giovedì, dicembre 02, 2010

I MIEI UOMINI NON MI HANNO MAI DETTO "TI AMO"

anna Età: 36
Buongiorno, leggendo le testimonianze relative alla dipendenza affettiva, mi sono riconosciuta in quello che viene raccontato..Ho avuto un'infanzia veramente difficile: i miei genitori erano totalmente assenti, spesso siamo vissuti anche in case separate, mia madre alla rincorsa perenne di mio padre, che l'ha tradita, umiliata, picchiata, sfruttata anche dal punto di vista economico.
Nonostante questo, l'ha sempre perdonato, accettando anche di allontanarsi da me per stare dietro ai suoi capricci e continue richieste. Da questo uomo, che mi costa uno sforzo enorme chiamare "padre", ho subito anche soprusi e tentativi di violenza dagli 8 ai 14 anni, dai quali sono stata sempre sola a difendermi. Sono cresciuta con i nonni materni, che però sono morti molto giovani, lasciandomi completamente sola a 18 anni. Sono sempre stata molto
autonoma, sia per carattere, che per necessità; questo mi ha portato a lavorare tanto, da sempre, avendo ottime soddisfazioni (non dal punto di vista economico!) nell'ambito professionale.Ho anche diversi buoni amici e molti interessi, e questo rende la mia vita piuttosto piacevole. Dal punto di vista affettivo, invece, la mia situazione ha sempre fatto pena, sin da giovane ho sempre avuto uomini che non mi hanno mai detto "ti amo", hanno sempre anteposto i loro interessi a me, non hanno mai cercato di condividere niente con me..
L'ultima storia è iniziata quasi 10 anni fa, dopo pochi mesi ho scoperto di essere incinta, per me la cosa più bella di tutta la mia vita.
Sapevo che lui non si sentiva pronto, quindi gli ho detto di scegliere: poteva decidere di non riconoscere la piccola, oppure di riconoscerla, ma senza l'obbligo di stare con me; avrebbe comunque visto la bimba quando voleva. Ha
scelto di rimanere con me, ma con un atteggiamento così ostile che sembra quasi volermela far pagare! In tutti questi anni, pochissime tenerezze, tanta trascuratezza, piccole umiliazioni, niente sesso. E' un bravo padre, anche se poco presente, ma con me è disastroso. Ho provato a condividere i miei interessi con lui, ma senza alcun risultato.. Non posso condividere i suoi interessi, perchè non ne ha, non ha neanche amici..Nonostante ciò, non passa per niente tempo con me, solo ogni tanto tenta un approccio sessuale, ma, non vedendosi mai, non essendoci nessuno scambio affettivo, non è così automatico..
In più, delega tutto a me, dalla gestione della casa, a tutto ciò che riguarda la figlia, e tende a sminuire quello che faccio: il mio lavoro non è poi così stancante/importante, la casa potrebbe essere tenuta meglio, dovrei tenere di più alla sua famiglia, e tante altre piccole cose.. Non lo amo più, sento di meritarmi di più, vorrei stare sola, a meno di incontrare una persona che volesse veramente me e che sapesse amarmi.
Eppure non riesco a lasciarlo.. forse, non avendo altri familiari, nè fratelli, nè sorelle, o zii, cugini, ho troppa paura della solitudine.. o forse non mi stimo abbastanza.. A volte mi dico che ci sono uomini peggiori e situazioni peggiori: in fin dei conti non mi ha mai maltrattata seriamente o fatto cose particolarmente gravi.. Ma non riesco più ad andare avanti così, sto veramente
male e temo non sia di buon esempio neanche per la bimba, che adesso ha quasi 9 anni e si rende perfettamente conto della situazione.
Anna

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