venerdì, maggio 12, 2006

GELOSIA E DIPENDENZA

Ebbra N° di riferimento: 539601882 Età: 36 In cerca di un aiuto per la mia costante capacità di riproporre, in ogni relazione, canoni dolorosi figli della mia dipendenza affettiva, ho trovato il suo sito, e mi è stato di grande aiuto per iniziare a capire come tentare di reagire.Ho perso mio padre da bambina, ed ho avuto una madre opprimente che non è stata in grado di darmi alcuna sicurezza, anzi, casomai di minare le poche che acquisivo. Credo di avere iniziato a vivere davvero solo quando lei è mancata.Tutto si supera nella vita, certo, però mi ritrovo, da anni per non dire da sempre, a creare relazioni o con uomini molto più grandi di me che possono occuparsi in tutto e per tutto della mia persona, o con persone emotivamente poco presenti, e proprio su quelle mi accanisco, tentando disperatamente di farle vivere per me. L'uomo che frequento ora forse appartiene alla seconda categoria, io mi sento dipendente dalle sue manifestazioni d'amore che per me sono sempre poche e inadeguate (non dico non ci siano) e non riesco ad accettarlo completamente per quello che è. Cerco un uomo viva per me, mi metta al di sopra di qualsiasi cosa, e lui è lungi dal darmi qualsivoglia dimostrazione di questo genere. Ammetto di non farlo neppure io, ed anche di credere non sia giusta questa mia quasi morbosità, ma mi sembra che solo inquesto modo, sentendomi amata come niente altro al mondo, io possa acquistare la sicurezza in me stessa che mi manca. A volte mi detesto per il mio modo di essere, altre penso di avere il diritto di pretendere (che brutta parola,pretendere...) il suo amore.In questo periodo sono tormentata, per esempio, dal fatto di essere venuta a conoscenza che lui è rimasto amico di molte delle donne con cui ha avuto una relazione sentimentale in passato. Non credo all'amicizia scevra da attrazione, seppur recondita, tra uomo e donna, e sentirlo difendere a spada tratta questi suoi rapporti mi irrita alquanto. Ho la sensazione gli piaccia e lo faccia sentire gratificato che le donne del suo passato lo includano nellaloro vita, e questo atteggiamento mi fa pensare lui abbia sempre bisogno di "una porta socchiusa". Lei crede sia normale per un uomo restare amico delle proprie ex, frequentarle e, soprattutto, parlare di loro con affetto seppure a suo dire senza più altro? Di una gli ho sentito dire "non mi rimetterei con lei perchè non mi fiderei" e, seppure lui affermi che non prova più nulla oltre all'amicizia per queste donne e non si può essere gelosi di qualcosa accaduto anni fa, e che dovrei fidarmi, perchè buona parte di questi rapporti sono frequenti solo per questioni di lavoro comune, io non mi sento affatto tranquilla. E neppure rassicurata. Non mi fido di lui ma, nei miei momenti di lucidità mi chiedo se non mi fido di lui perchè in realtà non mi fido di me stessa, quasi non mi sentissi meritevole del suo amore esclusivo. Quasi come se, qualsivoglia sua rassicurazione (seppure siano poche, mi creda)non bastasse mai. Quasi come se cercassi un pretesto per allontanarlo, perchè tanto lui non sarà mai come io vorrei. Quasi come se esistesse un uomo, in qualsivoglia parte del mondo, che possa riempire il grande vuoto che sento dentro.Forse dovrei smetterla di essere paralizzata su di lui, così come su qualunque altro, e concentrarmi su me e sulla mia vita, ma non riesco, non riesco, non riesco. Capisco che è più semplice dare la colpa agli altri che a se stessi della propria infelicità. Capisco che tutta questa tristezza e rabbia mi tolgono vita, creatività, gioia. Ho bisogno di aiuto. Da dove comincio?Mi perdoni per la lunghezza del messaggio, ho purtroppo dovuto omettere comunque molte cose, ma almeno queste dovevo scriverle.Grazie per quello che fa.Un abbraccio.
Gelosia e dipendenza sono le due faccie di una stessa medaglia. E lei, con la sua email, lo dimostra. E' inutile che lei combatta la sua gelosia, se non combatte prima la sua dipendenza. E la sua dipendenza ha probabilmente origine nella mancanza della figura paterna e nella relazione con sua madre. Lei chiede in una relazione continue conferme ed accettazioni, per colmare i suoi antichi e profondi vuoti. E da quest'analisi interiore che deve partire per uscire dalla sua dipendenza. Le sarà utile al riguardo la testimonianza origini di una dipendenza affettiva (http://www.maldamore.it/Testimonianze.htm) Cordiali saluti.

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