martedì, gennaio 16, 2007

RIUSCIRO' A...?


mia N° di riferimento: 719157978 Età: 29 Salve dottore. frequento spesso il forum e ho grazie al suo sito e al libro donne che amano troppo ho capito di soffrire di una dipendenza affettiva. ho iniziato a frequentare un gruppo di auto aiuto nel quale mi trovo bene, e trovo molto sollievo nel sapere che ci sono altre donne che hanno sofferto come me. ma riconoscersi malati non significa guarire. la mia situazione personale è molto delicata, e io non mi sveglio una sola mattina senza pensare che non riesco ad uscirne. la mia vita nel giro di un anno è completamente cambiata, a causa in parte della storia con quest'uomo per cui ho lasciato il ragazzo con cui stavo da più di dieci anni. nella mia storia precedente non riconosco particolari sintomi di dipendenza affettiva: ci siamo amati molto, in modo sincero, avevamo i nostri problemi di coppia ma c'era fiducia totale, e la capacità di riuscire a risolvere i problemi insieme. fino a quando mi sono presa una cotta pazzesca, che mi ha spinto a fare cose del tutto irrazionali; quando ho capito che qualcosa non andava mi sono aperta con il mio ragazzo, ma non siamo riusciti ad unirci per fare qualcosa insieme. non riuscivamo più a vederci senza piangere, non riuscivamo più a parlare. e io, completamente confusa da tutto quello che mi stava accadendo e dal mio mondo che andava in frantumi, mi sono attaccata in modo eccessivo ad una persona che non meritava nulla. purtroppo questa persona lavora con me, anzi io lavoro per lui come collaboratrice; la storia è durata qualche mese. per tutta la primavera e l'estate lui è stato il mio pensiero fisso, non mangiavo più, passavo tutto il mio tempo libero a letto a piangere o dormire, ho trascurato i miei studi. è molto bravo a dare di sè un'immagine di persona sensibile e intelligente, impegnata, ma basta grattare un po' sotto questa apparenza e si scoprono bugie, storie multiple, verità dette ad arte, e chissà cos'altro, non solo nei miei confronti ma anche dei suoi famigliari e dei suoi collaboratori sul lavoro. adesso mi tocca vederlo ogni giorno, ma questo non sarebbe un problema perchè da quando ho deciso di non vederlo più a livello personale il mio distacco emotivo ha iniziato a migliorare. fino a quando, per caso, ho scoperto che lui ha iniziato una storia con una mia collega, ovviamente "segreta" come la mia. questo mi ha catapultato in una situazione molto pesante, perchè lavoro gomito a gomito con lei tutti i giorni. razionalmente capisco che non tornerei mai con lui, che non potrebbe mai esserci una storia seria e sincera con questa persona, se così si può chiamare, ma c'è ancora una parte di me che soffre da morire. in parte è il mio cuore che ancora sanguina per il modo in cui è stato usato, ma ciò che mi spaventa di più è che ogni giorno io rivedo davanti a me i fantasmi della dipendenza che speravo di essere riuscita a superare. mi spiego meglio: mi riferisco ai pensieri tipo "ecco sicuramente lei sarà molto meglio di me ed avranno una storia meravigliosa", oppure alle crisi di pianto che rimando indietro, o alla paura che il pensiero di lui torni ad essere costante nella mia vita.adesso infatti non tanto il pensiero di lui, ma la presenza di lei sta diventando una vera ossessione. e questo, oltre a farmi stare male, tira fuori lati di me che non mi piacciono, perchè non essendo serena non riesco ad esserlo con gli altri. faccio una fatica cane a mettermi una maschera accettabile. credo che il fatto che non sto bene sia evidente, ma cerco d itrattenermi il più possibile. dovrei forse cambiare lavoro, ma una situazione famigliare anch'essa pesante a livello emotivo mi fa tentennare. ho un rapporto molto difficile con mia madre da sempre, sono orfana di padre da dieci anni. nel frattempo piango molto, cerco conforto negli amici che sono molto pazienti con me (ma per quanto?), e sono sempre più stanca ed affamata. di amore, diattenzioni, di affetto, di serenità. il vuoto emotivo che ho dentro e che cercavo di riempire con la dipendenza è sempre lì, e le mie energie sono sempre meno.s o di avere potenzialità, una laurea, un cervello funzionante, ma non riesco a dare valore a queste cose. scrivo pagine e pagine in cui butto fuori tutti i miei progressi, le mie ricadute, le mie ferite vecchie e nuove. non riesco più ad ascoltare la musica, a guardare un bambino, perchè qualunque cosa che muove il mio cuore lo sveglia e lui mi ricorda che soffre da morire. quando tempo ci vorrà perchè io trovi un po' di sollievo con il percorso che ho intrapreso? riuscirò a conoscere e a controllare quelle ferite nel mio inconscio che mi hanno spinto a comportarmi in modo del tutto privo di rispetto per me stessa? quando riuscirò ad avere una percezione dei miei limiti, e mi metterò in testa che sono una persona delicata e che non posso trattarmi così? grazie dottore per questa possibilità.


Dostoevskij amava ripetere che si può condurre un cavallo ad un abbeveratoio, ma non lo si può costringere a bere. La strada che lei ha intrapreso è quella giusta e che col tempo la condurrà al limite dell'uscita dal tunnel ma servirà l'atto finale della sua volontà per uscirne definitamente. Mille lacci la trattengono: il suo passato, la contiguità con l'ex per quanto riguarda il lavoro e la collega. Inoltre oltre a tutto ciò, potrebbe esserci qualcosa di ancora molto profondo che non è ancora emerso e che l'impedisce la "liberazione" finale. La voglio salutare con dei "versi" di speranza del poeta Saba, che amo spesso ripetere:

"Muta il destino lentamente, ad un ora precipita"

1 commento:

Anonimo ha detto...

Bene la volontà c'è ma ci vuole un altro passo, ti voglio fare riflettere, immagina UN DROGATO CHE HA LA VOGLIA DI USCIRE DALLA DROGA MA CONTINUA A CAMMINARE CON UNO SPACCIATORE.
Sei una ragazza intelligente e ti voglio chiedere: CHE PERCENTUALE HA QUESTO RAGAZZO DI USCIRE DAL TUNNEL SE CAMMINA A FIANCO DELLA SUA TENTAZIONE?
Tu stai facendo questo rimanendo là.
Sono Claudia uscita da una storia simile alla tua e Guarita ringraziando a DIO dall'amare troppo.
Ti voglio consigliare:
Prenditi tre giorni di ferie o di malattia stampati i curriculum e fatti un giro in altre aziende, presentati tu personalmente, truccatii, vestita elegantina, vedrai sarai una bomba.
Io l'ho fatto. Questo mi ha portato nuovi colleghi, nuovi amici e mi ha aiutato a distaccarmi e a distrarmi.
Quando ti torna il passato, pensa al dolore e pensa che per te Dio ha preparato un uomo che Ti Ama e non ti distrugge.
Concentrati pensa che in questa fase ti stai preparando per un vero amore, perchè quello non lo era. Però devi concentrarti su di te, spenditi qualche soldo in più pensando: Mi merito questo regalo.
Baci Dio Ti Benedica