venerdì, luglio 25, 2008

MALdAMORE E TOSSICODIPENDENZA

animaletto Età: 28 Ero fidanzata con un ragazzo, entrambi tossicodipendenti da varie sostanze. iniziata l'eroina, io sono entrata in comunità,e ne sono uscita con successo,visto che ora mi inorridisce l'idea di rifarlo. lui ha continuato a bucarsi.io, finita la comunità, ho avuto un figlio da uno conosciuto in comunità; ma ho sempre, sottolineo sempre,desiderato in cuor mio tornare con lui. ora lui ha fatto una comunità ma è ricascato di nuovo. io lo hocercato,visto, abbiamo avuto rapporti sessuali in questi anni, e COME STO CON LUI NON STO CON NESSUNO.io lo adoro.anche se sta male,io lo adoro ancora.mi sento così schiava! eppure non lascio il mio compagno con cui ho un figlio,per paura di sbagliare visto che quest'ultimo è affidabile,anche se non lo amo e l'attrazione fisica è scemata subito, ed ora è pari a zero. ma con ilmio ex invece, è elevatissima! non posso fare a meno di lui. secondo lei,dottore,come liberarmi? visto anche che lui è ancora tossico, e nonvorrei mi trascinasse nei casini? perchè ho provato a farlo cambiare,ma gli piace ancora troppo,e io so per esperienza che finchè non si è stufi si continua.grazie.

QUANTO L'HO AMATA E QUANTO LA AMO

Gentile Dr. Cavaliere, mi sono imbattuto in questo sito casualmente, cercando una risposta a tutti i miei perchè.Mi presento mi chiamo Antonino ho 46 anni, un matrimonio fallito alle spalle ed una storia D'amore bellissima ma per lei finita, io ancora non riesco a crederci. Ho letto alcune e-mail di lettori, e cosi ho deciso di scrivere anch'io.mi sono sposato all'età di 25 ed ho 3 figli che amo più della mia vita, mi sono sposato per amore con mia moglie ci siamo conosciuti che avevamo 17anni. Il nostro matrimonio è andato presto in crisi convivendo ci siamo accorti che qualcosa non andava, purtroppo il mio lavoro mi portava a lunghi periodi fuori casa, lei lo sapeva quando ci siamo sposati ma evidentemente l'impatto con la realtà per lei è stato diverso dall' immaginazione. Dopo anni di crisi 4anni fa, mentre ero ancora sposato ho conosciuto in chat una donna anche lei sposata ed un matrimonio in crisi. Lei è una mia conterranea ma vive al nord,all' inizio è stata amicizia ma poi pian piano l' amicizia si è trasformata in amore. il nostro amore e stato per un certo periodo telefonico, ci sentivamo sempre e ci mandavamo sms continunamente, ma forse per questo molto forte eravamo in perfetta sintonia, ci capivamo anche dai nostri silenzi, una cosa unica, mi dava forza e vitalità.Poi ci siamo visti e questo ha rafforzato ancora di più il mio amore, era è lo è tuttora il centro del mio universo. Io passavo da lei quando rientravo dalle mie trasferte e per vederla di più riusci anche a viaggiare di più, a casa ilmio rapporto con mia moglie si deteriorava sempre più per me esisteva soloAngela, mi ero allontanato anche dal letto coniugale perchè sapevo che a lei dava fastidio che io dormissi con mia moglie. Purtroppo a causa della mia condizione di uomo sposato non riuscivo a darle di più per il momento, ma le avevo detto che mi sarei separato perchè amavo lei e solo lei. A giugno dell'anno scorso intanto lei si separa dal marito e logicamente si aspetta che anche io faccia la stessa cosa, ma al momento la mia realtà familiare me lo impediva. Nel mese di Agosto mi chiede di passare una settimana da lei ma io purtroppo non potevo mi sarei tirato la zappa sui piedi nei confronti di mia moglie. che già sapeva della miarelazione con lei. Lei a causa di questo mio comportamento si sente messa daparte ma non è cosi lei è sempre la donna che amo, solo che la mia situazionedel momento non mi permetteva di fare certe cose ma lei questo non lo capiva.Comincia a mandare sms a mia moglie ma la cosa non mi dava fastidio perchèormai il mio matrimonio era completamente finito. Poi per un certo periodo lanostra relazione sembrava in ripresa, ad Ottobre la Società per la quale lavoromi propone un trasferimento verso un altra sede, da premettere che potevoscegliere di rimanere a lavorare nella mia città, ma io scelgo il trasferimentoper potermi avvicinare un pochino a lei e per rompere ancora di più con miamoglie, e questo a lei l' avevo detto, ma lei non si fidava più eppure ho fatto tante cose per lei, horischiato di perdere il lavoro, ho affrontato suo marito, ho provato a cercarelavoro da lei, mi sono trasferito allontanantomi dai miei figli ma lei non micredeva pensava che io la usassi per i miei comodi. durante le feste natalizielei mi chiede di passarle da lei ma io purtroppo non potevo ancora, cosi lei sistanca. La svolta avviene a febbraio di quest'anno parlo ancora una volta conmia moglie per separarmi e parto in trasferta nel frattempo lei dice di volermilasciare non mi crede più però dice che mi ama ancora. Intanto io ho un graveproblema in famiglia, nonostante questo continuo con la separarazione da miamoglie, l'ho fatto perchè mi sono reso conto che lei era il mio mondo e l'amavotanto ma mi dice che ormai era troppo tardi anche se mi amava ancora non micredeva più, io cerco di farle capire che non l'ho mai presa in giro ma leiniente sembrava che i quattro anni insieme non fossero mai esistiti. come consequenza cado in depressione la tempestavo di telefonate e adesso mi rendo conto che era un grave errore. Nonostante tutto non mi arrendo le chiedo un altra possibilità ci vediamo diverse volte, lei mi fa conoscere sua figlia alla quale mi affeziono, faccio tutto quello che un uomo può fare per dimostrare amore. Durante la depressionepensavo di farla veramente finita, non rendevo più nel lavoro ed eroabbandonato a me stesso, mi rialzo anche perchè lei mi aveva detto che miavrebbe dato un altra opportunità ed io ci credevo ancora, parto per l' Egittoe ci lasciamo che lei avrebbe riflettuto sulla nostra situazione. Al miorientro ero ottimista non potevo pensare che una storia così bella finissemiseramente. avevo sbagliato in passato, ma la punizione mi sembrava dura avevoriflettuto sui mie sbagli e mi ero reso conto che non l' avevo mai presa ingiro l'amavo è l'amo veramente avevo rivoluzionato il mio modo di essere e la mia vita per lei non poteva averdimenticato questo. Vado da lei senza avvisarla, volevo ferle una sorpresa, ma lei non l'ha prende bene mi dice che da 15 giorni aveva iniziato un altra storia con un altro e che ormai era tardi, il mondo mi crolla di nuovo addosso,Avevo creduto veramente che mi avrebbe dato una possibiltà l' amavo e l'amo.Perchè mi aveva fatto conoscere sua figlia e portato a casa sua in questoperiodo se aveva intenzione di lasciarmi definitivamente? E adesso mi ritrovocon una separazione in corso( ma di questo non mi pento era inevitabile prima opoi), lontano ai miei figli che amo immensamente e che mi mancano tanto, solo,e con tanto amore nel cuore ma anche tanta amarezza. Vorrei riuscire adimenticare, lei mi dice di riprendere la mia vita, ma quale vita se la miavita era lei! Non so nemmeno perchè ho scritto, penso che l'ho fatto come sfogo perchè non ho nessuno con cui parlare e per lasciare la mia esperianza per altre persone che come me soffrono.Ora misto buttando nel lavoro, quello grazie a Dio va bene, ma mi sento vuoto dentromi sento lo stomaco come se avessi un cane che me lo morde continuamente e non so per quanto tempo durerà perchè lei mi manca, mi manca il nostro amore l'essere con lei un ttutt'uno perchè eravamo cosi. Avevamo fatto tanti progetti, e non riesco a darmi pace.Ho tanto amore dentro e non sono riuscito a dimostrarlo e questo mi fa star male. Adesso spero che almeno lei possa essere felice perchè anche lei ha sofferto e so quanto mi ha amato e spero che io possa riprendere la mia vita, anche se so che sarà molto difficile l' amo tanto non avevo mai amatocosì, mi ero totalmente aperto a lei e mi sono ritrovato molto vulnerabile,cosa che non mi era mai successo, ma ero sicuro di noi. Non mi pento di quello che ho fatto perchè non ho fatto niente di male ho soltanto amato e lottato per amore. e di questo non bisogna mai vergorgnarsi. Io spero sempre che lei si renda conto di quanto l'ho amata e quanto l'amo e spero che questo mio dolore si calmi e lasci il posto ad un bellissimo ricordo o ad una realtà più bella.
A questa mio sfogo vorrei aggiungere un altra crudeltà del destino. Ho cercatodi dimenticarla scrivendomi ad un agenzia matrimoniale on-line e ricevo ilprofilo di una donna totalmente conpatibile con me, ebbene quella donna eralei, me lo ha confermato per telefono, pensate come mi sento.

HO SEMPRE CERCATO L'AFFETTO DI MIA MADRE

Salve mi chiamo Sabrina ed ho 29 anni. Per la prima volta oggi ho letto alcune storie in questo sito e mi è venuto da piangere perché mi ritrovo un pò in ognuna di esse. Cioè per capire meglio bisogna partire da mia nonna... La mia è una famiglia unita per certi versi io voglio bene a loro ma allo stesso tempo provo una rabbia infinita. Tutto inizia da mia nonna o almeno così è per i miei ricordi. Mia nonna è una despota, lei non da affetto o almeno lo da a modo suo cioè tramite i beni materiali, pensa che cucinare, lavare o stirare sia segno di affetto.. Non che dispiaccia ma non è sicuramente affetto.Sta di fatto che questo modo di fare si è trasferito su mia madre e mia madre lo ha fatto a me. Ho una sorella più grande di 3 anni ma lei non è trattata allo stesso modo ed è lo stesso tipo di relazione che vedo tra mia madre, mia nonna e mia zia. Non che mia nonna sia molto affettuosa con mia zia ma sicuramente lo è di più che con mia madre e la stessa cosa accade tra mia madre, mia sorella e me. Oggi ripensavo al perché mi sento rifiutata e sono risalita ad una cosa che mi disse mia madre quando ero piccola, io sono nata 29 anni e 2 giorni dopo il suo compleanno. Il giorno del suo compleanno lei doveva andare a cena fuori con papà ma il dottore la ricoverò perché dovevo nascere a breve e mia madre mi raccontò che pianse perché non voleva andare in clinica il giorno del suo compleanno. Io mi ricordo che le chiesi "mamma ma non eri felice che stavo per nascere io?" lei mi rispose "sì sì" ma non lo disse conconvinzione. Sono cresciuta con la convinzione di essere sbagliata io, di aver fatto qualcosa di male. Tra l'altro mia nonna ha sviluppato un metodo perverso di far sentire in colpa le persone esempio se uno va fuori a cena per lei è una cosa abominevole, perché lei cucina per tutti (mia nonnna abita al piano di sotto), è stata e sarà sempre invadente nella nostra vita, non ha rispetto della privacy della nostra famiglia e questo tipo di metodo perverso l'ho visto anche fare a mia madre proprio su di me...io ero e sono la pecora nera. Mi sarebbe piaciuto andare all'estero a studiare l'inglese ma mia madre mi ha fatto sentire in colpa. Diceva che il la facevo sentire una cattiva madre perché volevo imparare a gestirmi da sola. Con l'andare del tempo il nostro rapporto è peggiorato.. io mi sento sempre sotto accusa da parte sua, mi sento sempre mortificata. Mi rendo conto che anche io ho fatto degli errori, ma chi non li fa? Mi rendo conto che quando si è più piccoli non si pensa al futuro alle cose; in passato ho fatto l'errore di non mettermi nulla da parte però piano piano son riuscita a capire che era ora di fare qualcosa per me, mi sono messa da parte dei soldini ed ho dato l'anticipo per la mia macchina nuova. La cosa che mi dispiace é che lei non mi ha incoraggiato dicendomi "ok hai capito il nostro insegnamento per il futuro" ha puntato il dito urlandomi contro "no non hai capito un tubo se avessi inziato anni fa a quest'ora potevi comprartene 3 di macchine". Sicuramente ha ragione sul fatto che io ho sbagliato ma mi sembra di aver fatto un miglioramento...ma a lei non basta mai.. Io per lei non sono abbastanza brava, non sono abbastanza intelligente, non sono abbastanza carina, sono una fallita perché ha 29 anni non sono sposata mentre lei alla mia età aveva già due figlie ed inoltre il fatto di avere un lavoro a tempo determinato per lei è un conferma di ulteriore fallimento, io sono una perdigiorno, una cattiva ragazza perché mi piace uscire la sera mentre le brave ragazze escono solo il sabato e con i propri fidanzati.Ho fatto due anni di psicoterapia dopo un periodo di forte depressione, un periodo in cui avevo tentato il suicidio, ed un pò della mia autostima è migliorata, il mio distacco da lei è parzialmente avvenuto anche se quando litighiamo riaffiora tutta la rabbia che ho. So di valere, non è vero che sono una pecora nera, solo perché mi piacciono delle cose diverse dalle sue non significa che siano sbagliate ma mi rendo conto che non sono riuscita a staccarmi completamente. Il mio corpo è spaccato a metà. Ho problemi con l'alimentazione e non solo, mangio soprattutto quando sono nervosa, mangio per sopperire a quella mancanza di cui soffro, quelle rare volte che stiamo in pace lei mi compra le cose ed io dentro di me penso che invece vorrei un semplice abbraccio.Mangio per spegnere quell'ansia che mi avvolge perennemente, mi sveglio la mattina col cuore a 3000, faccio fatica a respirare, mi sento spesso stanca ed ho delle vampate di calore improvvise. Nel giro di un anno ho messo su 20 kg e mi sono rinchiusa in me.Da un mese a questa parte ho deciso di rimettermi a dieta sono andata da un dottore che mi sta seguendo anche se penso che per guarire il fisico prima bisogna guarire l'anima. Cioé in parte mi rendo conto di aver fatto dei progressi, che so di valere, che so di non essere come mi dipinge lei, so di meritare, so che ho dei difetti e che si possono migliorare ed in fondo penso dio disse "chi è senza peccato scagli la prima pietra", ma non penso di essere un mostro allora perché ogni volta che litighiamo si attiva quel meccanisco perverso capace di annullare le mie difese e di farmi sentire una nullità? Solo dopo che sfogo la mia rabbia riesco a vedere le cose con lucidità e a dire a me stessa no non è così oppure ok ho sbagliato ma posso rimediare... perché lei punta sempre e solo il dito senza vedere un minimo di buono di bello? In vita mia mi sono sempre sentita inferiore, mia sorella era più brava, era più bella, più intelligente, lei frequentava il liceo mentre io solo un istituto tecnico. Ed ora? Ora lei è sposata da 10 anni, hanno adottato un bambino che adoro ma di cui allo stesso tempo sono gelosa perché lei da a lui tutte le attenzioni e tutte le gratificazioni di questo mondo. Si sono gelosa di mio nipote. Io non mi reputo una fallita perché non ho un figlio, sinceramente non mi sento pronta ad avere una famiglia o forse ho semplicemente paura che il rapporto perverso si possa ripetere, sta di fatto che sono incappata come tutti in storie amorose in cui io davo pur di essere accettata perché dentro di me pensavo dare = ricevere, invece non è così. Ho sempre cercato l'affetto di mia madre in altre persone e quindi i rapporti con l'altro sesso erano un disperato bisogno di affetto, da quando sono andata in psicoterapia sono riuscita ad amarmi un pò di più e a non traslare sui rapporti amorosi la mancanza di affetto di mia madre, ma ancora oggi ho difficoltà col cibo, sto seguendo la dieta ma a volte ho dei raptus di fame notturna ed inoltre quest'ansia terribile che non mi lascia mai. Insomma come posso fare ad avere un rapporto più sereno con me stessa? Come faccio a tagliare definitivamente questo cordone ombelicale? Grazie mille e scusate per le troppe parole

sabato, luglio 05, 2008

NON RIESCE A LASCIARE LA SUA EX MOGLIE

paola Età: 47 Perché un uomo separato di fatto ormai da cinque anni non riesce a divorziare dalla moglie che non ama e della quale non è nemmeno amico? Non la stima, non l’apprezza ma non riesce a “disfarsene”. Pare sia una cosa abbastanza comune a molti uomini e che mi lascia assai perplessa oggi che vivo questa situazione. Stiamo insieme da cinque anni, sinceramente innamorati l’uno dell’altra, col desiderio di vivere insieme un domani. Lui 42, io 47 anni, compatibili e ben assortiti. Unico problema la sua “incapacità” a staccarsi definitivamente dalla ex. Lui dice per le due figlie di 12 e 15 anni; per ragioni economiche a causa di un’attività lavorativa in comune, difficile da dividere. Ad ogni nostro litigio promette di separarsi legalmente e sistemare le cose come io gli chiedo, poi mi chiede tempo e così passano i mesi, gli anni. Alla fine dei conti non riesce a spiegare neanche a se stesso il motivo di questa sua enorme difficoltà a mettere fine anche legalmente alla sua precedente storia e riordinare la sua vita incasinata da un punto di vista non solo affettivo ma anche economico. Vuole chiudere quel capitolo della sua vitama non vuole affrontare l’inevitabile fatica psicologica che serve a farlo.Bambino lui a non voler affrontare i suoi problemi o sciocca io a restargli ancora vicina pure se con il cuore gonfio di dolore per l’impossibilità divivere questo amore in pace e serenità? Fatto importante: la nostra storia non è clandestina, è nota a tutti, dai suoi genitori che conosco e frequento ormai da cinque anni, ai suoi amici con i quali mi vedo regolarmente, alla ex, con cui non ho rapporti ma che conosco, alle figlie che mi percepiscono come un fantasma.

PROBLEMATICHE CON LA MIA FAMIGLIA

Caterina Età: 49 Vorrei esporre la mia situazione sul blog perché vorrai delle opinione di persone italiane (io vivo in Francia e mi scuso in anticipo per gli errori d'italiano, ho perso l'abitudine di scrivere nella mia lingua). Sono una donna adulta di quasi 50 anni , mamma felice di un maschietto di 8 anni . La mia coppia si é distrutta quando ero incinta del piccolo. Abbiamo fatto la scelta di coabitare per non imporre la separazione al bimbo, non é stato facile ma per il momento ce la facciamo. Questa é la mia situazione attuale. Il problema piu' grosso e che mi avvelena il quotidiano (già un po' complicato) é la mia famiglia che vive aMilano. IO ho molto sofferto (adolescente ribelle ma maltrattata e picchiata) ,ho fatto delle fughe, ho anche preso 10 aspirine per potere andare all'ospedale e chiedere aiuto hai medici ; POI A 18 ANNI E TRE GIORNI ME NE SONO ANDATA DA CASA e da quel giorno ho vissuto da un lato normalmente ma dall'altro sempre cercando di dimenticare i miei genitori. Ho una sorella piu' giovane di me (quasi 12 anni meno di me) che lei non ha vissuto le stesse cose, che ha una relazione intensa e invaissante con i genitori (é andata fuori di casa solo da 4 anni e perché si é sposata). E mia madre andava a trovarla tutti i giorni anche se lei gli diceva di no.Adesso mia madre é ammalata , ha bisogno di assistenza e mia sorella che non lavora da quando ha suo figlio (9 mesi) si occupa di lei ma non ce la fa piu' e vorrebbe che io andassi in italia ad aiutarla e per farla partire un po' in vacanza; Ora io non posso et non voglio andarci. Quindi oggi abbiamo litigato (era inevitabile). Certo vi sembrero' egoista ma ho l'impressione che ho passato i 32 anni in francia ha dimenticare quello che ho subito e che mia sorella ignora perché é piu' semplice. Rimpiango anche di non avere chiuso i ponti anche con lei. Per me ,andare in italia é una sofferenza, ogni volta che li andavo a trovare per fargli vedere il nipotino mi ci volevano dei mesi per rimettermi, Idem quando mia sorella veniva in francia e si portava dietro mia madre. Inutile di parlare a mia sorella. Ho un po' di problemi di salute che sono provocati partialmente par queste situazioni. Anche se non vado in italia colpabilizzo per il fatto di non potere amare mia madre e di non precipitarmi in italia come tutta figlia normale dovrebbe fare. IO non posso e dunquesoffro. Scusatemi per lo sfogo ciao a tutti

PAURA CHE MI LASCI

mariate Età: 52 Sono una donna di 52 anni vivo sola dopo la rottura di una penosa convivenza durata ben sei anni anni in cui mi sono occupata principalmente di mia madre malata di Alzheimer, ho incontrato ahimè un altra persona, ma da quando lo conosco la mia già non buona situazione condizionata da un gran senso di solitudine che io ho comunque gestito bene creandomi molte occasioni per uscire di casa e qualche nuova amicizia, è molto peggiorata. Premetto che svolgo un lavoro di responsabilità sono un avvocato e dirigo un settore di un certo rielivo all'interno della struttura dove lavoro. Sono sempre stata instabile nei miei rapporti affettivi e penso anche questa volta di essere arrivata alla conclusione della mia storia dalla quale ne uscirò sicuramente umiliata e soprattutto molto sola. Ho tanta paura ed ho bisogno di aiuto. Il mio attuale "fidanzato" così lui si definisce secondo me mi aggredisce psicologicamente con continue critiche alla mia persona ed al mio carattere. Non saprei da dove inziare ma alcune amiche che a causa di questa storia hanno poi deciso di tagliare i ponti con me mi hanno messo sull'avviso che secondo loro aveva un carattere psicologicamente disturbato.Mi sento circondata dalle continue critiche di tutti o sono io che esagero? Non mi sento amata ed ho una grande paura di essere sola e abbandonata e rifiutatada tutti. Sono stata in analisi anni fa e certe problematiche si erano risolte ma ora sono nella merda a cinquanta anni una donna sola non può e non sa più come vivere.Non so se è giusto e se devo trovare la forza di troncare questo rapporto soprattutto perchè da un momento all'altro potrebbe farlo lui con ulteriore senso di fallimento per me, e soprattutto perchè si apre un baratro di solitudine immensa in cui ho paura di sprofondare. Se provo a cercare qualche amica ricevo rifiuti incomprensioni o aggressività, un'aggressività che non so esprimere con nessuno tranne che al lavoro dove ho imparato a gestire ben 30 persone senza problemi così nella vita ma quando si tratta di amici parenti e fidanzati la paura di non essere amata o di perdere l'amore e la stima delle persone che mi circondano combino dei disastri bestiali. Ho paura che lui mi voglia lasciare sono disperata.

IL DISTACCO PUO' SERVIRE ?

barna Età: 33 Salve a tutti Sono appena uscito da una storia breve ma intensa,furono solo quattro mesi peroogni giorno sentivo crescere quest'amore e lei mi sussurrava che avrebbevoluto restare con me tutta la vita.C'era un'onda incredibile tra di noi,conil tempo libero dividevamo idee,cose,viaggi.Tutto seguiva cosi,io non mi sonomai accorto che lei avesse qualcosa dentro che le avrebbe portato poi adecidere di rompere,E cosi successe,un sabato sera mi confessa che non e' piu sicura di continuare, che non sente piu' lo stesso sentimento dell'inizio, che io non c'entro niente in questa decisione,lasciandomi senza parole.Dopo una settimana mi ha chiamato per bere qualcosa insieme,pero non ho voluto rispondere,francamente sono confuso,non capisco come puo' finire un amore quando senti che la coppia e' felice. E' una delusione grande anche perhe' mi e' difficile accettarlo e pensare di non vederla piu, sono innamorato di lei e lei lo sa perfettamente.Però il distacco puo servire a farla riflettere? O dovrei gia' metterci una pietra sopra?

COLPA DEL MIO LAVORO ?

Età: 39 caro dottore, mi scusi la mia scrittura, ma sono straniera. li raconto il mio problema .ho conosciuto unuomo di 40 anni che in passaato era stato ammalatto de deliriointerpretativo,io la verita mi sono spaventata un po ,ma dopo moltitentativinon sono riuscita a lasciarlo,mi sono innamorata di questo uomo ,luinon aveva mai avuto una relazione sentimentale con una donna che non fose apagamento.anche a me a conosciuto in quel momdo e la verita! ma lui mi a dettoche mi acettava comunque.lui voleva che io andase a convivere con lui ...maquesto il suo passato mi dava paura.io ho lasciato quell lavoro ma lui ,altempo dopo diceva che io lo facevo ancora ,e non era vero,dopo ha inventato cheio ce lo un amante,ancora non vero.cosi mi ha trascinatta in una angoscia,tristeza ,irritabilidad ecc.non sto piu bene!!!!. poi lui mi ha tradita e ritornato a andare a sesso a pagamento e mi continua a molestare,che la colpa e mia ecc.come facevo andare a convivere con una persona cosi? tutto lo interpreta e in modo negativo,un mio sorriso,un pianto.lui e malatto! e aquestpunto pure io.dottore e possibile una guarigione per questa persona?io ci ho provato di tutto,pure ho parlato col spchiatra che ogni tanto lo sigue..ma non serve a nulla e il medico a le mie domande se lui e pazzo risponde con evasive tipo....NO PAZZO NO bordelain!per che questo uomo a pure la laurea.dottore credi che il mio ex lavoro a portato a questo uomo ha essere cosi? se io magari avrei fatto un altro lavoro questa gelosia non abrebbe mai iniziata? si avrei andatto a convivere questo no avrebbe mai suceso?.mi risponda per favore!!!adesso sto male e mi sento colpevole anche de la sofferenza di questa persona,per che io volevo solo dargli felicita,amore ...ma e andatta diversamente.grazie de la sua gentileza,e aspetto la sua risposta.