Maria N° di riferimento: 397962560 Età: 23 Separarsi per crescere. Salve ,mi chiamo Maria e ho 23 anni. Da qualche giorno è finita la mia prima storia d’amore durata 5 anni. Una storia a distanza (studio fuori sede) tormentata dai numerosi problemi del ragazzo con cui stavo (prima la dipendenza alcolica, e poi…una forte depressione che lo ha portato a dover assumere psicofarmaci ed un problema fisico che per un periodo ha contribuito a farlo sprofondare). Quando è cominciata la relazione lui stava bene ma forse la dipendenza stava iniziando… non ne ero cosciente e neanche lui si rendeva conto del problema. Stavamo bene…non avevamo esperienze ed insieme abbiamo scoperto l’amore….ci siamo legati molto e fin dal principio siamo stati molto attratti l’uno dall’altra. Sentivamo di essere legati profondamente, siamo sempre andati molto d’accordo…mi ha sempre fatta sentire unica e speciale, è dolce,comprensivo, sensibile, sensuale…tanto delicato nei modi e soprattutto abbiamo in comune la visione delle cose,dei rapporti…la fedeltà e l’importanza dei sentimenti, nonché 2 storie famigliari analoghe(lui in particolare ha un difficilissimo rapporto col padre e una madre fragile). Mi è capitato moltevolte di vederlo completamente ubriaco…a volte non me ne sono resa conto e mi ha ferita molto dicendomi cose dolorose, ma che a volte il giorno dopo neanche ricordava. Una sorta di Dottor Jekyll e Mister Hyde. Ho visto il peggio di lui…ma ripensandoci era solo tutta la sua rabbia col mondo che veniva fuori..in quei discorsi. Mi sono accorta nel tempo di avere una visione di lui poco chiara di confondere i comportamenti alterati con quelli reali. Spesso nei momenti di forte difficoltà e/o alterazione mi allontanava, ma io soffrivo immensamente e cercavo sempre di riavvicinarlo, tra l’altro mi diceva quando era in se che lo faceva inconsciamente per proteggermi dalla sofferenza. Alcune volte volevo lasciarlo io perché capisse che mi faceva soffrire, ma la paura di perderlo,di non esser cercata me lo ha impedito. Poi vivendo la storia a distanza e vedendoci poco non ho sentito il reale peso della situazione in cui stavo finendo. Più passava il tempo più si chiudeva in se e si isolava da tutti. Nell’ultimo anno il problema alcolico ha fatto posto all’antidepressivo,che lo rende imprevedibile, e 2 mesi fa unendo molti alcolici ai farmaci ha detto ad una cara amica in comune(una persona molto bella, ma con tanti problemi sia a casa che in coppia) di essere innamorato di lei e di “volermi bene come una sorella”(frase usata anche in passato)…salvo il giorno dopo non ricordare nulla e sentirsi terribilmente in imbarazzo ed incredulo…Inizialmentevoleva allontanarsi pensando che fosse una sua attrazione inconscia, ma il neurologo gli ha spiegato che poteva essere chiunque e sarebbe accaduto lo stesso visto il cocktail assurdo. Tutto è tornato apposto, la cosa mi ha ferita e spiazzata, ma stranamente dentro…sentivo fin dall’inizio che non eraattrazione reale,al massimo una reazione data dall’affetto e dalla stima chenutre per lei e dal fatto che non ci vedevamo da tanto. Qualche giorno fa,rincontrandola, per caso, le ha detto che forse non era dovuto al miscuglio, mache ne era attratto e che cmq non riusciva a lasciarmi perché lo tenevo legatocol mio bisogno di lui e ha chiesto a lei di parlarmi, perchè aveva paura chepiangendo lo avrei intenerito. Non capisco perché creare scompiglio se sa chelei non è affatto interessata e per di più mi dice anche che non pensa mai alei(né ha mai mostrato interesse particolare in passato)…e che sta bene neipochi momenti in cui la frequenta e basta(ormai unica persona che vede ognitanto)… questa volta mi colpisce ancor meno mi sono sempre sentita cosispeciale ai suoi occhi…in questi anni le ha sempre parlato tanto del suo amoreper me…anche lei è convinta che sia un modo per allontanarmi da lui e perallontanare se stesso da me,facendo qualcosa di eclatante e grave ai miei occhiche mi spingesse ad odiarlo. Ora lui dice che i suoi sentimenti sono cambiatinel tempo e di provare per me solo affetto. Mi ha lasciata(tutto questo èaccaduto al telefono). Io non ho cercato di farlo tornare come altre volte…l’holasciato libero di capire… Prima l’alcool e ora soprattutto i farmaci cheprende lo rendono così strano e apatico verso la vita privo della suapassionalità nelle cose e anch’io sento che i miei sentimenti sono cambiatidopo 3 anni di difficoltà e distanza,(forse a volte in passato non gli sonostata abbastanza vicina per telefono tra mille impegni e ne ha sofferto, ma ilmio pensiero era sempre con lui)…La passione e le emozioni sono un po’ instandby e capisco che poi nel suo stato sia anche peggio,a volte anch’io hocreduto di esser attratta da qualcuno,ma era inconsciamente quasi forzato da unbisogno di fuga nei momenti difficili, quando mi sentivo prosciugata delle mieenergie ed avevo bisogno di “normalità”. Anche se è strano che qualcuno che nonti ama più te lo dica fino a un’ora prima e che anche se mentiva come dice…tichiama e ti scrive msg spesso nell’arco della giornata…non penso lo facessesolo perchè non riusciva a lasciarmi!Ora cmq sono più forte che in passato forse soffro di una co-dipendenza affettiva, ma ho portato avanti la storiaperchè credevo tanto in lui nonostante tutto,perché pensavo che si risolvessein breve tempo,invece sono anni tra una cosa e l’altra. Anche se conosco tanti ragazzi e li osservo molto, nessuno è profondo e complesso come lui,né da tanta importanza al contatto(ero l’unica persona verso cui avesse desiderio dic ontatto a pelle.. anch’ io sono un po’ così) non ho mai conosciuto una persona che mi capisse nel profondo e avesse un lato femminile tanto marcato,che desse tanta importanza ai sentimenti ed ai rapporti...colto, aperto..intelligente…che fosse prima di tutto amico e poi fidanzato, riesco ad aprirmiun po’ di più solo con lui nonostante abbia amici veri e moltostretti,oltretutto mi accorgo che le cose che non mi piacciono di lui e che mifanno male sono tutte legate al suo malessere (l’incostanza, l’inaffidabilità,la mancanza di forza, a volte la durezza e soprattutto l’apatia)…se l’avessiconosciuto com’è ora non ne sarei stata attratta, infatti non era così e lodice anche lui. In questo lungo periodo ho soffocato i miei bisogni e spesso hoaccettato cose che non avrei mai tollerato prima(odiandomi per questicompromessi) per stargli accanto,volevo che tornasse com’era…anche se la storiache avevamo mi dava poco e mi faceva male,volevo esser forte e non mollare!Nonpotevo, e tuttora non posso, accettare l’idea di perdere una persona cosìbella, dall’animo nobile.. perché tutte queste difficoltà incontrollabili cihanno allontanato e spento...e non per un’incompatibilità caratteriale. Forse questi anni e questa storia agrodolce mi sono serviti a capire che ho tantiproblemi legati all’autostima e alla fiducia in me che si presentano in varie sfere delle mia vita e che devo fare un grande lavoro interiore persuperarli…dalla sessualità ai rapporti interpersonali…sono sempre sottopressione e non riesco mai a sciogliermi,siamo identici in questo,ma io hoscelto di non prendere la strada apparentemente più facile(l’alcool)come hafatto lui...quando 6 così timido, insicuro e bloccato sembra una pozionemagica…ma i problemi non si risolvono così, forse in questo è stato immaturo!Lechiedo cosa pensa del tutto e se la mia tesi sul suo abbandono è valida…se sono stata folle ed è indice di un problema il fatto di tenere tanto a questa persona e se è giusto aspettarlo facendo anch’io un mio iter di crescita e cambiamento e riprovare a stare insieme qualora lui risolva e lo desideri,rinnovati da percorsi autonomi senza i ruoli che si sono creati nel tempo. Non sentendoci saremo indipendenti e senza punti d’appoggio nell’altro, ma solo in noi stessi. Ora capisco che forse questo è l’unico vero modo per aiutarlo e aiutarmi, prima non lo capivo, anche se mano che passano i giorni sento che lo stato di equilibrio e lucidità iniziale con cui ho scritto gran parte della lettera sta facendo posto a rabbia e nervosismo. Le chiedo scusa se mi sono dilungata troppo nel racconto, ma è la sintesi più breve che potessi fare, mi èstato utile scrivere…grazie e spero tanto che mi risponda!Maria.
Sono d'accordo con questa parte della sua email:
"Forse questi anni e questa storia agrodolce mi sono serviti a capire che ho tanti problemi legati all’autostima e alla fiducia in me che si presentano in varie sfere delle mia vita e che devo fare un grande lavoro interiore per superarli…dalla sessualità ai rapporti interpersonali…sono sempre sotto pressione e non riesco mai a sciogliermi,siamo identici in questo,ma io ho scelto di non prendere la strada apparentemente più facile(l’alcool)come ha fatto lui..." Anche se lei forse stava prendendo la strada della dipendenza affettiva o di una codipendenza. Proprio a causa di quest'ultimi motivi l'"abbandono" (al di là della sua tesi che potrebbe anche essere plausibile) giunge quanto mai "opportuno". Sono d'accordo sul titolo "separarsi per crescere", un pò meno sull'attesa, perchè la "crescita" potrebbe anche portarvi ad essere due persone diverse che potrebbero non avere più progettualità futura insieme. Nell'"attesa" lei eviti un processo che Stendhal definiva di "cristallizazione" del rapporto dove l'altro viene visto come "unico" ed altrettanto la relazione. Forse il più grande amore è quello che ancora deve venire. Cordiali saluti.
2 commenti:
Saverio: età 27
Sono il ragazzo della storia in questione. E' vero, il più grande amore deve ancora venire. Da poco abbiamo ripreso i contatti e stiamo provando a ricostruire il rapporto...ma secondo me è impossibile! In realtà lo stiamo costruendo ex-novo. Il perchè sarà più chiaro tra qualche riga.
Quando lasciai Maria, lo feci col puro intento di allontanarla (esattamente ciò che tentai di fare strumentalizzando purtroppo quella nostra amica senza mai riuscirci). Lo ritenevo necessario per cautelarla da una situazione ormai allo sbando, in cui qualsiasi affermazione o pensiero diventava l'esatto opposto il giorno dopo. Decisamente non stavo bene. La confondevo, la facevo soffrire, col risultato che la sua sofferenza mi tornava indietro come un boomerang. Non volevo distruggere quelle poche possibilità che mi rimanevano, ma soprattutto non volevo danneggiarla oltre.
In questi mesi di silenzio imposto mi sono curato. Ora sono astinente, ma soprattutto il disturbo di personalità borderline che mi era stato diagnosticato si è volatilizzato insieme all'alcol.
Ora non ho più paura delle persone, i rapporti sono più semplici da vivere e così i sentimenti, ma soprattutto so gestire le emozioni. Una persona nuova. O forse la stessa persona senza l'ombra dell'abuso di sostanze (abusavo anche di psico-farmaci). Forse per questo Maria dice che in questi giorni con me "sta meglio di quanto non sia mai stata prima".
Io personalmente non l'ho mai ritenuta una dipendenza, "solo" un grande amore nato in condizioni sbagliate.
E' per questo che mi piace l'idea di fare tutto d'accapo. Voglio gustare appieno il sapore dell'innamoramento, del bacio, del primo rapporto sessuale, delle interminabili chiacchierate che facevamo...voglio Maria! E sarà una nuova prima volta per forza di cose, perchè ora non c'è più la mia malattia a distorcere, confondere, distruggere. Solo la dannata lontananza che se da un lato è un deterrente, dall'altro ci aiuta a darci i tempi giusti per riflettere e mi dà la possibilità di farle capire che il mio impegno è serio quanto l'amore che provo per lei. Scusandomi per il commento un po' "off topic", la saluto e la ringrazio per l'attenzione.
Ciao Saverio,
trovo molte similitudini tra la mia storia di coppia e la vostra.
Vorrei farti una domanda: se fosse stata Maria a cedere e ti avesse lasciato? Pensi che avresti reagito nella stessa maniera?
Grazie.
Vi auguro di continuare ad amarvi e ad essere filici
Posta un commento