lunedì, febbraio 25, 2008

VITTIMA DI UN AMORE MALATO

China Età: 24 Sono stata per tre anni succube di un amore malato. Ora me ne rendo conto.Solo ora, anche se non è facile. Anche se fa male.Ancora mi chiedo se chiamarlo amore sia appropriato...amore, si, ma solo perme.Lui era un mio compagno d'infanzia, siamo cresciuti insieme...abbiamo condiviso gli anni rutilanti della pubertà, i primi amori, le primissime esperienze sessuali, i primi e grandi dolori...all'indomani della quasi maggiore età ci siamo scoperti uomo e donna e la nostra amicizia pian piano è scivolata in un vortice tremendo, disintegrando le nostre vite, avvolgendo inostri giorni in un lamento continuo.Lui non mi accettava come donna, ero solo un'amica.. eppure era attrattoirreistibilmente da me. Passavamo periodi splendidi, in cui tutto sembrava romantico e perfetto, per cadere poi, in periodi di totale anaffettività. Tutto nella norma, sin qui...dopo sei o sette mesi di questa farsa,fatta di rose che lui lasciava dove abitavo, bigliettini teneri e menefreghismo totale, facemmo per la prima volta l'amore...e in quel preciso istante tutto cominciò a rotolare: appena finito lui mi disse che era stato bello, peccato che al mio posto non ci fosse stata la ragazza che tanto gli piaceva.Io accettai questo stato di cose: lui rifiutava un mio bacio, poi faceva con me un'amore violento, mi faceva male, mi feriva non solo con le parole, ma anche fisicamente.Ed io ero immobile.Ricordo ancora quella volta che facemmo l'amore in macchina: lui si muoveva,mi strattonava, ruppe le calze e la gonna con una cattiveria inaudita, come se volesse punirmi, e io me ne stavo ferma, immobile...l'unica cosa che riuscivoa fare era piangere in silenzio. Quando lui terminò, mi chiese scusa e disse che mi voleva bene.Io lo amavo. Credevo di amarlo. Lo amavo così tanto che ero diventata la suacosa preferita: davanti agli altri faceva persino finta di non conoscermi, miumiliava, portava altre ragazze, poi, appena chiusa la porta, si scaricava sudi me...parole, violenze non solo fisiche, ma psicologiche.E più cercavo di allontanarmi, più rivendicavo la mia vita, più lui mi perseguitava, chiedendomi scusa, dicendo che non ce la faceva a starmilontano...mi adorava, ma non mi amava. ed io non riuscivo ad andarmene da lui, da quel suo amore che dovevo scalare,dalle punizioni che mi infliggevo perchè lui mi voleva più magra...voleva chemi vestissi in un certo modo, e ogni qual volta io non ero all'altezza, mi infliggevo punizioni terribili: dal non mangiare all'autolesionismo.Lui era la mia montagna. Lui in fondo mi amava, e questo mi bastava.Mi illudevo che la sua passione, le sue scenate di gelosia, fossero amore.Dopo circa due anni lui cominciò a picchiarmi: dapprima un calcio, a cuiseguirtono accorate scuse e momenti meravigliosi, poi sempre più forte, spinte,cazzotti e calci sempre più violenti.Quando avevamo rapporti sessuali,non aveva nessuna premura...non apsettava cheio fossi pronta ma mi procurava delle lesioni da cui non sono più guarita e cheora mi creanograndi problemi a livello sessuale.Mi mentiva spudoratamente, poi tornava con la coda tra le gambe.Rimasi incinta e lui mi fece abortire...Fu in quel momento che qualcosacominciò a vacillare...io cominciai a rispondere alle sue cattiverie, a cercaredi allontanarmi...ma lui tornava in ginocchio, dicendo che senza di me non eravita, che aveva sbagliato...,e io ci ricadevo.Non osavo dire niente a nessuno, tanto era inutile: lui il classico figlio dipapà, un persona per bene, carino, dolce, tenero, sempre pronto ad offrireaiuto ai bisognosi...e quando cercavo di parlare con qualcuno mi sentivo daredella bugiarda.Allora sono morta dentro.Ero lo straccio di me stessa.L'ultima volta che ci vedemmo lui mi picchiò così forte che tornai a casazoppicando e allora i miei genitori aprirono gli occhi...la notte che passai inospedale fu l'ultima che trascorsi pensando a lui...referto: due costole fratturate, versamento al ginocchio, ematomi interni sulla spina dorsale.Ogni tanto mi illudo che non sia mai successo...mi manca così tanto quell'amico con cui sono cresciuta...ogni tanto mi scopro a pensarlo erazionalmente rabrividisco....Non era amore, quello.

NON SO' STARE DA SOLO

Le mando una mia mail inviata ad una sconosciuta, forse è confusionaria, forse no, non so se riuscirà a capire non ho tanta voglia di scrivere, ma vorrei testimoniare la mia esperienza.
Il sito è un buon spunto per chi voglia ricominciare.
Grazie
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Non è uno sfogo, non amo apparire, farmi notare, solo chi mi è molto vicino mi conosceveramente.
Questa mia presenza sulle chat è un modo di allargare il mio mondo, diventato troppo piccolo, quasi inesistente, un modo per aggrapparsi a qualcosa, un modo per sperare in qualcosa, un incontro fortunato può sempre capitare, una nuova amicizia, un nuovo amore (non ci credo tanto), ho le stesse possibilità diincontrare qualcuno per strada, al mare, mi è già capitato alcuni anni fa, hoguadagnato due buone amicizie dalla chat. Puoi pensare tutto e il contrario di tutto leggendo queste poche righe, non mi conosci, io non conosco te, ma leggendo il tuo blog ho sentito le pene d'amore,la solitudine, la voglia di vivere e lottare di credere ancora nell'amore, sai quello scrigno d'acciaio che custodisci nel tuo profondo? E' uguale al mio, in te ho letto la profondità della solitudine, la delusione,la vita andata in pezzi, un enorme hangar, alto, immenso, da riempire con piledi monetine, una dopo l'altra , un lavoro immane che non finisce mai e ognitanto le pile crollano e tu devi ricominciare, ma la tenacia ti porta avanti,poi un giorno ti accorgi che l'hai riempito, è venuto qualcuno ad aiutarti unpiccolo grande aiuto, chiudi l'hangar soddisfatto del lavoro, chiudi e scappivia, vai per il mondo, torni a vivere, un vivere incerto ma sempre meglio dellasolitudine, non avevi nulla, adesso hai quello che ti serve, un'amore, forse unpo insicuro, ma vuoi mettere con la solitudine? La mia storia:Famiglia diciamo quasi povera, i miei hanno sacrificato tutta la vita, nessuna vacanza, l'unica loro soddisfazione sono i quattro figli, hanno tirato suquattro brave persone. Mondo povero, mondo piccolo, io il più grande, persona responsabile, aconoscenza dei sacrifici e dei problemi di famiglia, studio fino al diploma,poi a lavorare, non è il caso di pesare ancora sulla famiglia, amici normali,ora mi accorgo a 39 anni di non avere un vero amico da sempre, a 21 anniincontro un sorriso bello come il sole, mi innamoro, il mio primo amore, siamocresciuti insieme, ci siamo accontentati di poco, di noi, viaggi pochi, mondopiccolo, solo i libri allargano il mio mondo. A 28 anni decido che è il momentodi diventare indipendente, decido di sposarmi, è il momento, con tantisacrifici metto su casa, matrimonio, bel giorno, sono felice, vivere insieme èbellissimo, pochi mesi e qualche precauzione in meno e mi ritrovo futuro papà,botta iniziale, non era previsto così presto. Ci vuol poco a tramutare la perplessità in gioia, l'amore fa grandi cose. Gravidanza difficile, mille attenzioni, un po di preoccupazione, mille esami,alcune volte ricoveri, l'ultimo impietoso, il bambino non cresce, siamo alsettimo mese, siamo al 21/12/99, medici incerti, attendiamo qualche giorno,facciamo passare natale e poi vediamo. Riporto la mia famiglia a casa per passare un mesto natale, 22/12 ha casa, leinon si da pace, troppa tristezza, sta male, alle 3 del mattino la porto inospedale, calmano i dolori con una flebo, dopo le 5 la lascio, torno a casa perprendere alcune cose, deve stare in ospedale, arrivo a casa e ricevo unatelefonata, volo all'ospedale, Enclapsia, parto cesareo, il bambino è troppopiccolo, è nato, è morto, devo anche registrarlo all'anagrafe, Roberto, nomedato dall'infermiera non so neanche quello che faccio. Elena, sbalzo di pressione, emorragia al cervello, in cinque giorni di sala dirianimazione ogni giorno una notizia peggiore, il giorno che mi hanno detto chenon c'era più speranza, mi hanno fatto entrare a vederla, lo toccata, non c'erapiù, Elena non era più li, ho sentito che la mia vita era finita. 26/12 unmondo intero è finito. Non sono stato in grado di andare al funerale, ho vagato, ma sono tornato acasa, non per me, per l'amore verso la mia famiglia, così è stato per alcunimesi. L'hangar era immenso, buio, freddo, non si riempiva mai, ho scoperto la chat,in molti mi hanno aiutato, molto spesso inconsapevolmente, alcuni, anzi alcune,ho fatto solo amicizie femminili, gli uomini non hanno la sensibilità pertrattare con gli uomini. Gli uomini mi hanno aiutato con lo sport, amici di pedalate in montagna onuotate al mare. Il sole la natura, il mio antidepressivo preferito. Alcune amicizie sono diventate reali, mi hanno aiutato a costruire un piccolonuovo mondo, sono andato al loro matrimonio e ne sono felice, amicizie sincere.I vecchi amici gli ho tenuti lontani, tutte coppie, troppi ricordi. Una piccola vita, ma almeno ero vivo, poi un giorno incontro uno sguardo apranzo, così per un mese, mi faccio avanti, tra mille difficoltà nasce lapassione, viva pulsante, intensa, mi sento vivo, il cuore mi scoppia, ho persola vita, come posso non essere felice di vivere! Iniziano le incertezze, l'insicurezza di lei, ma io non mollo, sia percarattere, sia perché voglio vivere, non posso tornare al nulla. 5 anni di cui gli ultimi 2 vissuti insieme, era una nuova vita, nessunacertezza, ma io amavo e vivevo, lei invece solo insicurezza, anche grandeamore, so che mi ha amato, ma ha vinto l'insicurezza. Incertezza, insicurezza, mal di vivere, se non fosse per il destino non sapreicosa sono, in effetti non lo so, non sono nel mio dizionario, l'ho scopertotramite l'amore, l'amore riversato su una persona insicura, con il mal divivere, mi ha lasciato, mi sono ritrovato nell'hangar immenso, mi sa che è piùgrande del primo, ma almeno so che lavoro devo fare. Avrei potuto farmi del male, bere, drogarmi, avrei avuto un minimo digiustificazione, ma no, io sono tutto d'un pezzo, non amo farmi del male o faredel male, ho vissuto per amore, amo, amo incondizionatamente, non chiedo nulla,do tutto. Tutto d'un pezzo e sono a pezzi, resisto senza orizzonte, cammino ma non sodove vado. So solo cosa sono stato, sono quello che ho vissuto. Ora eccomi qua, a ricominciare, con tanti amici sposati e con figli, che nonvedo mai, la mia vecchia casa data in affitto a mio fratello, sono tornato daimiei, ospite fino a quando il cervello si schiarisce e il portafoglio mipermette una nuova casa, amici di sport e niente più, lavoro, casa, sport,piccolo mondo che non so più come allargare. Uomo d'acciaio, ma timido, passionale solo con chi ama, tanto da dare, ma pocoda dire, una combinazione perfetta per stare da soli. Arriva Natale e ho paura di stare qui con il freddo nell'anima e senza sole,spero di riuscire a partire, altrimenti il freddo si farà sentire, fuggo, vago,come sempre quando sono triste poi torno. Si hai ragione ogni tanto mi sfogo nel virtuale, oggi purtroppo e toccato a te,perdonami, vorrei portare sorrisi alle persone, ogni tanto mi riesce. Al contrario di te gli sfoghi non mi portano benefici, non mi liberano l'anima,sono più che altro un ripetere a me stesso quello che sono. Io ho fatto alcune scelte nella vita che tu non hai fatto, non so dire chi havissuto di più con più ricchezza, sicuramente abbiano vissuto intensamente, il bello e il brutto della vita. Grazie per avermi dedicato qualche minuto.

L'EBBREZZA DI STARE BENE CON SE' STESSI

Zena Età: 34 Gentilissimo Dottore, perdoni l’insistenza ma le invio per la terza volta la mia lettera e spero mi potrà dare una valutazione di massima.Mi trovo nella massima incertezza riguardo un aspetto molto importante della mia vita, quello di coppia, e con breve tempo per decidere in quanto la persona con cui sto soffre molto da troppo tempo ed esige giustamente una mia presa diposizione chiara ed univoca. Convivo da 4 anni con un uomo separato con una bambina di 6. All’inizio stavamomolto bene assieme (in tutto sono 6 anni che stiamo insieme), poi dopo poco dall’inizio della convivenza abbiamo cominciato ad avere litigi sempre +frequenti e pesanti, a causa + che altro del mio carattere un po’ irascibile e poco elastico, rigido e puntiglioso. Si litigava per sciocchezze, all’inizio,poi quando sua figlia veniva da noi nei week end io mi innervosivo, lui si metteva in ansia e non mancava mai il litigio (per colpa mia perché non c’eranomotivi validi). Lui ha sempre cercato di calmarmi in quelle occasioni senza riuscirci, soffrendo molto per la mia aggressività. Io ero infastidita dalla presenza della figlia, mi vergogno ad ammetterlo, stavo male e mi veniva l’ansia quando arrivava, anche se si trattava di una bimba educata, che non faceva nulla di male. Sul piano fisico ho cominciato a desiderare sempre meno i rapporti intimi tra noi, senza però mai mancare nelle coccole e tenerezze (colrisultato che lui si è via via sempre + sentito trattato da bambino + che dauomo). Ho cominciato come ad allontanarmi per proteggermi dalla frustrazione degli scontri continui, ho cominciato a pensare a quello che mi poteva far starbene aldifuori, a dedicarmi agl iinteressi che avrei sempre voluto coltivare, apensare un po’ a me come individuo, lato in cui sono sempre stata carente perproblemi che c’erano nella mia famiglia di origine (nella quale ho respiratoaria “cattiva”), ma lui naturalmente davanti a questo atteggiamento si èsentito sempre + insicuro, stava sempre + male e + mi stava addosso x cercareamore e rassicurazione + io mi sentivo soffocare e lo allontanavo. Mi sono allontanata tanto da lui senza accorgermene e tuttavia standorelativamente bene, finché nell’ultimo anno abbiamo drasticamente quasieliminato i rapporti sessuali e il brutto è che io non ne ho sentito lamancanza + di tanto; sento + la mancanza di un coinvolgimento mentale nei suoiconfronti. Purtroppo ho cominciato a vederlo nei suoi difetti, nelle cose chedel suo carattere che vorrei diverse (maggior durezza e – accondiscendenza, +decisione), quasi “dimenticandomi” del valore dei pregi che di lui mi avevanofatto innamorare. A volte fantasticavo su altri uomini che conoscevo, pensandose sarei stata + felice con altri caratteri aventi caratteristiche diverse,magari un po’ più aggressivi…D’altro canto trovo tutto assurdo un ragionamentodel genere, oltrettutto perché poi forse anche in quelli troverei mancanzeancora + grandi, essendo una persona che non si accontenta facimente e tollerapoco la mancanza di valori che ritengo importanti come quelli che infatti halui. Di lui ho infatti una stima smisurata, è una persona molto corretta, dicarattere maturo e fermo. Solo che in questo periodo lo vedo così fragile…Evedo che riesco a fargli del male senza che lui riesca a difendersi; non lofaccio di proposito ma non mi so contenere e vorre iche lui fosse in grado di“mettermi le briglie”. Il fatto è che il sentirmi così “potente” verso di lui mi dà fastidio, anche se obiettivamente lui non è dipendente da me ma semplicemente mi ama molto e molto me lo dimostra e avrebbe bisogno di sentirsi ricambiato molto di più.Adesso stiamo valutando di lasciarci (più che altro io, perché lui mi amatroppo anche solo per pensarlo) perché lui non ce la fa più a vivere d’inedia ed io sono confusa e non so dargli risposte. Ho promesso tante volte che sarei cambiata senza riuscirci. Il brutto è che mi innervosisco spesso e lo tratto male per futili motivi. Mi odio per questo e mi sento un mostro, mi sento una bambina che fa storie, e non so che valore dare a quello che provo.L’eventualità che lui se ne vada mi fa disperare, buttare così quasi 6 anni insieme, i sogni di una famiglia…L’istinto è quello di amarlo, di stare con lui, ma…perché l’attrazione che provo è poca?…sono riuscita a sopprimerla fino a questo punto pur di non soffrire..Ma può rinascere? Ancora mi sembra irreale l’allontanamento di cui siamo preda e tuttavia non so fare un passo né in un senso né in un altro perché non sono sicura di nulla e non vorrei continuare afarlo soffrire magari inutilmente. Mi sono chiesta persino se sono davvero innamorata di lui, ma pur non provando + la passione dell’inizio non riesco apensare di buttare via un rapporto cui dò grande valore per qualcosa a cui nonsolo non so dare un nome ma che non percepisco come concreto.Incostante e un po’ volubile lo sono sempre stata, sicuramente un po’ immatura e poco concreta, però non so se sia per questo. Magari sono solo spaventata dagli impegni che inevitabilemente un rapporto comporta, anche non piacevoli a volte…o forse dall’ebbrezza che lo stare bene con se stessi dà.

POSSO "CURARMI" ?

cristina Età: 26 Vengo da una famiglia benestante. mio padre ha dato vita a un'impresa e ha costruito la sua piccola fortuna. vivo in una villa bellissima ed enorme, non mi manca nulla.ho potuto scegliere in libertà il mio percorso professionale, mi sono laureata con il massimo di voti e ho fatto alcune esperienze di lavoro nell'industria televisiva (anche se a tutt'oggi non lavoro e ciò è fonte di grande insoddisfazione per me).per tutta la mia vita non ho dedicato tempo nè spazio alle questioni sentimentali... ho avuto poche storie e molto fallimentari (non ho mai avuto storie ufficiali. ho permesso ai ragazzi che ho frequentato di essere usata -anche economicamente- e tradita. non mi sono mai sentita amata).da sette mesi frequento un uomo conosciuto sul lavoro. mi sono innamorata, e anche lui di me, tanto che (anche per me) ha concluso una convivenza, ha comprato con fatica una casa e ora vive da solo. mi dà tutte le attenzioni possibili, fa tutto ciò che è nelle sue possibilità per farmi stare bene.eppure io ho paura. ho paura di non vedere con lucidità la situazione, che giudico difficile (la presenza di una bambina di 7 anni, la lontananza tra casa sua e casa mia, il fatto che mio padre non approvi la relazione, la condizione di ristrettezze economiche in cui lui versa, i problemi psicologici che secondo me lui ha - è paranoico, non è soddisfatto del suo lavoro, non è capace di prendere decisioni autonome e quando lo fa spesso sbaglia). ho paura di non saper accettare i suoi difetti (spesso è vestito sciattamente, ha fatto uso di droghe in passato, è sempre angosciato dalla mancanza di soldi). ho paura che questa persona non sia l'uomo giusto per me, ho paura di deludere le aspettative dei miei genitori, ho paura che lui non possa darmi un futuro felice.so che il problema è anche mio, perchè non so darmi tempo. posso "curarmi"?

mercoledì, febbraio 13, 2008

LA VITA NON PRENDE VITA

dalia Età: 37 ..è da anni che mi dibatto x capire questo mal d'amore..in realtà so che ha a che fare con un padre assente, inacessibile eduna madre castrante che mi ha inculcato il peggio di una religone cattolica..ilsenso di colpa,il dovere...quindi i miei legami affettivi sono stati unfallimento..un matrimonio naufragato in un divorzio..una relazione che mi stascarnificando l\'anima con un uomo che rappresenta la somma di tutte le miepaure:l\'abbandono e il rifiuto...ed è un\'altalena in cui io non mi sento maiall\'altezza della situazione, rinunce solo rinunce pur di elemosinare le sueattenzioni veramente povere..lui non ama possiese...e c\'è una forma di sadismoquando mi nega il più piccolo e generoso aiuto..ed io mi perdo e mi impoveriscosempre di più..non riesco più ad ascoltarmi..mi chiudo sempre dipiù..oltretutto vivi da sola in una città che non è la mia..Torino..mi ribello,mi umilio..piango insulto..ma nulla cambia..tanto sa che poi torno con la testabassa..gli faccio due moine..finiamo a letto..mi confonde dicendo che sono unadonna inquieta e che è impossibile fare progetti con me..cerco di robadire..mirisponde di non rompere...fino alla prossima volta...quest\'uomo non mi daniente..se non la sensazione di essere amata quando mi stringe tra lebraccia..fuori dal letto cambia tutto io divento bersaglio delle sue battuteche spesso mi scherniscono o mi ridicolizzano...quello che faccio o penso nonva mai bene..tutto deve andare secondo il suo schema..tutta la sua vita èpianificata programmata..per me non c\'è mai tempo..i miei interessi sonosuperficiali..penso solo al divertimento...io sono un\'infermiera che lavora inun reparto di bambini oncologici..ho bisogno anche di svagare la mente..masecondo lui ho solo dei pruriti..dei capricci..tutta questa situazione cheperdura da anni mi ha portato a somatizzare tutte queste emozioni tra la testae il mio apparato riproduttivo i miei cicli mestruali sono stati segnati da lunghi periodi di amenorrea a cicli troppo ravvicinati..quando siamo statiinsieme da un irideologo, un signore anziano..mi disse davanti a lui :lei nonsi piace..si deve amare alla follia..facendomi i più svariati complimenti..nonsono una stupida..credo di essere sensibile ed anche una bella donna..ma diquesto mi sono sempre vergognata perchè mio padre non mi ha mai fatto un complimento (non per cattiveria..) e mia madre non mi è mai piaciuta..non è mai stata il mio modello ideale al femminile...quindi in tutto questo incredibilepasticcio io continuo a soffrire ad elemosinare amore da un uomo che non lomerita perchè ahimeè innamorato solo di se stesso..ed io sono qua chenonostante gli svaruati tentativi non riesco a staccarmi perchè ho paura dellasolitudine che in passato ho già sperimentato..sopratutto col divorzio..lui aveva un'altra..anche se riconosco che non è stata la causa del nostrofallimento..ma ancora una volta l'abbandono e il rifiuto...concludo dicendo che ho perso per me stessa il gusto alla felicità..anzi mi fa quasi paura..non sopiù cosa sia la normalità..sono cresciuta con la convinzione che mio padre emia madre non erano fatti per stare insieme,frutto di continue polemiche tra diloro..e le continue lamentele di mia madre.per non paralre della sua fissazione che la tradisse e tutti i lavaggi del cervello che mi sonosubita..perchè lei scaricava tutto su di me..sono cresciuta vergognandomi di loro e con la convinzione che una volta andata via di casa la mia vita sarebbestata diversa..è stato il più grosso errore..i miei stanno assieme ormai da piùdi 40 anni, si vogliono bene..e di questo ne sono felice..mia madre continua alamentarsi mio padre ad essere polemico..io sorrido..ed è un sorriso un po' amaro perchè non sono stata capace ad andare oltre ossia a credere im mestessa....le sarei veramente grata di qualche consiglio..che sbloccasse questa assurda situazione è da sempre che dico "LA VITA NON PRENDE VITA"...quando invece dentro fremo solo di vita e di voglia di amare ed essere amata.. senza più quella sensazione di smarrimento..grazie

LEI MI HA TRADITO

ANONIMO Età: 35 NON SO COSA FARE MI SENTO BRUCIARE DENTRO VUOTO! LE SPIEGO,SONO SPOSATO DA UN ANNO E MEZZO FIDANZATO 7 ANNI, LEI HA 30 ANNI CI CONOSCIAMO DA 10 ANNI.SCOPRO LA SCORSA SETTIMANA TRAMITE IL SU CELL. DEI SMS MI HA TRADITO CONUN\'ALTRO LA STORIA SEMBRA INIZIATA DA POCO E LEI MI HA DETTO E HO LETTO SMSCHE FINITA CHE NON SE LO SPIEGA CHE STATO UN COLPO DI TESTA E CHE SE POTESSETORNARE INDIETRO NON LO RIFAREBBE MI DICE CHE MI AMA E SI SENTE DISTRUTTA PERQUELLO CHE MI HA FATTO.IO MI DOMANDO PERCHE\' TUTTO QUESTO, MI RIMETTO INDISCUSSIONE IO SE HO FATTOQUALCOSA, NEI ULTIMI MESI SENTO E VEDEVO CHE SCONTENTA PER PROBLEMI DI LAVOROHO CERCATO DI AIUTARLA LE HO TROVATO IO IL LAVORO PERCHE\' NON VOLEVAABBONDONARE IL VECCHIO AVEVA PAURA POI NE HA CAMBIATO UN\'ALTRO POI E RITORNAAL VECCHIO LAVORO PERCHE\' L\'HANNO RICERCATO E QUESTO LE HA PORTATOSERENITA\'.ERO CONTENTO ANCHIO PERCHE\' LA VEDEVO FELICE, IO NEL MIO LAVORO PARTO ALLE 6DI MATTINA E RITORNO ALLE 7 SERA ANCHE LEI. ALLA SERA A VOLTE PARLAVAALTRIMENTI ERO CHE DOVEVO PUNZECCHIARLA. IL SESSO C\'ERA ALMENO PER ME ERAMOLTO APPAGANTE E INTENSO ADESSO NON LO SO PER LEI(MI SEMBRAVA ANCHE PER LEIALTRIMENTI E UNA BRAVA ATTRICE). LA VITA ANDAVA AVANTI MI HA ORGANIZZATO X ILMIO COMPLEANNO UNA FESTA HA SORPRESA CON AMICI. (LEGGENDO SMS IL GIORNO PRIMAERA CON L\'ALTRO). POI A GIUGNO SUO FRATELLO CHE MOLTO LEGATA SI SEPARA DA SUAMOGLIE (PRIMA POI DOVEVA SUCCEDERE x ME NON DOVEVANO SPOSARSI) C\'E\' UNA BIMBADI 2 ANNI E MEZZO E LEI STA MALE PER SUO FRATELLO PER LA BIMBA ECC. IO ERO SEMPRE VICINO IL PIU\' POSSIBILE A LEI PERO ADESSO CERTI ATTEGGIAMENTIDI QUEL PERIODO ERANO STRANI. UNA COSA IMPORTANTE AI PRIMI DI MAGGIO LEI MIMIDICE CHE UNA TIPA SOLARE CHE LA VITA DI MATRIMONIO LE STA STRETTA IO GLIDETTO E PENSATO STAI PASSANDO UN PERIODO SOPPRATTUTTO SUL LAVORO TRESSANTEPERO\' GLI HO CHIESTO SE HO SBAGLIATO SE VUOLE UN PERIODO DI STACCARE IO MISAREI SACRIFICATO PER LEI AVREI FATTO QUALSIASI COSA, MA LEI DETTO ANDIAMO AVANTI. POI E SUCCESO TUTTO QUESTO.SO PER CERTO CHE LEI LO CONOSCEVA GIA\' TANTO TEMPO FA, ERA STATA AFFASCIANTAARCHITETTO, E TEMO CHE HO O FATTO UNA LITIGATA CINQUE FA HAI PER DEI SMSSEMPLICI COME QUESTI PERO\' FINITA LI SIAMO ANDATI AVANTI AMATI IO L\'AMAVO MISENTO AMATO.ADESSO HO SCOPERTO TUTTO QUESTO MI CROLLATO TUTTO NON SO SE CREDERLE, SE QUELLOCHE C\'E\' STATO E VERO FALSO LEI MIA DETTO CHE NON VOLEVA ANDARE AVANTI CONQUESTA STORIA, INFATTI HO DEI SMS CHE VOLEVA TRONCARE TUTTO E SO PER CERTO CHEVOLEVA CHIUDERE TUTTO PERO\' LUI ATTACCAVA ( LUI E SPOSATO CON BIMBAPICCOLA).A GIUGNO (MI DETTO LEI) x SUO FRATELLO E NON SA PERCHE' E SUCCESSO E ANDATA ALLETTO 3 VOLTE POI SI E PENTITA A CHIUSO. E HO LETTO SMS.IO SO SE CREDERLE ANCHE SE HO LETTO SMS CI HO PARLATO CONE LEI DOPO TRE GIORNI(QUANDO HO SCORPETO TUTTO SONO RITORNATO DAI MIEI) E DENTRO DI ME C\'E\' 50% LECREDE ALTRO NO!!!! HO PIANTO E PIANGO MI STO CONSUMANDO, ALTRO A FACCIA AFACCIA LEI PIANGEVA ERA PREDENVA DEI CALMATI MI DETTO QUELLO CHE HO SCRITTOPRIMA, CI SIAMO ANCHE ABBRACCIATI SI SCUSA PIANGEVA IO LA TRINGEVO FORTE ENELLO STESSO TEMPO PENSAVO CON ALTRO CHE LA TOCCAVA MI FACEVA SCHIFO E LA MOLLAVO .MI RENDO CONTO CHE DOPO 10 ANNI E\' UNA PERSONA CHE NON CONOSCO INFATILE,AFFASCINATA DALLA BELLA VITA( IO HO UNA AZIENDA, LEI LAVORA IN UFFICIO ADESSOAPPAGATA VIVIAMO IN APPARTAMENTO NOSTRO NON ABBIAMO MUTUI, E LENTAMENTE STAVANOARREDANDO CIOE\' PICCOLE COSE ECC. ) NON SO COSA FARE HO TANTE DOMANDE IN TESTAMA E SEMPRE PERCHE' LA FATTO IO L'AMAVO TANTO FORSE DIO LO SA, ANCHE ADESSO PERO' MENO, IO AVREI FATTO QUALSIASI COSA PER LEI ANCHE FISICO. CERCO AIUTO I MIEI MI DICO CI VUOLE TEMPO, ANCHE IL MIO MIGLIORE AMICO SONO IUNICI CHE SANNO E SONO STUPITI PER QUEL CHE SUCCESSO, LEI NON ANCORAGGIO DIRLOSUA NONNA E ZIO, SI VERGOGNA DI QUELLO CHE HA FATTO, SUA MADRE NON SA NEMMENO LEI COSA LEI SIA SUCCESSO MENTALMENTE. HA ROVINATO TRE FAMIGLIE LA NOSTRA, DEI MIEI E LA SUA (VIVEVA CON MAMMA SEPARATA,NONNA E ZIO SONO MOLTO UNITI). ATTENDO V.S. RISPOSTA GRAZIE IN ANTICIPO SALUTI

COMPRIMARIA NEL CUORE E NELLA MENTE

Myriam Età: 34 Gent.le Dott. Cavaliere, frequento e mi mantengo in contatto assiduo quando nno è possibile vederci con un ragazzo mio coetaneo. ci siamo conosciuti circa 9 mesi fa e lui mi ha manifestato subito interesse. all'inizio non ero molto coinvolta, ma conoscendolo meglio mi sono sentita molto vicina a lui, anche se a questo sentimento, sia per i rari momenti che trascorriamo insieme sia per i problemi che sono intervenuti dopo alcuni mesi e che me ne hanno rivelato la parte più fragile e problematica non sento di poter dare il nome di innamoramento. sono sicurametne affezionata a questa persona, che in passato, alla morte del padre, dopo una lunga e penosa malattia, ha sofferto di attacchi di panico e che da qualche mese di trova coinvolto in una forma di aiuto non meglio specificata alla sua ex ragazza. Da quanto ho capito,avendomi lui detto molto poco a riguardo e ripetuto più di una volta che me ne avrebbe parlato compiutamente una volta risolta la questione, questa ragazza ha un qualche problema di salute di natura prevalentemente psicologica. considerato che il mio amico solo a luglio scorso ha avuto un'altra crisi d'ansia che lo ha portato a scomparire per tre settimane, staccando per una il cellulare e poi ricomparendo senza dare speigazioni o nulla, e che ha egli stesso dichiarato che non riesce comunque ad essere d'aiuto a questa persona,ma che tuttavia si trova a vviere strascichi penosi della propria vitapersonale passata, da cui nno riesce ad uscire, tanto che a volte si deprime incasa e non esce nel weekend, non so cosa fare e sto valutando seriamente ladecisione di distaccarmene, dopo aver tentato di dargli tempo, e nonostantealcuni passi compiuti da parte sua. continua a ripetermi di volermi bene e diessermi attaccato sul serio, ma io nno riesco a percepire nè dalle sue parolenè dal suo comportamento a dir poco altalenante un sentimento maturo nei mieiconfronti. Mi sembra in primo luogo una persona che non ha risoltocompletamente i suoi passati fallimenti ed esperienze e che comunque impiegamolto tempo per ammortizzarle. In secondo luogo, non credo si possa essereeffettivamente di aiuto a qualcuno se si hanno dei problemi ancora darisolvere. Infine, non ci ha pensato un attimo ad aiutare questa persona. E sela\'iuto verso qualcuno cui siamo stati legati è naturale e per certi versilegittimo, la natura del supporto e del sostegno che credo lui possa dare inuna tale situazione e il fatto che comunque mi sembra farsi ricoinvolgere dallasituazione, se nno dalla persona, tanto da esser chiamato in soccorso per ognisua necessità mi pongono davanti ad un bivio. Mi trovo di fronte a unapersonalità fragile che succhia da me energie, ma mi dà poco e che oltretutto,da quando è emersa questa problematica, ossai da qualche mese, non è statomolto chiaro con me, lasciandomi intuire qualcosa di cui mi ha parlato solo permezze frasi. Non credo che questo interesse pur forte che provo e che lui dicedi provare per me ( ma che vedo carente nei presupposti e difficile nelleprospettive) possa evolvere in un sentimento stabile e paritario. Attaccarsi aqualcuno non è sinonimo di volergli bene in modo adulto. Oltretutto, la sua excontinua a rivolgergli pressanti richieste di attenzione e di disponibilità. Midispiace staccarmi da una persona, cui sono comunque affezionata, ma credo chequesta persona, almeno per il momento non possa essere la persona per me esorpattutto non sia capace di stare con me al cento per cento. e come ebbe adire Golda Meir, meglio nonna a tempo pieno che ministro a metà.Preferisco coinvolgermi con persone che hanno mente e cuore sgombri, piuttosto che fare la comprimaria nel cuore e nella mente un po' affollate di questo mio pur affezionato amico.Vorrei un suo parere in merito.Cordialità

mercoledì, febbraio 06, 2008

MAL D’AMORE

(Di Marta Taminelli – 23.06.07)

Vita sprecata, insulti e offese!
Vorresti ritrascorrere il nostro tempo,
riparare ai torti....
Ahimè..., è impossibile !
La vita scorre come un fiume in piena,
il tempo scandisce gli anni e
lo specchio riflette le mie prime rughe
e i tuoi capelli bianchi.

Il legame che ci unisce è tangibile,
catene d’acciaio forgiate di tormento e angoscia.

Ci siamo mangiati l’un l’altro,
ci siamo fusi in un solo essere,
non ti sei accorto che esistevo anch’io ,
con i miei pregi e difetti ma c’ero!

Mi hai resa invisibile a me stessa!
Ed io non ero importante per me!

Esistevi solo tu,
eri il mio sole,
eri i miei occhi,
eri la luce della mia esistenza,
ero la tua amante-amica, segretaria-confidente.
Ero ... la tua schiava d’amore!

Ora ...restano solo lacrime,
rimpianti e pena!

Non sono felice, non sono serena,
ma ... sono io.. fenice della sera,
con tanti pregi ,... pochi difetti,
ho il mio valore e il mio prezzo!
Vivo con la solitudine
e per sorella la malinconia.

Sento la nostalgia nel vento,
lacrime solitarie e polvere d’amore.

Non posso ricominciare,
non posso più fingere di gioire,
non posso più smettere
di vivere, per non morire!

QUANDO FINIRA' QUESTO DOLORE ?

Salve,sono nuova e vorrei raccontare la mia storia nella speranza di trovare anche un po' di conforto.Ho letto molto delle vostre storie e sono già più rassicurata, ma il mio dolore è tale da non trovare ora l'equilibrio giusto per affrontarlo.Mi chiamo Licia, ho 22 anni e devo dire che in questi 22 anni ne ho dovute sopportare di difficoltà, tanto che ora non ho quasi più la forza di andare avanti, ma il mio desiderio di vivere è maggiore, si io voglio vivere, ma con serenità, con gioia.Tutto inizia da gravi problemi famigliari, tanto per cambiare...Ho una madre che ormai da più di trent'anni soffre (almeno da quanto mi hanno detto) di schizofrenia e manie di persecuzione, questo ha molto influito quindi su tutta la famiglia, dato che ho anche un fratello e una sorella più grandi di me,mio fratello ha 35 anni e mia sorella 31.
Non si sa come non si sa il perchè mia madre si sia ammalata, tutt'ora ci rimane un mistero, ma il fulcro sappiamo che è rappresentato da mio padre e tutti i suoi parenti, che è probabile le abbiano fatto forse qualche torto, ma in verità chi lo può sapere.
Io sono nata con la speranza che mia madre potesse guarire, ma ciò non è avvenuto e questo già mi ha fatto soffrire: Essere nata solo per cercare di far guarire mia madre, è stato un brutto colpo, ma non voglio dire con questo che non mi vogliano bene o altro, anzi essendo la più piccola sono stata anche la preferita, più che altro da mio padre, perchè mia madre chiaramente è sempre stata abbastanza assente,ma consapevole di tutto tranne però che della sua malattia.
Faceva l'insegnante, l'ha fatto per un bel po' di anni,ha smesso dopo la mia nascita perchè ormai la malattia non le permetteva più di farlo.
Oltre a sentire mia madre dare i numeri dovevo sorbire anche le tante litigate che faceva con mio padre,un padre irascibile che è arrivato un giorno a tirar contro lei una sedia,insomma la situazione non era delle migliori!
Mio padre ha tentato qualche strada con psicologi e psichiatri ma a nulla è servito,addirittura col TSO, rinchiusa per due settimane in un ospedale psichiatrico e vederla solo sedata e sbattuta su di un letto, cosa pensava di ottenere?Forse un miglioramento facendo così? Non ha fatto altro invece che peggiorare la siutazione,mia madre ormai non lo può più sopportare ne vedere, gli è diventato del tutto indifferente nonstante abitano ancora sotto lo stesso tetto,purtroppo non sarebbe neanche autosufficente se dovesse andar via, e facendo così si è chiusa completamente in un suo mondo per continuare ad andare avanti lo stesso.
Io invece da quando ero una bambina avevo preso ad andare dagli assistenti sociali, all'inizio facendo solo disegni e chiacchierate così, perchè non comprendevo la situazione, ma poi crescendo le conversazioni si facevano più complesse al fine di aiutarmi a trovare una via di uscita da quell'inferno e crearmi una vita decente, l'unica non so perchè. della famiglia apparte mio padre ad essere stata assistita dagli assistenti sociali. forse perchè la più piccola e la più sensibile, ma non so dire con esattezza, e ancora oggi ci continuo ad andare.
Crescevo così in un mondo pieno di insicurezze e disagi che ho assimilato nel tempo, facendo di me una ragazza sempre più sensibile e insicura di tutto un fatto però che mi ha fatto maturare più delle altre mie coetane e di altre persone, se no addirittura dei miei fratelli, oggi mi considero molto più adulta e matura di loro.
A scuola è stata un'altra lotta con i compagni di scuola, perchè avendo notato che ero una persona fragile se ne sono approfittati prendendomi in giro raccogliendo così insulti, sputi e anche qualche alzata di mani, tornando ogni giorno a casa sempre più depressa e con sempre meno fiducia in me stessa, mi sentivo davvero un puntino senza significato, volevo reagire ma avevo paura, paura di esprimere le mie idee per paura di ricevere altri insulti a mio danno morale, e purtroppo questo l'ho dovuto subire sempre, in tutto l'arco della mia vita scolastica, ho trovato sempre qualcuno che mi prendesse di mira...Anche se andando avanti mi sono fatta un po' di forza a reagire almeno un pochino, per difendere la mia dignità che era stata calpestata troppe e troppe volte.
Un altro episodo che vorrei raccontare è quello di mia sorella e della sua lotta contro l'anoressia.
E' iniziato il suo calvario all'età di 20 anni,quando entrò in depressione. Stava sempre più male,con lei stessa e poi col resto del mondo, non si accettava ed è finita col non mangiare e addirittuara non bere più nulla, noi tutti eccetto vabbè mia madre che era sempre assente ci siamo iniziati gravemente a preoccupare del suo stato di salute, le ossa ormai le se vedevamo chiaramente, era diventata "trasparente" arrivando a pesare 35 kg, io soffrivo a veder mia sorella così mal ridotta, perchè io ci ero tanto attaccata era diventata come una seconda mamma ma cosa potevo fare, io ragazzetta di 11 anni a guarirla?Anche lei era attaccata ma era chiusa in una bolla nera che ci separava.
Iniziò quindi ad andare da psicologi e psichiatri ma anche per lei le cose non miglioravano, quando un giorno le hanno fatto la proposta di fare del volontariato in spagna per sei mesi e a quel punto lei accettò, partendo e lasciandomi lì, ero triste per la sua partenza ma sapevo che era per il suo bene e nonostante mi mancasse parecchio, l'importante per me era che guarisse.Difatti lì si trovò bene e nel giro di poco riacquistò peso, io poi la raggiunsi nel periodo di pasqua e avevo notato i suoi miglioramenti di cui ero felice, ma una volta tornata la sua depressione tornò ma sotto un'altra forma ossia la bulimia.Anche questa fase è stata lunga e difficile nella quale subentrò anche il tentato suicidio ingurgitando gli antidepressivi che prendeva,fortuna è andato tutto bene.Ma dopo che si fidanzò con un ragazzo che però ora non è proprio la sua felicità ed avendo avuto da lui un figlio si ristabilizzò, anche se ancora non del tutto.Pare che di recente si senta meglio e che sia ingrassata, mi auguro che non ricada più in quell oblio.
Mio fratello fortunatamente non ha subito danni a se stesso è rimasto solo un bambinone che ancora all'età di 35 anni dipende dalla famiglia, forse è anche questa una conseguenza, ma meno grave delle altre!
Cresciuta così in questo ambiente non ho trovato spazio per provvedere a me stessa, caricandomi di responsabilità riguardo tutti, già perchè son stata per tutti l'ancora di salvataggio in un modo o nell'altro quindi ho finito col non amare in primo luogo me stessa, non voglio assolutamente fare la fine di mia madre o mia sorella, io voglio una vita davvero felice.
Per quanto riguarda la mia vita affettiva, anche quella è un disastro, sia con amici, che non ho, o meglio ne ho una l'unica vera amica che mi è rimasta ma che da circa 4 anni vive a Londra per suo sogno, caratterialmente anche simile a me e quindi molto comprensiva.Ho avuto il piacere di rivederla proprio di recente a causa della rottura col mio fidanzato che citerò tra poco, ho deciso di partire per londra, mi mancava davvero tanto era da un anno che non ci vedavamo.Ne avevo un'altra che però aveva il vizio di svalutare sempre me e l'alta mia amica,ci voleva bene ma il suo atteggiamento per noi non andava bene essendo noi fragili emotivamente, ma con lei io non ci sono più amica perchè abbiamo litigato per la storia che avevo intrapreso,anche se lei aveva il ragazzo lei non capì la mia situazione e così è finita la nostra amicizia che penso sia stato meglio così,perchè era un peso anche se mi dispiaceva.Invece riguardo le mie esperienze amorose non posso dire siano andate bene anche quelle.Nella mi adolescenza ho avuto solo flirt e niente di più,hanno usato solo il mio corpo e nessuno mi ha mai amata, mi chiedevo quando davvero sarebbe arrivato qualcuno che mi amasse, mi dicevo che non poteva esistere qualcuno che lo faceva, non che amasse me, eppure sono carina, dolce, simpatica e si anche speciale, io avevo bisogno di avere una persona accanto che mi amasse, mi abbracciasse, mi coccolasse, lo desideravo tantissimo e ogni giorno ero lì che pregavo il cielo e le stelle che cadevano che mi portassero quella felicità e un giorno di un anno fa le mie preghiere furono ascoltate e da quel cielo quasi per magia mi arrivò tra le braccia quel raggio di sole che aspettavo da tanto tempo.
Ci siamo conosciuti casualmente in chat, io e la mia amica Sara, quella con cui ho litigato ci eravamo iscritte così, per chiacchierare solo un po' e farci qualche risata, non era in programma di conoscere realmente qualcuno eppure questo ragazzo ci colpì,già colpì anche la mia amica e quindi iniziammo a scriverci in privato,una persona strana,tenebrosa,intelligente con molte cose in comune, misterioso,artista, insomma la persona che piaceva a me e che stavo cercando, insomma era perfetto, nella sua imperfezione!
Abbiamo continuato a scriverci e intanto anche la mia amica lo faceva, io col pc e lei col cellulare,roba da matti!Mi piaceva sempre di più e un giorno la mia amica gli chiese se ci incontravamo per conoscerci,ma lui essendo un asociale non amava le compagnie,intanto però si era infatuato di me e allora mi ha detto che se volevo potevamo incontrarci ma lui era a secco di soldi e quindi coraggiosamente decisi di andare io da lui a vicenza, io sono di varese, per capodanno.Dopo che lo seppe la mia amica si arrabbiò con me perchè desiderava conoscerlo anche lei come suo potenziale amico e quindi stava per andare tutto a rotoli per colpa sua, ma io lo volevo lo dovevo conoscere,qualcosa mi diceva che dovevo farlo e che sarebbe stato finalmente quello giusto per me, con Sara chiarì e così presi il biglietto per vicenza e feci il capodanno lì da lui,arrivai in stazione e la scena è stata buffa perchè lo vidi e lo riconobbi allora puntando il dito ho detto"sei tu!" feci finta di svenire gli corsi incontri e come se fosse una persona che non vedevo da tempo lo abbracciai e quello lui lo sorprese e lo colpì!come si era descirtto e visto in cam, camicia, giubbotto in pelle, jeans e stivali, come posso dire tipo da cowboy,capelli lunghini neri,proprio un cavaliere nero,come diceva lui,ne sono stata affascinata!allora arrivati a casa, dove non c'era nessuno perchè i suoi genitori erano partiti per la calabria,eravamo quindi solo noi due, ma lui si comportò proprio da gentil uomo,mi fece scoprire il suo mondo e cioè la musica,per lui la musica è tutto, la sua vita, da aver imaparato a suonar la chitarra acustica e aver composto dei suoi pezzi da cantautore che ancora deve presentare.Mi ha fatto ascoltare musica,blues, lui lo adora, rock e artisti che non avevo mai sentito, ma a me tutto piaceva, non ci potevo credere era come lo avevo songnato,come io lo desideravo.
Intano facevo conoscere anche me stessa facendo le mie solite buffe figure,saltellando,ballando e tirando fuori le mie stupende ciabatte a forma di orsacchiotto,lui ovviamente si mise a sorridere e io anche,ero felice di farlo ridere perchè è una persona come dire anche lui fragile emotivamente, malinconica e anche se stava bene così il vedrelo sorridere mi rendeva felice,vuol dire che stavo facendo qualcosa di buono.
La sera invece del solito cenone di capodanno mangiammo una buonissima torta al cioccolato che aveva comprato, perchè io avevo lo stomaco chiuso dall'emozione e quando arrivò mezzanotte gli dissi. "Bè io vado a dormire, sono stanca!"abbiamo visto qualche fuoco artificiale dalla finestra e poi davvero mi sono addormentata,che vergogna!
Lui era dolce, quel giorno era lì intanto mi accarezzava le mani che erano mooolto sudate e lui disse:"Saranno le mie terme" ero agitata!
Il giorno dopo mi portò in giro per la città e la sera dopo che eravamo abbracciati e che io gli diedi un bacio sulla guancia lui inaspettatamente mi da un bacio sulla bocca, ci rimasi un attimo male, non in senso megativo, ma davvero non me lo aspettavo e lui mi disse:"Oh forse non dovevo?"e io gli risposi solo che ero rimasta sorpresa e quella notte dormimmo abbracciati, era da tanto che aspettavo quel momento...
Mi chiese se ci mettavamo insieme, ma io volevo un attimo di tempo per riflettere anche se sapevo già la risposta.
Il giorndo dopo dovevo partire, lui mi aveva fatto il biglietto di ritorno,ma visto che non ero in gran forma decise di accompagnarmi lui in macchina,arrivati passammo ancora la giormata insieme lo feci conoscere a mia sorella e cognato e poi ripartì.Da quel momento ci vedavamo due volte al mese nei week end fino quando per una cosa e per l'altra decidemmo di andare a vivere già insieme.Passato febbraio io cercai una casa nel paese dove tutt ora vivo e dopo che la trovai e la vedemmo anche insieme decidemmo di andare lì in affitto e agli inizi di marzo entrammo, eravamo così felici e io ancora di più perchè finalemente avevo una mia vita, lontana da tutti quei problemi in famiglia, lui dopo poco trovò lavoro e così iniziammo la nostra vita insieme che nonostante qualche problema e discussione procedeva bene.Peccato che la casa dove eravamo scoprimmo essere umida e arrivato maggio io mi ammalai di polmonite,rimanendo chiusa in casa per più di un mese mi sono un po' depressa,non potevamo uscire e lui non poteva starmi sempre appiccicata,così giocava online e io non sapevo che fare perchè oltretutto non avevamo neanche l antenna della tv!cosa che un po' ci ha servito per disintossicarci da quella roba e in compenso leggiavamo libri, lui divora libri a più non posso, dispiaceva vedermi così, ma non saperva cosa fare, si mi dedicava delle attenzioni ma non poteva di certo darmele ogni minuto!Mi diceva di amarimi tantissimo,che mai aveva provato certe emozioni e sensazioni che lo facevano stare così bene,che non vedeva una fine come con le sue ex, io lo rendevo felice...Vedevo però che non suonava tanto e il motivo che non si trovava nelle condizioni di farlo.Vivemmo in quella casa sei mesi, uscendo di rado per andare al cinema o cenare fuori,ma ci eravamo ridotti come due anziani eravamo chiusi,ma non con noi stessi ma dal mondo fuori, perchè varese non offre tanto per i giovani e e quindi olre che andare al cineama e una volta a teatro con la mia amica Sara e il suo ragazzo non abbiamo è nata quindi l'idea di trasferirci a Vicenza,tutto nell arco dell anno 2007, io ero insicura ma volevo dare una svolta alla mia vita così accettai. I suoi genitori mi avevano accettato molto bene, mi volevano bene e mi hanno anche viziato, sono stata in vacanza con loro ma il mio ragazzo non c'era perchè lavorava,e per le vacanze sono stata una settimana con mio padre sempre lì in calabria e una settimana con loro in un paese a due ore di distanza, conobbi in quella circostanza anche i suoi nonni, nonna dispettosa ma a cui sono piaciuta e nonno malato un po' come mia madre, caspita dicevo è proprio la mia anima gemella, tutto sembrava quadrare perfettamente con la consapevolezza che stavamo facendo le cose di fretta, ma a volte quando si è innamorati nulla ha più regole!
Una volta tornata dal mare diedi le mie dimissioni al lavoro che però avrei smesso di fare dopo 2 mesi, intanto lui si ritrasferì a vicenza in una casa sempre in affitto in un palazzo dove abitavano i suoi ed esattamente il piano sotto il loro!a me non dispiaceva, tanto mi trovavo bene con loro, e si son dati parecchio da fare per rimettere a posto tutta la casa per farci stare il meglio possibile, ci hanno davvero aiutato tanto e io avevo come trovato una famiglia, c'era anche sua sorella più piccola di 4 anni con cui andavo daccordo e chiacchieravo ogni tanto, era davvero bello.Lui intanto trovò lavoro sempre interinale.
Una volta arrivata finalmente a vicenza andai per prima cosa in agenzia per il lavoro, ma visto che ormai eravamo sotto natale di lavoro non ce n'era se non uno che ho fatto per due settimane a novembre come confezionatrice di gioielli, mi piaceva come lavoro,tranquillo e un ambiente anche sereno, lì la gente a differenza di varese era più accogliente e calorosa e mi son trovata bene, poi il lavoro è calato e mi hanno dovuta lasciare a casa e io mi sono rattristita, avevo paura che sarebbe rappresentato un problema il fatto che io non avessi un lavoro, lui mi diceva sempre di star traquilla che appena sarebbe arrivaro gennaio il lavoro sarebbe arrivato ma il fatto di stare a casa tutto il giorno a non far quasi nulla mi deprimeva.
Il rapporto con lui non andava male, un rapporto dove si scherzava, bè lui a volte troppo ma lo faceva sempre col sorriso ma sono state un po' le volte che ci son rimasta male, troppo schietto, mi piaceva che mi dicesse le cose che pensava ma a volte se ritieni che certe cose che non sono importanti, tienitele per te!
Intanto si dedicava alla musica a comporre le canzoni, perchè il suo sogno è diventare famoso e questo penalizzava il rapporto perchè notavo che la musica nonostante io fossi importante e che mi amava tanto veniva prima di me, essendo lui anche egoista, allora un giorno ero sul divano e mi ero appena svegliata mi disse:"cosa c'è?" e gli risposi:"Sai prima di addormentarmi stavo pensando" e lui:"a cosa pensavi?" "che io non sarò mai importante come la musica per te" e da lì lui si è visto crollare il mondo in testa, cioè lui non voleva perdermi, lui diceva che ero troppo importante e aver sentito queste cose dalla donna che amava, l ha fatto star male, pensando di aver fatto un ennessimo buco nell acqua, ma sapeva che quella era la verità purtroppo la musica veniva prima di me era questa la questione, non che non mi amasse o mi trascurasse ma che la musica era più importante! Allora da lì un po' di cose son cambiate perchè lui stava male per il fatto che mi stava facendo soffrire, ma io non lo consideravo più importante dell'amore che provavo e che ancora provo, io non volevo che finisse, lo amavo tanto, per me lui era davvero la mia anima gemella che il destino ha voluto farci incontrare, ma poi ha iniziato a dire che io meritavo di più che non è giusto e che io debba davvero stare in primo piano, che mi merito le coccole che lui non sempre mi dava, ma che c'erano, lui c'è sempre stato, ma non in maniera assillante, e neanche io penso di essere stata assillante, certo io avevo bisogno di tante coccole, ma per il fatto di aver vissuto in una famiglia disagiata che non è stato in grado di darmi quell'affetto di cui avevo bisogno ma non era giusto pensavo di usare il mio ragazzo per riparare le mie carenze affettive, lui doveva essereci in dose giusta.Effettivamente quando mi ero trasferita mi sono più attaccata a lui perchè non avevo nessun amico, nè qualche hobby o altro sfogo, invece a varese avevo altro,qualche conoscente, facevo tai chi una volta a settimana e sempre una volta a settimana facevo lezioni di chitarra, si perchè piace anche a me, quindi gli ero meno dipendente, ma sarebbe stato questione di tempo a vicenza, tempo che però abbiamo bruciato, come abbiamo bruciato delle tappe che in amore ho capito essere fondamentali nella crescita del rapporto.
Dopo che ci è stata quella crisi è successo un altro dramma.Prima di natale avevo preso la decisione di andare un week end dai miei tanto per star insieme un po' e rilassarmi dallo stress che avevo accumulato, ma sinceramente non ero poi così contenta di tornare anche se per poco nella casa dove mi sono esaurita!dopo essere tornata cmq ci siamo visti in centro perchè era uscito per perndermi il regalo, me lo diede e mi disse che quello era un regalo importante (non era l'anello) che cmq sarebbero andate le cose fra di noi non ci saranno dei rimpianti e che tutto quello fatto sarebbe stato indimenticabile, allora mi disse di aprirlo lì in strada subito. lo aprì ed era una catenina di oro bianco con una perla, era meravigliosa...E io lo sommersi di baci.
Il giorno della vigilia è stato quello della quasi rottura.Io sono una persona parecchio gelosa e sono state tante le volte che stavo male vedendolo scrivere al cellulare e son state tante le volte che mi diceva, "mi dispiace, non voglio che tu pensi che abbia qualche amante, voglio che tu capisca che il mio cuore è solo tuo e che non c'è nessun altra donna"e cose di questo tipo,allorchè lui quella mattina uscì e decisi di mettere un po' apposto casa e anche i suoi cassetti dell'intimo dove teneva i preservativi,ho visto che era fuori posto e quindi mi è venuto un dubbio quindi aprì la scatola e vidi che ne mancava uno mentre prima che partissi c'erano tutti, si devo ammettere di aver controllato prima ma non perchè non mi fidassi ma per gelosia, cmq da quel momento mi sono disperata e ho iniziato a piangere come non mai, dicevo come ha potuto, come! senza neanche sentire cosa aveva da dirmi lui, mi diceva che anche se voleva farmi del male lo avrebbe potuto fare anche se non partivo, che non dovevo preoccuparmi, ma appena ho visto che mancava cosa potevo pensare?così gli mandai un messaggio con scritto che appena tornava a casa mi doveva delle spiegazioni,dopo poco mi chiamò ma la prima volta non risposi, provò di nuovo e risposì dicendogli che ne avremmo parlato appena tornava a casa, ma lui insistette che glielo dicessi subito e così gli dissi se mi aveva tradito e lui rispose di no,gli ho detto di giurare e lui disse lo giuro non ti ho tradita, ma perchè disse, cosa succede? e intanto singhozzavo e così gli dissi che avevo visto che mancava un preservativo, lui si arrabbiò perchè non avevo avuto fiducia in lui e mi disse:"Non ti darò delle spiegazioni non perchè abbia fatto qualcosa di male ma perchè non è giusto" o non ricordo bene, cmq mi disse se vuoi ti dò il numero di andrea suo amico così ti fai dire che cosa davvero è successo visto che siamo stati insieme quelle sere!e poi mi disse ancora o ti tranquillizzi e mi chiedi scusa o non ti fai trovare quando torno a casa. Non so davvero cosa abbiano fatto non di certo di tipo sessuale, magari qualche stupido gioco da ragazzi, ma non chiesi spiegazioni, mi mandò poco dopo un messaggio per chiedermi come stavo e se ero più tranquilla e gli scrissi che mi dispiaceva,che non volevo dubitare e rispondendo lui mi disse, no scusa te sono stato anche io che come al solito non ti ho detto nulla...ma per non rovinare la giornata ci passammo sopra anche perchè a cena dovevamo andare dai suoi e non sarebbe stato bello rovinargli la vigilia con tutti gli altri parenti.
Ci furono altre crisi nei giorni seguenti perchè lui continuava a dirmi che meritavo di meglio e non tutto questo dolore, ma io con lui ero felice, stavo bene e finì col piangere fortemente, dovevamo partire oltretutto per berlino e fare il capodanno e che magari quel viaggio ci avrebbe fatto bene ma una sera che versavo lacrime infinite perchè non volevo che ci lasciassismo lui perse il controllo dicendo:"cosa risolvi facendo così, cosaaaaa!!! e tirava pugni contro la porta ammaccandola, lui faceva così perchè soffriva per me, dicendosi:"E' proprio in questi casi che vorrei non essere nato, che voleva morire, che non faceva altro che del male, era davvero ferito e lo ero anche io, non per sua colpa ma perchè lo amavo e non volevo perderlo era troppo importante per me, io anche se non ero al primo posto anche se magari lo ero ma in modo diverso o parallelamente io stavo bene con lui e lui con me, ci divertivamo e far l'amore con lui era sempre una passione che ci avvolgeva dolcemente.
Dopo che si buttò sul divano con quegli occhi spenti assenti, occhi che avevo visto in quel modo agli inizi e che avevano preso una luce favolosa dopo che io gli ero accanto e che ero riuscita a renderlo felice, prendemmo una decisione, quella della famosa pausa!Piuttosto che vederci così ho detto preferisco che torniamo come all'inizio che ci vedavamo ogni tanto, quindi raccolsi le mie cose e due giorni dopo tornai sconfortata e depressa di nuovo in quella casa dove stavo male, tutto come era nato si era dissolto, per me era un incubo, ma dicevo, in fondo dai non ci siamo lasciati del tutto ancora!
Piangevo e continuavo a farlo, la sera di capodanno l'ho passato con mia sorella e i loro amici, stavo tanto male e non mi sono divertita per niente, andavo in bagno a piangere e non mangiai quasi nulla, perchè mi chiedevo quel così bell amore si è così spento?era colpa mia o colpa sua? Non posso dire che è stata colpa di uno di noi,forse era destino che anche questo doveva succedere, la nostra unica colpa è di aver fatto di fretta, tutto questo è successo in un anno, un anno molto intenso.
Trascorsi tre giorni lui mi scrive tra una cosa e l'altra che sente che la sua strada è quella della solitudine, di vivere da solo e che non se la sentiva di continuare, che non voleva far prolungare i nostri dolori nel tempo ma che non sarà un addio perchè ci sentiremo e vedremo ancora disse per messaggi! Lui che prima di partire mi ha abbracciata mi ha detto:"ti amo da morire e non voglio perderti" poi mi scrive così??? Io davvero non capisco, diceva che non voleva smettere di amarmi e invece così ha fatto, ma perchè, perchè!!!Io non capivo e non capisco perchè si è arreso, se davvero non voleva perdermi... Non capisco davvero... Un giorno mi ha scritto pe msn:"l'amore finisce Licia fattene una ragione" Io però non volevo credere che davvero avesse smesso di amarmi, dopo tutto quello che mi aveva detto, ho pensato mha forse lo dice solo perchè vuole che vado avanti e che mi trovi qualcuno che mi meriti di più, ma nessuno mi merita più di lui è lui che avevo deciso con cui stare con cui dividere la mia vita e lo stesso valeva per lui, che non vedeva nessun altra donna al suo fianco se non me, e allora? Sono davvero confusa e davvero molto molto depressa, tanto tempo per trovare quell'amore che mi avrebbe reso felice e poi me lo vedo sparire così, non è giusto.
Molte le persone che mi dicono che è solo un periodo, che deve e anche io devo schiarirmi le idee e devo prenderlo come periodo di riflessione, chissà se esiste questa possibilità di riconciliazione, so benissimo che siamo 6 milliardi su questa terra ma se senti di aver trovato la persona giusta perchè dovrei smettere di lottare per ciò a cui io tengo? Io ora continuerò la mia vita, cercherò lavoro e farò tutto ciò che mi piace e poi dico "se son rose fioriranno" potrebbe essere un'altra prova o il segno che forse verrà qualcosa di migliore per me, cmq per ogni cosa che succede c'è sempre una ragione, sarei felicissima se potessimo tornare insieme ma prima di tutto dovremmo imparere entrambi a stare in piedi da soli e volerci bene, nonostante questo immenso dolore mi laceri il cuore e la mia anima che ormai vorrei strapparmi dal corpo perchè divenuta troppo pensante e ferita,sono straziata da tutto questo e ho bisogno davvero di aiuto io andrò avanti, lo farò...
Ringrazio dell'attenzione e spero in un vostro aiuto per capire, tutta questa confusione che c'è nella mia e credo anche nella sua testa.
Un abbraccio caloroso e a presto...