giovedì, marzo 11, 2010

SINDROME DI OTELLO

Buongiorno Dott. Cavaliere,La scrivo perchè penso che la mia ragazza sia affetta da una gelosia patologica, sindrome di Otello, o comunque da qualcosa di simile, e vorrei dei consigli su come meglio aiutarla, sia io che tramite consulenze specifiche, magari con Lei. In questo anno e mezzo le cose tra noi, che premetto ci amiamo moltissimo, sono state molto difficile per via della sua estrema ed infondata gelosia, ma negli ultimi mesi si e' convinta di un inesistente tradimento e le cose sono peggiorate. Dopo mesi che negavo dell'esistenza di una persona immaginaria (aveva trovato delle iniziali su di un foglio di carta) e dopo che mi aveva aggredito su minaccia mia di dirle una bugia se continuava ad assilarmi, mi sono stupidamente inventato un nome. E anche se dopo le ho subito detto che era, come cmq anticipato una bugia perche non ce la facevo piu, ora la cosa e' peggiorata e le sue convinzioni di questa storia immaginaria sono anche cresciute.A rendere la situazione molto più delicata è il fatto che pochi giorni dopo la mia stupidissima bugia, detta un po per rabbia che mi aveva aggredito un po perche non ce la facevo piu, abbiamo anche saputo che lei era incinta. E' ora incinta da tre mesi.Lei sta soffrendo molto per questo e per brevi periodi è come se si rendesse conto della illogicità dei suoi pensieri, ma poi rientra in un vortice che non riesce a controllare e cominciano le accuse, offese, etc nei miei riguardi.Come forse spesso succede in questi casi, Lei ha avuto un infanzia non facile e suppongo che questo sia alla base delle sue paure.Le anticipo che lavorando solo io e con la mia ragazza incinta, non ho grandissime disponibilità economiche, ma allo stesso tempo mi rendo conto, che non è una cosa che può risolvere lei o io, ma che abbiamo bisogno di un esperto in materia, come Lei, che la aiuti una volta e per sempre a superare queste paure e consenta a lei, ma anche a me, di viversi il suo sogno e cioè di crearsi una famiglia felice che non ha mai avuto.Ultima nota, anche se importante, è che La scrivo io perchè lei, convinta al momento di questo immaginario tradimento, non e' disposta a cercare aiuto da uno psicologo. Magari anche su questo, visto che la sua volontà e' fondamentale , Lei mi può suggerire.Se La puo aiutare ad analizzare i fatti Le posso raccontare la storia più nel dettaglio.Attendo speranzoso una Sua risposta.Saluti,
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La gelosia patologica è una delle problematiche affettive maggiormente complesse e difficili da affrontare. Ciò a causa della mancanza di consapevolezza del soggetto che ne è affetto che è convinto del tradimento dell'altro e và alla ricerca dei soli indizi che confermino i sospetti.
Serve solo un atteggiamento fermo da parte sua, cosa non facile vista la gravidanza in corso. Dopo la nascita del bambino, se dovesse perdurare tale gelosia una psicoterapia si rende necessaria. Saluti

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