lu Età: 39 Per la prima volta mi trovo a combattere con una situazione di gelosia del passato.
Sto con un uomo della mia età da tre mesi.Gran rubacuori fredo e spietato con le donne, mai innamorato, con solo due otre storie serie e centinaia di storie di sesso. Il suo ideale di donna da sposare è come sua madre, seria, unico uomo nella vita, pudica. La libertà sessuale che le donne gli mostrano gliele fa catalogare come 'poco di buono'delle quali non si innamora. Poi arrivo io. Colpo di fumine. Brava ragazza,tutta lavoro e casa,non aggressiva. Iniziamo ad uscire, raccontiamo le nostre vite. Nella mia sono presenti tre storie di tre anni ognuna, una recente dipochi mesi,tutte con grande impegno da parte mia, ma dei fallimenti più o menno dolorosi. Ma tutte chiuse mentalmente prima di incontrare lui. Unico comune denominatore di tutte le mie storie è stata la mia supposta incapacità a gestire il versante sessuale. Inibita, pudica, inesperta, sono state continue accuse e continue crisi personali di colpevolezza e di identità sessuale che sono durate per circa 15 anni.
Circa 10 anni orsono, nel pieno di queste crisi ho avuto due avventure occasionali presso villaggi turistici, con animatori.Con uno dei due si è poi stabilito un rapporto umano che fino ad oggi continua con reciproche notizie occasionali su lavoro, matrimanio, figli,ecc...Nell'altro caso l'evento si è concluso nella stessa settimana. Io ho sentito la necessità di raccontare tutta me stessa a lui, cosa mai fatta prima,e verosimilmente l'ho fatto in modo troppo superficiale. Il risultato è che da una iniziale gelosia per le storie più lunghe, superata dal ragionamento che ho avuto quei rapporti perchè ero alla ricerca di amore e dolcezza, motivazioni nobili, la gelosia si è spostata su quel rapporto occasionale che non riesce a superare. Inutili le mie affermazioni che è stata una storia senza importanza,che mi ci sono buttata per la ricerca di conferme sulla mia sessualità,che non ho trovato,che è un comportamento anomalo per la mia vità che è stato dettato da influenze psicologiche chiare, che il mio inconscio aveva creato un romantico film adolescenziale per poter autorizzare lo svolgersi ditale evento. Mi vede vivere, è ormai certo che non sono come le altre donne che ha frequentato, dice che è certo che con me non subirà mai tradimenti, che è certo che sono la brava ragazza che voleva, che sa che sono mentalmente pulita,ma non riesce ad accettare questo mio errore, lontano dal suo modo di vedere una donna. Poi ha anche paura che io possa fare paragoni con quel tizio atletico e che lui possa perderci,mentre io gli dico sempre che lui è per me il più bell'uomo che si sia avvicinato a me e che lo considero troppo per me che invece mi sento bruttina. Non so come fare perche la sua sta diventando una ossessione e non vale a niente il mio stargli vicino, ascoltarlo, non sminuire il problema, rassicurarlo sul mio sentimento unico nei suoi confronti, mai provato prima. Me lo sposerei subito, gli darei subito un figlio, ed io sono una che parte da molto lontano in quest'ambito.
In lui ho trovato tutto ciò che cercavo da sempre e lui lo sa. Lui sta andando quasi da subito da uno psicologo che altre volte lo ha aiutato. Devo precisare che dall'età di 18anni ha dovuto affrontare in prima persona un fallimento economico di proporzioni gigantesche e tutto ciò ha creato in lui delle ossessioni(scontrini, film, nomi)che lo aiutavano a spostare i pensieri. Si è fatto aiutare da questo psicologo dal quale è tornato in questo periodo. Io però penso di avere una parte importante nel suo processo di guarigione, ma non so come aiutarlo. Come devo comportarmi? Vi prego aiutatemi. Grazie.
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