cristina Età: 26 Vengo da una famiglia benestante. mio padre ha dato vita a un'impresa e ha costruito la sua piccola fortuna. vivo in una villa bellissima ed enorme, non mi manca nulla.ho potuto scegliere in libertà il mio percorso professionale, mi sono laureata con il massimo di voti e ho fatto alcune esperienze di lavoro nell'industria televisiva (anche se a tutt'oggi non lavoro e ciò è fonte di grande insoddisfazione per me).per tutta la mia vita non ho dedicato tempo nè spazio alle questioni sentimentali... ho avuto poche storie e molto fallimentari (non ho mai avuto storie ufficiali. ho permesso ai ragazzi che ho frequentato di essere usata -anche economicamente- e tradita. non mi sono mai sentita amata).da sette mesi frequento un uomo conosciuto sul lavoro. mi sono innamorata, e anche lui di me, tanto che (anche per me) ha concluso una convivenza, ha comprato con fatica una casa e ora vive da solo. mi dà tutte le attenzioni possibili, fa tutto ciò che è nelle sue possibilità per farmi stare bene.eppure io ho paura. ho paura di non vedere con lucidità la situazione, che giudico difficile (la presenza di una bambina di 7 anni, la lontananza tra casa sua e casa mia, il fatto che mio padre non approvi la relazione, la condizione di ristrettezze economiche in cui lui versa, i problemi psicologici che secondo me lui ha - è paranoico, non è soddisfatto del suo lavoro, non è capace di prendere decisioni autonome e quando lo fa spesso sbaglia). ho paura di non saper accettare i suoi difetti (spesso è vestito sciattamente, ha fatto uso di droghe in passato, è sempre angosciato dalla mancanza di soldi). ho paura che questa persona non sia l'uomo giusto per me, ho paura di deludere le aspettative dei miei genitori, ho paura che lui non possa darmi un futuro felice.so che il problema è anche mio, perchè non so darmi tempo. posso "curarmi"?
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