lunedì, aprile 20, 2009

HO PAURA DI CROLLARE

Venus Età: 32 Non immaginavo di dover ricorrere a questo... non perchè io non creda nella psicologia e in tutti i suoi mezzi annessi, ma semplicemente perchè con tutto ciò che di brutto ho vissuto nella mia vita, ero convinta che potessi farcela da sola anche in questa situazione. Spero che un Suo consiglio mi aiuti a sbloccarmi da questo immenso dolore che mi soffoca e che peggiora sempre di più. Leggevo le altre testimonianze pubblicate e ho l'impressione di vivere un caso particolare in termini di tempi; infatti sembra che 6 mesi sia il tempo massimo entro cui reagire...perchè, allora, io dopo 14 mesi dalla fine della mia storia mi sento ancora la sofferenza addosso cose se fosse finita appena ieri? certo, io non ce l'ho messa tutta per chiudere i contatti, nel senso che a intervalli di più o meno 3 mesi lo richiamo e malgrado il modo in cui mi tratti cala nel giro di una settimana da 7 (e non 10!) a zero, ho sempre voluto considerare il fatto che in fondo gli facesse piacere. Sembrava aspettasse una mia telefonata e io, forte del suo peggior difetto, ossia l'essere orgoglioso, giustificavo il mio cedere dicendomi che era giusto che io provassi ancora a salvare la mia più grande storia d'amore. Poi, dopo una serie di umiliazioni, rinsavisco e mi impongo di smettere di chiamare per dignità di donna. Ma poi, dopo alcuni mesi, eccomi di nuovo lì al tel a chiedergli di incontrarci. Ultimamente mi ha detto che sono una Ferrari che lui sente di non meritare; credo che questa sia davvero la sua opinione e non una scusa o un luogo comune perchè ormai so come lui sia fatto e non ricorrerebbe atali giochetti, ma al di là di tutto prendo sempre più consapevolezza del fattoche io ci debba mettere un punto. Mi umilia nel non rispondere ai miei sms,altelefono risponde una volta su 5 e quando lo fa, sembra mi faccia un favore, secade la linea non richiama, sembra non abbia argomenti. Si chiederà perchè insisto visto che il messaggio sembra abbastanza chiaro: le ripeto, lo conosco bene, è nato e vissuto in un contesto familiare in cui non c'è amore nè dialogo e nei nostri momenti più belli e soprattutto più veri mi ha confessato di ritenermi la persona più dolce e innamorata che lui abbia mai conosciuto e mi ha in un certo qual modo chiesto di capire il suo modo "strano" di esprimere i sentimenti. Ho il grande dubbio che lui abbia paura di me, ma sono anche confusa e lo sono talmente tanto da cominciare ad accusare una forma di depressione che mi spinge a chiudermi in se stessa e a sentire tutto il peso dell'abbandono; mi sento mancare il terreno sotto i piedi e ho una gran paura di crollare.

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