nadia Età: 56 Cercherò di essere sintetica.cinque anni fa ho iniziatouna relazione con un uomo più giovane di 13 anni.mi aveva corteggiata per moltimesi,ma io facevo finta di non capire perchè era sposato ed io uscivo daun\'altra storia molto dolorosa e lacerante. sia come sia,la storia ècominciata. io,separata da diversi anni, l\'ho presa con volutaleggerezza,ma...col tempo mi sono innamorata. grosso guaio,visto che lasituazione era molto \"sofferente\":una delle sue due figlie era gravementeammalata. ma iltempo ci ha portato ad una sempre maggior unione. si è creataintimità,confidenza, amicizia e il rispetto e stima reciproci si sonoconsolidaiti. dopo due anni di amore vissuto intensamente,ma solo tra lequattro mura di casa(vivo da sola),la figlia malata è morta.son certa che nonci sia bisogno di dire cosa ha provato il \"mio lui\" e nemmeno cosa ho provatoio.sono quegli avvenimenti che ti mettono di fronte al senso della vitae....non lo trovi. la nostra relazione è continuata e,col tempo,si èulteriormente consolidata.pio, però, io ho cominciato ad entrare in crisi: misono resa conto che la malattia della figlia era una sorta di alibi per me: senon faceva una scelta di separazione era per sua figlia non perchè io nonmeritavo di essere amata veramente!!!perciò ho cominciato ad avanzare qualcherichiesta,come, ad esempio, di uscure a cena qualche volta.lui aveva paura diessere scoperto dalla moglie, ma,a quel punto,le sue paure non avevano piùgrosse giustificazioni per me: dopo tanto tempo ritenevo di aver dirittoanch\'io ad un\'amore alla luce del sole. l\'ho lasciato, ma lui mi ha cercatadisperato dicendo\"non è giusto che dio prima mi tolga una figlia e adesso mitolga anche te!\" finale, tutto è continuato più o meno coma prima. ma la miasofferenza è via via aumentata:mettevo in discussione i suoi sentimanti edecidevo di lasciarlo senza, però, riuscirci. così ho iniziato una terapia conuno psicologo (negli anni passati ero più volte ricorsa ad aiutisimili).ovviamente è venuto fuori che il mio disagio daveva ricercarsi nelrapporto con i miei ganitori, con mia madre in particolare. lo psicologo mi haportato a pensare che il fatto che non mi sentissi amata non era un datooggettivo ma soggettivo perchè era frutto di un mio pre-concetto trasmessomi dauna mancanza d\'amore percepita in età infantile. insomma, LUI mi amava edovevo imparare a crederci. così,un po\' per la terapia,un po\' per ledimostrazioni d\'amore di LUI,la mia autostima è cresciuta e sono riuscita avivere con maggior serenità il periodo successivo. ma gli anni passavano e ionon vedevo progetti per noi due, così l\'agosto dell\'anno scorso,quando LUIera in vacanza, ho voluto chiudere. LUI, disperato, ha parlato con lamoglie(per la seconda volta, in verità!) ed hanno litigato di brutto(questavolta lei ha reagito!).cosa sono stati i mesi successivi, non lo rammento benenemmeno io, so solo che la relazione è continuata e che l\'amore non sembravaper nulla appannato. fatto sta che a febbraio ,dopo un mesetto di bisticci trai coniugi e continue minacce da parte di LUI di andarsene da casa, la mogliegli ha detto che era della stessa idea e lo ha accompagnato(assieme allafiglia) in un mini dove LUI vive tutt\'ora. a questo punto tututtidiranno\"bene,l\'amore ha trionfato!!\", e, invece no! da quel momento LUI èentrato in panico totale.le telefonate che prima erano 6 o 7 al giorno,sonodiventate una, stentata.\"ho perso tutto\" mi ha detto più volte rivolgendosi ame come ci si rivolge ad un\'amica senza considerare che sono ,anche, la suadonna.ho capito che non era amore verso sua moglie(come tante volte ho temuto)ma la paura di perdere la sua \"identità\". ultimamente i nostri rapporti sonotornati ad essere più frequenti e confidenziali. mi ha anche presentato a suasorella, ha dormito da me più volte e, quando sistemerà l\'aspetto patrimonialedella separazione,ha in progetto di comperare casa per sistemarsi piùdecorosamente. ora è andato in vacanza con la figlia ,anzi è tornato propriooggi. almeno credo, visto che non mi ha ancora chiamata!!!l\'unica amica che miè rimasta,ma che vive molto lotano,in un\'alta città( le poche altre le hoallontanate tutte perchè continuavano a dirmi che LUI mi prendeva in giro e cheera un vigliacco)mi ha fatto notare che la cose sono cambiate, e di molto, nelgiro di quest\' ultimo anno e ancor di più nell\'ultimo mese. chi mi legge sichiederà perchè io stia scrivendo in questo forum. la risposta è semplice: nonmi sento amata. sento di aver dato tanto a quest\'uomo da essermi in qualchemodo \"esaurita\". gli ultimi mese sono stati pesantissimi:sentre LUI chediceva di voler riavere ciò che aveva prima,la sua famiglia, vederlo cambiarecompletamente(da disponibile e gentile a narcisista con tono arrogante),è statolacerante e solo il grande amore che provo mi ha sostenuto e dato la forza distagli vicino comunque. non mi chiama più \"amore\", alla mattina non sono piùla prima persona a cui telefona, pur avendo tempo non ne passa con me che poco.è sempre fuori con amici, si è fatto un tatuaggio e si depila braccia e pettodisinteressandosi completamente del fatto che a me queste cose non piacciono.io,alla mia età , capisco che ciò non ha importanza, che è importante che LUIsi senta a posto e libero di fare le scelte che vuole. sono grandi cambiamentiper un uomo che ha fatto semper tutto ciò che voleva la moglie,ma....io non imsento considerata. mi pare di aver capito troppo, di aver sbagliato ad averequesta empatia, di aver provato troppo spesso una sorta di tenerezza per unuomo che non sa molte cose perchè culturalmente poco preparato e sofferente di un'infanzia non proprio felice.avrei bisogno di maggior considerazione, di gesti d'affetto,vorrei sentirmi un po' protetta e capita ed, invece, sefaccio vaghe richiese di maggior attenzione,ottengo il contrario come se LUI non si sentisse approvato. al contrario, ultimamente è LUI a criticarmi spesso,cosa che non aveva mai fatto. mi sento letteralmente "esaurita" e quando sono così comincio a dare i numari. a parte il fatto che mi prende lo stomaco, il dolore che mi viene dalla convinzione di essere soltanto oggetto sessulale, mi provoca attacchi di panico.gli ho mandato un sms invitandolo a chiarirsi qualesentimento perova per me e il risultato è stato che non si è fatto più sentireper quattro giorni. così mi sono convinta di aver sbagliato, di averlo perdutoe se continuo così lo perdo davvero. so che la sicurezza la devo trovare dentrodi me, ma.....non ci riesco se LUI non mi dà una mano. mi sento scontata perLUI e questo mi fa male. vorrei sentirmi unica e invece mi sento più chesostituibile.cerco un consiglio per non rovinare tutto. dentro di me so che mivuole un gran bene, ma non è questo che voglio, non mi basta. l\'amore èun\'altra cosa, o mi sbaglio? non mi voglio accontentare perchè \"tutti irapporti finiscono così\". credo di poter dire che non vedo in LUI il rispettoche vorrei sopattutto per i miei sentimenti.non lo voglio \"a tutti icosti\",,mi voglio vedere liberamente scela, giorno per giorno così come hoscelo LUI anche nei momenti più difficili. so che altri ne verranno,sono ingioco ancora molte faccende(vedi separazione ecc.), ma questa volta ho bisognoio di essere sostenuta ,però, allo stesso tempo, so che se glielo chiedessichiuderebbe subito con me. non sarebbe in grado di sostenere una \"rompi....\"accetto consigli utili per non rovinare tutto e per poter recuperare l\'intesache c\'era tra noi. non sono stato proprio sintetica, ma più di cinque annitravagliati non sono facili da raccontare in breve. grazie a tutti e al dottorese mi portà rispondere.
1 commento:
Ho letto la data del post e mi sono sentita un po' male, da come scrivi capisco che hai scritto di getto e altrettanto di getto, ti rispondo che ho avuto l'impressione di aver letto o sentito la tua storia più volte, nel corso degli anni. Mi dispiace, ma quest'uomo ti ha usata quando stava male e ti manda a quel paese ora che ha superato le questioni più importanti.
Prima di aspettarti che qualcuno ti ami, ama te stessa, richiama le tue amiche, dì loro che avevano ragione, che hai fatto una cavolata e spendi un po' di soldi per andartene in vacanza!
Al diavolo lui e i suoi problemi, mi sembra che per ora si sia parlato solo di quelli, o sbaglio?
Basta, abbi il coraggio di dirglielo e parti per una destinazione sconosciuta (almeno a lui) quanto ci scommetti che non si fa più vivo? Tranne ripresentarsi non appena avrà di nuovo bisogno, ti dico io di cosa aveva necessità, di una mamma, non di una donna.
Sii intelligente!
Buona libertà!
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