lunedì, marzo 27, 2006

INIZIO DI UNA DIPENDENZA AFFETTIVA

N° di riferimento: 554255204 Età: 18 So che forse non mi servirà a niente scrivere qui, ma solo il fatto di sfogarmi penso potrà aiutarmi. Ho compiuto da poco 18 anni e so bene che ho tutta una vita davanti a me e chissà quante persone incontrerò,ma il fatto è che tutto questo mi appare solo come una frase fatta non applicabile. Quasi due anni fa ho conosciuto un ragazzo a cui dopo un lungo corteggiamento sono ceduta. Eh sì, il mio primo ragazzo. Pensavo di essere in un sogno. Adesso potevo davvero capire cosa significava dire di aver trovato la dolce metà. Forse sì, c\'era l\'illusione di una ragazzina alla prima esperienza. Però è anche vero che con lui ero al mio posto. Difficile spiegarlo a parole. Io quella che giurava che non avrebbe mai amato nessuno, si era ritrovata in poco tempo a pensare addirittura di poter morire senza di lui. La complicità assoluta, un misto di amicizia, romanticismo e passione che mi facevano chiedere se davvero si potesse desiderare di più. E questo nonostanteil suo carattere ombroso. Nonostante ogni singola parola dovesse essere pesata per non farlo scattare. Ma tutto sembrava andarmi meglio se c\'era lui. Lui con cui parlare di tutto. Per la prima volta potevo confidare i miei segreti e le mie paure più intime, liberarmi di quella corazza che mi ero creata e sentirmi vulnerabile, per la prima volta. Mi sembra di aver dato tutta me stessa e che non sia servito a nulla, in concreto. E poi non so cosa è successo.All\'improvviso è iniziato a fuggire. Non nel senso letterario, ma lo sentivo freddo, lontano da me. Come se ci fosse un muro a dividerci. E nonostante questo mica lo amavo di meno. Lo chiamavo e diceva che lo avevo svegliato e quindi si arrabbiava, raramente rispondeva alla mia buonanotte (e mandargliela era per me la gioia più grande, l\'ultimo pensiero prima di dormire...riconosco che può suonare patetico tutto questo...) e poi le litigate, non forti, ma comunque discussioni, per ogni minima cosa. Dava la colpa alla mia insistenza,che però io non vedevo assolutamente. Se solo domandavo che aveva fatto la sera prima, mi veniva risposto in malo modo e mi accusava di insistenza, di ossessione, di gelosia. Per la minima cosa. E\' vero, forse a volte mi son lasciata troppo prendere dalle mie paranoie. Ma mai a tal punto da dover discutere per motivi banali, come poi invece accadeva. Forse sono io la ragazza all\'antica, ma nel chiedere per favore di poter passare una serata insieme altuo ragazzo, cosa c\'è di maniacale e ossessivo? Me ne rendo conto anche io e probabilmente ad osservare la situazione da fuori, magari se ci fosse stata unamia amica al mio posto le avrei sicuramente detto che \"lui\" non l\'amava.Eppure no. Non ci volevo credere. E poi perchè giurare di amarmi, allora?Davvero si può arrivare a mentire così? Eppure i suoi occhi, i suoi gesti...quando diceva di amarmi erano sinceri. Ed io sarei morta per sentirmelo dire di continuo. Dipendente da lui? Sì, probabile. E non so come, ma lui alimentava questa dipendenza. E io non potevo, e forse ancora non posso farci niente. Dico \"forse ancora\" perchè tre settimane fa lui mi ha lasciata e sento di continuare ad amarlo, nonostante la rabbia. All\'improvviso. Già un po\' di tempo prima mi aveva chieso una settimana di pausa e pur sapendo bene che queste cose non portano a niente se non alla rottura, avevo acconsentito, sofferto e poi ero tornata nelle sue braccia ancora più innamorata, pronta a ringraziare non so quale dio per avere lui. Che pure non era certo il ragazzo perfetto...E poi tutto sembrava essere tornato tranquillo fino a un maledetto sabato di tre settimane fa. Lui è venuto a prendermi, come se niente fosse e una volta fermi mi ha lasciato intendere ciò che aveva in mente di fare. In quel momento mi è crollato il mondo addosso. Mi son sentita sola e vuota.Perchè lui era il PUNTO DI RIFERIMENTO. L\'UNICO. Mi aveva fatto ritrovare la gioia di vivere e ora di nuovo mi ritrovavo in quel baratro scuro che purtroppo tempo prima di conoscere lui avevo sperimentato. La reazione è stata infantile. Mi son messa a piangere come una disperata e nonostante quello che mi stava dicendo lo abbracciavo perchè sentivo che stranamente avevo bisogno del suo appoggio comunque in quel momento. E anche lui piangeva e mi baciava e mi abbracciava giurando di amarmi, ma di non sentirsi più all\'altezza di nessun tipo di rapporto e diceva che avrebbe dato non si sa cosa per poter tornare ai vecchi tempi e stare con me, senza avere \"come un mostro dentro\"che non sa cosa sia..(in effetti ha chiuso anche con molti dei suoi amici e adesso esce con gente con cui prima si diceva appena ciao. Non lo riconosco più e forse probabilmente è vero che sta passando un periodo di crisi sua, ma non capisco quali possano essere stati i motivi visto che non mi ha mai parlato di niente di tutto questo, poi ho saputo che va in giro trasandato e scatta anche in classe, ad esempio...questo mi ha fatto venire in mente che sia entrato in un brutto giro, ma poi mi sembra solo una scusante al suo comportamento e nonostante questo sto ancora peggio al pensiero che lui possa star male).All\'inizio ho provato sconforto, poi rabbia, poi delusione perchè non riuscivo a credere alle sue parole. Perchè mi sembra impossibile che se davvero ti trovi in un momento di crisi allora ti allontani. Per come sono fatta io è più che mai in quei momenti che ho bisogno di qualcuno. E che avrei avuto bisogno diLUI. E a tutto questo ho aggiunto una speranza che mi uccide più che mai, che se davvero il problema è suo possa risolverlo e tornare. Perchè io ne ho bisogno. E so che è un modo egoista di parlare questo, ma è così. In queste tre settimane solo io mi son fatta sentire. Ho provato a chiamarlo. La prima volta è stato straziante, poi però ho provato a mentire a me stessa e dirgli che non ci sarò in eterno anche se so che non è vero. Perchè ora come ora, mi sembra impossibile se mai dovesse tornare dirgli di no.Lui mi ha detto di vivere la mia vita, che non posso dipendere da lui, che tutto questo l\'ha fatto per me,ma passo dal credere ciecamente a queste parole ad odiarlo per quanto mi risultino solo belle frasi messe lì e false. L\'ultima volta poi, ieri, non ha risposto, nè alla chiamata nè ai miei messaggi. E questo mi ha fatto cadere ancora di più nello sconforto più totale. Le lacrime sembrano non aver fine e dio mi sento sempre più vuota. Credevo che il tempo potesse rimarginare via viala ferita. Ma è sempre peggio. Perchè ogni giorno di più mi mancano la sua voce, i suoi occhi, le sue mani, il suo profumo...e ogni singola cosa mi fa ricordare di quei bei momenti passati assieme. E allora mi addosso ogni colpa.Vorrei poter fare qualsiasi cosa perchè tutto si sistemasse, anche se dire così mi sembra assurdo perchè in fondo è finito stranamente senza un litigio, come invece poteva esserci stato al momento della precedente pausa. Nellatranquillità più assoluta mi ha dato questo pugno così forte che non smette piùdi fare male ed io, nonostante i tentativi, non riesco a star bene. O meglio.Se sono con gli amici mi sento assente, lontana e il mio pensiero va a lui. Nonriesco più a distrarmi. E so che forse è così perchè comunque è passato pocotempo. Ma a me sembra un\'eternità e nonostante questo continuo da un lato asperare, dall\'altro a vedere tutto finito. So di non essere certo la prima e aquest\'età è facile che le storie finiscano così. Ma non riesco ad accettarlo.Non riesco ad accettare che anche l\'unica cosa bella della mia vita ormai nonci sia più. E mi sembra di impazzire. In ogni modo anche quando mi convinco che non devo pensarci, i ricordi riaffiorano più forti che mai. E in più mi sembradi non aver fatto niente di utile per salvare questa storia, dovrei forsechiamarlo ancora? Dovrei forse spiegargli qualcosa? A me sembra di aver fattoil possibile e allo stesso tempo di non aver fatto abbastanza. E come ho già detto probabilmente quello che ho scritto non servirà a niente e forse sarà una perdita di tempo anche per lei soltanto leggerla. Me ne rendo perfettamente conto. Ma ho bisogno che qualcuno ascolti il mio dolore. Che poi non è solo legato al fatto che sia finita con lui, ma al fatto che adesso mi sento sola. Ho degli amici, è vero. Ma non con la A maiuscola. Probabilmente è dovuto anche questo fatto il mio attaccamento a questa storia. Tanto che mi vien da pensare che lui o un altro al momento sarebbe quasi indifferente (anche se poi so che non è così) ma solo mi potrei sentire meno sola, accettata, amata. E questo mifa paura. Grazie per l\'ascolto e scusi per la lunghezza dell\'e-mail
Permettimi di dirti che nella tua email ci sono tutti i canoni della dipendenza affettiva. Proprio la lucidità con cui analizzi il tuo rapporto ti deve servire a cercare d'interrompere una dipendenza intesa anche come copione che si può ripetere in future relazioni. Cogli quello che è successo per avviare un analisi interiore sulle possibile cause che ti hanno portato a questo tipo di relazione. Tale analisi ti permetterà di superare questo momento e rappresenterà anche un momento di crescita al fine d'instaurare relazioni future più "paritarie". Saluti.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

anche nel mio caso era stato lui a voler iniziare per cui mi sembra impossibile,come dici anche tu cara giovy. mi ricordo ancora le lunghe camminate che faceva (non avendo ancora la macchina) sotto il sole d'estate per venire a trovar me, dall'altra parte della città...eh beh...che ci possiamo fare? probabilmente è così che va la vita o forse quel sabato i pianeti erano allineati un po' male...ehhe...cerco di scherzarci su anche se è dura, tanto dura...
sabato sera l'ho richiamato e poi incontrato per caso...arghh!!e sai cosa mi ha detto al telefono?le stesse cose dello psicologo...bello, vero?che lui proprio lui mi dia consigli...comunque se vuoi in qualche modo possiamo rimanere in contatto e magari darci una mano a uscire da questa dipendenza, che dici?fammi sapere!

Anonimo ha detto...

Consiglio di scambiare l'e-mail attraverso il forum all'indirizzo:
http://www.maldamore.it/public/forum/
Nel forum c'è l'obbligo d'iscriversi, che non c'è nel blog. Conseguentemente è più sicuro. Dptt. Roberto Cavaliere

Anonimo ha detto...

Mi chiamo Angela ho 52 anni e mi e' successa una cosa incredibile - da una voce - poi uno sguardo sono regredita - diventata una ragazzina al primo amore - ho passato 2 anni terribili e da poco tempo mi sono rimessa in carreggiata - Mi hanno aiutato molto due libri per capire i motivi dei miei strani comportamenti e relative sue - reazioni consiglio vivamente Uscire dalla paura - Rompere l'identificazione col bambino emozionale - e Donne che amano troppo.
Conoscere e capire cosa ci e' successo e la strada per "guarire" dal mal d'amore cosi' da affrontare le prossime relazioni in modo diverso... senza far scappare LUI