domenica, maggio 18, 2008

MIA FIGLIA E' UNA DIPENDENTE AFFETTIVA

elefante Età: 40 Scrivo per avere un consiglio su come comportarmi con miafiglia di 21 anni che ha una relazione da quasi 3 anni secondo me di dipendenzaaffettiva.la storia è iniziata a scuola essendo compagni di classe.fino adallora erano in continuo conflitto per idee completamente opposte politicamentee conseguentemente sui valori della vita.poi è nato questo amore!lui difamiglia molto agiata lei di condizioni economiche molto più modeste.lui hasubito iniziato non perdendo occasione per ribadire il suo elevato ceto,la suaintelligenza superiore a quella di lei(secondo lui!!),la sua bellezzadecisamente più maercata.passando i mesi è riuscito a convincere anche lei ditutto questo.Quindi lei è convinta di essere molto più brutta di lui molto menointelligente e a enfatizzare sempre più i soldi di lui la sua agiatezza giustificandone qualsiasi comportamento.Gli effetti più negativi che questastoria ha avuto su mia figlia sono stati il calpestare per lui qualsiasi suo affetto.Mi spiego meglio lo ha giustificato quando lui ha raccontato infamiglia che il mio lavoro era quello di maestra e non di bidella comerealmente è perchè si vergognava!!!ha completamente perso tutte le sue amicizieperchè usciva solo con lui e cosa più importante è successo per 2 volte che lui l'abbia picchiata e dopo un primo momento di rabbia lo abbia giustificato anche qui e abbia cambiato la versione dei fatti per proteggerlo.un anno fa lui la lasciò perchè aveva trovato una ragazza figlia di notai e con la maserati e la porsche ma dopo poco è tornato da lei che lo ha ripreso a braccia aperte.la cosa positiva di questa crisi è stato il ritorno di mia figliA ALLE AMICIZIE,COSA NON DA POCO.ho provato a prenderla con le cattive maniere e a nonvolere più lui in casa,ho provato a parlarci per ore,ora sto provando a far finta di convivere con questa situazione per cui non le dico assolutmente più niente ed ho riaccettato lui in casa ma non è cambiato mai niente!vi chiedo quindi un aiuto su come poterla aiutare perchè anche se cerco di convincermene non credo che con questo rapporto possa avere un bel futuro!

VORREI TROVARE UN NUOVO AMORE

sola Età: 53 Sono 15 anni che vivo senza essere amata da mio maritoviviamo sotto lo stesso tetto, ma siamo come fratelli.circa dieci anni fascoprii che mio marito aveva una relazione con una donna più giovane di me, fuun duro colpo anche perchè attraversavamo un periodo molto triste e difficilecercai in tutti i modi, anche sbagliati di "non perdere il mio grande amore",CHE CREDEVO CORRISPOSTO, ma lui con grande semplicità seppe solo dirmi chetutte le cose prima o poi finiscono, così il suo amore per me.Io pensavo ai miei figli alla mia età a ciò che io ero e con chi ero statasposata per 20 anni.Mi sentivo buttata via come una vecchia ciabatta, comoda maormai impresentabile.LUi non pensava certo di lasciarmi e perdere le sueproprietà, non capitali ma la famiglia, i figli, l\'immagine di un uomo serio,ma io dopo 2 anni di grande sofferenza ho deciso, ho chiesto la separazione,senza infierire, desideravo comunque che la nostra famiglia restasse unita.Luiabitava con la sua nuova compagna in una città poco lontana da dove io e i mieifigli vivevamo,ma ogni pretesto era buono per stare con noi, i miei figli nonhanno mai accettato la sua nuova compagna non hanno mai voluto conoscerla,dopo tre anni il mio grande uomo mi dice di voler tornare in famiglia ed iostupida ad illudermi\"forse mi ama ancora\" come era giaà successo inprecedenza, e così eccomi quà con lui che dirige di nuovo l\'orchestra e chevuole solo la comodità di questa vecchia ciabatta, fortuna vuole che intanto ioin quel periodo di separazione ho imparato ad amarmi un pò a stimarmi, hocercato di rendermi indipendente, ho un lavoro che mi dà moltoa livello anche affettivo, ma l'amore non lo cerco anzi lo evito forse perchè vorrei che fosse lui ad amarmi, ma lui dice sempre che non provapiù niente per me, tante volto l'ho invitato ad andarsene per suo conto, mafinge di non sentire come se io non avessi detto niente.cosa devo fare? Laprima volta fui io ad andadare dall'avvocato ed è stata anche una grossa spesaper me, poi siamo andati insiemea dire come fare per tornare insieme, e luifalso disse vogliamo ricostruire il nostro rapporto, ora io mi vergogno diquesto altro fallimentoe taccio anche se i miei figli ormai grandi so che insilenzio non mi approvano. Penso di essere vecchia per ricominciare, epiuttosto che dare fastidio ai miei figli, che hanno la loro vita da portareavanti resto con questo marito fratello, ci aiutiamo a vicenda, ma ogni tantomi sale lo sconforto e la rabbia, vorrei capire cosa c\'è in me che non va,perchè mio marito che a suo dire mi stima molto per quello che sono e chefaccio non mi ama più? Se mai mi ha amata!Mi piacerebbe avere dei consigli, ho letto anche io il libro:Donne che amanotroppo, ma non mi ci ritrovo molto perchè io ho avuto solo un uomo mio marito eda 15 anni sogno solo che sia lui ad amarmi.Ho anche rifiutato rapporti occasionali con altri uomini appena provavano a fare delle advance, diventavo molto aggressiva ed irritante, tanto da farli fuggire, però dentro di me vorrei trovare un nuovo amore, non è forse una contraddizione? Vi prego aiutatemi acapire cosa mi succede, sono disperata.

CONSULENZE VARIE

gianpi Età: 48 Sono separato da 3 anni e frequento da 9 mesi una nuova persona,non riesco ad avere una continuità nel fare l'amore (mancata eiaculazione, perdita di erezione o continua erezione ) io vivo da solo e lei coni suoi figli,ci vediamo poco.provo dei sentimenti verso di lei e quando è lontana la desidero,ma al momento di stare insieme mi blocco.cosa posso fare dopo aver provveduto ad analisi fisica (tutto ok)ed ora mi sto sottoponendo acura psicologica ma di scarso effetto? grazie,tanti saluti
Il suo è un disturbo maschile dell'erezione (impotenza) ma avrei necessità di maggiori elementi ed esula come problematica da una consulenza online
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foggi Età: 30 Buongiorno, sono fidanzata da tanti anni e da qualcheanno convivo. Tre anni fa ho conosciuto un'altro ragazzo e me ne sono innamorata. In tutto questo tempo ho cercato di lasciare il mio attuale fidanzato ma non ci riesco! Non mi escono le parole dalla bocca, ho una gran paura, paura di non so cosa, forse di ferirlo! Mi rendo conto di essere infelice perchè io vorrei stare con l'altra persona di cui sono innamorata.Come posso fare per superare la paura?grazie
Per superare la paura bisognerebbe capire le cause che finora le hanno impedito la confessione ed il distacco dal suo attuale compagno. La paura della rivelazione è solo il sintomo di un insicurezza di fondo. Ma insicurezza di che cosa? Provi a rispondere a questa domanda.
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linda 75 Età: 32 Ho sempre amato troppo! Non me ne sono mai resa conto,fino ad oggi. Credevo che l'ossessione e la dipendenza da un uomo fosse l'unico modo di amare. Non ho stima di me o meglio pur sapendo di avere grandi potenzialità non mi amo fino in fondo. Ho sempre provveduto a me stessa ma non mi sono mai curata di me stessa. c'è una bella differenza tra mangiare per sopravvivere e nutrirsi. Oggi ho capito che ho un problema. Ho voglia di stabilire una relazione con me stessa, di volermi bene di uscire da ciò che credevo amore e che invece oggi vivo come una prigione. La mia stessa prigione,il mio bisogno, la mia fame. Ho comprato i libri di Norwood. Mi aiutate anchevoi?
Lei in poche righe ha messo insieme tutti quelli che sono i sintomi di una dipendenza affettiva. La invito a visitare la sezione http://www.maldamore.it/Terapie_ed_autoterapie_sulle_dipendenze_affettive.htm

VITTIMA DI UN BELL'IMBUSTO

ely Età: 29 Egregio Dottore,questa è la seconda volta che le scrivo nel giro di pochi giorni perchè ho effettivamente un disperato bisogno di un consiglio, di qualcuno che mi dica come affrontare questa situazione per me divenuta insostenibile. Sono sposata da appena un anno, e circa due mesi fa ho ceduto alle lusinghe diun uomo di 11 anni più anziano di me che ho conosciuto 3 anni fa per caso(ha iniziato a frequentare lo studio in cui lavoro, e da subito ha cercato un inconto nonostante fosse al corrente del mio fidanzamento decennale e del mio imminente matrimonio). "Lui" è apparso subito come una persona immatura,egoista e inaffidabile, il classico bell'imbusto atletico e sportivo che magari ci si volta a guardare per la strada, ma che in cuor tuo sai che non potrai mai "avere" totalmente,proprio perchè la libertà è insita nella sua natura. (tra l'altro scopro che è anche divorziato...) Io ho cercato di stare "alla larga" proprio perchè SAPEVO tutte queste cose, e potevo immaginare senza difficoltà che io sarei stata solamente una conquista da aggiungere alla sua lista...eppure...eppure ad un certo punto ho ceduto.Gli ho detto che accettavo di vederlo (ovvero di fare sesso con lui)e lui...non si presenta all'appuntamento, sparisce, non risponde alle mie telefonate, fino a quando un mese fa si ripresenta da me (al lavoro),e dopo avermi rivista mi manda un messaggo dicendo che vive una situazione assurda perchè in questo periodo ha cercato di dimenticarmi ma non ci è riuscito,e che la soluzione al suo "struggimento" è incontrarci anche se ha paura che la situazione diventi ingestibile (queste sono le sue parole testuali) è a questo punto che penso di essermi illusa.ho creduto che forse "Lui" era diverso da come lo pensavo, ed era capace di provare un sentimento (per me poi...!)Mi pareva di camminare ad un metro da terra !Poi ci siamo incontrati.Abbiamo fatto sesso.il giorno dopo gli mando un messaggio, gli dico che voglio rivederlo, che sono stata bene, e Lui...sparisce di nuovo!Ci siamo visti altre 2 volte.Sparisce e si fa vivo come se niente fosse..Mi ripeto che è un bastardo, che mi ha fatto cadere nella sua trappola ben tessuta attorno a me ed ora che ha raggiunto il suo scopo si diverte a "giocare",a farmi soffrire...Perchè io sto soffrendo...Odio il momento in cui mi sveglio alla mattina perchè appena apro gli occhi mi ritrovo nella stessa realtà che ho lasciato la sera esausta tra le lacrime (peraltro nascoste a mio marito. Ho perso l'appetito e non trovo giustificazione per gli amici o le persone che mi vedono sempre triste (io un tempo sempre sorridente!). Non ne riesco a uscire.Ho messo il mio orgoglio sotto i piedi e continuo a chiamarLo chiedendogli di rivederci, anche se so che la cosa mi farebbe più male...La prego mi dia un consiglio!Grazie

domenica, maggio 04, 2008

GRAZIE PER I RACCONTI DI ALTRE DONNE

emma Età: 36 Scrivere qui è ammettere di avere un problema (cosa che mai avrei creduto) nel mio modo di amare.. la storia "sbagliata" alla quale sono rimasta aggrappata per anni sperando sempre che lui lasci lei (dato che per anni mi sono sentita ripetere che ero io la donna della sua vita) ne è l'esempio lampante. Amore e lacrime: questi gli ultimi anni della mia vita. Fino al masochismo estremo solo come noi donne sappiamo fare. E' avvilente arrivare alla mia età e rendersi consapevole di questo. So bene che alla base di tutto ci saranno sicuramente dinamiche infantili che devo capire, solitudini, poca autostima ma il dolore che provo ora è enorme. Sono delusa di me stessa perchè l'unica cosa buona che sono riuscita a fare è chiudere prima di "finirmi" del tutto. Ma ora? Ma domani? Mi dà un pò di coraggio leggere i racconti di altre donne e voglio ringraziarle per questo.. Grazie.

RETAGGI FAMILIARI E PAURA D'AMARE

a stray dog Età: 28 Non so bene da dove cominciare... sicuramente mi sento una persona complessa, talvolta ambigua che spesso non riesce a essere completamente onesta nei rapporti sentimentali. ho sempre avuto difficoltà a legarmi a un uomo...Trovo sempre qualcosa che non va e non mi lascio andare... Non penso diessere tanto diversa da altre mie coetanee, ma è sfrustrante, specialmente se mi corteggiano e desiderano persone che considero speciali. le ultime due esperienze sono per me emblematiche e mi hanno condotto a cercare aiuto in questo sito...c'è un ex con cui ho avuto un ritorno di fiamma (favorito anche dal fatto che frequentiamo lo stesso gruppo di amici e ci vediamo spesso), ma da cui alla fine fuggo...E' un uomo speciale, intelligente, simpatico, premuroso,generoso, sincero...,ma non voglio una vera storia, seppure mi sono resa conto che per me è importante, che c'è grande affinità di interessi, intesa sessuale.Mi chiedo cosa chiedo di piu a un rapporto! ho tanti timori, credo dovuti alle esperienze familiari..!mia madre lasciò mio padre perchè era un "buono a nulla", ha fatto fallire una attività gia ben avviata da mio nonno, e non volendosi impegnare in qualcos altro...chiedeva a lei di trovargli il lavoro...,f inale si è venduto tutto...!!! qualsiasi uomo incontro lo paragono a lui!!! ho paura di vivere le stesse difficoltà di mia madre, la quale ha sempre riversato su di me le sue frustrazioni di donna sola e con 3 figli a carico. il risultato è che ho paura di investire in una storia e mi dico "paladina" del "meglio soli che male accompagnati"...pensa siano questi retaggi familiari a limitarmi?? altro problema: capita a molte donne di volere bene a 2 uomini contemporaneamente...., ma non volere coinvolgersi seriamente con nessuno dei due??? non è meglio a questo punto mollare qualsiasi rapporto con entrambi??? talvolta mi sento stupida...la vita potrebbe essere più semplice dal punto di vista sentimentale ed io me la complico, giro intorno a mille pensieri inutili quando le storie potrebbero essere piu semplici. coinvolgo i miei partner o potenziali partner in contorsioni assurde (del genere..: non voglio impegnarmi,oppure..c' è una differenza di età...etc) oppure li tengo sul filo...per le mie indecisioni ed è una cosa che odio, perchè li faccio soffrire e risulto sempre una persona complessa e incomprensibile. io credo nelle cose spontanee e semplici e penso che quando nascono numerose elucubrazioni...è già un fallimento e bisogna lasciar perdere.. Ma non rischio di perdere qualsiasi persona si voglia avvicinare a me...? l'ultimo mio ex (quello di cui ho accenato sopra) mi chiama scherzando "cane randagio". è alquanto emblematico...e triste perchè mi ci sento davvero...Dopo un mese che l'ho lasciato ho avuto un flirt con un ragazzo 8 anni piu piccolo di me col quale ho intrapreso una storia a distanza... ci vedevamo quasi ogni mese... Di recente gli ho detto che sentivo in certi atteggiamenti la differenza di età. Lui ha fatto di tutto per continuare a stare con me. Io gli voglio bene, vedo un futuro insieme, mi perdo nei bei ricordi, ma per coerenza ho rifiutato ogni sua richiesta di vederci... Però continuo a pensarci e mi dispiace che sia finita perchè mi ha trasmesso dolcezza, spontaneità e schiettezza che in nessun uomo o donna avevo mai conosciuto. Dopo poco mi sono riavvicinata all'ex (che vive invece nella mia stessa città) con cui ero stata prima di lui, ma senza volere realmente una storia. conclusione:....!!!! ora ho illuso sia questo ex che il ragazzo piu giovane perchè ho fatto credere a entranbi che ci tengo. cosa piu paradossale: quando c'è stato l uno,dopo un po mi è mancato l'altro e viceversa....Devo concludere che è meglio chiudere con entrambi qualsiasi contatto e lasciare le storie per un po lontane...Cosa ne pensa?????

AMORE DURANTE IL SERVIZIO MILITARE

Alta Marea _ _ _ Età: 26 Salve Egregio Dottore, ormai da un anno la mia vita è cambiata. Da piccola soffrivo di disturbi bisessuali ma solo a quest'età mi è capitata l'occasione di arrivare ad amare una donna ed essere ricambiata senza che abbia avuto l'opportunità di consolidare il rapporto per paura di fare il primo passo.. Ho conosciuto questo splendore durante il servizio militare volontario, all'inizio lei non mi degnava di uno sguardo, ma ci scrivevamo ogni tanto dei semplici messaggi, anche perchè lei era un ufficiale.Quando sono uscita dall'anno di volontario ed anche lei si è congedata, l'ho richiamata e di li abbiamo iniziato a frequentarci, a sentirci piu' spesso, scambiandoci piccoli regali e giochi di sguardi. Ero fidanzata da sei anni ad un passo dal matrimonio e per lei ho mandato all'aria tutto. Siamo andate in viaggio insieme ed al rientro mentre cercavo di salutarla con il bacio sulla guancia , lei si tirava indietro perchè presumo volesse baciarmi sulle labbra, ma non sono riuscita ero troppo inibita. Da quel fine settimana è cambiato tutto..ci siamo continuate a sentire per qualche periodo ed al mio compleanno lei mi ha fatto un regalo e nello stesso tempo mi ha restituito tutto quello che le avevo dato da quando la conoscevo, dicendomi che era in cura da uno psicologo e che non doveva sentire la gente che le ricordava il servizio militare. Io l'ho attesa per tre mesi, lei non si è fatta viva e l'ho contattata per sapere. All'inizio mi rispondeva,successivamente mi ha detto che ormai la sua vita era cambiata e affianco aveva una persona. Non mi ha piu' risposto ne alle telefonate, tanto meno ai messaggi. All'inizio si informava su di me tramite amici, che io ho allontanato perchè mi dava fastidio la cosa.E' trascorso quasi un anno dall'accaduto e continua a non rispondermi, io sto malissimo, vorrei parlarle ma non mi da la possibilità..ho tentato davvero in tutti i modi..Come potrei comportarmi, l'amo davvero e sarei disposta a tutto per lei. Nell'attesa di un suo riscontro egregio dottore, le porgo i miei piu' cordiali saluti e la ringrazio anticipatamente per la sua disponibilità.

PERCHE' E' SPARITO ?

luce Età: 44 Sposata da molto con un uomo che credevo di conoscere e amare,con lui ho avuto una figlia che amo moltissimo, per lei ho deciso di restare,cercando di essere madre per entrambi. Ho dovuto fare un lungo e doloroso lavoro dentro me stessa per non andarmene, per acettare il fatto che mio marito per me e' mio fratello. Ho un concetto dell'amore assoluto, costruito in anni di consapevolezza eperdono di me stessa , questo mi ha alleviato i sensi di colpa quando,un anno emezzo fa'mi sono innamorata di un uomo piu' giovane di me di 10 anni.Lui splendido sotto tutti gli aspetti, bello ,giovane e di classe, io altrettanto ,solo meno giovane. Inizialmente quasi lo rifiutavo, ho sempre ritenuto che l'eta' anagrafica a volte conta nelle esperienze di vita, quindi nella capacita' di comprendere e risolvere i problemi.Mi sono lasciata trascinare da questa storia perche' per una donna non piu' giovane e' una lusinga farsi coteggiare da un ragazzo.Lui innamoratissimo di me,fidanzato non convinto,...abbiamo vissuto una bellissima storia clandestina,nel pieno rispetto dei nostri partner.Mi sono sentita trascinare dalla sua passione che cercavo di frenare,perche\'inquesta storia ero io ad avere piu\' testa,gli ho sempre detto che se eradestino che la storia continuasse doveva essere una decisione al dila\' ditutto,perche\' tale decisione avrebbe compromesso le nostre vite persempre.Lui sempre piu\' innamorato e io pure.Eravamo una coppia stupenda,catturavamo gli sguardi di tutti,lui eragelosissimo,mi accusava perche' era convinto che fossi io a cercare gli occhidegli uomini,mi faceva spesso delle scenate.Io e lui eravamo magnetici,ci guardavamo intensamente,senza parlare,non cen'era bisogno,comunicavamo ugualmente.Diceva che io ero la cosa piu' bella che gli fosse capitata,ero la donna dei suoi sogni,era pazzo di me poi....Poi la favola ha cambiato direzione da un giorno all'altro.Nel giro di pochissimo glissava tutti i nostri appuntamenti dicendo che illavoro lo stressava,e lo stressava anche la fidanzata che chiedeva la resa dei conti,e cioe' quando la sposava.Non ci siamo visti per qualche settimana ma ci sentivamo alla sera per ore altelefono,lui mi raccontava dei suoi problemi e io lo ascoltavo rassicurandolo,a volte con comprensione altre chiedendo un po' di tempo anche per noi due.Poi 15 giorni fa' mi ha detto che ha lasciato la sua fidanzata e che ora voleva restare un po' solo per decidere cosa fare della sua vita.E' sparito.................e io sto' impazzendo perche' non riesco a comprendere,non capisco perche' e' sparito da me.Sto vivendo una specie di lutto,mi sento svuotata al punto che a volte prenderei l'auto e andrei via senza meta.Vorrei chiedere Dottore,una spiegazione a questo comportamento perche' davvero sto' molto male.La ringrazio anticipatamente.

MIO PAPA' NON MI LASCIA VIVERE ?

MIO PAPA’ NON MI LASCIA VIVERE ? Caro dottore, sono Alice, (riferimento “dipendenza, codipendenza?”), le raccontavo come ora che ho trovato un nuovo ragazzo che mi sta al fianco, siripresentino le stesse reazioni in me…le stesse che avevo con il primo ragazzocol quale sono stata 10 anni. Le raccontavo che ho vissuto dai 5 anni in poicon mio padre (ammalato –è in dialisi- e dipendente da me, che mi ha cresciutae non si è più rifatto una vita, per il quale io ero l’aria, che è in fortedepressione da anni e moltissimo da quando non vivo più con lui –due anni- enon manca di farmi sentire in colpa e di dirmi che la sua vita non ha più senso– con il quale negli anni non sono più riuscita a parlare perché avevo e hodentro un blocco assurdo- nonostante gli voglia un bene dell’anima) mentre miamadre faceva la sua vita assurda (droga, soldi, uomini, inganni…cose “losche”ti tutti i tipi che ricadevano anche su di me mettendomi in pericolo) in giroper il mondo per riapparire ogni tanto (mamma che ora invece ogni tre quattrosettimane mi viene a trovare). Le raccontavo del rapporto simbiotico con il mioex ragazzo, che mi è sempre stato al fianco vivendo tutti i miei problemi anchelui, e con quale ho iniziato a non capire più i miei sentimenti dopo diecianni, volendolo e non volendolo, non riuscendo più a capire i miei sentimentivisto che un giorno lo amavo il giorno dopo volevo scappare via. Ora sto conquesto nuovo ragazzo che viene dalla spagna per me.Ora lo sento, non sono più la stessa persona……sono stata così tanto male chesono cambiata….prima piangevo sempre quando stavo male…..ora le lacrime se nestanno tutte rinchiuse dentro di me e faccio fatica a piangere (e questo èmolto negativo perché solo piangendo riesco a buttare fuori il male che sento…efarlo passare……).Prima parlavo sempre dei miei genitori…..ora faccio fatica ma così è peggio……ho tante cose in sospeso con loro da risolvere, lo sento che è così…… mia mamma….non riesco a volerle bene…..o meglio……le voglio così tanto bene che preferisco fare finta che lei non ci sia…. E quando la vedo mi chiudo come un riccio e non riesco a dimostrarle quanto bene le voglio……come faccio ? Come faccio..? per dirle che le voglio bene dovrei dirle anche “cosa stai facendo?” “perché fai tante cose cattive?” “cosa c’è che ancora non so?” “cosa sta succedendo?” “stai bene per davvero o come al solito stai facendo finta?”“quale bugia mi stai raccontando oggi?”…….. etc etc Perchè ormai, dopoun’infanzia ad ascoltare e vivere le sue bugie, ora mi basta guardarla persentire che è successo qualcosa che io non so, che sta male, che è nei casini,ma non può dire niente.E poi…… “ma perché a volte mi hai fatto così male quando ero piccola?” “maallora non mi volevi bene?” etc etc……Tutto questo lo devo tenere ben nascosto dentro di me, ma tutte queste domandecontinuano a bussare alla mia testolina…..e io le rimando giù facendo finta diniente…….Mio papà…….devo fare finta di non sapere che non sta bene, che non è felice,che gli manco, che è depresso……..devo fare finta di non pensare alla suaespressione triste, di una tristezza lancinante, che ha quando vado via dopoessere passata da casa sua a salutarlo…..devo fare finta che starà bene ineterno e che la sua salute migliorerà e che sarà sempre al mio fianco.Con il mio ex parlavo sempre di tutto questo……mi vedeva sempre piangere esempre mi consolava…siamo cresciuti così. Quando ci siamo lasciati perdevo lapersona che avevo amato, la persona che mi aveva sempre sorretta, la personache conosceva tutto questo di me.Mi sono chiusa come un riccio…….mi sono ritrovata sola in questa casa enormepiena di 1500 ricordi (la casa dove avevo vissuto un anno con il mio ex) a tu per tu con mia mamma e mio papà che ora accorrevano perché volevano starmivicino in tutti i modi.E mentre prima c’era sempre un intermediario (il mio ex) che riusciva a fare inmodo che io mi aprissi un po’ con mio padre, che mediava un po’, ora c’ero soloio…..già non parlavo più con mio padre da tanto tempo…..o meglio parlavo sì, ma poco, pochissimo, e da mesi e mesi non riuscivo più a guardarlo in viso….mi hafatta sempre sentire sbagliata e in colpa……sbagliata se dipingevo (“cosa dipingi a fare, non sei di certo Van Gogh”), sbagliata se facevo fotografie(“cosa fotografi a fare che non concludi niente”), sbagliata se volevo stare dasola con il mio ragazzo(“e a me non pensi vero? brava brava lascia il vecchisempre solo”) , sbagliata se andavo a ballare (“non hai niente di meglio dafare”) , sbagliata se mi vestivo un po’ più da donna, magari solo perché avevolo smalto sulle unghie (“sembri una puttana come tua madre”)……in tutti i modicercava di sopprimere la mia voglia di vivere……..ma perché? aveva paura che sevivevo “da sola” le mie passioni, allora mi sarei allontanata da lui? E poi mifaceva sentire sempre in colpa, in colpa perché non stavo con lui, ora in colpaperché l’ho lasciato solo, in colpa se mia madre mi riportava a casa tardi alweek end (ma perché? era colpa mia? avevo 6 anni…avevo 10 anni….), in colpa serispondevo male ( oltre ad arrabbiarsi come un normale genitore farebbe, luistava seduto sul divano per tre giorni senza togliere lo sguardo dallatelevisione spenta e senza più parlarmi….e dopo questi tre giorni il quartogiorno veniva a dirmi qualcosa di normale come niente fosse successo). Quandoio e il mio ex andavamo in ferie partivamo sentendoci male perché diceva(“bravi bravi, si si, speriamo che un giorno non tornate che io non ci sonopiù”). E poi mi faceva sentire sbagliata…..sbagliata perché mi sono chiusa peranni in camera mia, sbagliata perché non parlavo tanto con lui, sbagliata se miconfidavo più con mia mamma che con lui, sbagliata se non convincevo mia mammaad essere puntuale quando mi riportava a casa (fino a tagliarsi i polsi ungiorno per farmi sentire in colpa, e aspettando che me ne accorgessi da sola,sempre sul divano fissando la televisione spenta).Era normale che mi chiudessi in camera mia no? Vivevo tra storie di avvocati,di presunti rapitori, di presunte persone che mi volevano fare male, di litigifra lui e mia mamma, di casini con le banche a causa di mia mamma……di lui chesi tagliava i polsi se mia mamma ritardava a portarmi a casa, di lui che stavacome un vegetale tre giorni davanti alla tv per farmi sentire la causa del suomalessere perenne (avevo 10 anni! o 6! o 12! o 15!) e la bambina più malvagiadella terra.Poi è merito suo se sono sana, se ho un’educazione, se ho dei principi morali,mi ha cresciuta e ha dato la sua vita per me! Io gli voglio un bene dell’anima!Ho passato la mia adolescenza a piangere per lui o per mia mamma! Ho passatometà del tempo con il mio ex a parlare di mio padre in camera mia.Mi ha fatto sentire sbagliata perfino con il mio ragazzo…ogni volta che parlavacon lui diceva cose come “ah…pensaci tu con lei, perché non è tanto normalesai…”, oppure “auguri, speriamo che a te vada meglio”, come per dire che luicon me non riusciva a stare e augurava al mio ragazzo di riuscire a combinarequalcosa di buono con me.L’ha fatto anche con il mio attuale ragazzo la seconda volta che l’ha visto.Eppure mi vuole un bene dell’anima mio padre!Mi ha sempre offesa…..sempre fatta sentire una scema…..scema perché nonricordavo le scadenze per l’assicurazione della macchina o perché perdevoqualcosa. Perché non sono perfetta.Infondo vivo da sola da due anni e la macchina è l’unica cosa su cui mi perdoun po’. Per tutto il resto non ho mai chiesto aiuto, e non lo voglio…..eppuremi offende sempre.E’ il suo modo distorto di farti capire che senza di lui non devo stare, chelui è indispensabile e io non sono nessuno.Poi è buonissimo di cuore, ma ha dentro questo meccanismo assurdo.Quando avevo 15 – 16 –17 anni sono scappata di casa tante volte e non sapevodove andare. Se andavo da mia mamma era peggio…. Così vagavo per ore nei postipiù impensati e tornavo. Oppure avevo scatti di rabbia verso di lui, arrivavamoa litigare così forte che io urlavo così tanto che mi facevano male le cordevocali per giorni, oppure a volte lui per vendetta staccava tutti i miei quadri(dipingo) dai muri rovinandoli e li accatastava per terra, oppure una volta hapreso tutti i fiori secchi (che io avevo seccato per anni) che c’erano in casae li ha distrutti tutti dentro ad un sacchetto…a volte interveniva il mioragazzo a fermarlo…..una volta mi ha picchiata così forte sulla testa e sullemani con non ricordo quale oggetto che avevo i lividi il giorno dopo (questoper fortuna è successo una sola volta, la seconda ho chiamato i carabinieri,avevo 15 anni)………a volte perdeva il controllo e aveva questi scatti assurdi dirabbia.E a volte per reazione io avevo la stessa rabbia verso di lui, sbattevo ipiatti sui muri e mi chiudevo in camera sbattendo così forte la porta checadevano tutti i quadri alle pareti.Non capivo cosa mi succedeva, non ricordo nemmeno, ma tutti questi litiginascevano sempre perché lui mi faceva sempre sentire male…..faceva semprel’arrabbiato, sempre l’offeso.Qualsiasi cosa facessi o dicessi non andava mai bene niente. Offendeva anche ilmio ragazzo, che era succube di lui. E quando io lo vedevo succube andavo sututte le furie. Abbiamo passato dieci anni assieme (dai 17 ai 27) sempre intre, in tre davanti alla tv, in tre al week end (nel senso che anche se soli,dovevamo sempre preoccuparci per lui, in tre ogni sera quando il mio ragazzoveniva a trovarmi).Faceva sentire in colpa anche lui. Con telefonate, minacce, parole offensive,tanto che dopo anni il mio ragazzo è arrivato un giorno a dirgli “bruttovecchio di m - ” e quasi non stava per alzargli le mani. Perché per l’ennesimavolta aveva finto di stare male per attirare l’attenzione, noi eravamo corsicome due stupidi con la macchina chiedendo aiuto anche a mia zia e mio zio(visto che eravamo a trenta chilometri da casa), e quando siamo arrivati a casa(con mia zia e mio zio già li), ci ha detto, anche al mio ragazzo, che eravamodegli s - , che di lui non ci importava niente, che la prossima volta chechiamavamo i miei zii in aiuto ce l’avrebbe fatta pagare, che prima o poi lavita gira e che prima o poi sarebbe successo qualcosa di brutto anche a noi, eche era meglio che andavamo fuori dai c - e da casa sua.Quando io e il mio ex siamo andati a vivere insieme non ci ha più fattovivere. Sempre sensi di colpa, sempre offese.Però quando le vivevo non mi rendevo conto che non erano normali…..Ora, pochi giorni fa, il dottore dell’ospedale (mio papà fa la dialisi) hadetto a mio padre che è meglio che vada da uno psicologo perché ha degli scattidi rabbia (non ha atti violenti ma una rabbia che rasenta la violenza) con lagente non normali, e voleva anche parlare con me. Io so perfettamente qualisono questi scatti di rabbia…è come se lui fosse arrabbiato con tutto il mondo,come se tutto il mondo l’avesse ferito e lui dovesse vendicarsi prima o poi eoffendere tutti.Io lo capisco…..ha dato la sua vita per me, mi ha difesa da mia mamma, daipericoli, ha avuto un esaurimento nervoso per questo, e ora la sua unica figlianon gli parla quasi più e si isola da lui…e lui non ha nessun altro, è indialisi, quasi non ci vede (ha un difetto di vista che quasi rasenta la cecità– per fortuna ci vede ancora), continua a dire che la sua vita è come quella diuna pianta….Ora il mio nuovo ragazzo vive con me (per poco, sta cercando un suoappartamento), e io non capisco i miei sentimenti verso di lui per l’ennesimavolta….oscillo tra amore e vuoto (non lo voglio più?). A mio padre ho cercatosempre di non dire che viveva con me. Lo tengo alla larga e quando mi fadomande sul mio nuovo ragazzo mi chiudo, mi arrabbio, non rispondo.Capisce perché lo tengo così alla larga?Lo tengo lontano. Mi sono creata la mia barriera attorno. Ho paura che facciala stessa cosa un\'altra volta e io non lo posso aiutare. E sto tanto male! Iogli voglio bene, tanto, ma non posso!L’altro giorno mi ha chiesto “allora avete già cenato?”, quindi alludeva alfatto che io avevo cenato in casa con il mio ragazzo, che vive con me. Io nonho risposto, mi sono innervosita. Appena tenta di allungare una mano verso lamia vita privata io alzo la barriera.La prossima domanda sarebbe: “beh possibile che non avete un po’ di tempo perme?”. Il giorno dopo in effetti mi ha detto, triste, depresso, con il corporicurvo “…VENITE a trovarmi qualche volta……”…..senza nemmeno salutarmi quandosono uscita da casa sua dopo essere andata a trovarlo da sola. Ancora sensi dicolpa…..E non posso fare diversamente. Mi sento di nuovo minacciata. Lui vavelocissimo……se lascio fare….in una settimana mi ritrovo come due anni fa conil mio ex. Sembra quasi che voglia allontanare da me un possibile fidanzato perché infondoinfondo è un rivale, perché se non ho il fidanzato allora mi ha tutta per sé.Appena mi sono lasciata con il mio ex ce l’avevo sempre addosso…..sempre li chemi voleva aiutare….ovviamente mi ha anche detto che se volevo tornare a casa laporta era aperta.Non posso farci niente……e questa mia chiusura necessaria mi fa male,malissimo……..non riesco a lasciarmi andare a niente….non posso buttarmi fra lebraccia del mio ragazzo, perché è come se avessi altre due braccia che mitirano dall’altra parte……!!Tutto questo mi fa sentire come in una gabbia….non posso vivere liberamente, ese vivo mi sento in colpa…..quando ho presentato il mio nuovo ragazzo a lui misentivo malissimo, mi sentivo come una bambina di 3 anni che presenta a suopadre il suo fidanzato di peluches, insomma mi sentivo come se mio padrepensasse già che anche questa storia non durerà, perché io non me la merito,che finalmente può parlare con il mio nuovo ragazzo visto che io non lo capisco(era questo l’atteggiamento che teneva con il mio ex), che invece con lui potràfar capire il suo dolore e la sua solitudine….lui non mi fa sentire una donnache gli presenta il suo uomo, mi fa sentire una bambina appena nata.Mi sento in una gabbia dove gli uccellini invece di essere due (io e il mioragazzo) sono tre. Un rapporto a tre, un caos.Quando gliel’ho presentato avevo tutto il corpo che gridava all’impazzata, misentivo come ricatturata dentro ad un vortice che non so gestire. Perché da un lato ho voglia che lui lo conosca perché sono orgogliosa di lui,dal’altro mi sento come se lui pensasse che comunque io sono una poveretta equindi la nostra storia non durerà. Con il mio ragazzo non ho quasi mai parlato di tutto questo, ma ieri l’hofatto……perché era come se mancava un pezzo….è inutile che a lui io facciavedere solo io mio lato bello, felice, allegro, matto, nervoso, duro,spontaneo, sensibile, se non conosce anche quello triste e tutto quello che stadietro.Mi sento sempre insoddisfatta della vita…….sempre che non so cosa mi manca peressere felice……sempre che sento che ho un buco dentro che deve essere colmato enon so da cosa.Ecco, probabilmente ho un conto in sospeso con il passato e finchè non riparoquesto, allora ogni tanto avrò sempre la voglia di fuggire via in qualcheviaggio e magari dirò che voglio andarci da sola per ritrovarmi…….. in realtànon devo ritrovare niente, devo solo accettare tutta una serie di cose che misono successe e che ho vissuto e di affetto che mi è mancato e trovare unaspiegazione.E vorrei tanto un giorno sentire qualcuno che mi dica: ALICE, FINALMENTE, NONCI SONO PIU’ PROBLEMI.Tuo papà è felice, non ha problemi psicologici, non l’hai abbandonato tu, nonsta male, tua mamma è serena e quindi tu stai tranquilla e sentiti felice.Ho regalato la scorsa settimana un cagnolino a mio papà, dopo anni mi sonodecisa, penso gli faccia bene, lo aiuti in tutti i sensi.Probabilmente ho regalato il cane a mio papà più per placare i miei sensi dicolpa che per farlo felice. Ma quanto tempo impiegherà per rinfacciarmelo?Poco, pochissimo, già mi ha detto che “così non penso più a lui”.Ho sempre pensato, finita la storia con il mio ex, che quando avrei incontratoun nuovo ragazzo, che non sarebbe stato necessario raccontargli queste cose delmio passato con i miei genitori.Che il passato era passato e finalmente potevo cominciare una nuova storiasenza questo peso.Invece no!Una volta ho letto una frase bellissima che diceva: “la storia d’amore piùbella è quella che nasce su un treno, nel quale tutto il passato è lasciato indietro e quello che conta è solo il viaggio”.Ma come si fa? E, in tutto questo, io non capisco più niente dei sentimenti che provo per ilmio ragazzo, vedo che non sono capace di sentirmi bene se vivo con lui, misento ingabbiata….c’è qualcosa che non và…..E con mio papà non so cosa fare….scappare per il mondo non serve a niente…..èlui che non mi lascia vivere o sono io che non sono capace di capirlo? Ci provo in tutti i modi, gli dimostro il mio volergli bene a tentoni ma poi mi ritironel guscio perché lui mi investe di sensi di colpa e non mi lascia più……..nonposso mai vivere libera….mi sento sempre la mente obbligata ad andare a lui….del resto ha solo me! (e ha dato tutto per me) Grazie, Alice.. scusi per il "papiro"....
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Salve dottore, sono sempre Alice, già pubblicata con la mia testimonianza che lei ha chiamato "dipendenza, codipendenza?". Rifletto spesso su tutto questo che ruota attorno alla dipendenza...in particolare al mio caso...se di dipendenza si tratta. Ma quando un rapporto d'amore è basato sulla dipendenza, è comunque amore o un sentimento distorto e basta? Io ho al fianco un ragazzo buono, non malvagio, con il difetto (forse) di essere dipendente anche lui, ma il suo amore per me non è in discussione. Eppure un giorno lo amo alla follia, un giorno non so cosa provo, un giorno lo voglio al mio fianco a coccolarmi, un giorno vorrei scappare via, un giorno sono felice con lui, un giorno sento che non lo voglio più. Mi ritengo una persona "intelligente"..che ragiona, che riiflette, che sa essere obiettiva e anche dura con se stessa più che con altri, ma allora, mi dico, com'è possibile che non riesca a capire cosa c'è dentro di me? non capisco i miei sentimenti? questa cosa chiamata dipendenza è così forte da non farmi più comprendere cosa sia l'amore e se amo la persona che ho al fianco? o se l'ho mai amata? o forse è paura di amare? sò di essere terrorizzata dalla paura di soffrire, dal tradimento, dalla gelosia. ma tutto questo può sconvolgere così tanto il mio cuore da non comprenderlo più? e più ci ragiono sopra meno capisco? dicono che il cuore ha ragioni che la ragione non conosce...e allora perchè i sentimenti verso il mio ragazzo (se ci sono) non sono più forti delle congetture della mente? E' solo una riflessione, ancora non trovo chiarezza dentro di me.... mi dico "il problema sei tu Alice, non lui! ". Grazie, Alice