loved N° di riferimento: 102905561 Età: 46 Caro Dott.Cavaliere, sono uscito im maniera disastrata da un rapporto durato 2 anni e mezzo. In sintesi,ero legato ad una compagna di 20 anni piu' piccola di me, sebbene all'inizio vista la differenza di età non ho forzato questo legame. Per lei dopo sue numerose richieste ho cambiato casa, recandomi nel suo comune di appartenenza,e devo dire di non essermi pentito. Si parlava anche di una probabile vita a due e quindi di matrimonio, anche se io sono divorziato con una figlia, di acquistare casa e altre cose simili. Poi a maggio ho perso il mio lavoro e tuttora sono in causa con il mio ex titolare perchè Le assicuro non c'erano motivi di licenziarmi. Sono rimasto per fortuna economicamente indipendente da tutti ma da quel momento in poi, ho notato nella mia lei dei cambiamenti d'umore. Le preciso che la sua famiglia, sono persone alla buona direi un pò di campagna se vogliamo, fatto stà che dopo 3 mesi dalla perdita del mio lavoro è successo il fattaccio. Un giorno come sempre lei uscita dal lavoro mi telefonò per dirmi...ciao come và...tranquillissima..., poi andò a pranzo...successivamente dopo un paio d'ore mi richiamò per dirmi... "è arrivato a casa l'estratto conto della banca...mia madre lo ha visto ed è un casino perchè sono sotto di 1000 Euro...quindi è meglio che per qualche giorno non ci vediamo... "Rimasi di sasso perchè non capivo cosa c'entrassi io con i suoi conti. Passarono pochi giorni e mi disse... "non posso far arrabbiare i miei genitori per quello che riguardano i miei conti... per cui è meglio che io stia a casa..." Dopo diverse telefonate arrivò a dirmi... "ho scoperto di stare bene da sola...io non posso stare con nessuno...scusami se ti ho fatto del male..." A tutt'oggi non riesco a venirne fuori, per l'amore incondizionato che le ho sempre donato, la pazienza nei suoi momenti di nervosismo e quant'altro... sono distrutto letteralmente. Premetto che eravamo per così dire fidanzati ufficialmente e frequentavo casa sua, con l'appoggio e il consenso dei suoi genitori, tantè che la mamma di lei le chiede ancora ripetutamente se ci ha pensato bene alle sue scelte. Per quello che ho notato io, posso dire,che la sua famiglia è molto chiusa...patriarcale come 50 anni fa e lei non parla con nessuno al suo interno. La ringrazio di avermi letto ed attendo una Suo gentile e competente riscontro alle mie ansie.Grazie,saluti
Purtroppo una relazione che presenta una forte differenza d'età (20 anni nel suo caso) è vulnerabile alla minima difficoltà, o la minima difficoltà diventa un pretesto per interromperla. E' ciò che è potuto accadere nel suo caso. Ritengo che la difficoltà economica sia solo stato un pretesto per interrompere una relazione che la sua compagna cominciava a vedere in una diversa luce. Prendersela con la sua famiglia non le aiuta ad uscire dalla disperazione della perdita. Cordiali saluti.
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