lunedì, marzo 28, 2011

SONO STATA TRADITA DAI MIEI UOMINI E DAI MIEI TERAPEUTI

flora Età: 46
Sono stanca di soffrire, stanca di cadere ed ogni volta rialzarmi e continuare a provare. infanzia dura, non ne voglio nemmeno parlare.
A 18 anni soffrivo moltissimo ma pensavo che se mi fossi impegnata a conoscere ed a lavorare su me stessa un giorno avrei trovato un'equilibrio interiore in grado di farmi vivere abbastanza bene. Sono passati quasi 30 anni. circa 20 di psicoterapia.Eggià, mi sono sempre impegnata.Ho subito un plagio dal mio primo terapeuta, sono stata violentata da lui e convinta dalle sue parole ho vissuto con lui per 12 anni.ho abortito perchè ero debole ed ho fatto come lui diceva (era la seconda volta per me, ma pensavo che non sarei stata capace di vivere senza di lui....). poi lui è morto.ha voluto solo me vicino ed io mi sono fatta carico di tutto, io e lui in casa soli durante la malattia e la sua morte, non so come ho fatto...ma dopo, nonostante tutto il dolore,ho ricominciato a vivere.mi sono innamorata, ricambiata, di un uomo che gia conoscevo, era esattamente l'opposto dell'altro, avevo un tale bisogno di amare e di sentirmi viva (dopo tutti quegli anni a vivere la vita di un altro), che ho spalancato il mio cuore come se io stessa fossi il cielo!Potevo essere un pò felice anch'io!ho desiderato un figlio da lui ma lui non poteva averne.che
grande dolore è ancora per me (questo desiderio è la punizione pr aver ucciso i miei piccoli...). Dopo poco ho scoperto di essere stata tradita da lui in un modo assurdo ed inaspettato visto la potenza dei sentimenti che manifestava nei miei confronti. si è liberato di quest'altra donna solo dopo due anni terrificanti, in cui mi ripeteva che non sapeva scegliere (di fato è stata lei ad andarsene).prima di questo evento la terapeuta che mi seguiva aveva accettato anche lui in terapia e questo non ha facilitato le cose, mi sono sentita tradita anche da lei perchè era a conoscenza delle sue menzogne. lascio perdere tante altre cose che peggiorano solo il quadro, non c'è spazio qui.non ho più nessuna fiducia.ho fatto così tanta fatica che non ce la faccio più.sono solo piena di dolore.e sempre più frequentemente penso alla morte.mi trattengo perchè non voglio causare dolore, ma non ce la faccio più, voglio solo che tutto questo dolore finisca,non so perchè scrivo, forse voglio solo trovare un pò di sollievo per resistere ancora un pò. chi si toglie la vita lascia tanto dolore dietro di se, non è quello che vorrei. non era questo che volevo, mi dispiace tanto....

domenica, marzo 27, 2011

IL MIO FIDANZATO E' STATO UN MOSTRO

Egr. Dott. Cavaliere,
Capito per caso sul suo sito internet, che appare sul mio schermo dopo la mia ricerca su Google della frase "violenza sulle donne".
Ho ricercato questa stringa particolare perchè ieri, per caso, mi sono imbattuta in una mostra fotografica che trattava proprio l'argomento della violenza sulle donne; di colpo, a distanza di oltre due anni, mi sono riaffiorati alla mente ricordi che ormai avevo seppellito.

Io ho 24 anni, è possibile che un paio di fotografie mi facciano vivere un tale senso di angoscia? Non sono troppo giovane per provare tale paura? Non dovrei essere in un'età nella quale non c'è spazio per ricordi tanto oscuri e violenti? No, a quanto pare no. Io ho dei veri e propri incubi dentro la mia testa, scene da film del terrore, immagini che ho nascosto nell'angolo più buio della mia mente, ma che ogni tanto riaffiorano.

Facciamo un passo indietro: sono una ragazzina di 17 anni, che frequenta il liceo e proviene da una famiglia benestante.

Conduco un'adolescenza normale; a 17 anniconosco un ragazzo che ha 12 anni più di me e una figlia di 2 anni, avuta da una precedente relazione. Iniziamo a frequentarci e così iniziano i problemi con la mia famiglia. Attribuisco tutte le colpe ai miei genitori e mi incazzo per la poca libertà che mi danno. Il mio "fidanzato" che da ora in avanti chiamerò "il mostro" fin dal principio della nostra storia, mi dice che i miei genitori non capiscono niente, non mi vogliono bene perchè non vogliono vedermi felice lui; secondo il mostro andare a scuola non mi porta nulla di buono: non ho soldi per mantenermi e in più i miei compagni di scuola maschi ci provano con me, facendolo ingelosire e rovinando la nostra storia. Decidò così di lasciare la scuola, iniziare a lavorare e andare a vivere con il mostro.

Avvengono un sacco di vicissitudini, problemi con la sua ex compagna, problemi sul lavoro, etc etc...ma non starò a dilungarmi su questi punti.

La cosa che più mi preme raccontare è che a circa sei mesi dall'inizio della ns. relazione, vengo schiaffeggiata dal mostro per non aver riposto nel cassetto giusto una padella. Segue una crisi di pianto sua e il mio conseguente perdono, nella convinzione che tanto non capiterà più. Ovviamente mi sbagliavo.

Lui beve e si droga e dopo un periodo in cui ho detto di NO a queste dipendenze alla fine ci cado anche io. Arrivo a pesare 46Kg per 168cm, distruggo il mio corpo perchè allevia il dolore che ho dentro. Vengo percossa per qualunque cosa faccia innervosire il mostro, da un piatto di pasta cotto male, a un ricciolo di polvere insediato sotto il divano. Mi prendo calci, pugni, oggetti in faccia, sputi, vengo trascinata per le gambe in cucina e una notte vengo addirittura lasciata a dormire nella gabbia del cane, fuori in cortile. Vengo giornalmente violentata psicologicamente, il mostro mi annienta, mi umilia, mi schiaccia, mi dice che sono brutta e grassa, che sono un'incapace, che non sarò mai come sua madre (considerata una super donna) e che non combinerò nulla nella vita. Mi perseguita telefonicamente quando sono al lavoro, ricordandomi che appena tornerò a casa mi aspetteranno un bel paio di schiaffi. Vivo con l'angoscia perenne. Mi sto lasciando annientare.

Lavoro di giorno, lavoro di sera in un ristorante, star fuori di casa significa star lontana dalla violenza psicologica e fisica.

Mi sento sola e colpevole. Perchè le donne maltrattate si sentono sempre colpevoli? Non l'ho ancora capito!

Ai miei genitori non racconto nulla per vergogna. Sono sola, mi sento tremendamente sola e mi rassegno a questa vita. Mi dico che questo è il mio destino, è giusto così.

Poi capita un fatto: i miei genitori si trasferiscono in America per lavoro.

Non so cosa mi sia successo esattamente, ma la notizia del trasferimento dei miei genitori e l'ennesima litigata/violenza subita, mi aprono di colpo gli occhi: nel giro di una settimana faccio le valigie e parto per l'America. Il mostro mi svuota il conto corrente, prima di lasciarmi andare libera per la mia strada distrugge tutti i miei effetti personali, lasciandomi letteralmente in mutande. Non m'importa, io sto viaggiando verso la libertà, la mia libertà come giovane donna! I vestiti e il resto posso ricomprarli, la mia libertà invece non posso ricomprarla, devo solo riprenderla, liberandomi di questo mostro con il quale ho condiviso la mia vita per ben 5 anni.

Adesso sono una donna nuova, forte, coraggiosa e indipendente, del mostro ho solo ricordi negativi, il dolore e gli incubi che sono nella mia mente se ne stanno nascosti, riaffiorano solo quando qualcosa mi fa ripensare che anche io sono stata una donna maltrattata, umiliata, abusata.

Grazie per la Sua cortese attenzione.

Cordiali Saluti,
Lucrezia





























SONO STATA INSIEME AD UN MANIPOLATORE DI SENTIMENTI

vasodipandora Età: 47
Dopo 5 anni di amore clandestino con uomo sposato il mio amante mi abbandona senza dirmi una parola per una nuova donna di 22 anni più giovane di me e di lui (si penserà che me lo sono meirtato. forse è così. si paga sempre nella vita se si fa del male agli altri), nel frattempo si era già separato dalla moglie da 2 mesi senza dirmi niente. va a convivere con questa giovane donna dopo poche settimane di frequentazione.
nessuna spiegazione nonostante i miei tentativi di ottenere dei colloqui, anzi mi minaccia di persecuzione. cerco di non avere nessun contatto con lui e si rifa vivo lui dopo 2 mesi. mi chiede scusa, cerca contatto anche fisico che non dò. seguono contatti verbali con lunghi dialoghi come una sorta di psicoterapia per lui, fa la vittima, mi butta addosso colpe, sensi di colpa, afferma di essere legato a me da affinità intellettiva e fisica e che è confuso, mi prega di aspettare che si chiarisca le idee, però rimane con l'altra anche per un patetico tentativo di fare un figlio in quanto ha paura della solitudine nella vecchiaia! si serve del prossimo per i suoi scopi, infatti per lui, sue parole, una vale l'altra per avere un figlio! io vecchia come sono non gli servo più.mi maltratta psicologicamnete tanto da farmi venire scrupoli e cerco di aiutarlo dandogli l'indirizzo di uno psiocterapeuta, ma lo rifiuta dicendomi che gli psicoterapeuti sono persone manipolatrici di menti. intanto dallo psicoterapeuta ci sono andata a finire io.
In 5 anni di relazione ho cercato di chiarire definitivamente la situazione fra di noi e con la consorte più volte perchè non volevo far la parte dell'amante a vita, ma desideravo vivere la nostra relazione ufficialmente ed in prima persona come penso chiunque avrebbe desiderato, ma lui ogni volta che mi allontanavo mi cercava, veniva anche sotto casa, mi telefonava in continuazione dicendomi che non poteva vivere senza di me, ma che non poteva lasciare la consorte perchè provava ancora affetto per lei. mi diceva che però non c'era più niente fra di loro e invece poi ho scoperto che non solo non era vero ma che mentre stava con me ha avuto anche altre storie di qualche settimana. un bugiardo seriale. e io una ingenua totale.
mi ha anche incolpato di aver fatto finire il suo matrimonio dimenticandosi che il suo matrimonio forse ha cominciato a finire quando lui ha iniziato la storia con me perchè non aveva più niente da dire alla consorte (fra l'altro anche lei ha affermato dopo un nostro contatto telefonico che da 5 anni a questa parte non era più innamorata del marito).
mi sono resa conto che sono andata a finire in mezzo ad un matrimonio malato dove non c'era comunicazione fra due esseri umani che facevano il gioco delle parti per salvare la facciata matrimoniale con un formalismo sfrenato. mi sono illusa che sarei riuscita a costruirmi un rapporto serio con uno che quello che ha fatto a me e alla moglie lo rifarà anche alla nuova compagna e ad altre.
mi tiene ancora in una sorta di dipendenza affettiva. lavorando nello stesso ambiente gli viene facile entrare in contatto con me anche se in questi ultimi giorni sto evitando quanto più possibile i contatti soprattutto da quando sto avendo la sensazione che la sua compagna sia incinta. ovviamente lui interpellato ha negato come ha sempre negato altre vicende che son venuta a
sapere da 5 mesi a questa parte (da quando ci simao lasciati) e anzi, come ha
fatto altre volte, quando gli parlo apertametne e chiedo spiegazioni mi lascia in mezzo al corridoio o alla stanza con discorsi a metà, non finiti forse perchè non regge il confronto.
non so se sono più meschina io o lui. so che io sono entrata in un punto di non ritorno, sono disperata, depressa, non mangio più e sono poco concentrata sul lavoro. mi sento una fallita totale.
lui in uno degli ultimi dialoghi mi ha detto che si sente un fallito, che aspetta solo di morire, che la sua vita è distrutta,insomma fa la vittima della situazione, però non mi pare così distrutta la sua vita se ha avuto l'intraprendenza di mettersi con un'altra a poche settimane dalla separazione da me e dalla moglie e di andarci addirittura a convivere e a pensare di fare con lei un figlio (dice che in realtà si è messo con la ragazza per paura della solitudine a casa e che i punti didivergenza son così tanti che la lascerà! che controsenso!). lo vedo che si prende ferie, viaggia, si gode la vita con questa donna mentre siamo io e la sua ex moglie che in questo momento ci sentiamo due fallite e non abbiamo nessuna nuova relazione perchè almeno io non riesco a riprendermi da questa storia (la ex moglie ha avuto una ripresa più rapida forse perchè per lei il rapporto era diverso rispetto al mio, già deteriorato e poi quella che ha preso la decisione finale di separarsi è stata lei non lui).
lui mi sembra un bordeline, dice un giorno una cosa, il giorno dopo afferma l'esatto contrario, dice di essere vittima della situazione, fa scene di pianto ed in realtà si sta facendo gli affari suoi e anche molto bene, alterna momenti di grande vittimismo a momenti di aggressività verbale intensa, dal punto di vista dell'umore sembra poco equilibrato. non riesce a controllarsi e alterna momenti di tranquillità a momenti di scoppi d'ira incredibili. devo dire che questo comportamento lo ha sempre avuto, ma ultimamente è peggiorato.
però non vuole aiuto. mi dà l'idea che gli piaccia stare al centro dell'attenzione di più donne come un narcisista e che sia anche un grande egoista. mi ha chiesto giorni fa cosa sia l'amore!
insomma, non lo sapevo, ma sono stata insieme ad un manipolatore di sentimenti, egoista, bugiardo e quasi anaffettivo.
e io sono annientata, non so come liberarmi da questa persona che mi influenza ancora la vita nel bene e nel male. forse perchè nonostante tutto ne sono ancora innamorata.
quando riuscirò a risollevarmi? sono pessimista. forse mai.

martedì, marzo 08, 2011

IL MIO UNICO GRANDE AMORE APPARTIENE AL MIO PASSATO

caramella 91 Età: 37
Eccomi qui, a parlare di me in forma annonima perchè ho pudore a parlarne con chi mi conosce, tranne con mia madre che vede la mia sofferenza e con la mia più sincera amica con la quale non ho bisogno di parole esplicite e che mi capisce e non mi giudica. sono sposata da quattro anni dopo molti di convivenza ed abbiamo un bambino di tre anni. mio marito è un uomo di una bontà infinita e che mi ama molto. con lui ho vissuto esperienze molto intense, ci siamo divertiti, abbiamo viaggiato molto, ed abbiamo costruito una vita serena assieme tra alti e bassi ma sempre assieme. il mio cruccio è una persona del mio passato che per me è stata la più importante, il mio grande e vero amore, l'unica persona che io sia mai riuscita ad amare al di sopra di tutto, senza mai giudicarlo e sapendo accetare per cià che era. l'amore vero insomma, quell'amore che ti fa mettere da parte anche se lo ami con tutta te stessa ma sai che non sei la persona giusta x lui. quell'amore che ti fa essere felice nel vederlo felice anche accanto ad un'altra persona.
quell'amore vero che lascia andare per il bene di chi ami. quell'amore con cui hai un legame mentale talmente forte che senti lo incontrerai anche se esci x andare a prenderti le sigarette e puntualmente succede.quell'amore che ti fa scivolare addosso anche la sua presunta bisessualità sulla quale non indaghi perchè quello che conta è come vive quando sta con te, e badate non indaghi non x paura della verità ma perchè non te ne frega niente,perchè tu lo ami per ciò che è e quindi ciò che è è anche quello. un amore vero e profondo che vive in me da 22 anni e che vive anche in lui. lui è una persona unica e meravigliosa, una persona che è la gentilezza e l'educazione incarnata per altro in un corpo meraviglioso,un uomo che ogni volta che ci incontriamo è sempre gentile e rispettoso per la mia nuova vita, anche se so che mi ama anche lui.semplicemente rispetta mio marito, il quale per intenderci sa benissimo i forti sentimenti che provavo e che hanno ancora un residu forte in me.io mi sento fortunata ad avere incontrato il vero amore, ma giuro che se potessi esprimere un desiderio tornerei in dietro nel tempo e tornerei a quella sera in cui x orgoglio e immaturità, avevo poco più di 20 anni, lo ho mandato via.
credetemi mai come in quella sera ho sentito il mio ed il suo amore e il suo rispetto per le mie scelte. dopo tante, troppe volte che ad ogni suo ritorno lasciavo tutto per correre da lui quella sera, visto che nella mia vita era presente un'altra persona, x rispetto di quella persona, per orgoglio ma anche per paura di restare schiava di lui lo mandai via anche se le parole dicevano una cosa ed il cuore l'esatto opposto. evitiamo di incontrarci perchè sono troppo forti i sentimenti e l'impatto emotivo. così custodisco questo grande amore nel mio cuore e nei miei ricordi, che a volte fanno così male, e vivo questo sentimento proprio come nella canzone "raso" di mina, la nostra canzone. penso spesso a lui, a ciò che eravamo, a ciò che avremmo potuto essere, sono felice dei suoi successi sul lavoro e sono dispiaciuta che non abbia ancora trovato una persona. cosa dire, grazie per lo sfogo, spesso mi dico che molte persone non hanno la fortuna che ho avuto io, di avere un marito che comunque ami e che ti ama, e di avere trovato il vero e grande amore della propria vita. se devo seguire la mia filosofia di vita, penso, anzi so che con mio marito in questa vita sto compiendo l'evoluzione di un cammino e con l'altro amore della mia vita il percorso è solo rimandato ad una prossima vita. amore mio ti aspetto nella prossima vita. in conclusione vorrei dire grazie a questi due uomini fantastici che sono entrati nella mia vita che mi hano amata e che mi hanno permesso di amarli. vi prego, vi scongiuro non pensate neppure x un secondo che sia una romanticizzazione della mia vita o addirittura una fantasia.è la mia vita e sono forse la mia piccola ma enorme ricompensa per la mia prima parte di vita non proprio luccicante

LA MIA STORIA DI RAGAZZA MADRE

martina Età: 24
Sono una ragazza madre ma credo un pò diversa dalle altre vittima appunto diun amore credo malato.circa 4 anni fa conosco un ragazzo nel bar dove lavoravo,lui mi chiese subito di uscire con lui ed io accettai i primitempi sembrava tutto apparentemente "normale" poi vedevo in lui conportamenti sempre più strani e sempre più ambigui tanto da cominciare a dubitare del suo reale interesse nei miei confronti...lui xò quando ci vedevamo e stavamo insieme,facevamo l'amore sapeva guardarmi,toccarmi ma soprattutto riusciva quasi x magia a leggermi nel pensiero e capirmi al volo ed è questa la prima cosa ke mi ha colpito di lui oltre al fatto ke mi faceva sentire tanto donna.lui era un pò più grande di me di qualche anno.proprio quando venni a scoprire la verità mi accorsi kwe era troppo tarti xkè già la testa mi era partita x lui ero innamoratissima pensando ke finalmente era il mio uomo x sempre.scoprii ke invece lui non aveva solo me ma 3,4,5ragazze ma ke io xò ero la sua "preferita"tanto ke poi lui effettivamente dopo aver scoperto tutto lasciò x mettersi con me.iniziò così la nostra reale storia d'amore fatta di momeni splendidi e unici tanto ke poco dopo scopro di essere incinta ma lui diciamo nn la prende bene mentre la sua famiglia sì.i miei decisero di aiutarci regalandoci la loro casa x farci vivere insieme,già arredata e tutto mancava praticamente solo la spesa per la sopravvivenza quotidiana.purtroppo le minacce d'aborto mi costrinsero a starmene a letto e lui invece di prendersi cura di me in quel momento così delicato x una donna che fa??se ne torna a casa perchè si sentiva trascurato..ma io che potevo fare se ero "costretta"al riposo totale???quando passò quel periodo abbiamo deciso di riprovarci ma ormai il rapporto si era già rovinato,sì perchè lui in quel periodo ke c'eravamo diciamo lasciati ricomincia a rifrequentare nuove donne..e io mi sono sentita umiliata,ferita,tradita e terribilmente in colpa sia x il bimbo che portavo in grembo e sia x lui perchè lui mi diceva che se io mi prendevo cura di lui invece di trascurarlo non se ne sarebbe andato inece ora con il senno di poi credo che lui mi ha sempre preso le scuse.praticamente la gravidanza la vissuta a sprazzi fino a quando un giorno decisi disporgere denuncia perchè lui dopo che ci eravamo lasciati x l'ennesima volta dicendomi che non mi amava,mi continuava però a perseguitarmi minacciandomi di farmela pagare,ma poi pagare cosa????pagare perchè ero incinta e lui non lo voleva ma forse i sensi suoi di colpa a volte gli facevano ripensare a come mi stava riducendo??e sìì perchè ho vissuto la mia gravidanza negli ultimi tempi con la paura che lui potesse farmi del male e non soltanto a me.telefonava a tutte le ore,veniva sooto il palazzo urlando e se non aprivo il portone suonava ai vicini,io mi vergognavo terribilmente la mia vita era diventata un inferno.x questo l'ho denunciato,il padre di mio figlio...e che l'avrebbe mai detto.io che sognavo una vera famiglia con lui.quando è nato mio figlio decisi di mettergli il mio cognome proprio x via della denuncia e lui scatenò l'inferno ma solo a parole,rivendicava il suo diritto di padre senza però mai andre dall'avvocato..e tutt'ora dopo 4 anni lo fa ancora rendendo le nostre vite impossibili si xke io dopo x i sensi di colpa che lui mi incuteva e perchè davvero volevo dare il suo vero papà a mio figlio ci sono tornata insieme ma è durato di nuovo pochissimo,si perchè a lui dava fastidio il pianto del bimbo,gli mancava la sua famiglia,la palestra,gli amici e non voleva collaborare in nessuna spesa...se ne andò di nuovo senza salutare il figlio che tra l'altro non l'ha mai riconosciuto ma continua ancora a rivendicare i suoi diritti senza però voce in capitolo,io lo invito a rivolgersi da un legale o ancora meglio ad un tribunale per aprire la pratica di riconoscimento ma lui non lo fa.allora perchè ci continua a disturbare???mi chiama,mi umilia,mi minaccia,mi fa sentire una nullità e io quell\'uomo che ho amato così tanto con cui ho avuto un bambino meraviglioso spero ancora che cambi,che maturi,ma non credo lui lo farà mai a lui non interessa nulla lui vive così disturbandoci senza un apparente motivo...questa è la mia storia di ragazzamadre

lunedì, marzo 07, 2011

SONO GELOSA DEL MIO CAGNOLINO

ALINA Età: 32
Buongiorno, racconto brevemente i fatti: da due mesi io e il mio compagno abbiamo preso un cagnolino, premetto che noi viviamo sopra casa di mia suocera che ha 70 anni con un giardino in comune al quale da casa mia si accede da una porta che è sempre aperta.
Dall' arrivo del cagnolino in casa abbiamo iniziato ad avere problemi o meglio io ho un problema che vorrei superare perchè questo stà creando un pò di fastidi alla coppia, e cioè, io vorrei che il cane riconoscesse come padroni, me e il mio compagno e per questo avrei voluto che il cane rimanesse in casa e abituarlo ad uscire per fare i bisogni negli orari consoni alle nostre abitudini perchè comunque entrambi lavoriamo, ma mia suocera non è dello stesso parere...infatti già da subito, pur avendole detto di non salire a casa se sentiva il cane piagnucolare ha iniziato a fare un pò di testa sua ignorando quindi le mie richieste.
é capitato anche che lei, pensando che io non fossi in casa, si prendesse il cane in casa sua quando per caso lo trova giù in giardino, nonostante io le avessi detto più volte di non farlo.
A me questo dà molto fastidio uno perchè credo che sia una mancanza di rispetto nei miei confronti e due perchè così facendo essendo lei sempre in casa, ho paura che il cane si abitui a lei riconoscendola come padrona.
In tutto questo il mio compagno non riesce a capire il mio punto di vista e secondo lui sono io esagerata e anche perchè essendo la mamma sola il cane le fà compagnia.
Questa situazione stà iniziando a pesarmi un pò perchè litighiamo continuamente e perchè non voglio essere cattiva con mia suocera, come invece pensa il mio compagno, però allo stesso modo vorrei vivere il cane come meglio credo senza dover dare spiegazioni a lei.
Lei cosa mi dice?Sono esagerata?E se così fosse mi può dare un consiglio su come superare la mia gelosia?
Grazie, saluti.