva estrema, se poi anch'io quando ero insieme a lei, non facevo altro che pensare se insieme ad un'altra donna stavo meglio. Penso proprio che la parte più bambino di me abbia avuto il sopravvento. E adesso sono arrabbiato perchè non accetto che quell'essere insignificante (la mia exmoglie) a cui avevo dato me stesso, mi abbia potuto rifiutare, magari per un altro. Spero di essere stato chiaro nella descrizione, anche se questo momento non è dei migliori. Grazie.Sergio
Lei compie un errore di valutazione, molto frequente quando si viene lasciati. Pensare che si è lasciati a causa di un altro. Ed invece spesso la fine (lo ammette indirettamente anche lei) è "preannunciata" in tanti piccoli gesti quotidiani. La sua ex non ha "scelto un altro" ha scelto d'interrompere una relazione che forse trovava troppo possessiva. Ed è questa sua possessività, come ammette anche lei, che la fà soffrire così tanto. E chisà che non abbia anaolgie con "possessività" più profonde e lontane, quella con la figura materna, ad esempio. Approfitti di quello che le è successo per capire, ed è in grado di farlo, quali sono i meccanismi alla base di questa sua possessività. Cordiali saluti.

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