giovedì, agosto 31, 2006

CODIPENDENZA

Klangel N° di riferimento: 349291784 Età: 23 Salve, non so da dove cominciare... Forse dal fatto che credo che il mio compagno (o forse dovrei dire ex e tagliare questo rapporto logorante con lui, fatto di bugie, menzogne, cose non dette...) sia dipendente dal gioco d'azzardo. Non riesce a smettere di giocare nonostante io gli abbia detto che l'avessi lasciato se continuava a farlo, ha contratto dei debiti con le banche a causa del gioco e non si lascia sfuggire l'occasione di giocare a macchinette, gratta e vinci, superenalotto, lotto, carte... Mancherebbe solo il Casino e non oso pensare a cosa accadrebbe se ci andasse! Non so più cosa fare per aiutarlo, arrivati a questo punto e dopo soltanto un anno di rapporto, e ormai mi rendo perfettamente conto che da sola non posso aiutarlo, non mi ascolta, forse perchè crede di non potermi perdere o si aspetta che tanto io lo perdono sempre. Ho scoperto di nuovo, dopo alcuni mesi che sosteneva di aver smesso, che gioca ancora, e che, ancora una volta, me l'ha tenuto nascosto nonostante le mie
preghiere di dirmelo se l'avesse di nuovo fatto, e all'ennesima litigata e mia intenzione di lasciarlo ha detto di nuovo "posso smettere, ma non lasciarmi ti prego, aiutami tu, faccio qualsiasi cosa", frase già detta in passato e mai avveratasi.
Questo rapporto mi sta logorando e ancor più mi logora il fatto che lui probabilmente non si rende conto di avere un problema, non si rende conto che quello che fa è sbagliato e neanche la sua famiglia se ne rende conto, visto che vede il suo "solo come un vizio". Per me non è un vizio, è un vero e proprio problema, (visto ke ha perso molti soldi e contratto anke debiti a causa del gioco) e non so più cosa fare per aiutare questa persona e per aiutare me stessa a uscire da questa situazione. So che probabilmente è inutile ogni cosa che faccio, perchè lui non capisce, allora ho deciso di scriverLe per avere un parere medico. Forse dovrei "solo" riuscire a lasciarlo definitivamente (cosa che non riesco a fare, forse ne sono dipendente affettivamente perchè, alla fine io e lui ci amiamo e me lo dimostra) e chiudere con questa storia che fa male soprattutto a me. Mi ha detto di nuovo "Giuro che smetto, lo faccio per te perchè non ti voglio perdere, faccio qualsiasi cosa, anche lo psicologo, anche i Giocatori Anonimi", sarà vero questa volta? Come capirlo? E come capire se io sono capace di stare ancora con lui -nonostante questo- oppure la mia è solo "voglia di salvarlo"?
La prego di aiutarmi e di dirmi cosa posso fare per aiutarlo! Grazie infinite

Il grande errore di fondo è che lui promette di cambiare per non perdere il suo amore. Lei rafforza quest’atteggiamento minacciandolo di lasciarlo se non cambia. Niente di più sbagliato. Il cambiamento deve trovare linfa nel suo compagno, nel suo diventare consapevole e perseguire il proprio benessere personale. Al massimo il timore di perdere lei deve essere un motivo in più per uscire dalla sua dipendenza. Se fosse l’unico motivo, nel momento in cui ricade di nuovo, finirebbe coll’attribuire la colpa a lei. Se vuole veramente aiutarlo deve passare dalle parole ai comportamenti. Mi scusi l’estrema determinazione, ma lo lasci promettendogli che prenderà in esame di ritornare con lui, nel momento in cui il suo recupero sarà avvenuto.
E’ anche l’unico modo per salvare la sua relazione. Continuando così, finirà comunque col perderlo. Prolunga solo l’agonia. Deve essere solo lui a responsabilizzarsi sul suo recupero, decidendo cosa e come fare.

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