lunedì, febbraio 25, 2008

NON SO' STARE DA SOLO

Le mando una mia mail inviata ad una sconosciuta, forse è confusionaria, forse no, non so se riuscirà a capire non ho tanta voglia di scrivere, ma vorrei testimoniare la mia esperienza.
Il sito è un buon spunto per chi voglia ricominciare.
Grazie
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Non è uno sfogo, non amo apparire, farmi notare, solo chi mi è molto vicino mi conosceveramente.
Questa mia presenza sulle chat è un modo di allargare il mio mondo, diventato troppo piccolo, quasi inesistente, un modo per aggrapparsi a qualcosa, un modo per sperare in qualcosa, un incontro fortunato può sempre capitare, una nuova amicizia, un nuovo amore (non ci credo tanto), ho le stesse possibilità diincontrare qualcuno per strada, al mare, mi è già capitato alcuni anni fa, hoguadagnato due buone amicizie dalla chat. Puoi pensare tutto e il contrario di tutto leggendo queste poche righe, non mi conosci, io non conosco te, ma leggendo il tuo blog ho sentito le pene d'amore,la solitudine, la voglia di vivere e lottare di credere ancora nell'amore, sai quello scrigno d'acciaio che custodisci nel tuo profondo? E' uguale al mio, in te ho letto la profondità della solitudine, la delusione,la vita andata in pezzi, un enorme hangar, alto, immenso, da riempire con piledi monetine, una dopo l'altra , un lavoro immane che non finisce mai e ognitanto le pile crollano e tu devi ricominciare, ma la tenacia ti porta avanti,poi un giorno ti accorgi che l'hai riempito, è venuto qualcuno ad aiutarti unpiccolo grande aiuto, chiudi l'hangar soddisfatto del lavoro, chiudi e scappivia, vai per il mondo, torni a vivere, un vivere incerto ma sempre meglio dellasolitudine, non avevi nulla, adesso hai quello che ti serve, un'amore, forse unpo insicuro, ma vuoi mettere con la solitudine? La mia storia:Famiglia diciamo quasi povera, i miei hanno sacrificato tutta la vita, nessuna vacanza, l'unica loro soddisfazione sono i quattro figli, hanno tirato suquattro brave persone. Mondo povero, mondo piccolo, io il più grande, persona responsabile, aconoscenza dei sacrifici e dei problemi di famiglia, studio fino al diploma,poi a lavorare, non è il caso di pesare ancora sulla famiglia, amici normali,ora mi accorgo a 39 anni di non avere un vero amico da sempre, a 21 anniincontro un sorriso bello come il sole, mi innamoro, il mio primo amore, siamocresciuti insieme, ci siamo accontentati di poco, di noi, viaggi pochi, mondopiccolo, solo i libri allargano il mio mondo. A 28 anni decido che è il momentodi diventare indipendente, decido di sposarmi, è il momento, con tantisacrifici metto su casa, matrimonio, bel giorno, sono felice, vivere insieme èbellissimo, pochi mesi e qualche precauzione in meno e mi ritrovo futuro papà,botta iniziale, non era previsto così presto. Ci vuol poco a tramutare la perplessità in gioia, l'amore fa grandi cose. Gravidanza difficile, mille attenzioni, un po di preoccupazione, mille esami,alcune volte ricoveri, l'ultimo impietoso, il bambino non cresce, siamo alsettimo mese, siamo al 21/12/99, medici incerti, attendiamo qualche giorno,facciamo passare natale e poi vediamo. Riporto la mia famiglia a casa per passare un mesto natale, 22/12 ha casa, leinon si da pace, troppa tristezza, sta male, alle 3 del mattino la porto inospedale, calmano i dolori con una flebo, dopo le 5 la lascio, torno a casa perprendere alcune cose, deve stare in ospedale, arrivo a casa e ricevo unatelefonata, volo all'ospedale, Enclapsia, parto cesareo, il bambino è troppopiccolo, è nato, è morto, devo anche registrarlo all'anagrafe, Roberto, nomedato dall'infermiera non so neanche quello che faccio. Elena, sbalzo di pressione, emorragia al cervello, in cinque giorni di sala dirianimazione ogni giorno una notizia peggiore, il giorno che mi hanno detto chenon c'era più speranza, mi hanno fatto entrare a vederla, lo toccata, non c'erapiù, Elena non era più li, ho sentito che la mia vita era finita. 26/12 unmondo intero è finito. Non sono stato in grado di andare al funerale, ho vagato, ma sono tornato acasa, non per me, per l'amore verso la mia famiglia, così è stato per alcunimesi. L'hangar era immenso, buio, freddo, non si riempiva mai, ho scoperto la chat,in molti mi hanno aiutato, molto spesso inconsapevolmente, alcuni, anzi alcune,ho fatto solo amicizie femminili, gli uomini non hanno la sensibilità pertrattare con gli uomini. Gli uomini mi hanno aiutato con lo sport, amici di pedalate in montagna onuotate al mare. Il sole la natura, il mio antidepressivo preferito. Alcune amicizie sono diventate reali, mi hanno aiutato a costruire un piccolonuovo mondo, sono andato al loro matrimonio e ne sono felice, amicizie sincere.I vecchi amici gli ho tenuti lontani, tutte coppie, troppi ricordi. Una piccola vita, ma almeno ero vivo, poi un giorno incontro uno sguardo apranzo, così per un mese, mi faccio avanti, tra mille difficoltà nasce lapassione, viva pulsante, intensa, mi sento vivo, il cuore mi scoppia, ho persola vita, come posso non essere felice di vivere! Iniziano le incertezze, l'insicurezza di lei, ma io non mollo, sia percarattere, sia perché voglio vivere, non posso tornare al nulla. 5 anni di cui gli ultimi 2 vissuti insieme, era una nuova vita, nessunacertezza, ma io amavo e vivevo, lei invece solo insicurezza, anche grandeamore, so che mi ha amato, ma ha vinto l'insicurezza. Incertezza, insicurezza, mal di vivere, se non fosse per il destino non sapreicosa sono, in effetti non lo so, non sono nel mio dizionario, l'ho scopertotramite l'amore, l'amore riversato su una persona insicura, con il mal divivere, mi ha lasciato, mi sono ritrovato nell'hangar immenso, mi sa che è piùgrande del primo, ma almeno so che lavoro devo fare. Avrei potuto farmi del male, bere, drogarmi, avrei avuto un minimo digiustificazione, ma no, io sono tutto d'un pezzo, non amo farmi del male o faredel male, ho vissuto per amore, amo, amo incondizionatamente, non chiedo nulla,do tutto. Tutto d'un pezzo e sono a pezzi, resisto senza orizzonte, cammino ma non sodove vado. So solo cosa sono stato, sono quello che ho vissuto. Ora eccomi qua, a ricominciare, con tanti amici sposati e con figli, che nonvedo mai, la mia vecchia casa data in affitto a mio fratello, sono tornato daimiei, ospite fino a quando il cervello si schiarisce e il portafoglio mipermette una nuova casa, amici di sport e niente più, lavoro, casa, sport,piccolo mondo che non so più come allargare. Uomo d'acciaio, ma timido, passionale solo con chi ama, tanto da dare, ma pocoda dire, una combinazione perfetta per stare da soli. Arriva Natale e ho paura di stare qui con il freddo nell'anima e senza sole,spero di riuscire a partire, altrimenti il freddo si farà sentire, fuggo, vago,come sempre quando sono triste poi torno. Si hai ragione ogni tanto mi sfogo nel virtuale, oggi purtroppo e toccato a te,perdonami, vorrei portare sorrisi alle persone, ogni tanto mi riesce. Al contrario di te gli sfoghi non mi portano benefici, non mi liberano l'anima,sono più che altro un ripetere a me stesso quello che sono. Io ho fatto alcune scelte nella vita che tu non hai fatto, non so dire chi havissuto di più con più ricchezza, sicuramente abbiano vissuto intensamente, il bello e il brutto della vita. Grazie per avermi dedicato qualche minuto.

1 commento:

Rugiada ha detto...

Una vita ricca di esperienze, e che esperienza,possono gettarti nel baratro o possono farti diventare un Uomo che affronta la vita. La tua voglia di vivere ed amare si sente, mi tocca...è solo questo il motore che serve in questa vita secondo me.Il difficile è condividere questo prezioso dono con qualcuno che ha voglia di vivere come noi e non di ASPETTARE di vivere o che spreca occasioni per sognare di vivere. Noi siamo qui e non c'è tempo da perdere e Tu lo sai bene credo,io ne sono certa.