mercoledì, maggio 31, 2006

AMARA DISILLUSIONE

ibris (http://maldamore.blogspot.com/2006/04/ibris.html) N° di riferimento: 947486779 Età: 31 Caro Dottore mi ci sono voluti tre mesi per aprire gli occhi e vedere quello che io chiamavo amore, rivelarsi per quello che è stato sin dall'inizio : un illusione.Quando si ha tanta voglia di amare, forse perchè amiamo poco noi stessi, l'altro diventa un' ancora in cui proiettiamo tutte le nostre speranze ed i nostri sogni.Questo è quanto è successo a me con L., mi sono fatta incantare dalla sua apparente bellezza esteriore, poichè rappresentava tutto quanto volevo in una relazione, ma di certo non era l'uomo che poteva amarmi...e me ne sono resa conto facendo una cosa scorretta..ma che mi ha portato a capire tante cose. Ho chattato con lui, ovviamente lui non sapeva che fossi io...e quando il discorso è diventato più personale ed intimo, ha iniziato a raccontare di una sua ex, ossessiva che a lui nauseava, perchè la considerava un cagnolino disposto a seguirlo nonostante lui non l'amasse...e lui non voleva di certo una donna cosi al suo fianco...Può immaginare la mia reazione nel leggere in "diretta" queste cose, visto che quello che lui chiama "cagnolino" per me era amore, o non so cosa...Ma tutto il dolore che ho provato in quel secondo mi ha aperto gli occhi all'istante in maniera esplosiva, e fatto vedere lui sul suo vero aspetto: un uomo che voleva solo sesso,e non amore.Non gli ho rivelato che sono io...ma sono scomparsa nel nulla...e lo farò anche come "ibris", in fondo è ciò che lui vuole: essere lasciato in pace. Care amiche, ho letto ogni vostra lettera in questo meraviglioso sito, ed ogni volta che sento tanta sofferenza è come la vivessi io, so che è difficile accettare che una storia sia finita, o che lui non fosse "l'uomo giusto",,,,credo che di giusto non esista nulla...se non l'amore che dobbiamo prima di tutto a noistesse. Credo anche che più sia la nostra sofferenza o la nostra ossessione a volere lui, e maggiore sia la mancanza di stima e amore in noi stesse...sempre assurdo, ma veramente parte tutto da qui...Io spero di avere capito la lezione...e che questa mia mail magari serva a qualcuna di voi...vi abbraccio tutte, e lei Dottore che ci ascolta sempre. S.iBRIS
Grazie a lei per questa testimonianza. Per quanto dolorosa e devastante, può servire più di tante parole sull'argomento. Non deve essere un invito a ripetere quanto da lei fatto (il fine non deve giustificare il mezzo), ma a riflettere sulla circostanza che spesso la verità è molto più palese, soltanto che non si vuole prenderne atto. Cordiali saluti.
Si infatti il fine non giustifica il mezzo...forse ho sbaglIto a fare una cosa del genere, ma è servita a capire quello che non riuscivo a vedere con gli occhi dell'amore...La mia è soltanto paura di non essere amata, che mi fa rifugiare in queste storie che non portano a nulla...è come essere divise in due persone, una che vive l'altra che è arrendevole...ed è sbaglaito riporre nell altro la voglia di vivere. Un abbraccioS.

martedì, maggio 30, 2006

POSSESSIVITA' ?


sergio N° di riferimento: 180101409 Età: 44 La mia storia matrimoniale con mia moglie è finita da quasi un anno ed io non riesco a capacitarmene. Tutti i giorni sto male non riesco a farmene una ragione , specie perchè penso che verso la fine abbia iniziato una sua nuova storia con un suo collega di lavoro. Questo senso di tradimento mi opprime, è come un peso che mi porto addosso e non diventa mai leggero. Faccio pensieri molto violenti, a volte penso di vendicarmi uccidendola, ma poi penso alla nostra bambina di appena 5 anni, e non mi va cresca senza la madre e il padre. Non le farò mai del male, perchè so che la nostra storia andava male, quando eravamo insieme non ero contento della mia compagna. Mi sentivo sempre escluso in questo rapporto , non sentivo mai il suo calore affettivo, non mi ricordo delle sue tenerezze. Nel frattempo io mi ero annullato, perchè mi sono fatto carico di tutti i suoi problemi da quelli lavorativi a quelli di tipo burocratico. Pensavo "visto che mi prendo cosi cura di lei, lei mi vorrà un bene da pazzi", invece specie questo mi è stato rinfacciato. Dice che non le permettevo di crescere. La notte non dormo, non riesco a trovare cosa che mi distragga da questo pensiero fisso. Non c'è nulla che mi interessi, specie il lavoro è diventato pesante e difficile, e siccome sono un insegnante il rapporto quotidiano con gli allievi diventa altalenante, dipende dal mio umore e dalla giornata.Come si fa ad uscirne? Non mi interessano altre donne. Qualcuna c'è stata, ma è come se non avessi più desiderio sessuale.Eppure quando penso alla mia storia passata, riconosco che era davvero una brutta storia. Mi annoiavo spesso. Ero sempre insoddisfatto e la mia mia compagna a tratti non mi piaceva nemmeno. A volte penso che non sono riuscito a superare la perdita di possesso per questa persona. Ma perchè è scattato in me una reazione depressiva estrema, se poi anch'io quando ero insieme a lei, non facevo altro che pensare se insieme ad un'altra donna stavo meglio. Penso proprio che la parte più bambino di me abbia avuto il sopravvento. E adesso sono arrabbiato perchè non accetto che quell'essere insignificante (la mia exmoglie) a cui avevo dato me stesso, mi abbia potuto rifiutare, magari per un altro. Spero di essere stato chiaro nella descrizione, anche se questo momento non è dei migliori. Grazie.Sergio
Lei compie un errore di valutazione, molto frequente quando si viene lasciati. Pensare che si è lasciati a causa di un altro. Ed invece spesso la fine (lo ammette indirettamente anche lei) è "preannunciata" in tanti piccoli gesti quotidiani. La sua ex non ha "scelto un altro" ha scelto d'interrompere una relazione che forse trovava troppo possessiva. Ed è questa sua possessività, come ammette anche lei, che la fà soffrire così tanto. E chisà che non abbia anaolgie con "possessività" più profonde e lontane, quella con la figura materna, ad esempio. Approfitti di quello che le è successo per capire, ed è in grado di farlo, quali sono i meccanismi alla base di questa sua possessività. Cordiali saluti.

SALVARE IL SALVABILE

puppy N° di riferimento: 993494779 Età: 36 Gentile dottore, ho 36 anni , e una vita alle spalle piuttosto intensa. A 16 anni un aborto dopo il primo rapporto sessuale con un ragazzo conosciuto in vacanza e mai piu' rivisto, ha praticamente segnato in modo indelebile tutte le successive esperienze sessuali. Un rapporto difficile con i genitori mi porta a vivere lontano da casa , a viaggiare tanto ma anche a realizzarmi professionalmente.Tante esperienze brevi ma nessuna che abbia avuto un intenso trasporto sentimentale. Verso i 30 anni , forse volutamente o forse inconsciamente,interrompo quasi tutti i rapporti ; rare amiche , pochissimi amici (ma ahime piu' interessati ad altro che a una amicizia) e mi chiudo in me stessa dedicando al lavoro e alla pittura. A 34 anni conosco un ragazzo, sperimento una breve convivenza ma finisce male . Per la prima volta ho una reazione violenta , per mesi piango e mi di spero senza capire il perche'... in fondo nemmeno io credevo in questa storia fino in fondo. Un anno fa inizio un'altra storia... anche questa breve e tormentata. Finisce ma cerco in tutti i modi di tenermi l'amicizia ma e' solo sesso. Ora per motivi di lavoro vivo lontana da lui, in un paese straniero, ma ci sentiamo tutti i giorni. Alterno fasi di eterno amore a fasi di rifiuto proprio come una adolescente. Vorrei di piu'da questo rapporto ma ho parecchi dubbi. Lui a volte e' presente , a volte e' dubbioso. Non so se e' meglio interrompere definitivamente il rapporto o cercare di salvare il salvabile. Nei dubbi mi sento anche molto sola e questo mi procura molto dolore.
Si cerca di salvare il salvabile, quando ci sono forti motivazioni soggettive ed oggettive, che possono far prendere in considerazione il prosieguimento di una relazione, nonostante "tutto". Nel suo caso, una seppur valida motivazione di non rimanere sola, non ritengo sia sufficiente per un prosieguo del rapporto. Instaurare una relazione autentica è un suo diritto, nonostante le esperienze negative che l'hanno segnata. Cordiali saluti.

CONQUISTE E RCONQUISTE

possessivagelosa N° di riferimento: 110098861 Età: 46 Sono divorziata da alcuni anni e vorrei sapere perchè alla fine delle mie relazioni (sono sempre io a lasciare perchè ritengo che i miei partner non siano all'altezza delle mie aspettative)continuo a mantenere rapporti di amicizia con i miei ex (marito escluso), ma quando vengo a sapere che sono interessati ad un'altra donna nasce in me la voglia di riconquistarli perchè mi dà fastidio l'idea che possano provare attrazione per le altre. A questo punto faccio di tutto per riaverli ma poi mi stanco di loro e li lascio definitivamente.
Le rispondo con una storia:
Un cavaliere era innamorato di una nobildonna. Lei gli disse: "Sarò vostra solo quando voi avrete passato cento notti ad aspettarmi seduto su una sedia, nel mio giardino, sotto la mia finestra." Ma alla novantanovesima notte, il cavaliere si alzò, prese la sua sedia sotto il braccio e se n'andò.
Come nella storia, forse, lei non ama mai veramente, ma, probabilmente le continue conquiste e riconquiste servono a placare le sue insicurezze interiori. Per capire quest'ultime serve una profonda riflessione interiore. Cordiali saluti.

TUTTO

Salve, navigando in internet ho trovato e letto con molto interesse il sito “mal d’amore”..
Sono in un periodo di “crisi” e mi piacerebbe avere un consiglio da parte sua. Sono una ragazza che ha avuto molte delusioni e non pensavo che avessi avuto la forza e la voglia di rincominciare e invece un giorno ho conosciuto una persona…
Il mio problema è che sto con lui da circa 5 mesi, all’inizio andava tutto bene, fino a quando lui ha aperto un locale tutto suo, un ristorante cocktail bar, dice di essere sempre molto impegnato e di non aver la testa e il tempo che vorrebbe per star con me.. ha preso delle collaborazioni insieme a due discoteche e quindi anche il venerdi’ e il sabato a fine serata prende e se ne va’ in questi locali.. a volte mi e’ capitato di andare a ballare vederlo per 5 minuti e poi lui se ne andava senza salutarmi .. magari mi mandava sms per chiedermi scusa.. durante la settimana e’ sempre stanco e il fatto che stiamo a 30 km di distanza non ci aiuta.. oltre a tutti gli impegni lavorativi lui ha una passione per cui trova tempo, la pallavolo. Insomma alla fine mi sembra di essere un po’ messa da parte.. non mi da piu’ attenzioni ed io continuo ad arrabbiarmi ma non so se ne vale la pena.. lui dice che sono molto importante ma adesso non puo’ darmi di piu’.. ho provato a spiegargli il mio stato d’animo e quasi sempre mi da ragione e mi dice che gli dispiace, ma poi la situazione non cambia mai.. non so piu’ cosa devo fare anche perche’ io appena trovo un minuto di tempo lo chiamo o vado da lui, se pur al suo locale mentre lavora e quindi non possiamo nemmeno star insieme.. per favore mi dica cosa pensa ..
La saluto in attesa di una sua risposta.
Penso che lui sia sincero. Mentre per lei lui rappresenta "tutto", per lui lei rappresenta una "parte del tutto". L'ideale è che siate, l'un per l'altro, una "parte importante" della vita, ma non tutta la vita. Lei nel rispetto degli interessi dell'altro, ha tutto il diritto di pretendere uno "spazio" per lei, non solo con generiche promesse. Saluti.

NUOVA DIPENDENZA

cetty N° di riferimento: 943295255 Età: 24 Salve dottore. Credo di aver trovato la persona giustaper la mia vita...sono praticamente innamorata! penso a lui spessissimo e mi manca quando non lo vedo...Ho paura però perchè sento che stia cominciando una nuova dipendenza! A poco a poco, seguendo anche le terapie che ho letto sul suo sito, sto uscendo da un'altra dipendenza (http://maldamore.blogspot.com/2006/05/scelte-difficili.html) molto ma molto pesante durata ben tre anni e credo di esserci ancora dentro. L'attaccamento morboso nei confronti della mia migliore amica, l'unica persona con la quale ho legato in questi ultimi anni. Adesso ho paura anche a cominciare una nuova storia perchè ho paura di non uscire definitivamente da questa dipendenza ma anche perchè temo che questa nuova storia che mi si sta presentando davanti sia una nuova dipendenza che bussa alla mia porta! ho paura! Ho passato momenti bruttissimi per causa della dipendeza nei confronti della mia amica! Mi dia un consiglio la prego. Grazie.
Finchè lei non ci sara liberata dalle precedenti "dipendenze" rischia solo di crearne di nuove in un circolo vizioso che si autoalimenta. Faccia assolutamente chiarezza dentro di sè, per uscire da vecchie dipendenze ed instaurare finalmente relazioni autentiche. E non si lasci andare a facili entusiasmi. Saluti

venerdì, maggio 26, 2006

E' DUBBIOSO


carola N° di riferimento: 671861388 Età: 27 Il mio (ex) fidanzato dopo avermi chiesto in sposa, mi lascia con una mail. mi dice a telefono cose orribili e asserisce che il suo dichiarato amore per me non era altro che un tentativo di autoconvincimento: io, in pratica, facevo parte della sua terapia psicologica (è in analisi da molti anni). Con me voleva provare a superare i suoi atavici problemi con le donne (sono stata la relazione più lunga che ha avuto), pensando al matrimonio e alla famiglia come si pensa ad un esperimento. a gennaio voleva che concepissimo un figlio, ma gli ho detto che sarebbe stato meglio aspettare il matrimonio. Vedo un uomo molto confuso che ha giocato spietatamente con i miei sentimenti.lui vive all'estero e a giugno avrei dovuto raggiungerlo per trasferirmi da lui, ma con la fine del mio amore è cambiato anche il mio futuro. devo dire che fra di noi c'è sempre stata una grande intesa e una grande passione, l'ho amato incodizionatamente, con tutta la mia dedizione e tutta la mia forza e lui lo ha sempre compreso, ringraziandomi più volte per la pazienza e la cura infinite, allo stesso tempo, anche lui dava a me tante cose di cui avevo bisogno, prime fra tutte la stima e la passione! non capisco come abbia fatto a non percepire il suo disagio e la sua assoluta mancanza di maturità sentimentale. mi ha buttato via senza neanche un rimorso e nel giro di pochissime settimane. all'inizio di maggio ci siamo visti e ha ribadito il suo amore per me, parlando del trasloco e dei progetti futuri (frai quali i soliti figli), poi a distanza di una settimana mi lascia dicendomi che dalla fine di marzo per me prova soltanto tenerezza. ha capito che non mi vuole più nella sua vita, dice che non sopporta più l'idea del matrimonio e non vuole contatti con me e la mia famiglia (i miei sono religiosi, lui no)...mi sento così sola, avevo investito tutto su questo amore e adesso sono annientata.a breve partirò, andando nella stessa città dove lui vive e dove c'è per me un progetto di dottorato, non lo faccio per seguirlo ma solo perché per più di un anno ho immaginato il mio futuro in quella città, pianificando tutto per partire al meglio.spero di ricevere una parola, un consiglio, un perché.
Una relazione significativa e duratura non può basarsi sui dubbi. Ed il suo ex dimostra di averne tanti. E lei non si può aggrappare a questi dubbi per sperare. Andare nella città dove vive il suo ex, seppur nata come situazione casuale, serve anche, inconsciamente, ad alimentare la speranza. Lui ha sbagliato ma lei continua a sbagliare con sè stessa. Anche perchè se vuole proprio che la storia continui, inseguirlo lo può far solo fuggire ulteriormente. Saluti

DIPENDENZA MATERNA ?

ROXBA N° di riferimento: 609960969 Età: 32 EGR. DOTTORE,SONO UNA RAGAZZA DI 32 ANNI, SEPARATA DA 4, CHE HA APPENA, NON SO ANCORA SE DEFINITIVAMENTE, CHIUSO UNA STORIA CON UN COETANEO CHE DURAVA DA QUASI UN ANNO.UNA STORIA FUORI DA QUALSIASI PORTATA, IO ERO SOLA, NON IN CERCA DI QUALCUNO,CI SIAMO CONOSCIUTI IN GRUPPO, IN VACANZA, SIAMO DELLO STESSO POSTO, PAESE DELSUD ITALIA, LUI ALL'EPOCA ERA FIDANZATO DA 8 ANNI. IO, PREVENUTA RISPETTO A NUOVE STORIE IMPORTANTI. CI SIAMO RINCORSI PER QUALCHE MESE, FINCHè LUI NON HADECISO DI LASCIARE LA SUA EX. DA ALLORA, DOPO UNA PAUSA DI RIFLESSIONE, CHE LO HA PORTATO AD ALLONTANARMI, CI SIAMO RIAVVICINATI E DA ALLORA è COMINCIATA UNA STORIA BELLISSIMA. CONDIVIDIAMO GLI STESSI INTERESSI, ABBIAMO UNA FORTE INTESA SESSUALE, LUI è DOLCE, ROMANTICO, UN PO' "ALL'ANTICA", LA SUA ESTRAZIONESOCIALE è TRADIZIONAL-CRISTIANA. L'EDUCAZIONE CHE HA AVUTO è STATA RIGIDA,SENZA DIALOGO, CON REGOLE IMPLICITE DI BUON COMPORTAMENTO. INOLTRE è MOLTO LEGATO ALLA SUA MAMMA.FATTI: L'UNICO NEO DELLA NS. STORIA: LA MIA ESPERIENZA DI MATRIMONIO. HA SEMPRE TEMUTO LA REAZIONE DEI SUOI GENITORI,COME UNICO OSTACOLO ALLA NS.UNIONE. DA SOLO E PER PRIMO SI è ESPRESSO NEI SUOI SENTIMENTI, FACEVAMO PROGETTI PER ILFUTURO, FINCHè ALL'IMPROVVISO TUTTO è CAMBIATO. I SUOI GENITORI HANNO SAPUTODI NOI E HANNO REAGITO MALE. E LA SUA REAZIONE è STATA MOLTO DIVERSA DA QUELLA CHE MI ASPETTAVO. MI HA PRATICAMENTE ESCLUSO DA TUTTO, LASCIANDOMI ALL'OSCUROE CHIEDENDOMI TEMPO, GIUSTIFICANDOSI DICENDO CHE STAVA MATURANDO DEI DUBBI SULNS. RAPPORTO E SUI SUOI SENTIMENTI. LA COSA, TRA LITI E PIANTI DA PARTE DI ENTRAMBI, SI è RISOLTA DOPO UNASETTIMANA, QUANDO SUA MAMMA HA CONSIDERATO L'IPOTESI CHE MI AVREBBE ACCETTATA SE QUESTO LO RENDEVA FELICE. DA ALLORA è CAMBIATO. è TORNATO LO STESSO DI PRIMA, ANZI MEGLIO. MA NON è TUTTO. A DISTANZA DI QUALCHE GIORNO LUI HA AVUTO UN'ALTRA RICADUTA. RIENTRANDO A CASA HA TROVATO LA MAMMA IN LACRIME E UN ARIA TESA. DA QUESTO MOMENTO IN POI HA RIPRESO A TRATTARMI CON FREDDEZZA. L'HO VISTO DISTANTE, NERVOSO E CON POCA VOGLIA DI VEDERMI. LE COSE SONO PEGGIORATEPERCHè NON CAPENDO IL MOTIVO DI QUESTI SUOI ATTEGGIAMENTI HO CERCATO DI AVEREDELLE RISPOSTE ,PRESSANDO. SONO ARRIVATE DOPO DUE GIORNI. ADESSO IL PROBLEMA NON SONO PIù I SUOI GENITORI, MA LA SUA CONFUSIONE. SI è ACCORTO CHE C'è QUALCOSA CHE NON Và. CHE NON è PIù SICURO DI COSA VUOLE , ANCHE QUELLO CHE PROVA NON è PIù CERTO. MA COME SI POSSONO AVERE CAMBIAMENTI COSì REPENTINI? MI HA CHIESTO NUOVAMENTE TEMPO, MA QUESTA VOLTA NON HO VOLUTO DARGLIELO. GLI HO CHIESTO DI NON CERCARMI PIù FINCHè NON AVESSE CAPITO COSA VOLESSE REALMENTE. LASUA RISPOSTA è STATA SOLO: VA BENE, MI DISPIACE. COSA VUOL DIRE? E FINITA? SONO CONFUSA E FERITA. PERSONALMENTE PENSO CHE LUI NON PROVI PIù NULLA PER ME, CHE QUESTA SITUAZIONE L'ABBIA MESSO NUOVAMENTE DI FRONTE AD UNA SCELTA CHE EVIDENTEMENTE QUESTA VOLTA NON SONO IO. PERCHè AVVERTIRE UN SENSO DI RIGETTO NEI MIEI CONFRONTI? è DAVVERO POSSIBILE CHE ACCADA IN UN MODO COSì VIOLENTO E IMMEDIATO MENTRE SI VIVE UNA STORIA BELLISSIMA? GRAZIE PER L'AIUTO CHE VORRà DARMI. SCUSI L'ORTOGRAFIA E LA FORMA. HO SCRITTO DI GETTO E NON RIUSCIREI A FARE DI MEGLIO IN QUESTO MOMENTO. A PROPOSITO, èSUCCESSO APPENA IERI. SALUTI ROX
LEI ATTRIBUISCE, IMPLICITAMENTE, LA CRISI DELLA SUA RELAZIONE AD UNA PRESUNTA DIPENDENZA MATERNA DEL SUO EX. SONO D'ACCORDO IN PARTE. E' PROBABILE CHE I DUBBI DELLA MADRE HANNO FATTO RIEMERGERE I DUBBI CHE COVAVANO NEL SUO EX SULLA RELAZIONE STESSA. SI SENTE QUELLO CHE SI VUOL SENTIRE. E PARADOSSALMENTE I DUBBI POSSONO ARRIVARE PROPRIO NEL MOMENTO IN CUI TUTTO SEMBRA FILARE LISCIO. SALUTI

MAI DIRE MAI

tony N° di riferimento: 469945163 Età: 25 Dopo sette anni d'intenso amore e a distanza di un anno dalla fine della storia proprio non riesco a togliermela dalla testa ci ho tanto sofferto e ancora adesso sento forte il dolore e il vuoto in me ancora l'amo mi ha raggiunto a Bologna dove io lavoravo e dopo sei mesi di convivenza è scoppiata dicendo che ormai era solo abitudine che non mi ama più che voleva pensare a se stessa...l'ho risentita qualche settimana fa e mi ha ribadito che mi ha tanto amato e che adesso sta bene che mi pensa sempre io volevo chiudere cancellarla ma lei non ha voluto dicendo che nella vita mai dire mai ma con la distanza che c'è ora tra noi senza poterci guardare negli occhi si può fare ben poco gli dissi ma lei non era d'accordo e diceva che proprio la distanza e il non vederci può darsi che......io non ci voglio pensare o sperare voglio tramutare il mio male in bene averla come un ricordo e non come un rimorso ma non ci riesco ho sentito dire che il tempo aggiusta le cose....spero di tornare ad amare e ad essere ricambiato anche se ora oltre che a lei il mio cuore sembra fatto di pietra non provo alcuna emozione nel praticare altre donne ho come un blocco lei cosa mi consiglia riguardo cordiali saluti e grazie in anticipo.
In situazioni come la sua dove c'è anche lontananza geografica, il lasciare aperta la porta della speranza, da parte della sua ex, è quanto di più deleterio ci possa essere. Una canzone di Venditti recita che certi amori fanno dei giri immensi e poi ritornano. Il verso della canzone potrebbe non sbagliare, ma nel frattempo non deve impedire di "sperimentare" altri amori.

giovedì, maggio 25, 2006

FARMACO

emalta N° di riferimento: 756410485 Età: 42 Gentilmente, vorrei semplicemente sapere se esistono psicofarmaci in grado almeno di attenuare il dolore per l'assenza di una persona cara quando è come un morso improvviso, e vengono le vertigini e l'unico desiderio sembra essere quello,folle ovviamente, di buttarsi svelti svelti giù dal ponte.Non dico cancellare, che mi sembra impossibile, ma sopravvivere agli assalti del dolore.Esiste un farmaco?Grazie di cuore per una vostra eventuale risposta.
Esistono farmaci per curare la sintomatologia di un eventuale depressione reattiva legata alla perdita di una persona cara. Deve rivolgersi al suo medico di fiducia che le consiglerà il farmaco indicato per la sua sintomatologia,e la terrà sotto stretto controllo. Cordiali saluti

COPIONE

debby N° di riferimento: 597022532 Età: 34 Gentile Dottore,Le scrivo per raccontarLe qualcosa che mi turba: appena ieri sono uscita, per la 1° volta, con un uomo che mi piace (?!) perchè corrisponde a ciò che secondo me un uomo dovrebbe avere: è ricco quindi molto sicuro di sè ed per questo molto ambito dalle altre donne....classico stereotipo di uomo del quale sono alle perenne ricerca!!!! Dunque, come dicevo, ieri sera siamo usciti per la 1°volta ed è stato tutto molto bello ma lui non si è espresso apertamente sebbene abbiamo fatto l'amore, sui suoi sentimenti...o meglio: non mi ha detto ci sentiamo domani ecc.....e qui inizia la mia odissea: mi chiamerà?! sono all'altezza della situazione?! non credo di essere abbastanza bella,intelligente e quant'altro....ma questo problema è ricorrente nei miei rapporti di coppia! non voglio ricadere in storie difficili....come posso fare?! passo da una storia storia sbagliata ad un'altra: ho sempre rapporti con uomini difficilmente conquistabili e/o accesibili...cos'è che non va in me?!
E' più facile ripetere lo stesso copione relazionale, che cambiarlo. Perchè per cambiarlo, occorre, cambiare noi stessi e cambiare noi stessi è difficile e doloroso. E' quello che succede a lei. Non cìè niente di sbagliato in lei, ma solo scarsa consapevolezza del suo valore e forse una tendenza inconscia, ad instaurare relazioni significative. M apotrà capirlo solo attraverso una profonda analisi interiore. Saluti

mercoledì, maggio 24, 2006

MATRIMONIO IN CRISI


Gent.mo Dott., Mi sono appena risvegliata, da un sonno durato mesi o forse anni.Sposata, con tre meravigliosi bambini frutto di tre gravidanze oserei quasi
consecutive, un marito premuroso e di cui mi fidavo ciecamente perchè
rimastomi sempre vicino anche nei momenti difficili.Dopo essermi
trasferita a migliaia di km, i problemi lavorativi, il peso delle
responsabilità, non ce l'ho fatta a pensare e a capire che c'era
qualcosa che non andava in me, stavo prendendo tempo, per come ero
fatta io, delusa dalle amicizie, dalla famiglia di lui, da mio padre
che nonostante il suo grande amore per me aveva commesso errori
inimmaginabili...una come me avrebbe reagito di fronte a tutto questo e
non subìto , bloccandosi senza riuscire più a provare emozioni.Gestire
una famiglia, dei figli, per il mio forte senso del dovere e della
giustizia, era la cosa giusta,ho abbandonato gli studi universitari per
"coltivare"il mio amore. ma mi sono accorta che avrei voluto fare tante
altre cose e non riuscendovi mi sono chiusa sempre di più...perchè ho
pensato che non avrei mai più potuto lavorare con una famiglia da
seguire,mi sono chiusa per paura di mostrarmi, di rimanere ancora
delusa dagli altri, di mostrarmi vulnerabile,...ed in questo lungo
travaglio interiore ho chiesto a mio marito di aspettarmi ma nulla più.
Dice che l'ho lasciato lì come una cane da compagnia. Ma mi fidavo di
lui ed ero certa che sarebbe rimasto sempre al mio fianco.Mi aveva
detto più volte di non sentirsi più desiderato, voluto, ed io non l'ho
ascoltato.ma come potevo volere lui se neanche volevo più me?Essere
belli dentro ma non riuscire a trasmettere, comunicare, è vera bellezza?
No , e lì ho toccato il fondo quando leggendo una mail ho scoperto che
quelle emozioni che credevo che soltanto io sarei riuscita a regalargli
, lui le stava provando per un'altra , una bella persona, intelligente,
che era riuscita a tirargli fuori il suo bisogno di amare ed essere
amato. L'ho scoperto, mi ha detto che è stato tutto velocissimo,non si
sono mai conosciuti nella realtà ma solo in chat e sentiti qualche
volta telefonicamente. Nel frattempo io mi sono risvegliata, finalmente
ho avuto il coraggio di guardarmi dentro e di dirgli tutto quello che
non andava, anche nel nostro rapporto, ma soprattutto ho capito che non
posso fare a meno di lui. Lui mi dice che sono unica, una bellissima
persona, quella con cui ogni uomo dovrebbe passare il resto della sua
vita, ma non si riconosce più, per lui la fedeltà era un principio
saldo, era la roccia della coppia,c'era dialogo , comprensione,
complicità..ora guardandoci negli occhi, vediamo la disillusione di un
grande vero amore forse finito.Per lui io sono stata l'unica donna,
fino alla fine anche fare l'amore è stato bellissimo per entrambi.Ed
ora?Dice che vuole proseguire la sua strada da solo ma che non può
stare senza di me, che questo qualcosa di immenso e grande per lui è
importante, ma sa che mi mentirebbe se dovesse dirmi che non è
successo nulla ed io so che mentirei a lui.Sono pronta a capirlo e a
farmi capire ma, nonostante i suoi sguardi,mi respinge perchè non vuole
che io m'illuda. Gli ho detto di dirmi che non sono meravigliosa, ma
che sono semplicemente qualcuno che non gli da più quello di cui lui ha
bisogno...o almeno che non ha certezze di poterglielo dare per sempre.
ma mi dice che non può stare con me, che sta troppo male,ed intanto io
così resto prigioniera...Vorrei andare avanti, gli ho detto,
"compensare" con una nuova storia, ma gli sono fedele dentro ,credo in
lui e non riesco a rassegnarmi..a meno che non mi liberi lui.Ho perso
tragicamente mio padre a 17 anni, l'uomo più importante della mia vita
ed ora perdo lui....e con lui va via me stessa, le mie speranze, la mia
fiducia...ho ormai la consapevolezza che la vita è fatta di illusioni
ed io non ce la faccio a vivere in una grande illusione, ho bisogno di
credere, di sperare.Sono innamorata dell'amore e sento che sarò sua
prigioniera per sempre...Mi ha detto che vorrebbe avere una bimba
uguale a me..può un uomo che vuole farla finita con te, dirti tutto
questo? Come faccio a guardare avanti, lo aspetto in questo suo
percorso interiore iniziando a farmi una ragione che non vorrà stare
più con me,che l'uomo giusto per me non è lui. perchè non mi ha capita.
non mi ha accettata o impazzisco? Non so se il tempo è un rimedio....mi
accorgo dopo anni che le paure dell'infanzia e dell'adolescenza
riaffiorano con prepotenza,ed il mio ultimo punto di riferimento dopo
mio padre ha scelto di abbandonarmi perchè alla fine non sono più
riuscita a trasmettergli quello di cui aveva bisogno....devo essere
proprio patetica, io che credevo di essere forte e coraggiosa, guardare
la realtà mi distrugge, guardare i suoi occhi innamorati mi da la
forza.....
Entrambi avete le rispettive ragioni. Ed entrambi dovete rispettare tempi e decisioni dell'altro. Qualsiasi "forzatura" lei voglia operare per sanare la ferita, rischia di produrre l'effetto opposto. Lo ascolti semplicemente, se l'altro glilo permette, e nel frattempo cerchi di sanare le sue ferite interiori. E' questa la strada che deve percorrere per "sanare" lei e la sua relazione. Le invio una breve storia che spero le potrà essere d'aiuto.
"Quando un uomo, il cui matrimonio era in crisi, cercò il suo consiglio, il maestro disse: "Devi imparare ad ascoltare tua moglie".
L'uomo prese a cuore questo consiglio e tornò dopo un mese per dire che aveva imparato ad ascoltare ogni parola che la moglie dicesse.
Il maestro gli disse sorridendo: "Ora torna a casa e ascolta ogni parola che non dice". (ANTHONY DE MELLO)

Grazie, grazie davvero.Ho soltanto paura di affrontare un viaggio che mi sembra lunghissimo e difficile...o forse vorrei che quel viaggio non terminasse mai!

Gent.mo Dottore,le cose qui si complicano! Quando ci guardiamo negli occhi mi trasmette amore...dice che mi ama tanto...però continua a sentirsi con l'altra conosciuta in chat, dice che gli va così e non vuole che ne sia partecipe (sa che mi fa male).Io gli avevo semplicemente chiesto di capire mano mano quello che gli succedeva dentro, di non dover nuovamente rimanere spiazzata. perchè , se sa di amarmi, è riuscito a lasciarmi, ma nonostante sia consapevole di farmi tanto male continua a volerla sentire? sono io che non riesco ad accettare la realtà, che è tutto finito? Ma allora perchè mi guarda con amore?Preferirei indifferenza, questo tormento mi uccide dentro.

Non continui a vedere solo ciò che vuole vedere. Saluti.

martedì, maggio 23, 2006

SPERANZA

Gent.mo dott.Roberto Cavaliere era appena finita una delle telefonate in cui lui mi riattacca il telefono ed io vado nel panico, mi manca il respiro, piango e mi umilio con messaggi e preghiere fino a vergognarmi quando mi passa di me stessa ed a chiedermi come posso ridurmi così a quaranat'anni e quindi molto lontana dall'adolescenza e della post adolescenza, quando mi sono imbattuta nel suo sito e per me leggere cose che pensavo accadessero soltanto a me è stato di grande conforto e soprattutto pensare che è possibile farcela mi ha dato una nuova speranza di uscire dal mio tunnel. E' da sette anni che vivo una relazione assurda dalla quale è nato un figlio che è tutta la mia vita e della quale da più o meno dallo stesso lasso di tempo cerco di liberarmi senza grandi risultati. La ringrazio per il suo contributo e impegno relativamente a questo argomento.

lunedì, maggio 22, 2006

DIPENDENZE


Francesca N° di riferimento: 131537788 Età: 29 Gentile Dottore, sono in una relazione molto complicata da tre anni e sono completamente dipendente da questa persona. Sono un insegnante e vivo sola dall'età di 19anni, sono stata per 7 anni in terapia per curare i miei problemi di anoressia e bulimia. Una volta guarita, dopo anni durissimi di sofferenza credo di avere spostato la mia dipendenza dal cibo nei confronti di un uomo, cosa che era già successa in alcuni periodi della mia vita ma in maniera meno distruttiva. Ho letto più volte "Donne che amano troppo" e mi sto rendendo conto di avere un problema grave. Non ho mai pensato realmente di poter avere una vera dipendenza da un uomo ma ultimamente mi sto rendendo conto che la mia vita è diventata insostenible. Il mio fidanzato è una persona molto difficile, quando l'ho conosciuto beveva moltissimo e faceva uso di cocaina, abitudini che ha ridotto ma non ha mai abbandonato. In questi tre anni mi ha tradito più volte, mi ha mancato di rispetto, mi ha fatto promesse che non ha mai mantenuto e in alcune situazioni mi ha picchiata.E' una persona molto fredda e distaccata ed io ho sempre cercato di conquistare il suo amore e ho sempre dovuto lottare per ottenere attenzioni e affetto.Ho sempre desiderato costruirmi una famiglia e fin dall'inizio del nostro rapporto lui ha sostenuto di volere dei figli e di desiderare il matrimonio quanto me.Nonostante le promesse, i progetti, le date di matrimonio stabilite, ogni volta che si avvicinava il momento di concretizzare lui ritrattava ogni cosa e rimandava la decisione.Questa situazione mi ha reso debole e incapace di reagire, vorrei uscire da questo rapporto ma non ne sono capace, mi sento innamorata e completamente in suo potere.Nonostante le sue infinite bugie, le sue mancanze di rispetto non sono in grado di lasciarlo e quando ci provo sono invasa da un dolore e una depressione paralizzante. Vorrei chiedere aiuto ma non so a chi rivolgermi, vivo a......,saprebbe indicarmi un buon terapeuta nella mia città?La ringrazio per l'attenzione e spero fortemente in una sua risposta.
Per ragioni deontologiche non consiglio colleghi. Ognuno deve essere libero di scegliersi da sè il terapeuta. Ma importante è anche la determinazione con cui s'affronta un percorso terapeutico. Spesso si tendono a curare solo i "sintomi" non rimuovendo le "cause" perchè è un processo più doloroso e difficile. Così s'ottiene di eliminare, anche, la sintomatologia ma questa si ripresenta subito sotto altra forma. E ciò che può essere successo nel suo caso. E se anche avesse indagato le cause, le ha "conosciute" ma non "sentite". SENTIRE, significa provare il loro effetto devastante e provare a combatterle. Se non prova a fare questo, rischia d'entrare solo di "tunnel in tunnel". La saluto con un'aforisma
"Non smetteremo mai di esplorare, e alla fine di tutto il nostro esplorare ritorneremo al punto da cui siamo partiti e conosceremo quel posto per la prima volta. "(T.S. Eliot)

domenica, maggio 21, 2006

RELAZIONE AUTENTICA

charly 78 N° di riferimento: 7014499 Età: 27 Salve doc ho 27 anni e da 18 mesi sono uscito da una relaz. x me molto importante forse l'unico vero grande amore che ho provato. Anche se dopo la rottura ho avuto diverse avventure non riesco piu' a provare vero amore in nessun altra rag. e alcune mi incolpano che sono rimasto legato al passato. La mia ex dopo circa 2 anni insieme mi cacciato dalla sua vita con un semplice pretesto, quello di non sapere cosa voleva dalla vita e che ero oppressissivo e aveva bisogni di libertà, premettendo che non ha fatto mai un sacrificio x me e non mi ha dimostrato mai premura e soprattutto, l'ho capito da qualche tempo nn mi amava veram. e forse non mi ha mai amato, stava con me solo x interessi pers., mi diceva la parola amore solo per convenzione, ma poi ho capito che non lo ha mai provato e che non sapeva nemmeno di fosse veramente. Anche se gli sono stato sempre fedele lei mi ha dato sempre impressione che gli piaceva essere corteggiata e ammirata, dopo mi venne il dubbio che non mi sia stata sempre fedele. Io ho ricomonciato un'altra vita ma il dolore i ricordi erano troppo forti e l'odio verso di lei cresceva a tal punto da desiderare la sua morte poichè sapevo tutto l'amore che gli avevo dato e tutti i sacrifici che avevo fatto erano andati in fumo, in meno di 10 minuti giusto il tempo di chiudere la storia e di andarsene e lasciarmi da solo in una stazione ferroviaria senza curarsi di me.Ho avuto altre avventure ma lof acevo solo per colmare il vuoto anche se, ricominciavo a vivere, con gli amici e sul lavoro, i ricordi mi sfioravano la mente e ciclicamente mi si riapriva la ferita dentro. Alcuni mesi fa la vidi gia insieme ad un'altro e ci siamo totalmente ignorati, poi mi scrisse che voleva vedermi e di perdonarla, gli risposi che doveva essere lei di persona a venire da me, ma non ci fu risp. Da qualche tempo ha riominciato a farmi squilli col suo num. e a messaggiarmi chiedendomi un incontro dicencendomi di voler parlare, l'ho ignorata ma lei ha continuato insistentemente, facendomi riaprire la ferita nel cuore e lasperanza anche se, so che non posso piu' darle la fiducia di prima, perchè ho capito troppe cose,come ad esempio che ho avuto a che fare con una rag.totalmente immatura ed insicura e che non vuole tornare con me perche mi ama ma, solo per ritornare alle vecchie abitudini di vita e tenere vicino una persona che la ami e allo stesso tempo non sentirsi obbligata a contraccambiare...e questo mi fa ancora piu\' male. Qualche giorno fa mi chiese se poteva telefonarmi... le risposi con un secco "chiamami", ma da quel giorno nn si è fatta piu' sentire. Forse aspetta che io prenda iniziativa, ma non posso e non voglio farlo.Il solo mio desiderio è cancellarla del tutto,esserle indifferente e disprezzarla x tutto il male e la crudeltà che avuto con me. Sto con una ragazza che mi ha saputo dare in pochi mesi, tutto quello che lei nnon mi ha mai dato e soprattutto amore, ma io non riesco ancora a innamorarmi come l'ultima volta e ho paura di perdela oppure che sia io col tempo a lasciarla...
Non avrà mai modo di stabilire una relazione "autentica" nè adesso, nè in futuro, finchè non ci sarà liberato dalla relazione "inautentica" del suo passato. La sua ex non le ha certo agevolato il compito del superamento della precedente relazione, ricontanttandola. Ma lei non ha neanche approfondito quali sono le ragioni che tengono ancora in essere questo tenue legame con la sua ex. Lei mi risponderà: amore . Non sempre è così. A volte si chiama amore ciò che è solo dipendenza. Indaghi su questa e troverà sicuramente qualche risposta. Saluti.

DOMANDE

eliocen N° di riferimento: 307703650 Età: 37 Buongiorno. Vi invio il racconto della mia recente relazione per avere qualche consiglio ochiarimento.Lo scorso novembre ho chiuso una storia che andava avanti da circa 5 anni inquanto ho maturato la consapevolezza che non c'erano più tra noi sentimentiforti e coinvolgenti. Successivamente (metà aprile) ho conosciuto un'altra ragazza per la quale ho iniziato a provare attrazione ed interesse e lo stesso anche da parte sua.Siamo usciti qualche volta e quindi gli ho espresso cio che provavo.Inizialmente mi ha rivelato che anch'io le piacevo molto però voleva che ci conoscessimo meglio; siamo stati benissimo qualche giorno poi io vivendo a MI per lavoro dovevo ripartire mentre lei vive in abruzzo. Mi ha voluto accompagnare nel viaggio ed è stata a MI 2 giorni. Io mi sentivo sempre di più "perso" per lei e per l'emozione di questo legame stavo male e benissimo nello stesso tempo. Lei si mostrava coinvolta e mi ricopriva di complimenti ed apprezzamenti, abbiamo avuto rapporti, siamo stati bene anche se io fin troppo spesso gli ho mostrato forse debolezza esternandogli un eccesso di paura di perderla. Poi lei è ripartita, i primi giorni molti sms e telefonate da entrambi. Abbiamo fissato per il 10 maggio un nuovo incontro in cui lei tornava a MI per me per 3 giorni. La settimana prima di questo viaggio si è mostratapiù latitante....quando è arrivata mi ha confessato che è attratta da me, le piaccio in tutti i sensi, mi trova "perfetto" ma non si sente innamorata e quindi non vuole ufficializzare nulla e che deve pensarci. Mi ha distrutto perchè ho letto tra le righe un abbandono ma quei 3 giorni li abbiamo passati bene comunque. Mi ha mostrato l'intenzione di frequentarmi ancora e quindi di vederci e sentirci. Da quando è ripartita il 12 maggio non l'ho più sentita e dio anche se avrei voluto non l'ho chiamata perchè avevo bisogno di metabolizzare il colpo. L'ho presa come un abbandono "diplomatico" anche se rimango col dubbio che veramente ci sia ancora una porta aperta nei miei confronti....io mi sento innamorato e pronto a qualsiasi passo pur di starle accanto. Mi sento così coinvolto e pieno di voglia di attenzioni e di far tutto per lei che non riconosco me stesso e forse non ricordo neanche di aver provatomai queste sensazioni. Mi chiedo: è possibile che il mio amore l'abbia spaventata? E' corretto esporre totalmente e spontaneamente i propri sentimenti senza usare strategie esenza rischiare di spaventare l'oggetto del desiderio? E' giusto cercarla per continuare almeno un'amicizia e rimanere legati alla speranza di riaverla? I miei sentimenti sono nati realmente per lei o piuttosto cio è legato al fatto che per troppo tempo li ho tenuti nascosti visto che la precedente storia non me li ha tirati fuori? Cosa è potuto succedere nella sua testa, cosa si è rotto da fargli cambiare rotta nel giro di così pochi giorni? Perchè mi viene da pensare con angoscia che non ci sarà nulla che possa sostituirla o che mi faccia provare le stesse sensazioni?GRAZIE per l'eventuale risposta e buon lavoro!
Mi pone una serie di domande a cui non è possibile rispondere all'interno di una consulenza online. Anche perchè ogni situazione e relazione è unica nel suo genere. Le posso dire a grosse lineee:
è probabile che il modo in cui ha vissuto questa relazione è stato influenzato dalla precedente;
ritengo che bisogna essere chiari su quello che si prova sin dall'inizio, anche se si "rischia" di spaventare l'altro, ciò perchè si possono "nascondere" le parole ma non i sentimenti;
l'altra, probailmente, ha provato un profondo sentimento d'affetto, ma non amore, ed è stata sincera e chiara subito. Tenga conto che in tutto questo c'è anche la lontananza geografica, per cui non "rincorra" troppo questa relazione. Saluti

GELOSIA FONDATA?

manuel N° di riferimento: 527503884 Età: 29 Salve,vorrei un consiglio su come comportarmi con la mia ragazza. Sono fidanzato con lei da 3 anni e non ho mai avuto una gelosia, ma ultimamente da 4 mesi sono fuori per lavoro. lei ama fare escursioni ed ultimamente ha legato molto con un uomo di 45 anni circa che conosco anche se non benissimo,sono quasi sicuro che tra loro non ci sia nulla oltre che amicizia, ma a volte, nell'ultimo periodo, vanno insieme a fare escursioni, a volte soli anche per tre giorni consecutivi e dico la verita' non capisco se e' lei che si sta' comportando male nei miei confronti, di fatti non ritengo giusto che pur se amici vadano da soli a fare escursioni (chissa' tutti quelli che ci conoscono che potrebbero pensare..), o sono io che sono troppo geloso?datemi un consiglio su come affrontare questa situazione, con lei per ora non voglio discutere di questa cosa..vi prego il piu' presto possibile!..grazie mille!
Invece deve discuterne proprio con lei. Non abbia timore di urtare la suscettibilità della sua ragazza. Se esporrà i suoi dubbi e le sue perplessità con serenità e con tatto, vedrà che l'altra non dovrebbe sentirsi indignata, ma capirà il suo stato d'animo e le sue ragioni. Altrimenti, tacendo, rischia solo d'amplificare la sua gelosia, e di compiere qualche errore, che, quello sì, potrebbe essere dannoso alla relazione.

mercoledì, maggio 17, 2006

CAMBIARE COPIONE


macolita N° di riferimento: 738588581 Età: 35 Salve! no sò a chi sto scrivendo o chi legge quello che ho dentro, sò solo che conosco questo stato d'animo da tempo e che in maniera diversa, ciclicamente ritorna. Sento e vedo come la mia vita sia un passaggio d'aiuto per le persone che amo e che poi in forme diverse mi lasciano (arrivo a farlo io per esasperazione) o perchè sono violente o perchè trovano altre soluzioni con altre donne...ma comunque abbandonata! "Arrivano" nella mia vita distrutti dalla loro e io senza volerlo ci cado dentro e aiuto a dismisura...penso che quello è amore ma è un lento succhiare fatto di immagini che vengono dal legame con mio padre...e che mi portano con il tempo al solito vuoto dell'abbandono! Non è la sola storia e tanto meno l'unica, ma sono stanca sia di capire da dove nasce tutto questo, sia di credere che le cose possano cambiare per la mia esistenza. Ho una buona percezione dei miei processi mentali del perchè arrivano persone così ma poi arrivo ugualmente a farmi travolgere e a farmi mangiare del tutto! Non ho bisogno di capire che dietro a questo c'è l'abbandono o il vissuto infantile perchè ho fatto percorsi di anni e sono sempre stata in grado divedere da vicino i miei mostri di "bambina abbandonata", vorrei solo capire come posso intervenire con i retaggi nel mio cervello per non impazzire e per non cercare di riuscire a fare quell'atto che secondo mè è più dotato di coraggio che altro.Si chiama cognitivista? comportamentale?...non sò a chi credere! Questi guru dell'anima sanno poi cosa c'è nel dolore umano? Cosa e chi può aiutare la mia anima ad aver fiducia nel futuro che le cose possano essere diverse anche per mè...perchè io non ci credo più e vorrei solo morire che pensare ancora un'altro presente così! Ho 35 anni e sono davvero stanca e a pezzi.
Non metto in dubbio che lei abbia fatto tutti i "percorsi interiori" possibili e immaginabili, oltre ad aver indagato le cause passate e profonde di tutto ciò. Ma ho l'impressione che quest'analisi o sia stata fatta male o sia stata un mero esercizio intellettuale. E' mancata forse l'"agire", cioè il tentare di cambiare anche effettivamente qualche suo comportamento, oltre l'analisi e la presa di consapevolezza. Ma cambiare i propri copioni comportamentali è l'impresa più difficile che ci sia, ma la più necessaria per la propria "guarigione". Se non fà ciò non le basteranno tutti i "gurù" dell'anima di questo mondo e si sentirà sempre più stanca ed a pezzi. La saluto con un'aforisma che spero le potrà essere utile.
" Non smetteremo mai di esplorare, e alla fine di tutto il nostro esplorare ritorneremo al punto da cui siamo partiti e conosceremo quel posto per la prima volta." (T.S. Eliot)

IL VERO DISTACCO

Fabio63 N° di riferimento: 694972224 Età: 42 Mi chiamo Fabio, 42 anni. Dopo 7 anni di fidanzamento e 7 di matrimonio, mi sono separato da moglie e figlio (ora ha 12 anni) e si li a poco sono andato a convivere con una donna di10 anni piu' giovane.Il rapporto di convivenza è durato circa 6 anni dei quali i primi 4-5 sono stati molto belli. Durante l'ultimo anno però, lei è cambiata, mostrando atteggiamenti di insofferenza verso me e il figlio, ipocondria e insoddisfazione. Per via diquesto, spesso non ricevevo piu' l'affetto e la gioia che desidero in un rapporto e dopo numerose discussioni e confronti, dopo mesi di chiarimenti,avevo capito che, seppur innamorata, non era piu' capace di darmi la sensazione di una persona con la quale condividere gli obiettivi.Con grande rammarico, dopo l'ennesimo chiarimento, ho deciso che la serenità mia e di mio figlio, fosse la cosa più importante e dopo averla aiutata a trovare un lavoro ed una casa, l'ho lasciata.Ora, dopo due mesi, avevo quasi iniziato ad essere piu' tranquillo e riabituarmi ad una vita da single cancellando la sua presenza nella mia vita.Purtroppo però, sono venuto a sapere che lei da un po' sta frequentando un mio amico.Il problema è che non capisco perchè, ma ho avvertito subito come una doccia fredda e per qualche minuto ho dovuto faticare a mantenere la concentrazione.Ora avverto un dolore lancinante, una sensazione violenta che assorbe tutti i miei pensieri, un male inaudito. Mi passano davanti tutti i bei momenti e non riesco a sopportare l'idea.Credo di sentire fortemente il bisogno di un consiglio, di un chiarimento, diun aiuto. Purtroppo se parlo alle persone vicine mi rispondono che ho fatto la mia scelta (che a loro avviso è quella giusta) e che devo lasciarla perdere.Tutto qui.Ma cio' non serve a stare meglio!Vi prego aiutatemi.
La sua decisione di troncare la relazione è stata meditata e dolorosa. Ma non cancella di botto 6 anni di convivenza e l'amore che lei prova. La ferita ancora aperta, e che necessitava di tempo per rimarginarsi, è stata violentemente accentuata dalla nuova relazione della sua ex con un suo amico. Questo le ha procurato un dolore indicibile legato alla circostanza che l'altra continua ad amare, ma non più lei. L'altra continua a vivere, ma non più con lei. Spesso è questo il vero momento della perdita, quando l'altro o l'altra instaura una nuova relazione, dove noi non ci siamo più. Il suo vero dolore è solo adesso e non quando ha troncato la relazione. E' questo il vero dolore da superare. Lancinante ma necessario. Lei ha posto il quesito anche nel forum, spero che anche altri le possano dare qualche parola d'aiuto. Cordiali saluti.

NON PROVO PIU' NIENTE

Terranotturna N° di riferimento: 653849916 Età: 20 Ho vissuto una storia molto molto intensa di un anno,nella quale si parlava seriamente di matrimonio, si pensava alla casa, ai figli ecc... e nella quale sono state coinvolte a pieno entrambi le famiglie. Poi per una sua depressione scoppiata improvvisamente il mondo mi è crollato addosso,io soffrivo quanto lui a stargli accanto ma non l'ho mai lasciato da solo. Mi sono fatta trattare malissimo, ne è valsa la mia dignità prima di tutto, mi ha messa in crisi con il mondo ma soprattutto con me stessa, ma non riuscivo a staccarmi da lui, non volevo lasciarlo solo, avevo paura che in un momento didepressione non avesse trovato la stessa forza che grazie a dio in 20 anni ho sempre trovato in me, quella forza che anche in un momento in cui la sofferenza ti accieca e ti rende impulsivo, irrazionale, ti dona un minimo di lucidità che ti spinge a ragionare e a non fare stupidaggini.Insomma cmq lui si è voluto distaccare dopo sei mesi passati tra dubbi,umiliazioni, giochi di parole ecc... io avevo perso tutti i miei amici ( un po' per colpa sua) e ho dovuto ricostruirmi con grande fatica una nuova identità sociale, e proprio mentre ci stavo riuscendo è ricomparso lui. Mi ha dichiarato le sue buone intenzioni, mi ha manifestato i suoi sentimenti,ma è diventato anche molto più egocentrico ed egoista e geloso, e io mi sento bloccata sentimentalmente, nel senso che ho tirato alla lunga la decisione di tornare con lui, poi ho scelto di provarci, ma ancora oggi appena inizio a provare un qualcosa simile ad un sentimento, ritorno ad essere sterile di emozioni. Non so cosa mi succede o meglio penso di saperlo perchè sono la classica persona che sta sempre ad analizzarsi, che sta sempre a cercare di capirsi e trovare delle soluzioni e altro, ma non riesco a capire : "Ma è normale quello che mi sta succedendo? C'è una minima possibilità che io riesca a sbloccarmi e provare dei sentimenti qualunque essi siano? e soprattutto cosa deve accadere per far si che ciò accada?" Attendo con ansia una Vostra risposta.Con ringraziamento anticipato, cordiali saluti. TERRANOTTURNA
Lei a 20 anni ha avuto un esperienza intensa e dolorosa quale quella di vivere la depressione della persona con cui doveva dividere il suo futuro. E' normale che tale vissuto le ha lasciato il "segno" in maniera da renderla "insensibile" ai sentimenti. Ed il "risveglio emozionale" è legato ad un superamento di quello che è successo. Ma episodi del genere segnano un "prima ed un dopo" che và elaborato col tempo ed osservando attentamente dentro di sè ciò che si desidera realmente. E ciò che si desidera realmente lo si può vedere proprio di fronte ad avvenimenti del genere che possono aiutare a prendere una maggiore consapevolezza di sè stessi, degli altri e delle situazione. Compia quest'analisi e vedrà che ne uscirà. Cordiali saluti.

E' DIPENDENZA AFFETTIVA?

Shax N° di riferimento: 955627264 Età: 18 Sono una ragazza di 18 anni, non sono sicura se questo sia il mio problema però sto cominciando ad avere dei seri problemi con il miopartner e non solo. sono innamoratissima di una ragazzo della mia età, è da un pò di tempo che faccio fatica a stare senza di lui, penso continuamente a lui, e se per esempio non ricevo sue risposte vado in crisi e mi sento male. ho paura di perderlo in maniera maniacale anche se non ho motivo di avere timore. sono gelosissima e al quanto ossressiva, ho continui cambiamenti di umore e mi sebra quasi di impazzire a volte dalla confusione che ho in testa. Me la prendo per cose futili piango come una disperata, e l'ultima volta che l'ho visto penso di averlo anche spaventato parecchio per il mio comportamento.vorrei solo capire se il mio problema è collegato in qualche modo con i temiche voi trattate.grazie infinite. grazie ancora spero in una vostra risposta.
Il suo comportamento potrebbe già essere una dipendenza affettiva, o più semplicemente una mancanza d'autostima e sicurezza legata all'età. In ogni modo è utile che lei si ponga il perchè di certi suoi comportamenti ossessivi. Il sito attraverso le apposite sezioni (dipendenze affettive e gelosia) e le risposte dello psicologo spero che le potrà essere d'aiuto ed offrirle spunti di riflessione. Saluti

BURATTINA

syria N° di riferimento: 323441288 Età: 21 Salve dott, mi chiamo Syria ho 21 anni!da circa un anno ero fidanzata con una persona più grande di me di 12 anni, conlui mi trovavo bene.ma all improvviso circa 4 mesi fa lui dice di volersi fermare, di riflettere,di volermi sentire e vedere di me ai fini di rinnovare il nostro rapporto.IO sono stata presa di contra al colpo perchè non mi aspettavo una cosa delgenere.Lui mi diceva che il nostro rapporto era troppo ossessivo,troppo ricco diobblighi e di doveri.voleva del tempo da solo per vedere se poteva capire di amarmi...in passato ha avuto una storia lunga di circa 12 anni e ha paragonato la suastoria di 12 anni con la nostra di un anno , mi diceva \" IN UN ANNO SEIDIVENTATA COME LA MIA EX\"...alla fine, io ho cercato di chiamarlo di aggiustare le cose, ma sono diventataossessionante, lo chiamavo mille volte al giorno... e lui alla fine è scoppiatodicendomi di lasciarlo perdere per sempre xkè non mi amava più, perchè nn eromatura abbastanza da rispettre questa sua crisi( da sottolineare che ha avutoquesta crisi circa dopo un mese la perdita del padre)dopo che mi son calmata un pò con chiamate ed sms.. lui si fa vivo..con sms neiquali mi scriveva di voler sapere \\come stavo..come mela passavo.. cosa facevoetc...e mi diceva \"HAI CONOSCIUTO QUALCUN ALTRO?\"etc etcpoi ogni tanto siamo usciti e alla fine il finale era sempre lo stesso lui conme nn voleva ritornare ma finivamo in intimità!poi io comincio ad essere piùinsistente, ricomincio ad assillarlo e lui scoppia di nuovo dicendomi cheavrebbe cambiato i numeri dei cell. che non voleva più vedermi, che dovevotrovarmi un altra persona e che lui non doveva darmi conto di nulla.. infattimiliari di volte io lo chiamavo e nn rispondeva per ore ore ore ore...poi quando gli ho chiesto se avevo una speranza mi dice \"SE MI LASCI RESPIRAREFORSE C\'è UNA SPERANZA\"lui non vuole darmi conto però io devo metter conto a lui..ultimamente in ungiorno che non mi feci sentire mi chiama per sapere cosa avevo fatto insinuandochissà che cosa!io ho anche paura che lui frequenti un altra... però mi ha \\detto che non ècosì perchè lui nn vuole vincoli con nessuno vuole vivere in libertà senza idoveri di coppia...poi in un ultimo sms mi ha detto che comu lui non vorrebbeperdere i contatti con me perchè un giorno potrbbe cambiare idea ma nelfrattempo non vuole avere obblighi, doveri e vincoli con me.Dott che persona è una che ragiona così?anche oggi ad esempio... io l ho chiamtato parlavo al cel con lui e ecco chegli squilla l altro cel... il quale numero cel ho solo io .. e lui mi dice cheera un numero privato e rifiuta la chiamata, ma chi poteva essere se era unnumero che ho solo io?io ho insinuato che lui si sentisse con un altra e a questa mia insinuazione lui sclera di brutto dicendomi che non doveva metter conto se gli era arrivata una chiamata sull altro tel. e che io non dovevo insinuare nulla e poi mi ha detto pensa pure che ne ho un altra così può darsi che ti rassegni e non mi ossessioni . ma lo diceva in tono ironico per dire che non era vero e per darmi una motivazione per lasciarlo perdere anche se voleva farmi capire che nn era vero!però poi ieri ad esempio..mi scrive "cosa fai stasera?"cioè lui si interessa alla mia vita però io non posso interessarmi alla sua perckè?poi mi dice che vuole star da solo e un giorno può darsi che si torni insieme o può darsi di no...io cosa devo fare?cosa ne pensa?ho speranze?lui le dà e le toglie!mi può aiutare a vedere più oltre?io sono troppo conivolta e non ci riesco!nn cela faccio ad andare avanti senza lui.. lo amo davvero... nn penso dipotermi innamorare più di qualcuno, perchè non riesco a far passare un giornoche lo chiamo?nn riesco a non sentirlo..mi aiuti a capire cosa davvero lui pensa e vuole , io cosa devo fare nelfrattempo.. e in che modo!grazie mille SYRIA
C'è ben poco da fare, quando si diventa un burattino nelle mani dell'"altro". A maggior ragione nel suo caso dove la differenza d'età e quindi l'esperienza amplifica il tutto. Ma il problema non è nel suo ex, è in lei che lo ama ancora, ed ogni timido segnale che lui lancia, lei lo raccoglie come timida speranza che la relazione riprenda. In questa situazione le posso solo augurare che lui abbia un attegiamento più netto, in un senso o nell'altro. Saluti.

domenica, maggio 14, 2006

SCELGO ME


ele N° di riferimento: 755848309 Età: 26 Salve dottore, grazie per avermi risposto. La mia storia era la 572319589 (http://maldamore.blogspot.com/2006/05/psicoterapia.html) . Sono tornata oggi sul suo sito e ho riletto ciò che le avevo scritto e i suoi consigli. Sono passati pochi giorni, ma sono stati piuttosto pieni di riflessioni e cambiamenti. In effetti la psicoterapia è terminata poco prima che cominciassia avere i miei dubbi sulla storia che stavo vivendo. In effetti avevo spostato nella stanza della mia psicologa i miei bisogni e poiho dovuto traslocare. Il passaggio non è stato facile, ma mi ha aiutato aresponsabilizzarmi, a non delegare a altri la mia felicità. Quel ragazzo di cui le dicevo è tornato, ma non aveva le idee troppo chiare.Dopo pochi giorni dal suo ritorno ci siamo lasciati. Lui voleva partire e stare fuori anche più dei 5 mesi previsti. Questo era il reale motivo della pausa che mi aveva chiesto. Quando me l'ha detto, tentennando, ho capito come stavano le cose e l'ho laciato andare. Luiavrebbe voluto restare con me comunque. Io no. Desideri e scelte non hannocoinciso. Non mi sono arrabbiata, ho solo accettato le cose come stavano, cercando discegliere in base ai miei bisogni. Sapevo che aspettarlo avrebbe voluto direper me soffrire, rimandare la rottura, sentirmi in colpa e magari odiarlo.Ovviamente non sono proprio di buon umore oggi, perché è passato un giornodalla sera del nostro discorso. Ma la sincerità che abbiamo avuto l'uno con l'altra mi ha fatto sentire libera. Avevo molte sensazioni negative lo scorso mese. Mi sentivo insicura. Da quelle sensazioni sono partita per arrivare a capire come stavano le cose e l'ho bombardato di domande, l'ho portato a rispondermi. Lo dovevo a me stessa.Questa è stata la cosa più importante per me, perché tra le altre cose inpassato non davo molto credito a ciò che sentivo, non seguivo il mio stomaco. Ho scoperto che le mie sensazioni sono giuste così come sono, che le posso ascoltare e seguire. Che non è "sbagliato" sentire certe cose. Credo cheanche questa sia un'eredità del passato. Ho letto il libro Di Robin Norwood lascorsa settimana. Mi ha fatto bene. L'ho divorato in due giorni e ogni tanto lo riapro per leggere qualcosa di più. Il rischio c'è sempre per me. Il rischio di non seguire me stessa e tornare all'abitudine, perché si sa che l'abitudine, per quanto sbagliata, è sempre una grande tentazione. Ci metterò forse sempre un po' più di tempo degli altri per capire ciò che voglio, ciò che è meglio per me. Però sono contenta, anche se sto un po' giù. Credo chenonostante questa storia non sia continuata, il modo in cui l'ho iniziata e conclusa mi abbia fatto bene e mi abbia aiutato a far salire la stima che ho in me. Per la prima volta ho scelto una persona felice, che non aveva bisognodi me per stare meglio. Per la prima volta ero io con un'altra persona e basta. C'era solo il piacere di tentare, di provare a conoscerci. Poi lui hascelto un'altra strada. E io ho preso la mia. è la prima persona che lascio andare senza odiare. Solo con un po' di dispiacere. Ma con il desiderio di trovare il mio modo per stare bene. Utile è confrontarsi con chi ha gli stessi miei problemi,leggere le storie, parlare con le amiche, con chi ne è uscita,con chi si è capita. Ma ora un altro desiderio mi è scattato. Di confrontarmi con la "normalità", non con chi ci è passato e ci passa, ma con chi non ci è mai passato. Leggo libri e vedo film, ma trovo così poche cose che raccontino la "normalità". C'è una strana predilezione in giro per ciò che fa male e rende infelici, come se fosse quello l'unico modo di vivere. Il confronto con quelle delle mie amiche che hanno rapporti equilibrati con se stesse e/o con i proprio partner mi fa bene, mi aiuta a vedermi. Sempre in questa settimana ho trovato e cominciato uno stage, utile per i miei studi. Tra poco finirò distudiare. Ad aprile mentre i dubbi venivano, mi sono dedicata al guardaroba, aicapelli e a tante altre cose belle e futili. Sono contenta perché alla fine miscatta sempre un campanellino d'allarme in tempo che mi salva. Anche la psicoterapia l'avevo cominciata così, quando una mattina mi sono svegliata impaurita per me stessa e ho detto basta. Questa è la cosa più bella. Sapere che dentro di me c'è qualcosa che mi aiuta sempre. La ringrazio ancora e prima o poi tornerò per raccontare altre cose o perchiedere altri consigli. cari saluti eleonora.
Sono d'accordo con lei. La stessa psicoterapia, se non accompagnata da una responsabilizzazione personale, rischia solo di sostituite la dipendenza affettiva con la dipendenza dal terapeuta. Fondamentale è attivare le proprie risorse personali, che sono presenti in ognuno di noi. Grazie per la sua testimonianza. Cordiali saluti

sabato, maggio 13, 2006

prosieguo di IBRIS

stefy N° di riferimento: 210131007 Età: 31 Caro dottore, oramai sono passati circa due mesi da quando ho chiuso la mia storia...sono "ibris" si ricorda...?Non so per quale motivo, forse è la mia situazione attuale, che non ho nemmeno lavoro, che mi rende ancora di piu vulnerabile...ma penso ancora e spesso a lui. E la notte mi metto a piangere come una pazza....ma per cosa poi?? So che tutto questo non è l'amore che cerco...forse mi aggrappo solo a questa illusione che lui possa tornare, ma non lo farà..vorrei uscirne Dottore..ma non so come fare.la ringrazio.
Non è solo speranza, ed illusione, ma anche ostinazione. In più la mancanza di altri interessi contribuisce alla situazione. Le consiglio di non aspettare solo passivamente che il dolore passi o qualcosa accada, ma di agire anche attivamente. Al riguardo la rimando a http://www.maldamore.it/superare_la_fine_di_un%27amore.asp
Cordiali saluti.

NE USCIRO'

stef N° di riferimento: 7826 Età: 31 Caro dott.la mia storia è finita da più di un mese, e ancora non riesco a toglierlo dallatesta. Lui è scomparso, non ha più nemmeno lo stesso numero di telefono, ed è chiaro che ha voluto rompere qualsiasi tipo di rapporto con me.So che è la cosa giusta, ma non riesco a non provare dolore, se solo i ricordidi noi non fossero impressi nella mia mente, sarebbe più facile andare avanti. Michiedo il perchè...anche se sappiamo che una cosa ci fa soffrire, e non è buonaper noi, noi continuiamo a volerla...ne uscirò dottore??La ringrazio
Ne uscirà, perchè, fortunatamente per lei, lui ha troncato ogni rapporto. Se ciò rende il suo dolore indicibile, dall'altro le permette di attuare quel "distacco assoluto", necessario in questi casi per superare, col tempo, la fine della relazione. Legga, se non l'ha già fatto, l'apposita sezione (http://www.maldamore.it/Fine%20di%20un%27amore.asp). Cordiali saluti.

venerdì, maggio 12, 2006

DIFFERENZA D'ETA'

patrizia N° di riferimento: 75068328 Età: 42 Caro dott. Cavaliere come è complicato. Si ricorda la miastoria? (di dipendenza affettiva col ragazzo piu\' giovane di 28 anni http://maldamore.blogspot.com/2006/03/dipendenza-affettiva.html). Forse un accenno di primo passo verso la guarigione? Ora le cose sono andate cosi\':MOLLATO! DEFINITIVAMENTE.Dopo l\'ennesima umiliazione davanti a tutti nel nostro solito pub,domenica 30aprile, corteggiamento sfrenato ad una ragazza con insistenza di lasciarle ilsuo cellulare, (tra l\'altro mia amica) e fatto lo scemo con nuova camerieragiovane e molto appariscente, ho detto basta domenica sera, 30 aprile. E sonocontenta. Con un buco nel cuore. Ma non cedo. Per un po\' non andro\' neanchein quel locale. Non mi ci posso piu\' vedere.In questi giorni mi ha cercatacontinuamente. Per sms e chiamando. Mi ha chiesto se lo aiutavo con unpreventivo, io sono un tecnico e l\'ho sempre aiutato nel lavoro , lui haun\'impresa edile. Un preventivo di corsa per un lavoro importante per un entepubblico da iniziare lunedi. Ed io ho detto solo telefonate di lavoro. Giovedisera 4 maggio nel mio studio abbiamo fatto il preventivo. Poi saluto e salgosulla mia auto per andarmene. Lui mi invita a cena nel solito pub, visto chel\'avevo saltata per lui. Ed io rispondo che non posso neanche vedermelodavanti. Figurati entrare con lui in quel locale. Dove mi sentirei umiliata,perche\' fa il filo a quella ragazza, e lo sanno tutti che ci ha provato.Allora gli dico vattene, lui prende la strada di casa. Io avevo un nervosoaddosso che pensavo di impazzire. Volevo spaccare tutto. Penso vado a bermi unabirra e mi calmo e poi vado a casa, erano le 22,30. Arrivo al pub sto perposteggiare e lo vedo arrivare. Riparto e me ne torno a casa. Ha cominciato consms fino a mezzanotte, chiedendo spiegazione del mio atteggiamento. Gli hodetto che mi urta la sua presenza che non lo sopporto piu\', che questa èl\'ultima che mi ha fatto. E lui chiede di vedermi per parlare a voce. Civediamo alle 00,30 in fondo alla mia strada. Io gli dico continui a chiedermicosa mi hai fatto? Cosa mi hai fatto? E apro il libro. Gli vomito addosso tuttele parole che avevo dentro, tutto il male che mi ha fatto in questi 2 anni. Cheè finita per sempre. Lui si mette a piangere, dice che il motivo del suocomportamento è che ha tanti dubbi dentro di se, che la donna giusta l\'avevatrovata anni fa e aveva preso una facciata che l\'aveva stroncato, unadelusione dalla quale non si è piu\' ripreso. E allora non mette piu\' il cuoresu nessuna. E allora io gli dico perche\' continua a tenermi in ballo, una comeme? Una donna non una ragazzina da trattare cosi\'. Perche\' con me ci sta benee non vuole lasciarmi. No riesce a prendere una decisione. Allora la prendo io.La chiudiamo qui. Io non soffro piu\' per te. Mai piu\' Lui mi abbraccia e midice che la colpa di tutto e\' solo sua, del suo comportamento, che questasituazione se l\'è cercata. E vuole baciarmi. e poi ancora sento le sue lacrimecalde. Io crollo. Ancora una volta. Durante il ns incontro continuavo aripetergli è l\'ultima. è l\'ultima . E lui no, no ce ne saranno delle altreperche\' mi piaci troppo. Risalgo in auto, dicendogli solo per lavoro, se habisogno ,ma per lui non ci sono piu\'. Pensavo di morire dal male dentro di me,quella notte.da quel momento mai piu\' visto ne sentito. E siamo a lunedi 8maggio. La mia amica mi ha raccontato per filo e per segno come sono andate lecose: lui le ha chiesto apertamente , quella domenica, di uscire con lui, diincominciare a vedersi, insistendo, e dicendo che io sarei stata contenta dellarelazione, che avrei approvato. Pensare che lui ha sempre negato tutto. Che erasolo un approccio da amico per aiutarla se avesse avuto bisogno. Ma come èpossibile tanta falsita\' , non ho mai conosciuto una persona cosi\'bugiarda.Non so se puo\' essere definito un primo passo verso la guarigione.......
Si può essere considerato un primo passo verso la guarigione. Sopratutto perchè l'altro, col suo comportamento, le ha tolto ogni illusione al riguardo. Forse cercava in lei una "figura materna" . Una relazione autentica non può basarsi su queste premesse. Ma indaghi anche le sue motivazioni che l'hanno condotta ad amare uno molto più piccolo di lei con tutte le conseguenze del caso. Cordiali saluti

GELOSIA E DIPENDENZA

Ebbra N° di riferimento: 539601882 Età: 36 In cerca di un aiuto per la mia costante capacità di riproporre, in ogni relazione, canoni dolorosi figli della mia dipendenza affettiva, ho trovato il suo sito, e mi è stato di grande aiuto per iniziare a capire come tentare di reagire.Ho perso mio padre da bambina, ed ho avuto una madre opprimente che non è stata in grado di darmi alcuna sicurezza, anzi, casomai di minare le poche che acquisivo. Credo di avere iniziato a vivere davvero solo quando lei è mancata.Tutto si supera nella vita, certo, però mi ritrovo, da anni per non dire da sempre, a creare relazioni o con uomini molto più grandi di me che possono occuparsi in tutto e per tutto della mia persona, o con persone emotivamente poco presenti, e proprio su quelle mi accanisco, tentando disperatamente di farle vivere per me. L'uomo che frequento ora forse appartiene alla seconda categoria, io mi sento dipendente dalle sue manifestazioni d'amore che per me sono sempre poche e inadeguate (non dico non ci siano) e non riesco ad accettarlo completamente per quello che è. Cerco un uomo viva per me, mi metta al di sopra di qualsiasi cosa, e lui è lungi dal darmi qualsivoglia dimostrazione di questo genere. Ammetto di non farlo neppure io, ed anche di credere non sia giusta questa mia quasi morbosità, ma mi sembra che solo inquesto modo, sentendomi amata come niente altro al mondo, io possa acquistare la sicurezza in me stessa che mi manca. A volte mi detesto per il mio modo di essere, altre penso di avere il diritto di pretendere (che brutta parola,pretendere...) il suo amore.In questo periodo sono tormentata, per esempio, dal fatto di essere venuta a conoscenza che lui è rimasto amico di molte delle donne con cui ha avuto una relazione sentimentale in passato. Non credo all'amicizia scevra da attrazione, seppur recondita, tra uomo e donna, e sentirlo difendere a spada tratta questi suoi rapporti mi irrita alquanto. Ho la sensazione gli piaccia e lo faccia sentire gratificato che le donne del suo passato lo includano nellaloro vita, e questo atteggiamento mi fa pensare lui abbia sempre bisogno di "una porta socchiusa". Lei crede sia normale per un uomo restare amico delle proprie ex, frequentarle e, soprattutto, parlare di loro con affetto seppure a suo dire senza più altro? Di una gli ho sentito dire "non mi rimetterei con lei perchè non mi fiderei" e, seppure lui affermi che non prova più nulla oltre all'amicizia per queste donne e non si può essere gelosi di qualcosa accaduto anni fa, e che dovrei fidarmi, perchè buona parte di questi rapporti sono frequenti solo per questioni di lavoro comune, io non mi sento affatto tranquilla. E neppure rassicurata. Non mi fido di lui ma, nei miei momenti di lucidità mi chiedo se non mi fido di lui perchè in realtà non mi fido di me stessa, quasi non mi sentissi meritevole del suo amore esclusivo. Quasi come se, qualsivoglia sua rassicurazione (seppure siano poche, mi creda)non bastasse mai. Quasi come se cercassi un pretesto per allontanarlo, perchè tanto lui non sarà mai come io vorrei. Quasi come se esistesse un uomo, in qualsivoglia parte del mondo, che possa riempire il grande vuoto che sento dentro.Forse dovrei smetterla di essere paralizzata su di lui, così come su qualunque altro, e concentrarmi su me e sulla mia vita, ma non riesco, non riesco, non riesco. Capisco che è più semplice dare la colpa agli altri che a se stessi della propria infelicità. Capisco che tutta questa tristezza e rabbia mi tolgono vita, creatività, gioia. Ho bisogno di aiuto. Da dove comincio?Mi perdoni per la lunghezza del messaggio, ho purtroppo dovuto omettere comunque molte cose, ma almeno queste dovevo scriverle.Grazie per quello che fa.Un abbraccio.
Gelosia e dipendenza sono le due faccie di una stessa medaglia. E lei, con la sua email, lo dimostra. E' inutile che lei combatta la sua gelosia, se non combatte prima la sua dipendenza. E la sua dipendenza ha probabilmente origine nella mancanza della figura paterna e nella relazione con sua madre. Lei chiede in una relazione continue conferme ed accettazioni, per colmare i suoi antichi e profondi vuoti. E da quest'analisi interiore che deve partire per uscire dalla sua dipendenza. Le sarà utile al riguardo la testimonianza origini di una dipendenza affettiva (http://www.maldamore.it/Testimonianze.htm) Cordiali saluti.

mercoledì, maggio 10, 2006

NON HO UN'ALTRA VITA PER CAMBIARE


N° di riferimento: 666784447 Età: 35 Non fraintenda questa missiva.. nel 2000 ho lottato contro la parte negativa di un uomo influente che mi frequentava come amica intima.. scoperta la sua vita reale (brutta gente scelta come amicizie e giri analoghi..) ho cercato di fargli ritrovare un attimo di spiritualita' e di buonsenso. io sono una persona lontana da certe cose,ancora legata ai valori della famiglia e delle cose "giuste".. l'ho visto sciogliersi in pianto mano a mano che insistevo, poi pero',mentre pensavo di avercela quasi fatta, si sono intromessi " gli amici suoi" per impedire che lo portassi via da loro(naturale,un uomo influente a loro fa comodo,specialmente quando lo comandano e ricattano a bacchetta!).. io sola da una parte con le mie idee di buonismo, loro dall\'altra... lui ha scelto di sottostare al loro gioco.mi sono trovata picchiata piu' volte(2 da lui medesimo) macchina distrutta da minorenni del suo giro,guai con la giustizia.. Lui ha protetto loro, ed io sono caduta nel baratro. perche' non sono riuscita ad aiutare lui,perche' sono cadute le mie convinzioni sul bene che sconfigge il male,sulla giustizia che trionfa,sulle chiacchere che chi fa del male poi ha indietro il suo tornaconto negativo. prima che scoprissi la sua parte \"brutta\",era una persona dipotere,parlava sempre sul vago,ma lasciava chiaramente intendere di voler restare con me e con mio figlio che allora era piccolino. urlava\" ma perche\'bisogna fare del maLE!!\" QUANDO VEDEVA SCENE DI VIOLENZA IN TV... con tuttoquello che e\' accaduto, ho perso completamente l\'interesse alla mia vita,alle mie cose personali,agli interessi personali.. curo abbastanza il mio aspetto ma anche gli uomini che sono arrivati dopo non hanno avuto il minimo significato. ogni comparazione e\' fatta con l\'uomo che urlava\"perche\'bisogna fare del male... quando le cose si sanno in due e\' gia\'troppo...pensavo mi prendessi in considerazione.....\" Ho perso interesse allavita..vado avanti e vivo in funzione di mio figlio.non ho piu\' fatto progettidi carriera perche\' ritengo che la mia vita sia finita quando non sonoriuscita nel mio compito.ho perso la fede in Dio..Con lui sono morti i mieisogni perche\' il tipo di persona che era li rappresentava tutti. ho bisogno diaiuto,per ritrovare un mio motivo di esistere,sono diplomata,ma una personaqualunque fra tamnte. non cerco aiuto qui perche\' ho paura che si rivalgano sul bambino (che ha solo me...).non rie3sco a capire PERCHE\'.perche\' di tutto.nessuno riesce a darmi una risposta che non siano cazzate.la vita di ognigiorno,il tran tran quotidiano,sono spaventosamente vuoti di significato. mi sento,anzi sono scialba ed inutile qualunque cosa faccia. mi sento potenziale al minimo. non voglio piu\' legami..forse vorrei dimenticare tutto e tornare indietro qualche anno dove ancora avevo speranze. non provo piu\' amore per un uomo.sono incontri di sesso,anche con tenerezza ma passeggeri. non riesco o meglio non mi metto in condizione di legarmi anche se avrei bisogno di un aiuto concreto in termini materiali.. ho amato quell\'uomo piu\' della mia vita,spero abbiate capito come e quanto mi sia messa in gioco su scontri forti..homesso tutte le energie che avevo per aiutare lui,al di fuori dei miei limiti,fino a bruciarmi completamente corpo ed anima. COSA DEVO FARE, E\'POSSIBILE PER QUANTO CONTINUARE A VIVERE E LOTTARE IN QUESTA MANIERA?HO ATTIMI CHE CORRO PER REALIZZARE QUALCOSA DI IMPORTANTE,POI MI GUARDO ALLO SPECCHIO EVEDO UNA DONNA CHE LOTTA CONTRO I MULINI A VENTO. NELLA VITA REALE QUESTE COSE NON LE CONFIDO A NESSUNO, MI VESTO E FINGO LA SERENITA\' ANCHE FRA GLI AMICI EDI PARENTI. HO PAURA DI LASCIARM ANDARE,DEVO PENSARE A MIO FIGLIO,E\' TUTTOQUELLO CHE HO E PER LUI SONO SUA MADRE(il papa\' l\'ha abbandonato alla nascita).non riesco piu\' neanche ad affrontare i problemi finanziari,lascio correre troppe cose e non tollero neanche piu' lavori malpagati o padroni checercano di sottometterti o umiliarti. COSA HO? cosa faccio? non ho un'altravita,ho solo questa e non si puo' cambiare nemmeno quando e' rovinata per sempre.....
avevo bisogno di una risposta seria,,, da dei professionisti... ho chiesto troppo? la mail che vi ho inviato qualche giornofa era molto lunga,lo so, ma ho ridotto all'osso la questione nei termini massimi.... il titolo era "burn out".. non potete rispondermi?
Non è questione di lunghezza, anzi maggiori elementi essenziali vengono descritti, e più approfondita è la risposta, sempre nei limiti di una consulenza online. Purtroppo le richieste sono tante, il desiderio di rispondere a tutti c'è, perchè ogni sofferenza viene valutata in termini relativi e non assoluti. Ciò comporta un allungamento dei tempi di risposta.
Per quanto riguarda la sua situazione è indubbiamente stata ed è difficile. Capita che talvolta il "destino" ci accanisce su taluni. Ma anche un'"accanimento del destino" non deve impedire d'individuare le proprie responsabilità soggettive ed oggettive. Conseguentemente non può cambiare il suo destino passato ma lo può comprendere meglio, riconoscendo i suoi errori (che inevitabilmente ci sono) . Ciò al fine di poter cambiare il presente ed il futuro, che non sono immodificabili. A volte non sono necessari grandi stravolgimenti, per cambiare la propria vita. Basta semplicemte porsi l'obiettivo di piccoli cambiamenti quotidiani, perseguiti con determinazione, l'accettazione delle proprie responsabilità e delle sconfitte passate. E' questa la vera terapia ed il vero cambiamento. La voglio salutare con una metafora: lei su di un foglio bianco pieno di macchie nere d'inchiostro focalizza l'attenzione solo su quest'ultime e non anche sugli spazi bianchi che ci sono.
grazie per la risposta..era molto carina anche l'immagine.. ho trovato riscontro affermativo nella Sua ultima frase,dove parla di macchie nere e macchie scure. E' esatto, vedo solo macchie nere,nonvedo neppure questo fantomatico foglio bianco.. La mia situazione presente non e\' difficile,e\' terrificante. Solo per aver scoperto la vera vita d iquell\'uomo mi sono trovata addosso una montagna di criminali. non si dimentica quando vieni picchiata a sangue,quando minacciano di farti portar via tuo figlio se parli e neppure quando tentano di farti passare per pazza per non essere credibile. non dimentico l'auto distrutta a sassate da un minorenne amico del mio \"amore\"............... comepuo\' dirmi di dimenticare,se per mangiare ho dovuto cercare un posto da cameriera lontano 70 km da casa?se ancora oggi devo sopportare gli strascichiin sede penale? mi hanno ridotto alla credibilita\' di un topo di fogna, e nonposso fare niente.lui e\' rimasto dalla loro parte e ancora oggi l\'hano fatta franca.L\'uomo che amavo non esiste piu\'.e\' un\'altra persona,completamentenegativa. prima parlava d\'amore,ora solo di droga e orge. Su una cosa hatorto:avrei bisogno di un cambiamento drastico, non piccoli cambiamenti.. manon accadono i miracoli.quando perdi tanto,hai perso e basta. e non si potra\'mai recuperare alla pari. il passato E\' IL RESENTE, NON SI PUO\' LASCIARE ALLESPALLE. Quando si perde la fede in Dio non si recupera,e neppure l\'amore perla vita prorpia. Ho fatto un errore,ma sa quale? pensare alla vita di qualcunaltro.questo e\' stato l\'errore. se non avessi avuto doti di altruismo osentimenti di Amore cosi\' grandi,ora starei bene. alla faccia di chi dice chebisogna fare del bene.Non accetto \"l\'accanimento del destino\" come lo chiamaLei..La chiami deficienza,piuttosto, perche\' se fossi stata piu\' furba nonavrei pensato ad aiutare quell\'uomo im modo gratuito e usando pure le forze che non avevo. Cosi\' invece ho anche appreso di non avere un granche\' come famigliari,perche\' davanti a problemi enormi non hanno saputo capire e stare al mio fianco.per paura,e per non avere grane da \"quelli\".io ho fattosemplicemente la fine del topo.come ringraziamento per avere sentimenti umani.Ancora oggi e\' piu\' il tempo che resto chiusa in casa(al sicuro che iltempo che passo fuori. non esco dal circondario se non accompagnata daqualcuno(per essere piu\' al sicuro in caso di altre minacce o botte o attacchivari).E non mi dica di andarmene,perche\' mio figlio ha qui il suo piccolo mondo e la sua famiglia.Dove dovrei andare?a fare cosa? un'altracosa,dottore.. ora ho un carattere piu\' nervoso(l\'opposto di 5 anni fa primache cominciasse tutto),a volte bestemmio(prima ero credente),non provo messun sentimento per un uomo(prima amvo piu\' della mia vita).Nulla,non c\'e\' piu\'nulla! Nadia ha finito la sua vita 5 anni fa.sono morte con lei le speranze edi suoi sogni. Vorrei averne,ma non riesco. Vorrei amare ancora in quellamaniera totale,ma ho un cuore freddo,duro,inesistente.mortoanch\'esso.Aggredisco le persone non ho piu\' tolleranza(lo sto facendo anchecon Lei,dall\'inizio di questa mail.Il 90% di quello che vedo e sento dire sono cazzate di persone che chiaccherano senza avere provato.I piccoli cambiamentiche dovrei fare,avranno un risultato consistente fra 50 anni circa. non lesembra un po\' troppo?sono gia\' vecchia ora. desideravo un altro bambino. conlui che ne sentiva la mancanza. anche quel sogno e\' morto,percghe\' con tuttii problemi che mi hanno creato non posso piu\' permettermi di rischiare...Nonho relazioni fisse e solide,amici fidati si, ma rapporti di coppia no. ognitanto un incontro a sfondo sessuale. mi lascio andare completamente in questifrangenti,senza inibizioni. poi il patner passa nella lista degli inutili equindi non li tengo in considerazione sulle cose importanti. Succede anchequesto,ora.. e\' tutto un caos,un nulla, un niente sommato a uno zero. tuttovuoto,tutto senza importanza. Glie l\'ho detto, sto attenta solo ai bisogni dimio figlio. Le responsabilita\' verso la mia esistenza sono fatica sprecatavisto che non c\'e\' piu\' niente da recuperare,che senso ha sprecare energiaper cose inutili? sono le 04,13 del mattino. Lei sara\' a dormire,riposandosi per la giornata che sara\' a venire.. pper lei e\' piu\' facile,perche\' non hagrossi problemi. Si superano i lutti e le disgrazie perche\' il cervello none\' fatto per farci soffrire..io sono qui a scrivere, perche\',magari, qualcosa salta fuori o forse perche\' ho ancora una buona dose speranza viscerale,,,anche se so immotivata...forse ho anche sbagliato indirizzo,perche\' e\' lamia anima che e\' volata via,non la mia mente che continua ad urlare\"perche\'!!!. bacio le mani e grazie per l\'attenzione
(n.b.: ho cancellato delle parti che possono violare la privacy altrui). Sono d'accordo sull'eccezionalità, nel dolore, della sua storia. Ma l'eccezionalità del tutto non può essere pretesto con noi stessi per non agire, per accettare l'ineluttabilità del tutto. La storia è piena di persone che sono riusciti a capovolgere storie personali che sembravano immutabili. Non le chiedo di stravolgere la sua vita, ma quantomeno di trovare un equilibrio con essa. E' c'è un passaggio della sua seconda email che "tradisce" una sua mancanza di volontà in tal senso. Quando lei afferma che non può andare via per suo figlio che è legato al suo mondo. Ma un bambino si adatta facilmente, sopratutto se cambiare potrebbe anche significare migliorare la relazione con sua madre. Combatta anche tutta la rabbia che prova contro il mondo, si ritorce solo contro di lei. Le dò un bocca al lupo e le allego una storia forse troppo ottimistica, ma chisà se non le può essere utile.
L'OTTIMISTA Leandro è il tipo di persona che ti fa piacere odiare perché è sempre di buon umore ed ha sempre qualcosa di positivo da dire. Quando qualcuno gli chiede come và, lui risponde:"Se andasse meglio di così, sarei due persone!" E' un'ottimista
Se un suo amico ha un giorno nero, Leandro riesce sempre a fargli vedere il lato positivo della situazione.Vederlo mi incuriosiva e così un giorno gli chiesi:"io non capisco, non è possibile essere ottimista ogni giorno, come fai?"Mi rispose. "ogni giorno mi sveglio e mi dico, oggi avrò due possibilità. Posso scegliere di essere di buon umore o posso scegliere di essere di cattivo umore. E scelgo di essere di buon umore. Quando qualcosa di brutto mi accade, io posso scegliere di essere una vittima o d'imparare da ciò. Ed io scelgo d'imparare. Ogni volta che qualcuno viene da me a lamentarsi per qualcosa, io posso scegliere di accettare le lamentele, o posso scegliere di aiutarlo a vedere il lato positivo della vita.Ed io scelgo il lato positivo della vita."
"Ma non è sempre cos' facile" gli dissi. "Si lo è" disse Leandro "La vita è tutta una questione di scelte. Quando tagli via tutto ciò che non conta, e tutta una questione di scelte. Sta a te scegliere come reagire alle situazioni, sta a te decidere come lasciare che gli altri influenzino il tuo umore. Tu scegli se essere di buon umore o di cattivo umore. Alla fine sei tu a decidere come vivere la tua vita"
Dopo quella conversazione ci perdemmo di vista, ma spesso mi ritrovai a pensare alle sue parole, quando dovevo fare una scelta nella mia vita, invece di reagire negativamente agli eventi.
In seguito venni a sapere che Leandro aveva avuto un brutto incidente, era caduto da 18 metri di altezza, e dopo 12 ore di sala operatoria fù rilasciato dall'ospedale con una piastra d'acciaio nella schiena. Sono andato a trovarlo e gli ho chiesto come si sentisse:"Se stessi meglio sarei due persone" rispose "vuoi vedere le mie cicatrici?""Ma come fai?" gli chiesi "ad essere così positivo dopo quello che ti è successo?"
"Mentre stavo cadendo, la prima cosa a cui ho pensato sono stati i miei figli. Poi mentre giacevo per terra, mi sono detto che potevo scegliere di vivere o di morire. Ed ho scelto di vivere"
"Ma non hai mai avuto paura?"
"Sì quando mi hanno portato in ospedale ed ho visto l'espressione sul viso dei medici, ho avuto paura, perchè era come se guardassero ad un uomo morto. Poi l'infermiera mi ha chiesto se avessi allergie, ed io risposi...Sì. Tutti mi guardarono ed io urlai: sono allergico alla... gravità!. Tutti scoppiarono a ridere, ed io dissi: ed ora operatemi da uomo vivo, non come se fossi già morto"
Leandro mi ha insegnato che ogni giorno abbiamo la possibilità di scegliere di vivere la vita.. Quindi è inutile preoccuparsi sempre per il domani, perchè ogni giorno ha i suoi problemi su cui scegliere di vivere, e domani penseremo ai problemi di domani. Dopo tutto oggi è il domani ti cui ti preoccupavi ieri.
E' mio sacrosanto dovere ringraziarla. Per le risposte,per l'attenzione, per il fatto di aver risposto. gratuitamente,in cambio di niente... E' una delle rare persone "vere" di Internet, e questo sito e' veramente da considerare un'ancora di salvezza per tanti.. Altri siti chiedono soldi (tanti) per una risposta qualsiasi.. Lei non lo fa ,e si priva del suo tempo libero per dare aiuto a chi glielo chiede. Non cambiera' questo la mia vita personale, ma sapere ed avere la conferma che al mondo ci sono ancora persone "oneste e corrette", puo' soltanto far stare molto meglio. Di nuovo grazie per tutto.. Mi inchino. Con stima n.d.
Ringrazio lei per la testimonianza fornita. Questo sito, fortunatamente, non vuole e non può cambiare la vita delle persone, ma spero che sia di sostegno e di riflessione sulle tematiche che affronta. E spesso sostegno e riflessione sono i primi passi per uscire dal tunnel. Cordiali saluti.

RICOMINCIO DA ME

ricomincio da me N° di riferimento: 985265301 Età: 27 Penso che essere arrivata in questo sito non sia un caso,e se scrivo è perchè so di avere bisogno d'aiuto.Per la prima volta nellamia vita mi ritrovo faccia a faccia con quella che sono,e capisco di essere la prima responsabile dei fallimenti delle mie passate relazioni sentimentali e,con molta probabilità, di quella in corso.Leggendo tutto ciò che quì si dic esulla dipendenza affettiva,sulle origini e sulle disastrose conseguenze ho visto la mia vita scorrermi davanti e ritrovo così tante attinenze da esser certa che sono affetta da questa malattia. l'unica differenza tra me e le esperienze delle altre è che io sono innamorata di un uomo che non mi ha picchiata, non mi ha mai mentito nè tradito,ha sempre cercato di starmi vicino,vicino a me ed alle mie insicurezze,con le parole,con la presenza.Ma ilmio desiderio di rassicurazioni non conosce un limite,e così anche il migliore degli uomini è stato soffocato. Per carità,non voglio divinizzarlo, anche lui ha i suoi difetti e quando una storia entra in crisi(non voglio pensare che sia finita)sicuramente la responsabilità coinvolge entrambi.Ma non posso fare ameno di pensare che se io guarissi, prima di tutto sarebbe una vittoria perme,e poi, visto che questo è il solo problema esistente tra me e lui,potremmo ricominciare partendo da un sano equilibrio mentale,che al momento non mi appartiene.I primi sei mesi della nostra storia sono stati idilliaci, lui si è immerso nel nostro rapporto con tutto se stesso,cuore, corpo e mente senza far mancare nulla a me, a noi,e sentendosi felice di condividere la vita con me.Inutile specificare che questo per me era il modo normale e più naturale d ivivere l'amore.Poi qualcosa è cominciato a cambiare,nonostante l'amore che ci lega sia tutt'oggi forte e nessuno dei due lo metta in dubbio.Ma abbiamo collezionato una serie di fallimenti, ricadendo più volte nella stessa crisi senza poi riuscire a cambiare e a ritrovare una serenità di fondo sulla quale costruire il nostro rapporto.Il mio continuo bisogno di conferme,di tempo dapassare insieme,di attenzioni,il mio essere concentrata quasi esclusivamente su di noi lo hanno portato a stancarsi, ad esaurire l'entusiasmo, a cercare spazi sempre più lontani da me in cui esprimere la sua creatività, in cui trovare sensazioni positive.L'ebrezza è un termine perfetto per descrivere come misento io. Con il batticuore ogni volta che solo penso di incontrarlo,come e piùdel primo giorno,anche se è già passato un anno.Si dice spesso che il primo passo verso la guarigione è ammettere a se stessi il problema,ed io sento di averne la consapevolezza.Adesso voglio soltanto incanalare le mie emergie nella giusta direzione,imparare ad amare me stessa,affinchè lui possa ritrovare la fiducia che le cose tra noi possano cambiare.A differenza di tante donne che fondano la loro forza sulla volontà di estromettere l'uomo sbagliato dallaloro vita,io miro solo ad essere una persona più sana, ed ho fiducia che sequesto sentimento è reale,tutto il resto verrà da sè. Credo di aver in parte superato la fase dell'ansia, dell'inappetenza della malinconia,perchè ho avuto ed ho ancora paura per me stessa e per la mia incolumità. Cerco di uscire,di distrarmi anche se non sempre ci riesco.Lui non vuole che io esca dalla sua vita,e nemmeno io riesco ad immaginare un distacco netto.Vederlo mi da pace,e i giorni successivi in cui magari sembra sparire non mi creano maggiore angoscia,perchè riesco a sentire sempre teso quel filo che unisce i nostri pensieri.Che fare,come procedere,voglio solo guarire, me stessa e l'amore a cui non voglio rinunciare. Grazie.
E' chiaro che la sua dipendenza ha origni profonde e lontane, che trovano espressione nell'attuale relazione. Andrebbero indagate le sue relazioni affettive passate, partendo dalle più antiche ed originarie, quelle in ambito familiare, a quelle più recenti. Andrebbero messe in relazione le caratteristiche in comune con l'attuale relazione. Andrebbe anche analizzato l'"altro" componente della relazione. Capita che l'"altro" , incosapevolemente, mette in atto comportamenti che rafforzano la dipendenza. Anzi l'eccessiva disponibilità dell'altro ad assecondare le proprie richieste, è talvolta dannoso quanto un comportamento violento. E' un buon inizio la sua consapevolezza del tutto, ma deve seguire un duro, lungo e doloroso lavoro interiore. Auguri in tal senso. Cordiali saluti.