giovedì, agosto 03, 2006

seguito di FINE DOPO 12 ANNI

tonix N° di riferimento: 200564792 Età: 31 Salve dottore,le ho scritto 2 post intitolati "fine dopo12 anni" (http://maldamore.blogspot.com/2006/06/fine-dopo-12-anni.html) e "delusione". Le questioni affrontate riguardavano la fine di un amore di lunga durata, con plausibile tradimento dell'ex Partner. Sono trascorsi quasi 6 mesi, ma io continuo a soffrire all'idea che sia finita dopo tanto tempo, e soprattutto perchè a determinare la rottura (forse preannunciata) vi è stato l'ingresso di un'altra persona nella sua vita (lei mi ha detto in una sua risposta che le storie possono finire "semplicemente" perchè ci si accorge di provare solo affetto o perchè ci si innamora di un altro, tutto ciò mi dà profonda tristezza...).Mi chiedo se è giusto, ma è la realtà, che in amore debba soffrire chi ha meno responsabilità e certamente(come nel mio caso), chi è stato sempre onesto e cristallino verso l'altro.Vivo in una piccola città, dove è difficile iniziare nuove frequentazioni, anche perchè il lavoro che svolgo mi porta ad avere diverse relazioni esterne,ma con persone che operano nel mio stesso settore. Vorrei evitare relazioni con colleghe, xè sarebbe come non staccare mai, ma per ora le uniche persone disponibili sono solo loro. Venendo da una relazione lunga, a 31 anni mi sento perso, solo, incapace di poter riniziare ad amare, o corteggiare una donna che mi possa interessare (forse xè ancora nn mi interessa davvero nessuna). Ho una paura terribile di soffrire. Le mie insicurezze sono acuite ancor di più da una serie di eventi negativi vissuti nell'ultimo periodo. Infatti, in circa 6mesi, oltre alla delusione sentimentale, ho subito un ingiusto insuccesso professionale, che si ripercuote sul profilo economico, un lutto familiare molto stretto, ed anche sul piano sportivo è finità una attività, che mi dava soddisfazione. Tutto ciò mi porta ancor di più ad acuire la delusione ed ildolore x la fine della mia storia. Praticamente è un periodo "NO".Mi trovo a dover reimpostare integralmente la mia vita ed avrei bisogno di tante energie che per ora non riesco a trovare. In sintesi sono psicologicamente distrutto e sfiduciato.Tutti mi dicono che passerà e di questo ne sono certo, ma per me che ho avuto sempre una vita serena questa nuova situazione mi sconforta. Vorrei un consiglio su come evitare l'autocommiserazione e vivere meglio questo momento. Un saluto e grazie.
La ringrazio per avermi scritto per la terza volta, ma la debbo invitare a pertecipare al forum (http://www.maldamore.it/public/forum/) dove altri potranno darle delle utili indicazioni. Nel frattempo la saluto con una breve storia zen che, spero, le sarà utile.
"CARPE DIEM Un uomo stava camminando nella foresta quando s'imbatté in una tigre. Fatto dietro-front precipitosamente, si mise a correre inseguito dalla belva. Giunse sull'orlo di un precipizio, ma per fortuna trovò da aggrapparsi al ramo sporgente di un albero.Guardò in basso, e stava per lasciarsi cadere, quando vide sotto di sé un'altra tigre. Come se non bastasse, arrivarono due grossi topi, l'uno bianco e l'altro nero, che incominciarono a rodere il ramo.Ancora poco e il ramo sarebbe precipitato.Fu allora che l'uomo scorse accanto a sé una bellissima fragola. Tenendosi con una sola mano, con l'altra staccò la fragola e la mangiò.Com'era dolce!
Questo aneddoto illustra la capacità di vivere qui ed ora, di cogliere l'attimo fuggente.Tra le opposte esigenze, tra l'essere e il nulla, tra la vita e la morte, rifiutando tanto lo sconforto quanto l'esaltazione, bisogna gustare la dolcezza di un semplice frutto, di un semplice istante, lasciando perdere sia i ricordi sia le preoccupazioni per il futuro. Anche se ci troviamo sull'orlo di un precipizio, questo momento è tutto il nostro tempo. Solo la nostra mente, con le sue previsioni e le sue anticipazioni, ce lo può distruggere."

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