sabato, febbraio 25, 2006

PAURA D'AMARE

Buongiorno Professor Cavaliere, le scrivo in merito al suo bellissimo post che ho trovato in rete, relativo alla paura d'amare. Professore ho da poco conosciuto una ragazza per cui nutro una grande passione. Ci stiamo frequentando e mi ha confidato di non riuscire a manifestare amore, nonostante tutto vorrebbe poter provare quel sentimento, un deserto in cui è difficile trovare anche una piccola radice. Questa ragazza ha avuto un profondo amore durato 6 anni, finito male. C'erano dei progetti, ma l'emozione se n'è andata e il fantasma di questo ragazzo si è portato via tutta la sua fiducia nell'altro. Ora Professore io mi sento già profondamente in colpa per averle scritto senza far saper niente all'interessata, ma è tale il sentimento nei suoi confronti che vorrei capire quali sono gli strumenti e le possibilità delle persone che le vivono accanto per farla uscire da questa forte depressione. Io vorrei darle sicurezza, punto sull'umorismo per farla sentire a "casa", le voglio un gran bene, tanto da desiderare più la sua salute, aldilà che tra noi possa o non possa nascere una storia. Vorrei solo capire, senza tradire la mia personalità, se c'è una condotta, una strada da percorrere affinchè possa aiutare questa mia Lei Mi scusi per averla disturbata, le auguro buon lavoro.

Più che paura d'amare, mi sembra che la sua lei sia rimasta "bloccata" nel precedente amore. Il suo comportamemto và bene, ed unito al dottore "tempo" darà i suoi risultati. Sia consapevole, però, che non sempre ci s'innamora di chi ci ha "salvato". Conseguentemente lei rischia di "perderla" a favore di qualcun'altro e ho qualche perplessità sulla sua affermazione che le basta vederla stare bene. Cordiali saluti. Dott. Roberto Cavaliere

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