martedì, giugno 06, 2006

PERSECUZIONE

marta N° di riferimento: 106461368 Età: 49 Mio marito ha avuto una relazione, che si è protratta nel tempo, per le minacce di suicidio dell'amante e del suo costante ricatto di "far esplodere la bomba" come diceva. Ha così deciso lui di raccontarmi tutto e di porre fine alla relazione,ma son cominciati gli appostamenti sotto casa,gli inseguimenti a piedi e in macchina, nei quali ha anche coinvolto le nipotine, addirittura spingendo il passeggino in mezzo alla strada perchè lui fermasse la macchina,le continue telefonate al cellulare e sul posto di lavoro,il coinvolgimento di altre persone che convinceva a fissare appuntamenti ai quali si sarebbe presentata lei. Non riuscendo a contattarlo ha telefonato ai miei datori di lavoro spacciandosi per un'ispettrice che avrebbe dovuto effettuare una visita fiscale e cercando di ottenere notizie personali su di me, in poche parole ha cercato di provocare la mia reazione (anche perchè si è fatta riconoscere usando il suo numero telefonico) ed io ci sono cascata, per arrivare a mio marito.Io l'ho chiamata per dirgli che non si doveva permettere di... e lei non aspettava altro perche me la son trovata sotto casa a giurarmic he non era stata lei, mentre allungava il collo per cercare mio marito, voleva continuare la discussione all'infinito,dicendo una bugia dietro l'altra anche di fronte all'evidenza dei fatti, come la chiamata fatta col suo numero telefonico, tanto che ho perso la pazienza e l'ho spinta dentro la macchina con un pò di energia tanto che ha sbattuto il naso contro il montante della macchina ed ha cominciato a perdere sangue. Ma anzichè mostrare dolore o cercare di tamponare il sangue ha preso subito il telefono "..adesso chiamo i carabinieri, l'ambulanza, finisci in galera..." Son venuti i figli e se l'hanno portata via. Da allora son passati quasi nove mesi e pensavo che si fosse rassegnata anche se non ha mai smesso di chiamare se pur con meno insistenza. Da una settimana circa son ricominciate le chiamate anche al telefono di casa, chiamate continue anche di notte, e messaggi strazianti di sangue e lacrime come se la loro relazione fosse finita ieri e non anni fa, la figlia ha detto che non può farci niente e che del resto anche mio marito la chiama per invitarla a uscire in compagnia addirittura della nipotina...e che probabilmente è mio marito ad avere problemi psicologici. Fino ad adesso su consiglio di una terapista alla quale a suo tempo ci eravamo rivolti perchè ci aiutasse abbiamo evitato la denuncia, perchè a suo dire anche la denuncia per queste persone è continuare comunque la relazione. Ma a questo punto? La ringrazio per i consigli che vorrà darmi. Marta.
La sua è una situazione tipicamente "pirandelliana" dove ognuno pretende di avere le sue ragioni e vede la realtà dal suo punto di vista. Ed allo stesso tempo tutti sono vittime e carnefici allo stesso tempo. Ritengo che se la situazione è quella da lei delineata, un intervento esterno, di qualsiasi tipo, potrebbe aiutare a sbloccare il tutto. Cordiali saluti.

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