Marco Età: 31 Buongiorno,vi scrivo per l'enormità dei dubbi che mi assalgono e per la grande mancanza di felicità da cui sono afflitto,dopo aver lasciato la mia compagna,con cui convivevo da 2 anni,ci stavo insieme da 8 anni. Non è mai stato il rapporto perfetto,abbiamo entrambi (più io che lei ritengo) dovuto affinare non di poco i nostri caratteri per restare insieme tutto questo tempo. La cosa certa però è che ci siamo amati moltissimo, che facevamo progetti di vita insieme ormai già da tanto. Dopo aver scelto la casa da comprare insieme, cominciato a mettere "nero su bianco" il nostro futuro tutto è cominciato a starmi stretto:la nostra vita insieme,il nostro futuro. Facevo fatica ad accettare i suoi difetti,quali la testardaggine e la gelosia. Nello stesso tempo conosco un'altra donna, alla quale comincio a pensare praticamente sempre, pur non intrecciando alcuna relazione, se non di amicizia. Vedevo in lei tutto ciò che la mia compagna non aveva: capacità di comprensione e di dialogo, dolcezza.Tutti questi cambiamenti mi portano, subito prima dell'acquisto definitivo della nostra casa,a rompere la relazione. Le parlo dei problemi dal mio punto di vista della nostra coppia e le dico che non so se la amo ancora. Lei, ovviamente, si dispera, io cerco di accompagnarla nel dolore, di consolarla. Ma per le prime settimane non ho rimpianti. Intreccio nel frattempo una relazione con la donna che avevo conosciuto poco prima della rottura: lei, come pensavo, si rivela il mio tipo di donna: comprensiva, dolce,intelligente. Ma dopo un mese dalla fine della relazione,inizio a sentirmi profondamente in colpa,a non vivere bene la nuova storia,essendo assalito da una profonda infelicità. Quasi fatico a ricordare tutto ciò che c'era di negativo nella storia precedente,che all’epoca mi rendeva la vita difficilissima, mi vengono in mente solo i bei ricordi,lei mi manca: siamo cresciuti praticamente insieme. Sento inoltre di aver rovinato la vita ad una persona che volevo proteggere da tutto, e l'ho fatto, per anni… fino a quando non l’ho abbandonata. Insomma, sono passati 3 mesi,sto ancora con quest'altra donna, perfetta tra l'altro,ma non riesco a dimenticare la mia compagna "storica" che io stesso ho lasciato.
Mi chiedo:ho fatto bene se tutto ciò mi ha portato una tale infelicità? E' senso di colpa, è amore o è solo affetto? Come posso dimenticare o superare questo dolore se non distraendomi,come già faccio ormai da mesi? E inoltre,mi pesa che di tutto il dolore che provo,la mia ex compagna non ne sa niente,in quanto io,per non darle speranze e farla soffrire di più,non ho mai riaperto alcuna porta,anzi, quando l'ho sentita recentemente,l'ho trattata con freddezza, se pur con la morte nel cuore...pensando di fare il suo bene. Insomma, dopo tante riflessioni, credo che la donna con cui sto ora sia effettivamente più "adatta" a me...ma nello stesso tempo mi viene un dubbio: non è che avrei dovuto fare di più per restare con la mia ex-compagna? Parlarle e darle una chance di cambiare dopo 8 anni insieme? O addirittura, se mi fa così male che lei soffra, non è che avrei dovuto restare con lei a tutti i costi, come avrei fatto, per mie convinzioni, se fossimo stati "sposati" con figli...? Spero di ricevere da voi una risposta,sono davvero sommerso da questo mare di dubbi,emozioni, dolore e non so proprio come uscirne.Vi ringrazio calorosamente.
1 commento:
Secondo me hai solo sensi di colpa e affetto per la persona con cui hai condiviso tanto.Forse é meglio che in questo momento non ti riavvicini a lei,come dici tu per il sui bene,creresti in lei false illusioni,confusione anche in te stesso e rischieresti di incrinare a mio avviso anche il rapporto con la nuova compagna.Mi chiedo peró cosa provi realmente per la nuova compagna,visto che ne parli come della donna ideale per te....ma non sei felice.Potrebbe trattarsi semplicemente di una relazione che ti ha permesso di trovare la forza e il conforto per uscire dalla vecchia?In tutto questo sei sincero con te stesso e la nuova compagna?Un augurio di serenitá
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