bimba N° di riferimento: 430468555 Età: 38 Ho già scritto in precedenza purtroppo nonostante i buoni propositi non ne sono uscita....e ho sempre più paura, paura di non riuscire ad uscirne. Ho oltretutto somatizzato la mia condizione quindi non sto neppure bene fisicamente. in due parole: sono vedova da due anni, ho un figlio di 4 e poco dopo la morte di mio marito è capitato, dico capitato perchè io al momento non lo cercavo, un collega sposato che si è invaghito di me. Io ripeto non lo cercavo e lo vedevo ma mai sotto quell'aspetto.. è stato l'unico però in un momento penso di bisogno mio che mi ha dato quelle attenzioni di cui sentivo la mancanza. Ci siamo innamorati credo...nel senso che io ancora oggi ho il dubbio di non esserne innamorata ma di averne un estremo bisogno. All'inizio mi ha fatto sentire bella desiderata amata...faceva pazzie per me...mi hanno fatto toccare il cielo con un dito non avrei mai pensato che dopo mio marito avrei potuto di nuovo provare certe cose. E forse mio marito non era riuscito in questo: a farmi sentire così bella. Poi ovviamente tutto è precipitato io ho chiesto di più e lui mi ripete sempre che non riesce a lasciare sua moglie dopo18 anni per mancanza di coraggio... ma ovviamente mi ama molto. lo dico ironicamente perchè adesso io sono impazzita mi sento rifiutata..mi sento presa in giro non lo..in più ho delle ossesioni che non mi fanno dormire la notte.. mi rendo conto forse di ingigantire le cose ma sono gelosissima di una collega penso il peggio ..che lui mi tradisca il che è assurdo è sposato con un altra. per me esiste solo lui, il pensiero di quello che fa di quello che pensa occupa tutto... e non ce la faccio più. La mattina prima di entrare in ufficio ho le palpitazioni, mal di testa e costantemente la nausea. Lo controllo voglio vedere se parla con lei se gli piace... sono diventata sospettosa insicura...prima mi ha portato alle stelle e poi ha deciso di stare con sua moglie. Per me è crollato qualcosa in cui avevo creduto e mi sembra di essere stata abbandonata per la seconda volta. Solo che adesso ho paura di me stessa di non farcela per mio figlio...non voglio trasmettere le mie paure. Non sono crollata prima non voglio crollare e voglio guarire. Mi sento distrutta ne l fisico e nel morale. Lo assillo continuamente lo asfissio con le mie domande idiote del tipo : sono importante per te, mi ami? e poi lui ovviamente stanco di ripetersi mi risponde male quindi io mi sento maltrattata e entro in un circolo vizioso. solo che adessso ho davvero paura.
"adesso ho davvero paura" Sì paura di sè stessa, paura dell'eccessivo investimento affettivo che ha fatto sull'altro, paura dell'abbandono. Come uscirne? Con un lungo e doloroso lavoro interiore di 'ricostruzione' di sè stessa. Deve iniziare a lavorare sulla propria autostima, sull'amore per sè stessi. Solo quando avrà rafforzato il suo 'IO' potrà affrontare la relazione coll'altro alla "pari" senza tutti i timori che la pervadono. Ripeto: percorso lungo e doloroso ma necessario. Saluti.
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