mercoledì, gennaio 30, 2008

SONO AFFETTA DA MAL D'AMORE DA SEMPRE

arinda Età: 30 Credo di essere sempre stata affetta da mal d'amore: mai avuti rapporti "normali". Credo di non aver mai avuto grande stima di me stessa o almeno pensavo(e penso ancora purtroppo) di meritare solo gli "scarti" delle altre. Persone o con difetti fisici o con qualsiasi difetto sgradevole agli altri m'hanno sempre attratto. Essendo una bella ragazza (a detta degli altri) ho avuto ragazzi bellissimi dietro, con cui non sono mai riuscita a concretizzare nulla: li ho sempre evitati, terrorizzata! Tutti gli "strambi" che ho sempre scelto oltre ad essere brutti fisicamente, sono sempre stati accumunati da chiare difficoltà affettive. Purtroppo è una cosa che ho capito soltanto di recente (dopo essermi annullata completamente per annni per ben tre volte per tre storie diverse!). Ho sempre cercato affetto in loro, invano. La mia infanzia purtroppo non è stata serena: ho una mamma direi "anaffettiva" che soltanto di recente ho scoperto essere stata violentata dal padre (mio nonno!) e un padre che adoravo, morto all'improvviso (d'infarto) quando avevo 17 anni, due sorelle più grandi con problemi alimentari (una in particolare ha sempre cercato di rendermi la vita impossibile, sfogando su di me e l'altra sorella tutto il suo odio di figlia unica mancata). Per non bastare, in tutti questi anni, abbiamo avuto tantissime difficoltà economiche che mi hanno reso ancora più debole e vulnerabile e che mi hanno portato ad ammalarmi di depressione (l'ho vissuta per dieci anni dopo la morte di mio padre): da due anni a questa parte non mi sveglio più con la voglia di suicidarmi, ma è una cosa che non sparisce mai definitivamente, è sempre in agguato. Nonostante ciò, ho imparato a fingere benissimo di stare bene con gli altri: a detta di tutti sono una ragazza solare, anche se non capiscono perché per brevi (o anche lunghi) periodi io scompaia letteralmente dalla circolazione(non sanno che sono a casa a fare i conti con i miei "mostri" e le mie paure). Le ultime 2 relazioni m'hanno fatto capire chiaramente che c'era qualcosa che forse non andava in me, nelle mie scelte: la prima delle due l'ho vissuta con un uomo di 20 anni più grande di me, con un divorzio alle spalle e una compagna straniera che lo aveva mollato proprio nel periodo in cui l'ho conosciuto, quattro figlie in totale di cui la più grande è mia coetanea.Una storia bella all'inizio, mi divertivo molto con lui, ma impossibile, per me devastante: pensava continuamente alla sua ex, io ero un modo per rimpiazzarla diciamo, specialmente dal punto di vista sessuale. Non voleva costruire un bel nulla con me. Del resto cosa poteva costruire con un passato come il suo! Dopo averlo lasciato, è stata dura, ma dopo l'ennesima bugia ho deciso con coraggio di non rispondergli più al telefono. Purtroppo però contemporaneamente ho perso anche il lavoro: era il mio capo! Con fatica sono riuscita a "ricostruirmi", sembrava stessi bene quando a febbraio incontro un tipo che al primo sguardo mi fa subito innamorare, un vero e proprio colpo di fulmine! Ovviamente finiamo subito a letto e ovviamente scopro che non era assolutissimamente interessato ad un qualsiasi tipo di rapporto "unico"perché dice di frequentare altre persone. Da febbraio ci vediamo più o meno con la frequenza di una volta al mese e soltanto per avere rapporti sessuali, mi chiama lui, io evito: sì , eviterei volentieri ma mi sento debole, vulnerabile,non riesco a dire di no. E' una droga per me. Mi rendo conto che vorrei altro da lui, ma so (razionalmente) che non riuscirò mai ad ottenerlo...

SONO DISPERATO

kermit1962 Età: 45 Iniziai a frequentare C. un po'di tempo fa. Essendo colleghi, quasi coetanei, ci si conosceva già da parecchi anni, c'era sicuramente 'qualcosa' di reciproco, ma le cose non erano mai andate oltre qualche gesto di affetto, in quanto io ero sposato e lei fidanzata. Poi il vento cambiò, io mi separai da mia moglie due anni fa dopo 8 anni di matrimonio e anche lei si ritrovò single. Iniziammo quindi a vederci fuori dal posto di lavoro e immediatamente la brace che covava nascosta sotto la cenere si riattizzò, e in breve tempo facemmo sesso per la prima volta. Un'esperienza magica: io non ricordavo da tempo immemorabile di essere stato così felice, questo aveva dato una notevole spinta alla mia autostima facendomi capire che anche a 45 anni suonati potevo ancora interessare ad una donna. Di lì all'innamoramento il passo fu breve: purtroppo però pareva che si trattasse di amore non corrisposto, lei 'frenava' continuamente sul futuro della nostra relazione, adducendo il motivo che sapeva riconoscere l'uomo giusto per lei a colpo d'occhio, o era amore immediato o non c'era niente da fare. Con me c'era stato sesso, va bene, ma non l'attizzamento, la 'chimica' necessaria per rapire il suo cuore. Io, conoscendo la storia affettiva di questa persona, i suoi precedenti problemi di depressione, le sue insicurezze e le sue paure, cominciai a credere che lei nascondesse dietro un invalicabile muro di cementoeretto per proteggersi, una natura dolce e sensibile che io avrei saputo portare alla luce. Questa fu l'inizio della mia rovina: lei dal canto suo tentennava, diceva di avere seri dubbi sul futuro di noi due come coppia, ma intanto, ogni tanto, si faceva sesso e comunque lei teneva la porta delle possibilità aperta. Il mio umore cominciò ad essere tremendamente altalenante: se il sesso era stato buono e lei sufficientemente affettuosa mi pareva di toccare il cielo con un dito, se lei durante un discorso mi ricordava come spesso soleva fare che non era innamorata di me, crollavo in uno stato mostruoso di depressione e malinconia. Inoltre ero diventato spasmodicamente attento ai segnali che mi mandava: trascorrevo ore intere a cercare di interpretarli, alcune volte negativamente e altre positivamente, in una girandola di speranze e frustrazioni che è difficile descrivere. Bastava una frase o una parola per scatenare una ridda tremenda di ipotesi Andammo avanti così per il primo mese, vedendoci spesso, sempre fra meeting sessuali che mi gratificavano facendomi pensare che forse stavo avendo la meglio....e altrettanto improvvisi chiarimenti di lei che diceva "quando troverò l'uomo della mia vita...." provocandomi una sofferenza psicologica acutissima.Verso la fine del mese, però, qualcosa cominciava a muoversi davvero. Lungi dall'avermi mai detto che si era innamorata di me, oltre al sesso particolarmente bello e coinvolgente comninciava ad avere atteggiamenti affettuosi e teneri, frasi tipo "non riesco a stare senza vederti fino a domani" "mi manchi tanto", che per me erano sicuro preludio al sentirmi direle due paroline tanto agognate, che ora invece so benissimo che non udrò maipronunciate dalle sue labbra. Si comincia a passare sempre più tempo in casasua, arrivando anche a dormire insieme le prime volte. Da Novembre iniziò un primo raffreddamento: lei mi contestava di 'non saperci fare', non poter essere l'uomo adatto a lei, in quanto dolce, sensibile e passionale, il contrario del tipo d'uomo macho, risoluto e decisionista che lei riteneva giusto per sè. Ovviamente io caddi in una prostrazione psicologica terribile, non riuscivo a pensare ad altro che a questo fallimento, la mia casa, solitamente ordinata, sembrava un magazzino, non m'importava più di nessuna cosa riguardante la vita di tutti i giorni, le bollette rimanevano da pagare e tutte le energie erano distolte dal resto e dedicate a lei, era diventato un chiodo fisso. Con la forza e la bontà del mio amore la convincerò che sono io la perona giusta per lei! Le cose ripresero comunque, lei dichiarò i suoi sensi di colpa per avermi trattato male e voleva convincermi che "non cambiava niente", sarebbe stato forse bene non fare più sesso, ma io riuscii comunque nell'intento di farle cambiare idea. Si riprese tutto come prima,sesso sempre soddisfacente, ogni tanto c'erano le solite discussioni, "io sto bene con te, però se incontrassi la persona che mi facesse innamorare...." e io incassavo, pensando che in caso di un\'eventualità del genere sarei statotalmente male da rischiare il suicidio. Sempre più spesso restavo da lei adormire e la assistevo nelle faccende casalinghe (facevamo la spesa insieme,andavamo per centri commerciali insieme). Avevo iniziato a comprarle regali,sempre alla mia portata, ma che per me significavano moltissimo, in quanto lirivestivo del ritorno affettivo che mi procuravano. Durante tutto questo tempo,annotavo fedelmente sul mio diario tutto quello che succedeva e le mieimpressioni, che solitamente erano abbastanza negative: non avevo maiabbastanza di lei, e tendevo sempre a stigmatizzare la sua tiepidezzasentimentale verso di me. La cosa che più mi avrebbe reso felice sarebbe statosentirmi dire che mi amava.....ma come si vedrà in seguito, era impossibile cheme lo dicesse. All'inizio di Dicembre una lite pesante ci allontanò per unpaio di giorni e io cominciai a pensare sempre più insistentemente all\'idea ditroncare la relazione, perchè razionalmente vedevo che le cose non potevanoproseguire ma non riuscivo affatto a trovare la forza morale per farlo. Lei eraanche meno affettuosa del solito, molto irascibile e acida, e bastava nulla pergenerare discussioni. Secondo lei il motivo era anche la nostra situazione, chegenerava infelicità. Anche il sesso pareva averne risentito, perchè inun\'occasione lei mi aveva accusato di poca esperienza...un'umiliazione piùunica che rara per un uomo. Io però, sempre con il mio obiettivo fisso in testaero incrollabile nella mia fiducia di potercela fare, presto o tardi. A metàmese approssimandosi Natale lei mi chiese se volevo andare a cena dai suoi lasera della vigilia. Io ero felicissimo, pensavo a questa cosa come un'ufficializzazione del nostro rapporto, ma dall\'altro lato avevo sempre isoliti segnali di disinteresse affettivo. Le feste trascorsero più o meno bene,la sua famiglia in blocco mi adorava, non pareva loro vero che lei avessetrovato una persona così assolutamente confacente ai loro standard come me.Purtroppo però gli standard erano i loro, e non quelli di lei.Siamo stati insieme parecchio, forse troppo durante questi giorni divacanza....e al rientro al lavoro lei cominciò a non considerarmi più e sicapisce che prende delle scuse per non vedermi. Io chiesi conto di questo(subito pensando che c'entrasse la famosa 'persona giusta') e lei mi diceche ha bisogno dei suoi spazi, che ci siamo visti troppo ed è meglio se civediamo soltanto nei week end. Non siamo fidanzati e non vuole che cicomportiamo come tali. Di dormire insieme non se ne parla più e di sessonemmeno. Io precipito in un'angoscia senza fine, mi sembra di vivere in unincubo, la mia vita sembra distrutta, tutte le mie certezze sono sparite eassisto impotente alla trasformazione della persona che amo in una normaleamica da bacini sulla guancia. La motivazione è cambiata: \"io non provo piùdesiderio per te, tu non mi piaci fisicamente\", il che è decisamente umiliantee frustrante. Nonostante questo, anche stasera ero da lei, seduti sul divano aguardare la tv, ben distanti uno dall'altra.....non ce la faccio più, più diuna volta ho provato ad accennare il discorso e dirle che io non sono un suoamico, sono innamorato di lei e se le cose stanno così preferisco sparire etroncare tutto, Lei ha detto che non può e non vuole perdermi, sono parte dellasua vita e se io me ne andassi starebbe male in un modoindescrivibile.....mentre lo diceva le lacrime le riempivano gli occhi.Una volta di più vigliaccamente, ho deciso di restare. Ma restare DOVE? PERCHI? Sono perfettamente cosciente che anche quel poco che c'era dev'essersi deteriorato in qualche modo, ma io sono disperatamente attaccato a questa donnacome un ammalato di polmoni alla bombola dell'ossigeno. E nonostante tutto vivo i miei giorni con il chiodo fisso di lei sempre in testa, è il primo pensiero quando mi sveglio (ammesso che si riesca a dormire) e l'ultimo prima di addormentarmi. Voglio uscirne, ma la paura di perdere lei e tutto quello che ha significato in questi mesi è talmente forte da non poter troncare questa maledetta catena. Sono disperato.

lunedì, gennaio 21, 2008

TRADIRE E' NELLA NOSTRA NATURA

Ciao sono Lilli, ho letto le altre testimonianze e mi sono accorta che il mio modo di vedere il tradimento è stato simile a queste fino a poco tempo fa. La mia storia? Sono stata tradita, lo sentivo ma non avevo certezze. l'ho seguito,gli ho controllato il traffico telefonico e fino all'ultimo mi dicevo che stavo esagerando ..era solo un'amica.."non si può avere un'amica ora?" mi diceva; mi aveva quasi convinta che fossi pazza nel dubitare ma un BEL giono mi ha lasciata non dicendomi che fosse per lei; i giorni passavano lo vedevo girare per la città quasi sempre con lei e il suo fidanzato, si, proprio così lei era fidanzata, lui si fingeva amico del disgraziato. Intanto si accorge della mia forza nel non chiamarlo e mi cerca illudendomi. Soffrivo, la mia mente non pensava ad altro, non lavoravo, non mangiavo e continuavo a credere di vivere una vita che non m apparteneva. Li vedo INSIEME mano nella mano per le strade della città. Sono un coppia ormai e convivono dal primo giorno. Che colpo!! Ho odiato lui, poi lei ma più il tempo passava e più mi accorgevo che non ero sicura se dover dare loro una colpa. Dopo qualche mese ho incontrato un uomo che da subito m hai trasmesso energia ma non sembra avere interesse per me. Non so dirvi come abbiamo iniziato a sentirci e a vederci, lui è sposato,con un fglio...e ora? Io sono lei e lui è il mio ex...Parlando con lui ho capito che purtroppo non possiamo dare colpe a nessuno quando si tradisce e essendo single ne ho sentite e viste tante, E' NELLA NATURA DI TUTTI NOI ,tradire con il cuore ci da la prova che è l'istinto che ci fa accorgere di altre persone al di fuori della nostra attuale metà e L'ISTINTO è NATURA; la mente e il cuore sono in grado di voler bene o amare più persone contemporaneamente perchè castrarci costringendoci a pensare che ciò non sia giusto ed avere i sensi di colpa? A tutti è permesso, siamo persone libere siamo solo cresciuti in una società che ci ha insegnato a volere tutto per noi, anche le persone, la nostra natura si ribella e quello che noi chiamiamo tradimento CON SENTIMENTO è una crescita dello spirito...più amiamo e più l'anima acquista luce...amiamo più che possiamo..quante più persone possiamo amare NON SOTTOVALUTIAMO I POTERI E IL VOLERE DEL CUORE E DELLA MENTE

martedì, gennaio 15, 2008

LO CERCO DISPERATAMENTE

gionni Età: 41 La mia è una relazione travagliata, un gioco sporco intrapreso dove lui ha in mano tutte le carte vincenti e se le gioca ogni volta sul tavolo, quasi godendo di questa sua superiorità. Lui maestro del falso, re delle menzogne, attore protagonista di questa commedia .. Avevo una famiglia normale.. io non ero mai stata felice avevo 3 splendidi bambini e un marito che non ho mai amato ma che mi ha dato tutto il bene che poteva. Per lui non ho mai provato amore, passione, attrazione e nemmeno quella protezione che tanto cercavo lui è stato per me la liberazione da quella famiglia oppressiva dove il padre disponeva e tutti obbedivano. Pensavo di conquistare la libertà, quella che i miei coetanei avevano armai già da diverso tempo.. e invece..sono entrata nel tunnel di un matrimonio infelice, dove io pensavo solo a lavorare e badare i miei figli. Mai amato qualcuno.. all'improvviso è capitato sulla mia strada un personaggio che ha saputo abbindolarmi e dove io mi sono aggrappato per poter evadere di nuovo.. lui tutte belle promesse più prometteva e più ci credevo.. con lui ho provato l'amore la passione.. si.. ho sognato.. mi sono illusa di poter essere felice per almeno una volta nella vita.. Una volta mi disse: "voglio un figlio"...rimasi incinta ..e mi fece abortire dicendo che ero troppo vecchia per essere di nuovo madre.. e che lui sposato già aveva 2 figli. Io consapevole e convinta mi sono separata subito per correttezza anche verso quel marito che non ho mai amato, cercando di far meno male possibile ai miei figli. Un giorno lui disse: "vado in Brasile per lavoro e porto mia moglie perchè devo fare i soldi e devo comprare una casa per noi". Anche in quel caso io ci credevo..in quel suo intento.. per 2 anni tutti i giorni lo chiamavo avevo il bisogno di sentirlo accecata dall'amore non capivo che mi stava sfruttando. Ero sempre io che pagavo!!!!!!!!Poi venuto in Italia accampava scuse non possiamo vederci mia moglie sa di noi e mi controlla..così ho sopportato anche questa.. sempre innamorata e fiduciosa ammaliata dalla sue chiacchiere. Ho discusso con tutti, a lavoro, in famiglia con tutte quelle persone che cercavano di aprirmi gli occhi. Io dipendevo da lui..e ancora adesso vivo per lui...Poi un giorno...si è scoperto..e mi ha detto "vedi non sono riuscito a lasciare mia moglie e i miei figli..e non ci riuscirò mai..ora fai quello che vuoi questa è la realtà" io mi ritrovo..che ho perso la voglia di vivere..non reagisco..e sento di soffocare..mi sento ingannata, stupida, ma ancora adesso nonostante sia distrutta annientata umiliata.... lo cerco disperatamente..

SONO UNA DIPENDENTEAFFETTIVA ?

Falling Star Età: 50 Sola. Senza figli. Ho avuto sempre rapporti, anche lunghi, che non sono mai sfociati in un coronamento. Sono riuscita, pressappoco con lo stesso rituale, a far fuggire persone che all'inizio erano quasi letteralmente affascinate da me. Mi riconosco pienamente nel profilo della dipendenza affettiva ad iniziare dalle eventuali cause familiari dell'infanzia. Sono in terapia psicologica da due anni e le cose non sono migliorate, anzi. Ho discusso col mio psicoterapeuta della mia insoddisfazione sugli esiti della terapia e gli ho anche accennato al fatto che credo fermamente di essere una forte dipendente affettivamente e lui, per tutta risposta ha affermato che lui non lo crede e che non è in grado di fornirmi segnalazioni al riguardo, come io gli avevo richiesto. Credo che ci daremo un tempo limite, dopodichè sarò forse costretta ad interrompere, non sapendo come e con che cosa sostituire "LA" terapia.Tutto ciò mi sta trasmettendo un ulteriore senso di fallimento e frustrazione. Sono molto depressa. Stanca.Grazie

E' STATO ABBANDONATO DALLA MOGLIE

Paola Età: 58 La mia famiglia ed in particolare il mio caro fratello Giacomo hanno subito un angosciante problema. Da alcuni mesi e' stato abbandonato dalla moglie dopo aver vissuto con lei felicemente per molti anni. La cosa e' avvenuta improvvisamente e questo ha creato in lui un trauma psichico o qualcosa di simile. Giacomo soffre ora di una personalita' sdoppiata. Mi spiego meglio. A volte e' estremamente lucido e razionale ma privo di emotivita' per poi precipitare in uno stato confusionale totalmente emotivo e autodistruttivo. Prima dell’abbandono e' sempre stata una persona molto ponderata, comprensiva e saggia. Insomma un riferimento essenziale per tutti sia in famiglia che sul lavoro. Oltre tutto soffre ora di una serie di problemi fisici di varia natura (senso di oppressione, difettosita' all’udito e alla vista, balbuzie, ecc.). Ha gia' tentato per due volte di suicidarsi perche' non vede piu' futuro nella sua vita. E' angosciato dalla sopravvenuta incapacita' di provare emozioni. E' in cura da uno psichiatra ma nessun medicinale riesce a lenire in modo soddisfacente il suo dolore. Quali speranze abbiamo per migliorare la situazione?

martedì, gennaio 08, 2008

LA PIU' BELLA STORIA DELLA MIA VITA ?

Età: 37 Un cambio di lavoro, un trasferimento in una nuova città,l’incontro con la seconda metà che avrei dovuto incontrare prima della prima. Al primo sguardo, sconosciuti l’uno per l’altra, ci siamo riconosciuti. Qualcheanno ci separa ma questo sembra non interessare la parte irrazionale di noi.Dopo diverso tempo, dopo tante chiacchiere, dopo tanti contatti voluti mamascherati da accidentali, dopo periodi molto difficili, ci si rivela.La parte irrazionale/istintiva/primordiale prende il sopravvento: il fiume rompe definitivamente gli argini. Ci si cerca, è vitale trovarsi ma ci è concesso soltanto nell’ombra. Della sera o di notti indimenticabili. Di notti che sembrano interminabili, magiche e fuori dal tempo. Di notti governate solo dall’istinto. Ma sempre nell’ombra. Delle ns vite.Perché entrambi abbiamo altre vite e non siamo in due a volerle mettere indiscussione. Il suo carisma mi toglie il respiro e di ciò ne è consapevole. Nei momenti insieme ho l’illusione che sia “completamente mio” ma poi si viene riportati bruscamente alla realtà. La razionalità, purtroppo, non è concessa contemporaneamente ad entrambi ed in questo giro non ce n’è per me. Gli affetti veri sono altri. Sono per altri, non per me. A me solo i ritagli. Per me è parte della vita, per lui un dono, un surplus della vita. Così vicini eppure così lontani. Non riesco a vivere come lui questo momento, non riesco a rinunciarvi.Questa storia mi intrappola nel PRESENTE, da sola, perche lui non c'è e non ci sarà mai.Rimangono, e mi tormentano, i suoi occhi, il suo profumo, i suoi gesti, le suecarezze, le notti.E sentire che tutto ciò mi manca da morire è come impazzire di solitudine trala folla. E' una lenta agonia. e io sto impazzendo.Ma nonostante tutto è la più bella storia della mia vità.
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Questo passaggio della della sua email:
"Gli affetti veri sono altri. Sono per altri, non per me.A me solo i ritagli.Per me è parte della vita, per lui un dono, un surplus della vita." mi hanno indotto a posporre,nel titolo, il punto interrogativo alla sua affermazione finale.

LUI E' UN LADRO

THERRY Età: 32 Salve, Ho appena concluso, non per mio volere, una storia con un uomo di 43 anni separato e con 2 figli. E' stata la storia più importante della mia vita. Ho provato emozioni e sensazioni mai provate prima. Nonostante la mia età, lui è stata la persona con cui ho vissuto la mia prima esperienza sessuale. Purtroppo mi ha presa in giro fin dall'inizio.Quando l'ho conosciuto aveva una relazione con una ragazzina di 26 anni e quando abbiamo cominciato frequentarci mi aveva giurato che la relazione si era conlcusa.In realtà non è mai finita e per 7 mesi ho accettato di fare l'amante e di essere la 2° rispetto ad una ragazzina. Mi lasciata due volte per tornare da lei. Diceva che non poteva lasciarla perchè aveva paura che potesse fare sciocchezze e poi diceva che io non mi meritavo un uomo come lui e che i miei genitori non lo avrebbero mai accettato. Gli ho dato l'anima, tutta me stessa, gli ho fatto regali..tra cui anche unweek end benessere. Non riesco ad accettare che mi abbia messa da parte per una ragazza più giovane di me, senza neanche una posizione sociale e che non ha niente più di me. Per me è impensabile che abbia scelto lei e non me....forse sono presuntuosa ma lui non ha bisogno di una bambina ma di una donna. Diceva che gli piaceva sentirmi parlare...che ascoltarmi era come far l'amore per una seconda volta. Diceva che se avesse avuto 1/15 della mia cultura sarebbe stato un uomo ricco e allora mi chiedo perchè ha scelto lei.. che non è niente di così eccezionale? Mi sento vuota, non ho più stima di me stessa e sono piena di rancore verso lei e lui.Penso che mi abbia sfruttata e che voglia continuare a sfruttarmi. Perchè non rifarsi una vita con me invece che con lei? Perchè è tornato con lei se poi si lamenta dei suoi comportamenti, della sua gelosia, della sua possessività e dei suoi amici giovani che non c'entrano nulla con lui? Non faccio altro che pormi tutte queste domande. Anche se a volte nei momenti di lucidità mi chiedo se è veramente questo genere di uomo che voglio...un uomo di cui non mi fiderei mai e che forse tradirebbe anche me continuamente e che prende dalle persone tutto quello che può per poi buttarle via. Eppure non riesco a venirne fuori. Mi sento come se un ladro fosse entrato in casa toccando le mie cose più intime, rubandomi qualcosa di prezioso e poi se ne fosse andato lasciandomi la casa sottosopra..come la mia vita.La ringrazio anticipatamente per i suoi consigli.Buon lavoro.

E' MEGLIO MORIRE

angela Età: 48 Ho bisogno di aiuto, l'idea del suicidio mi accompagna ogni minuto!sono stata lasciata dopo una relazione di 30 anni, che stava sfociando nel matrimonio a natale 1 mese fa, nel più brutto momento della vita, lasciare il lavoro per un problema grave di salute che mi porterà alla paralisi totale! Non è solo la perdita ma toccare con mano un dolore profondoda non riuscire a gestire! E' MEGLIO MORIRE! Leggo tutti gli articoli vostri, mi danno un pò di forza, ma non ho voglia di reagire, sono cstretta per motivi di salute a stare spesso a letto, ma anche quando sto meglio non mi alzoMi trovo a 48 anni in un baratro, ho reagito e mi sono risollevata tante volte, ma adesso,forse non serve più! CHI E'INCAPACE NON MERITA DI VIVERE

NON MI PRESENTA LA SUA FAMIGLIA

laura Età: 37 Il mio problema riguara il mio rapporto con il mio ragazzo. Stiamo insieme da 10 anni, conviviamo da quasi due ma lui non vuole farmi conoscere la sua famiglia nè vuole conoscere la mia, nè amici di entrambi. Essendo io abbastanza timida non mi preoccupava ll'inizio, ma oraquesta cosa mi fa sempre più soffrire. Ho provato con la dolcezza, con la rabbia e con la calma a chiedergli di partecipare alla sua vita ma lui svia ildiscorso e ci scherza e poi se costretto si chiude in se stesso. Un'altro problema è che facciamo sempre meno l'amore, e anche in questo caso non socome affrontare la situazione, che so essere delicata. Io mi sento depressa, e oscillo dalle lacrime alla speranza, perchè nonstante tutto mi sembra che ci sia un legame forte tra di noi, ma lui mi sembra avere quell'egoismo tipico di un ragazzo più giovane della sua età (34 anni) che non deve dimostrare niente a nessuno, ma questo va bene finchè si sta da soli. Lo so che non si può cambiare una persona e il motivo per il quale non sono mai arrivata a porgli degli autaut è perchè gli voglio bene e vorrei che fosse libero di decidere da solo, ma questa situazione sta diventando sempre più difficile per me. Lui ha due fratelli, un nipote e genitori separati da molto ma tutto sommato vanno d'accordo e lui si è sempre comportato bene con i suoi. Io ho genitori abbastanza anziani anhe se ancora attivi ma non ho fratelli e soffro molto di essere esclusa a vita dalla sua famiglia. Cosa posso fare per migliorare le cose? Credo che nonstante tutto il nostro legame non sia passeggero per lui èper questo che non riesco a capire perchè lui non voglia sciogliere questoproblema. Lui è un ragazzo che ha abbastanza successo con le persone, un pò riservato ma all'occorrenza capace di avere a che fare con chiunque, ha un bell'aspetto, insomma non ha niente apparentemente di cui temere, non capisco.A volte mostra un'insicurezza irragionevole sul suo aspetto che cura molto, prima voleva che io fossi perfetta esteticamente ora è più tollerante ma anche meno attento a me....Grazie per qualsiasi suggerimento voglia darmi

RITORNO ?

bimba Età: 32 Caro Dottore buonasera, Le scrivo perchè sono entrata in piena crisi sentimentale.I nfatti da un anno e mezzo sono fidanzata con un ragazzo e da due mesi conviviamo parlando anche di nozze, tutto ciò fino quando una settimana fa, è ricomparso nella mia vita ( ma in realtà ad intervalli pui o meno brevi c'è sempre stato) un mio ex che conosco da 12 anni e con il quale sono stata per un anno circa quando avevo 19 anni. La storia finì per causa mia e lui soffrì veramente troppo, tanto che a distanza di 6 anni mi confessò di essere stata l'unica donna che aveva mai amato.In seguito ci siamo sentiti di tanto in tanto. Lui non ha avuto storie importanti nel frattempo ed ogni volta che ci sentivamo o vedevamo ( a volte anche dopo 2 o 3 anni) si mostrava sempre preso da me.Comunque venerdì scorso dopo un'attenta analisi e riflussione su i suoi comportamenti nei miei riguardi e sensazioni, mi ha confessato di essere in fondo ancora innamorato di me, anche se la paura lo frena. Per la prima volta in 12 anni e prima che si dichiarasse, io l'ho visto sotto una luce diversa ed ho provato sensazioni diverse. Ora è partito per un mese di vacanza programmato prima di tutto ciò ed io sono in crisi nera, perchè ci penso in continuazione aspettando sue notizie dall'estero ( dato che prima di partire mi ha detto che l'avrebbe fatto). Inoltre partendo mi ha detto che al rientro avremmo chiarito una volta per tutte i nostri sentimenti e preso una decisione sul da farsi. In tutto ciò io non gli rivelato di convivere perchè non ne ho avuto il coraggio. Che ne pensa? Grazie mille