sabato, marzo 04, 2006

VUOTO AFFETTIVO


maria 50 N° di riferimento: 761746114 Età: 56 durante il mio matrimonio durato trent'anni e finito con il tradimento di mio marito con una mia amica 4 anni fa che ancora oggi mi fa soffrire in modo indescrivibile periodicamente assillavo mio marito conrichieste affettive che non mi soddisfacevano e lui mi sembrava freddo e pocodisponibile anche se sentivo che mi voleva bene e sfuggiva i rapporti sessualio mi sembrava subirli cosa che creava una grande tensione tra noi io stavomalissimo ma adesso che lui non c\'e\' più e io mi sono resa conto che la colpadel mio malessere non era la sua, altrimenti adesso starei bene e mi sono resaconto dalle brevi storie che ho avuto dopo la fine del mio matrimonio che sonoio che non funziono sono disperata e siccome ho dentro un vuoto enorme e unbisogno di affetto che forse nessum uomo riuscirebbe a colmare non so comeandare avanti perche nonostante gli antidepressivi che mi avevano fatto staremeglio e che continuo a prendere sono ricaduta in depressione mi sembra di nonpoter stare nè con un uomo nè senza un uomo aiutatemi ditemi qualcosa
Ho dentro un vuoto enorme e un bisogno di affetto. E' in questa frase della sua e-mail la probabile causa e la probabile risposta ai suoi interrogativi. Suo marito riempiva apparentemente questo vuoto ed è normale che nel momento in cui non c'era più ne ha sentito la mancanza, ma che forse non è mancanza autentica. Dopo ha incontrato degli "uomini sbagliati" forse. Tutto ciò non ha fatto altro che acuire il suo vuoto affettivo. Và colmato, ma non come ha fatto finora. Nel frattempo, nei limiti del possibile, cerchi altri interessi, vedrà che l'amore vero arriverà se non è cercato. La saluto con un aforisma:
L'amore che sollecita altro amore è un baratto che provoca solo dolore. L'amore che dona senza riserve riceve in cambio altrettanto, e anche più.(Dinah Mulok Craik)

1 commento:

Anonimo ha detto...

Cara amica,
leggo la tua lettera del tutto casualmente, non so se leggerai mai questo commento. Riprendo la frase del Dr. Cavaliere....quel vuoto è uno spazio non colmabile da alcun affetto umano. Personalmente ho trovato pace quando ho scoperto che si trattava di uno "spazio spirituale", di un Amore divino... So che forse sembrerà astratto ma molte persone che fanno esperienza di Dio scoprono che la continua insoddisfazione non è altro che il segno della ricerca di "qualcosa di più alto". A volte non ci rendiamo conto di questo e ci limitiamo ingiustamente. Solo questa scoperta permette di donare "senza riserve" e porta pace ... ma è il mio punto di vista. Comunque la vita ci riserva delle splendide sorprese sino all'ultimo. Non disperare quindi, perché tutto ha il suo senso, anche se doloroso a volte. Un caro abbraccio.