LUX N° di riferimento: 839565196 Età: 35 Gentile dottore le scrivo per l'ultima volta dopo averlo fatto già due volte con "ho paura di perdere la mia famiglia" penso di farlo per essere rassicurato perchè sono una persona profondamente insicura. Le spieghero' dettagliatamente tutta la mia vita perchè di Lei mi fido anche se non la conosco di persona. Sono depresso da novembre 2005 e le date sono molto importanti. Con mia madre ho sempre avuto un rapporto direi morboso, fin da piccolo mi ha portato da mille dottori perchè secondo lei avevo qualsiasi malattia che esiste al mondo, dovevo secondo lei portare la macchinetta per identi anche se tutti i dentisti che mi hanno visitato dicessero il contrario e infatti non l'ho mai portata, dovevo portare il busto ortopedico e tutti i dottori mi dicevano di no. Verso i 15 anni mi sono accorto confrontandomi con i miei coetanei visti sotto la doccia dopo aver giocato a calcio di avere un problema nelle dimensioni delle mie parti intime e mi sono fatto mille problemi, quando l'ho riferito a mia madre mi ha portato da mille specialisti e psicologi sessuologi e tutti mi hanno detto di essere normale però mi hanno imbottito di ormoni che non sono serviti a niente. Mio padre che ho visto sempre poco perchè sempre al lavoro non mi ha mai seguito tanto in queste cose, io sono sempre stato vicino a mia madre che mi portava dappertutto sempre insieme, anche quando sono andato a fare delle analisi molto imbarazzanti come quelle dello sperma mio padre non c'era. Mio padre è sempre stato esaltato da mia madre per tutto quello che ha fatto nella vita per il personaggio di successo che è diventato e io ci stavo male perchè le dicevo di tirarlo giù dal piedistallo in cui l'ha messo. Quando avevo 13 anni ho subito un abuso psicologico da parte di mio cugino di 30 anni che voleva avere un rapporto mosessuale con me, io non l'ho mai detto a mia madre e me lo sono tenuto dentro sempre. A 21 anni ho avuto la mia prima esperienza sessuale con una ragazza più giovane di me e ne ero innamoratissimo ma ai miei genitori non andava bene, lei dopo due anni mi ha lasciato e io sono stato malissimo ma i miei genitori e questo l'ho scoperto dopo qualche anno hanno brindato quando lei mi ha mollato.Io sono cresciuto fin da piccolo con i miei genitori che mi dicevano che dovevo sposarmi con una donna ricca che solo così sarei stato bene io ero attratto dalle ragazze ma e come se dovessi vedere se avevano soldi prima di provarci. Dopo 4 mesi che ero stato mollato mi sono messo insieme conu na ragazza amica di famiglia che è molto ricca economicamente ma soprattutto ero certo che sarebbe andata bene a mia madre. Per questa ragazza non sentivo nessuna emozione, Siamo stati insieme per 4 anni. Questa ragazza non ha mai lavorato in vita sua e anzi mi diceva di sbrigarmi a laurearmi perchè così mi avrebbe fatto diventare notaio e lei sarebbe rimasta a casa. Io questo non lo volevo ma per la tranquillità che regnava in casa mia sono andato avanti così sempre con il pensiero che sarebbe arrivata un'altra persona nella mia vita. Un giorno ho conosciuto mia moglie ed è stato come far vedere la luce a un cieco un'emozione incredibile. Lei non proviene da una famiglia benestante ma di gente che ha sempre lavorato, lei si è laureata in matematica nei tempi giusti e siccome i suoi non avevano i soldi per farla studiare e d'estate Lei andava a lavorare nei campi per potersi pagare l'università. Io verso mia moglie sono stato attratto fin da subito ed ancora adesso al solo pensiero mi tremano le gambe mi batte forte il cuore e mi sento emozionato con lei mi sono sentito me stesso accettato incondizionatamente con i miei pregi e i miei difetti non dovevo mascherarmi come facevo prima. Mia madre non voleva che stessi insieme con questa ragazza e ha fatto di tutto perchè la lasciassi ma ho tirato fuori gli attributi e ho vinto io. Dopo 1 anno e mezzo ci siamo sposati con grandi litigi in casa dei miei. ma io ho preso la decisione giusta perche l'ho visto come sarebbe stato il mio futuro con lei. Ci siamo sposati nel 1999 è sempre andato tutto bene, mia moglie è rimasta incinta dopo circa sei mesi ma ha perso il bambino poco dopo per un aborto spontaneo. Dopo un anno ci abbiamo riprovato ed è nata la nostra prima bambina. quando mia moglie era in attesa ho avuto un problema di salute per un distacco di retina e ho subito dal 2001 al2005 sei interventi che purtroppo mi hanno portato alla cecità ad un occhio. L'ultima operazione l'ho subita ad ottobre 2005 e mi hanno detto che avrei perso l'occhio. Ho cominciato a fare pensieri strani, tipo e se diventassi cieco anche dall'altro occhio sarei un peso per la famiglia, forse mia moglie si stuferebbe e se ne andrebbe e come farò se non mi danno la patente il tutto proprio quando la mia seconda bambina era nata da qualche mese e io mi sentivo inutile e non riuscivo ad aiutare mia moglie. Quando questi pensieri sono passati ne sono arrivati degli altri questa volta su mia moglie , tipo e se non fosse la persona giusta ma se avessi ascoltato i miei genitori come sarei stato (di sicuro male) tutti questi pensieri mi deprimono soprattutto perchè sento per mia moglie un amore che non avevo mai provato nella mia vita e anche adesso adesso mi fa piangere dalla gioia di aver trovato questa persona. Ma sono depresso al punto da essere arrivato vicino al suicidio per tre volte. A luglio mi sono deciso dopo averle scritto per la prima volta ad andare da una psicologa e da uno psichiatra che mi ha ordinato degli antidepressivi. In queste sedute è emerso che sono depresso perchè ho paura di far del male a mia madre avendole " DISUBBIDITO" ma io non posso essere come lei mi vuole la mia vita è questa con mia moglie e le mie figlie perchè è lavita che ho sempre voluto vivere, però mi sento depresso ho comportamenti autolesionistici quando mi vengono di questi pensieri su mia moglie e sulle mie figlie. La prego mi aiuti, la depressione può portare a fare dei pensieri così tupidi che fino all'insorgenza della malattia non si erano mai fatti anzi i pensieri che ho sempre avuto sono stati l'esatto contrario e sono sempre stato molto sicuro di quello che volevo fare e di dove stavo andando. La prego mi risponda. Forse non sono riuscito ancora a superare il lutto della perdita dell'occhio, lei cosa ne pensa. Aiuto.
Purtroppo motivi deontologici e la limitatezza della consulenza online m'impediscono d'entrare nel merito di diagnosi e terapie di colleghi. Sicuramente il rapporto con sua madre ha influenzato ed influenza la sua vita. A ciò s'aggiunge un fattore scatenante situazionale quale la perdita dell'occhio che attraverso i vari interventi che ha subito nel tempo, ha contribuito a renderla "vulnerabile" alla depressione. Sulla possibile terapia posso solo rimetterla alle decisioni del suo psichiatra e della sua psicologa. Cordiali saluti.
Nessun commento:
Posta un commento