domenica, agosto 27, 2006

PAURA DELL'ABBANDONO

151923298 Età: 30 Anche stamani mi sono svegliata con le lacrime agli
occhi: nessun messaggio da lui che è lontano per lavoro.
Sto male,dottore,male davvero, perchè vorrei che fosse più presente, perchè ogni
volta ho paura che tornando a casa pensi a me e non mi voglia più vedere. Mi
rovino la mente nel fare castelli in aria sui suoi presunti tradimenti: pensi
stanotte l'ho anche sognato, ed era la stessa scena che avevo vissuto,però
realmente, col precedente fidanzato.
Mi aiuti,sto male,non voglio rovinare questa storia.Lui dice di volermi
bene,tanto, e che anche quando non c'è deve bastarmi la consapevolezza del
nostro amore. Dico di sì:ma poi da sola mi consumo di paure,tristezza,insicurezza,rabbia...
Perchè è così? Cosa rincorro,perchè a me l'amore non basta mai,perchè non mi
fido...perchè? Perchè?
Dare la colpa ad un padre assente? Ad una mamma soffocante,ma infantile? Alle
"attenzioni" di un parente,troppo "premuroso"?
Non lo so,so solo che vivo male ogni legame affettivo,vivo col terrore
dell'abbandono e per questo passo da un letto all'altro,perchè sto bene solo
nella fase iniziale della storia,quando si pensa che mai finirà...per quello
strano gioco di ormoni ed endorfine! Ma poi,quando si consolida il rapporto,via
che si ripiomba nel vortice; allora due alternative: lasciare o ossessionare
per farsi lasciare.
Ma questa volta no,voglio che duri,voglio conoscere davvero questa persona,non
voglio scappare. Come posso riuscirci?
Cavolo, anche adesso sto piangendo come una vite tagliata,sto male dottore,mi
aiuti, non riesco più a vivere: sono due persone,davanti a lui la persona
ragionevole che capisce i problemi di un'azienda in crescita,da sola una
persona fragile che guarda compulsivamente il telefono e piange perché "lui
non pensa a me perchè chissà con chi starà facendo l'amore adesso".
Ho paura non voglio distruggere la mia vita,non voglio distruggere questa
storia.
Mi aiuti,per favore, due parole per dare luce a questo buco nero di paure e
pensieri.
E poi: se mi lasciasse? Morirei? No...lo so,ci sono già passata,ma è proprio
l'idea dell'abbandono che mi fa morire dentro al solo pensiero di passarci
ancora in mezzo. Mi aiuti,voglio iniziare a star bene. Grazie.

La sua paura dell’abbandono è dilaniante, ossessiva. Per cui, come descrive anche lei, Abbandona per non essere Abbandonata. Ma questa volta è diverso: vuole costruire un rapporto autentico ma la paura dell’abbandono glielo impedisce. Colga allora l’occasione per non combattere solo i sintomi, come ha tentato di fare finora, ma per andare alla ricerca delle cause. Ricerca che non deve essere autoindulgente al fine di giustificare i suoi comportamenti, ma deve servire di stimolo per superare le sue paure. Capovolga il verso Ovidiano dal “Non posso stare né con tè, ne senza di tè” nel “Posso stare con tè e senza di tè”. Nel frattempo, di fronte alle crisi acute d’abbandono, attui una tecnica di “arresto del pensiero” in cui deve assolutamente ed immediatamente coinvolgersi in un attività che l’assorba, non permettendole di pensare. Cordiali saluti.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Cara amica ti capisco perchè ci sono passata anch'io.. Ho la tua stessa età e per dieci anni sono passata da un fidanzato all'altro senza stare sola neanche un giorno per il terrore di stare sola. Poi negli ultimi due anni sono stata sola passando anch'io da un letot ad un altro ed ero molto più serena e tranquilla. Adesso mi sto nuovamente affezionando ad un altro ed ho le stesse paure.. Il segreto di "l'importante è non pensarci" e capovolgere la frase in "Posso stare con te e senza di te" è altrettanto una buona idea.. nel frattempo tu hai avuto qualche novità?

Anonimo ha detto...

Sono stata fidanzata con un ragazzo per 4 anni,tra romanticismo,bugie,dolcezze,tradimenti(suoi),passioni travolgenti.
Quando è finita questa storia mi sono sentita morire dentro.Da allora sono passati 9 anni lui ha avuto diverse storie "serie",io invece storielle senza impegno o il sesso di una notte.Non abbiamo mai smesso di sentirci anche se non con una frequenza giornaliera ma,come si usa dire,ogni morte di papa.Negli anni siamo stati insieme tra la fine di una sua storia e l'inizio di una nuova.Io non sono mai riuscita a creare qualcosa di vero con un altro uomo.Mi sono sempre data la colpa per lui e per chi è venuto dopo d'essere io quella sbagliata,quella che non merita d'essere amata e che deve ringraziare Dio se di tanto in tanto qualcuno si interessa anche solo per una notte.Mi sono resa conto che legarsi significa rischiare di perdere,d'essere lasciati soli eppure il meccanismo che ho innescato gioca proprio su questo.Ci sarebbero tante cose da dire per definire la mia storia ma la cojnclusione è una sola...mi sento sola,vuota,mi sento come se non valessi un soldo bucato ma non lo dico ad amici o parenti per non sentirmi definire"vittima".Gli anni dalla chiusura di quella storia sono passati sopportando un dolore immenso e profondo che non mi lascia respirare.

Anonimo ha detto...

riferito al commento sopra: forse hai solo scelto di idealizzare qualcosa per paura di scegliere.

Anonimo ha detto...

anche io sono stata innamorata ed ho idealizzato tanto una persona ma, consapevole di non poterla mai avere, ho preferito avere le mie storie.. continuando solo a sognare questo Luca..

Anonimo ha detto...

Ti auguri con tutta me stessa che tu trovi un pò di serenità.Perchè anch'io ho i tuoi stessi problemi.Ho 24 anni e passo da un ragazzo all'altro ormai da 10 anni senza rimanere mai sola e con tutti i ragazzi che ho avuto ho sempre avuto l'ossessione di essere lasciata.Adesso sono sola da 2 mesi e vado da uno psicologo.la mia vita è un inferno perchè ho capito che non stando mai sola non ho mai avuto il tempo di pensare seriamente a me stessa e ad amarmi per ciò che sono e adesso ho paura perchè mi sento sola.

Anonimo ha detto...

Anche io sono nella stessa situazione. Ho 24 anni e in tutte le mie storie passate ho sempre avuto una paura folle di essere lasciata...l'ironia è che è sempre stato questo atteggiamento a portare il mio lui a lasciarmi. Ho riflettuto molto su questa situazione e mi sono chiesta più volte come uscirne. Una volta messo a fuoco il problema (io non ero consapevole di questa mia sindrome da abbandono fino a poco tempo fa) bisogna lavorarci sopra, è un lavoro duro ma fatto con uno slancio positivo darà i suoi frutti. Dobbiamo convincerci che abbiamo dentro di noi il valore necessario per vivere bene e felici anche da soli, che volendo attaccarci agli altri per sentirci protetti distruggiamo noi stessi e la relazione a cui teniamo. Per poter costruire un legame sano dobbiamo riuscire ad riappacificarci con noi stessi, coltivando la nostra autostima e le cose che amiamo, concedendo ai nosri bisogni il ruolo importante che gli spetta e accettando i nostri limiti. Cara amica, la felicità non ti potrà mai essere data dall'amore di un'altra persona, sei tu che per prima devi iniziare ad amare e rispettare te stessa. Spero che tu riesca a superare l'angoscia e la paura, hai la forza per farlo!
Ilaria