mercoledì, agosto 29, 2007

FORSE MI HA DANNATO L'ANIMA

Fatima N° di riferimento: 335386559 Età: 42 Caro dottore le faccio un breve accenno sulla mia adolescenza per poi giungere al nocciolo di questa mia esposizione. Sono nata in una famiglia come tante.. mia madre è una maestra ora in pensionee mio padre un dirigente di gandi aziende tutti e due ora hanno 75 anni. Miopadre è sempre stato un uomo molto poco presente sia fisicamente che comepadre; lui partiva il lunedì e tornava il venerdì. Ho un fratello 6 anni maggiore di me al quale ero molto legata ma che per sua scelta è andato astudiare in un importante collegio a roma all'età di 13 anni. Io sono rimasta sola con mia madre e poi sia papà che mio fratello tornavano per il fine settimana. Mia madre una donna di grande personalità e abbastanza severa asentire lei per sopperire all\'assenza di mio padre. Quando avevo 12 anni circaio ho assistito involontariamente ad una conversazione telefonica tra mio padre e la sua \"fidanzata\" e quando lui se n\'è accorto voleva comprare il mio silenzio con qualcosa che io avevo sempre desiderato: un motorino! che io nonho accettato.Ad un certo punto mio padre era diventato un pò \"latitante\" ed i suoi impegni\"lavorativi\" a volte non gli permettevano di tornare a casa neanche per ilfine settimana. Fino a quel momento io avevo mantenuto il silenzio su ciò cheavevo ascoltato in quella telefonata. Un giorno mentre stavamo mangiando miofratello mia madre ed io, raccontai della famosa telefonata! avevo paura che sequalcuno non avesse fatto qualcosa lui non sarebbe più tornato. Fui accusata diaver inventato tutto.. ma al ritorno di mio padre mia madre lo affrontòdicendoglio ciò che io le avevo raccontato. Mio fratello ed io ascoltavamodalla stanza adiacente e le parole di mio padre furno che avevo inventato tuttoe che ero malata e che dovevano farmi curare! Mia madre lo \"torchiò\" e luialla fine lo ammise. Iniziarono anni e anni di incubi... liti, insulti, gridaed io mi sentivo sempre più sola, triste, colpevole e schifata. Mio fratelloera salvo perchè quando lui tornava nessuno doveva accennare a nulla! Luidoveva stare tranquillo perchè doveva studiare. Mia madre, dalla persona forteche era, divenne una persona ancora più dura anche se piangera e alternavamomenti di disperazione e di rabbia. Lei non si confidava con nessuna delle sueamiche ma con me! Mi raccontava di mio padre.. di ciò che faceva, foto trovatenella sua valigetta ecc..Ero il suo sfogo! ma io avevo sempre 12 anni! Da bambina lei non è che micoccolasse molto e i momenti che io ricordo non sono belli. Pensi che quandoavevo circa 6 anni lei sgridandomi mi diceva che avevo la faccia da \"p...\" e nei momenti peggiori arrivava anche a sputarmi! Ho iniziato a non andarebenissimo a scuola ed un anno mi hanno bocciato, anche se poi ho conseguito ildiploma magistrale. Conobbi un ragazzo 6 anni più grande di me, io avevo 14anni ero molto legata a lui anche se a causa dell\'età non ci vedevamo quasimai, ma quando mia madre lo seppe mi rese la vita ancor più impossibile. Luiveniva da una famiglia povera e questo i miei non lo potevano sopportare..furono anni di pianti, di privazioni ecc.. poi arrivò il momento che sviluppai,ma durò ben poco perchè le mie mestruazioni improvvisamente si bloccarono.Diagnosi: amenorrea psicogena! cure, ospedali, riceche, ricoveri ma il miocorpo era fermo! e loo è tutt\'ora! Per disperazione acconsentì dopo anni dilotta a non vedermi più con Franco. Iniziai a lavorare in una emittente e lìconobbi Pietro io 18 anni e lui 35 sposato e con un bimbo. Ci siamo innamoratie siamo stati insieme per ben 3 anni.. ed io lo facevo alla luce del sole econfessandolo anche ai miei genitori che non potettero far nulla avevoraggiunto il mio 18° anno di età e quando loro dicevano qualcosa io rispondevo che se mio padre si era potuto portare a letto una di 25 anni più piccola ed essendo lui sposato perchè mai io non avrei potuto? Quando Pietro decise di lasciare la sua famiglia io glielo impedì perchè nonvolevo che suo figlio e sua moglie soffrissero per colpa mia. Così dopo un pòconobbi Maurizio che dopo tre mesi divenne mio marito! Avevo 21 anni e lui 30.Assitente di volo! Un vero disastro 6 mesi di incubo! Lui aveva un harem didonne! e dopo 6 mesi l\'ho trovato a casa con una brasiliana.. senza dire unaparola ho voltato le spalle e me ne sono andata. Separazione. I miei genitori mi hanno spedito a Parma donve sostanzialmente era la base lavorativa di mio padre.. con la scusa che avrei iniziato a lavorare nella sua stessa azienda.Passarono mesi ma non accadde nulla. Mi ritrovai sola, in una città che non erala mia, con il cuore infranto e tanta tristezza. Un giorno mi giunge latelefonata di un ex amico del mio ex marito che aveva una sua azienda echiedendomi come stavo, io gli sono scoppiata a piangere. Mi propose di tornarea casa dei miei e lui mi avrebbe garantito un posto di lavoro. Il mio primolavoro. In 3 secondi svuotai la casa dove mi avevano parcheggiata i miei etornai a casa con la loro disapprovazione.Iniziai a lavorare con lui. Lui aveva una ex moglie con 2 figli e una compagnacon un\'altra figlia. Un rapporto in cui non c\'era più amore e in cui le siinnamorò di me confessando a me e a lui che quando facevano l\'amore leipensava a me. Io cercai di dissuaderla dicendole che lei stava scambiando unbel sentimento tra due amiche in amore. Lei che era più grande di me di 15 annidisse che non era così e che lasciala lui per tornare da sua madre in un\'altracittà. Lui era una persona violenta che picchiava tutti.. sia lei, i figli, idipendenti ma allo stesso tempo lo adoravano tutti. Reno, una grandepersonalità, un incantatore di serpenti al quale nessuno sapeva dire di no.Reno aveva subito violenza da un uomo adulto quando era un bimbo, nato da unpadre alcolizzato. Un uomo nato dal nulla senza istruzione si era costruito unimpero e buona cultura. Chiunque non sapeva della sua violenza lo invidiava ele donne lo desideravano. Un carisma impressionante. dopo un annetto.. sololui.. sola io ci innamorammo. Nonostante io sapessi della sua violenza andai avivere con lui ed i suoi figli che mi adoravano vennero a loro volta. Unafamiglia incredibile eravamo! Il figlio più grande aveva 6 anni più di me eReno 20. Seguirono momenti di grande amore ma sempre conditi con violenza,pugni, schiaffi, calci ma io mi resi conto che lui non era cattivo e quandifiniva la sua violenza stava più male di me che ero costantemente livida. Noivivevamo una sorta di simbiosi! Ci capivamo prima ancora di parlarci ed ioarrivai a sentire il suo stato d\'animo anche in lontananza. Lo percepivo. Loamavo da morire e tutt\'oggi sento che è stata la persona più importante dellamia vita e che mi ha amato come nessuno. Riuscì a portarlo da uno psicanalistaa roma. . ma dopo un lungo periodo di psicanalisi in cui andavamo tutti e 2,Reno aggredì anche il nostro dottore che non volle più vederlo, invitandolo adandare da uno psichiatra. Il nostro psicologo cominciò a lavorare sodo su di mee mi spiegò che un omone del genere avrebbe anche potuto uccidermi! Una mattinaa Reno prese il solito attacco e ci capitai io vicino a lui.. mi prese per icapelli e dopo calci e pugni mi gettò sul letto e cominciò a stringere la miagola fino a farmi uscire la bava dalla bocca e scoppiare tutti i capillaridelle mie orbite.. anche quella volta riuscii a mantenere la calma. Fermai ilmio respiro.. cercai di controllare i battiti del cuore.. sentivo che se non loavessi fatto sarei morta. Quando lui si riebbe.. e vide ciò che aveva fatto dime voleva morire ed io quadi mi sentii in colpa.. Reno era quello che accarezzava i mio viso mentre io piangevo perchè non potevoavere figli, lui mi aiutava a sognare il \"mio Bambino\" e che mi portava ingiro per farmi curare la mia amenorrea.. consolava i miei stati d\'animo e micoccolava tutta la notte.. ma era anche la persona violenta che non controllavai suoi stati emotivi. Mi costrinse ad imparare a controllare i miei stati, aschiaffi faceva scendere la mia febbre, mi insegnò a dire sempre ciò chepensavo, a pensare che il mondo è contro, ad individuare, a sentire, apercepire. Eravamo una sola persona. Il mio psicologo lavorò sodo.. Una mattinami sono svegliata e sono fuggita da casa tornando dai miei genitori cheovviamente non sapevano nulla! Erano passati quasi 4 anni. Ho vissuto 4 anni inun altro mondo.. Lui conosce la mia anima e tutt\'ora se ci incontriamo evelocemente gli racconto qualcosa della mia vita, lui mi dice ciò che sarà dime! e poi puntualmente è così..C\'è voluto un pò di tempo affinche io mi riprendessi! ovviamente trovai unaltro lavoro ma l\'incubo non era finito perchè lui passava tutto il tempo instrada davanti al mio ufficio ed io non potevo più uscire da sola perchè luistava ulteriormente impazzendo senza di me. Cadde in depressione. Mesi e mesi aletto senza parlare, senza muoversi ed i figli mi imploravano di tornare acasa! Ho lottato contro me stessa ma non sono mai più tornata. Il problema erache la mia anima era \"dannata\"! Parlavo come lui, pensavo come lui, mimuovevo come lui e lui mi disse che ormai io ero lui e che non avrei mai piùpotuto stare con un altro uomo perchè nessuno mi avrebbe mai capita. Intantolavoravo e cercavo la mia serenità.. difficile ma io provavo a vivere ognigiorno superando crisi nervose, tossi nervose, ecc..Sul posto di lavori conobbi Battista, di 2 anni più grandi di me, vedovo, conun bimbo di 4 anni. Iniziò a starmi dietro con dolcezza. Dopo qualche mese cifidanzammo fino a quando lui chiese di sposarmi e che si sarebbe trasferitonella mia città con suo figlio. Il fantasma di Reno era sempre lì in agguatoed io lo combattevo di giorno e soprattutto di notte nei ricorrenti incubi cheavevo. Ci sposammo.Sembrava una persona dolce, affettuosa ma presto si rivelòuna persona cattiva anche con suo figlio che io amavo come fosse mio. Michiamava mamma anche se io ci tenevo a parlargli della sua mamma e gli avevomessa una sua foto in cameretta. Tutte le sere dicevamo una preghierina allagiovane mamma morta. Lasciai il mio lavoro per fare la \"mamma\". Mio maritonon c\'era mai lavorava fuori e stava con noi solo nel weekend. Noi ci eravamointegrati perfettamente e le persone stentavano a credere con non fosse miofiglio. Quello è stato il periodo più bello della mia vita. Avevo un marito conil quale avevo un discreto rapporto, un figlio, la mia famiglia al piano disotto, gli amici tutto ciò che si può desiderare, fino a quella maledetta sera.Battista voleva un figlio ed anche a me sarebbe piaciuto molto, ma la miaamenorrea e l\'ipertiroidismo che nel frattempo era sopraggiunto... non potevoero sotto Tapazole per impedire che la mia forte tireodite peggiorasse. Suamoglie era morta a 21 anni con un ipertiroidismo mal curato e incinta di 4mesi! e cosa più importante volevo che suo figlio acquisisse più sicurezzaaffettiva non mi sembrava il caso catapultargli un altro bambino visto che eramolto geloso di me e che se anche accarezzavo un altro bimbo lui piangeva,vomitava e stava male! Quella sera lui tornò a casa, mi mise seduta e mi disse:\"domani mio figlio ed io ce ne andiamo perchè ho messo incinta un\'altra donnae tu non puoi più vedere il bambino perchè lui ti ama talmente tanto che non siaffezzionerebbe mai a quella che sarà la sua vera mamma\". Dormì l\'ultimavolta con quello che consideravo \"mio figlio\" spiegandogli con calma e amoreciò che stava accadendo.. aveva 8 anni e lui pianse e dormì tutta la notteattaccato a me nel lettone e implorandomi di non farlo portare via dal padre emi chiedeva perchè gli altri bambini che hanno i genitori separati stanno conle mamme e lui doveva andare via da me! Dottore un dolore straziante maiprovato prima.. mi stavano strappando un pezzo di me e vedere quel \"ragnetto\"disperato mi faceva impazzire.. non potevo far nulla. Nulla. La mattina se l\'èportato via senza un briciolo di tatto, trascinandolo per un braccio mentre ilbambino si gettava a terra e gridava \"mamma ti prego non farmi portare via\"..Mamma.. ma io non ero la sua mamma e la legge dice questo! 3 mesi non hoparlato e trascorrevo le mie giornate seduta sulla poltrona a casa di mia madreimmobile.. ogni voce di bambino mi faceva correre alla finestra.. ma non era ilmio bambino. Lui ormai aveva un\'altra \"mamma\"! Stavo morendo dentro pianpiano. Raccolsi tutte le mie energie e uscii da casa un pomeriggio.. andai afare un colloquio di lavoro e mi venne proposto di andare a lavorare inun\'altra citta a 180 km. dalla mia. Accettai senza il volere dei mieigenitori. Lasciai tutto. Amici, genitori, benessere, villa.. tutto. E\' statadura. Ero sola e l\'unica cosa che mi teneva in piedi erano i filmati del\"mio\" bambino. Prendevo la macchina nelle pause pranzo e correvo nella miacittà per vederlo uscire da scuola e salire in macchina della sua \"nuovamamma\"... che dolore... la lontananza non lenisce! Il lavoro non mi piaceva emi licenziai, ma continuai a stare qui. Piangevo tutti i giorni. Mi mancava.Era morta una parte di me. Da allora è stato un pellegrinaggio di lavori, diamori, ma il bimbo era sempre presente. Ora sono passati 11 anni. Io non l\'homai più visto, mai incontrato, ora avrebbe 18 anni e mi manca ancora come ilprimo giorno.. Il bimbo stette male anche lui, gli misero insegnante disostegno, urlava chiamandomi, crisi nervose e naturalmente un peggioramentoscolastico. Ora lo immagino un bellissimo ragazzo, intelligente, con unasorella o forse di più e che magari neanche ricorderà il mio volto! Da quelgiorno nn sono stata mai più felice veramente. Ho avute altre storie. Quasitutte con uomini separati e con figli.. ai quali ho voluto molto bene e che hoaccolto nella mia vita amorevolmente ma ovviamente non con la stessa intensitàdel \"mio bambino\". Poi è arrivato Giovanni. 4 anni è durata la nostra storia!lui aveva 8 anni più di me. Senza figli. Uno scapolo incallito che non ha fattoaltro che dirmi bugie e farmi mancare quelle poche certezze che mi eranorimaste nella mia vita. All\'ennesima menzogna, l\'ho smascherato e l\'hopicchiato! Ci siamo lasciati da un anno dopo 4 di lascia e prendi. Io avreivoluto avere un rapporto normale, magari di convivenza, provando anche a fareun figlio, lui a 50 anni voleva continuare a fare il \"fico\". Ora lui haun\'altra donna da un anno e non smette di mandarmi messaggi d\'amore.. tutti igiorni! Mi lascio con lui ed ero a pezzi.. già indebolita di mio! incontroDavid e conviviamo. Lui 2 figli. Nel frattempo io ho acquisita una personalitàforte, dicono, una determinazione mescolato ad una dolcezza di donna. Lepersone quando mi conoscono si appoggiano a me, mi chidono consigli, sono ilpunto di riferimento.. ma io mi sento tanto sola. I figli di david (6 e 11anni) mi adorano. Dopo un mese trascorso con noi nella mia casa, non voglio nopiù tornare dalla loro madre che è una persona fredda e che non gli fa sentirel\'amore che sicuramente ha per loro. Inizia un altro dramma. Carabinieri,denunce tra genitori ed io che cerco di placare il tutto. Parto per andare in calabria dalla sua ex moglie e instauro con lei un bel rapporto. Tra i due èguerra ma nel mezzo ci sono io che placo gli animi. A Novembre dello scorsoanno facciamo la fecondazione artificiale. Resto incinta ma lo perdo! Lavoravoin uno studio notarile da un notaio donna della mia età. Io sono una belladonna, posso dire, e questa notaio entra in spudorata competizione con me. Iocerco di vestirmi in maniera sempre più semplice per non far sentire lei indifficoltà visto che indossava i suoi vestiti per non meno di una settimana.Una persona sciatta e sporca.. sempre volgare e pronta a urlare comeun\'aquila.. Cerco di instaurare con lei un rapporto amichevole.. invano! Io però sono il frutto che Reno ha costruito.. una che dice quello che pensa.. equesto non piace a nessuno. Il lavoro mi piaceva molto e soprattutto per questasua ostilità nei miei confronti sono diventata bravissima proprio per non farmidire nulla! ma questo non è servito! urla, parolacce davanti ai clienti ed ungirno ho reagito alla sua alzata di mani..dicendole: \"notaio se mi alza lemani di nuovo io la faccio scendere dal balcone senza aprire la finestra\".LICENZIATA! Era quello che voleva.. dopo 4 anni è riuscita a licenziarmi. Il 3febbraio ho perso il bambino, il 13 febbraio ho perso il lavoro e 4 marzo David se n'è andato di casa perchè ha conosciuta una donna che ha messo a lavorarenella sua attività dandole talmente tanti soldi che ha dovuto licenziare tuttii 3 dipendenti che aveva. Premetto che io non ho problemi economici e quindi non peso alle persone che ho accanto. Ora da marzo sono sola. Sto male perchè sento tanto il desiderio di avere accanto una persona che mi ama veramente esemplicemente, ma ormai sono convinta e sicura che non la troverò mai! Forse Reno mi ha dannata l'anima ed io sono imprigionata dentro me stessa.. Vivo sola nella mia casa con un giardino, 2 cani e un gatto e a volte resto inquesto mondo proprio per loro.

MI MANCA ANCORA IL VERO AMORE

Elena N° di riferimento: 578545267 Età: 19 Avevo 13anni quando ho incontrato il mio primoragazzo.Lui era un dio per me,avevo riversato in lui la mia inesauribile sete damore e cominciai ad amarlo donandogli tutta me stessa nonostante fossi ancora tanto piccola.I problemi erano tantissimi..lui aveva 10anni più di me ma mi nascondeva la sua età reale,era tossicodipendente e beveva,era violento e geloso tanto da non permettermi nemmeno di affacciarmi al balcone.Mia madre mi chiuse in casa dopo 1anno e mezzo che eravamo insieme,gli disse che l avrebbe denunciato se non si fosse allontanato ma lui si appostava sotto casa e chiamava a casa nel cuore della notte.Ora tutto ciò è finito.Io ho un nuovoragazzo e ne ho avuti altri 3prima ma mi sento comunque legatissima al mio ex.Ogni tanto ci siamo sentiti...l ultima volta è stata qualche mese fa e luimi ha chiesto scusa e ha detto che mi ama ancora,mi ha addirittura chiesto dimollare tutto ed andare da lui a Milano dove si è trasferito.Io non possotornare con lui ma il suo ricordo e il ricordo di quell amore è troppo fortedentro di me ed io non riesco a staccarmene in nessun modo.E come se lui miavesse legata a lui ed al suo dolore ed io ne sono totalmente dipendente,comese fosse una droga.Non passa giorno che io non pensi a lui...forse è perchè mi manca ancora il VERO amore e ricevo poco affetto da chi ho accanto...anzi quasiper nulla.In fondo sono solo una ragazzina,è giusto che io soffra tanto?Grazie per la possibilità che ci date con questo servizio è molto importanteper me.

lunedì, agosto 27, 2007

IL PROBLEMA E' MIO

vi mando questa email perche ho forse capito di avere bisogno di un aiuto. ho letto alcune delle vostre testimonianze e mi sono ritrovata in tutto e per tutto. mi chiamo Angela ho 34 anni ed una figlia di 14 anni. ho un matrimonio alle spalle di 14 anni nel quale avevo creduto tanto nel quale avevo escluso persino la famiglia di origine perche mio marito nn stava bene con loro ma nonostante questo ero sempre da sola senza di lui. ho passato questi anni a rincorrere un amore che era solo mio e mi si e stato sbattuto in faccia durante la separazione . li mio marito mi ha detto che aveva bisogno di spazi e che nn era in grado di portare avanti questo matrimonio anzi si era adagiato sul fatto che ero io che amavo per due , che ero io che facevo tutto per la famiglia. ho sempre creduto che mi amasse e ho dato tutta me stessa per lui ma erano sempre liti e sempre mie conferme di una sua presenza nei miei confronti fino a quanto una sera di tre anni fa mio marito ritorna a casa verso le tre e io stanca di rimanwere sempre da sola mi arrabbio. la storia finisce che lui mi picchia lo butto fuori. io non chiamo i carabinieri per rispetto a mia figlia che mi diceva di non farlo. ed invece alle cinque del mattino mi suonano i carabiniri chiamati da mio marito e vogliono che apra la porta e faccia ritornare a casa mio mariot. io apro la porta e il carabinieri nel guardarmi nel volto capisce che mio marito mi ha picchiata perche dopo poco ero piena di ematomi in viso.ma nonostante cio devo farlo rientrare ed e lui che mi aveva denunciato per averlo buttato fuori di casa. da allora e cambiato tutto nei miei sentimenti per lui ma mi sentivo sempre piu sola, sempre piu piena di responsabilita sul peso di famiglia.mio marito e rimasto in casa. premetto che quella era la prima e ultima volta che lo ha fatto. ma dopo quello si e spezzato qualcosa anche se cercavo sempre di chiedere a lui di amarmi . dopo cio avevo bisogno e mi imbatto in chatt dove trovo una persona un amico inizialmente con altrettanti problemi familiari ed adesso solo leggendo il vostro sito capisco veramente che eravamo due meta che cercavano di stare insieme..... nonostante sposata ho iniziato una relazione telefonica e se dico telefonica e cosi..... ci sentivamo per sms 24 su 24 anche se in casa c'era mio marito. io cercavo di far cogliere attenzione a mio marito di questo ma lui niente. per lui c'erano prima gli amici, il lavoro, il computer , i giochi e come moglie e compagna con cui crescere insieme e cercare di divertirci insieme non andava bene.mi sono legata anima e corpo a quest'altro amore`. mi ha dato tutto veramente tutto ma solo per telefono e quando chiedevo piu presenza e piu rispetto dei miei sentimenti faceva un passo indietro. anche lui sposato. da un mese a questa parte ho avuto un crollo..... fine giugno separata da mio marito per mio volere e non ne sono pentita..... e nel mese di luglio e agosto crollo totale dei sentimenti per quest'altra persona. lui lavora fuori per trasferte e va in egitto e in tre anni si fermava da me prima di tornare da sua moglie . adesso avevo chiesto una settimana di stare con lui dato che ero sola a casa e mia figlia in vacanza dai nonni ma mi contrattava i giorni e lui me ne voleva dare solo tre. ed io sono crollata e passata un mese a piangere di un'amore che avevo creduto e che lui continua a tutt'pggi a non lasciami e a non lasaciare la moglie che sa anche di noi. vorrei uscire da questo amore. e per uscirne cercavo un'altro in chatt che mi avrebbe aiutato e mi ero scrittta anche ad un'agenzia matrimoniale ma leggendo il vostro sito capisco che il problema e il mio e che do troppo amore e ne cerco troppo per andare avanti e che senza amore non ce la faccio. adesso vi sto scrivendo e nonostante provi a recuperare parte della mia intelligenza di donna non ce la faccio. mi sento sola senza un uomo accanto che mi ami..... e dedicarmi totalmente a lui.

sabato, agosto 25, 2007

REAGISCO BENE

STEFANIA N° di riferimento: 206560318 Età: 40 SONO ANCHE IO UNA PERSONA A CUI NON E' STATO DATO AFFETTO MA CHE REAGISCE BENE. SONO DISABILE MOTORIA E SONO UNA PROFESSIONISTA.LA MIA DISABILITA' E' SUBENTRATA DOPO LA NASCITA E HO AVUTO DUE GENITORI FINO ALL'ETA' DI 8 ANNI DOPO I QUALI MIO PADRE HA PENSATO BENE DI LASCIARE MIAMADRE. NON RIMPIANGO COMUNQUE IL SUO AFFETTO MA QUELLO DI MIA MADRE E DI QUANTIMI STANNO AL MOMENTO VICINO. MIA MADRE HA PENSATO SEMPRE DI ACCUDIRMI DANDOMISOLO LE SUE PRESTAZIONI DA INFERMIERA E BASTA: MAI UN ABBRACCIO, UN BACIO, UNCAPIRE CHE FORSE AVREI DDESIDERATO VIAGGIARE O CHE AVREI POTUTO FREQUENTAREQUALCUNO PERCHE\' FORSE PIACEVO. QUESTI PENSIERI PERO\' LI HA PER LE MIE ALTRE4 SORELLE. NON PENSA NEANCHE CHE FORSE LA PROFESSIONE MI STANCA ANCHE SE IO LAFACCIO CON PIACERE E SONO MOLTO APPREZZATA NELLA MIA CITTA\'. ALL\'UNIVERSITA\'NON POTEVA POI MAI ACCOMPAGNARMI PERCHE\' ERA TROPPO IMPEGNATA E IO DOVEVOSEMPRE ORGANIZZARMI CON ALTRE PERSONE.PER NON PARLARE POI DEI MIEI AMICI: SOLOTELEFONATE E NIENTR\'ALTRO. AL MASSIMO UNA PIZZA IN UNA PIZZERIA ISOLATA. CONGLI UOMINI POI NIENTE DA FARE! SI AVVICINANO A ME E POI, CHI SA PERCHE\'SCOMPAIONO. LO SO CHE PREFERISCONO IL MODELLO VELINA MA FORSE SAREBBEAPPREZZABILE ANCHE L\'INTELLETTO (ALMENO CREDO). VI E\' STATO QUALCUNO CHE HAAPPREZZATO ALCUNE PARTI DEL MIO CORPO FACENDO ANCHE MOLTI APPREZZAMENTI.QUALCUNO SI E\' ANCHE MESSO CON ME MA NON DOVEVAMO DIRLO E A SUA DETTA\"L\'IMPORTANTE SAREBBE STATO CHE NEL CASO CI FOSSIMO SPOSTATI SAREBBE LA SERATORNATO A CASA A DORMIRE CON ME\". IO NATURALEMNTE HO ALLONTANATO QUESTISOGGETTI DICENDO LORO CHE DATO CHE MI RISPETTO TROPPO NON BISOGNO DI LORO. STOBENE QUINDI, E LO DICO VERAMENTE, PERCHE\' NON PERMETTO A NESSUNO DI FARMI DELMALE. VOLEVO DARE SOLO LA MIA TESTIMONIANZE PER DIRE A CHI SOFFRE DI NONCHIEDERE L\'AFFETTO MA DI PRETENDERLO. NON ESISTE PERSONA CHE POSSA DIRE IO NONNE HO BISOGNO. IO STO BENE MA CAPISCO CHE SONO STATA PRIVATA DELLA COSA PIU'BELLA CHE ESISTA.ARRIVO A METTERE IN SECONDO PIANO ANCHE LE GAMBE CHE NON HO.HO TUTTO MA MI MANCA L'AFFETTO. BACI

HO PAURA

alberta N° di riferimento: 795368577 Età: 30 Sono sposata da diversi anni e ho bimbi piccoli, ilrapporto con mio marito è conflittuale, non esiste complicità, non scherziamo enon ridiamo mai sulle stesse cose, lui è molto giovane. Prima del miomatrimonio incontro un uomo più grande di me, uno sguardo solo per sentirmiturbata, lo penso ma ritengo la cosa poco importante. In tanti anni vivendonella stessa città non l\'avevo mai incontrato prima.Ci sono stati altri incontri casuali con amici, ogni volta che lo vedevo miaccorgevo che la cosa forse da parte mia diventava sempre più forte, come unabimba sentivo l\'esigenza di incontrarlo anche pochi minuti, magariincrociandolo per strada.Il tempo passava, gli incontri con questa persona erano in poche occasioni mala cosa non passava, cresceva sempre di più, la ricerca degli sguardi, lasensazione di conoscenza profonda tutte le volte che capitava una stretta dimano o un abbraccio.Fino a quando ho deciso di non vederlo più causa di una litigata per parecchimesi.Quando l\'ho rincontrato, non avendo mai smesso di pensare a lui, era ancorapiù forte di prima, l\'attrazione mi portava a perdermi continuamente dentro aisuoi occhi e a cercare il contatto fisico. Non è mai successo nulla. Soloalcuni abbracci, ma ogni volta che accadono lo stringo forte e sento un caloreimmenso, forse lo avverto anche da parte sua. Mi sento sempre più confusa,disorientata e quando me ne vado provo una stretta al cuore, un dolore forsesapendo che passerà tempo prima di rincontrarlo. Ora vivo i giorni con unastrana malinconia dentro, lo penso sempre e mi fa male, mi sento un grandissimomalessere. Il desiderio profondo dentro di volerlo vivere a tutti i costi midistrugge, mi sento molto distante dal mio compagno anche se non è successonulla. Dopo averlo incontrato nei primi giorni mi tremano le mani, non riescoad addormentarmi la vivo veramente male come una perdita.Non so cosa fare. Sono confusa, ho paura davvero di sapere che anche per luipossa essere la stessa cosa e forse ne sono quasi certa. Mi sento incatenata aduna situazione di non ritorno. Ho paura.

"ERA" UNA RELAZIONE A DISTANZA

433858617 Età: 19 Argomento: \"Ero\" con una ragazza...\"Era\" una relazione adistanza (francia).E\' passato un anno da quando ci eravamo messi insieme.Nonsi può dire che i suoi ci davano grossi aiuti, anzi ci impedirono di sentirciper telefono oltre a non farci vedere.Il padre è arrivato persino alle mani conlei.Ho fatto di tutto, sono stato presente (forse troppo chissà), se avevaqualche problema ero li, pronto anche a partire se me l\'avesse chiesto (holavorato un intero inverno per potermi mettere da parte i soldi per ilviaggio), ma lei ad un certo punto ha iniziato a volgermi indifferenza, seprovavo a chiamarla scoppiava in lacrime dicendomi che così peggioravo lasituazione...ha dei gravi problemi familiari credo che non ha mai voluto dirmi,ha sempre detto che \"doveva cavarsela da sola\" che \"sapeva cos\'era lasofferenza al contrario di me\". Nonostante tutti i telefoni chiusi in faccia,ho atteso che si calmasse, e le ho parlato sempre con calma e, ammetto, buttatomolte volte le mie esigenze sotto i suoi piedi (peggio di Troisi eBenigni..).Questo perchè mi dicevo \"La sua situazione è grave, sta soffrendo,e non posso fare l\'egoista e pensare a me, devo aiutarla\"..il fatto è che piùho cercato di aiutarla più sembra che le facevo male.Mi chiedo: cosa hosbagliato? Cosa devo fare?...sento un grande vuoto dentro, ho somatizzato ildolore in modo terribile...la mia paura più grande è che non trovi un\'altrache con cui raggiunga una tale intimità e sintonia...e il mio pensiero mirimanda sempre nei luoghi che ho visto con lei, non mi esce dalla testa...einorridisco nel pensare che lei possa dire \"Ti Amo\" ad un\'altra persona...

IL DOLORE DELLA MIA ANIMA

527875721 Età: 31 Argomento: Racconto questa storia per esorcizzare il dolore dellamia anima.Ho avuto storie tormentate e lunghe, quella che mi ha distrutto è stata quasi un film horror, lui mi picchiava, mi maltrattava, mi offendeva in tutti i modipossibili, mi ha fatto cose indicibili ma non riuscivo a lasciarlo, quandofinalmente l\'ho allontanato, ho passato un anno chiusa in casa per cercare dicapire cosa non andasse in me, non sono riuscita ha capirlo in pieno, ho fattopiccoli progressi. Ho riniziato ad uscire con gli amici, non vivevo nel terroredi incontrarlo e di subire scenate. Così facendo ho fatto passare un anno,difficile, logorante e senza più prospettive, credevo di essere talmentelogorata da non riuscire più a confrontarmi con gli altri.Una mattina entra nel mio ufficio un ragazzo, alzo gli occhi dal mio computered il mio cuore impazzisce, lo stomaco si ribella e le mani mi tremano, vadoavanti così per svariate settimane, poi finalmente l'occasione per scambiarci4 chiacchere. Più parliamo e più mi piace, il mio interesse per lui inizia adiventare palese, ma lui è più estroverso di me e senza mai alludere a nienteinizia a farmi piccoli regali, a presentarsi nel mio ufficio solo per bere uncaffè, per fare due parole, e parliamo, parliamo di tutto di tanto.Ci scambiamo i numeri, lui mi porta di notte a consegnare il pesce tanto perstare insieme, scopro così che ha alle spalle una storia finita, che peròancora lo tiene legato a quella persona per faccende economiche non risolte eper un cane, ma questo non ci impedisce di sentirci vederci sporadicamente e alui portarmi con se la notte. Siamo entrambi due persone molto tristi con allespalle storie personali di grande sofferenza, ci comprendiamo nonostante ladiversità caratteriale.Ci baciamo ma raramente ed il tutto rimane molto platonico, avvolte ciesponiamo di più durante le telefonate o con i messaggi, ma senza mai arrivaread un punto fermo.Io inizio a fare un pò di capricci per avere più del suo tempo, più della suaattenzione, lui mi dice che non devo chiedere per non metterlo alle strette, ionon chiedo, io non chiamo mai per prima, io non dico niente di sconveniente, maogni tanto continuo a fare i capricci, poi gli dico di lasciarmi perdere esparisco per un paio di giorni, lui non molla mi tartassa di telefonate dimessaggi bellissimi, fino a che io non cedo e così riiniziamo a vederci, maniente è cambiato, lui ha la sua situazione complicata ed io non devo chiedereniente.Cerco di portare pazienza ma un sabato sera non riesco a stare tranquilla cosìiniziamo a discutere, sempre per lo stesso motivo, io desidero passare piùtempo con lui, io desidero lui.La discussione è forte e lui è crudele, il giorno dopo mi chiama come se nientefosse un saluto veloce e via, non lo sento più, la domenica notte una serie dimessaggi odiosi per entrambi il lunedì sera l'ultima discussione e poi ilsilenzio totale, non mi parla non mi cerca, io non posso ho fatto una promessanon minerò la sua situazione, lo riincontro all'esame mi parla freddamente lasera gli invio un sms gli dico che mi manca, lui mi chiama mi dice che èinutile, che non devo dirgli certe cose perchè lo metto in imbarazzo. Da quella notte non l'ho mai più visto ne sentito, ho sofferto tanto come se avessiavuto una vera storia con lui, come se tutto fosse successo negli anni edinvece sono passati meno di tre mesi, quante lacrime ho versato e quanto dolorefisico ho sentito.Adesso nuovamente devo rialzarmi ed andare avanti dopo un'altro fallimento,credevo di meritare un pò di tranquillità, credevo di meritare un pò dirispetto per la prima volta, invece sono stata ancora presa in giro, ancora abbandonata, dimenticata.

mercoledì, agosto 15, 2007

LA FELICITA' NON E' DI QUESTA TERRA

losapevo N° di riferimento: 613035294 Età: 48 Ho 48 anni e sono separato, anche se vivo ancora temporaneamente ed in buoni rapporti con la mia ex moglie per ancora 4 mesi. Ad Ottobre 2006 ho conosciuto una donna di 28 anni ed è nato un amore improvviso meraviglioso, non voglio dire al primo sguardo per non essere banale, ma mi verrebbe voglia di farlo. Anche lei uscita da un matrimonio dopo 4 anni senza figli. Questa storia è durata sette mesi in un crescendo fantastico, meraviglioso, in ogni senso. La prima volta che abbiamo fatto l'amore le ho chiesto di stare con me e le mi ha detto di si. Abitiamo a circa 40 km di distanza, con estrazioni sociali e ambientali molto diverse (io professionista che lavora e vive a Milano, lei ancora studentessa in lingue e proprietaria di una attività commerciale in val.....). Una donna splendida, non certo la più bella con cui sono stato, ma aveva qualcosa di magico che mi ha fatto innamorare come credo mai nella mia vita. Abbiamo vissuto questi sette mesi vedendoci il martedi ed il giovedi sera e tutti i sabati e le domeniche oltre qualche piccolo "colpo di testa" : lei veniva sino a Milano per stare anche un ora con me ed io andavo da lei anche solo per pochi momenti (i km di distanza non danno il senso del sacrificio perchè chi abita da queste parti sa cosa significa fare l'autostrada milano-bergamo in orari di lavoro). Man mano che si andava avanti l'amore, la profondità delle intenzioni crescevano sempre di più e sempre con maggiore convinzione tanto da arrivare a dirle che se avesse voluto un figlio da me ne sarei stato felice (questo dopo pochi mesi). Siamo stati due volte in vacanza insieme per due settimane in periodi diversi e, sono state indimenticabili Eravamo io e lei al di la di tutto. Sono stato travolto dal suo amore e lei dal mio. Certo ci sono state anche piccole incompatibilità dovute alla diversità dei caratteri. Lei mi accusava di essere egoista (me l'ha scritto dopo anches e me lo accennava durante il nostro rapporto) e mi diceva tu giocavi al casinò mentre io non avevo i soldi per comprarmi le scarpe etc. Dopo un mese le avevo regalato una fedina con piccoli brillanti (che al di la del valore) aveva un significato profondo che è facile intuire. Premetto che non erano miei gesti abituali. Lei batteva molto sul fatto che io ero egoista perchè le chiedevo di vederci più spesso, perchè non capivo i suoi piccoli problemi, grandi per lei piccoli per me, e forse su questo aveva ragione in quando essendo io un uomo abituato ad affrontare e risolvere le varie situazioni della vita, con maggiore esperienza le valutavo in maniera meno emotiva rispetto a lei. Nel frattempo la nostra storia andava avanti con frasi del tipo "sei il più grande amore della mia vita" "non ho mai provato quello che provo per te" etc. ed anche al ivello intimo abbiamo raggiunto livelli che difficilmente si raggiungono se non si ama profondamente. Naturalmente tale relazione era contrastata verbalmente soprattutto dalla madre che ovviamente mi vedeva come il classico 50enne che si sarebbe divertito sino a mollarla etc. le solite cose, che lei mi riferiva, e che diceva non sfiorarla minimamente (non credo). Io ero veramente innamorato, sono innamorato e mi sarei preso cura di lei del suo amore come non avevo mai fatto con nessuna ma credo che non l'abbia percepito appieno. La amavo a tal punto che le presentai mia figlia di 20 anni (non l'avrei mai fatto se avessi avuto anche il minimo dubbio sul nostro amore e sul nostro futuro). Sicuramente ho fatto degli errori, ho criticato il suo modo di vestire, le dicevo che delle volte non sapeva far risaltare la sua femminilità, ma in maniera veramente amorevole forse in maniera un po presuntosa vivendo io in un ambiente diverso, ma assolutamente naturale e sempre mossa da un amore meraviglioso che provavo per lei perchè la vedevo proiettata nel mio futuro e volevo che si sentisse a suo agio, non per me lo giuro, ma per lei. Ho cercato anche di farmi presentare la sua famiglia perchè conoscendomi probabilmente avrebbero almeno in parte cancellato quel\'idea che si erano fatti di me (in realtà la sfruttavano e la mia presenza avrebbe destabilizzato tutto e sapevano che con me non c'erano possibilità di discussione per mille motivi: età, cultura, personalità etc.). Avevamo anche prenotato le vacanze estive insieme in un isola greca con un gruppo di 30 amici miei storici per essere alla luce del sole. E ovvio che nei primi mesi la nostra storia era un po clandestina solo per una forma di rispetto nei confronti della mia ex moglie con cui ovviamente avevamo quasi tutti gli amici in comune che però lei non frequentava più avendo un compagno in un altra regione ed il week-end andava via. Dopo il viaggio di Nizza (Aprile) captavo che qualcosa stava cambiando anche se quando ci siamo salutati in macchina per staccarci e tornare nei nostri rispettivi luoghi abbiamo pianto (anch'io non mi vergogno a dirlo) per almeno mezz'ora.Poi sono nate le prime inquietudini: gli esami, il lavoro probabilmente la madre sempre più pressante i discorsi sul mio egoismo che prendevano piede al telefono perchè appena ci vedevamo tutto finiva o comunque si attenuava. Il giovedi sera (prima del Sabato in cui è scappata via) ci eravamo visti come sempre, avevamo fatto l'amore come sempre e non ricordo se il giorno dopo o quello prima mi aveva mandato un messaggio con scritto che avrebbe voluto scrivermi una lettera per farmi capire quanto mi amava e le sensazioni meravigliose che le facevo provare. Poi il Sabato è venuta a Milano perchè io non potevo allontanarmi per motivi di lavoro, siamo saliti in albergo e lei si è addormentata su di me per un ora, tra le mie braccia ed io, egoista non mi muovevo, guardavo il soffitto, ma non volevo disturbarla finchè, per farla breve, al risveglio mi ha detto che era inquieta, che non era giusto che lei fosse li, che non era certa di amarmi ancora, che aveva dei tentennamenti sul nostro futuro etc. al che le ho detto prenditi qualche giorno, chiarisciti le idee e poi ci risentiamo (naturalmente il racconto non fa percepire la drammaticità del momento). E' scappata via. Ci siamo rivisti dopo 4 giorni per spiegarci e lei mi ha detto frasi del tipo... se penso che un altra donna potrà avere quello che non ho avuto io, provo rancore contro di te ma anche contro di me etc. ed io la guardavo stupita, sembrava che io la stessi lasciando tanto da togliermi le parole di bocca e riuscivo a dirle solamente che la amavo da morire. Nei giorni successivi le ho scritto e-mail, messaggi, a volte rispondeva avolte no, 2-3 volte ci siamo sentiti e mi diceva che stava bene, che fumava meno che aveva ripreso alcune sue attività etc. ed io continuavo a chiedermi il perchè, a cercare mille motivazioni, giustificazioni a macerarmi nel dolore, a parlare con mie amiche psicologhe etc. Alla fine sto cercando di disintossicarmi, da due giorni non le scrivo più. L'ultimo messaggio che le ho mandato è stata tutta la poesia "Quest amore" di Prevert dedicandogliela e dicendole che l'avrei amata comunque per tutta la vita. Cosa dire.... quando un amore finisce non ci sono mai spiegazioni. Le ho cercate io ma nella realtà non mi amava più, non so perchè, anche perchè tante cose non posso raccontarle, ma la realtà è che quando finisce il sentimento non c'è una ragione. Se uno ama, ama anche se è tradito, o se il partner spesso si dimostra un essere spregevole. E' inutile cercare, pensare, rimestare su quello che è stato o quello che poteva essere...è finita, basta ed è molto dura per me ammetterlo ma è anche la giusta terapia per uscirne. Anche se un mio caro amico dice che chi crede nell'amore crede nei miracoli.Tutto il dolore che sto vivendo, e sono un uomo forte, è devastante ma se mi dicessero rivivila con la stessa fine direi comunque di si perchè un amore così merita qualsiasi prezzo da pagare....e quando dico che l'amerò sempre non dico una balla, avrò spero almeno un altro amore, un altra donna ma l'amore che hoprovato per lei e che provo tuttora sarà sempre parte di me.Le dicevo ti darei la mia vita se ne avessi bisogno e lo pensavo veramente, avevo finalmente raggiunto l'amore, vero ma la felicità non è di questa terra...

NON MI SONO CHIARE LE SUE INTENZIONI

simona N° di riferimento: 707542568 Età: 29 Gentile dottore un anno e mezzo fa ho perso mio marito per un tumore io lo amavo piu di ogni cosa, era per me tutto. Iniziare a vivere per me nn e stato facile ma siccome alla fine sono una persona forte ho reagito anke perche ho incontrato amici vecchi e nuovi che mi hanno aiutato alla grande abbaimo condiviso con loro tante belle esperienza. ho avuto nel frattempo qualche flirt ma niente di importante ragazzo,tutte storie poco serie e senza prospettive. Alla fine di gennaio ho incontrato un ragazzo che all apparenza sembrava pieno di vita gioioso ke ha fatto carte false per avere il mio numero di tel. alla fine io ho ceduto e abbiamo trascorso insieme come due veri fidanzati pensa che lui coinvolgeva nelle nostre uscite anche il mio piccolino, io ero al settimo cielo. Poi all improvviso io ho avuto dei problemi con i figli di mio marito, lui nn se ne e fatto per niente un problema xke era preso dai suoi problemi ,mi ha raccontato di una sua storia con una donna sposata, m iha raccontato ke questa voleva morire di fame cosi gli avrebbe dimostato la grandezza del suo amore, io gli ho consigliato di andare a fondo a questa storia e se la amava anche di stare con lei anke di lottare per avere un futuro con lei tutto quste cose che ti sto dicendo ce le dicevamo tra lacrime esofferenza ke da parte mie erano vere ma da parte sua a questo punto ho dei dubbi. E successo nel frattempo l impossibie, io ho scoperto di essere rimasta incinta di lui, l ho interpellato ma lui si e comportato da vigliacco e me la sono vista io completamente. Ci eravamo allontanati io nel frattempo ancora nn sono riuscita ad odiarlo. nelf rattempo lui mi kiamava quandi si sentiva giu ed io ho sempre accettato di vederlo e gli sono stata vicino l ho consolato, lui ha pianto con me per lei ed io sofferto sia perke lui stava male sia perke piangeva per lei. Alla fine io mi stavo allontanando, quando poi lui si riavvicina certo questa olta nn mi ha mai detto ke mi amava, ma e venuto fuori con me ne fine settima ,mi ricordo ke unpomeriggio io mi sono addormentata a casa sua e lui mi ha svegliata, con una tale dolcezza.Io ti dico solo che nella mia vita nn ho mai mentito a ma stessa e se ti dico ke tra noi c era qualcosa a cui nn so dare un nome credimi ec osi.Dopo un po si e rifatta viva lei e l ho perso di nuovo, lui dice di amarla fino alla fine ma io nn ci credo perche altrimenti nn cerkerebbe me quando stamale tantomeno farebbe l amore con me. in ogni caso adesso e successo l inverosimile abbiamo litigato da skifo per colpa di lei e nel momento in cui esuccesso io ho deciso di dire basta.Lui po mi ha kiamato ribadendo a gran voceovvero urlandomi in faccia ke avrei dovuto sparire dalla sua vita ke dovevocancellare il suo numero di telefono.e nn si puo immaginare ke la sera dopo miha kiamato e dopo due volte ke gli ho rifiutato la tel lui mi ha rikiamato iogli ho risposto e lui piangendo mi ha implorato di scendere ke mi doveva vedere ke aveva bisogno di me, nn ti dico la parte melodrammatica ke ha fatto quando ci siamo visti sembrava ke mi stesse morendo tra le braccia, comunque ci vorrebbero ore per raccontari i particolari, ti dico solo per ke mi sembra importanteke lui mi ha sempre kiamata anke facendomi preoccupare per bugie ke si inventava perche a lui faceva piacere che mi preoccupavo per lui,Ti dico anche ke lui nn ha mai avuto il minimo dubbio del fatto ke io lo amo infatti me lo ha sempre detto anke a modo di filastrocca.Onestamente io nn so ke pensare forse voi ke avete kiare le dinamiche dei percorsi della mente potete illuminarmi sui comportamenti assurdi di questo ragazzo.vi ringrazio per la risposta se avetebisogno di kiarimenti ulteriori ovviamente sono pronta a darli.
Aldilà delle "dinamiche dei percorsi della mente" del suo compagno. mi chiederei perchè lei continua a prestarsi a questo "ping-pong" sentimentale. Se l'altro continua nel suo gioco relazionale è anche perchè lei glielo permette pur di non perderlo definitivamente. Ma lo perderà sicuramente se continua ad assecondarlo. Spesso produce più effetti positivi un NO che un SI'. Saluti

NON MI SONO MAI SENTITA AMATA

carli N° di riferimento: 35355515 Età: 19 Amore, è l'unica cosa che chiedo. Dentro di me 19 annidi vuoto, mascherato da un'apparente famiglia perfetta. Ma ora so fin troppo bene che c'è tanto, troppo, oltre la concretezza; c'è tutto ciò che non possiamo vedere con lo sguardo, tutto ciò che non possiamo esprimere attraverso la parola. C'è ciò che possiamo sentire dentro di noi, con una forza indescrivibile e indescrivibilmente distruttiva. Cosa possiamo scegliere del nostro futuro se nel nostro passato ci è mancata l'unica cosa che dà la forza per vivere, l'amore? Niente e nessuno può colmare 19 anni di vuoto esolitudine. Sola in una stanza vuota, sola a tavola con la famiglia, sola in mezzo agli amici.. E poi queste sono solo parole, parole che non possono esprimere un dolore così grande che toglie tutto, perfino la speranza. Ora so il perchè. Non mi sono sentita amata; mi sono sentita abbandonata a me stessa, e ora devo combattere contro un dolore che distrugge ogni cosa, per poter un giorno, non più sopravvivere ma vivere e sorridere.

SEMPRE DELUSA

rossana N° di riferimento: 8593170 Età: 42 Mi ritrovo in pieno mal d'amore! Sono sposata da 23 anni,ho due figli ormai grandi li ho avuti che ero molto giovane. Il mio matrimonio è in crisi da molto tempo, probabilmente io e mio marito siamo cresciuti e maturati in maniera diversa ed ora mi sembra di non riconoscere più in lui i valori in cui credo,mi sembra di non avere nulla in comune con lui.Un anno emezzo fa dopo un periodo di profonda crisi gli ho detto di volere separarmi perchè non provavo più amore.La sua reazione è stata veramente"assurda", sembrava che non avesse capito quello che dicevo, il suo unico pensiero era come avrebbe fatto a soddisfare le sue "esigenze sessuali". Ho dovuto subire quella che io reputo una vera e propria aggressione sessuale e psicologica(velate minacce), e se fisicamente non ho avuto ripercussioni, moralmente e psicologicamente mi ha frantumata.Non mi sono separata oltre che per motivi economici (I figli che studiano ancora, casa dapagare,etc), anche e sprattutto per paura di quelle che potrebbero essere le sue reazioni avendo lui un carattere impulsivo e a volte poco controllabile.Tutto ciò mi ha causato depressione, attacchi di panico, problemipsicosomatici. Ho cercato nella rassegnazione una pseudo vita che mi permettesse di non provare tanto male e c'ero riuscita quando mi è capitato un fatto per me imprevedibile: una persona che reputavo un amico di lavoro con la quale ho sempre tenuto un rapporto corretto, nonostante provassi un attrazione, perchè già impegnato, si è dichiarata dicendomi che gli piacevo come persona,etc,etc. Consapevoli tutti e due della situazione,mi ha dettoc hiaramente che non avrebbe cambiato il rapporto con la sua compagna, che la nostra era solo un amicizia "particolare". Dopo tre fugaci incontri nei quali abbiamo avuto un ottima "intesa" c'è stato il silenzio. Io non pretendevo molto, però dato che era al corrente della mia situazione gli avevo detto che non potevo permettermi di aggiungere altra sofferenza a quella che già avevo e quindi di non essere superficiale con me. Invece è quello che è accaduto!Mi ritrovo a stare male per la situazione famigliare che diventa sempre più insostenibile, per essere incapace di prendere una decisione risolutiva per uscirne, per aver "amato"una persona che mi ha deluso rubandomi anche quello che per me era un sogno, per esserci cascata come una ragazzina e non sò per quant'altro. Che dire d'altro?
Che dire? Che forse è arrivato il momento di incominciare ad amare prima sè stessa e poi a cercare l'amore altrui. Legga questo pensiero della Norwood:
"Invece di una donna che ama qualcun altro tanto da soffrirne, voglio essere una donna che ama abbastanza se stessa da non voler più soffrire." Saluti

TROVARE LA LUCE DELL'USCITA

eleonora N° di riferimento: 298753367 Età: 41 Ho capito con l'esperienza che il nostro io è davvero un labirinto tortuoso, dove la luce dell'uscita si intravede poco a poco. Credo che la mia sia una storia complessa, innamorata a 14 anni di un ragazzo di 17, una storia fatta di promesse come tante, ma nel frangente dell'adolescenza, sicuramente non ho saputo cogliere i segnali che potevano allarmarmi. A 16 anni ero incinta ma non dispiaciuta, anche se piccola credevo nei miei sentimenti ed anche nei suoi. ci siamo sposati prima che il bimbo nascesse ed io ero felice, continuando ad ignorare i famosi segnali. A nemmeno 17 anni vivevo con mio marito e il mio bambino. Non riesco nemmeno a trovare le parole adatte per spiegare il seguito. In breve, lui aveva un lavoro da dipendente che ci consentiva di vivere ma dopo4 anni DECIDE di mettersi in proprio, lo assecondo ci proviamo ma le cose non vanno affatto bene, cosi in poco tempo mi trovo a vivere con la costante presenza degli ufficiali giudiziari per le morosità. Ovviamente senza un contributo fisso anche la gestione della casa diventa difficile, e la situazione debitoria cosi raddoppiava. Intanto passano gli anni ed io comincio a lavorare, accollandomi quasi per intero le responsabilità della famiglia in quanto il suo contributo restava saltuario, la ditta la chiude ma di lavorare DA DIPENDENTE NON NE VUOLE NEMMENO SAPERE. questi anni vengono inoltre conditi da maltrattamenti morali che a parole non riesco davvero a spiegare e periodi di dedizione alla bottiglia da parte sua. e intanto gli anni passano ed arriva un'altra figlio. intanto lui lavora sempre non da dipendente ma non riuscendo (a volte per lunghi periodi) a provvedere neppure a se stesso ed io continuo a lavorare e a provvedere ai bisogni primari di tutti. lui continua a sperare di lavorare per diventare (sperando) ricco, una esigenza che io non ho mai provato, perchè DAVVERO penso che i soldi non siano tutto nella vita.la nostra vita è andata avanti con battaglie da parte mia per fargli cambiare idea, ma non ho mai ottenuto risultati, ma allo stesso tempo accettavo passivamente tutto quanto accadeva...e passano gli anni tutti uguali fatti di dolore lacrime e sacrifici. improvvisamente, la vita a volte è davvero imprevedibile, ci accade una cosa incredibile, una vincita sostanziosa. cosi dopo avere acquistato un'appartamento resta una bella cifra. lui comincia a dire chè ha un sacco di idee per una azienda che potremmo lavorare insieme, che ora che c'era la possibilità di autofinanziarsi davvero le cose sarebbero andate bene. e cosi penso che forse fino ad allora ha avuto solo poca fortuna e che fosse giusto che io lo appoggiassi, e che avrebbe avuto davvero la possibilità dimostrare le sue capacità.e ci ricasco, gli credo per l'ennesima volta. lascio il mio lavoro e incomincia per me davvero un incubo. sono passati 7 anni e non ho più niente. non solo nel frattempo per avere maggiori crediti bancari ha firmato a mia insaputa e a mio nome titoli di pagameto come cambiali ed assegni. in quanto lui, già precedentemente protestato dalla prima esperienzadi lavoro autonomo aveva intestato tutto a me. continuo a darmi della stupida non trovando il coraggio e la forza di fare quello che io già so sia la cosa giusta. sicuramente c'è qualcosa in me che non va, ma come si fa a mandare tutto all'aria provocando dolore ai miei figli?? o questo è per me solo un alibi perchè sono fondamentalmente una persona vigliacca? vorrei un'indicazione per trovare la luce dell'uscita.
E' possibile che usi i figli come alibi, mentre i veri motivi della sua perseveranza, che non è certamente inferiore a quella di suo marito, sono ancora a lei ignoti. Chisà che i desideri di suo marito non siano, seppure in maniera incosapevole, anche i suoi. Il suo ruolo di vittima non le è stato imposto, ma e anche una sua scelta. Solo quando avrà fatto chiarezza dentro di sè su questi aspetti troverà la luce per la via d'uscita. Saluti