martedì, aprile 21, 2009

FINE DI UN AMORE A CAUSA DI ALTRI

canna al vento Età: 42 Ciao a tutti. Ho letto con attenzione il sito e le testimonianze. Riguardo alla fine di un amore si parte sempre dal presupposto che ciò sia di peso dalla scelta o dallo scemare del sentimento di uno dei due o di entrambi. Quando la fine dell'amore dipende invece da fatti esterni o dall'intervento di terzi ed il sentimento è ancora intatto per entrambi, come si fa a gestire e superare il conseguente "lutto"? Io e il mio lui, entrambi già legati, ci siamo innamorati perdutamente ma, purtroppo, per varie e serie circostanze, non abbiamo potuto fare scelte di vita che ci consentissero di iniziare un nuovo percorso insieme. Scoperti dalla figlia di lui, dopo insulti, ricatti e minacce, per il bene di chi ci è accanto, pur lacerati, siamo stati costretti a lasciarci, dopo aver fatto di tutto per rimanere vicini almeno clandestinamente. Abbiamo optato per il distacco totale ma dopo due mesi è come se il tempo fosse trascorso invano, entrambi siamo più a pezzi che mai (abbiamo un'amica comune molto preoccupata che mi informa). Quando ci si lascia amandosi ancora intensamente, in pieno sentimento e senza colpe o rancori dialcuno, come si può "guarire" ed elaborare il lutto? Quando il rapporto ancora ricco di amore e di passione deve finire per cause esterne come si fa a dimenticare? Aspetto vostre opinioni e suggerimenti. Un affettuoso saluto atutti e grazie per l'aiuto

SINDROME DI OTELLO ?

Deb Età: 30 buongiorno, in famiglia ci troviamo ad affrontare una situazione alquanto strana. Nell'ultimo anno il mio compagno ha aperto un'attività in cui partecipa attivamente anche mio suocero(55), persona dal cuore di burro anche se molto cruda nei modi. La sua vita quotidiana è passata da lavoretti saltuari e vita casalinga, al lavoro a tempo pieno dalle 7 alle 19. Mia suocera(54) è caratterialmente l'opposto di mio suocero, solare e chiaccherona, con un grande amore per la famiglia, lavoratrice anche lei ma non nell'attività, anche se quasi tutti i giorni, a tempo perso, passa a dare un aiuto. Da un po di tempo, lei sostiene che lui abbia una simpatia per una signora che abita vicino all'attività e porta a passeggiare il cane. La "prova" eclatante dice di averla avuta a Natale, quando ha visto questa signora uscire dal ristorante di corsa. In realtà mio suocero ha sempre lasciato degli avanzi per i cani nel giardino dietro all'attività e quindi loro si conoscono, ma solo per questo motivo.Mia suocera invece sembra essere uscita di testa, qualsiasi cosa è sintomo di tradimento, che lei non dice di essere fisico tra i 2, ma solo mentale, e vuole che suo marito lo ammetta e vuole che i suoi figli le credano...e chiaramente si sente umiliata e non capita. Le cose sembrano peggiorare di giorno in giorno, lei minaccia di chiudere il matrimonio(35anni) se lui non confessa una cosa che neanche esiste, la signora addirittura ha 15 anni più di mio suocero!! Mio suocero è distrutto!Ho pensatoc he il nuovo stile di vita di mio suocero, che ha avuto inasprimenti sul suo carattere e meno attenzione nella vita casalinga, abbia reso mia suocera così insicura di se da pensare a un tradimento platonico con una anziana....

lunedì, aprile 20, 2009

HO PAURA DI CROLLARE

Venus Età: 32 Non immaginavo di dover ricorrere a questo... non perchè io non creda nella psicologia e in tutti i suoi mezzi annessi, ma semplicemente perchè con tutto ciò che di brutto ho vissuto nella mia vita, ero convinta che potessi farcela da sola anche in questa situazione. Spero che un Suo consiglio mi aiuti a sbloccarmi da questo immenso dolore che mi soffoca e che peggiora sempre di più. Leggevo le altre testimonianze pubblicate e ho l'impressione di vivere un caso particolare in termini di tempi; infatti sembra che 6 mesi sia il tempo massimo entro cui reagire...perchè, allora, io dopo 14 mesi dalla fine della mia storia mi sento ancora la sofferenza addosso cose se fosse finita appena ieri? certo, io non ce l'ho messa tutta per chiudere i contatti, nel senso che a intervalli di più o meno 3 mesi lo richiamo e malgrado il modo in cui mi tratti cala nel giro di una settimana da 7 (e non 10!) a zero, ho sempre voluto considerare il fatto che in fondo gli facesse piacere. Sembrava aspettasse una mia telefonata e io, forte del suo peggior difetto, ossia l'essere orgoglioso, giustificavo il mio cedere dicendomi che era giusto che io provassi ancora a salvare la mia più grande storia d'amore. Poi, dopo una serie di umiliazioni, rinsavisco e mi impongo di smettere di chiamare per dignità di donna. Ma poi, dopo alcuni mesi, eccomi di nuovo lì al tel a chiedergli di incontrarci. Ultimamente mi ha detto che sono una Ferrari che lui sente di non meritare; credo che questa sia davvero la sua opinione e non una scusa o un luogo comune perchè ormai so come lui sia fatto e non ricorrerebbe atali giochetti, ma al di là di tutto prendo sempre più consapevolezza del fattoche io ci debba mettere un punto. Mi umilia nel non rispondere ai miei sms,altelefono risponde una volta su 5 e quando lo fa, sembra mi faccia un favore, secade la linea non richiama, sembra non abbia argomenti. Si chiederà perchè insisto visto che il messaggio sembra abbastanza chiaro: le ripeto, lo conosco bene, è nato e vissuto in un contesto familiare in cui non c'è amore nè dialogo e nei nostri momenti più belli e soprattutto più veri mi ha confessato di ritenermi la persona più dolce e innamorata che lui abbia mai conosciuto e mi ha in un certo qual modo chiesto di capire il suo modo "strano" di esprimere i sentimenti. Ho il grande dubbio che lui abbia paura di me, ma sono anche confusa e lo sono talmente tanto da cominciare ad accusare una forma di depressione che mi spinge a chiudermi in se stessa e a sentire tutto il peso dell'abbandono; mi sento mancare il terreno sotto i piedi e ho una gran paura di crollare.

L'AMORE E L'AUTOSTIMA IN ME'

mirko Età: 30 Salve sono un ragazzo di 30 anni, che da quando mi ricordo, ho provato sempre la sensazione di vuoto interiore per mancanza d'affetto da parte di mia madre. Mai un abbraccio, mai un bacio. Fin da bambino mi ritrovavo a passare pomeriggi a casa in preda alla noia e alla solitudine. All'eta di 20 anni mi vennero i primi attacchi di panico e incominciai a far uso saltuariamente di cocaina. Sono stato seguito anche da uno psicologo per 4 o 5 anni tra alti e bassi, ma il malessere di fondo stava sempre li. Avevo bisogno d'affetto! Diciamo che fino all'eta' di 27 anni non avevo mai preso coscienza del mio problema e mi barcamenavo tra una ragazza e l'altra e cocaina, tenendo tutto sommato un discreto tenore di vita. Nel 2007 conobbi la ragazza che mi ha sconvolto la vita! Mai avevo provato un amore simile, sembravo in paradiso, ma ben presto i miei problemi saltarono a galla! Continuavo ad abusare di cocaina e alcol e nonostante i ripetuti tentativi diquesta ragazza per aiutarmi, sembravo rifiutare il suo aiuto. L'inferno e'iniziato quando lei mi ha lasciato, circa 4 mesi fa. Disperazione, rabbia, sensi colpa, umiliazioni varie per riaverla, promesse, vittimismo, ma niente lei irremovibile. Non ti amo piu! E qua ho cominciato a risistemarmi la vita in primis smettendo l'uso di sostanze, ma paradossalmente questo e' stata la cosa piu facile. La mia mancanza d'amore stava sempre li', anzi piu di prima. Disperazione mista a rabbia per aver perso l'unica occasione della mia vita per avere uan donna che amavo accanto. La mia vita ad oggi e' un inferno, mi manca l'amore, non ho autostima! Spero di riuscire a trovare tutto questo in me, sarebbe ora dopo 30 anni!

USCIRE DAL TUNNEL SENZA PERDERLO ?

simona Età: 35 Caro dott.Roberto nn so da dove iniziare quindi paritrò dall'inizio.. Mio padre se n'e andato quando avevo 1 anno, nn si è mai occupato di me ne economicamente ne sentimentalmente.. mia madre aveva solo 20 anni ed era molto immatura ma si è presa cura di me come meglio ha potuto.Nel corso della mia vita ho capito ,da quello che ho visto ,che mio padre, nn era unapersona terribile come credevo...con le sue altre figlie e la sua seconda moglie, era ed è una persona meravigliosa e amorevole, pieno di ogni attenzione e cura per la sua famiglia.. questo mi ha fatto e mi fa tutt'ora soffrire perche mi sono sempre chiesta il perchè a loro ha dato tutto e a me nulla.. neanche le briciole del suo affetto, pur dicendomi, le rare volte che mi telefona che mi vuole bene.. certo lo farà per lavarsi un poco la coscienza.. questo è l'antefatto di tutto quello che poi mi è successo nel corso degli anni. Infatto di relazioni sentimentali ho sempre scelto la persona sbagliatissima, ho sempre desiderato avere qualcuno al mio fianco che colmasse in parte l'amore e il vuoto che avevo dentro , ma , naturalmente è sempre andato tutto storto. Questi fini allo scorso anno,quando conosco una persona che per un anno mi da tutto l'amore e tutte le attenzioni di cui avevo bisogno..Poi mi lascia dicendo che nn è innamorato,che si era sbagliato.. nn riesco a dire come sono stata perchè è un dolore e una sofferenza troppo grande.. per molto tempo ho creduto di morirne poi lui ha ricominciato a telefonare dicendo che teneva moltissimo a me e che anche se ci eravamo lasciati, nn voleva perdermi. Ho rifiutato questa cosa per mesi poi mi sono arresa alla sua cocciutaggine e alla sua costanza.. adesso di anno ne è passato un altro ma mi rendo conto che sono dipendente da questa persona, nn dormo se nn mi chiama e mi assale l'ansia se nn lo sento durante la giornata ,pur essendo consapevole del fatto che nn stiamo più assieme e che prima o poi troverà un altra persona. NN so come fare ad uscire da questa situazione..dovrei mettere la parole fine e magari cambiare anche numero di telefono.. ma nn ci riesco, nn riesco a staccarmi,vorrei che lo facesse lui.. ma nn lo fa.. quando ho scoperto che aveva una tresca clandestina con una mia stretta parente sposata, sono diventata matta e sono stata cosi male da morirne..ma lui per tutta risposta l'ha lasciata e nn la sente ne vede più.. e nn è una bugia xchè ho le mie fonti purtroppo.. ha lasciato una persona che chiamava "amore"per nn farmi soffrire, per nn perdermi, perchè questa volta lo avrei veramente lasciato andare via, vista la gravità della cosa. Ha detto "se il modo x nn perderti è nn vederla ne sentirla lo faccio, tronco tutto da questo momento nn ti lascio andare via da me "Il mio comportamento emotivo interno è cambiato molto, adesso mi sento proprio sotto terra.. se ero riuscita un poco a riprendermi ora sono proprio a terra.. nn sono degna di essere amata.. ma ingannata sempre da chiunque, nn solo da un uomo in questo caso..nn so come fare ad uscire da questa situazione che mi pesa terribilmente come un macigno.. sono legata a questa persona da un fortissimo legame, vorrei essere libera ma nello stesso tempo il pensiero di nn sentirlo più mi uccide e mi fa stare male fisicamente, l'ansia mi distrugge quando nn lo sento.. vorrei veramente trovare una soluzione, anche se so che l'unica papabile nn la prenderò mai.. vorrei la prendesse lui ma alla luce dei fatti appena successi, nn vedo facile neanche questo.. come si può essere cosi dipendenti da una persona che ti ha fatto cosi tanto male.. la risposta l'ho trovata in questi giorni, è stato l'unico che pur avendomi lasciata,tiene a me e si preoccupoa ogni giorno di chiamrmi, parlare e discutere con me della sua vita e della mia. Abbiamo parlato molto anche di mio padre e del mio patrigno, che nn era certo una perla.Vorrei un parere un consiglio spassionato, so che ci sono molte persone come me che sono dipendenti affettivamente..vorrei uscire da questo tunnel senza perderlo, facendo affidamente sulle mie forze..come faccio a ritrovare il controllo?

domenica, aprile 05, 2009

RICOMINCIARE DA ZERO

love_addicted Età: 35 Salve a tutti, desidero condividere la mia esperienza di "dipendenza" che non colpisce solo donne, ma anche uomini, come nel mio caso. Ho 35 anni e all'attivo diverse storie importanti (un quasi matrimonio) TUTTE andate male, nel senso che la donna da me amata si e' sempre allontanata, nonostante si fosse creato un forte legame affettivo nutrito da tanta stima. Cosa dicono gli altri di me? Sono un bel ragazzo, brillante, simpatico, generoso, ottima professione.....insomma uno che non e' possibile possa rimanere solo. Eppure e' cosi'. Per anni ho pensato fosse una questione di sfortuna, la ruota girerà dalla mia parte mi dicevo. Per anni mi sono circondato di ragazze cui nulla mi importava e che ho sistematicamente lasciato. Una sofferenza continua insomma. Per me amore e' sofferenza, ansia,delusione. Ho capito con il tempo che non erano semplici coincidenze, per cui ho preso il coraggio a due mani e fatto cio' che mai avrei immaginato: entrare in terapia. E' stata la cosa migliore che potessi fare. Ho cominciato a cercare il perche' di questo mio comportamento. Inutile dire, come voi immaginerete, quali siano le cause: una madre che non e' stata capace dimostrare affetto, mai un "ti amo", sempre li' a giudicarmi severamente e a minare le mie sicurezze. Il bambino e' li' ancora, che aspetta caldi abbracci e parole di miele. Ed adesso le cerca nel partner. Un disastro insomma!!! Hotrovato il nome al mio problema: dipendenza affettiva. Analizzando la miastoria personale con questa nuova lente, ho riletto tutte le mie relazioni. Ho capito il perche' dei fallimenti. Ho pianto e mi sono disperato per tutte le occasioni perse. Cosa posso fare adesso? Ricominciare da zero. Prendere coscienza dei miei comportamenti "infantili" e correggerli quando si manifestano. Certo quel senso di vuoto allo stomaco quando c'e' uno scontro.... la voglia di assecondare passando sopra le proprie esigenze c'e'sempre! Ma sono INUTILI. Trasformano un nascente amore al piu'...in una affettuosa amicizia! Non so voi, ma le mie migliori amiche sono prorpio le mie ex fiamme. Questa dipendenza affettiva qualcosa di buono l'ha fatta almeno....

NON RIESCO A FARE A MENO DI LUI

gio Età: 27 Buongiorno, sono in balia di una persona...o meglio, sono in balia del mio rapporto con lei. Frequento un ragazzo (32 anni) da un anno e mezzo circa... Premetto che lui è cresciuto in una famiglia dove i ruoli sono sempre stati ben definiti, il padre che lavora e porta i soldi in casa, la madre che accudisce i figli e cucina... dove la femmina è femmina e deve badare alla casa e l'uomo porta i pantaloni; una famiglia completamente diversa dalla mia, dove invece entrambi igenitori lavorano e dove invece, forse è più forte il ruolo della madre nelle decisioni familiari, dove la nonna, che vive con noi si occupa della casa.. risultato, io sono cresciuta con l'idea di autorealizzazione professionale e poi familiare;con i miei ex ero io il deus ex machina del rapporto.. ero io a mancare di rispetto, sbagliando, a chi avevo vicino...il mio attuale ragazzo è sempre stato duro , abituato ad essere servito e riverito dalla madre e dalle ex..per la prima volta mi sono trovata ad avere a che fare con una persona che mi tenesse testa, fino ad arrivare ad umiliarmi aspettandolo ore sotto casa sua, aspettando che tornasse dalle serate con i suoi amici, dopo che mi aveva mollato (mi ha sempre mollato lui con cadenza bisettimanale) magari perchè non ero andata a prenderlo sul lavoro o magari perchè a cena con amici avevo parlato più con loro che con lui.. lui mi ha sempre rinfacciato che durante i primi mesi del rapporto io ero fantastica, mentre io stavo malissimo perchè lui dava di matto in continuazione, beveva e si arrabbiava con me, mentre io lo calmavo... poi ho pensato di meritare qualcosa di più e gli ho fatto capire che o si dava una calmata oppure io davo un taglio alla coppia..e apparentemente si è calmato... ma nonostante questo le liti hanno continuato a persistere, lui mi mollva ed io lo rincorrevo.. tutto questo ha generato in me una tale insicurezza nel rapporto da non riuscire a mantenere la promessa fatta: dopo un anno che stavamo insieme non sono andata a stare da lui (vive solo), rafforzata dal fatto che i miei lo odiassero per come mi aveva fatto stare male (sono arrivata a prendere il valium per stare calma con lui)... liti su liti anche per questo; lasciata milioni di volte per non aver tenuto fede alla promessa, non si rendeva conto che se non ero da lui era soprattutto per come mi trattava in ogni discussione, diventavo la sua sola da scarpe, ma io lo rincorrevo... per capire se era il malessere nel non avermi incasa a farlo reagire così ho deciso di andare da lui; ho resistito un mese, nel malessere che lui non fosse accettato dai miei; questo malessere l'ho rigettato su di lui fino a che mi ha detto vattene via da casa mia...me lo sono fatta dire tre volte poi ho fatto le valige.. ma non riuscivo a stargli lontana e dopo due giorni ero a chiedergli di tornare, il classico zerbino; quando ho fatto le valige per tornare da lui,i mei mi hanno proposto di conoscerlo ma di aspettare ancora un po' ad andare, mi avevano visto terrorizzata...non eropronta la prima volta e non ero pronta nemmeno la seconda..ma lui non era disposto ad aspettare..voleva una donna in casa... diceva di volere me, ma non mi mostrava rispetto, non voleva aspettare, piuttosto avrebbe rinunciato a me...l'ho tirata avanti finora, facendomi tornare un principio di bulimia (ne ho sofferto a 15 anni) perchè non volevo rinunciare a lui, gli ho chiesto di ricominciare, di aspettare...da quel momento abbiamo passato 10 gg stupendi, a natale mi ha regalato l'anello di fidanzamento ed il giorno dopo era tornato a chiedermi di stare da lui... era come se le mie parole cercassero di accontentarlo (gli ho detto che gli avrei dato un figlio se era quello che voleva), ma le mie azioni rivelassero i miei veri bisogni... vivere ancora con la mia famiglia, o piuttosto da sola cercando casa...lui non è disposto ad aspettare ed io non ho il coraggio di andare a stare da lui perchè sarebbe una lite continua, una vita fatta di privazioni, di negazioni dei miei bisogni...ma sembra che non riesca a fare a meno di lui nonostante mi faccia stare male.

SCHIAVA DELL'AMORE A SENSO UNICO

titti Età: 54 Alla mia età si dovrebbe essere sistemate con figli e nipoti al seguito io si ho 2 figli un matrimonio finito più di 25 anni fa e unnumero ragguardevole di storie finite male ma l'ultima è stata quella in assoluto la peggiore ed è quella che mi ha fatto decidere che ora voglio essereuna donna degna di rispetto d'amore e di considerazione...dopo 9 mesi di convivenza con una persona più giovane di me di 12 anni e che avevo conosciuto molti anni e che è riapparsa da 2 anni. lui un nulla tenente come allora dedito al fumo come allora senza voglia di lavorare e con un grosso problema di autostima...bene me lo sono ripreso io e si perchè io sono quella che prima si trasforma in crocerossina e poi quando loro sono guariti se ne vanno...questo no lui l'ho mandato via io non è possibile sentirsi dire non ti amo ho solo voluto provare... io stupida donna che in tutto questo tempo l'ho viziato come un bambino l'ho riempito di regali e di attenzioni io che mi sono presa cura di lui come non ho mai fatto con me stessa...mi sono stancata e con il cuore a pezzi sono riuscita a mandarlo via... ho detto basta ad una storia che non aveva più senso di esistere con un uomo che non mi ha mai dato la minima sicurezza in niente solo nel letto si dimostrava non proprio generoso ma attivo....ma io non ho più voglia di regalare il mio tempo e la mia vita e il mio amore a chi non lo vuole e che non lo merita.. certo non è facile perchè ho sempre vissuto la mia vita sperando di essere amata...questo è stato il mio più grande errore.. non si può amare un altro soffocandolo di attenzioni sentendosi dire che sei gelosa possessiva... certo che lo sono perchè quando non si è amati si soffoca la persona sperando di ricevere qualcosa in cambio... si io in cambio ultimamente ho ricevuto solo insulti e mortificazioni... ora sono sola da 15giorni mi manca il suo niente perchè riuscire a rendersi conto che siamo persone di valore dopo che passi tutta la vita a renderti schiava dell'amore a senso unico non sarà facile uscirne ...ma devo farcela voglio riuscire a ritrovare quella dignità e quella stima di me stessa che non ho..

SIAMO INNAMORATI MA IMMATURI ?

testarda o pazza? Età: 47 Ci siamo conosciuti a 20 anni, 10 anni fidanzati in apparenza felici, quandi il lavoro di entrambi diventa stabile finalmente ci sposiamo! dopo il primo periodo critico per difficile adattamento di lui nella mia città io credevo di essere in paradiso, lavoro soddisfacente, casa ok, sempre più innamorata del mio lui che ero riuscita a levare dalle "grinfie"di una suocera assillante e possessiva. Viene perfino in mente l'idea di un figlio! fulmine a ciel sereno (almeno per me) lui prende una sbandata per una collega e va via di casa per 3 mesi. torna senza una parola di scusa, solo dice che si è accorto che non vuole stare senza me ma la colpa è stata anche mia che non ho capito il suo disagio ed i suoi problemi.cerchiamo di ricominciare, lo perdono senza una critica o un rimprovero, cerco di organizzare serate, amici, vacanze ecc. benino per qualche mese ma il sesso? quasi inesistente e poco partecipe, fino ad arrivare dopo un pò a rifiutarmi completamente dicendo che non sono femminile e non lo eccito. all'inizio sono disperata ma non riesco ad allontanarmi, per il resto è come sempre dolce e affettuoso e mi adagio in una routine da "fratellini" per 4 lunghi anni, poi un incontro fortuito e scoppia la passione con un altro aimè sposato che fin dall'inizio dice di non poter lasciare moglie e figlia, ok tanto nemmeno io voglio lasciare mio marito! va avanti così per 10 anni finché non arriva una nuova giovane collega a far risuscitare l'interesse sessuale di mio marito che a quel punto decide di essere abbastanza grande da andare a vivere da solo(?). ormai sono 3 mesi che non vive più con me, ha ammesso di avere un'altra ma dice di non esserne innamorato, piango tutte le sere quando torno a casa e lui non c'è e magari il giorno dopo faccio sesso con l'altro che crede sia innamorata di lui e invece io credo di essere ancora testardamenteinnamorata del mio primo amore che non riesce ad amarmi ma nemmeno a lasciarmi, continuiamo a sentirci a volte con delle scuse, ogni tanto passiamo qualche ora insieme a parlare e riparlare di quello che ci è successo, del perché ci siamo fatti del male, l'ho convinto ad andare in terapia di coppia ma lui vuole prima andarci da solo per cercare di capire cosa vuole dalla coppia, e non gli ho confessato che ho un altro da 10 anni perché se devo scegliere so che vorrei comunque rimanere con lui. siamo pazzi? siamo innamorati ma immaturi? (a 47anni?)

I MIEI FIGLI MI STANNO SALVANDO

peso morto Età: 35 Salve, ho 35 anni e sto con un uomo meraviglioso di 6 anni piu grande di me con cui ho avuto tre splendidi figli. fino ad un anno fa sembrava che tutto andasse a meraviglia... eravamo una coppia invidiata da tutti: sempre insieme, sempre a ridere, mano nella mano....l unghi discorsi.. baci carezze...ora sembriamo due estranei che vivono nella stessa casa e che stanno insieme cercando di non litigare solo per tirare grandi i figli nel migliore dei modi .io sono a pezzi... sono depressa, maschero la cosa, ma praticamente piango tutti i giorni.. appena sono sola comincio a piangere. cerco di tenermi occupata, ho cercato anche un lavoro part time nonostante sia consapevole che sara molto difficile conciliare figli e lavoro .non lo conosco piu. le mie parole lo infastidiscono. esce quasi tutte le sere, ha i suoi spazi e le sue attivita dalle quali mi tiene fuori .a volte gli viene in mente di passare una serata fuori io e lui soli, ma queste situazioni si verificano sempre piu raramente. io non so quanto posso vivere ancora cosi...separarsi? sembrerebbe la soluzione piu naturale... non si puo costringere una persona che non ti ama piu a tornare ad amarti.ma i figli? loro non si sono accorti di nulla... e non voglio che soffrano...percio me ne sto zitta e faccio finta che tutto sia normale...ma poi quando mi soffermo a pensare mi sento un fallimento. lui non mi ama piu. mi rinfaccia cose del passato, anche banali. io ogni giorno che passa ho come la sensazione che lui sia rimasto con me tuttiquesti anni non per amore ma per rassegnazione, per dovere, perchè lui è buonoed io una stronza.non ce la faccio piu.vorrei gridargli in faccia che non è giusto che lui mi tratti cosi. ho provato a scrivergli delle lettere, ma lui le legge e poi le lascia li dovele ha trovate senza fare nessun commento.vorrei tanto avere il coraggio di dirgli di andarsene, che io non merito diessere trattata come una vecchia ingombrante sedia, troppo pesante per riuscirea buttare nella discarica.....se non avessi figli penso che sarei gia finita in qualche ospedale a curare una depressione oppure sarei morta in un incidente stradale perchè la mia auto è finita contro un muro e non si sa il perchè. per fortuna che ho i miei figli a cui aggrapparmi. loro hanno bisogno di me e in questo modo mi stanno salvando