sabato, settembre 16, 2006

PAURA DI PERDERLA


Perso N° di riferimento: 28361554 Età: 41 Vi scrivo sperando possiate darmi alcune indicazioni sucome devo procedere nella mia vita, perché, sinceramente, non riesco più a capirlo.Questa è la mia storia. Da alcune settimane mia moglie ha deciso di separarsi da me e da allora non riesco più a vivere. La nostra storia, iniziata molti anni fa, ha avuto varie vicissitudini: nel corso della nostra convivenza, mi ha lasciato più volte, per periodi di alcuni mesi Lei è già stata sposata una volta, per un anno, perché rimasta incinta, con unapersona che non ha mai amato, solo perché costretta dai genitori (all’epoca molto giovane).Dalla nostra relazione è nato anche un secondo figlio Ci siamo sempre amati, profondamente, ma le incomprensioni, soprattutto tra me e “suo” figlio, che cresceva con la testa del padre (sbruffone, non passava gli alimenti, se ne fregava del figlio e via dicendo) hanno sempre creato in casa,un clima sempre più teso e mai chiarito: io mi arrabbiavo spesso con lui perché non voleva studiare, perché aveva un atteggiamento prepotente, da bullo di paese (copiato dal padre), peggiorato sempre di anno in anno. Terminate le scuole ha provato diversi lavori, ma senza esperienza e con poca voglia è dura! Non che sia un teppista, perché a volte è anche affettuoso e gentile, ma sempre egoistaMia moglie ci soffriva e il tutto ci portava spesso a litigare ed allontanarci, fermi sulle nostre idee.Dal punto di vista educativo lei è (o sembrava) permissiva, mentre io ero e sono rigido nell’educazione. Io sono sempre stato presente in casa, ho sempre aiutato, non ho fatto mai mancare nulla, ma mi sono accorto che facevo pesare ogni cosa. Ed ora mi mi ha lasciato, stanca del clima insostenibile: da una parte le do ragione, ma dall’altra no, perché mi sono trovato di fronte ad una scelta già effettuata da lei, anche se lei mi aveva detto in passato, di provare ad allontanarmi per un po’ per poter capire. Ora a 41 anni, mi sono accorto di avere sempre fatto di tutto per riavere lei, senza mai aver risolti i problemi familiari. Ma ho deciso di cambiare: ho parlato col figlio maggiore (che nel frattempo era indeciso se stare con me o no!) o quantomeno ci ho provato e devo dire che ho capito che lui è così che non posso cambiarlo, ma devo aiutarlo, cercandogli di fargli capire l’atteggiamento che aveva non era quello corretto, cerco di essere più permissivo. Da poco ha iniziato a lavorare, gli ho anticipato i soldi dell’auto e devo dire che il nostro rapporto sta migliorando, anche se mia moglie pensa che abbia fatto questo gesto per riaverla. Ma da alcuni giorni è andato da sua madre, quindi non riesco più a stabilire un contatto con lui. Lei adesso, gli ha imposto delle “regole”, sempre odiate prima, non gli fa usare il telefono di casa (mentre quando lo dicevo io erano solo litigate). Farei di tutto per farla tornare: la tempesto di sms,di telefonate, di lettere, ma lei non ne vuole sapere. Ma a volte viene a mangiare da noi, quando la invito; a volte pulisce la casa dove vivevamo, e quando le chiedo se mi vuole bene mi dice “si, ma sai che non torno indietro” , altre volte non riusciamo a comunicare. Mi sono rivolto anche ad un consultorio, dove inizierò tra qualche giorno per capire! E dove vorrei venisse anche lei, ma di cui non vuole saperne. Adesso che devo occuparmi delle faccende domestiche mi accorgo di cosa vuol dire! E io che mi lamentavo se la lavava in continuazione o se si alzava presto Ho paura di perderla definitivamente, vorrei che tornasse indietro, perché cosi non riesco più a lavorare. Cosa devo fare?Grazie
Nella vostra relazione, per lei, c'è sempre stato l' "ex" che inconsciamente era rappresentato dal figlio. Lo dimostra certi tratti d'animosità della sua email nei confronti dell'ex marito della sua compagna. Il non capire questa sua "animosità" le ha portato a compiere quegli sbagli relazionali che hanno avuto l'esito attuale. Come recuperare ? Col tempo e facendole capire da dove originano le sue incomprensioni. Sarebbe utile se riuscisse a convincerla ad andare in consulenza di coppia insieme a lei. Saluti.

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