N° di riferimento: 36661553 Età: 34 Le scrissi qualche tempo fa, il titolo richiama la mia lettera del luglio 2006, da allora la situazione non è cambiata. Amo lo stesso uomo, e sento che nel suo cuore anche lui mi ama, ma lui crede che a 50 anni dopo la morte della moglie, non sia possibile per lui vivere una nuova relazione, una storia vera, mi dice di non essere maturo, di non avere la forza per affrontare i figli, la sua famiglia, compresa la famiglia della moglie (morta da quasi due anni), e presentare a tutti questa nuova relazione. Io so che mi ama, e sono certa che lui è l'uomo con cui vorrei passare il mio futuro, ma non so che devo fare. Lui nasconde dietro il desiderio di solitudine, queste paure, ed io non so più cosa fare. Ho 34 anni e una gran voglia di essere felice insieme a lui, e sono disposta per questo ad affrontare il mondo. Grazie
Le sue certezze, plausibili o meno che siano, non hanno nessuna influenza sulla relazione se non sono accompagnate dalla consapevolezza dell'altro. Purtroppo, essendo lei parte in causa, è la persona meno adatta a 'consapevolizzare' l'altro. Gli conceda altro tempo, certi 'lutti' richiedono tempi lunghi. Saluti
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