la Età: 29
Sono una ragazza di 29 anni fidanzata da quattro con un ragazzo che ha perso il padre tre anni fa e due mesi dopo il migliore amico, tutti e due si sono suicidati.
Da quando è successo lui ha una rabbia incontrollata, non vuole parlare dei suoi problemi è sempre nervoso e si sfoga con me tramite insulti di vario genere...
Devo dire che il nostro rapporto non è mai stato sereno, anche prima del lutto.
Lui ha vissuto un'infanzia molto difficile, con un padre violento e una madre praticamente assente!in più all'età di 15 anni ha conosciuto un pedofilo che gli ha fatto credere per un pò di tempo di essere gay, poi a detta sua dice di aver capito che ha interesse solo per le donne.
In tutto questo tempo che siamo stati insieme ha sempre avuto un atteggiamento molto agressivo nei miei confronti, ammetto di avere un carattere molto impulsivo e se ho da dirgli qualcosa la dico senza problemi anche ferendo, ma il suo comportamento mi sembra esagerato!mi da colpe che non ho, si inventa qualsiasi pretesto per litigare, cerca in tutti i modi di farmi sentire inadeguata!a volte penso che mi usi come uno specchio perchè mi dipinge per quella che non sono e che magari rispecchia di più il suo carattere.
Sicuramente la morte così violenta e traumatica di suo padre (l'ha trovato lui insieme a suo fratello appeso ad una corda) ha amplificato il malessere che già aveva dentro e che non ha mai ammesso di avere, ora sembra quasi che lui debba sempre soffrire, che è giusto così, che si merita di stare male.
So che avrebbe bisogno di un supporto psicologico, ma quando provo a parlarne mi dice che non ne ha bisogno, che non è malato, che la pazza sono io e che non ha voglia di parlare di suo padre davanti ad un estraneo.
Il problema è che non può andare avanti così, oltre a trattare male me si sfoga anche con sua madre, forse perchè la incolpa per tutto quello che è accaduto, e sua nonna, sta male e non lo vuole ammettere e fa star male anche chi gli vuole bene.
Purtroppo non ho nessun supporto dalla sua famiglia, che fa finta di niente, proprio come è successo quando il padre menava i figli e la moglie, anzi sembra quasi che sia colpa mia, che se sparissi dalla sua vita sicuramente sarebbe più tranquillo.
Dopo quattro anni nonostante tutto io mi sento ancora innamorata e non me la sento di lasciarlo, anche perchè quando è 'lucido' stiamo bene insieme, mi ha chiesto di sposarlo, ma poi si rimangia tutto e io non gli credo più!
Non so più cosa fare, anche perchè qualsiasi cosa faccio sbaglio e se non faccio niente sbaglio lo stesso!appena sente la parola psicologo mi aggredisce così io lascio stare perchè tanto se non è lui a volerlo non lo posso obbligare.
Io non sono lo schifo che lui dice, mi avrebbe già lasciata se fossi così tanto una cattiva persona...so che per il mio bene dovrei lasciarlo perchè tanto non si vuole far aiutare, ma non ci riesco.
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