N° di riferimento: 464361359 Età: 40 Dopo 6 anni di convivenza ho detto basta! Ero diventata dipendente dal mio compagno non solo economicamente( mi consigliò vivamente di lasciare il mio lavoro per gestire un suo negozio)ma in tutto e per tutto. Lui gelosissimo di tutti, improvvisamente aveva scatti d\'ira, mi ingiuriava, mi umiliava, mi cacciava fuori di casa,mi allontanava dal lavoro...sembrava che cercasse un pretesto per picchiarmi o offendermi ed io vivevo con la convinzione che fosse veramente colpa mia se lui s\'arrabbiava, allora cercavo di indovinare i suoi umori, i suoi desideri ed in punta di piedi e con il terrore di sbagliare ancora lo accontentavo in tutto. Mi ripeteva che mi amava moltissimo e che se avessi provato a lasciarlo m\'avrebbe ammazzata.Io ci sorridevo su anche un pò lusingata;in fondo erano episodi distaccati nel tempo...avevo il tempo di recuperare le forze per riaffrontare le umiliazioni (anche davanti alla gente)e gli oggetti tirati in faccia. Mi ha sempre fatta sentire in colpa anche quando succedeva qualcosa che non dipendeva da me....ma forse nulla dipendeva da me! E\' stato sempre lui a dirigere,organizzare,decidere. Se partiva pretendeva che io stessi sveglia la notte per telefonargli e tenergli compagnia mentre lui guidava...se mi addormentavo me lo avrebbe rinfacciato al suo ritorno...Se dimenticavo qualcosa fuori posto era una tragedia..era capace di farmi alzare nel cuore della notte per risistemare.Durante la notte mi abbracciava..a volte era anche tenero...ma improvvisamente gli davo fastidio...diceva che russavo...mi svegliava violentemente con ingiurie ed improperi. Di giorno ,appena alzata, dovevo trottare per andare a lavorare e se lui arrivava e qualcosa gli andava stortomi accusava del suo nervosismo...perchè non lo avevo fatto dormire!Ma potrei stare qui a scrivere per ore...6 anni sono lunghi. L\'ho amato troppo ed ho accettato tutto.Ora ho saltato il fosso: ho lasciato lui e il lavoro e da circa un mese sto cercando di rimettere insieme i pezzi della mia vita. Da un mese finalmente la notte dormo!A volte mi sfiora un pò di nostalgia ma mi appare subito il suo sguardo torvo,la sua voce alterata,il suono violento delle sue parole,l\'umiliazione delle botte.A volte mi sfiora l\'ansia e la paura del domani..non ho ancora un lavoro, ma mi appare un tramonto meraviglioso o il sorriso dei miei figli: LA MIA VITA é TROPPO BELLA , non posso avvelenarla con problemi che non sono miei.Credo di avere avuto un\'infanzia tutto sommato serena anche se ho una madre un pò troppo invadente che io provvedo a tenere a bada. Le chiedo di confortarmi e lei di sua iniziativa va a supplicare il \"mostro\" di riprendermi con se,teme forse che io possa morire di fame. Voglio uscirne...voglio la libertà...voglio vivere ,per favore mi dia un consiglio e se è possibile da ciò che le scrivo mi faccia una diagnosi...sono ancora dipendente??Grazie
La ammiro per il coraggio che ha avuto, tipico di chi ha toccato il fondo. Ma tenga duro. Come tutte le dipendenze, prima di poter dire che si è usciti da una dipendenza affettiva occore che sia passato tempo e che ci sia capito perchè è potuto succedere tutto ciò. Lei al momento sta vivendo l'euforia di una libertà riconquistata, ma il tempo potrebbe farle dimenticare quello che ha subito con il rischio di ritornare sui suoi passi. A causa di ciò le raccomando è un DISTACCO TOTALE dalla persona che ha lasciato. Si potrebbe essere, inconsapevolmente, qualche tentativo di rimanere "almeno amici" da parte sua o di lui. In questa fase sarebbe prematuro oltre ad essere pericoloso. Rimango a sua disposizione per ogni chiarimento. Cordiali saluti. Dott. Roberto Cavaliere.
La ringrazio per aver risposto alla mia richiesta di consulenza .Mi ha fatto molto piacere sapere da lei che la \"terapia\" che sto applicando è quella giusta: il DISTACCO TOTALE. Ho apportato altri cambiamenti alla mia vita: sto piano piano riprendendo a svolgere il mio precedente lavoro.Ero un\'insegnante di canto...SONO un\'insegnante di canto e sto mettendo su un coro polifonico di voci bianche e voci femminili...mi circondo di donne dai 5 ai 70 anni ..scrivo io i canti e la prossima settimana ci esibiremo...pendono tutte dalle mie labbra ed i risultati sono considerevoli. In più dò lezioni individuali e riesco a racimolare qualcosina.Ho ripreso a frequentare amici e amiche che mi danno tanta solidarietà, compagnia e forza per superare la \"malattia\". A marzo ho la possibilità di partecipare ad uno stage per animatori..e forse c\'è la possibilità di un lavoro stagionale in una località turistica.Prendo in considerazione ogni offerta lavorativa...purchè nessuno mi sfrutti.Continuo a guardarmi dentro per capire le cause che mi hanno portato alla dipendenza affettiva. Penso di averne trovato almeno uno: ho un precedente matrimonio fallito con un uomo che per la sua inettitudine ed inconcludenza mi ha creato seri problemi economici e legali(una società in cui ero l\'amministratore solo nominale è stata dichiarata fallita con bancarotta fraudolenta)..a 33 anni l\'ho lasciato aggrappandomi ad un uomo che mi sembrava più forte anche da un punto di vista lavorativo...la mia ancora di salvezza...la risoluzione ai miei problemi: il mostro. Il mostro mi ha dato fiducia, un lavoro più stabile, l\'amore, il sesso, ma pretendeva che lo amassi incondizionatamente subendo i suoi umori, le percosse, le umiliazioni ubbidendo senza esitare alle sue \"indicazioni\". Ho sempre sofferto ma inconsciamente pensavo che me lo meritavo visto che non avevo fatto abbastanza per salvare il mio precedente matrimonio...non potevo fare di nuovo lo stesso errore..anche perchè \"il mostro\" mi rinfacciava spesso i miei antichi errori(anche un tradimento al mio ex marito). E così sono trascorsi 6 anni di sensi di colpa, sacrifici, sofferenze annientamento..ecc.ecc.Poi la ribellione ..e spero la rinascita. Ora \"il mostro\" mi ha inviato una lettera implorandomi di tornare da lui..Eccone un estratto:\"Perchè sei così arrabbiata?Perchè hai voluto distruggere?Perchè mi hai abbandonato? perchè non hai voluto chiarire? Perchè hai permesso che questo rapporto finisse per una banale incomprensione? TU LO SAI CHE TI AMO!Possibile che hai dimenticato tutti i momenti belli passati insieme?\" Delle percosse,le umiliazioni,le offese nessun accenno.Ho risposto alla sua lettera affermando che ricordavo poco i bei momenti visto che iricordi più vividi erano i maltrattamenti fisici e psicologici ma non gli portavo rancore ho attribuito il fallimento del rapporto ad una incompatibilità di carattere e di \"vedute\" pensavo piuttosto a riprendermi la mia vita, a curare la mia anima lontano da lui e, siccome ho amato quest\'uomo, gli ho consigliato di fare altrettanto magari facendosi aiutare da uno psicologo.Non so se lo farà e francamente non mi importa più di tanto...è un suo problema...io sono troppo concentrata a risolvere i miei. Ogni tanto ho ancora delle incertezze,forse è la paura di non farcela ma non dura molto. Vorrei creare un gruppo di auto aiuto nel mio paese visto che io ho avuto difficoltà ..è un\'idea che già ho proposto ad alcune amiche...ma hanno paura di esporsi..la dipendenza affettiva è molto più acuta in un piccolo centro purtroppo.Gradirei se lei mi desse delle indicazioni, dei consigli.. le inviai anche una mail per avere informazioni sui centri più vicini al mio paese ma penso che sia più efficace crearlo in loco. Grazie ancora. La informerò sul decorso della mia malattia e sui miei progetti.
Il percorso "terapeutico" che lei ha intrapreso è foriero di risultati positivi. Và continuato senza esitazione. Solo sull'analisi delle possibili cause della sua dipendenza andrei più "lontano" ai copioni genitoriali della sua infanzia ed adolescenza. Inoltre non cedi alle "lusinghe" dell'altro. La tattica di quest'ultimo è abbastanza scontata. Circa i gruppi d'auto-aiuto le confermo le difficoltà nella loro costituzione, indipendentemente dalla loro collacazione geografica. C'è resistenza, per varie ragioni, da parte delle persone a mettersi in discussione in un gruppo, seppur costituito da persone con le stesse problematiche. Se lei riesce a realizzarlo nel suo paese può contare sul mio appoggio e quello dell'Associazione. Grazie, comunque della sua testimonianza che può essere presa a riferimento da chiunque soffri di dipendenza affettiva. Cordiali saluti. Dott. Roberto Cavaliere
E\' trascorsa un\'altra settimana ed io sono ancora qui a lottare contro il\"mostro\" che continua a controllarmi facendomi chiamare da tutti gli amicicomuni ed alleandosi con mia madre,la vera maschilista della storia,la quale èconvinta che io sia ancora innamorata di lui e che quindi sia giusto che tornisotto le sue grinfie. E\' lo stesso comportamento che adottava quando eropiccola nei confronti del mio fratellino maggiore. Il \"fratellino\" di 3 annipiù grande di me,mi torturava,mi picchiava, rubava i miei giocattoli e miamadre:\" lui è più grande...è maschio...tu sei più buona...lascialoperdere\"..solo che quando io avevo circa 8 anni, il \"fratellino\" ne aveva11... pensavo che questo episodio fosse irrilevante...eravamo bambini... ioricordo bene...ma non ho mai voluto ammetterlo nemmeno con me stessa...ma anchein quel caso mia madre diede la colpa a me..ero io la puttana..avevo solo 8anni. Non se ne è mai più parlato..ed io non ho nessun contatto con il\"fratellino\" ormai da anni...ma ora ho avuto la forza di tirare fuori ogniepisodio della mia infanzia...io voglio la serenità io devo uscirne..Ho tantarabbia...tanto rancore..e pure se non odio mia madre,lei è anziana e sola, laritengo responsabile dei miei problemi. Scusi per lo sfogo..ma mi è servito perricordare e per capire. Grazie
2 commenti:
anch'io ho subito dipendenza da un uomo per 5 anni...umiliazioni soprattutto e ferite psicologiche.non so come fare ad uscirne perche' sento di aver bisogno ancora di lui per continuare a vivere e del suo amore.pasticcio molto,continuo a chiamarlo e anche a minacciarlo di stare con me,ma sono consapevole che lui mi ha dato e mi dara' solo infecilita'....perche'?e' masochismo questo?
Ho avuto una relazione di 4 anni con un uomo sposato. Lo sono anche io da 7 e di un ragazzo meraviglioso che mi ama molto. A prescindere dal giudizio, da colpe e dai perchè di un tradimento, mi chiedo come metabolizzare la fine di questo amore che mi sta distruggendo. E lo fa ancor di piu' per il fatto che lui nn e' un mostro...mi dice che sono io ad essermi allontanata x capire, io dico che sia lui, ed in questo giro nn ci vediamo ed io muoio. Nn ho piu' voglia di far nulla, nonostante mi sia riavvicinata io a mio marito, perche' sento che forse allontanandomi dall'altro possa recuperare il matrimonio. Voglio un gran bene al mio compagno, ma ogni giorno che passa mi manca l'altro. Quest'uomo dice che sono troppo dipendente da lui ( 17 anni di differenza, io 36 lui 53) e che lo sono perche' nn amo bene me stessa. L'unica soluzione e' stat quella di allontanarci, ma so che ci si vuole ancora bene....come accettarne la fine?
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