buon giorno dottore, mi chiamo daniela ho 33 anni e ho bisogno di aiuto. ho letto il suo articolo sula dipendenza affettiva. raccontarle la mia storia sarebbe troppo lungo, ma brevemente le farò un riassunto.
sono cresciuta in una famiglia "disturbata", dove , a cinque anni, è arrivato mio fratello affetto da una cardiopatia grave (tetralogia di fallot), che trent'anni fa, ha tenuto per molto tempo lui e mia mamma in ospedale. il rapporto con mio padre, che fino ad allora ricordo sereno, cambia radicalmente. lui diviene "insopportabile", con un carattere difficilissimo. senza dilungarmi, da li ad oggi, lui è un uomo autoritario, senza rispetto, violento nei modi(non ci ha mai picchiato ma violento verso oggetti si), violento a parole urla, ingiustizie anche nei confronit di mia mamma. mia mamma che lo ha sempre giustificvato e coperto.
a 15 anni incontro quello che diverra mio marito e dal quale me ne separo a 24 anni. lui con me era un tesoro, mi dava tutto, ma non lo amavo, lui, di sei anni piu grande di me, rappresentava e sostiutiva a pieno la figura paterna. con grande dolore il divorzio, dopo due anni, incontro andrea, il papa del mio bambino. bellissimo, particolare, sensibile, dolce, me ne innamoro subito. ma lui è figlio ed anche tossicodipendente. io decido che lo salvo e che lo faro stare bene. i primi due anni vannoi piu o meno bne, da quando rimango incinta ad oggi mi fa passare il delirio, da ogni punto di vista, botte violenze verbali psicologiche, mancanza totale di considerazione rispetto, mancanza di prese di responsabilità , alternato il tutto da parole bellissime sensazioni fantastiche, dolcezza, promesse (mai mantenute). do tutta me stessa, anziche fuggire da questa cosa, mi interesso ancora di piu ai suoi problemi, prendo contatti col sert, medici, psichiatri, ormai so piu io di lui che un dottore, lui è psichiatrico e ricorre all'eroina per stare bene. fino alla fine lo sostengo (anche se mi sono allontanta da casa sua), lo imploro di farsi aiutare entrandfo in comunita. lui non lo vuole, mi chiama piangente disperato che ama me e il bambino, ma che allo stesso tempo lui cosi da solo non ce la fa (mi responsabilizza di tutto, anche di farsi), e decide che lui ha bisogno di una donna vicino e conosce un'altra e ci si mette insieme.
sono a terra, di nuovo, so che sono malata, sto seguendo una psicoterapia, ma a volte mi sento ristagnarte e i miglioramenti del mio umore e del mio vivere (ero caduta in una depressione fortissima pesavo 38 kg)sono migliorati, ma mi accorgo che la mia speranza era che si facesse curare e invece no. perche non ama ne me ne suo figlio abbastanza. so che sono malata, la dipendenza affettiva, ho letto molto a riguardo, ma la consapevolezza non mi aiuta a regire in questo contesto. mi sento persa smarrita senza piu nulla in mano. grazie per l'ascolto daniela
2 commenti:
Hey... Mi sembra di leggere la mia storia.
Anche io mi ritrovo in tutto ciò che dici....per problemi diversi.....ho anch'io una figlia ed e' dura....Non accetto lo stare sola....un abbraccio!!!!
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