sabato, febbraio 25, 2006

DIPENDENZA DAL MARITO

N° di riferimento: 880168231 Età: 28 Da qualche anno mi ritrovo a dover affrontare un problema che mi sta dando delle preoccupazioni. Si tratta di mio marito, siamo sposati da tre anni e ci conosciamo da sette, e abbiamo un pargoletto di due anni. Ha avuto un’infanzia problematica, in quanto ha sempre sofferto una mancanza di affetto da parte di sua mamma, che prediligeva il figlio piu grande in quanto nato da un precedente matrimonio, e penso per paura di non trascurare il figlio “diverso” ha lasciato indietro mio marito. Inoltre si e sempre respirata un’aria difficile in casa, il papa stava fuori per lavoro anche per mesi, aveva problemi con l’alcool, e litigava sovente con la moglie tanto che a volte volavano le mani.E cresciuto quindi molto introverso, e senza punti di riferimento adulti, e ha imparato a non chiedere nulla, ne affetto a sua mamma, ne aiuti di qualsiasi genere, e quindi non si e mai sfogato con nessuno!!!Ha solo accumulato tensione su tensione, che lui tenta in ogni modo di reprimere, ma, che ogni tanto salta fuori e allora succede il finimondo. Scenate di gelosia, per i motivi piu disparati, e soprattutto infondati,reazioni ogni tanto violente (sara successo 2/3 volte in 7 anni) e soprattutto senza conseguenze.Ma sono quelle cose che ti feriscono e ti fanno spaventare perche ti rendi conto che non conosci veramente a fondo la persona che ami e che ti sta accanto.Poi dato che lo amo profondamente e ho scelto consapevolmente di passare mia vita con lui vorrei in qualche modo aiutarlo, ma non riesco a scalfire la corazza che si e creato attorno per proteggersi.Ho avuto anche come conseguenza di questo un forte calo della mia autostima, perche anche io ero restia a parlare del problema con qualcuno, pensando che avesse solo un carattere difficile, ma soprattutto all’inizio pensavo di essere io quella sbagliata, che senza rendesene conto tesseva relazioni strane con lagente o si comportava male. Poi per fortuna dopo una grave crisi ho deciso di parlarne e ora almeno so che il problema non sono io, o almeno sono solo una parte del problema. Infatti ogni volta che abbiamo una discussione, io divento incapace di reagire...o meglio ci provo ma non riesco a sfondare il muro della comunicazione, faccio di tutto per farmi amare da lui, sono arrivata a fare tabula rasa di quello che mi circondava, e tra un po anche con la famiglia... come le dicevo fortunamente un giorno ho deciso di aprirmi, scoprendo che il problema non ero solo io.Con i miei comportamenti remissivi l\'ho solo accentuato, provocando un abbassamento totale della mia autostima, e una dipendenza totale da lui. Premetto che il lavoro va molto bene, e l\'unica difficolta che trovo nel relazionarmi è con mio marito, infatti con il resto del mondo, sono una persona decisa, e con carattere... ma con lui... Grazie anticipatamente

Al di là dei problemi della relazione a due, è indubbio che il passato di suo marito condiziona il suo comportamento attuale. E' un circolo vizioso che và spezzato. Innanzitutto cambi la sua "strategia comportamentale" nei confronti di suo marito. Si ponga piccoli obiettivi di maggiore "autorevolezza" nel rapporto. Man mano che ottiene un piccolo risultato compia un'ulteriore passo. Approfitti dei momenti di maggiore serenità nel rapporto per instaurare un minimo di dialogo più profondo. Ma sopratutto gli dimostri che sta cambiando lei, ha volte è la miglior strada per far cambiare l'altro. Cordiali saluti. Dott. Roberto Cavaliere

Nessun commento: