Salve Dott. Cavaliere, ho letto sul suo sito la pagina a riguardo dell'incesto affettivo e volevo sapere come secondo lei si poteva guarire da questo tipo di trauma.
Premetto che ho preso coscienza di aver vissuto questo da molto poco e l'ho capito molto leggendo i libri di R. Norwood. La mia storia è stata all'insegna dell'abbandono e del cambiamento di casa e di nucleo familiare continuo, prima mia madre mi ha lasciato con mio padre che avevo 2 anni e mezzo e si è risposata con un altro uomo e poi mio padre, quando avevo 10 anni ha fatto uguale. Io sono vissuta fra i nonni paterni e materni e i collegi, con gravi carenze affettive.
Oggi presento esattamente tutti i sintomi che lei ha descritto:
"ricerca del partner irrangiungibile al fine di conquistare e possedere ciò che non si è conquistato e posseduto del tutto nell'infanza;
ricerca del partner irrangiungibile al fine di non riuscire ad entrare in una relazione di coppia sana e rimanere, in questo modo, amanti inconsci del proprio genitore."
Inoltre una forte aggressività che spesso esplode proprio per allontanare i partner o gli spasimanti indesiderati che puntualmente mi getta nello sconforto perché mi fa rimanere sola. Sono stata in terapia per ben 3 anni e con 3 diversi terapeuti e nessuno di loro mi ha mai detto che avevo di questo tipo di disturbo, anzi continuavano ad interrogarsi sul fatto che mostravo segni di violenza pur non avendola subita fisicamente. Attualmente sto cercando di entrare in terapia presso il centro di salute mentale della mia città, ma i medici sono dubbiosi se farmi partecipare o meno, per il fatto che dicono che dimostro scarsa fiducia nei terapeuti. Purtroppo il fatto che le ho raccontato mi ha molto sfiduciato, ma allo stesso tempo non riesco più ad andare avanti, ho 35 anni e mi sento condannata all'infelicità.
Ultimamente ho ricominciato a parlare con mio padre dopo 8 anni di silenzio, premetto che sono riuscita ad avere per la prima volta un rapporto sessuale con un uomo, solo quando ho deciso di non vederlo più e non sono mai riuscita a raggiungere l'orgasmo senza ricorrere ad immagini mentali di fantasia e la mia vita sessuale è sempre stata molto triste e poco appagante. Allo stesso tempo ho lasciato con enorme dolore anche l'ennesimo fidanzato e pochi giorni fa ho fatto un sogno stranissimo, mio padre che mi induceva a fare sesso orale con lui e io che provavo piacere, ma allo stesso tempo lo allontanavo dicendogli che non era una cosa buona. Ho vissuto in sogno quello che poi ho fatto nella realtà col mio fidanzato. Non so più veramente che fare, può darmi un consiglio? Grazie mille!
Premetto che ho preso coscienza di aver vissuto questo da molto poco e l'ho capito molto leggendo i libri di R. Norwood. La mia storia è stata all'insegna dell'abbandono e del cambiamento di casa e di nucleo familiare continuo, prima mia madre mi ha lasciato con mio padre che avevo 2 anni e mezzo e si è risposata con un altro uomo e poi mio padre, quando avevo 10 anni ha fatto uguale. Io sono vissuta fra i nonni paterni e materni e i collegi, con gravi carenze affettive.
Oggi presento esattamente tutti i sintomi che lei ha descritto:
"ricerca del partner irrangiungibile al fine di conquistare e possedere ciò che non si è conquistato e posseduto del tutto nell'infanza;
ricerca del partner irrangiungibile al fine di non riuscire ad entrare in una relazione di coppia sana e rimanere, in questo modo, amanti inconsci del proprio genitore."
Inoltre una forte aggressività che spesso esplode proprio per allontanare i partner o gli spasimanti indesiderati che puntualmente mi getta nello sconforto perché mi fa rimanere sola. Sono stata in terapia per ben 3 anni e con 3 diversi terapeuti e nessuno di loro mi ha mai detto che avevo di questo tipo di disturbo, anzi continuavano ad interrogarsi sul fatto che mostravo segni di violenza pur non avendola subita fisicamente. Attualmente sto cercando di entrare in terapia presso il centro di salute mentale della mia città, ma i medici sono dubbiosi se farmi partecipare o meno, per il fatto che dicono che dimostro scarsa fiducia nei terapeuti. Purtroppo il fatto che le ho raccontato mi ha molto sfiduciato, ma allo stesso tempo non riesco più ad andare avanti, ho 35 anni e mi sento condannata all'infelicità.
Ultimamente ho ricominciato a parlare con mio padre dopo 8 anni di silenzio, premetto che sono riuscita ad avere per la prima volta un rapporto sessuale con un uomo, solo quando ho deciso di non vederlo più e non sono mai riuscita a raggiungere l'orgasmo senza ricorrere ad immagini mentali di fantasia e la mia vita sessuale è sempre stata molto triste e poco appagante. Allo stesso tempo ho lasciato con enorme dolore anche l'ennesimo fidanzato e pochi giorni fa ho fatto un sogno stranissimo, mio padre che mi induceva a fare sesso orale con lui e io che provavo piacere, ma allo stesso tempo lo allontanavo dicendogli che non era una cosa buona. Ho vissuto in sogno quello che poi ho fatto nella realtà col mio fidanzato. Non so più veramente che fare, può darmi un consiglio? Grazie mille!
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