giovedì, novembre 23, 2006

CONSIDERAZIONI SULL'IBRIS

360603767 Età: 31 Nella selezione di consulenze ho ritrovato me stessa quando lei parla dell'Ibris come l'irrazionale pensiero di farcela a farsi amare chi non ci ama, o, come nel mio caso, di farci amare come vorremmo.Vorrei saperne di più: quali sono le dinamiche psicologiche, perchè avviene questo, se dipende dal passato... Ho lasciato un ragazzo che anch'io avevo riconosciuto come quello giusto, avevo sentito quel famoso campanello...ma lui non ha saputo amarmi come volevo. Senza stare ad analizzare i suoi blocchi emotivi, quello che mi sconvolge è che io avevo pensato che in nome dell'amore tutto si sarebbe risolto. E invece, a distanza di giorni, lui non si è fatto sentire: perchè se dentro al mio cuore sapevo che era l'amore vero? Mi chiedo e Le chiedo: può darsi che quando qualcuno è così pronto ad amare veda nella prima persona che le capita accanto proprio "la persona giusta"? Per anni sono stata chiusa nel mio dolore, nei miei grovigli interiori... adesso che sono pronta per amare forse avrò avuto fretta di riconoscere in lui "l'ultima persona della mia vita"? Non lo so,è certo che sto male, tantissimo e vorrei che l'amore fosse più semplice per tutti, vorrei che tutti potessimo lasciarsi andare all'amore senza riserve e paura. Perchè nonostante tutto è l'unica cosa che conta veramente nelle nostre vite. Perchè oggi nessuno crede più a questo? Penso ai miei nonni che si sono amati, rispettati, voluti per 60 anni e ora che nonno non c'è più, mia nonna dice sempre che darebbe tutta la vita che le resta per abbracciarlo solo una volta. Mi racconta di quando lui la vide la prima volta: lei aveva un fascio d'erba in mano, lui le sorrise, e, prendendogli quel peso che partava, l'accompagnò a casa.... e da allora non si sono più lasciati! Perchè oggi non capita più?Forse ho sbagliato secolo per nascere, ma io non mi ritrovo proprio in tutti questi problemi che le persone fanno per amarsi. Sono semplice, con un grande cuore: vorrei solo avere un uomo da amare e che mi desse dei figli; un uomo che come me vede il suo mondo nei miei occhi... Mi dicono che sono infantile, che credo alle favole, ma non è così, so bene cos'è la vita; ne ho passate tante... Ma proprio in questo mondo non mi ci trovo: tutti cercano l'amore e poi quando lo trovano scappano o lo tradiscono, immolandolo a falsi miti. Dottore, lei parla d'amore ogni giorno, lei che può essere ascoltato, mi faccia un piacere dica a tutti una cosa: l'amore è semplice! Grazie
Alle tante domande che lei pone nella sua email e non ultima l'affermazione che lei pone, preferisco rispondere con questo brano significativo di Stephen King.
"LE COSE PIU' IMPORTANTI
Le cose più importanti sono le più difficili da dire. Sono quelle di cui ci si vergogna, poichè le parole le immiseriscono, le parole rimpiccioliscono cose che finchè erano nella vostra testa sembravano sconfinate, e le riducono a non più che a grandezza naturale quando vengono portate fuori. Le cose più importanti giacciono troppo vicine al punto dov'è sepolto il vostro cuore segreto. Come segnali lasciati per ritrovare un tesoro che i vostri che i vostri nemici sarebbero felicissimi di portare via e potreste fare rivelazioni che vi costano per poi scoprire che la gente vi guarda strano, senza capire affatto quello che avete detto, senza capire perchè vi sembrava tanto importante da piangere quasi mentre lo dicevate. Quando il segreto rimane chiuso dentro non è per mancanza di uno che lo racconti ma per mancanza di un orecchio che sappia ascoltare. (Stephen King)"

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