liliana N° di riferimento: 948655369 Età: 21 Buongiorno, Scrivo perché ho un terribile bisogno di un consiglio. Spiego ora la situazione: sto con il mio ragazzo da poco meno di 2 anni; relazione un po’ turbata, ma vissuta al 100%. Purtroppo da circa 6 mesi è esplosa in modo sempre più evidente una malattia mentale: psicosi. Ho visto stando con lui momenti di delirio pazzeschi; dall’urlare contro presunte spie (inesistenti) all’ossessionante imposizione nei miei confronti di mettere una collanina con una croce al collo…vi risparmio le altre mille situazioni. Ora da un po’ di tempo ha iniziato una terapia, che ovviamente ancora non accetta, perché fa fatica a concepirsi malato. Voglio arrivare al dunque. Voglio finalmente parlare un po’ di me, delle mie paure. Mi sono resa conto che i miei problemi quotidiani non fanno più male perché ormai sono concentrata esclusivamente sul suo problema. Nella coppia emerge sempre lo stesso medesimo problema e per evitare di aggravare il suo umore, evito sempre di esporre le mie esigenze. Mi rendo conto che ciò non è giusto, purtroppo però in una situazione del genere non sempre si riesce a mantenere una giusta condotta. La situazione mi avvilisce, mi abbatte, sono arrivata al punto che sono felice o sono triste in base a come si sente lui. Il fatto è che non riesco a lasciarlo, non per pietà, ma perché gli voglio tanto bene.Spesso mi chiedo: ma chi me lo fa fare? Effettivamente ho 21 anni ma me ne sento addosso 10 in più..Probabilmente questo non è il sito adatto per avere consigli di questo genere. In ogni caso, ringrazio per l’attenzione. Cordiali saluti.
Spesso, capita, che ci si nasconde dietro i problemi di chi ci stà vicino per evitare di risolvere i propri. Ed una persona che soffre di psicosi di 'luoghi' per nascondersi ne offre molti. Al di là del sentimento che prova nei confronti del suo ragazzo, rifletta anche su tale possibilità. Saluti
1 commento:
ciao, leggendo il tuo sfogo, ho rivisto la mia situazione, analoga anche se con contesti diversi, vorrei dirti solo una cosa. io ho 41 anni e la mia storia è lunga di 25, ed ora che ho sempre e solo "dato" mi sento svuotata, senza forze e incapace di prendere una decisione definitiva.
non ho più quell'entusiasmo e quelle speranze che mi convincevano che sicuramente serebbe cambiato e LUI avrebbe capito. io credo che non togli niente a nessuno se pensi a te stessa, che non ci si può fare carico dei problemi "del mondo" e che se lui per primo non fa dei passi nella tua direzione è una battagli a senso unico.
non voglio essere catastrofica, e non so se per te potrebbe essere la stessa cosa, ma voglio invitarti a riflettere su quello che MERITI e che a volte può essere meglio tagliarsi un dito (seppure con dolore) che tagliarsi un braccio...e quello che meriti nessuno può saperlo meglio di te! ti auguro tutto il bene possibile.
un bacio.
Eleonora-pr-
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