domenica, novembre 19, 2006

SONO DISPONIBILE

maghetta N° di riferimento: 946122610 Età: 34 Salve doc, sono una donna separata da circa 1 anno e mezzo con un bimbo di 5 anni. Mi sto innamorando di un uomo che convive con la sua donna da diversi anni... Conosco lui da circa un annetto, con frequentazioni tra amici molto sporadiche, ma da subito mi ha attratta... Ovviamente allontanavo il pensiero... Lui era fidanzato! Circa un mese fa di ritorno da una festa, su sua richiesta (a me non sarebbe venuto in mente di proporglielo) ha voluto venire da me a bere qualcosa (erano le tre del mattino). Io ero e cercavo di mantenermi tranquilla e innocua, nessun atteggiamento provocante, o battutine, chiacchiere neutre, insomma. Per farla breve, vista l'ora tarda, ci siamo sistemati sul divano per DORMIRE e io ero intenzionata a farlo, mi sono messa a debita distanza, ma lui mi ha tratta a sè. Io non mi sono rifiutata, e siamo stati insieme. Anche se lui ha avuto momenti di ripensamento e di sensi di colpa. Non è abituato a tradire, nè ad avere un'amante (e io non ho voglia di diventarlo). Dice che è la prima volta che gli succede di tradire la sua donna. Dopo questo avvenimento io ho evitato di cercarlo, ma lo ha fatto lui, con la naturalezza e la tranquillità di sempre; quasi non fosse successo niente, nè io gli ho chiesto niente.In questo mese è passato a trovarmi, sempre su sua iniziativa, moltissime volte e tante volte ci sono stati momenti in cui è partita la scintilla e l'eccitazione era alle stelle, MA siamo stati bravi e a parte questi "potenziali" ulteriori tradimenti nulla è accaduto. Il problema è che più o meno consapevolmente sapevamo entrambi che stavamo giocando col fuoco e che questo gioco ci piaceva pareccchio. Tutto è viaggiato sul filo della seduzione, ma platonica, forse appena svelata... Una settimana fa, circa si è autoinvitato a cena con una banale scusa (io non avevo mai assaggiato un liquore e lui non bevendo di giorno mi ha proposto una cena da me per farmelo assaggiare). A cena avvenuta eravamo tutti e due un po' brilli, ma io ho continuato a non provocarlo, a non cercarlo, a non chiedere niente. Mi ha abbracciata e da li è successo di nuovo, ma ad un certo punto mi ha chiesto di fare un patto in cui tutti e due accettavamo l'idea di fare sesso ma che sarebbe stata l'ultima volta. Io gli ho detto che non avrei fatto nessun patto perchè per me stavano entrando in gioco i sentimenti. Siamo stati insieme alla fine, ma lui mi ha chiaramente, esplicitamente detto che non è innamorato di me. In tutto questo tempo io mi sono dimostrata molto tranquilla, ma disponibile verso di lui, non ho avanzato richieste, nè pretese. Lui mi definisce una sua amica... E' vero che gli uomini mi percepiscono come una persona "disponibile". Femminile, ma abbastanza maschile da cavarsela da sola, per cui si riducono un po' al ruolo di amici scopanti e basta... Il problema per me è che con lui stanno accadendo cose che da tempo desideravo che accadessero e non so se questo mi sta velando la giusta visione delle cose... (sa com'è quando si è innamorati...) Sarà anche per me come ha risposto in AMORE o AMICIZIA a Carlo: perchè lui dovrebbe rinunciare ad un'amica tanto disponibile? Io avrei finalmente voglia di una storia ma non so se è lui la persona giusta. Avrei bisogno di un consiglio su come pormi per capire se ha senso continuare così o se è meglio darci un taglio prima che le ferite sanguinino troppo. La ringrazio infinitamente se vorrà rispondermi.

Le premesse che lei delinea nell'email non sono fra le migliori per poter sviluppare anche una relazione affettiva. Investire in questa storia è estremamente rischioso per lei, e sta solo a lei decidere se correre o meno il rischio. Le consiglio, piuttosto, d'analizzare il perchè di questa sua estrema "disponibilità sessuale" nei confronti dei suoi amici. E' da ciò che deve partire per poi instaurare una significativa relazione di coppia. Saluti.

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