venerdì, gennaio 30, 2009

IMPARATE A DIRE BASTA

mia Età: 35 Pensieri confusi, troppo confusi... si contorcono nellamente... groviglio di serpi che tormentano, logorano, distruggono… chescivolano fino al cuore divorandolo, dilaniandolo con atroce lentezza. Schegge impazzite che rimbalzano nella testa, senza controllo, senza direzione. Energie spese a lottare contro qualcosa che non si può cambiare, a cercare di capire qualcosa che non ha spiegazione apparente. Mille perchè, mille ma, mille se...inutili. Un peso insostenibile che preme sul petto, togliendo il respiro.L'unico colore che la mente percepisce è il nero, senza alcuna sfumatura. E tu arranchi, tenti di restare a galla, ti aggrappi alla vita che invece di tenderti la mano ti allontana, ti schiacchia... non più madre, ma matrigna. E ti lasci andare, abbandoni... stanco, troppo stanco. Lenta agonia… e ogni giorno non è più vivere, è sopravvivere. Vuoto e silenzio che ti circondano,che entrano dentro di te riempiendoti, che lasciano spazio solo ad apatia e dolore. Sofferenza che opprime, che soffoca... e fa male. Lui sparisce... e ti uccide.Ho troncato con lui, faccio di tutto per dimenticarlo, ma sembra impossibile...passerà mai?

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Semplicemente Io Età: 24 Vorrei condividere con voi un pensiero positivo tra tante storie tristi che ho letto... é vero che quando una storia finisce si sta molto male, ma è anche vero che poi bisogna ricominciare. E vorrei condividere unpensiero con voi: non esageriamo con il dolore. Lo so, per ora voi leggete e avete voglia di insultarmi, ma vi assicuro che occorre prendere tutto un pò più "alla leggera". Quando termina un amore, non piangiamo troppo, non riflettete troppo, non state sempre sotto le coperte. Cercate, anche se non volete, di dire BASTA. Appena iniziate a pensare a lui/lei, dite BASTA, appena iniziano i ricordi, dite BASTA. Ma non ditelo con tono arrabbiato, ma con il tono di chi pensa: "Non posso continuare così, non posso buttarmi via così, non posso essere così paranoico/a". All\'inizio vi sembrerà strano, ma ripetetelo a voi stessi. Pensate che non dovete "fare una tragedia" di ciò che è accaduto. Non è un cataclisma, non lo è mai. Rideteci sopra per sdramatizzare, e sopratutto SPOSTATE il pensiero, il dolore, su altro. Fate qualche attività che piace solo a voi, imparate soprattutto AD ESSERE FELICI dentro di voi, SENZA far dipendere la vostra felcità da qualcuno.Imparate ad essere felici, anche senza l'amore.Perchè le ferite le abbiamo tutti, chi non ne ha? Siamo tutti stati in guerra,ma ADESSO è ora di riposare, di RISTORARSI, di dire BASTA, A QUEL MAL DI TESTA,A QUELLA TRISTEZZA CHE NON VI FA VIVERE.Libera il tuo cuore da quelle paure che non ti fanno vivere!!E qualunque probema vi accada, non piangetevi addosso, ma cercate di ripetere avoi stessi: presto finirà e il sole sarà più splendente che mai. NON FISSATEVI con lui/lei. SPOSTATE l'attenzione. Non sempre è cosa buona riflettere ogni minuto e piangere ogni minuto.Imparate a dire BASTA.

L'AMORE TRA DUE DONNE E'...

oggidomaniesempre Età: 32 Sto lottando per acccettare la fine di un grande amore.Questo non è un amore normale perchè e un amore tra due donne ma un amore grande che ancora oggi mi sento morire al pensiero che non ci sara più niente. Si ho vissuto momenti meravigliosi con lei ma a causa della sua situazione famigliare tutto e dovuto finire perche e sposata con due figli. L'amo con tutta me stessa e piango lacrime di sangue per il forte dolore che ho dentro a volte mi viene voglia di andarla a cercare perche questo non sentirla piu mi fà impazzire .L'amore tra due donne e una cosa troppo grande e troppo forte da dimenticare per questo rimarra dentro di me oggi domani e sempre ......

martedì, gennaio 20, 2009

ANORESSIA, BULIMIA E DIPENDENZA AFFETTIVA

Lory Età: 31 Sono una ragazza di 31 anni, potrei dire una donna, ormai, ma ancora non riesco a rendermi conto del passare del tempo, del fatto che io donna non mi sento proprio, perché continuo a comportarmi da bambina. Gli anni però ci sono e trascorrono veloci, mentre io non ho costruito niente, non sono una persona matura e responsabile, ma solo una piccola bimba paurosa ed indifesa. Ho letto le testimonianze in questo sito di altre donne dipendenti affettive e mi sono detta: anche questa volta non sono sola, incredibilmente ci sono persone che soffrono come me, che hanno vissuto le stesse mie esperienze. Già,dico anche questa volta perché mi era già capitato in passato con la dipendenza da cibo, essendo stata prima anoressica e poi per 10 lunghi anni bulimica. Avevo trovato un primo appoggio nel gruppo di Overeaters Anonimus, poi sonostata ricoverata due mesi in una clinica per disturbi alimentari e grazie alle cure e soprattutto a Dio, ne sono definitivamente uscita. Ma non sapevo che l'incubo non era finito lì. Credevo che anni di sofferenza bastassero, invece mi sono dovuta scontrare con una cruda realtà: la dipendenza affettiva. Leggendo il libro "Donne che amano troppo" ho raggiunto la consapevolezza di essere dipendente dagli uomini e che questa è una vera e propria malattia, come la dipendenza da cibo. Sapevo che le relazioni erano state sempre per me fonte di ansia e mi procuravano il disturbo alimentare, ma mai ho avuto così chiara la situazione. Leggendo una testimonianza su questo sito ho ritrovato la mia esperienza vissuta da bambina: molestie sessuali da un adulto. Sapevo che questo è stato uno dei fattori che ha scatenato in me tanta sofferenza, senso di colpa e atteggiamento sbagliato con gli uomini. Da adolescente sino ad oggi non ho fatto altro che collezionare storie fatte di tristezza, di abbandono, di sforzi sovrumani per non far finire le relazioni con persone non adatte a me ma che mi portavano via dalla immensa solitudine in cui mi sono sempre trovata all'interno della mia famiglia. Ero disposta a qualsiasi cosa pur di avere qualcuno accanto. Ma pensando di non meritare tanto bene, mi accontentavo di qualche piccola attenzione da persone poco disponibili, fredde, cattive, approfittatrici..per me era già ricevere tanto.Mentre il mio cuore soffriva e si lacerava dal bisogno immenso di affetto, coccole, amore e dedizione totale. Ora, a 31 anni, sto ancora soffrendo disperatamente per l'ennesima storia finita in tragedia e non riesco a staccarmi da questo ragazzo, lo cerco, come un drogato in astinenza, impazzisco, darei qualsiasi cosa pur di stare un po'con lui, pur sapendo che mi tratterà ancora con freddezza, che per darmi un bacio mi fa faticare e mi costringe a conquistarmelo perché per ricevere devo meritare, devo guadagnarmelo. Come è possibile tutto ciò? Eppure è così. Ma adesso sono stanca, non voglio più uomini nella mia vita finché non amerò me stessa, finché non mi sentirò degna di ricevere amore vero. E' difficilissimo, ma ce la devo fare, perché se no ne morirò. Grazie a tutte le persone che contribuiscono con la loro testimonianza a farmi coraggio. Lory, '74

HO PERSO LA MIA DIGNITA' DI DONNA

PAPARELLA Età: 48 HO AVUTO UN'INFANZIA UN PO' DIFFICILE PIENA DI DIFFICOLTA' ECONOMICHE E DI MALATTIE. SONO SEMPRE STATA SOLA ANCHE SE VIZIATA (COSI' DICONO) ESSENDO LA QUARTA FIGLIA LA PIU' PICCOLA. A SEDICI ANNI HO PERSO IL PADRE CHE NON E' STATO MAI PER ME UN PUNTO DI RIFERIMENTO E DAL QUALE NON MI SONO MAI SENTITA PROTETTA ANCHE SE AMATA (ME LO RICORDO CHE BEVEVA E MI MANDAVA NEI NEGOZI A COMPRARE DA BERE A CREDITO CON GRANDE MIA UMILIAZIONE.PENSA CHE QUANDO E' MORTO HO VISSUTO IL DRAMMA DELL'ABBANDONO MA ANCHE LA GIOIA DELLA FINE DELLE UMILIAZIONI.) NON HO FRATELLI MASCHI E QUINDI MI E' SEMPRE MANCATA L'IMMAGINE DI UNA FIGURA MASCHILE CHE MI PROTEGESSE E CHE FOSSE ACCANTO A ME NEL MOMENTO DI PRENDERE LE DECISIONI. INVECE SOLA CON MIAMADRE (LE MIE SORELLE ERANO GIA' SPOSATE) A FARE L'UOMO DI CASA, A SENTIRMI DIRE O STUDI O VAI A LAVORARE, NON MANGIARE QUELLA COSA SE NO POI CHE MANGIAMO. HO SEMPRE SENTITO IL BISOGNO DI AVERE UN UOMO VICINO MA SBAGLIAVO SEMPRE PERCHE' MI FISSAVO CON GLI UOMINI SBAGLIATI E NON CALCOLAVO QUELLI CHE SI AVVICINAVANO A ME. ADDIRITTURA UNA VOLTA (NON LO SAPEVO) MI SONO INNAMORATA DI UN GAY CHE PERO' E' STATO MOLTO ONESTO PERCHE' ME LO HA SUBITO DICHIARATO. IN POCHE PAROLE SONO ARRIVATA A 25 ANNI SENZA AVERE MAI AVUTO UN RAGAZZO CHE MI AMASSE E CHE MI VOLESSE BENE (HO AVUTO SOLO UN RAGAZZO UN ESTATE CON IL QUALE CI SIAMO SCAMBIATI SOLO DEI BACI E CHE MI HA LASCIATO PERCHE' NON MI FACEVO METTERE LE MANI A DOSSO. N.B. IN CASA MIA IL SESSO E STATO SEMPRE TABU' E PER ME ERA UN COSA DA FARE PER DOVERE E PECCAMINOSA E NON HO AVUTO MAI NESSUNO CHE ME NE ABBIA MAI PARLATO.) PROPRIO A 25 ANNI CONOSCO DEI RAGAZZI E INIZIO A USCIRE CON LORO. C'ERANO DUE AMICI DI CUI UNO FIDANZATO CON UNA RAGAZZA CHE LE CREAVA NON POCHI PROBLEMI ED UN ALTRO VERSO IL QUALE IO PROVAVO SIMPATIA. ILRAGAZZO FIDANZATO ERA DISPERATO ED IO CON LO SPIRITO CHE MI RITROVO DA CROCEROSSINA CERCAVO DI AIUTARLO (NON MI PIACEVA QUANDO PARLAVA PERCHE' LOGORROICO ED ALLE VOLTE MI ASSENTAVO CON LA MENTE, MA AVEVO VERSO DI LUI UNAFORTE ATTRAZIONE FISICA PERCHE\' ERA UN GRAN BEL RAGAZZO)GLI AMICI INIZIARONO ASCHERZARCI SOPRA FINCHE\' UN GIORNO (SI ERA LASCIATO CON LA RAGAZZA) MI HACHIESTO DI METTERCI INSIEME. IO GLI DICO SUBITO DI SI PERCHE\' MI PIACEVOTROPPO COME UOMO, SERIO, E CON IL QUALE AVREI POTUTO PARLARE DI MATRIMONIO.CONVINTA CHE LA VITA NON MI AVREBBE OFFERTO DI MEGLIO, ANCHE SE NON INNAMORATA,ME LO SPOSO. AVEVO UN EQULIBRIO NELLA MIA VITA E SESSUALMENTE CON MIO MARITOANDAVA BENE (ANCHE OGGI A DISTANZA DI 21 ANNI DI MATRIMONIO)(MIO MARITO E\'STATO L\'UNICO UOMO CON CUI HO FATTO SESSO E PER GIUNTA DOPO IL MATRIMONIOPRIMA CHE CONOSCESSI L\'ALTRO)ANCHE SE MI E\' SEMPRE MANCATO IL GRANDE AMORE.ANDIAMO CHE UN GIORNO UN COLLEGA(SPOSATO NON PER AMORE MA PERCHE\' GLI AVEVAPROMESSO DI PORTARSELA) DAL QUALE DA SEMPRE ERO ATTRATTA (ANCORA PRIMA CHE MISPOSASSI)DOPO TANTI ANNI DI LAVORO INSIEME MI FA UNA DOMANDA SE MI FOSSI MAIMESSA CON LUI QUANDO CI SIAMO CONOSCIUTI. IO CHE SONO MOLTO SINCERA E PERNIENTE MALIZIOSA RISPONDO DI SI E CHE DA SEMPRE MI PIACEVA ED ERO GELOSA DELLAMOGLIE(LUI MI DISSE CHE ALLORA NON ME L\'HO CHIESE PERCHE\' PENSAVA CHE GLIDICESSI DI NO.) DA QUEL MOMENTO SI INNESCA UNA SITUAZIONE TRAVOLGENTE LUIDIVENTA UN PAZZO E MI TRATTA COME SE FOSSI LA COSA PIU\' PREZIOSA DELLA TERRA.FINQUANDO CI SIAMO DATI UN BACIO E CI SIAMO MESSI INSIEME. IL SUO COMPORTAMENTODA PRIMA AFFETTUOSO POI SI TRASFORMO\' IN STRANO. MI CERCAVA POI SCOMPARIVA,FACEVAMO SESSO MA LUI NON CI RIUSCIVA. ECCO CHE MI VIENE LA DEPRESSIONE, TUTTELE CERTEZZE E GLI EQUILIBRI DELLA MIA VITA CROLLANO. VOGLIO SOLO LUI, PIANGO ERACCONTO A MIO MARITO COSA MI E\' SUCCESSO (NON FACENDOGLI PERO\' SAPERE CHE MIERO MESSA CON LUI MA CHE DA QUEST\'UOMO CERCAVO SOLO AFFETTO IN RICORDO DELNOSTRO AMORE PERDUTO)E LUI CERCA DI AIUTARMI. MI SENTO UNA FALLITA, ANCHE SEAMO E SONO ORGOGLIOSA DEI MIEI FIGLI. VOGLIO MOLTO BENE A MIO MARITO IL QUALEMI COCCOLA E MI VIZIA ED IO ANCHE SE RIPETO SESSUALMENTE CI STO BENE, LOCONSIDERO COME UN PADRE (N.B. CI DIFFERIAMO SOLO DI 2 ANNI). DOPO ESSERMIUMILIATA ED ABBASSATA A QUALSIASI OFFESA PER QUELL\'UOMO, ANCHE SE SESSUALMENTELE COSE SI SONO SISTEMATE E LUI MI DICE SEMPRE CHE CON ME CI STA BENE GLI FACCIO DIMENTICARE TUTTO E CHE SONO BRAVA A FARE L'AMORE, MI TRATTA COME UNA PROSTITUTA E PER GIUNTA NON MI CERCA MAI E FA\' DI TUTTO PERCHE\' SIA IO ACERCARLO COME SE IL BISOGNO SIA MIO (DA NOTARE CHE QUANDO FACCIAMO SESSO IO NONRAGGIUNGO MAI L'ORGASMO PERCHE\' LUI FA TUTTO DI PREMURA E POI PENSO CHE SOFFRA DI EIACULAZIONE PRECOCE). HO SCOPERTO DOCUMENTANDOMI CHE SOFFRO DIDIPENDENZA AFFETTIVA E CHE LE MIE INSODDISFAZIONI LI RIVERSO SU DI LUI COME SE FOSSE L'UNICO SCOPO DI VITA (AL PUNTO CHE LUI MI DICE CHE SONO PAZZA PERCHE' UNA PERSONA NORMALE NON SI SAREBBE MAI FATTA TRATTARE COSI'). HO PENSATO PARECCHIE VOLTE ALLA MORTE MA SONO VILE E NON CI RIUSCIREI (ASSUMO OGNI GIORNOUNA COMPRESSA DI... - PER CAPIRCI UN PSICOFARMACO). VOGLIO FARVI SAPERE CHESONO UNA DONNA GRADEVOLE COME PRESENZA MODO DI PARLARE E DI FARE MENTRE NONSONO MOLTO ORGOGLIOSA DI MIO MARITO CHE DAL PUNTO DI VISTA INTELLETTUALE E\'MOLTO DISTANTE DA ME. SONO STATA ANCHE DA UNA PSICOLOGA CHE MI STAVA AIUTANDO MOLTO MA I COSTI PROIBITIVI MI HANNO COSTRETTA A RINUNCIARE. NON POSSO LASCIAREIL LAVORO PER ALLONTANARMI DA LUI PERCHE' HO BISOGNO DI SOLDI E NELLA REGIONE IN CUI VIVO E' GIA' UNA FORTUNA LAVORARE. VI PREGO DATEMI UN CONSIGLIO SU COSA FARE COME COMPORTARMI COME ACQUISTARE SICUREZZA IN ME COME RIUSCIRE ASCONFIGGERE QUESTA DIPENDENZA CHE MI FA STARE TANTO MALE. VI RINGRAZIO ANTICIPATAMENTE E VI PREGO DI NON CESTINARE QUESTA MIA RICHIESTA DI AIUTO PERCHE' STO DAVVERO MOLTO MALE E HO PERSO LA MIA DIGNITA' DI DONNA. GRAZIE COMUNQUE DI AVERMI ASCOLTATA.

MI CHIEDO PERCHE' HO ACCETTATO TUTTO QUESTO

Arianna Età: 40 Buongiorno, le scrivo perche' mi trovo in una situazione di completa confusione e malessere da cui non so come uscire. Il tutto inizia circa un anno fa...io gia' in crisi con il mio compagno, tra l'altro persona eccezionale, mi trovo improvvisamente attratta da un mio collega piu' giovane di me che si trova piu' o meno nella stessa situazione (Convivente con una persona di cui dice di non essere piu' innamorato). Inizialmente mi sono fatta trasportare dalle sue continue attenzioni, dai suoi sms dolcissimi, dalle sue promesse... da tutto…posso dire che mi ha fatto star bene come mai prima....eravamo tutti e due molto coinvolti. Poi per una seriedi situazioni che ora non le sto a spiegare, le cose fra noi si complicano un po', lui inizia ad essere sempre nervoso, a rispondermi male, ad attaccarmi a volermi sempre dare contro, qualsiasi cosa io faccia. Alterna questi momenti di nervoso a momenti in cui e' sempre la stessa persona dolce e attenta che ho conosciuto all'inizio della nostra storia. Ad un certo punto pero' subentra un altro problema, inizia ad essere sempre meno presente e io inizio effettivamente ad essere un po' logorroica, ma immagino che chiunque avrebbe reagito cosi'….prima trattata come una vera principessa e poi come una bestia. Qualche giorno fa, siccome forse un po' di bene me ne voglio ancora, decido di chiudere anche se ancora innamorata di questa persona e tutto questo mi fa un male cane. Ora mi sento sola e senza direzione. Mi sento di essere stata trattata come non mi merito e anche ovviamente presa in giro. La mia domanda pero' e' un'altra, come ho potuto, io donna forte e dinamica, lasciare che un uomo mi trattasse cosi', non mi riconosco piu' e soprattutto non so comeuscirne….questa persona mi ha preso la testa completamente e mi rendo conto che mi sono ritrovata ad accettare delle situazioni che mai prima d'ora avrei accettato. I miei precedenti compagni sono sempre stati esattamente l'opposto, persone che mi hanno sempre amata e rispettata e dove forse la parte piu'forte ero io…..e allora mi chiedo come mai mi sono ritrovata ad accettare una situazione in cui, forse sin dall'inizio non ho visto sbocchi, e dove alla fine a tanta passione si e' alternata anche tanta violenza. Mi puo' dare una mano lei, la prego, sono davvero disperata!

SO' CHE CE LA POSSO FARE

apegaia Età: 30 Oggi rinasco! riconosco la mia dipendenza dagli altri..ma chi l'aveva capito!! meno male che ho compreso la causa delle mie sofferenze che mi hanno impedito di vivere serena. Riparto alla grande ora che ho riconosciuto il mio problema. Non mi sento sconfitta perchè non pensavo nemmeno che potessi soffrire per la dipendenza dagli altri. So che ce la posso fare perchè ho voglia di impegnarmi in un percorso che mi renderà liberà. Daquando ho capito tutto questo il mio ex è sparito, sparite le lacrime ed il bisogno di lui. Io non ho bisogno certo di una persona che mi faccia soffrire!! un bacio a tutti e credetemi capito il problema è tutto in discesa

domenica, gennaio 11, 2009

GUARDO RAGAZZE GIOVANI

aron Età: 44 Egregio dottore, mi rivolgo a lei per cercare di capire un mio atteggiamento che ha praticamente rotto il rapporto con la mia compagna. Cerchero di esser il più succinto possibile.
La mia vita è sempre stata costellata di rinunce dall'età di 15 anni fino ai 33 a causa dell'attività sportiva ad alto livello che ho praticato, portandomi quindi in giro per il mondo e sempre con la valigia pronta. I rapporti sentimentali son sempre stati intensi ma di breve durata quasi sempre causa della mia attività.Dopo i 33 anni mi sono stabilizzato come residenza e ho iniziato un rapporto sentimentale con una donna di 9 anni più giovane che è durato 8 anni, ma che si è concluso con un divorzio causato dalla relazione extra coniugale della mia compagna. Dopo un periodo di crisi in cui avevo perso tutti i miei interessi, grazie a degli amici sono ritornato a vivere con gioia.
Come si dice morto un papa se ne fa un altro: Nel frattempo ho avuto relazione con diverse compagne di diverse età (dai 25 ai 35 anni anche se con la donna venticinquenne è stato un rapporto occasionale e ho avuto problemi di erezione perchè la vedevo troppo giovane e il pensiero ricorrente era che poteve esser mia figlia) ma senza riuscire a trovare l'amore, finchè esattamente 11 mesi fa ho conosciuto una donna di 3 anni più giovane di me (la più mature di tutte quelle che ho avuto) e mi son completamente trasformato, da orso che ero a detta di tutti son diventato un bambi (anche la mia compagna alla quale ho sempre raccontato tutto a sempre stentato a credere com'ero prima ). In lei ho trovato tutto quello che cercavo dal carattere ai sentimenti al sesso. Per lei io ero l'idealizzazione dell'uomo che cercava, che aveva sempre sognato. Ma purtroppo un mio vizio (lo chiamo così) ha incrinato il rapporto.
Ed è proprio di quello che vorrei parlare. Mi capita saltuariamente che il mio sguardo venga attirato da qualche ragazza molto più giovane di me e anche in presenza della mia compagna, (anche se non ho l'interesse a conoscerla), che giustamente a si è arrabbiata (ho cercato di spiegare ma mi è difficile pure a me) .Le posso assicurare che in tutti i miei rapporti sentimentali non sono mai riuscito a tradire nessuna compagna e di questo me ne vanto.Quello che non riesco a capire è perchè il mio sguardo è attratto se non ho nessun fine e solo all'idea che potrebbe esser mia figlia mi fa schifo e poi perchè dopo tanti anni che ho cercato una persona speciale e l'ho trovata devo rovinare un rapporto per questo mio atteggiamento?
Sembra ridicolo raccontare questo, ma le posso assicurare sulla cosa più cara che ho che non ci sono interessi o secondi fini nei miei pensieri e nel momento in cui passa questo attimo non mi rimane nessun ricordo, cioè è come una delle tante persone che si possono incontrare per strada in un qualsiasi giorno.

SONO SPOSATA CON UN GAY

saxx76 Età: 31 Salve sono Sara... questa è la mia storia aiutatemi...
sono sposata da 8 anni. mio marito e gay. l'ho sempre saputo ma sia io che lui abbiamo sottovalutato la cosa perchè eravamo molto innamorati l'uno dell'altro. ma con l'andar del tempo le cose sono cambiate radicalmente. lui ha sentito il bisogno estremo di scoprirsi. di conoscere chi era e i suoi veri sentimenti.
così sono iniziate le bugie e i tradimenti ma io ho sempre perdonato tutto... non posso fare a meno di lui.. e neanche lui riesce a staccarsi completamente da me...
fino a questa estate quando ho saputo di essere incinta... lui è rimasto a dir poco sconvolto.. si stava frequentando già da un paio di mesi con quello che adesso è il suo ragazzo ufficiale... dice d essere innamoratissimo di questa persona, di non aver mai amato nessuno così e molte altre cose... viviamo ancora insieme... spesso mi cerca anche sessualmente e io ci sto... ma mi dice che non mi ama... che non vuole una famiglia classica... che non vuole lasciare il suo ragazzo... che per me ha un forte attaccamnto visto gli anni passati insieme... vorrebbe avere un rapporto con me sereno in casa... e uscire star fuori week end interi e altro con lui...
io sono incinta di 5 mesi e sono disperata... perchè mi bastano due sue moine e mi sciolgo... vorrei che se ne andasse ma ho paura e poi non è sua intenzione farlo...
piango tutti i giorni... ho momenti di rabbia e di disperazione e poi cerco di capirlo e giustificarlo...
vivo in una confusione mentale assurda e non so più che fare... aiutatemi...

DINAMICHE DI UN FLIRT

gamoruso Età: 44 Siamo una coppia che convive felicemente da 10 anni [io 44 e lei 38] con quattro bimbi piccoli [9-7-5-2,5]. La mia donna è una molto attraente ma soprattutto è davvero una gran brava persona equilibrata divertente nonchè una grande mamma.
Oggettivamente ha molte virtù e nel nostro equilibrio riconosco sia la persona più in gamba tra i due; siamo assieme da quasi 12 anni e la relazione nostra è serena e stabile soprattutto per una buona compatibilità caratteriale di affetto e anche molte altre cose. Entrambi abbiamo avute nel nostro passato parecchie esperienze e lei stessa ammette che l’aver conosciuto molti uomini le ha dato sicurezza e tranquillità.
La nostra attività sessuale non è purtroppo molto frequente forse 2 volte al mese ma abbastanza soddisfacente nell’intensità dei rapporti anche se sono sempre io a propormi e dover superare qualche esitazione.
Ora dopo che la mia compagnia ha brillantemente superato la fase di quattro gravidanze praticamente consecutive con tutto quanto ne consegue, noto in lei [con grande piacere da parte mia] una tendenza verso maggiore femminilità [recentemente ha effettuato una plastica al seno] e ricerca di una maggiore indipendenza che ritengo fondamentale per l’equilibrio di qualsiasi persona, senza però manifestazioni esagerate, mettendo sempre al centro l’attenzione per la famiglia.
Personalmente ho una sorta di disagio che risale all'inizio della nostra relazione quando durante una vacanza qualche giorno prima che io la raggiungessi lei ebbe una breve relazione di qualche giorno con un ragazzo di 7 anni più giovane di cui non ho idea all’epoca quanto fu conclusiva e intense, però da allora tra di loro è rimasto una sorta di legame costante basato essenzialmente su un rapporto per lo più telefonico [a me non reso ufficialmente noto, anche se ne sono al corrente].
Lo scorso mese durante un week end fuori città con amiche è riapparso in un incontro casuale questo ex ragazzo tuttora single il quale le ha accompagnate nel corso di una piacevole serata tutti assieme a divertirsi fino all’alba.
Comunque cose normali.
L'incontro non fu casuale ma preventivamente combinato e di recente si sono risentiti, la mia compagnia sta pensando appunto di ritornare su roma per accompagnare un’amica.
Concordo che possa gestirsi l’indipendenza con le sue amiche e a fare anche delle gite perchè non vi è nulla di male, però provo anche una sorta di lieve gelosia e la mia questione che mi pongo è sulla dimensione di questa relazione che in qualche modo mi appare come qualcosa di latente o forse un passaggio non metabolizzato da parte mia.
Vorrei avere da voi un quadro su quali potrebbero essere le varie dinamiche che
possono stare dietro ad un situazione analoga.

1- Forse un legame guidato da un desiderio inconscio e magari dettato dal fatto
che il loro flirt non fosse stato conclusivo all'epoca lasciando viva così un'attrazione nell'arco di questo tempo facendo però maturare una potenziale
conclusione?

2- Semplicemente un flirt vero capace di riproporsi a distanza di tempo e dettato più dal divertimento contestuale e reciproca attrazione senza però intervenire più di tanto nella stabilità complessiva?

3- Può questa situazione portare qualche forma di beneficio al nostro rapporto?

Aggiungo che il comportamento di mia moglie non è assolutamente strano anzi è
ricco di attenzione nei confronti della famiglia, da parte mia tendo in questo momento tendo a sentirmi vissuto più come il compagno e padre che come partner, lei non manifesta nessuna ansia o necessità di fuggire tra le braccia di
qualcuno o di evasione.
vi ringrazio per qualsiasi delucidazione vogliate offrirmi.
saluti Giuseppe

VIOLENZA E RABBIA

Sono veramente contenta di aver trovato questo sito. circa due mesi fa ho letto il libro"donne che amano troppo " ed è stato abbastanza sconvolgente, era come entrare ( o uscire ) da una vita parallela .
adesso sto leggendo "lettere di donne ..." e ho scoperto di non essere stata la sola ad avere quel tipo di reazione. sono divorziata da cinque anni, mi ero sposata quando avevo vent'anni e ho avuto subito la mia prima figlia . quando ho conosciuto il mio exmarito avevo sedici anni e nessuna esperienza . da allora lui è stata la mia famiglia. posso dire che è stato un vero disastro ma io ho nascosto sempre tutto alla tutti.mi picchiava con "classe" e mi teneva ore e ore a farmi il lavaggio del cervello per non lasciarlo quando ero esausta.dovrei scrivere un libro per dare veramente un idea di quello che è stato . poi è passato ai tradimenti e sono riuscita a scappare da quella vita senza senso. Non lavoravo nonostante il mio diploma ( perchè lui non voleva che io lavorassi ) lui tra l'altro è un dirigente istruito e apprezzato ...ma mi diceva che visto la non necessità economica volevo andare a lavorare per fare la puttana' ma il mio vero motivo era quello di potemi realizzare ed essere un po dipendente economicamente. insomma si è appropriato della mia vita poco per volta e io gliel'ho permesso .il mio sogno ad occhi aperti era quello di ritrovarmi vecchia con i miei figli adulti e indipendenti da quella famiglia.avevo trent'anna.poi ho fatto il salto nel vuoto , cercando un sostegno dalla mia famiglia d'origine, l'ho trovato con un'altra donna e volendo lasciarlo mi ha mal menata per strada, avevo paura di tornare a casa e con i miei figli sono rimasta da mia madre, ho portato il collare per quindici giorni e l'ho denunciato, . non sono più riuscita a prendere le mie cose e quelle dei miei figli, sono stata accompagnata dai carabinieri per poter accedere in casa circa due mesi dopo. senza soldi senza casa , senza vestiti. .così per due mesi .ho vissuto l'inferno ma ho subito trovato il modo di incominciare e vivere, nel giro di due settimane stavo gia lavorando e dopo cinque mesi avevo gia affittato un appartamento sotto casa di mia madre. Al processo nonostante i referti medici lui è stato assolto, io non avevo un avvocato ,lui si .per me questo è stato il vero dolore, ho sempre temuto di non essere creduta e si verificato... da circa quattro anni sto con un ispettore di polizia ( che amo ) e si è stupito di come sono andate le cose.... ho dentro me tanta rabbia quando ci penso e non so se anche questa volta ,come tante altre volte nella mia vita anche d'infanzia è meglio per me non pensarci.

RIMORCHIO VIRTUALE

Alessandro Buon giorno, sono un uomo di 54 anni. Vivo a Roma e sono gay. Avevo una storia d'amore meravigliosa con un ragazzo che, nonostante fosse molto più giovane di me, aveva fortemente voluto e creduto in questa relazione che durava da un anno. L'ho distrutta definitivamente poichè ho tradito la sua fiducia, il suo orgoglio e la mia credibilità in maniera squallida e vergognosa. Ha scoperto che ero iscritto ad un sito di incontri (in realtà lo ero dal 2004, cioè da prima di incontrarlo, ma non mi er mai cancellato). Già ai primi di settembre aveva trovato un sms di contatto con un altro raazzo sul mio cell e dopo la giusta rabbia mi aveva perdonato. Ma certamente era rimasto sospettoso. Ilsuo sospetto si è tradotto in amara realtà allorchè, pochi giorni fa, si è ricordato del messaggio che aveva letto ed è andato sul sito che aveva letto nell'sms, trovando il mio profilo con il messaggio che cercavo ragazzi (in particolare calciatori e militari). E' rimasto giustamente scioccato e mi ha teso un tranello al quale ho schifosamente accettato: ha creat un profilo finto, mi ha contattato, si è
detto interessato moltissimo a me e mi ha pressato per un incontro Sulle prime
ho rifiutato, dicendo che ero bsx, fidanzato e che convivevo con una donna.
Però gli ho mandato delle mie foto "intime". Mi ha ricontattato ed insistendo ha chiesto un solo incontro pr fare due chiacchiere. Purtroppo ho accettato e, al momento dell'incontro, mi è caduto il mondo addosso: era il mio ragazzo. Mi ha naturalmente e giustamente vomitato tutto il suo disgusto, il suo livore, la delusione, la rabbia. Mi ha dato del pervertito maiale, che sono la feccia del mondo e so di essermelo meritato. Non ho giustificazioni di sorta. Sono a pezzi. Chiaramente mi ha lasciato e mi ha detto ce l'ho fatto soffrire terribilmente ed è andato anche al pronto soccorso. Sono un verme schifoso, senza possibilità di giustificazione. E so che non tornerà mai più da me. Però volevo capire se c'è davvero qualcosa di marcio dentro di me o se il tutto è fatto in maniera voluta e quindi solo mia responsabilità. Premetto che non sono tanti anni che ho scoperto queste chat e che, prima di conoscere questo ragazzo le ho utilizzate tante volte, anche per ore continue, per conoscere ragazzi e per organizzare incontri. Era diventata come un'ossessione: non potevo farne a meno, mi dava soddisfazione mentale ed a volte anche fisica. Ho anche incontrato tante persone, ma spesso per una sola volta e non sempre per un
rapporto sessuale. Più che altro mi coinvolgeva molto il fatto diessere ricercato da ragazzi molto più giovani che volevano fare sesso con me. Questo mi appagava di per se e non avevo bisogno di altro. Le foto intime le avevo poi aggiunte per farmi "apprezzare" ancora di più. Da quando era nata questab relazione splendida la cosa mi aveva aiutato moltissimo a staccarmi da tale dipendenza e solo in rarissimi casi nei mesi seguenti avevo letto le mail con le quali venivo ancora ricercato da chi leggeva il profilo sul sito, senza però più rispondere. Poi il mio ragazz per motivi di lavoro e di famiglia si è dovuto assentare tra luglio ed agosto per un mese e mezzo. Una prova importante per tutti e due: la nostra prima vera lontananza: ma siamo riusciti a sentirci tutti i giorni ed eravamo felici di averla sopportata e superata. Ma lui purtroppo non sapeva che, stando io a casa spesso in quel periodo, mi sono di nuovo sentito attratto in maniera compulsiva dal pc e appena letta una mail con la quale venivo contattato dal ragazzo dell'sms ho ripreso a chattare sempre più assiduamente. Una vera dipendenza che aumentava giorno dopo giorno. Ho incontrato quel ragazzo pur non facendo nulla. Mi cresceva comunque il senso di colpa, ma il giorno dopo mi ritrovavo li sul pc. Dopo la prima scoperta e la prima rotura con il mio compagno, poi perdonatami, credevo di essere ritornato normale. Ma come il fumatore che riesce a smettere, se rimette per sbaglio in bocca una sigaretta, ripiomba nel vortice del fumo, o il drogato nella droga, io sono ridiventato succube della chat e del pc. Ed ho continuato ad entrare nel e mai come ora venivo contattato da una miriade di ragazzi giovani che volevano conoscermi ed avere rapporti con me. Fino alla conclusione che ho descritto sopra. E' chiaro che sono assolutamente responsabile del male che ho fatto al mio compagno, del mio comportamento squallido, vergognoso, senza giustificazione, che ha dstrutto quel rapporto unico e meraviglioso che non potrà mai più ritornare: la sua fiducia l'ho distrutta toalmente! Ora però vorrei sapere, dopo questa lunga esposizione: può essere che la mia sia una malattia mentale? Può essere che nonostante il mio impegno anche forte, io non riesca da solo a staccarmi da questa droga ricorrente della chat e del "rimorchio" virtuale. Le assicuro che per me il massimo dell'eccitazione e della soddisfazione consisteva nel conquistare, ma di incontr ne ho avuti solo due (considerato anche il finto ragazzo, cioè il mio compagno), ma senza assolutmente ricercare il rapporto fisico o sessuale, ma quale soddisfazione finale nel capire chi avevo davvero "conquistato", magari anche ferendo l'altra persona che sperava nel rapporto (come nel primo caso). Se questa è una "malattia", se c'è una terapia, sono disposto a tutto per dimostrare comunque al mio ex compagno che era qulcosa che andava anche oltre la mia forza di astensione da cioò. Che la lontananza e la solitudine mi aveva fato ricadere nel marciume, ma che per non ricadervi in futuro, sono disposto a tutto per uscirne definitivamente. Anche se so che questo non mi farà purtroppo recuperare la nostra meravigliosa storia d'amore, almeno vorrei avere la soddisfazione di dimostrargli, a posteriori, che ho davvero fatto di tutto per uscirne e che non sono un maiale pervertito, come lui mi ritiene.
Mi scusi Dott. Cavaliere per questa lunga mia, capisca il mio stato d'animo e la necessità di risollevarmi dal fango nel quale sono ormai sprofondato!